I MANUALI DA COLLEZIONE DI

GLI INDIMENTICABILI
videogiochi anni ’80

L IORI
I MIG

100 I D I
TITOILTEMPI!
T UTTI

NINTENDO 8-BIT

SEGA MASTER SYSTEM

E Z I ONE !
DA C O L L
VO L U M E Retr ogam
ing
100% Nostalgica
100%
COMMODORE 64

AMIGA 500 PRINCE OF PERSIA DOUBLE DRAGON OUTRUN

 EDITORIALE

GLI INDIMENTICABILI
ANNI
‘80
G
I MANUALI DA COLLEZIONE DI li anni Ottanta sono stati tante cose. Colori fluo,
GLI INDIMENTICABILI
videogiochi anni ’80

giacche con le spalline, gruppi pop che duravano una sola

A NII
ANNI
AN
‘80 canzone… ma per chi era appassionato di videogiochi,
I MIG
LI ORI quella decade rimane indimenticabile.
100 D T
LI DI
TOLLI
TU
PII!!
TII
TT
Da un lato c’erano i grandi marchi che producevano arcade
sempre più innovativi e impressionanti, dall’altro gli home
TITOITTEEM
E MPI
NINTENDO 8-BIT

computer economici fecero nascere una generazione di giovani

SEGA MASTER SYSTEM
programmatori capaci di creare capolavori nelle loro camerette.
VOLUME
DA COLL
EZIONE!
rogam
ing
In mezzo a questi due opposti, ci fu un ritorno in auge in Occidente
delle console grazie al Nintendo 8-bit e al Master System della Sega.
Ret
100% Nostalgica
100%
COMMODORE 64

Era un periodo in cui tutti sperimentavano senza paura. I piccoli

AMIGA 500 PRINCE OF PERSIA DOUBLE DRAGON OUTRUN
coder portavano avanti progetti seguendo i loro gusti personali,
ma anche i giganti del settore non si facevano remore a lanciare
nuovi franchise, a volte rischiosi. Erano gli anni in cui uscivano, a
pochi mesi di distanza, serie epiche come Super Mario Bros., Zelda e
Metroid, in cui nelle sale giochi si sfrecciava sulla Ferrari di Out Run e
i possessori di home computer esploravano lo spazio con Elite.
In questo volume vogliamo provare a farvi rivivere un pizzico
di quell’atmosfera, con la consapevolezza di non poter essere
esaustivi come avremmo voluto. I titoli che meriterebbero di
essere citati sono così tanti che neanche un volume di 300
pagine basterebbe. Per questo abbiamo sofferto parecchio nel
selezionare i contenuti, sperando comunque di essere riusciti a
fornirvi un quadro generale del mood nel mondo del divertimento
@spreacomics
@sprea comics
elettronico anni Ottanta.
redazione@spreacomics.it Mettete quindi una playlist adeguata e fatevi trasportare
nel periodo d’oro della creatività videoludica.

NOI RISPETTIAMO L’AMBIENTE!

Questo volume è stato stampato su
FDUWDFHUWLȴFDWD3()&SURYHQLHQWH
da piantumazioni a riforestazione
programmata e perciò gestite in
maniera sostenibile.
 SOMMARIO
6 Le regole del gioco – Perché i giochi anni ’80 spaccano!

14 La storia di Pac-Man sull’Atari 2600

20 I migliori giochi NES

30 Double Dragon

36 I 25 migliori giochi per Commodore 64 di tutti i tempi

46 Come è nato Out Run

52 La nascita di Frogger

60 I 25 giochi migliori per Master System

68 La nascita di Missile Command

72 Un Principe tra i giochi – La storia di Prince of Persia

80 Come è nato R-Type

84 I migliori 25 giochi per lo Spectrum di tutti i tempi

94 La guida definitiva a… The Legend of Zelda

100 La creazione di Elite

108 Dietro le quinte di Manic Miner

114 La storia di Tetris

124 I migliori 25 giochi per Amiga 500

4 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 14 20

46

36 52

72 114

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 5

 LE

START

6 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

DEL GIOCO
TRA SVILUPPATORI DAL TALENTO LEGGENDARIO E PUBLISHER PRONTI
A RISCHIARE IL TUTTO PER TUTTO, GLI ANNI OTTANTA SONO STATI
UN PERIODO ENTUSIASMANTE PER IL MONDO DEL DIVERTIMENTO
ELETTRONICO! QUESTA È LA NOSTRA GUIDA A UNO DEI DECENNI
PIÙ IMPORTANTI DELLA STORIA DEI VIDEOGIOCHI

S
e siete un po’ “stagionati” come lo
siamo noi, allora sapete bene di cosa
stiamo parlando: gli anni Ottanta
sono stati il periodo più eccitante
per la storia dei videogiochi. Ogni mese c’era
qualche entusiasmante novità hardware e, poiché
il medium stesso era ancora nei suoi primi anni,
tutti i concetti di gioco apparivano innovativi e
D΍DVFLQDQWL1XPHURVLJHQHULGDLSLFFKLDGXURD
VFRUULPHQWRDOOHDYYHQWXUHJUDȴFKHSDVVDQGRSHU
i platform, sono nati e cresciuti durante questo
decennio, mentre generi precedenti come gli
VSDUDWXWWRKDQQRFRQWLQXDWRODORURHYROX]LRQHŠ
stato un periodo di creatività e sperimentazione,
un momento in cui molti sviluppatori ed editori
erano ancora disposti a mettere da parte ogni
FDXWHODHVSHULPHQWDUHFRVHQXRYH6RQRVWDWL
DQFKHJOLDQQLGLTXHOODWHUULELOHFULVLFKHD΍RVV´LO
VHWWRUHQHJOL6WDWL8QLWL LOQRWRFUDFGHLYLGHRJLRFKL
del 1983), ma anche il periodo in cui nacquero
QHO5HJQR8QLWRLSURJUDPPDWRULȊGDFDPHUHWWDȋ
giovani appassionati capaci di creare capolavori
per home computer lavorando nelle loro camere
GDOHWWRΖQWDQWRLJLDSSRQHVLQRQFRQWHQWLGL
GRPLQDUHLOPRQGRGHJOLDUFDGH FRPHDFFDGHYDȴQ
dai tempi di Space Invaders), conquistarono anche
LOPHUFDWRGRPHVWLFRJUD]LHDO1(6GL1LQWHQGR
HDO0DVWHU6\VWHPGL6HJDŠVWDWRXQSHULRGR
D΍DVFLQDQWHGDYLYHUHHKDODVFLDWRXQȇLPSURQWD
su tutti coloro che durante quel periodo facevano
YLGHRJLRFKLRFLJLRFDYDQR0DSULPDGLHVDPLQDUH
i sistemi e i giochi di successo che sono apparsi
negli anni Ottanta, ha probabilmente senso
DSSURIRQGLUHEUHYHPHQWHLOGHFHQQLRSUHFHGHQWH

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 7


LA FINE DI UN’ERA
1RQSUHRFFXSDWHYLQRQFLIHUPHUHPR
DOXQJRQHJOLDQQL6HWWDQWD0DYDOHOD
pena notare che questo era il decennio
in cui i giochi hanno iniziato a cambiare
ed evolversi, principalmente per merito di
D]LHQGHFRPH$WDULΖQFH$SSOH(QWUDPEL
i marchi stavano facendo grandi progressi
GXUDQWHODȴQHGHJOLDQQL6HWWDQWDFRQL
loro home computer, e Atari in particolare
poteva contare su una serie di ottimi giochi
DUFDGHHVLVWHPLGLJLRFRFRPHOȇ$WDUL
R9LGHR&RPSXWHU6\VWHPFRPHHUD
RULJLQDULDPHQWHFRQRVFLXWR 4XHVWȇXOWLPRª
di particolare interesse perché, sebbene sia
entrato in funzione nel 1977, ha continuato
DGRPLQDUHLQ2FFLGHQWHȴQRDJOLLQL]L
degli anni Ottanta grazie ad applicazioni
killer come Star Wars: The Empire Strikes
Back, Pitfall!, Pac-ManHXQDOLFHQ]DXɝFLDOH
di Space Invaders/HFRVHSHU$WDULHUDQR
SHU´PROWRSL»GLɝFLOLVXOYHUVDQWHGHJOL
KRPHFRPSXWHU$QFKHVHODORURJDPPDGL
VLVWHPLDELWIXLQL]LDOPHQWHEHQDFFROWD
dal mercato, la sopramenzionata Apple e
D]LHQGHFRPH&RPPRGRUH FKHODQFL´LO
&RPPRGRUH3(7QHO VLULYHODURQR
credibili rivali capaci di conquistare
JURVVHIHWWHGLTXHOPHUFDWR
$OODȴQHGHJOLDQQL6HWWDQWDFUHEEH
anche la popolarità dei giochi
arcade, grazie ad alcune produzioni
di marchi innovativi come Atari e
7DLWR&RUSRUDWLRQ
8 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
1980: L’ASCESA
DEGLI HOME COMPUTER
ΖOYLGHOȇDUULYRGLDOFXQLVLVWHPL
LQGLPHQWLFDELOLFRPHOȇΖQWHOOLYLVLRQOD
ULVSRVWDGL0DWWHODOOȇ$WDUL'RSRXQ
ODQFLRWHVWOLPLWDWRDGDOFXQLVWDWLGHJOL86$
nel 1979, fu successivamente distribuito in
WXWWRLO3DHVHDUULYDQGRLQȴQHLQ(XURSDQHO
ŠULFRUGDWRSHULOVXRVFRPRGRSDG
di controllo con tastiera numerica e la sua
gamma di giochi innovativi che includevano
Microsurgeon e Utopia, oltre al primo gioco
Dungeons & DragonsXɝFLDOPHQWHFRQFHVVR
LQOLFHQ]D/HFRVHVLVWDYDQRVFDOGDQGR
DQFKHVXOIURQWHGHJOLKRPHFRPSXWHU7DQG\ IXULODVFLDWRSHULPDLQIUDPH8QL[EDVHG
HQWU´LQJLRFRFRQODVXDJDPPD756
FKHDYUHEEHULFHYXWRGLYHUVLDJJLRUQDPHQWL
nel corso del decennio), mentre Acorn
&RPSXWHUVH6LQFODLUSUHVHQWDURQRLORUR
sistemi rispettivamente sotto forma di Atom
H=;4XHVWȇXOWLPRJUD]LHDXQSUH]]R
GDYYHURFRPSHWLWLYRSHUOȇHSRFDVLULYHO´
XQHQRUPHVXFFHVVRSHU6LQFODLUHPROWL
clienti furono costretti ad aspettare mesi
per ricevere il loro computer ordinato per
FRUULVSRQGHQ]D7UDJOLRWWLPLJLRFKLDUFDGH
XVFLWLGXUDQWHLOFLVRQRGXHFDSRODYRUL
come Pac-Man e Rally-XGHOOD1DPFRFRV®
L’hardware all’avanguardia di
Sega, come la sua tecnologia
“super-scaler”, ha permesso
all’azienda di dominare gli
arcade durante gli anni ’80.
Sistemi come l’Atari 2600 facevano
ancora la loro figura nei primi anni ’80
grazie a titoli come River Raid.
come Missile Command e Battlezone dell’Atari,
con il secondo che si distinse per la sua
LPSUHVVLRQDQWHJUDȴFDYHWWRULDOHRogue
proprio in quell’anno e diede il via al genere
ȊURJXHOLNHȋSRSRODUHDQFRUDRJJLPHQWUHD
GLFHPEUHXVF®OȇDYYHQWXUDWHVWXDOHZork, gioco
FKHDYUHEEHDYXWRQXPHURVLVHTXHO
1981: ARRIVA DONKEY KONG
&RQWLQXDOȇDVFHVDGHJOLKRPHFRPSXWHU
Arrivano infatti prodotti storici come lo ZX81,
7Ζ%%&0LFUR1(&3&XQSULPR
3HUVRQDO&RPSXWHU 3& GLΖ%0HOȇHFRQRPLFR
&RPPRGRUH9Ζ&4XHVWȇXOWLPRJUD]LHDXQ
fantastico rapporto qualità/prezzo, divenne
il primo sistema domestico a vendere oltre
XQPLOLRQHGLXQLW¢1HOVRQRQDWL
anche alcuni importanti magazine di settore
come Electronic Games, che si rivolgeva
al pubblico americano, mentre Computer
And Video Games C&VG) si occupava del
PHUFDWREULWDQQLFRŠVWDWRDQFKHOȇDQQRGL
ottimi titoli per i sistemi domestici, come
Ultima e Wizardry che hanno rivoluzionato
LOFRQFHWWRGL*G5(QWUDPELGLYHQQHURFRV®
popolari da generare diversi sequel e Ultima
ha contribuito a trasformare il creatore
Richard Garriott in una superstar della
SURJUDPPD]LRQHΖJLRFKLDUFDGHKDQQR
continuato a dominare in gran parte nel 1981
JUD]LHDLPLJOLRUDPHQWLKDUGZDUHSRWHYL
VDOWDUHDWWUDYHUVRVWUDGHWUDɝFDWHLQFrogger,
sparare attraverso livelli diversi in Gorf e
far esplodere i cattivi in Galaga e Scramble

7XWWDYLDªVWDWRDonkey KongGHOOD1LQWHQGR
DFRQTXLVWDUHOȇDWWHQ]LRQHGLWXWWLQHO
non solo ha contribuito a trasformare
0DULR DOORUDQRWRFRPH-XPSPDQ QHOODSL»
grande star dei videogiochi, ma ha anche
SUHVHQWDWRDOPRQGROȇDPDELOH'RQNH\
Kong, che avrebbe avuto anche una carriera
YLGHROXGLFDGLJUDQVXFFHVVR
1982: IL DOMINIO DEGLI
HOME COMPUTER CONTINUA
4XHVWRDQQRIXWHDWURGLXQDFRQWLQXD
EDWWDJOLDSHUJXLGDUHODFODVVLȴFDGHJOLKRPH
FRPSXWHUSL»YHQGXWL1HO5HJQR8QLWRDUULY´
LO'UDJRQQHJOL86$SURYDURQRDYHQGHUH
XQDYHUVLRQHPRGLȴFDWDGHOOR=;FKLDPDWD
76PHQWUHLQ*LDSSRQH1(&SURGXVVH
LO3&SHUFRPSHWHUHFRQOR;GL6KDUS
Malgrado ognuno di questi sistemi avesse
GHJOLLQGXEELSXQWLGLIRU]DQHVVXQRULXVF®D
FRQIURQWDUVLFRQLGXHȊSHVLPDVVLPLȋDUULYDWL
VXOPHUFDWROR=;6SHFWUXPHLO&RPPRGRUH
ΖOSULPRSURGRWWRGDOOD6LQFODLUDYUHEEH
FRQWLQXDWRDYHQGHUHȴQRDPLOLRQLGLXQLW¢
PHQWUHLOVHFRQGRDYUHEEHYHQGXWRWUDLH
i 17 milioni di unità, guadagnando un posto
nel Guinness dei primati/HFRVHVLVWDYDQR
scaldando anche sul fronte della guerra
delle console, con Atari che rinominava il
VXR9&6LQ GDOVXRQRSL»DFFDWWLYDQWH 
e contemporaneamente lanciava l’Atari
7UDOHXVFLWHPHQRLPSRUWDQWLGHO
periodo possiamo menzionare l’Arcadia
GL(PHUVRQHOȇ$GYHQWXUH9LVLRQ
GL(QWH['DVHJQDODUHDQFKHLOVLVWHPD
9HFWUH[FKHDYHYDXQLQFUHGLELOHLPSDWWR
YLVLYRJUD]LHDOODVXDJUDȴFDYHWWRULDOHH
un design che lo faceva assomigliare a una
PLQLPDFFKLQDDUFDGH0DJJLRUVXFFHVVR
HEEHLO&ROHFR9LVLRQGL&ROHFRFKHYDQWDYD
XQDJUDȴFDLPSUHVVLRQDQWHSHUOȇHSRFDH
alcune fantastiche conversioni, tra cui il
popolarissimo Donkey Kong1HOIUDWWHPSR
Pac-ManVWDYDDQGDQGRIRUWHVXOOȇ$WDUL
FRQEHQPLOLRQLGLXQLW¢YHQGXWHFRV®
LE REGOLE DEL GIOCO
RIDEFINIRE Grandi aziende come Rare e
Codemasters hanno iniziato le
loro carriere creando giochi per il
computer a 8-bit di Sinclair.
ZX
ZX SPECTRUM
SPEC T RUM
ANNO DI USCITA: 1982
Creato dal defunto Rick Dickinson, lo Speccy (come
ome
era affettuosamente conosciuto) era caratterizzato
zato
da tasti in gomma e l’opzione di 16 o 48KB di RAM.
AM.
È diventato un enorme successo per Sinclair e
molti sviluppatori si sono cimentati con la macchina,
hina,
rendendola un paradiso per i giocatori.
COMMODORE
COMMODORE 64
64
ANNO DI USCITA: 1982
Il successore del VIC-20 di Commodore è
stato rilasciato lo stesso anno dello Spectrum
e sono diventati grandi rivali.
Il sistema a 8-bit di Commodore alla fine si è
La macchina di Commodore
dimostrato vincente grazie al suo superiore eccelleva nel creare giochi veloci
chip audio SID e al fatto che avesse una come gli sparatutto e vantava un
presenza molto più forte negli Stati Uniti. incredibile chip audio.
È diventato il sistema dominante per gran
parte degli anni Ottanta. La console di Nintendo ha
aiutato il mercato americano
NES
NES dei vidoegiochi a riprendersi
dopo la crisi e ha venduto
ANNO DI USCITA: 1983 oltre 61 milioni di unità.
Originariamente rilasciato nel 1983 come Famicom,om,
il NES è diventato un enorme successo una voltaa
che è stato rinominato e lanciato nel 1985 negli
USA. Molti publisher hanno fatto fortuna grazie
a questa macchina che ha generato innumerevolili
franchise di successo come Super Mario Bros.,
Fire Emblem, Metroid e che continuano ad avere
successo ancora oggi.
AMIGA
AMIGA 500
500 La macchina a 16-bit di Commodore
ANNO DI USCITA: 1987 è stata estremamente ben
Sebbene sia stato popolare per tutta la durata supportata in Europa e vantava
giochi visivamente incredibili
degli anni 90, la macchina a 16-bit di Commodore come Shadow of the Beast.
ha avuto un impatto notevole già alla fine degli
anni 80. Sebbene non sia stato altrettanto di
successo come il Commodore 64, ha messo in
evidenza perfettamente quanto potenti stessero
diventando gli home computer domestici e
poteva vantare giochi dalla grafica incredibile che
eclissavano le versioni a 8-bit.
ATARI
ATARI ST
ST
ANNO DI USCITA: 1985 Anche se il computer a 16-bit di Atari
La macchina a 16-bit di Atari è stata il successore partiva con un vantaggio iniziale sull’Amiga,
della serie a 8-bit dell’azienda che era stata popolare alla fine perse la battaglia con la macchina
di Commodore.
per gran parte degli anni Settanta e Ottanta. Nata
dalla rivalità tra due aziende concorrenti, deve il
suo successo anche al relativamente basso costo di
produzione che ha generato numerosi aggiornamenti
migliorativi, tra cui l’STF e l’STFM. C’era spesso una
feroce rivalità tra i proprietari di Amiga e ST.

Lo BBC Micro è ricordato
esclusivamente dai bambini
britannici perché venne usato nelle
scuole di tutto il Regno Unito.
come Pitfall! di Activision, che ha venduto
OȇLPSUHVVLRQDQWHFLIUDGLPLOLRQLGLXQLW¢
'HFLVDPHQWHPHQRVEDORUGLWLYDLQYHFHª
stata la conversione domestica di E.T. L’Extra-
Terrestre, scritta in soli cinque settimane
e ancora oggi ritenuta tra i responsabili
GHOODFULVLGHLYLGHRJLRFKLDPHULFDQL$OWUH
uscite notevoli del 1982 sono lo sparatutto
isometrico ZaxxonGL6HJDMs. Pac-Man, un
sequel che ha aggiunto una protagonista
IHPPLQLOHHXQDYDULHW¢GLODELULQWLGLYHUVL
e Q * bert, un divertente gioco prodotto
GDLPDJKLGHOȵLSSHU*RWWOLHE$OWULFODVVLFL
arcade di questo periodo includevano il
sensazionale arcade racer Pole Position,
Xevious, Dig Dug e Mr Do!
1983: TUTTO DA RIFARE?
4XHVWRQRQªVWDWRXQEXRQDQQRSHUL
JLRFDWRULDPHULFDQLDQ]LªULFRQRVFLXWR
come l’inizio della crisi dei videogiochi, che
ªSHUGXUDWDȴQRDO/DVDWXUD]LRQH
del mercato e la conseguente perdita di
interesse per i sistemi domestici sono stati
tra i principali fattori che hanno portato
al fallimento di numerose aziende del
VHWWRUHWUDFXL$WDULΖQJUDQGHVR΍HUHQ]D
DQFKHLOPRQGRGHOOHVDOHJLRFKL1HOLO
settore valeva 3,2 miliardi di dollari, mentre
QHOHUDVFHVRDPLOLRQLHDOFXQL
Creato dal famoso animatore Don
Bluth, Dragon’s Lair è stato un
enorme successo nelle sale giochi.
10 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
analisti esperti si chiedevano persino se il
mercato statunitense potesse essere ancora
VRVWHQLELOH)RUWXQDWDPHQWHORHUD'DOOȇDOWUD
SDUWHGHOPRQGRLQYHFHODFULVLQRQVLª
VHQWLWDD΍DWWRHOHFRVHFRQWLQXDYDQRDG
DQGDUHDJRQȴHYHOHΖQ*LDSSRQHYHQQH
ODQFLDWRORVWDQGDUG06;SHUJOLKRPH
computer, questo voleva dire che qualsiasi
software o dispositivo che recasse il logo
06;HUDFRPSDWLELOHFRQLSURGRWWLVYLOXSSDWL
GDDOWULSURGXWWRULDGHUHQWLDOSURJHWWR
1HOIUDWWHPSRYHQLYDODQFLDWRLO6HJD6&
XQDYDULDQWHGLKRPHFRPSXWHUGHO
VXR6*1LQWHQGRHQWU´QHOPHUFDWR
FRQXQDVXDFRQVROHFKLDPDWD)DPLFRP
DEEUHYLD]LRQHGL)DPLO\&RPSXWHU FKHSHU´
venne richiamata dal mercato per sostituire
la scheda madre ed evitare che si bloccasse
PHQWUHHVHJXLYDGHWHUPLQDWLJLRFKLŠVWDWD
SRLODQFLDWDLQ2FFLGHQWHQHOFRQXQ
QXRYRQRPH 1(61LQWHQGR(QWHUWDLQPHQW
6\VWHP 1RQRVWDQWHODFULVLDUULYDURQR
DOFXQLDUFDGHVWRULFLSpy Hunter, Crystal
Castles, Punch-Out!!, Mario BrosHOȇHFFHOOHQWH
Star Wars(QRQGLPHQWLFKLDPRDragon’s
LairXQVRUSUHQGHQWHJLRFR/DVHU'LVFFRQOH
pregiate animazioni del leggendario artista
'RQ%OXWKΖQTXHVWȇDQQRXVF®DQFKHODSULPD
rivista di videogiochi italiana
chiamata opportunamente
Videogiochi
1984: NASCE L’ERA
DEI SISTEMI 8-BIT
/DFULVLGHOPHUFDWRVWDWXQLWHQVHª
continuata nel 1984, ma i giocatori europei
non se ne accorsero perché erano troppo
impegnati a giocare con i loro home
computer al fenomenale simulatore
spaziale EliteΖSRVVHVVRULGL6SHFWUXP
passavano ore con Knight LorHGL8OWLPDWH
3OD\7KH*DPHORVWXSHIDFHQWHThe Lords
of MidnightGL0LNH6LQJOHWRQH Jet Set
WillyGL0DWWKHZ6PLWKOȇDWWHVRVHTXHOGL
Manic Miner0HQWUHVX&RPPRGRUHVL
giocava Boulder Dash, Karateka, Bruce Lee,
Ghostbusters e Impossible Mission$QFKH
ai proprietari di console non andava male,
considerando uscite come Pitfall II: Lost
Caverns, Choplifter!, H.E.R.O. e Keystone
Kapers*OLDUFDGHKDQQRFRQWLQXDWR
a innovare durante il 1984 e i sequel
hanno continuato a riscuotere successo
WUDLJLRFDWRULGaplus era un divertente
sequel di Galaga, Pac-Land ha attirato i fan
di Pac-Man, mentre Karate Champ della
7HFKQRVKDLQL]LDWRDJHWWDUHOHEDVLSHUL
FRPEDWWHQWLXQRFRQWURXQR JHQHUHFKH
sarebbe stato sviluppato da Konami con Yie
Ar Kung-FuOȇDQQRVXFFHVVLYR 
Giochi come Punch-Out!!
hanno permesso a
Nintendo di dominare il
mercato dei videogiochi
negli Stati Uniti.

