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Nacque nel 1798 a Recanati ( Marche ) il padre Conte Monaldo , era un uomo sensibile e colto e possedeva
una ricca biblioteca che comprendeva anche gli autori dell’illuminismo
La madre , la marchesa , Adelaide Antici era una donna fredda e autoritaria si occupava dell’
amministrazione del patrimonio famigliare
Giacomo trascorse gran parte dell’adolescenza nella biblioteca dedicandosi a studi letterari
Nel 1822 ebbe il permesso per andare a Roma ma ne rimase deluso e tornò a casa
Nel 1825 si trasferì a Milano , dove visse il suo lavoro intellettuale , poi si spostò a Bologna ,Pisa e Firenze
qua strinse un’ importante amicizia con Antonio Ranieri e partecipa alle discussioni nei salotti intellettuali .
Ha anche una relazione con una donna : Fanny Targioni Tozzetti che gli ispirò molte poesie.
Nel 182/ le sue condizioni di salute si aggravarono e ritorna a Recanati , dove visse completamente isolato.
IL PASSERO SOLITARIO:
leopardi ideò questa lirica quando aveva poco più di 20 anni , la compose in un giorno di festa , il poeta
resta lontano dai giochi e dal divertimento , e riflette sulla sua giovinezza che passa ,che un giorno
rimpiangerà di non aver vissuto a pieno ,
il poeta paragona se stesso al passero solitario che anche lui mentre i compaesani festeggiano , si aggira in
luoghi isolati , lontano dai divertimenti , dalle risate e dall’amore .
dalle somiglianze fra il poeta e il passero si passa alle differenze : l’uccello vive in modo istintivo , secondo
la sua natura, quindi non ha né conoscenza né memoria e non si pentirà di aver vissuto in solitudine , il
poeta invece se giungerà alla dolorosa vecchiaia , si pentirà di non essersi goduto la vita e si guarderà
indietro pieni di rimpianti .
METRO: canzone libera formata da tre strofe , i versi hanno libera alternanza degli endecasillabi e dei
settenari con libero gioco alle rime .