I giochi isometrici
dominavano negli anni
Ottanta e Head Over Heels
rimane uno dei mig
migliori.
Perché picchiare una sola persona in un
videogioco quando puoi affrontarne due
contemporaneamente? IK+ è stato un
sensazionale titolo di Archer Maclean.
&DSFRPKDXVDWROD6HFRQGDJXHUUD
mondiale come ambientazione per il suo
shooter, 1942, mentre Kung-Fu Master della
ΖUHPKDJHWWDWROHEDVLSHUJOLHOHPHQWLGL
game design che sarebbero stati presenti
nei picchiaduro a scorrimento, che hanno
GRPLQDWRODȴQHGHJOLDQQL2WWDQWDHOȇLQL]LR
GHJOLDQQL1RYDQWD
1985: COMINCIA
IL DOMINIO NINTENDO
ŠLQTXHVWȇDQQRFKH1LQWHQGRKDLQL]LDWR
la conquista del mercato dei videogiochi
RFFLGHQWDOHFRQODVXD)DPLFRPULQRPLQDWD
1(6 1LQWHQGR(QWHUWDLQPHQW6\VWHP 
9HQQHFRPPHUFLDOL]]DWDLQPRGR
LQWHOOLJHQWHFRPHXQJLRFDWWROR LEXQGOH
acquistabili includevano cose come una
pistola ottica e un simpatico robot chiamato
52% HDOODȴQHKDYHQGXWRROWUH
PLOLRQLGLXQLW¢1HOIUDWWHPSR6HJDVL
SUHSDUDYDDODQFLDUHLO6HJD0DUNΖΖΖLQ
Giappone, che sarebbe diventato il Master
6\VWHPLQ2FFLGHQWH0ROWHD]LHQGHWUD
cui Capcom, Konami e Rare, per niente
an
impaurite dai rigorosi accordi di licenza di
1LQWHQGRKDQQRRWWHQXWRJUDQGLVXFFHVVLGL
YHQGLWDFRQLORURJLRFKLVX1(6ΖFRPSXWHU
domestici hanno continuato a crescere in
potenza e sia Atari che Commodore hanno
ULODVFLDWRPDFFKLQHDELWFRPHOȇ$WDUL
67HOȇ$PLJDΖOPRQGRDUFDGHQRQ
stava certo a guardare e proponeva giochi
come Hang-On e Space HarrierFKHR΍ULYDQR
JUDȴFKHPR]]DȴDWRHFDELQHWFRQVHGLH
PRVVHGDDWWXDWRULLGUDXOLFL'HJQLGLQRWD
anche Gauntlet, Gradius e Paperboy
1986: LA DISCESA
IN CAMPO DI SEGA
$VHJXLWRGHOVXFFHVVRQHJOL86$GHO1(6
DQFKHOD6HJDSURY´DFRQTXLVWDUHOȇ$PHULFD
FRQLO0DVWHU6\VWHPVIRUWXQDWDPHQWH
nonostante avesse ottimi giochi, non
ha mai conquistato una grande fetta di
PHUFDWR1HOIUDWWHPSRJOLKRPHFRPSXWHU
GRPLQDYDQRLQ(XURSDLQSDUWLFRODUHL
VLVWHPLDELWFRPHLO&HOR6SHFWUXP
anche grazie al continuo supporto di
VYLOXSSDWRULHSXEOLVKHUŠVWDWRSXUHOȇDQQR
di fondazione di Codemasters, lanciatasi
sul mercato fornendo software a basso
costo, una tattica che si era già dimostrata
YLQFHQWHSHUD]LHQGHFRPH0DVWHUWURQLF
)RQGDWDSURSULRGDLSUHFHGHQWLYHWHUDQL
GL0DVWHUWURQLF5LFKDUGH'DYLG'DUOLQJ
ha immediatamente avuto un grande
LPSDWWRFRQOȇHFFHOOHQWH%0;6LPXODWRUH
ha continuato a produrre una notevole
quantità di giochi popolari, tra cui la serie
classica Dizzy GHLJHPHOOL2OLYHU
1987: SEGA ALLA
CONQUISTA DEL MONDO
)LQDOPHQWHFLIXLOODQFLRGHO0DVWHU6\VWHP
LQ(XURSDGRYHHEEHXQGLVFUHWRVXFFHVVR
ΖQGLPHQWLFDELOLOHFDPSDJQH79LQΖWDOLD
GHOOD*LRFKL3UH]LRVL GLVWULEXWRUHGHOOD
console nel nostro Paese) con il comico
-HUU\&DO¢FRPHWHVWLPRQLDO1HO1(&
LE REGOLE DEL GIOCO
ODQFL´DQFKHLOVXR3&(QJLQHLQ*LDSSRQH
famoso per la sua iconica forma e la
sorprendente gamma di conversioni arcade,
divenne il sogno di molti giocatori italiani
che la acquistarono tramite importatori
QRQXɝFLDOLΖJLRFKLJLDSSRQHVLKDQQR
continuato a dominare il mercato per gran
SDUWHGHOFRQOD1LQWHQGRFKHKD
pubblicato The Legend Of Zelda e Metroid in
2FFLGHQWHFRV®FRPHPunch-Out!!&DSFRP
ha lanciato il primo dei sei giochi Mega Man
VXOODFRQVROHGL1LQWHQGRPHQWUH.RQDPL
ha prodotto Castlevania II: Simon’s Quest e
Metal GearΖFRPSXWHUGRPHVWLFLDELW
FRQWLQXDYDQRDIDUHODORURȴJXUDFRQWLWROL
innovativi come Maniac Mansion, Barbarian:
The Ultimate Warrior, The Last Ninja, Head
over Heels, Driller e Skate or Die!ŠVWDWRXQ
grande anno anche per i giochi arcade, con
l’eccellente Double Dragon che ha dato il via
alla mania per i picchiaduro a scorrimento,
R-TypeFKHKDULYLWDOL]]DWRLOJHQHUHVKRRW
ȇHPXSPHQWUHRastanGL7DLWRHOperation
WolfKDQQRVIUXWWDWRLOVXFFHVVRGLȴOP
occidentali come Conan il barbaro e Rambo
TXHVWȇXOWLPRDYUHEEHDQFKHDLXWDWRD
ispirare la serie ContraGL.RQDPL 
$KªDQFKHOȇDQQRGHOSULPRStreet Fighter…
qualcuno se lo ricorda?
Questo gioco ha
generato un sequel che
ha cambiato per sempre
la storia dei videogiochL
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 11

Il sequel di Street Fighter è stato
un successo enorme, capace di
cambiare il genere picchiaduro
per sempre.
1988: ARRIVA
LA POTENZA DEI 16-BIT
ΖO0HJD'ULYHGHOOD6HJDªODSULPDYHUD
FRQVROHDELWPDQHSDUOHUHPRSRFR
in questo paragrafo perché non sarebbe
XVFLWDLQ2FFLGHQWHȴQRDOODȴQHGHO
e avrebbe avuto la maggior parte del suo
YHURVXFFHVVRQHJOLDQQLȇ/DPDFFKLQD
DELWGL6HJDªVWDWDRULJLQDULDPHQWH
lanciata con una conversione del gioco
arcade Altered Beast, che ha impressionato
tutta la critica dell’epoca per la qualità del
SRUWLQJ/ȇDWWHQ]LRQHVLVWDYDOHQWDPHQWH
spostando verso le console domestiche e
LFRPSXWHUDELWPDPROWLJLRFKLDELW
FRQWLQXDYDQRDYHQGHUHWDQWLVVLPRΖOSL»
famoso dell’88 fu John Madden Football
GL($FKHVDUHEEHGLYHQWDWRXQPDUFKLR
LFRQLFRQHJOLDQQLȇVXOVRSUDFLWDWR
0HJD'ULYH$OWULVXFFHVVLDELWIXURQR
l’eccellente sparatutto Armalyte, Treasure
Island Dizzy LOVHTXHOGLDizzy), Emlyn Hughes
International Soccer e Target: Renegade,
un sequel esclusivo per home computer
GHOSUHFHGHQWHJLRFRDUFDGHGL7HFKQRV
7XWWDYLDODPDJJLRUSDUWHGHLJUDQGL
progressi stavano avvenendo sulle console
GRPHVWLFKHΖJLRFDWRULJLDSSRQHVLVWDYDQR
SUHQGHQGRFRQȴGHQ]DFRQOȇHFFHOOHQWHSuper
Mario Bros. 3, mentre i giocatori americani
potevano godersi Super Mario Bros. 2 FKH
era essenzialmente una versione reskinned
GLXQJLRFR1(6QRWRFRPH<ume Kojo: Doki
Doki PanicLQ*LDSSRQH $QFKHJOLDUFDGH
continuavano a prosperare con i sequel di
Double Dragon e Ghouls ’n Goblins Double
Dragon II e Ghouls ’n Ghosts) e l’inutilmente
violento e ripetitivo NARC degno di nota solo

I GIOCHI CHE HANNO

SEGNATO GLI ANNI ’80
PAC-MAN
PAC-MAN
ANNO DI USCITA: 1980
Originariamente noto come Puck Man in
Giappone, il gioco di Toru Iwatani è stato
un enorme successo per Namco e si è
dimostrato popolare tra i giocatori di tutte
le età e di entrambi i sessi. Ambientato in
una singola schermata, richiede di mangiare
tutte le palline in un labirinto, evitando i
quattro fantasmi mortali che vi dimorano.
T E T RIS
TETRIS
ANNO DI USCITA: 1984
Incastrare diverse forme insieme per formare linee
Pole Position presenta pannelli pubblicitari solide potrebbe non sembrare divertente, ma dal 1984
per diversi prodotti a seconda della sappiamo tutti che non è così. Tetris è un’incredibile
regione del mondo in cui lo giocate. impresa di programmazione ed è stato in gran parte
responsabile del successo del Game Boy. Ha avuto
innumerevoli sequel nel corso degli anni, con l’ultimo,
Tetris Effect, che ha una stravagante modalità VR.
Sorprendentemente, Alexey Pajitnov non ha iniziato a ricevere
royalties per il suo gioco fino a quando non ha formato The
Tetris Company nel 1996 con Henk Rogers
POLE
POL E POSITION
POSI T ION
ANNO DI USCITA: 1982
I giochi di corse sono sempre stati un buon modo
per mostrare una tecnologia all’avanguardia e il
gioco arcade di Namco fece proprio questo. Un altro
grande successo del creatore di Pac-Man e l’arcade
che ha incassato di più in Nord America nel 1983.

La forma distintiva di Pac-Man

è dovuta a un’intuizione del suo
sviluppatore dopo aver ordinato
una pizza e tagliato una fetta.
DONKEY
DONKEY KONG
KONG
ANNO DI USCITA: 1981
Il 1981 è stato un’età dell’oro in generale
per molti giochi arcade, ma è stato
importante per Nintendo poiché ha lanciato
due personaggi chiave per l’azienda: Mario
e Donkey Kong. Entrambi sono diventati
serie di enorme successo per Nintendo, con
l’idraulico che oggi è sinonimo di videogiochi.
Curiosamente, non è la Principessa
Peach che ha bisogno di essere salvata
nel gioco di Nintendo, ma una ragazza
chiamata Pauline.
MANIC
MANIC M
MINER
INER Dopo Manic Miner, Matthew Smith
sfornò Jet Set Willy, un gioco gigantesco
ANNO DI USCITA: 1983 diventato un grande successo.
Un titolo probabilmente presente in tutte
le collezioni dei proprietari di Spectrum
dell’epoca. Codificato dal teenager
Matthew Smith, è un eccellente platform
a schermo singolo che ci ha presentato
Miner Willy e ha dimostrato che i giochi
per home computer possono essere
divertenti quanto qualsiasi cosa disponibile
nella sala giochi del quartiere.

per essere stato uno dei primi giochi a dare
XQDUDSSUHVHQWD]LRQHGHOVDQJXH
1989: GIOCHI DI POTERE
ΖOªVWDWROȇDQQRGHOOȇDVFHVDDOSRWHUH
SHUOȇ$PLJDGL&RPPRGRUHΖJLRFKL
come Shadow of the Beast, .LFN2΍, F-16
Combat Pilot, It Came from the Desert
e SimCity hanno evidenziato quanto
lontano gli sviluppatori riuscissero a
spingere la macchina rispetto ai sistemi a
ELWPHQWUHLOSDFFKHWWRBatman, con il
YLGHRJLRFRLVSLUDWRDOȴOPGL7LP%XUWRQ
IXXQVXFFHVVRIHQRPHQDOH/ȇ$PLJD
stava davvero maturando e molti dei
giochi rilasciati all’epoca erano spesso
migliori sulla macchina di Commodore che
VXTXHOODFRUULVSHWWLYDGL$WDUL&ȇHUDQR
ancora grandi titoli in uscita sui sistemi a
SUPER
SUPER MARIO
MARIO BROS.
BROS.
ANNO DI USCITA: 1985
Il sensazionale gioco NES di Shigeru Miyamoto ha
contribuito a ridefinire i platform e ha trasformato
Mario Mario (sì, è il suo vero cognome) in una star
internazionale. Ha convinto i bambini che il NES
era la console da possedere ed è stato alla base di
una delle serie di giochi più vendute di Nintendo.
Con oltre 40 milioni di copie vendute
Super Mario Bros. fu un successo
enorme per Nintendo.
OU T RU N
OUTRUN
ANNO DI USCITA: 1986
Sega era ancora una forza dominante negli
arcade durante gli anni Ottanta e con giochi
come OutRun è facile capire il perché. È un
sensazionale gioco di corse arcade famoso per
i suoi sorprendenti effetti visivi e la brillante
colonna sonora quanto per le sue meccaniche
di gioco. Purtroppo, le sue conversioni
domestiche erano piuttosto deboli.
LE REGOLE DEL GIOCO
ELWPDGLYHQWDYDVHPSUHSL»RYYLRFKHJOL
DQQLȇVDUHEEHURDSSDUWHQXWLDOOHFRQVROH
HDLFRPSXWHUDELWΖOªDQFKH
memorabile per il lancio di due importanti
FRQVROH8QDHUDOȇ$WDUL/\Q[SRUWDWLOHDFRORUL
FRQFDSDFLW¢DELWPHQWUHOȇDOWUDHUDLO
*DPH%R\GL1LQWHQGRDQFK HVVDSRUWDWLOHPD
monocromatica che veniva fornita con il Tetris
FKHVWDYDFRQTXLVWDQGRLOPRQGR6HEEHQHOD
PDFFKLQDGL$WDULIRVVHSL»SRWHQWHLOVLVWHPD
GL1LQWHQGRDYHYDLJLRFKLSL»SRSRODULH Elite è stato un incredibile
un’ottima durata della batteria, fattori decisivi successo su molti home
FKHKDQQRSRUWDWR1LQWHQGRDGRPLQDUHLO computer perché permetteva di
mercato delle console portatili per gli anni a esplorare interi sistemi solari.
YHQLUH0DTXHVWDªXQȇDOWUDVWRULD
Il remake di Lizardcube
consente di passare dalle
grafiche originali a quelle
nuove premendo un pulsante
Non c’era una modalità a due
giocatori in R-Type, ma si poteva
affrontare l’Impero Bydo con un
amico in R-Type Leo del 1992.
WONDER
WONDER BOY
BOY III
III
ANNO DI USCITA: 1989
Originariamente uscito in esclusiva per il Master
System di Sega, l’avventura di Westone è stata
memorabile per il suo level design simile a Metroid,
le allegre melodie e il modo in cui Wonder Boy
poteva trasformarsi in una forma animale che
apriva nuovi percorsi. È stato recentemente
R-T YPE
R-TYPE rimasterizzato da Lizardcube per i sistemi moderni.
ANNO DI USCITA: 1987
Lo sparatutto a scorrimento orizzontale di Irem
ha dimostrato che il genere aveva ancora molto
da offrire alla fine degli anni Ottanta. I suoi boss
dall’aspetto terrificante e lo stile biomeccanico lo
hanno subito distinto dai suoi simili, mentre la sua
innovativa meccanica “Force” (essenzialmente un
drone remoto) è apparsa in molti giochi simili.
È stato recentemente ripubblicato su Switch.
Mega Man 2 è famoso per la sua
terribile copertina occidentale
che presenta un Mega Man
dall’aspetto poco lusinghiero
che affronta i cattivi.
Yu Suzuki si è MEGA
M EGA MAN
MAN 2
ispirato a The
Cannonball Run
ANNO DI USCITA: 1988
ed è andato in La serie Mega Man di Capcom era così popolare che
America per fare sono stati rilasciati sei giochi solo per NES.
ricerche sulla gara. Il secondo episodio è probabilmente il migliore grazie
Insoddisfatto dei al suo livello di difficoltà impegnativo, alla selezione
risultati, si è diretto
in Europa. divertente di boss e alla superba colonna sonora.
L’undicesimo gioco della serie principale è stato
rilasciato nel 2018.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 13
 ST O R I A D I
LA

E TO D FR YE HA SC RI TT O LA STORIA DEI
IL PROGRAMMATOR IL UP PATO LA VE RS IO NE ATARI 2600
SV
VIDEOGIOCHI QUANDO HA QUASI 40 ANNI DOPO QUELL’INTENSA
DI PAC-MAN. TUTTAVIA, I DEL PASSATO LO PERSEGUITANO
ESPERIENZA, I FANTASM NO RIPERCORRE LA STORIA
ANCORA. TIM LAPETI
ll’inizio del 1981, Atari assegnò a un allo schermo giocatori di ogni età e condizione

A brillante ragazzo, ex senzatetto che

QRQDYHYDQHPPHQRȴQLWRODVFXROD
superiore, la versione domestica di uno
dei suoi più grandi successi: Pac-Man.
Tutto ebbe inizio un anno prima, quando
Pac-Man arrivò nelle sale giochi scatenando
una vera e propria Pac-Mania. Il popolarissimo
gioco arcade riuscì a infrangere le barriere
GHPRJUDȴFKHLQWXWWRLOPRQGRFRQLOVXRGHVLJQ
accattivante e non violento, portando davanti
sociale. Il “mangia-tutto giallo” divenne un
fenomeno travolgente capace di vendere circa
400.000 macchine arcade in tutto il mondo. Si
trattava di una vera miniera d’oro in termini di
merchandising, con l’immagine del personaggio
che appariva su lenzuola, bicchieri, magliette,
adesivi, cereali, un cartone animato del sabato
mattina e persino protagonista di un singolo
pop (Pac-Man Fever).
Quando acquistò i diritti del videogioco dalla
1DPFROȇ$WDULVSHUDYDFKHXQDFDUWXFFLDXɝFLDOH
di Pac-Man avrebbe rinvigorito le vendite della
sua VCS 2600.
L’incarico di realizzare
quell’importantissima
que conversione
SHUFRQVROHYHQQHDɝGDWR
al programmatore Tod Frye,
un ingegnere informatico
brillante, ma indisciplinato.
Alle
A scuole superiori, saltava
spesso
spess le lezioni per fumare erba
o per prog
programmare su computer
Wang 3300 un’avventura testuale in

» L’Atari 2600 non era estraneo

ai grandi arcade porting, grazie
a titoli come Space Invaders.
 TA R I 260 0
SULL’A cui si impersonava uno spacciatore. “Non
mi interessava l’atletica”, ricorda. “Non mi
interessava la recitazione. Mi interessava la
programmazione. Mi prendeva totalmente”.
Tod guardava un codice e vedeva “un
problema da risolvere”, inoltre, quando
scriveva un codice, si sentiva investito del
“potere divino di sistemare le cose, mettere
ordine nel caos, creare qualcosa che non
sarebbe esistito se non fosse stato per me”.
Tod ha abbandonato la scuola superiore
all’ultimo anno, e per questo suo padre lo ha
cacciato di casa. Ribelle e senza un tetto per
le strade di Berkeley, ha vissuto di elemosina
ȴQFK«QRQKDWURYDWRODYRURSUHVVRXQDGLWWD
HGLOHȴQRDGLYHQWDUHXQIDOHJQDPHHVSHUWR
Successivamente, un amico dei tempi della
scuola gli ha procurato un colloquio presso
Atari, così Tod è tornato al suo primo, vero
amore: la programmazione. Da mendicante
è passato in poco tempo a lavorare come
sviluppatore di giochi presso una delle
aziende più in voga nella Silicon Valley.
I suoi progetti iniziali includevano un gioco
elettronico a led su Breakout e la versione
Atari 400/800 di Asteroids. Come molti altri, gli
piaceva l’atmosfera spensierata di Atari, dove
i dipendenti mescolavano la programmazione
di giochi alle sostanze psicotrope. Al primo
giorno di lavoro del collega programmatore
Howard Warshaw, Tod si è presentato
DFFHQGHQGRVLXQRVSLQHOORQHOVXRXɝFLRH
invitando Howard a fumare con lui, ma solo
“roba buona”.
Tod ha avuto l’occasione di mostrare il
suo lato stravagante. Si è guadagnato il
soprannome di “Arfman” per aver abbaiato
come un cane mentre vagava per i corridoi,
ma sembrava veramente essere la persona
giusta per Atari.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 15

 2600
10 ALTRI ARCADE PORTING SULLA ATARI

SPACE INVADERS DEFENDER MISSILE COMMAND JUNGLE HUNT CRYSTAL CASTLES

π Questa versione del
popolarissimo gioco arcade
ha contribuito in maniera
significativa a invertire le sorti
della prima console domestica
di Atari, che nel 1980 era in
fase stagnante di vendite.
Questo tempestivo porting
fu la primissima killer app
del mondo del divertimento
elettronico e rese l’Atari 2600
un enorme successo.
π Sebbene questo porting
sia stato criticato per aver
semplificato troppo il gameplay
originale, il programmatore Bob
Polaro fece un gran lavoro nel
riprodurre i controlli complessi
del gioco arcade sul joystick
a pulsante singolo della Atari
2600. Nonostante non sia
difficile come quello della sala
giochi, rispecchia fedelmente
l’essenza dell’originale.
π Il gioco arcade apocalittico
di Atari è stato trasposto
magnificamente per l’Atari
2600 con l’eliminazione
di alcuni fronzoli. È stato
eliminato l’ultimo, inquietante
fungo atomico e i minacciosi
titoli “The End”, ma per il
resto cattura perfettamente
lo spirito dell’originale e l’era
della Guerra Fredda.
π Questo gioco d’avventura con π Mancano la strabiliante
tanto di liane penzolanti regge
bene il confronto con un altro
classico a tema giungla come
Pitfall!. Jungle Hunt sull’Atari
2600 riproduce fedelmente
le quattro schermate di gioco
dell’originale arcade rendendole
compatibili con la console
domestica di Atari, compresa
l’introduzione di un sistema di
scorrimento in parallasse.
grafica isometrica e
l’animazione del gioco arcade,
ma il gioco funziona bene
anche in questa versione
ridotta. I labirinti sono unici, e
il ritmo è veloce e divertente,
soprattutto se si riusciva
a replicare l’atmosfera
arcade con il controller
Trak-Ball che veniva venduto
separatamente.

LA CREAZIONE DI PAC-MAN
Le differenze tra la versione arcade e quella dell’Atari 2600
Labirinto e punti
La grafica della 2600 limitava il numero di punti sullo schermo e ne
aumentava la dimensione minima. Atari ha compensato chiamandoli
“video wafers” nel manuale del gioco. L’orientamento del labirinto
verticale è stato cambiato per soddisfare il rapporto prevalentemente
orizzontale di 4:3 dei televisori dell’epoca.
Animazioni dei personaggi
Per risparmiare memoria, Tod ha semplificato le animazioni,
rimuovendo dettagli come la rotazione verticale di Pac-Man e le
complesse animazioni dei fantasmi, che sono state condensate in
animazioni a due fotogrammi.
Sfarfallio
Tod ha utilizzato una tecnica di sfarfallio che applicava effetti
stroboscopici alla grafica dei fantasmi affinché tutti e quattro
apparissero sullo schermo contemporaneamente, un risultato mai
ottenuto prima sulla 2600. Todd ha motivato questo approccio
sottolineando che i fantasmi non erano altro che spiriti impalpabili.
Quando i giocatori si lamentarono per lo sfarfallio costante, l’Atari
chiese spiegazioni a Tod e lui spiegò che la memoria 4K gli impediva
di utilizzare una soluzione diversa dallo sfarfallio. Non a caso,
Pac-Man è stato l’ultimo dei giochi 4K di Atari.
Colori del labirinto
La versione per Atari 2600 di Pac-Man include colori del labirinto che
non corrispondono a quelli del gioco arcade originale, un vero
e proprio punto dolente per i fan. Questa fu una decisione di Tod Frye.
“Trovo interessante il fatto che nessuno sapesse che un elemento
caratteristico di Pac-Man fosse proprio la presenza dei colori”,
commenta. “Ed è facile che qualcuno dica: ‘Ma certo, era ovvio!’. E,
invece, non era affatto ovvio”.
Suono arcade
Il tipico “waka waka” della versione arcade di Pac-Man è stato sostituito
da rumori più decisi generati dal primitivo chip audio del 2600. Il suono
costante di sirena che fa da sottofondo all’azione era del tutto assente.
Per due giocatori
Gli adattamenti successivi di Pac-Man e Ms. Pac-Man hanno eliminato
l’opzione multiplayer per due giocatori, una caratteristica che Tod
Frye si era rifiutato di togliere. Questa mossa gli avrebbe permesso
di risparmiare byte preziosi da utilizzare altrove, tuttavia ha deciso di
mantenere l’opzione in continuità con lo spirito dell’originale.
Frutta contro vitamine
I livelli di Pac-Man arcade sono spesso indicati dai diversi frutti: ciliegia,
fragola, arancia e altro ancora, caratterizzati da un punteggio bonus
diverso. Nella versione per l’Atari 2600 non ci sono a causa della
memoria limitata. Al loro posto, Tod ha utilizzato un rettangolo bicolore,
che gli autori del manuale di Atari hanno soprannominato “vitamina”.
Intermezzi
Un aspetto narrativo unico di Pac-Man è stato eliminato quando il gioco
è passato dalla sala giochi alla console domestica 2600. Gli stravaganti
intermezzi animati, una breve e divertente tregua dal ritmo di gioco
frenetico, sono stati rimossi per non rubare spazio al gameplay stesso.
» [Atari 2600] Il labirinto della
2600 è stato creato applicando
al “campo di gioco” una grafica
più squadrata e a bassa
risoluzione che compare a
specchio lungo l’asse verticale.

16 | GLI INDIMENTICABILI VDSEOGIOCHI ANNI ’80

 LA STORIA DI PAC-MAN

TRACK & FIELD DOUBLE DRAGON RAMPAGE CENTIPEDE STAR WARS:

π Atari ha mantenuto il ritmo π Ringraziamo il
veloce di questo classico di
Konami sulla 2600. Il gioco è
impegnativo sia con il joystick
standard sia utilizzando il
controller in stile arcade.
Proprio come il suo popolare
cugino olimpico, Decathlon,
Track & Field è fisicamente
impegnativo anche nella
versione per console.
programmatore Dan Kitchen
per aver tentato di riprodurre
questo popolare gioco
arcade verso la fine dell’arco
vitale della 2600. Il risultato
è sorprendente, ma la
giocabilità è inficiata dalla
difficoltà di eseguire tutte
le mosse speciali usando
complicate combo sul joystick
a pulsante singolo della 2600.
π La trasposizione di
alcuni classici arcade è
troppo ambiziosa, e questo
particolare porting perde
troppo del fascino originale.
Nel tentativo di mantenere il
ritmo caotico e la dinamica
per due giocatori dell’originale,
la conversione per 2600
presenta alcuni problemi di
rilevamento delle collisioni e
una grafica poco convincente.
π Atari è riuscita a riprodurre
il ritmo frenetico della
versione arcade in questa
versione per Atari 2600,
e funziona ancora meglio
con il controller Trak-Ball di
Atari. La grafica comporta un
significativo passo indietro
rispetto all’originale arcade,
ma il gameplay puro e
avvincente riesce quasi a
compensare la perdita.
THE ARCADE GAME
π È sorprendente quanto
funzioni bene questo iconico
sparatutto spaziale sulla
Atari 2600. Mancano la
grafica vettoriale a colori
e l’avvolgente cabinato,
ovviamente, ma la 2600
riesce egregiamente a
replicare i combattimenti
spaziali e gli inseguimenti nel
tunnel dell’originale arcade.

“LA SFIDA PRINCIPALE

» [Atari 2600]
Il Pac-Man di Tod ha
E
CONSISTEVA NEL CATTURAR
dedicato particolare
attenzione al

IL SENTIMENTO ORIGINALE,
personaggio sullo
schermo anticipando
tutti gli altri giochi.

L’ETICA, LO SPIRITO,
Un occhiolino rivolto
al giocatore.

L’ANIMA DI PAC-MAN”
Tod Frye

seguito di una revisione delle accettato l’incarico di Pac-Man e ha trascorso i dovuto fare ricorso ad alcuni stratagemmi di

A attività, però, il capo di Tod aveva

sollevato alcuni dubbi in merito alle
sue prestazioni, suggerendo che
avrebbe dovuto prendere in considerazione
la possibilità di cercarsi un altro lavoro.
“Mi ha detto: ‘Senti, probabilmente sei
davvero un bravo programmatore, ma
non stai concludendo niente’”, ricorda Tod.
La conversazione ha stupito il giovane
game designer, lasciando in lui un ricordo
indelebile. Perciò, si è concesso un’altra
canna e ha vomitato. Da allora, Tod è rimasto
completamente sobrio per quasi un anno
mentre lavorava a Pac-Man.
Il gioco rappresentava per lui l’occasione per
dimostrare ad Atari il suo valore. “Quindi, mi
sono dato da fare”, ricorda.
Adattare un classico di successo
all’hardware primitivo della 2600 è stata una
YHUDHSURSULDVȴGDHLSURJUDPPDWRULOR
sapevano bene.
Il collega Bob Polaro ha rinunciato a
TXHOOȇLPSUHVDSHUFK«ORULWHQHYD
un progetto impossibile,
optando piuttosto per un’altra
conversione arcade: il popolare
Defender. Tod, invece, ha
sei mesi successivi lavorando 11 ore al giorno
per creare una versione accettabile su un
KDUGZDUHLQIHULRUH/DGLɝFROW¢GHOOȇLQFDULFRKD
ȴQLWRSHUDɝQDUHOHVXHDELWXGLQLODYRUDWLYHHOD
sua dedizione.
L’Atari 2600 è stato inizialmente creato per
giocare a Pong e a Tank, punti fermi dell’era
arcade degli anni Settanta. La macchina non
HUDVWDWDSURJHWWDWDSHUULSURGXUUHLVRȴVWLFDWL
arcade che Atari stava cercando di creare.
Quindi, Pac-Man è stata una vera e propria
VȴGDWHFQRORJLFDȊ$EELDPRGRYXWRDFFHWWDUH
parecchi compromessi”, spiega Tod.
Il cabinato di Pac-Man utilizzava una
scheda personalizzata con un hardware che
funzionava tre volte più velocemente del
microprocessore 6502 dell’Atari 2600.
Il gioco arcade disponeva di 16K di ROM, 2K
di RAM video e 2K di RAM generale, mentre
la cartuccia di Pac-Man per il 2600 era limitata
a 4K di ROM in totale. Il 2600 aveva anche
una capacità ridotta di visualizzare la
JUDȴFDGLVIRQGRSHUFL´LODELULQWLFUHDWL
per la versione casalinga dovevano
necessariamente essere più semplici
e squadrati. Per progettare questa
versione, Tod capì subito che avrebbe
programmazione e quindi adottò un approccio
pragmatico. “Lo intendevo come una versione
ULGRWWDȋKDGLFKLDUDWRȊODVȴGDSULQFLSDOH
consisteva nel catturare il sentimento originale,
l’etica, lo spirito, l’anima di Pac-Man. Il gioco
originale era famoso per i suoi schemi ripetuti.
Quindi ho elaborato una logica precisa e
ripetibile che regolasse il comportamento dei
fantasmi. Era diversa da quella utilizzata da
Iwatani [Toru, il creatore di Pac-Man arcade],
SHUFK«SHUPHQRQHUDSRVVLELOHDOLYHOOR
informatico riprodurlo. Ma anche il mio Pac-
Man, come quello originale arcade, si basa
su modelli completamente riproducibili.
Se fai la stessa cosa in ogni partita, otterrai
lo stesso risultato in ogni partita. E questo
è esattamente quello che intendevo per
“comprenderne l’etica e lo spirito”.
L’arrivo del gioco nei negozi ha attirato
l’attenzione degli appassionati facendo
registrare vendite stratosferiche, divenendo
il gioco per Atari 2600 più venduto di tutti
i tempi, con ben 7,7 milioni di cartucce e
TXDVLPLOLRQLGLGROODULGLSURȴWWLORUGL
per Atari. Tuttavia, nonostante il bilancio
indiscutibilmente brillante, è emerso un
crescente malcontento.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 17

 CINQUE VERSIONI
INDIPENDENTI
Le conversioni moderne di
Pac-Man per Atari 2600

Pac-Man 4K
π Il programmatore
Dennis Debro ha cercato
di creare una versione di » [Atari 2600] Tod Frye utilizzava un
Pac-Man per Atari 2600 generatore di numeri pseudo-casuale
che fosse più fedele al gioco per la logica del gioco che dava ai
arcade pur rimanendo entro lo stesso limite di fantasmi uno schema comportamentale
coerente e ripetibile.
memoria di 4K del gioco originale di Tod Frye.
I risultati sono a dir poco impressionanti.
L’11 maggio 1982, Electronic Games Magazine stavamo scrivendo la storia del divertimento
Pac-Man 8K ha pubblicato la sua prima recensione HOHWWURQLFRGHȴQHQGRQHOHUHJROH
π Daniel (DINTAR816) negativa nei confronti di un videogioco scoprendone le meccaniche come pionieri
ha fatto fare un ulteriore $WDULD΍HUPDQGRȊ&RQVLGHUDQGROȇDWWHVDH che si avventurano in terre inesplorate”.
progresso progettando il tempo considerevole che i progettisti Atari Anche alcune persone chiave nella
un gioco che utilizza 8K hanno avuto a disposizione per lavorarci, è dirigenza Atari ritenevano che il gioco non
e include tutti i fronzoli sorprendente vedere una versione casalinga fosse pronto per il debutto. Il responsabile
dell’originale, come filmati animati, un audio di un classico arcade così privo del fascino marketing dei giochi arcade, Frank Ballouz,
migliorato e un’IA dei fantasmi molto fedele. che contraddistingueva l’originale”. La rivista dichiarò in un’intervista del 1998: “Quando ho
di computer Softline ha scritto che la versione visto questa fesseria di gioco ho detto a Ray
Pac-Man XɝFLDOHGHOJLRFRDVVRPLJOLDYDȊPHQR [Kassar, CEO di Atari] che nessuno avrebbe
Collection all’originale rispetto anche alle numerose voluto giocarci. Ma lui non mi ha dato ascolto”.
per Colecovision LPLWD]LRQLQRQXɝFLDOLVXPHUFDWRȋ Ma quella sembrava essere l’opinione
π Era prevista una Le concessioni fatte da Tod all’hardware della della minoranza, dal momento che molti
versione di Pac-Man per 2600 erano evidenti per i fan più accaniti. I colori programmatori dell’azienda erano rimasti
ColecoVision che però del labirinto erano diversi, i personaggi erano impressionati dal lavoro di Tod e da ciò che
non è mai stata completata. Eduardo Mello meno dettagliati, e il gioco lasciava trasparire era riuscito a ottenere dalla vecchia 2600.
di Opcode Games si è preso la responsabilità l’età avanzata della console. Da parte sua, Tod “Non era chiaro che cosa si intendesse
di rimediare a questo problema con il gioco non era a conoscenza di tutte queste critiche per ‘rappresentazione fedele di Pac-Man’”,
indipendente Pac-Man Collection che contiene SRLFK«HUDJL¢LPSHJQDWRDODYRUDUHDOODVXD D΍HUPD7RGȊ4XHVWRFRQFHWWRQRQHVLVWHYD
versioni di Pac-Man, Ms. Pac-Man e un altro ambiziosa serie Swordquest. “Per molto tempo, all’epoca in cui l’ho sviluppato. Nessun altro
gioco nascosto. sono rimasto all’oscuro delle critiche avanzate in tutto questo processo lo sapeva davvero.
dalla stampa specializzata al mio lavoro”, [Più tardi] noi, ossia la cultura stessa dei
Jr Pac-Man dice. “Ero già passato all’incarico successivo”. YLGHRJLRFKLDEELDPRVWDELOLWRLOVLJQLȴFDWRGL
per Atari 7800 Malgrado Pac-Man sia stato una vera gallina TXHVWDLGHDHDEELDPRVFULWWRODGHȴQL]LRQH
π I labirinti a scorrimento dalle uova d’oro per Atari, tra gli appassionati di stessa di ‘adattamento’”.
laterale di questo videogiochi e i giornalisti dell’epoca era solo una La sua abitudine di camminare
sottovalutato sequel di conversione mal riuscita. lungo i muri è stata interrotta
Pac-Man sono impegnativi bruscamente quando ha
su qualsiasi piattaforma e Bob DeCrescenzo ai cosa ti dico? Al diavolo la stampa”, colpito con la fronte un irrigatore

“S
propone una versione fedele del gioco su Atari risponde Tod, dopo ormai 37 anni
7800 con diverse impostazioni di difficoltà GLULȵHVVLRQHȊΖOPLR Pac-Man era
molto intuitive. molto, molto credibile. Ciò che in
molti non capiscono è che in quegli anni
Crazy Otto
homebew
per 7800
π Crazy Otto era un kit di
modifica privo di licenza
per le macchine arcade
Pac-Man sviluppato da General Computer
Corporation. GCC ha collaborato con Midway,
titolare della licenza di Pac-Man, per trasformare
il gioco nell’amato sequel, Ms. Pac-Man. Il
programmatore Bob DeCrescenzo ha modificato
il Ms. Pac-Man per la 7800 di Atari rendendolo
più simile all’originale di GCC.

18 | GLI INDIMENTICABILI VDSEOGIOCHI ANNI ’80


“AL DIAVOLO LA STAMPA.LTO
PAC-MAN ERA MOLTO, MOPIACE
CREDIBILE. CIÒ CHE NON IL
ALLA STAMPA È PROPRIO PRIMO”
FATTO CHE SIA STATO IL
Tod Frye
DQWLQFHQGLRPRQWDWRVXOVRɝWWRFDXVDQGRJOL
una ferita che ha richiesto 23 punti di sutura.
Dettagli come la fedeltà ai colori originali e
al design del labirinto potrebbero sembrare
decisioni ovvie con il senno di poi, ma Tod
è fermamente convinto che quei giorni
pionieristici abbiano tracciato la strada per
tutti i futuri adattamenti. “Non solo sono
GLYHQWDWRXQFDVRGDVWXGLDUHȋD΍HUPDȊPD
ho anche contribuito a stabilire le regole”.
È anche probabile che l’hype nei confronti
del gioco abbia aumentato l’attesa a
livelli irragionevoli, il che ha portato a
XQȇDFFRJOLHQ]DȵXWWXDQWHTXDQGRLOJLRFRQRQ
si allineava perfettamente alle aspettative.
Durante lo sviluppo di Pac-Man da parte
di Tod, Atari ha lanciato un programma di
partecipazione agli utili (“incentivi bonus”)
per evitare che i programmatori senior se
ne andassero e diventassero concorrenti
(andando a lavorare per Activision). Questo
sistema fu istituito dopo il completamento di
Pac-Man e a Tod cambiò la vita. L’accordo gli
fruttava 0,10 dollari per ogni copia venduta
e, considerando lo strepitoso successo di
vendite, Tod divenne improvvisamente molto
ULFFRȴQHQGRSHUJXDGDJQDUHSL»GL
milioni di dollari in incentivi.
“È stata un’esperienza travolgente. Come
vincere alla lotteria”, ha dichiarato. “Avevo solo
26 anni e ritrovarmi con un conto in banca
» [Atari 2600] Tod Frye crede che l’empatia sia un valore
aggiunto per un game designer: “È importante riuscire
a prevedere quali sensazioni trasmetterà quel gioco
calandosi nei panni dei giocatori”.
» [Atari 2600]
La versione per la
2600 di Ms. Pac-Man
di Atari ha beneficiato
dell’esperienza
precedente e di un
limite di memoria
più ampio di 8K per
adattare fedelmente il
gioco arcade.
del genere mi fece perdere rapidamente
il contatto con la realtà”. Tod ha avuto
GLɝFROW¢DJHVWLUHTXHVWDULFFKH]]DȊΖQTXHL
tre anni, sono passato da uno stipendio
di 19.000 dollari all’anno a un assegno di
royalty di 320.000 dollari. Ho perso la testa,
e, onestamente, ho rischiato di perdere
anche la vita. Circolava molta marijuana e
FRFDLQDDWWRUQRDPHȐPDDOODȴQHVRQR
sopravvissuto. Col senno del poi, ci sono
molte cose che farei diversamente se potessi
tornare indietro”.
7RGKDDɝVVRXQDIRWRFRSLDGHOVXRSULPR
assegno di royalty a una bacheca pubblica
presso il quartier generale di Atari. “Non
KRLGHDGHOSHUFK«OȇKRIDWWRȋDPPHWWH
“Davvero, non lo so. È stato tanto tempo
fa. Probabilmente, non avrei dovuto farlo.
Adesso lo so, eccome. Ma avevo solo 26 anni”.
od acquistò 15 chitarre vintage, abiti
T nuovi, due Alfa Romeo, un ranch nel
New Mexico e altro ancora. Grazie a un
simile successo, la brillante intelligenza
di Tod emerse prepotentemente e alcuni
colleghi la interpretarono come arroganza.
“Alcuni mi vedevano come un genio, mentre
DOWULFRPHXQFORZQȋKDD΍HUPDWR7RGLQXQ
documentario del 1997. La targa della sua
nuova Alfa Romeo Spider recitava “PACMAN”.
Nel 1985, Tod aveva ormai esaurito la
maggior parte del denaro. I cattivi consigli
e le scelte sbagliate lo avevano portato a
prosciugare il conto. “Stavo scivolando in una
spirale discendente”, ha spiegato. “Mi ero
ritrovato per le mani troppi soldi, troppo in
IUHWWD/DVHQVD]LRQHGLSRWHUHKDVRSUD΍DWWR
LOPLRVHQVRGLUHVSRQVDELOLW¢HKDȴQLWRSHU
distruggermi”.
Alcuni sostengono che il porting non fedele
di Pac-Man per la 2600 sia addirittura una
delle cause che hanno portato alla crisi delle
LA STORIA DI PAC-MAN
console negli USA. “Sostenevano che il mio
lavoro ed E.T. avessero rovinato un intero
settore!”. Todd ride: “Se avessi davvero quel
tipo di potere, lo metterei in pratica e mi
ritirerei! È una follia. Molte volte, la gente
vuole una storia, e nemmeno particolarmente
credibile. L’importante è che abbiano
qualcosa da dire”.
Eppure, oggi, 37 anni dopo, alla luce di
un’impressionante carriera da ingegnere
di software con esperienze dai videogiochi
DOOȇHQHUJLDVRODUHHDOOȇLQWHOOLJHQ]DDUWLȴFLDOH
Tod si rende conto che il suo nome sarà
legato per sempre a Pac-Man. “È stato un
capitolo importante della mia vita con cui
GRYU´FRQYLYHUHSHUVHPSUHȋD΍HUPD
“Provo sensazioni diverse al riguardo. La
montagna di critiche che ha ricevuto e le folle
di fan imbufaliti che ne sparavano di tutti i
colori non sono state di certo un’iniezione di
ȴGXFLD$Q]LKDQQRPHVVRDGXUDSURYDOD
mia autostima. Alcuni volevano dire ‘Pac-Man
fa schifo!’, e io ho dato loro l’opportunità di
farlo”. Dopo Pac-Man e la serie Swordquest,
Tod ha continuato a sviluppare videogiochi,
sia per l’Atari 2600 sia per altre console
successive, ma quella conversione così
discussa e criticata è un’esperienza che non
dimenticherà mai. Le implicazioni culturali,
la popolarità e l’accoglienza del gioco hanno
lasciato un segno duraturo. “In qualche
modo”, ha detto, “il mio lavoro ha toccato
tutte quelle decine di milioni di persone”.
In conclusione, Pac-Man per 2600 merita
un posto nella storia dei videogiochi. Tod è
riuscito a cogliere e riprodurre l’essenza del
gioco in un hardware quasi 100 volte inferiore
a quello del suo predecessore arcade. “Ho dei
rimpianti”, conclude. “Ma, fondamentalmente,
sono orgoglioso. Mi dicono che difendere
Pac-Man sia una perdita di tempo. Be’, si dà il
caso che io ho del tempo da perdere”.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 19
 GLIORI
MI
I HI NES
GIOC on sol -b it e o
e 8 è diventa zionale
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iochi

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a rchio do e! e sc ia del
m consol al v
la ro i titoli...
elle n
d mo il co migliorto
Iniziaifica dei 25
class
 Uno dei primi
giochi che ho testato
alla Rare. Controlli
inizialmente difficili ma
la padronanza portava
un grande senso di
soddisfazione.
Gregg Mayles, Rare

BUCKY O’HARE
■ SVILUPPATORE: Rare ■ ANNO: 1990
■ GENERE: Platform

24
Bucky O’HareHUDXQ
SHUVRQDJJLRGHLIXPHWWL
HGHLFDUWRQLDQLPDWLFKH
DYXWROȇRQRUHGLHVVHUHSURWDJRQLVWDGL
XQRWWLPRSODWIRUPVXOLFHQ]DFUHDWR
GD.RQDPL6LPLOHDMega Man QHOOD

SNAKE RATTLE VWUXWWXUD%XFN\FHUFDGLVDOYDUHL

PHPEULGHOOȇHTXLSDJJLRGDOOȇΖPSHUR
EXCITEBIKE
‘N’ ROLL
GHLURVSLVXXQDYDULHW¢GLSLDQHWLFKH
SRVVRQRHVVHUHD΍URQWDWLLQTXDOVLDVL ■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D1
RUGLQH$UULYDWRDOODȴQHGHOOȇDUFRYLWDOH ■ ANNO: 1984 ■ GENERE: Racing
■ SVILUPPATORE: Rare ■ ANNO: 1990 ■ GENERE: Platform GHO1(6Bucky O’HareDYHYDXQDJUDȴFD

25
1DWRGDOODVȴGDGLULXVFLUHD
FUHDUHXQJLRFRFKHRFFXSDVVH
LOPLQRUVSD]LRSRVVLELOH
QHOODFDUWXFFLDSnake Rattle ‘N’ RollYHGHL
JLRFDWRULLQVHJXLUHHPDQJLDUHȊ1LEEOH\
3LEEOH\VȋSHUIDUFUHVFHUHLOORURVHUSHQWH
LQPRGRGDSHVDUHDEEDVWDQ]DGDIDU
VXRQDUHODFDPSDQDGHOODELODQFLDHDSULUH
ODSRUWDDOODSURVVLPDIDVH4XHVWRJLRFR
GȇD]LRQHLVRPHWULFRGL5DUHªGLɝFLOHGD
FDWHJRUL]]DUHPDQRQªXQDFRVDQHJDWLYD
SRLFK«ªXQȇHVSHULHQ]DXQLFD$VVLFXUDWHYL
GLSURYDUHDQFKHODPRGDOLW¢DGXHJLRFDWRUL
VLPXOWDQHL
CHIP ‘N DALE:
22
VSHWWDFRODUHHXQJDPHSOD\SLXWWRVWR 8QDGHOOHFRVHLQWHUHVVDQWLGHO1(6
VROLGR ªFKHKDDYXWRXQȇDUFRYLWDOHPROWR
OXQJRVRQRSDVVDWLSL»GLDQQLGD
TXDQGRªXVFLWRLQ*LDSSRQHFRPH)DPLFRPH
OȇDUULYRQHLQHJR]LGHJOLXOWLPLJLRFKLXɝFLDOLDPHW¢
DQQLȆ&RQFRV®WDQWRWHPSRDGLVSRVL]LRQH
GHJOLVYLOXSSDWRULSHUVSUHPHUHSUHVWD]LRQL
PLJOLRULGDOODPDFFKLQD HWXWWLLFKLSDJJLXQWLYL
LQVHULWLQHOOHFDUWXFFHQHOFRUVRGHJOLDQQL FLVL
SX´DVSHWWDUHFKHLQTXHVWDFODVVLȴFDȴJXULQR
VRORWLWROLSL»UHFHQWLȐLQYHFHHFFR
ExcitebikeXQRGHLSULPLJLRFKL
GLVSRQLELOLSHUODFRQVROH'D
VROLRFRQSLORWLFRQWUROODWLGDO Tipico
FRPSXWHUORVFRSRªEDWWHUH stile Nintendo,
semplicissimo,
LWHPSLRELHWWLYRVXRJQL ma difficile da
SHUFRUVRSHUSURJUHGLUH&L´
padroneggiare,
ªUHVRFRPSOLFDWRGDRVWDFROL e ci si diverte

RESCUE WUDFXLHUEDFKLD]]HGLIDQJR tanto

EDUULHUHHOHVHPSUHSUHVHQWL
RANGERS UDPSHFKHULFKLHGRQRDLJLRFDWRUL
■ SVILUPPATORE: Capcom GLFRUUHJJHUHOȇDQJRORGLFDGXWDSHUHVHJXLUHXQ
■ ANNO: 1990 ■ GENERE: Platform DWWHUUDJJLRSHUIHWWRXQDVȴGDVHPSOLFHPDFKH
ULPDQHGLɝFLOHGDHVHJXLUHLQPRGRFRHUHQWHSHU

23
2JJL&DSFRPª WXWWRLOSHUFRUVR&DGHUHGDOODPRWRFLFRVWHU¢
FRQRVFLXWDSHU WHPSRSUH]LRVRFRV®FRPHVXUULVFDOGDUHLOPRWRUH
Street Fighter H XWLOL]]DQGRWURSSRLOSXOVDQWH7XUER0DQPDQR
Resident Evil,PDDLWHPSL FKHVLSURFHGHLSHUFRUVLGLYHQWDQRSL»FRPSOHVVL
GHO1(6HUDDSSUH]]DWDSHU FRQUDPSHDGDOWRDQJRORHPHQRWUDWWLFKLDULVXOOD
LVXRLSODWIRUPVXOLFHQ]DGL SLVWD/DFRVDSULQFLSDOHFKHKDGLVWLQWRExcitebike
RWWLPDTXDOLW¢2OWUHDXQ GDJOLDOWULJLRFKL1(6ªVWDWDOȇLQFOXVLRQHGLXQ
RWWLPDJLRFDELOLW¢TXHVWR HGLWRUGLOLYHOOL/ȇRS]LRQHGLVDOYDUHHFDULFDUHOH
WLWRORKDLOSUHJLRGLFRJOLHUH SURSULHFUHD]LRQLQRQHUDGLVSRQLELOHLQ2FFLGHQWH
OȇHVVHQ]DGHOODVHULHDFXL SRLFK«ULFKLHGHYDOȇDJJLXQWDGHO)DPLFRP'DWD
ªLVSLUDWRLQXQPRGRFKH 5HFRUGHU XQUHJLVWUDWRUHD
SRFKLDOWULSURGRWWLVLPLOL FDVVHWWHSHUPHPRUL]]DUHLGDWL 
KDQQRIDWWRΖOJLRFRYDQWD PDFUHDUHOHSLVWHHUDFRPXQTXH
VSULWHGHWWDJOLDWLHVIRQGL GLYHUWHQWHExcitebikeSX´QRQ
FRORUDWLFKHHQIDWL]]DQROH HVVHUHLOJLRFRSL»DSSDULVFHQWH
GLPHQVLRQLGHLQRVWULHURL GHOODOLEUHULD1(6ODFRPELQD]LRQH
GLTXHVWDPRGDOLW¢HLOJDPHSOD\
FRLQYROJHQWHORUHQGHYDXQRWUDL
SL»JLRFDWL GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80 | 21
 Una grande
sfida e, una volta che
ci si abitua, un ottimo
platform. Non c’è da
stupirsi che i fan abbiano
implorato per un seguito
per 25 anni…

DOUBLE
KID ICARUS DRAGON
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D1■ ANNO: 1986 ■ GENERE: Platform ■ SVILUPPATORE: Technos ■ ANNO: 1988

21
■ GENERE: Picchiaduro a scorrimento
Kid Icarus ªGHFLVDPHQWHXQSODWIRUPDWLSLFR6HDOWULHVSRQHQWLGLTXHVWR

19
JHQHUHSURSRQJRQRXQRVFUROOLQJGDVLQLVWUDDGHVWUDTXLVLSURFHGH ΖOIDPRVRSLFFKLDGXURD
YHUVROȇDOWR4XDQGRLOSURWDJRQLVWD 3LW FDPPLQDIXRULGDOERUGRGHVWUR VFRUULPHQWRDUULY´DQFKHVX1(6
DSSDULU¢DVLQLVWUDHYLFHYHUVDPDTXDQGRFDGHROWUHLOERUGRLQIHULRUHȐªJDPHRYHU PDVDOYDUH0DULDQGDOOHJULQȴH
ŠXQȇDWPRVIHUDSDUWLFRODUHTXHOODFKHSHUPHDLOJLRFRSRLFK«VHEEHQHLOJLRFRR΍UD GL0DFKLQH*XQ:LOO\QRQHUDHVDWWDPHQWH
RJJHWWLHSRWHQ]LDPHQWLQRQVLWUDVIRUPDPDLLQXQYHUR*'53HUPROWLDQQLTXHVWD ODVWHVVDFRVDFKHQHOOHVDOHJLRFKL
ªVWDWDXQDGHOOHVHULHGLPHQWLFDWHGHOOD1LQWHQGRFRQVRORXQVHTXHOSHU*DPH%R\ ΖQQDQ]LWXWWRPDQFDODPRGDOLW¢DGXH
DFRQWLQXDUHODVXDGLVFHQGHQ]DȴQRDTXDQGROHDYYHQWXUHGL3LWVRQRVWDWHULSUHVH JLRFDWRULVLPXOWDQHLHLOQXPHURGLQHPLFL
QHOORVSDUDWXWWRKid Icarus: Uprising VX1LQWHQGR'6 ªOLPLWDWR'ȇDOWUDSDUWHSHU´LOLYHOOLKDQQR
ULFHYXWRDOFXQHLQWHUHVVDQWLPRGLȴFKHH
WXWWHOHPRVVHGLFRPEDWWLPHQWRWUDQQHOH

RIVER CITY RANSOM / STREET GANGS

SL»EDVLODULYHQJRQRDFTXLVLWHDWWUDYHUVR
XQVLVWHPDGLHVSHULHQ]D1RQRVWDQWH
■ SVILUPPATORE: Technos ■ ANNO: 1989 ■ GENERE: Picchiaduro a scorrimento TXHVWLFDPELDPHQWLDouble Dragon ª
ULPDVWRXQJLRFRDYYLQFHQWHHLPSHJQDWLYR

20
6HJXHQGRLOVXFFHVVR FKHKDPDQWHQXWRDEEDVWDQ]DOȇHVVHQ]D
QHLJLRFKLDUFDGHFRPH GHOODYHUVLRQHDUFDGH*OLDSSDVVLRQDWL
RenegadeHDouble Dragon GHOPXOWLSOD\HUSRVVRQRDQFKHSURYDUH
JOLLQQRYDWRULGHLJLRFKLEHDWȇHPXS OD0RGDOLW¢%FKHSUHVHQWDVSULWHGL
7HFKQRVVRQRWRUQDWLFRQXQWLWROR SHUVRQDJJLSL»JUDQGLLQEDWWDJOLHXQR
1(6FKHKDSRUWDWRLOJHQHUHLQXQD FRQWURXQRHFRQVHQWHSHUVLQRDLJLRFDWRUL
GLUH]LRQHSL»DGDWWDDOOHFRQVROH2OWUH GLFRQWUROODUHLSHUVRQDJJLQHPLFLXQD
DSLFFKLDUHRJQLWLSRGLJDQJFRQQRPL QRYLW¢TXDQWRPHQRLQWHUHVVDQWH
VWUDQLFRPH7KH6TXLGVH7KH*HQHULF
'XGHVLJLRFDWRULSRVVRQRLPSDUDUH
PRVVHVYLOXSSDUHVWDWLVWLFKHHSHUVLQR
DFTXLVWDUHRJJHWWLRiver City Ransom
QRQªVWDWRXQJUDQGHVXFFHVVR
TXDQGRªDUULYDWRLQ1RUG$PHULFDH
QRQKDDYXWRPROWHDWWHQ]LRQLTXDQGR
ªVWDWRULODVFLDWRLQ(XURSDFRPHStreett
GangsPDODUHSXWD]LRQHGHOJLRFRª
FUHVFLXWDJUD]LHDXQIHGHOHVHJXLWRGL
FXOWRJXDGDJQDQGRVLXQSRVWRQHOOD
WRS

22 | GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80

 CASTLEVANIA III:
DRACULA’S CURSE
■ SVILUPPATORE: Konami ■ ANNO: 1989 ■ GENERE: Platform

18
/ȇXOWLPRCastlevaniaGHOODVHULHSULQFLSDOHDG
DSSDULUHVX1(6HUDXQSUHTXHOGHJOLHYHQWL
GHOSULPRJLRFRFRQSURWDJRQLVWDOȇDQWHQDWR
GL6LPRQ%HOPRQW7UHYRU%HOPRQWLPSHJQDWRQHO
WHQWDWLYRGLVFRQȴJJHUHLOYDPSLURSL»IDPLJHUDWR
Gȇ(XURSDΖOJLRFRKDDEEDQGRQDWRJOLHOHPHQWL*'5
GLCastlevania II: Simon’s Quest HKDIDWWRULWRUQRDO
PRGHOORGLD]LRQHSODWIRUPGHOJLRFRRULJLQDOH/H
QXRYHPLJOLRULHLQFOXGRQRXQDVWUXWWXUDGLOLYHOORQRQ
OLQHDUHSHUVRQDJJLJLRFDELOLDJJLXQWLYLFRQDELOLW¢
XQLFKH WUDFXLODVWDUGLSymphony Of The Night
$OXFDUG HXQDVHFRQGDPLVVLRQHSL»LPSHJQDWLYD
SHULJLRFDWRULFKHKDQQRFRPSOHWDWRLOJLRFR*UD]LH
DOOȇXVRGHOFRVWRVRFKLS00&Castlevania IIIYDQWD
XQDJUDȴFDVXSHULRUHDOODPHGLDVXO1(6HOȇD]LRQHª
DFFRPSDJQDWDGDXQȇHFFHOOHQWHFRORQQDVRQRUD

ZELDA II: THE ADVENTURE

OF LINK
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D4 ■ ANNO: 1987 GENERE: GDR

17
1RQRVWDQWHDEELDYHQGXWRROWUHPLOLRQLGLFRSLHLO
SLHLO

FAXANADU
SULPRVHTXHOGLZeldaQRQªULXVFLWRDIDUHEUHFFLDQHO
FLDQHO
FXRUHGLPROWRIDQGHOSULPRHSLVRGLR7XWWDYLDLQPROWL
SHQVDQRFKHVLDLQJLXVWDPHQWHGHQLJUDWRHVLDPRSURSHQVLD
HVVHUHGȇDFFRUGRThe Adventure of LinkKDPDQWHQXWRODYLVXDOH ■ SVILUPPATORE: Hudson Soft ■ ANNO: 1987 ■ GENERE: GDR

16
GDOOȇDOWRGHOSULPRJLRFRSHUOȇHVSORUD]LRQHGHOPRQGRPDLO
FaxanaduªXQJLRFRIRUVHXQSRȇ
FXRUHGHOJDPHSOD\VLWURYDYDQHOOHVH]LRQLGLFRPEDWWLPHQWR
GLPHQWLFDWRPDDVVROXWDPHQWHGD
DVFRUULPHQWRODWHUDOHΖQROWUHLQZelda II VRQRVWDWLLQWURGRWWL
ULYDOXWDUHHPHULWHYROHGLHVVHUHLQVHULWR
HOHPHQWLDJJLXQWLYLGLJLRFRGLUXRORWUDFXLOLYHOOLGL
LQTXHVWDFODVVLȴFDΖOJLRFDWRUHYHVWHLSDQQLGLXQ
HVSHULHQ]DXQVLVWHPDGLPDJLHHXQȇLQWHUD]LRQH
YDJDERQGRFKHWRUQDQHOODVXDFLWW¢QDWDOHVRORSHU
SL»HVWHVDFRQLSHUVRQDJJLQRQJLRFDQWLFKHVL
WURYDUODLQXQRVWDWRGLJUDYHGHFOLQRHDWWDFFDWDGDL
WURYDYDQRQHOOHFLWW¢ΖJLRFDWRULKDQQRFULWLFDWR In molti pensano
che sia la pecora QDQL/ȇDPELHQWD]LRQHIDQWDV\ªUHVDDOPHJOLRJUD]LHDO
GXUDPHQWHZelda IISHUHVVHUVLDOORQWDQDWRFRV®
nera della serie Zelda, IDWWRFKHFaxanaduQRQXWLOL]]DOȇDVSHWWRFDUWRRQHVFR
WDQWRGDOJDPHSOD\ ma dovrebbe essergli FKHPROWLJLRFKL1(6KDQQRDGRWWDWRGRQDQGR
GHOSUHGHFHVVRUH data una possibilità
XQIHHOLQJJHQHUDOHSL»PDWXURΖOJLRFRGȇD]LRQHD
HLIXWXULJLRFKL perché è un grande
gioco VFRUULPHQWRODWHUDOHVXOWLSRGLZelda IIHWonder Boy
Zelda 2DVLVRQR
III: The Dragon’s Trap. FaxanaduLQFOXGHPROWLGHJOL
DWWHQXWLPROWR
HOHPHQWLFKLDYHGHOJHQHUH*'5FRQXQSURWDJRQLVWD
SL»VWUHWWDPHQWH
OHFXLFDSDFLW¢FUHVFRQRFRQOȇHVSHULHQ]DXQDYDVWD
DOOȇD]LRQHGDOOȇDOWR
JDPPDGLSHUVRQDJJLQRQJLRFDQWLFRQFXLLQWHUDJLUH
GHOSULPRFDSLWROR
HXQDJHVWLRQHGHOOȇLQYHQWDULRPDLOFRPEDWWLPHQWR
7XWWDYLDTXHVWR
HOȇHVSORUD]LRQHVRQRJHVWLWLFRPHLQXQWUDGL]LRQDOH
WLWRORHYLGHQ]LDOD
SODWIRUP3URYDWHORVHQRQOȇDYHWHDQFRUDJLRFDWRQRQ
YRORQW¢GL1LQWHQGR
YHQHSHQWLUHWH
GLVSHULPHQWDUH
XQDTXDOLW¢ORGHYROH
DQFKHVHQRQ
JDUDQWLVFHVHPSUH
ULVXOWDWLSRSRODUL
DUCKTALES
■ SVILUPPATORE: Capcom ■ ANNO: 1989
■ GENERE: Platform

15 &DSFRPKDSURGRWWRSHU1(6
XQȇRWWLPDYDULHW¢GLSODWIRUP
VXOLFHQ]D'LVQH\HDuckTalesªVHQ]D
GXEELRWUDLPLJOLRULΖQGLPHQWLFDELOH
3DSHURQHFKHVDOWDLQJLURXVDQGRLOVXREDVWRQH
PHQWUHODVWUXWWXUDFKHULFKLHGHGLUHFXSHUDUH
RJJHWWLLQYDULOLYHOOLGLYHUVLªPROWRSDUWLFRODUH

KIRBY’S ADVENTURE
■ SVILUPPATORE: HAL Laboratory ■ ANNO: 1993 Ottimo gioco
e ottima licenza,
■ GENERE: Platform un titolo che da

14 Ζ JLRFDWRULFKHVRQRULPDVWL solo ha aiutato

IHGHOLDO1(6DQFKHGXUDQWH TEENAGE MUTANT sostanzialmente

NINJA TURTLES
le vendite
OȇHUDGHLELWVRQRVWDWLSUHPLDWLFRQ del NES
TXHVWRLQFUHGLELOHSODWIRUP1RQHUD
LOJLRFRSL»GLɝFLOHGDFRPSOHWDUH ■ SVILUPPATORE: Konami ■ ANNO: 1989 ■ GENERE: Platform

PDODFDSDFLW¢GLFRSLDUHJOLDWWDFFKLQHPLFLKD
R΍HUWRXQDVYROWDQHOJHQHUHHPDQWHQHYDDOWR
OȇLQWHUHVVHSHUWXWWDODGXUDWDGHOJLRFR
SUPER MARIO BROS. 2
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D4 ■ ANNO: 1988
■ GENERE: Platform
10
6HFȇHUDXQDFRVDSHUFXLLEDPELQLLPSD]]LYDQRWUDȴQHDQQLȆ
HLQL]LRDQQLȆHUDQRTXHVWLTXDWWURHURLFRQJXVFLRDPDQWLGHOOD
SL]]D.RQDPLDYHYDDFTXLVLWRVDJJLDPHQWHLGLULWWLSHUIDUQHXQ
YLGHRJLRFRLQDQWLFLSRHLOULVXOWDWRªVWDWRXQSODWIRUPEULOODQWHDQFKHVH
XQSRȇIUXVWUDQWHΖQSDUWLFRODUHODIDPLJHUDWDIDVHLQFXLVL
GLVLQQHVFDYDQROHERPEHVRWWRPDULQHªVHQ]DGXEELRXQR
GHLOLYHOOLSL»PRUWLȴFDQWLGLVHPSUH0ROWRLQWHUHVVDQWHH

13
GLYHUWHQWHLQYHFHODSRVVLELOLW¢GLSRWHUVFHJOLHUHHFDPELDUH
$QFKHVHTXHVWRJLRFRGL
SHUVRQDJJLRJLRFDELOHLQTXDOXQTXHPRPHQWRLQPRGRGD
0DULRQRQªXQYHURJLRFR
SRWHUDGDWWDUHOHGLYHUVHFDUDWWHULVWHGLRJQL7DUWDUXJDDOOD
GL0DULR PDXQȆUHVNLQȇXQWLWROR
VLWXD]LRQHGLJDPHSOD\GDD΍URQWDUHΖQWLWRODWRTeenage
JLDSSRQHVHFKHQRQFȇHQWUDQXOOD
Mutant Hero Turtles LQ(XURSDKDFRQWULEXLWRDIDULPSHQQDUH
FRQOȇLGUDXOLFR ULPDQHFRPXQTXH
OHYHQGLWHGHO1(6
XQSODWIRUPHFFHOOHQWHPHQWHSURJHWWDWR3RWHU
FRQWUROODUH3HDFKH7RDGHUDPROWRGLYHUWHQWHH

DUCK HUNT
D]]HFFDWLVVLPDOȇLGHDGLFDUDWWHUL]]DUH/XLJLFRQL
VXRLVDOWLȵXWWXDQWL

■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D1 ■ ANNO: 1984

RC PRO-AM ■ GENERE: Sparatutto con pistola ottica

■ SVILUPPATORE: Rare ■ ANNO: 1987 ■ GENERE: Corse
12 4XHVWRJLRFRGLFRUVHªXQR
GHLSULPLVXFFHVVLGL5DUH
VXXQDSLDWWDIRUPD1LQWHQGRH
SUHVHQWDDXWRUDGLRFRPDQGDWH
FKHFRPEDWWRQRSHUODYLWWRULDVX
WUDFFLDWL4XDQGRGLFLDPRFKHFRPEDWWRQR
LQWHQGLDPRVXOVHULRTXHVWHSLFFROHDXWRVRQR
GRWDWHGLERPEHHPLVVLOLSHUHOLPLQDUHLULYDOL
MIKE TYSON’S
PUNCH-OUT!!
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D3 ■ ANNO: 1987
■ GENERE: Picchiaduro
9
ΖQFOXVRQHLEXQGOH1(6SL»FRPSOHWL
Duck HuntªVWDWRXQDSLHWUDDQJRODUH
GHOOHHVSHULHQ]H1(6GLPROWLJLRFDWRUL
&L´FKHORUHQGHFRV®PHPRUDELOHªLOVXR
JDPHSOD\VHPSOLFHPDFRLQYROJHQWHXQDR
GXHDQDWUHYRODQRVXOORVFKHUPRHYDQQR
DEEDWWXWHSRVVLELOPHQWHFRQLOPLQRU
QXPHURGLHUURULSRVVLELOH&ȇªDQFKHLOJLRFR
GLSLDWWHOOLQHOOD0RGDOLW¢&LQFXLLGLVFKL
YRODQRDOORQWDQDQGRVLPDGHFLVDPHQWH
PHQRGLYHUWHQWHΖOFDQHVHQ]DQRPHFKHFL
DFFRPSDJQDGXUDQWHODFDFFLDªVWDWRRJJHWWR
GLGLVFXVVLRQLSRFROXVLQJKLHUHDFDXVD
GHOODULVDWLQDFRQODTXDOHVRWWROLQHDYDRJQL

11
FROSRPDQFDWRGHLJLRFDWRUL/DIUXVWUD]LRQH
8VDQGRFRPHEDVHLQWLWRORGL
GLDOFXQLIHFHDGGLULWWXUDQDVFHUH
ER[HSURGRWWRSHUOHVDOHJLRFKLOD
DOOȇHSRFDODOHJJHQGDPHWURSROLWDQD
1LQWHQGRKDFUHDWRTXHVWDPHPRUDELOH
FKHDVVHULYDVLSRWHVVHVSDUDUHDO Questo è un
YHUVLRQHSHUFRQVROHSLHQDGLDYYHUVDUL
FDQH6HYROHWHULJLRFDUORRJJLFRQ ottimo piccolo gioco
LQGLPHQWLFDELOLHFDUDWWHUL]]DWDGDXQ
KDUGZDUHRULJLQDOHWHQHWHDPHQWH che ha introdotto molti
PHFFDQLFDFRLQYROJHQWH&LOLHJLQDVXOODWRUWD aspiranti tiratori scelti
FKHODSLVWROD=DSSHUIXQ]LRQDVROR
OȇDSSDUL]LRQHGL7\VRQFRPHDYYHUVDULRȴQDOH alle gioie di periferiche
VXWYDWXERFDWRGLFR speciali come
la Zapper
Jim Bagley, Special FX
24 | GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80

BATMAN
■ SVILUPPATORE: Sunsoft ■ ANNO: 1989 ■
GENERE: Platform
8
ΖO&DYDOLHUH2VFXURKDDYXWRGLYHUVH
LQFDUQD]LRQLYLGHROXGLFKHQHO
FRUVRGHJOLDQQLPDSRFKHKDQQR
ULVFRVVRXQVLPLOHVXFFHVVRFRPHTXHVWD
XVFLWDVXOOȇRQGDGHOVXFFHVVRGHOȴOPFRQ
0LFKDHO.HDWRQ6LSUHVHQWDYDFRPHXQ
SODWIRUPFKHSHUPHWWHYDGLD΍URQWDUH
QHPLFLFRPH)DOHQD$VVDVVLQD)LUHEXJ
HQDWXUDOPHQWHLO-RNHUPHQWUHFHUFDYL
GLULSXOLUH*RWKDPGDRJQLJHQHUHGL
FULPLQDOHΖOJLRFRGLYHQQHFRV®SRSRODUH
FKHIXUHDOL]]DWDDQFKHXQDFWLRQȴJXUH
FRQLFRORUL1(62OWUHDOOHFODVVLFKHDUPL
GL%DWPDQXQDGHOOHFDUDWWHULVWLFKHSL»
LQWHUHVVDQWLHUDODFDSDFLW¢GLVDOWDUH
VXLPXULFRQXQVDOWRVHFRQGDULR
5DUDPHQWHYLVWDDOOȇHSRFDTXHVWD
IXQ]LRQHSHUPHWWHYDDOQRVWURHURHGL
VDOLUHDWWUDYHUVRSDVVDJJLYHUWLFDOLVWUHWWL
HVDOYDUVLGDVLWXD]LRQLDOWULPHQWLIDWDOL
I controlli e
il gameplay sono
perfetti, così come
il livello
di difficoltà
METROID
■ SVILUPPATORE: Nintendoo ■ ANNO: 1986 ■ GENERE: Platform
7
/ȇHVVHQ]DGLMetroidªTXHOODGLXQJLRFR
MetroidªTXHOODGLXQJLRFR
d
SODWIRUPVKRRWHUDPELHQWDWR
VHPSOLFHXQSODWIRUPVKRRWHUDPELHQWDWR
VXOSLDQHWD=HEHVLQFXL6DPXV$UDQFHUFDGL
HEHV LQ FXL 6DPXV $UDQ FHUFD GL
UHFXSHUDUHLSHULFRORVLRUJDQLVPL0HWURLG7XWWDYLD
KDLQWURGRWWRPROWLJLRFDWRULDXQQXRYRVWLOHGLJLRFR
SODWIRUPLQFXLOȇHVSORUD]LRQHHUDIRQGDPHQWDOH
HQXRYHDELOLW¢FRQVHQWLYDQROȇDFFHVVRDGDUHH
DJJLXQWLYH4XHVWRPRGHOORªFRV®VWUHWWDPHQWH
DVVRFLDWRDMetroidFKHKDFRQGLYLVRLOQRPHGHO
VRWWRJHQHUH0HWURLGYDQLDFRQODVHULHCastlevaniaFKH
LQVHJXLWRKDDGRWWDWRTXHVWRVWLOH7XWWDOȇHVSHULHQ]D
GLJLRFRªGLXQRWWLPROLYHOORPDLPRPHQWLPLJOLRUL
VRQROHWDQWHVRUSUHVHFKHULPDQJRQRQHOODPHPRULD
PROWRWHPSRGRSRDYHUFRPSOHWDWRLOJLRFR/DULYHOD]LRQHFKH6DPXV
$UDQªXQDSURWDJRQLVWDIHPPLQLOHSRWUHEEHDYHUSHUVRLOVXRIDWWRUHGL
VKRFNPDODVXDLPSRUWDQ]DULPDQH3HUTXDQWRULJXDUGDOȇDOWUDVRUSUHVD
EHKQRQPHWWHUHYLDLOWXRSDGGRSRFKH0RWKHU%UDLQªVWDWDVFRQȴWWDȐ
CASTLEVANIA
■ SVILUPPATORE: Konami ■ ANNO: 1986 ■ GENERE: Platform
6
*OLVYLOXSSDWRULGL.RQDPLGLPRVWUDURQRGLHVVHUH
DORURDJLRFRQLO1(6VYLOXSSDQGRXQFDSRODYRUR
FRPHCastlevaniaJL¢QHLSULPLDQQLGRSRLOODQFLR
LQWHUQD]LRQDOH3UHQGHQGRDOFXQLVXJJHULPHQWLWHPDWLFLGD
Ghosts ‘n GoblinsGL&DSFRPLOJLRFRªLQFHQWUDWRVX6LPRQ
%HOPRQWXQFDFFLDWRUHGLYDPSLULFKHFHUFDGLXFFLGHUH
'UDFXOD/ȇRWWLPROHYHOGHVLJQVLDGDWWDSHUIHWWDPHQWH
DOWHPDGHOFDVWHOORLQURYLQDHFRQWULEXLVFHDFUHDUH
XQȇDWPRVIHUDFRLQYROJHQWHPHQWUHVLD΍URQWDRJQLVRUWDGL
QHPLFLVRSUDQQDWXUDOLΖOJLRFRªYLVLYDPHQWHVSOHQGLGRHR΍UH
PHORGLHPHPRUDELOLΖOSUHFLVRVLVWHPDGLFRQWUROORHOȇXVRGL
DUPLVHFRQGDULHFRPHDVFHHFURFLFRPSOHWDQRXQSDFFKHWWR Io e mio fratello
HFFHOOHQWH ci divertivamo a
giocare e dicevamo:
chi fa Arnie, chi fa
Stallone?
CONTRA / Claudio Sanchez, Coheed
and Cambria
PROBOTECTOR
■ SVILUPPATORE: Konami ■ ANNO: 1988
■ GENERE: Sparatutto a scorrimento
5
4XHVWRFODVVLFRGHOOHVDOHJLRFKLªXQDGHOOH
SL»ULXVFLWHFRQYHUVLRQLSHU1(6ContraªXQ
RWWLPRHVHPSLRGL.RQDPLDOFXOPLQHGHO
VXRVSOHQGRUH6HEEHQHODYHUVLRQH1(6GLContra
DSSRUWLDOFXQHPRGLȴFKHDOODYHUVLRQHDUFDGH
LOJLRFRR΍UHFRPXQTXHJOLHOHPHQWLFKLDYHFKH
ORUHQGRQRFRV®LQWHUHVVDQWHD]LRQHIUHQHWLFDH
XQOLYHOORVȴGDPROWRHOHYDWR$QFKHVHLOJLRFR
ªVWDWRULQRPLQDWRSHUOȇ(XURSDHFHQVXUDWRSHU
DJJLUDUHOHOHJJLWHGHVFKHVXOODFHQVXUDLOVXR
JDPHSOD\EULOODDQFRUDRJJL
 The Legend Of
Zelda ha mostrato
il vero potenziale del
MEGA MAN 2
SVILUPPATORE: Capcom ■ ANNO: 1988 ■ GENERE: Platform

genere GDR ai giocatori di
console e rimane oggi uno
dei più grandi della storia
nel suo genere
Trip Hawkins, EA
THE LEGEND OF ZELDA
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D4 ■ ANNO: 1986■ GENERE: GDR
3
'RSRTXDVLWUHGHFHQQLGLJLRFKL
GLMega ManªIDFLOHGLPHQWLFDUH
FKHLOSULPRQRQIXXQHQRUPH
VXFFHVVRȴQDQ]LDULR'LFRQVHJXHQ]D
&DSFRPDXWRUL]]´LOWHDPGLVYLOXSSRDODYRUDUHUDUH
VXMega Man 2 DFRQGL]LRQHFKHVLRFFXSDVVHUR VHUR
FRQWHPSRUDQHDPHQWHDQFKHGLDOWULJLRFKL0ROWL0ROWL
0ROWL
SURJUDPPDWRULVFHOVHURGLULPDQHUHLQXɝFLREHQROWUH
FLREHQROWUH
OȇRUDULRGLODYRURUHJRODUHSHUSRWHUSRUWDUHVXOPHUFDWR
VXOPHUFDWR
TXHOORFKHSHUORURHUDXQȊSURJHWWRGHOFXRUHȋXQYHURDWWR
RUHȋXQYHURDWWR
GȇDPRUHYHUVROȇHURHLQEOX4XDQGRVLFUHDXQVHTXHOQRQ
XQ VHTXHO QRQ
ªVHPSUHIDFLOHFDSLUHFRVDªURWWRHKDELVRJQRGLHVVHUH
VLVWHPDWRHFRVDªPHJOLRODVFLDUHFRV®FRPȇª&DSFRPULXVF®
QHOOȇLPSUHVDSUHVHUYDQGROȇLPSRVWD]LRQHSODWIRUPVKRRWHUH
ODVWUXWWXUDQRQOLQHDUHLQFXLXQJLRFDWRUHVFHJOLHXQDIDVH
LQEDVHDTXDOH5RERW0DVWHUYRUUHEEHDEEDWWHUH&RPH
LQ
LQSUHFHGHQ]DXQDYROWDFKHVFRQȴWWRLOQHPLFRȴQDOHGHO
LQ
OLYHOORVLRWWLHQHDFFHVVRDOODVXDDUPDDOFXQHGHOOHTXDOL
OLOLY
Y
VRQRSL»HɝFDFLGLDOWUH6RQRSHU´LFDPELDPHQWLGLMega
VR
Man 2FKHORKDQQRUHVRVXSHULRUHDOVXRSUHGHFHVVRUHΖO
M
OLYHOORGLGLɝFROW¢EUXWDOHGHOSULPRJLRFRªVWDWRDWWHQXDWR
OLOLY
Y
OȇHVSHULHQ]DQRQªFRPXQTXHFHUWRXQDSDVVHJJLDWDPDªSL»
OȇOȇH
H
SUREDELOHFKHVLSURYLGLYHUWLPHQWRSLXWWRVWRFKHIUXVWUD]LRQH
S
ΖOPHULWDWRVXFFHVVRGLTXHVWRVHFRQGRFDSLWRORWUDVIRUP´LO
ΖO

4
'DOPRPHQWRLQFXLLQL]LODSULPDDYYHQWXUDGL VXRSURWDJRQLVWDLQXQDVWDUGHLYLGHRJDPHHRJJLLOJLRFRª
/LQNHWLGLULJLYHUVRODJURWWDVHLVXELWRDYYROWR ULFRUGDWRFRPHXQRGHLPLJOLRULWLWROL1(6GLVHPSUH
GDXQDYHUVLRQHORȴGHOWHPDPXVLFDOHRUPDL
VWRULFRHSURSULRFRPHLJLRFKLZeldaVXFFHVVLYL
SRVVRQRIDUULVDOLUHOHORURSL»HODERUDWHFRORQQH
VRQRUHDOOHSULPHQRWHVLQWHWLFKHGL.RML.RQGROD
VWHVVDFRVDVLSX´GLUHGHOOȇLFRQLFRJDPHSOD\GHVLJQ
ΖOSULPROHJJHQGDULRWLWRORHVHPSOLȴFDOȇHFFHOOHQ]DGHOOD
IRUPXODFHQWUDOHXQDPLVFHODGLHVSORUD]LRQHHQLJPL
HFRPEDWWLPHQWLFKHFLVSLQJHDSURVHJXLUHOȇDYYHQWXUD
ȴQRDOODȴQH
Controlli
pressoché perfetti,
armi fantastiche e una
difficoltà molto equa
rendono questo un titolo
di spicco per il NES

Ogni volta che

mi sento frustrato o
depresso, o mi lamento
dell’industria, tutto quello
che devo fare è caricare Mega
Man 2. Torno ad avere otto
anni e torno a essere felice e
sorridere
Jaime Griesemer, ex Bungie,
lead designer di Halo 3

26 | GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80

’80
 “Il padrino dei giochi
platform che ha generato
un milione di imitazioni.
Nintendo è stato il più influente
sviluppatore di tutti i tempi,
stabilendo così tante tendenze e
un livello di qualità così alto che a
volte facciamo fatica a ricordare
la vastità del suo impatto
sull’industria
Jon Hare, Sensible
Software

SUPER MARIO
“L’originale
è ancora un

BROS.
classico. Veloce,
reattivo, superbamente
progettato e
infinitamente
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D4 ■ ANNO: 1985 ■ GENERE: Platform rigiocabile

2
&LPDQFDQRLJLRUQLGHLJLRFKLLQEXQGOH1HJOL
DQQL2WWDQWDH1RYDQWDLSURGXWWRULGLFRQVROH
VHPEUDYDQRLPSHJQDUVLDOPDVVLPRSHUJDUDQWLUHFKH
RJQLDFTXLUHQWHDYHVVHDOPHQRXQWLWRORGDJLRFDUHVXELWR
Super Mario Bros. HUDVLFXUDPHQWHXQRWWLPRWLWROR6HEEHQH
0DULRDYHVVHIDWWRLOVXRGHEXWWRLQDonkey KongHIRVVH
GLYHQWDWRXQQRPHGLSXQWDLQMario Bros.IXFRQTXHVWD
FDUWXFFLDFKHGLYHQQHXQDYHUDVWDU&KHIRVVHGDVRORR
FRPELQDWRFRQDuck HuntORVWDWXVGLSuper Mario Bros.
GLJLRFRLQEXQGOHJOLSHUPLVHGLHQWUDUHQHOOHFDVHGHJOL
ROWUHPLOLRQLGLJLRFDWRULFKHDYHYDQRFRPSUDWRLO1(6
GLYHQHQGRFRV®XQȇLFRQDGHOODFXOWXUDSRS8QRGHLVHJUHWL
GHOVXRVXFFHVVRªFKHEDVWDYDDYYLDUORSHUFDSLUHFRPH
DQGDYDJLRFDWR/HVFKHUPDWHLQL]LDOLVRQRXQFDSRODYRUR
GLJDPHGHVLJQLQTXDQWRVLYLHQHLVWUXLWLVHQ]DELVRJQRGL
WHVWRVXOODIXQ]LRQHGHLQHPLFLGHLIXQJKLHGHLEORFFKLFRQ
LSXQWLLQWHUURJDWLYL(VVHQGRVWDWRSHUPROWLLOSULPRJLRFR
VXOQXRYRVLVWHPD HSHUDOWULDGGLULWWXUDODSULPDHVSHULHQ]D
FRQLYLGHRJDPH TXHOODIDFLOLW¢GLDSSUHQGLPHQWRIX
DVVROXWDPHQWHYLWDOH/LYHOORGRSROLYHOORPRVWUDYDSRL
XQDFRPSOHVVLW¢GHOWXWWRLQHGLWDSHULOSHULRGRIRQGHQGR
HOHPHQWLGLVSDUDWLGLJDPHGHVLJQ$YHYDPRJL¢YLVWROD
SRVVLELOLW¢GLVDOWDUHGHOOHVFKHUPDWHLQPitfall!,LSRZHUXSLQ
Pac-Man HLERVVȴQDOLLQPhoenixPDWXWWLTXHVWLHOHPHQWLVL Per me Super
FRPELQDYDQRSHUODSULPDYROWDLQSuper Mario Bros.FUHDQGR Mario Bros. originale
XQȇDYYHQWXUDPDLYLVWDSULPD3RLFȇHUDQRWDQWLVHJUHWLGD per NES è il platform
VYHODUHRJJHWWLQDVFRVWL]RQHGLZDUSVFKHUPDWHVHJUHWH definitivo. Non solo ha
stabilito un nuovo punto di
VFHQGHQGRQHLWXELȐRJQLYROWDVLULPDQHYDDERFFDDSHUWD riferimento per il genere, ma
SHUODVRUSUHVD/DFLOLHJLQDVXOODWRUWDHUDSRLLOOLYHOORGL aveva anche una colonna
GLɝFROW¢SHUIHWWDPHQWHFDOLEUDWRFKHJDUDQWLYDXQOLYHOOR sonora fantastica
GLVȴGDLQJUDGRGLUHQGHUHOȇHVSHULHQ]DORQJHYDVHQ]DPDL Jim Bagley,
ULVXOWDUHIUXVWUDQWH*LRFKLFRV®FRPSOHWLHGHTXLOLEUDWLVRQR Special FX
HVWUHPDPHQWHUDUL

GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80 | 27

 Seriamente, questo
deve essere considerato il
gioco più impressionante che
sia mai entrato in una cartuccia. C’è
così tanto gameplay, così tanto lavoro
racchiuso in questa cartuccia… non
riesco a dire quanto fosse coinvolgente.
Ha ispirato la nascita di id Software:
abbiamo replicato il primo livello
come test e lo abbiamo mandato
alla Nintendo!
John Romero, id Software

Un sequel
straordinario,
tanto che i giochi
successivi devono essere

5
considerati evolutivi

motivi perché
dopo questo salto
rivoluzionario

è fantastico
1 (OHPHQWLWLSROD
6XSHUIRJOLDKDQQRGDWR
D0DULRQXRYHDELOLW¢FRPH
LOYRORFRQVHQWHQGRQXRYL
GHVLJQGHLOLYHOOL

2 2΍UHXQDHQRUPH
TXDQWLW¢GL
FRQWHQXWLFRQGHFLQH
Rimane per me
il culmine dei giochi di
platform 2D. Immaginativo,
GLOLYHOOLGDD΍URQWDUHH esasperante, meraviglioso,
SDGURQHJJLDUH frustrante, gioioso, commovente
e infine totalmente gratificante e

3 $QFKHORVFKHUPRGL magico. Ho tenuto acceso il NES

per una settimana per evitare
VHOH]LRQHGHLOLYHOOL di perdere i progressi
WUDVPHWWHFDUDWWHUHJUD]LH Gregg Mayles, Rare
DOODVXDFRUQLFHGLVHJQDWD
FRPHXQDPDSSDDQLPDWD

4 +DUHVRQRUPDOH
DQGDUHLQJLURLQXQD
VFDUSD

5 +DSHUIH]LRQDWRLO
PRGHOORGL0DULR
IRUQHQGRLOSDUDGLJPDSHU
RJQLIXWXUDDYYHQWXUDGL
0DULR'

28 | GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80

SUPER MARIO BROS. 3
■ SVILUPPATORE: Nintendo R&D4 ■ ANNO: 1988 ■ GENERE: Platform

1
3HU1LQWHQGR5 'QRQGHYHHVVHUHVWDWRIDFLOHVYLOXSSDUHSuper Mario Bros. 3
6HPEUDYDLPSRVVLELOHDVSHWWDUVLTXDOFXQRIRVVHLQJUDGRGLSUHQGHUHXQFODVVLFR
FRV®DPDWRHORPLJOLRUDVVHLQRJQLVLQJRORDVSHWWRŠPHULWRGL6KLJHUX0L\DPRWR
HGHOVXRWHDPQRQVRORDYHUFLSURYDWRPDHVVHUHULXVFLWLQHOOȇLPSUHVD/DYHUVLRQH
JLDSSRQHVHGLSuper Mario Bros. 2 FRQRVFLXWDDOLYHOORLQWHUQD]LRQDOHFRPHThe Lost
Levels HUDVWDWRVRORXQSLFFRORDJJLRUQDPHQWRULVSHWWRDOVXRSUHGHFHVVRUHFRQ
XQDJUDȴFDOHJJHUPHQWHPLJOLRUDWDHDOFXQLQXRYLSHULFROL FRPHLO)XQJR9HOHQRVR H
R΍ULYDSULQFLSDOPHQWHOLYHOOLSL»LPSHJQDWLYLSHULJLRFDWRULFKHDYHYDQRSDGURQHJJLDWR
Nel 1991, come
OȇRULJLQDOH3HUFRQWURSuper Mario Bros. 3R΍ULYDXQDJUDȴFDFRPSOHWDPHQWHQXRYDXQ regalo di compleanno,
QXRYRWHPDPXVLFDOHFRQH΍HWWLVRQRULDJJLXQWLYLXQDYDULHW¢GLQXRYLQHPLFLQXRYL mio padre mi portò allo show
SRZHUXSQXRYLEORFFKLTXDOVLDVLHOHPHQWRGHOSuper Mario Bros.RULJLQDOHHUDVWDWD del World of Commodore e si
LPSOHPHQWDWDXQDIDQWDVWLFDQXRYDYDULDQWH4XHVWHLQQRYD]LRQLSHUPLVHURDQFKHXQ offrì di comprarmi qualsiasi cosa
OHYHOGHVLJQLQFUHGLELOPHQWHLQWHOOLJHQWHGDOODVȴGDGHOODSLDWWDIRUPDȵXWWXDQWHGHOOD volessi. Uscimmo a mani vuote
per andare a comprare Super
IDVHDOOHFRPSOHVVHGLVSRVL]LRQLGHLFDQQRQLQHLOLYHOOLGHOOHQDYLYRODQWL0ROWLVWDJH Mario Bros. 3.
SURSRQJRQRSULPDQXRYHPHFFDQLFKHSRLOHLPSOHPHQWDQRLQWXWWLLPRGLSHQVDELOLȐSHU Steve Lycett, Sumo Digital
SRLDJJLXQJHUHDQFRUDQRYLW¢ROWUHRJQLLPPDJLQD]LRQH$QFKHTXDOFRVDGLVHPSOLFHFRPH
OȇLQWURGX]LRQHGHOOHVXSHUȴFLLQFOLQDWHSHUPHWWHYDXQDQXRYDPRVVDHQXRYHRSSRUWXQLW¢
GLGLYHUWLPHQWRLQTXDQWR0DULRSRWHYDVFLYRODUHLQGLVFHVDHGHOLPLQDUHLQHPLFLFRQ
XQVRORVODQFLR4XHOORFKHªYHUDPHQWHVRUSUHQGHQWHªFRPHTXDOLW¢HRULJLQDOLW¢VLDQR
FRVWDQWLSHUOȇLQWHUDHVSHULHQ]DGLJLRFRFRPSRVWDGDRWWRPRQGLVXGGLYLVLLQEHQOLYHOOL
*UD]LHDQFKHDOSDUWLFRODUHODQFLRSXEEOLFLWDULRFXOPLQDWRQHOODSUHVHQ]DLQDQWHSULPDGHO
JLRFRQHOȴOPȊΖOSLFFRORJUDQGHPDJRGHLYLGHRJDPHVȋHUDFKLDURFKHSuper Mario Bros.
3DYUHEEHIDWWRFHQWUR)XLQIDWWLXQHQRUPHVXFFHVVRFRPPHUFLDOHGLYHQWDQGRLOJLRFR
1(6SL»YHQGXWRQRQLQEXQGOHHLQVLHPHDOVXRSUHGHFHVVRUHXQRGHLVROLGXHWLWROLD
VXSHUDUHLOWUDJXDUGRGHLPLOLRQLŠVWDWRULSURSRVWRHULYLVLWDWRVSHVVRFRQWLQXDQGRD
IDUHEHQHYHQGHQGRROWUHPLOLRQLGLFRSLHTXDQGRSRUWDWRVX*DPH%R\$GYDQFHHXQ
DOWURPLOLRQHVX9LUWXDO&RQVROHSHU:LLSuper Mario Bros. 3 KDTXDVLWXWWRFL´FKHXQIDQ
GHLSODWIRUPSX´GHVLGHUDUHFRQWUROORSUHFLVRHUHDWWLYRYDULHW¢GȇD]LRQHJUDȴFDSXOLWDH
PXVLFKHPHPRUDELOL6HHVLVWHXQDFRVDFRPHXQYLGHRJLRFRSHUIHWWRSuper Mario Bros. 3
ªLOSL»YLFLQRFKHLO1(6VLDPDLULXVFLWRDGDYHUH
ªLOSL»YLFLQRFKHLO1

GLI INDIMENTICABILI VISEOGIOCHI ANNI ’80 | 29

 È IL PIÙ ICONICO BEAT-’EM-UP DI TUTTI I TEMPI, PER
QUESTO SIAMO ONORATI DI RIPERCORRERE LA STORIA
DELLA NASCITA DI DOUBLE DRAGON ACCOMPAGNATI DAL
SUO LEGGENDARIO CREATORE: YOSHIHISA KISHIMOTO

a Pong a Bubble Bobble, e tante mosse con cui malmenare più commerciabile negli Stati Uniti,

D molti degli arcade più

popolari della storia
avevano la caratteristica
comune di permettere ad amici
(o a sconosciuti socievoli) di
inserire le loro monetine,
D΍HUUDUHLFRQWUROOLHJLRFDUH
con o contro di voi. Quella prima
forma di multiplayer non ha solo
favorito la crescita della comunità
dei videogiocatori e stimolato
la competitività, ma ha anche
cambiato l’atmosfera nel mondo
del divertimento elettronico. Un
esempio perfetto è lo storico
Double Dragon. Giocato in singolo,
era un buon beat-’em-up con una
JUDȴFD SHUOȇHSRFD VRUSUHQGHQWH
gli avversari, ma quando
all’azione si univa un secondo
giocatore l’esperienza di gioco era
assolutamente indimenticabile.
Come la maggior parte degli
appassionati di beat-’em-up
probabilmente sa bene, le origini
di Double Dragon possono essere
fatte risalire al precedente arcade di
Technos Japan, Nekketsu Koha Kunio-
Kun, un picchiaduro a scorrimento
per giocatore singolo che vedeva
lo scontro tra il protagonista Kunio,
studente delle superiori esperto di
arti marziali, contro gang di coetanei
che bullizzavano il suo amico
Hiroshi. Al momento di lanciare quel
gioco in Occidente, per renderlo
alla Technos decisero non solo
di cambiare il titolo in Renegade,
ma anche di sostituire i giovani
delinquenti con criminali vestiti in
pelle e i fondali scolastici con cupi
CARTA D’IDENTITÀ
» PUBBLICAZIONE:
TAITO CORPORATION
» SVILUPPO:
TECHNOS JAPAN
ambienti cittadini. Il processo di » USCITA: 1987
“reskinning” fu dispendioso, sia in » PIATTAFORMA: ARCADE
termini di tempo che di costi e per » GENERE: BEAT’EMUP
questo al momento di realizzare
un sequel di quel titolo venne
presa la decisione di cambiare
completamente approccio.
“Kunio-Kun era prima solo per
il mercato giapponese”, spiega
Yoshihisa Kishimoto, il creatore
di Kunio-Kun e Double Dragon.
“Ma quando abbiamo deciso
di esportarlo, abbiamo dovuto

30 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

» [Sopra] Kishimoto, qui vestito in nero, ammette di
essere stato un po’ teppista da adolescente e questo
ha avuto una grande influenza sui suoi giochi.

» [Destra] Florent Gorges, autore del libro The History

of Nintendo, ha pubblicato un libro completo che
racconta la vita e i giochi di Kishimoto.
» [Arcade] La famosa macchina » Una rara
sportiva rossa nel garage è in Kishimoto foto del team di svilu
è in piedi
realtà la macchina del laser al centro. ppo
game Road Blaster (noto anche
come Road Avenger), su cui
Kishimoto ha lavorato come
Game Director. llo stomaco
» [Arcade] La povera Marian viene colpita nello
ta nel 1987.
e portata via dai Black Warriors. Roba violenta

spendere molto tempo a creare
nuovi personaggi e sfondi, e per
Technos Japan era una grande
perdita di tempo e denaro. Così
dopo Renegade, quando il mio
capo, Kunio Taki, vide che stavo
lavorando su Kunio-Kun 2, mi disse
che voleva che creassi un gioco in
grado di avere appeal in tutto il
mondo. Fu così che trasformai quel
sequel diretto delle avventure di
Kunio in Double Dragon. Il gameplay
cooperativo a due giocatori fu
invece un’idea del nostro reparto
marketing, perché non solo era
divertente aiutarsi a vicenda a
completare il gioco, ma c’era anche
il potenziale per le sale arcade di
raddoppiare i loro guadagni”.
Alla ricerca di una nuova direzione
capace di attirare l’attenzione dei
mercati esteri, Kishimoto trovò
ispirazione nel più grande attore
di arti marziali di tutti i tempi:
Ȋ4XDQGRHUREDPELQRYLGLLOȴOP
di Bruce Lee Enter the Dragon I 3
dell’Operazione Drago HGLYHQQLLO
VXRSL»JUDQGHIDQ/XLIHFHLȴOP
d’azione più incredibili del mondo
e io volevo creare i giochi d’azione
più incredibili di sempre. Fu il suo
successo planetario a ispirarmi.
Per omaggiarlo partii dal suo
soprannome ‘piccolo drago’.
E siccome il concetto di Kunio-Kun 2
era basato su due giocatori, decisi di
chiamare i protagonisti ‘fratelli Lee’ e
intitolare il gioco Double Dragon”.
Con un nuovo titolo e nuovi eroi,
Double Dragon aveva bisogno anche
di una nuova storia da raccontare.
Per questo Kishimoto usò il
familiare scenario della damigella
in pericolo. Rispetto a quanto
fatto nel gioco precedente, però,
bisognava caratterizzare meglio
anche gli antagonisti. Chiamati Black
Warriors e guidati dal criminale » [Arcade] Prima di lavorare
Willy, armato di mitragliatrice, i suoi per Technos Japan, Kishimoto
membri formavano un piccolo ma si è fatto le ossa alla Data East.
memorabile gruppo che includeva
Linda armata di frusta, i sicari
Williams e Roper, e il mostruoso
Abobo. Grazie all’ottima idea di
introdurre la gang attraverso una
scena in-game che li mostrava visitare
il territorio dei fratelli Lee, colpire
ODORURȴGDQ]DWD0DULDQLQSLHQR
stomaco, e poi portarsela via, i Black » [Arcade] Double Dragon e Road
Avenger condividono entrambi
Warriors risultavano da subito odiosi. trame a tema vendetta.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 31

» Arcade] Per Cobra Command
e Road Avenger sono stati
realizzati porting su Mega-CD.
DALLO
SVILUPPATORE
» STREET GANGS (NELLA FOTO)
SISTEMA: NES
ANNO: 1989
» WWF SUPERSTARS
SISTEMA: ARCADE
ANNO: 1989
» THE COMBATRIBES
SISTEMA: ARCADE,
SUPER NES
ANNO: 1990
» [Spectrum] Nel 2012 lo
sviluppatore Dean Swain
ha programmato un
remake di Double Dragon
per ZX Spectrum 128k.
32 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
Per creare in serie i numerosi
membri della gang rivale si ricorse a
un semplice ed economico cambio
della palette di colori, ma questo
espediente venne eclissato dalla
qualità generale degli sprite presenti
nel gioco. Double Dragon era un
chiaro passo avanti visivo: i suoi
livelli erano ricchi di particolari e
tocchi di classe che rendevano più
vivo il suo mondo di gioco. “Ci sono
molti dettagli divertenti in Double
ERA IL PRIMO BEAT-’EM-UP CON UN REALE
SCORRIMENTO ORIZZONTALE MULTI-SCHERMO,
QUINDI ERA DIFFICILE STABILIRE COSA
FOSSE MEGLIO FARE
DragonȋULȵHWWH.LVKLPRWRȊ3HU
esempio, la macchina rossa dentro
il garage nella prima schermata di
gioco è quella del mio primo gioco
su LaserDisc, Road Blaster”. Oltre
a un’introduzione accattivante,
Double Dragon poteva contare anche
VXXQȴQDOHLQJUDQGHVWLOHFRQ
un memorabile colpo di scena se
veniva completato in cooperativa.
ΖIUDWHOOL/HH%LOO\H-LPP\ȴQLYDQR
per scontrarsi l’uno contro l’altro per
vincere l’amore di Marian dopo aver
battuto Willy. “Be’, all’inizio avevamo
l’idea di un gameplay collaborativo
per due giocatori”, spiega Kishimoto,
“quindi, giocare a Double Dragon
FRQXQDPLFRHUDFRPHXQDVȴGD
tra giocatori umani e un computer.
Ma quando raggiungi l’ultima fase
HVFRQȴJJLOȇXOWLPRERVVLWLSLWRVWL
potevano pensare: ‘Okay, eravamo
più forti di questa macchina, ma ora
dobbiamo sapere chi è il migliore
tra noi!’, e per conoscere il vero
vincitore del gioco, dovevamo farli
battere tra loro. Volevo anche che il
JLRFRDYHVVHXQȴQDOHLQDVSHWWDWR
Credo fosse una bella idea”.
Oltre al suo innovativo gameplay
cooperativo, Double Dragon
introdusse altre idee che divennero
pilastri del genere picchiaduro a
scorrimento per tutto il decennio
successivo. Tra le principali c’era
il fatto che i fratelli Lee potevano
raccogliere e usare un assortimento
armi da usare per colpire i nemici:
fruste, mazze da baseball, tubi
d’acciaio e, addirittura, dinamite.
Ȋ$OODȴQHGHOORVYLOXSSRGL
Kunio-Kun, notai un dettaglio:
quando colpivi un ragazzo armato
e lui cadeva a terra, la sua arma
rimaneva a terra accanto a lui”,
dice Kishimoto. “Un giorno mi
» [Arcade] Dopo la sconfitta di Willy, i fratelli Lee sono costretti a combattere
per dimostrare chi è degno di salvare Marian.
dissi: ‘Ehi, non sarebbe
divertente se il giocatore
potesse prendere quell’arma
e usarla?’; siccome ero troppo
in ritardo per aggiungere
una nuova caratteristica di
gameplay, decisi di metterla
da parte per Kunio-Kun 2”. Alle
armi si aggiunsero anche una
grande varietà di mosse, tra cui
gomitate, calci volanti, ginocchiate
in faccia, prese e proiezioni… Double
Dragon aveva senza dubbio uno
dei sistemi di combattimento più
robusti dell’epoca; reso ancora
più soddisfacente dal fatto che
XQJLRFDWRUHSRWHYDD΍HUUDUHH
trattenere un nemico mentre l’altro
GDYDDOWHSSLVWDLQGLɝFROW¢XQD
buona dose di legnate.
Un altro aspetto impressionante
di Double Dragon erano i suoi
stage. Mentre gli ambienti di
combattimento in Kunio-Kun si

» [Arcade] Il concetto di avere armi utilizzabili
raccolte dai nemici caduti era un’idea venuta
a Kishimoto durante la produzione di Kunio-
Kun/Renegade.
estendevano solo su due schermate
e non scorrevano costantemente,
Kishimoto desiderava che Double
Dragon si svolgesse in un ambiente
più elaborato, con sfondi che
cambiavano gradualmente
mentre li si esplorava e tanti
punti interattivi come scale su cui
salire e nastri trasportatori che
facevano cadere nel vuoto. Senza
soluzione di continuità, ognuna delle
ambientazioni di Double Dragon
si trasformava nella successiva
così che la mappa di gioco si
trasformasse in un livello gigantesco.
Le quattro aree distinte erano una
strada, una fabbrica, un bosco e
LQȴQHLOQDVFRQGLJOLRGHOODEDQGD
con ogni sezione caratterizzata da
una lotta con un boss diverso. La
telecamera seguiva i fratelli durante
tutta l’azione. Tuttavia, stabilire
quale fosse il modo migliore per Billy
e Jimmy di progredire si rivelò una
GHOOHVȴGHSL»JUDQGLSHU.LVKLPRWR
e il suo team.
LA CASA DEI DRAGHI
“Double Dragon è stato il
primo beat-’em-up con un reale
scorrimento orizzontale multi-
schermo”, dice Kishimoto, “quindi
ªVWDWRGLɝFLOHVWDELOLUHFRVDIRVVH
meglio fare: scorrimento forzato
o scorrimento libero? Se avessimo
usato quello libero, l’utente sarebbe
stato in grado di camminare
GLUHWWDPHQWHDOODȴQHGHOORVWDJH
senza combattere, ma poiché le
posizioni dei nemici sono criptate,
appaiono solo quando raggiungi
certi punti. Quindi, se l’utente
decidesse di non combattere tutti i
nemici apparirebbero sullo schermo
e seguirebbero Jimmy e Billy, questo
porterebbe ad avere troppi sprite
sullo schermo e il gioco sarebbe
andato in crash. Oggi, il concetto
e lo scorrimento di Double Dragon
sembrano molto naturali, ma a quel
tempo era un’idea pionieristica. Ci è
» [Arcade] Il giovane ragazzo
assorto in una partita a
Renegade è completamente
ignaro che l’uomo dietro di
lui è il creatore del gioco.
Le versioni casalinghe dei gemelli Lee
LA POPOLARITÀ DI DOUBLE una volta sconfitto Willy. Anche
DRAGON ha portato a un gran il design dei livelli era diverso e
numero di conversioni domestiche, venne introdotto un sistema di
dalla modesta Atari 2600 alle livellamento, che vedeva le mosse
apparizioni tardive sul Mega Drive aggiungersi gradualmente al
e sull’Atari Lynx. Kishimoto venne repertorio di Billy man mano che si
coinvolto solo nella conversione ntava
progrediva nel gioco. Presentava
per NES, che differiva in diversi anche una seconda modalità,, che
modi dall’originale arcade. Il ntroo in
consisteva in un gioco di scontro
multiplayer cooperativo è stato mputer
singolo (1 vs. 1) contro il computer
eliminato e i giocatori dovevano e permetteva ai giocatori di
alternarsi a controllare Billy combattere sia come Billy siaa come
mentre Jimmy era costretto a una selezione di personaggi nemici,
interpretare il ruolo di boss finale ma stranamente non come Jimmy.
voluto parecchio per rendere quelle
impostazioni tecniche il più naturali
possibile”.
Con tutte quelle innovazioni, il
JLRFRGRYHYDSHUIRU]DVDFULȴFDUH
qualcosa… ovvero velocità e
ȵXLGLW¢(UDQRLQIDWWLQRWLHSLVRGL
di rallentamento ogni volta che
l’azione diventava troppo pesante.
Kishimoto ci tiene a spiegare
il motivo per cui questo è
accaduto: “Il punto che voglio
sottolineare è che il nostro
gioco era troppo avanti per
MERCHANDISE
CHE SPACCA
LA MANIA DI DOUBLE DRAGON generò
molto merchandising promozionale, dalle
magliette a un gioco elettronico della Tiger
Electronics, una serie di fumetti della Marvel
e, in seguito, anche una serie animata.
Liberamente basato sulla storia del gioco
per NES (Jimmy fu separato dal fratello alla
nascita e addestrato dai Black Warriors), lo
show produsse ancora più merchandising,
tra cui una serie di action figure, e fornì
anche lo spunto per un terribile film
live-action uscito nel 1994. Con Scott Wolf
e Mark Dacascos nei panni dei fratelli Lee
e Robert Patrick di Terminator 2 come
Shadow Boss, è una povera e giustamente
derisa trasposizione del videogioco che
trasforma il cupo e spigoloso gioco arcade
in qualcosa che lo fa somigliare a un vecchio
film per famiglie. È così terribile che quasi
(e sottolineiamo il “quasi”) ci fa rivalutare il
famigerato film su Street Fighter uscito lo
stesso anno.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 33

» [Xbox 360] Wayforward
Technologies ha tentato
di rivitalizzare la serie nel
2012 con il rilascio di Double
Dragon Neon.
l’hardware di cui disponevamo.
Ecco perché spesso diventava
molto lento. Volevo inserire
tante cose, ma a causa di quelle
limitazioni non era possibile. La
gente non lo sa, ma esistevano
una dozzina di versioni di Double
Dragon. La prima era piena di bug.
Ci sono voluti circa 12 mesi e più
di 10 nuovi aggiornamenti prima
di poter arrivare a una versione
completamente debuggata!”.
Dopo quelle revisioni e il lungo
processo di debug, Double Dragon fu
ȴQDOPHQWHULODVFLDWRQHOOHVDOHJLRFKL
nel 1987 e raccolse rapidamente
elogi e fan. Nonostante i
rallentamenti, i giocatori furono
DOUBLE DRAGON È UNA FOTOGRAFIA
DELLA CULTURA POP DEGLI ANNI OTTANTA.
E, NATURALMENTE, ERA INNOVATIVO
E INCREDIBILMENTE DIVERTENTE
conquistati dalla sua ambizione,
GDOVXRIDVFLQRHGDOODVXDJUDȴFD
mostrando il loro apprezzamento
D΍ROODQGROHVDOHJLRFKLSHU
spendere i loro spiccioli. E con i
YLGHRJLRFKLHLȴOPGLDUWLPDU]LDOL
che godevano di grande popolarità
in America negli anni Ottanta,
Technos non avrebbe potuto
scegliere un momento migliore per
l’uscita del suo nuovo titolo.
ΖQH΍HWWLLOIXXQDQQR
fantastico per i videogiochi, con
l’uscita di Mega Man, Maniac
Mansion, Metal Gear, Final Fantasy
e Street Fighter, ma tra tutti quei
giochi memorabili, Double Dragon è
quello che ha ottenuto più successo
quell’anno. È considerato come il
EHDWȇHPXSGHȴQLWLYRGHJOLDQQL
Ottanta, e diventò uno dei giochi
arcade più riconoscibili di tutti i
tempi. Cosa ne pensa Kishimoto dei
risultati ottenuti dalla sua creatura?
“Be’, non sarei onesto se dicessi
che non pensavo sarebbe stato un
successo”, risponde. “Fin dai primi
giorni dello sviluppo, sapevo che
avrebbe attirato l’attenzione dei
giocatori, ma non immaginavo che
sarebbe diventato un fenomeno
di massa come è stato. Il mio vero
desiderio era di dare agli utenti il
miglior gioco d’azione del mondo.
Quindi abbiamo lavorato molto
duramente per raggiungere
quell’obiettivo”.
Dopo il suo successo, Technos
rilasciò un sequel di Double Dragon
l’anno successivo. Double Dragon
II: The Revenge vide i Black Warriors
e i fratelli Lee continuare la loro
violenta lite, e Kishimoto mantenne
il suo ruolo di Game Director. Il
sequel presentava ancora una
volta un’apertura d’impatto
che mostrava Marian essere
spietatamente mitragliata a morte
dalla banda. Questo impostò un
tono più oscuro per il secondo
capitolo, mentre i fratelli Lee si
imbarcavano in una missione di
vendetta. Come nell’originale, la
missione si estendeva su quattro
aree distinte, collegate senza
giuntura visibile e si chiudeva
FRQXQȴQDOHDVRUSUHVDLIUDWHOOL
costretti a combattere contro copie
RVFXUHGLORURVWHVVL/DJUDȴFD
EHQHȴFLDYDGLXQEHOUHVW\OLQJ
i colori sembravano più vivaci,
OHDQLPD]LRQLHUDQRSL»ȵXLGHH
gli sprite più dettagliati. Anche i
controlli ricevettero una ritoccatina:
questa volta Technos usò una
FRQȴJXUD]LRQHGLDWWDFFREDVDWD
sulla direzione in stile Renegade che
aveva un pulsante per attaccare a
sinistra e un altro per attaccare a
destra, completata da una gamma
di nuove mosse e armi.
Technos fece uscire Double

LE PERLE DEL DRAGO

L’analisi completa di tutta la serie di Double Dragon

Double Dragon (1987)
IL SEMINALE PICCHIADURO
iniziò la sua vita come un seguito
diretto di Kunio-Kun (Renegade),
prima che i capi di Technos Japan
intervenissero. Introducendo
al mondo i gemelli Billy e
Jimmy Lee, si distinse per il suo
gameplay cooperativo, le armi
utilizzabili e gli ampi stage.
Double Dragon II:
The Revenge (1988)
I FRATELLI erano in cerca di
vendetta dopo l’omicidio di Marian
per mano di Big Boss Willy.
Il sequel apportò miglioramenti
alla grafica, alle animazioni e
all’intelligenza artificiale dei
nemici. È un gioco fantastico,
considerato da molti il migliore
della serie.
Double Dragon 3: The
Rosetta Stone (1990)
SI DIFFERENZIAVA molto
dai suoi predecessori. Offriva
una modalità cooperativa a
tre giocatori e introduceva
nuovi personaggi giocabili.
Esteticamente somigliava di
più a The Combatribes, che fu
pubblicato da Technos Japan
nello stesso anno.
Super Double Dragon (1992)
ERA UN’ESCLUSIVA per
Super Nintendo, e può essere
considerato come una sorta di
reboot: Marian viene rapita dal
nuovo cattivo Duke, e i fratelli
devono salvarla attraverso
sette nuovi stage. È un discreto
seguito con delle ottime grafiche
e animazioni.
Battletoads & Double Dragon:
The Ultimate Team (1993)
PIÙ BATTLETOADS che Double
Dragon, anche se è comunque
un discreto crossover, Jimmy
e Billy si allearono con le rane
ninja della Rare per offrire
un divertente picchiaduro
per il vecchio NES. Fu anche
pubblicato per Game Boy, SNES
e Mega Drive.

34 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 DOUBLE DRAGON
» [Arcade] Spingendo la sua
tecnologia al limite, Double
Dragon soffriva di rallentamenti
ogni volta che l’azione si faceva
più intensa.

Dragon 3: The Rosetta Stone nel 1990,
un capitolo che aveva un aspetto
nettamente diverso dai due titoli
precedenti; molti fan dei beat-’em-
up notarono anche che assomigliava
molto più a The Combatribes, un
altro picchiaduro di Technos Japan
prodotto da Kishimoto, piuttosto
che agli altri episodi della serie.
Double Dragon 3 VXSSRUWDYDȴQR
a tre giocatori in cooperativa e
introduceva un nuovo eroe, Sonny,
una versione gialla di Billy e Jimmy,
che lascia intendere che i gemelli Lee
siano in realtà dei trigemini. Inoltre,
i giocatori potevano acquistare
nuove mosse e personaggi giocabili
visitando i negozi e spendendo
crediti. Sfortunatamente, questa
terza avventura non fu ben accolta
dai fan, e l’uscita quello stesso
anno di Final Fight di Capcom gli
UHVHODYLWDDQFRUDSL»GLɝFLOH
Improvvisamente Technos fu
costretta a cedere la sua corona di
migliori sviluppatori di beat-’em-up.
Nonostante questo, e la chiusura
di Technos Japan nel 1996, il
franchise di Double Dragon è
sopravvissuto attraverso nuovi
capitoli sviluppati da altri team,
ma anche con uno show animato
HXQ PROWRSRFRDSSUH]]DWR ȴOP
live-action. Kishimoto, intanto,
aveva lasciato Technos Japan negli
anni Novanta per lavorare come
freelance, sotto lo pseudonimo di
Plophet. Durante la sua carriera,
che dura da 30 anni, ha creato più di
350 giochi e nel 2017 è tornato sulla
sua creazione ricoprendo il ruolo di
Game Director per Double Dragon IV
XQFDSLWRORFRQJUDȴFDU«WURVLPLOH
all’originale uscito su PlayStation 4,
3&H6ZLWFK 
A oggi, l’ultima incarnazione della
saga è Double Dragon Gaiden: Rise of
the Dragons, in cui i fratelli Lee sono
DɝDQFDWLGDQXRYLFRPEDWWHQWL
$QLPD]LRQLȵXLGHHGLYHUWHQWL
e la possibilità di giocare in 4
contemporaneamente sono i punti
di forza di questo originale progetto.
Malgrado nuove uscite, nuove
versioni e un remake, Double Dragon » [PS4] Uscito a luglio
rimarrà sempre un gioco sinonimo del 2023, Double Dragon Gaiden
degli anni Ottanta e delle sale giochi, è caratterizzato da una colorata
grafica pixel-art e personaggi
ed è per questo motivo che suscita in stile “chibi”. Un’atmosfera
tanta nostalgia nei giocatori. completamente diversa
Per concludere, Kishimoto dall’originale.
condivide con noi i suoi pensieri
personali sul perché le gesta di
Billy e Jimmy Lee siano rimaste
nei cuori dei giocatori per così
tanto tempo: “Double Dragon
è come l’ambasciatore di un
decennio: gli anni Ottanta. Kung fu,
combattimenti di strada, draghi,
%UXFH/HHȴOPGȇD]LRQHȐDouble
DragonªXQDIRWRJUDȴDGHOOD
cultura pop degli anni Ottanta.
E, naturalmente, era innovativo e
incredibilmente divertente”.
Un ringraziamento speciale a Double Dragon Dojo,
e a Florent Gorges per il loro aiuto e le immagini
trovate in questo articolo. Se sei in grado di
leggere il francese, per maggiori informazioni su
» [PC] Kishimoto è stato il Game
Mr Kishimoto, dai un’occhiata al libro di Florent,
Director per Double Dragon IV,
The Great Names Of The Video Game Industry #4: pubblicato da Arc System Works
Yoshihisa Kishimoto, Enter The Double Dragon . nel 2017.

Double Dragon V:
The Shadow Falls (1994)
BASATO SULLA SERIE
ANIMATA Double Dragon, fu
chiaramente realizzato per
sfruttare la popolarità del genere
di combattimento uno contro uno
riportato alla ribalta da Street
Fighter II. In quel momento era
Tradewest a possedere la licenza
di Double Dragon.
Double Dragon (1995)
UN ALTRO PICCHIADURO 1
VS 1, ma questo si basa sul
terribile film live-action con un
po’ di combattenti provenienti
dai giochi. Sorprendentemente,
è una versione decente. Tuttavia,
essendo stato rilasciato per
il Neo Geo, ha avuto difficoltà
a distinguersi dalla pletora di
picchiaduro di qualità disponibili
per quel sistema.
Rage of the Dragons (2002)
ALTRO UNO CONTRO UNO, ha
uno stile visivo che richiama
immediatamente alla mente
l’eccellente Garou: Mark of the
Wolves. È stato sviluppato
da Evoga, uno sviluppatore
indipendente e, come suggerisce
il titolo, ha solo una sottile
connessione con l’universo di
Double Dragon.
Double Dragon Advance
(2003)
QUESTO È un porting migliorato
dell’originale arcade, sviluppato
da Million, un successore di
Technos Japan. Apporta una serie
di modifiche al gioco originale,
inclusi sprite ridisegnati, scene di
intermezzo, nessun rallentamento
e il doppio numero di livelli.
Double Dragon IV (2017)
PROGETTO davvero nostalgico
questo quarto episodio. Invece
di usare la grafica moderna del
remake Neon, riprende gli sprite
della versione per NES per dare
vita a un gioco rétro che racconta
una storia tra il secondo e il terzo
episodio. Kishimoto è coinvolto
come Game Director.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 35

I 25 MIGLIORI GIOCHI PER
C OMMO D O R E
DI TUTTI
6 4 I TEMPI
Sono usciti così tanti giochi per il Commodore 64 che sceglierne solo
25 è un’impresa quasi impossibile! Bilanciando i pareri della redazione
con le opinioni trovate online, speriamo di essere riusciti a stilare una
classifica credibile di capolavori per quell’indimenticabile home computer
Stunt The Sentinel Boulder Dash
Car Racer Q Anno: 1986
Q Pubblicato da: Firebird
Q Anno: 1984
Q Pubblicato da: Fire Star Software
Q Anno: 1989
Q Pubblicato da: MicroStyle Sebbene fosse Lanciato per la prima
Il fatto che due dei 24 conosciuto soprattutto
per i videogiochi di corse,
23 volta sui computer
Atari a 8-bit, Boulder
25 suoi tre giochi per C64
compaiano in questo
Geoff Crammond non aveva paura Dash ha ottenuto un enorme
di uscire dalla sua zona di comfort successo su una vasta gamma di
elenco è una grande conferma del
per offrire esperienze davvero home computer e console tra cui
talento di Geoff Crammond. Stunt
coinvolgenti. The Sentinel è senza il C64, dove è considerato uno dei
Car Racer combinava l’amore di
dubbio uno dei suoi giochi più migliori puzzle game disponibili
Geoff per la fisica con le emozioni
surreali e fantasiosi, che impone per il sistema. Sebbene avesse
che regalavano i giochi di corse
una sfida cerebrale come pochi altri molti punti in comune con The
arcade popolari all’epoca.
titoli per C64 sono riusciti a fare. Pit, un titolo arcade di Taito poco
Non è all’altezza della versione
In effetti, fin dal momento in cui conosciuto, Boulder Dash di Peter
per Amiga, ma rappresenta
si assiste all’iconica schermata di Liepa si reggeva orgogliosamente
comunque un grande risultato per
caricamento, ci si rende conto che si sulle proprie gambe. Ha migliorato
l’hardware limitato del C64 grazie
sta per affrontare un gioco speciale. il gameplay del gioco Taito
alla fluidità dell’azione e ai controlli
Sfruttando le capacità di introducendo nuove meccaniche di
estremamente precisi.
assorbimento del proprio Sintoide, gioco: grandi livelli a scorrimento
Stunt Car Racer è divertente ancora
si deve raggiungere il punto più multiplo pieni di diamanti preziosi
oggi da giocare, dimostrando di
alto di ciascuno dei 10.000 livelli e che il protagonista (Rockford) può
aver resistito brillantemente alla
assorbire la Sentinella nemica senza raccogliere e pericoli mortali da
prova del tempo. Certo, dovrete
farsi scoprire. È interessante notare evitare. Un classico senza tempo.
imparare ogni centimetro della
come la grafica lenta della versione
pista per padroneggiarla, ma
per il C64, rispetto alle controparti
la soddisfazione che proverete
a 16 bit, contribuisse a creare una
quando completate un giro senza
tensione insopportabile che rendeva
errori non ha eguali.
il gioco unico. Un’opera magistrale
ma molto impegnativa.

Barbarian
rimane un gioco Barbarian:
eccellente, The Ultimate Warrior
nonché uno Q Anno: 1987
Q Pubblicato da: Palace Software
dei migliori Anche senza quella famigerata copertina con
picchiaduro a 22 una procace ragazza in bikini, Barbarian: The
Ultimate Warrior sarebbe stato comunque
8-bit su qualsiasi un successo. Traendo ispirazione dalle illustrazioni
fantasy di Frank Frazetta e da Conan Il Barbaro, Palace
sistema Software ha immaginato un picchiaduro brutale che,
oltre a essere tuttora straordinariamente avvincente,
induceva una sensazione di pericolo che persiste ancora
oggi. Stiamo ovviamente parlando della famigerata
mossa di decapitazione che, se eseguita con la giusta rimane impareggiabile. Grazie all’atmosfera e al giusto
tempistica, poteva porre immediatamente fine a una tocco di umorismo nero (il goblin che calcia via la testa
battaglia. Sebbene fosse una mossa difficile da eseguire mozzata strappa sempre un sorriso), Barbarian rimane
contro avversari umani e nemici di livello avanzato, la un gioco eccellente, nonché uno dei migliori picchiaduro
soddisfazione che si traeva quando andava a segno a 8-bit su qualsiasi sistema.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 37

 Leader Board
QAnno: 1986
QPubblicato da: Access Software

Negli ultimi anni il golf è

20 diventato uno sport abbastanza
praticato anche da noi, ma negli
’80 la maggior parte di giovani
italiani lo giocava su C64 caricando il
sublime Leader Board di Access Software.
Non era certo il primo videogioco di
California Games golf della storia, ma sicuramente uno
dei più completi e accessibili dell’epoca.
controllo che garantiva una precisione
senza precedenti quando colpivi la
Q Anno: 1987
Leader Board aveva tutto ciò che ti pallina.
Q Pubblicato da: Epyx potevi aspettare: c’erano quattro campi Col tempo è stato superato da altri giochi
Epyx era famosa per i suoi titoli eccezionalmente dettagliati tra cui di golf, tra cui il suo ottimo successore
21 basati su diverse tipologie di
sport, ma questo straordinario
scegliere, tre modalità - Principiante,
Dilettante e Professionista - e 14 tipi di
World Class, ma l’originale rimane ancora
l’esempio perfetto di un titolo che va oltre
gioco del 1987 è, probabilmente, il più mazze. Il vero punto di forza di Leader il pubblico di riferimento per attrarre un
amato. Sebbene non offrisse tanti eventi Board era però l’eccellente sistema di gruppo di giocatori più ampio.
come il suo predecessore (World Games),
California Games ha fatto breccia nel cuore
dei giocatori grazie alle sue eccellenti
animazioni, a una grafica accattivante e alla
varietà dei sei eventi inclusi, che spaziavano
dall’halfpipe su skateboard al pattinaggio a
rotelle, passando per il surf, il footbag e il
frisbee.
Essendoci tanti sistemi diversi di controllo,
le sfide di California Games non erano
sempre molto immediate da capire,
soprattutto quando coinvolgevate amici che
ci giocavano per la prima volta, ma quando
i partecipanti alla competizione erano tutti The Way of the
di pari livello, ne scaturivano sfide davvero
uniche e indimenticabili.
Exploding Fist
QAnno: 1985
QPubblicato da: Melbourne House

Bastava un solo sguardo a

19 questo gioco per capire qual
era la sua fonte d’ispirazione…
e lo avevano capito anche i giornalisti
del settore che l’avevano proclamato
la migliore versione di Karate Champ a
cui avessero mai giocato, nonostante si
trattasse di un titolo indipendente. Le
somiglianze tra i due titoli erano evidenti…
ma noi sosteniamo che il gioco sviluppato
dalla Beam Software sia il migliore.
Tanto per cominciare le sue fantastiche
animazioni rendevano i combattimenti
più avvincenti e, anche se non disponeva
dell’impressionante numero di mosse
di Karate Champ, vantava comunque un
repertorio di tutto rispetto che si doveva
saper padroneggiare per raggiungere le
fasi successive fino al 10° dan.
The Way of the Exploding Fist è stato il
primo picchiaduro per home computer a
sembrare altrettanto convincente quanto
le sue controparti arcade, e rimane
tutt’oggi un gioco di combattimento
divertente e tattico.

38 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80


Myth: History
in the Making
QAnno: 1989
QPubblicato da: System 3
In quegli anni il marchio
18 System 3 era sinonimo
di qualità! I suoi giochi
avevano infatti un voto medio
del 90% sulle riviste di settore e
ogni loro nuova uscita era attesa
con grande trepidazione. Myth:
History in the Making è stata
un’avventura davvero epica che
ha abbandonato il caratteristico
approccio isometrico dei giochi di
System 3 per un più tradizionale
gioco a scorrimento laterale,
in cui l’eroe affrontava varie
creature mitologiche mentre
viaggiava nel tempo. Inizialmente
in grado di sferrare solo calci
e pugni, l’eroe senza nome
accedeva a un arsenale di armi
man mano che procedeva con
l’avventura. Alcune fasi di gioco
erano dannatamente difficili da
superare, ma anche quando
si falliva rimaneva la voglia
di continuare a provarci. Un
titolo davvero straordinario,
con ampi livelli che riflettevano
perfettamente la mitologia a cui il
gioco era ispirato.
I MIGLIORI GIOCHI PER C64
Grazie allo scorrimento superveloce,
il C64 riusciva a ricreare un’esperienza
di tipo arcade
Delta
QAnno: 1987
QPubblicato da: Thalamus Ltd
Quando si trattava di
17 sparatutto, il C64 era
imbattibile. Grazie allo
scorrimento superveloce, riusciva
a ricreare un’esperienza di tipo
arcade che i suoi colleghi a 8 bit
spesso faticavano a eguagliare.
Una di queste era Delta di
Thalamus, uno sparatutto
a scorrimento orizzontale
incredibilmente fluido che
vantava una grafica molto stilosa,
modelli di attacco impegnativi e
boss esageratamente enormi.
Supportato da una frenetica
colonna sonora di Rob Hubbard
(c’era persino un mixer audio per
creare una melodia personalizzata
durante il caricamento del
gioco), Delta era caratterizzato
da un divertente sistema di
potenziamento in cui raccoglievi
crediti per migliorare vari
aspetti della nave, un’originale
interpretazione del meccanismo
di power-up presente in molti
videogiochi dell’epoca.
I punti deboli erano l’eccessivo
affidamento sulla memorizzazione Maniac Mansion
dei modelli di attacco e sul QAnno: 1987
possesso delle armi giuste per
QPubblicato da: LucasFilm Games
ogni area, ma questi sono difetti
imputabili anche a Gradius di Creato dalla leggendaria LucasArts Game (oggi
Konami (a cui Delta è molto simile). 16 LucasFilm Games), Maniac Mansion aveva come
protagonisti tre studenti che dovevano esplorare
un’antica villa alla ricerca di una cheerleader scomparsa chiamataa
Sandy, imbattendosi in un gruppo di personaggi stravaganti e
risolvendo subdoli enigmi lungo il percorso. Ai creatori Ron Gilbert
rt
e Gary Winnick è stata concessa la massima libertà per lo sviluppopo
di Maniac Mansion e questo ha portato alla nascita di personaggi
memorabili, battute davvero divertenti, enigmi ben congegnati e laa
creazione di un motore di gioco (Script Creation Utility for Maniac
Mansion o SCUMM) che permetterà la nascita di altre avventure
leggendarie. Assolutamente da riscoprire.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 39

Last Ninja 2
QAnno: 1988
QPubblicato da: System 3
Il sequel del
15 popolarissimo The Last
Ninja offre ben più di
un nuovo ambiente da esplorare.
Innanzitutto fu un enorme
miglioramento grafico rispetto
al già impressionante originale,
grazie anche ai fondali progettati
accuratamente da John Twiddy.
Anche nel reparto animazioni,
questo sequel offriva molto di più
rispetto all’originale rendendo
più credibile sia il protagonista
che gli avversari. Aggiungete una
colonna sonora estremamente
suggestiva firmata da Matt Gray,
ed ecco perché Last Ninja 2 è
considerato un capolavoro tecnico
di quegli anni. Ma oltre all’estetica
c’era anche molta sostanza,
perché il gameplay era stato
migliorato in modo significativo
rispetto al predecessore. Anche
se si trattava sempre di trovare
oggetti specifici per sbloccare
l’area successiva, ora gli enigmi
erano più intelligenti, le meccaniche
di combattimento più divertenti,
e i salti non richiedevano più la
precisione al pixel che affliggeva
il primo capitolo. I controlli sono
ancora piuttosto approssimativi e
molti preferivano l’ambientazione
orientale della prima parte, ma
il seguito di System 3 rimane un
brillante esempio di come si possa
migliorare un’idea di partenza già
di per sé eccezionale.
40 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
Trenz ha realizzato uno straordinario capolavoro capace
di lasciare a bocca aperta i videogiocatori di tutto il mondo
Turrican II:
The Final Fight
QAnno: 1991
QPubblicato da: Rainbow Arts
Turrican è stato uno dei
13 titoli più amati del C64
e un suo sequel era
qualcosa di inevitabile! Ma come
si fa a migliorare una formula così
perfetta? Il suo talentoso creatore,
Manfred Trenz, decise di rendere
tutto più grande, più audace e
migliore di prima… ovviamente
impreziosendolo con un’impetuosa
colonna sonora firmata da Chris
Hülsbeck e aggiungendo un livello
in stile sparatutto.
Turrican II è trash, eccessivo,
esagerato, ma soprattutto è
divertente. Dopo aver affinato le
capacità
sue capa acità di programmazione
Buggy Boy
QAnno: 1987
QPubblicato da: Elite
Le conversioni da titolo arcade sui
14 sistemi a 8-bit erano molto popolari in
quegli anni, ma solo due sono riuscite
a entrare in questa classifica. Il primo è il porting
di Buggy Boy di Tatsumi a opera di Elite. E la
seconda è… be’, lo scoprirete presto. Il brillante
programmatore Dave Thomas della Elite si rese
subito conto che il C64 non avrebbe mai potuto
replicare la vivace grafica cartoon dell’arcade
originale, quindi decise di non preoccuparsi
troppo della fedeltà estetica e di concentrarsi
sul replicare il frenetico gameplay... e il risultato
finale è stato a dir poco impressionante. Grazie
a una manovrabilità straordinariamente precisa
e uno scrolling fluido anche a velocità elevata,
sfrecciare lungo i tracciati evitando gli ostacoli
era un vero piacere. C’erano solo cinque piste,
ma Buggy Boy per C64 era talmente divertente
da giocare che anche questa limitazione non
risultava un problema per i giocatori dell’epoca.
su giochi del calibro di Denaris,
Katakis e l’originale Turrican, Trenz
che Manfred tanto amava, e
arricchito dalla presenza di nemici
ha realizzato uno straordinario
capolavoro capace di lasciare a
strabilianti (il boss finale occupa
ben tre schermi di altezza),
bocca aperta i videogiocatori di Turrican II: The Final Fight era un
tutto il mondo. Caratterizzato da videogioco tecnicamente completo,
quelle dinamiche cinetiche che con un ottimo gameplay a
si trovavano nei giochi arcade sostegno della grafica stupenda.
 I MIGLIORI GIOCHI PER C64

Kikstart II
QAnno: 1987
QPubblicato da: Mastertronic

Kikstart fu un enorme successo per

Elite
QAnno: 1985
QPubblicato da: Firebird
Uscito originariamente su home
12 computer BBC Micro e Acorn
Electron nel 1984, Elite arrivò
un anno dopo anche su Commodore 64
con nuove “missioni speciali”, l’aggiunta
dei Trumbles (un omaggio ai Triboli di
Star Trek) e la musica Sul bel Danubio
blu, che viene suonata ogni volta che
la tua navicella attracca a una stazione
orbitante (una citazione di 2001: Odissea
nello spazio). Vennero sistemati anche
molti bug, offrendo così ai possessori del
C64 un gioco più stabile... ma anche un
po’ più lento dell’originale. Questo non
gli impedì di essere la migliore versione
di Elite disponibile in quegli anni e, di
conseguenza, uno dei titoli che hanno fatto
la storia del divertimento elettronico.
Con un vasto universo racchiuso in soli
32K, questo capolavoro sviluppato da
David Braben e Ian Bell aprì la strada
ai futuri simulatori di volo spaziale e ai
giochi open-world.
10 Mastertronic, dimostrando che un gioco
venduto a un prezzo economico (circa
6 euro di oggi) poteva essere altrettanto valido (e
talvolta migliore) di una versione a prezzo pieno.
Il seguito di quel titolo creato da Shaun Southern
ha stracciato il già eccellente originale grazie a
una grafica di gran lunga migliore, più livelli e,
soprattutto, un editor che permetteva di costruire
i propri percorsi. Dal punto di vista del gameplay,
il sequel è molto simile all’originale; il giocatore (e
un avversario nell’eccellente modalità sfida) deve
completare le cinque piste scelte il più rapidamente
possibile. Questa volta, però, i controlli sono stati
notevolmente perfezionati, consentendo una
maggiore precisione nell’affrontare i pericoli.
Sì, può essere fastidiosamente difficile in alcuni
passaggi, ma il senso di soddisfazione che si prova
al termine di una corsa impeccabile è immenso.
Non dimentichiamoci del vasto editor di livelli
di Kikstart II. Ci vuole un po’ di tempo per
padroneggiarlo, ma, quando ci si riesce, è possibile
usarlo per rendere questo praticamente infinito.

The Last Ninja

QAnno: 1987
QPubblicato da: System 3

Supponiamo che la nostalgia, ancora più che il buon senso, sia la ragione
11 principale per cui The Last Ninja si è collocato più in alto rispetto al suo
seguito di qualità superiore. Questa prima avventura era ambientata
in sei aree distinte e vedeva il ninja del titolo, Armakuni, intento a sconfiggere il
malvagio shogun, Kunitoki. Come il suo seguito, The Last Ninja era caratterizzato
da un gameplay che univa esplorazione e combattimento, ma appesantito da alcuni
enigmi davvero complicati e da sequenze di salto così difficili da risultare frustranti.
A parte questi problemi, il gioco di John funziona ancora molto bene, grazie ai livelli
dalle atmosfere avvincenti, il design meraviglioso e un motore incredibilmente
fluido, che, per molti versi, ricorda il mondo isometrico deii giochi Ultimatee per l’umile
ZX Spectrum. Nonostante i numerosi inconvenienti, è impossibile
possibile negare il fascino
del gioco di System 3, e non sorprende che continui a essere ere così apprezzato. È un
peccato che non vedremo mai Armakuni intraprendere avventure vventure future.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 41

 Bubble
Bobble
QAnno: 1987
QPubblicato da: Firebird

Nel 1987 questa

7 versione di Bubble
Bobble per C64 sembrò
un vero e proprio miracolo di
Thrust programmazione. La conversione
Bruce Lee QAnno: 1986
QPubblicato da: Firebird
operata da Ste Ruddy era
semplicemente sorprendente, con
QAnno: 1984 ottimi sprite, un design dei livelli
QPubblicato da: US Gold Come molti giochi a 8 fedele all’originale e molti dei
Un gioco in cui Bruce Lee deve raccogliere delle 8 bit di successo, Thrust
di Firebird deve la sua
segreti nascosti del gioco arcade.
È riuscito persino a inserire
9 lanterne sembra destinato al disastro, ma la
nascita a un classico gioco arcade, uno dei livelli segreti: un lavoro
realtà non potrebbe essere più lontana, perché
in questo caso Gravitar. Sotto vari impressionante se si considera
quello che abbiamo qui è un interessante miscuglio tra
aspetti, tuttavia, il gioco di Jeremy che Ste non ha ricevuto alcun
combattimento e platform dal ritmo fluido e frenetico. Si
Smith è di gran lunga migliore, aiuto dagli sviluppatori originali
tratta di attraversare rapidamente le varie schermate di
poiché prende velatamente alcuni di Bubble Bobble e ha dovuto
gioco prendendo delle lanterne mentre un agile ninja e un
elementi dall’arcade a cui si ispira basarsi interamente sulle proprie
lottatore di sumo verde (chiamato Yamo), lo inseguono per
e li arricchisce con nuove idee. esperienze di gioco. Questo
tutti i livelli. Oggi come allora, uno dei punti forte di questo
Thrust non sarà certo ricordato per straordinario lavoro di base è
gioco è la possibilità di decidere liberamente come affrontare
la sua grafica minimalista (molti perfezionato da una versione
ogni livello: vi farete strada verso la vittoria combattendo i
giocatori e critici lo definivano meravigliosamente fedele
nemici… o preferirete puntare tutto sulla velocità? In ogni
datato già al momento della sua dell’inconfondibile tema musicale
caso, il risultato finale è un ibrido magistrale che risulta
uscita) ma Jeremy non mirava a opera di Peter Clarke. Anche
incredibilmente divertente ancora oggi.
a un impatto grafico mozzafiato, il seguito di Bubble Bobble ha
bensì alla creazione di un mondo subito un’ottima conversione (da
verosimile da esplorare con la Graftgold), ma non è comunque
navicella spaziale: un compito riuscito a superare gli sforzi
che è riuscito a portare a termine di Ste con il gioco originale. In
egregiamente. conclusione, riteniamo che Bubble
In Thrust non si doveva fare altro Bobble sia la migliore conversione
che esplorare un pianeta alieno da arcade a Commodore mai
e recuperare un determinato realizzata.
numero di depositi di carburante.
Il problema stava nella fisica
realistica che governava i
movimenti dell’astronave e nelle
navi nemiche in agguato. In parte
puzzle in parte sparatutto, Thrust
richiedeva di essere veloce con il
grilletto mentre si padroneggiava
il delicato sistema di controllo.
Thrust non sarà certo ricordato È un bellissimo connubio di
meccaniche che resiste ancora
per la sua grafica minimalista alla prova del tempo.

42 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 I MIGLIORI GIOCHI PER C64

Impossible
ble
bl
Mission
QAnno: 1984

Armalyte QPubblicato da: Epyx

Ancora oggi, la voce

QAnno: 1988
QPubblicato da: Thalamus Ltd 5 sintetizzata di Elvin
Atombender che dice
Armalyte è un’ulteriore prova che il C64 era il computer perfetto “Another visitor. Stay a while...
6 per chi amava gli sparatutto. Dalla grafica “metallizzata” Staaaay forever!” ci trasmette
al fantastico design dei boss, questo gioco trasuda epicità. un brivido di eccitazione lungo la
Programmato da Dan Philips e John Kemp, con l’aiuto di Robin Levy alla schiena. Creato da Dennis Caswell
grafica e di Martin Walker alla colonna sonora, è un titolo meraviglioso che nel 1984, Impossible Mission
richiama alla mente classici arcade del calibro di Nemesis e Salamander. vedeva l’agente 4125 esplorare
L’aspetto visivo non è il solo punto di forza di questo titolo: ogni aspetto il labirintico complesso dello
del suo design è stato progettato meticolosamente quanto la sua grafica scienziato malvagio alla ricerca dei
strabiliante. I nemici sono posizionati in modo intelligente, creando così pezzi mancanti della password che,
delle sfide difficili ma sempre alla portata del giocatore, mentre il design una volta assemblati, consentivano
dei livelli è superbo, con molte aree in cui la precisione dei movimenti di accedere alla sala di controllo
è altrettanto importante tanto quella di fuoco. Anche i potenziamenti principale. Non è un compito facile,
sono di alto livello e, sebbene non però, poiché il genio diabolico ha
siano originali, sono tutti efficaci sparso i pezzi qua e là nelle varie limite di tempo rigoroso di sei ore
ed estremamente soddisfacenti stanza del suo nascondiglio. Peggio (con ogni morte che ti toglie dieci
da usare. Armalyte non sarà ancora, ci sono aggressivi robot che minuti dal cronometro), ed ecco
particolarmente innovativo, ma è sorvegliano ascensori e piattaforme, che Impossible Mission diventa una
uno sparatutto realizzato con grande e l’agente 4125 deve evitarli usando corsa frenetica contro il tempo.
perizia! Il fatto che ci giochiamo il suo spettacolare salto mortale Sono arrivati numerosi porting e
ancora oggi è la riprova del suo (animato benissimo) o disattivarli sequel, ma l’avventura originale
livello altissimo. tramite i numerosi computer dell’agente 4125 rimane l’episodio
presenti nelle stanze. Aggiungete un migliore.

Uridium Manta che plana agilmente sugli enormi

QAnno: 1986
QPubblicato da: Hewson
Molti fan del C64 considerano
4 ancora oggi Andrew Braybrook
uno dei miglior programmatori
di sempre. Anche se di tanto in tanto si
dilettava a smanettare su altri sistemi, la
sua padronanza dell’hardware Commodore
era leggendaria e gli ha permesso di
realizzare una serie di giochi memorabili,
in grado di competere addirittura con i
titoli da sala giochi. Uridium ha ottenuto
un sorprendente 99% per la grafica
quando è stato recensito su alcune riviste
inglesi; un punteggio giustificato da uno
scrolling veloce e fluido, dalle gigantesche
astronavi su cui vola il caccia del giocatore
e dall’elegante design degli sprite. Ciò che
molti ricordano di Uridium,
tuttavia, è il gameplay
meticolosamente sviluppato,
con la navicella spaziale
incrociatori stellari e abbatte le orde di
avversari che l’attaccano costantemente.
Ognuna delle 15 enormi navi su cui si
volava aveva poi degli elementi sporgenti
che non potevano essere distrutti, il che
significa che bisognava aggirarli per
evitare di perdere una vita; per fortuna
il caccia Manta era estremamente agile,
veloce nel rispondere ai comandi e rapido a
invertire la direzione di volo. Se riuscivate
a distrugge tutti i cannoni dell’incrociatore
e atterravate illesi con la vostra navicella
(un compito tutt’altro che facile), potevate
ripetere lo stesso schema contro un
avversario ancora più difficile. Anche
adesso, a quasi 40 anni dall’uscita, Uridium
rimane uno sparatutto mozzafiato da
giocare, con una qualità senza tempo che
pochi altri titoli per C64 possono vantare.
Il fatto che Andrew sia l’unico sviluppatore
ad avere due giochi nella top five
dimostra le sue indiscusse abilità
sia come programmatore sia come
game designer.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 43

 Wizball
QAnno: 1987 maggiore potenza di fuoco, spinte
e un sistema antigravità che
QPubblicato da: Ocean Software Ltd
assicura un controllo migliore
In parte platform e in del velivolo sferico. Ultimo,
2 parte sparatutto (con
una sana inclinazione
ma non meno importante, è il
Catellite che consente di passare
verso quest’ultimo genere), il controllo al gatto Nifta, il quale
International Karate + Wizball è un gioco fantastico e
originale che non manca mai di
raccoglie le goccioline di colore
che cadono sul pavimento. È un
QAnno: 1987
stupire. Dopo che il malvagio sistema avvincente, controllabile
QPubblicato da: System 3
mago Zark ha privato Wizworld completamente dal joystick,
Il sequel dell’acclamato International Karate realizzato dei suoi colori, Wiz e il suo gatto che riproduce efficacemente
3 da Archer Maclean si basa tutto su un’unica idea geniale: Nifta tentano di riportare il le esperienze arcade così
aggiungere un terzo lottatore a un gioco già fantastico. mondo, ora triste e monotono, al popolari all’epoca. È anche
In realtà c’erano anche altre novità, ma è sorprendente come suo antico splendore cromatico. meravigliosamente bilanciato, dal
uno spunto apparentemente così semplice gli abbia permesso di Per riuscirci bisogna saltellare momento che impone di alternare
rendere questo secondo capitolo indimenticabile nelle menti di per i livelli dentro la wizball tiro e raccolta per superare gli
molti giocatori… oltre a dare vita al miglior gioco di combattimento mentre si spara alle ondate di otto grandi mondi di gioco. Dalla
a 8-bit di sempre. L’aspetto più sorprendente è che questa idea di nemici che vi attaccano. Uno degli grande originalità (pochi altri
aggiungere un lottatore extra non è stata emulata da nessun altro aspetti più piacevoli di Wizball era giochi hanno provato a ricreare le
titolo 2D con altrettanto successo. Uno degli aspetti più riusciti il funzionamento perfetto dei suoi sue formule magiche), è un gioco
di IK+ è senza dubbio l’animazione più fluida ed espressiva dei meccanismi. All’inizio, si può solo che funzionerebbe brillantemente
lottatori, oltre che l’aggiunta di nuove mosse come colpi al ventre, rimbalzare, il che può mettere persino sui dispositivi portatili
una pericolosa testata e il famigerato doppio calcio volante in nei guai il più delle volte. Mentre di oggi. Per alcuni, Wizball
spaccata che poteva colpire due avversari contemporaneamente. abbattete ondate di nemici, è uno sparatutto hardcore,
Archer ha anche inserito un salto mortale all’indietro che consentiva questi ultimi lasciano dietro di mentre altri preferiscono i suoi
ai lottatori di tirarsi fuori dai guai quando la situazione diventava loro delle perle, che a loro volta elementi puzzle e cooperativi.
troppo pericolosa. Le scazzottate frenetiche erano accompagnate attiveranno sette potenziamenti Indipendentemente dalla
da un’altra magnifica colonna sonora composta da Rob Hubbard diversi. Con un rapido movimento categoria in cui si collochi
(che aveva lavorato anche all’originale), mentre l’arbitro aveva un del joystick si può selezionare il Wizball, non esistono giochi simili
ruolo più preponderante in questo sequel. Originariamente confinato potenziamento che prevede una per il Commodore.
sullo sfondo, ora compare durante le partite per tenere traccia dei
punteggi e incoraggiare i giocatori. È una meccanica che funziona
sorprendentemente bene, poiché incita i giocatori a dare il massimo
anche quando sono in svantaggio di un punto. Ultimo, ma non meno
importante, c’è un nuovo round bonus in cui il proprio personaggio
deve evitare un numero crescente di palline rimbalzanti. Man mano
che il round continuava, la velocità aumentava e la traiettoria delle
palline si faceva più complicata, richiedendo riflessi sorprendenti.
Non contento di tutte queste ottime aggiunte, Archer ha deciso
di dare un po’ di vita ai fondali, inserendo pesci
che saltavano fuori dall’acqua a caso, ragni che
penzolavano dalle travi e gabbiani che volavano
pigramente nel cielo.

44 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80


Paradroid
QAnno: 1985
QPubblicato da: Hewson
Paradroid
di Andrew
1 Braybrook è
un capolavoro!
Come Wizball,
The Sentinel
e molti altri giochi presenti
in questa classifica, si basa
su concetti molto semplici
che il suo creatore ha saputo
trasformare in qualcosa
di epico. All’inizio sembra
l’ennesimo sparatutto
dall’aspetto banale, ma
bastano pochi minuti di gioco
per scoprire che c’è molto di
più: una miscela ben riuscita
di generi diversi che non
solo mantengono il gameplay
vivace ed emozionante, ma,
soprattutto, invogliano a
tornare a giocare ancora
e ancora. Ciò è dovuto
Un ringraziamento speciale a Mat Allen per gli screenshot aggiuntivi
in parte alle eccezionali
abilità di Braybrook come
programmatore. Come
per Uridium, la codifica di
Paradroid è impeccabile,
con uno scorrimento
incredibilmente fluido e
una giocabilità brillante che
permettono un’immersione
totale nell’azione.
La storia è ambientata su
un’enorme astronave a più
livelli invasa da droidi ostili.
Il giocatore assume il controllo
di un robot chiamato Influence
Device, e ha il compito di
distruggere tutti gli altri
automi sparsi per i 20 ponti
dell’astronave. Tutti gli altri
esseri meccanici sono molto
più potenti del vostro piccolo
dispositivo di controllo e la
loro potenza è indicata dal
numero che li rappresenta.
In confronto, il dispositivo
di controllo ha un valore di
I MIGLIORI GIOCHI PER C64
appena 001, il che significa
che può essere eliminato
facilmente da chiunque.
Fortunatamente, sebbene
non sia efficace negli scontri
a fuoco, il vostro drone ha
la capacità di assumere il
controllo di un altro robot
“collegandosi” a esso. Una
volta preso possesso di un
avversario (ne esistono 23
tipi distinti) guadagnerete
tutte le sue abilità e la sua
potenza di fuoco. Vale la pena
sottolineare che non potrete
controllare un droide solo per
un periodo di tempo limitato,
quindi Paradroid richiede un
approccio aggressivo, in cui
dovrete dare costantemente
la caccia agli avversari.
Anche la meccanica di
collegamento in sé non è
un’impresa facile, poiché
prima dovrete completare un
minigioco sorprendentemente
complesso, il cui livello
di difficoltà è legato alla
potenza del drone che volete
“catturare”. Se non riuscirete
nell’impresa, il droide ospite
verrà immediatamente
distrutto. Questo non è un
grande problema se stavate
tentando l’operazione mentre
usavate un nemico catturato…
ma se siete ai comandi
dell’Influence Device sarà
immediatamente game over.
Di conseguenza, Paradroid
implica un complesso sistema
di rischi e ricompense.
La sua meccanica, divenuta
molto popolare, è comparsa
praticamente dappertutto,
da Space Station Silicon
Valley a Messiah e Mind Jack.
Paradroid, per noi, è l’apice
dei giochi per il C64 ed è un
titolo a cui ogni giocatore,
proprietario o meno di un C64,
dovrebbe giocare.
 COME È NATO...

46 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 ABBIAMO INCONTRATO
YU SUZUKI, LEGGENDARIO
PROGRAMMATORE,
PROPRIETARIO DI FERRARI
E FILOSOFO PARTTIME, PER
PARLARE DEL GIOCO DI GUIDA
PIÙ ICONICO DI SEGA,
IL CLASSICO DEL 1986 OUT RUN

Y
u Suzuki entrò in Sega nel 1983 e il suo Be’, questa è una parte della storia. L’altra ragione,
primo incarico fu la produzione di un meno seria ma altrettanto importante, che spinse Yu
semplice gioco sportivo per la console 6X]XNLDFUHDUHTXHOOHJJHQGDULRDUFDGHIXXQȴOPDFXL
SG-1000: Champion Boxing. Passarono OXLHUDSDUWLFRODUPHQWHD΍H]LRQDWRȊ/DVSLQWDSULQFLSDOH
solo due anni e le sue quotazioni in azienda erano dietro la creazione di Out Run è stato il mio amore per un
già schizzate alle stelle, in seguito alla creazione di ȴOPLQWLWRODWRLa corsa più pazza d’America. Ho pensato
due coin-op di straordinario successo come Hang-On che sarebbe stato bello realizzare un gioco simile.
e Space Harrier. Ma la sua fama avrebbe conosciuto 1HOȴOPVLSDUODYDGLXQDFRUVDLOOHJDOHFKHDWWUDYHUVD
presto un’ulteriore impennata grazie al suo nuovo l’America, quindi feci un piano di viaggio per seguire
progetto: il gioco di guida Out Run. lo stesso percorso e raccogliere dati. Man mano che
Prima di dedicarsi all’innovativo sparatutto avanzavo lungo quelle strade [la Panamericana, NdR] mi
IDQWDVFLHQWLȴFRSpace Harrier (uscito nel dicembre sono reso conto che lo scenario in realtà non cambiava
1985), Suzuki si era accorto di avere una passione per molto. Quindi ho mollato tutto e mi sono diretto in
velocità e motori mentre lavorava a Hang-On (apparso Europa...”. Sebbene La corsa più pazza d’America abbia
nelle sale giochi giapponesi nel luglio 1985), un gioco di DYXWRFKLDUDPHQWHXQDJUDQGHLQȵXHQ]DVXOFRQFHWWR
corse in moto caratterizzato da un cabinato con tanto base di Out Run, l’attenzione del Game Director per
di motocicletta su cui salire. L’idea di creare quell’arcade l’ambientazione si spostò dall’America all’Europa.
gli venne a seguito della volontà di trovare qualcosa che Quest’approccio anticonformista allo sviluppo
aiutasse Sega a surclassare Namco come principale sarebbe divenuto una prassi consolidata negli anni
produttore giapponese di giochi di corse. Sebbene Hang- Novanta (12 anni dopo, per esempio, il collega di Sega
On fosse un ottimo titolo, che trasformò radicalmente Yuji Naka avrebbe portato il team di Sonic Adventure in
l’immagine di Sega, Suzuki non riuscì a superare Sud America esclusivamente a scopi di ricerca), ma per
l’azienda rivale che nel frattempo aveva portato nelle essere negli anni ’80 Suzuki stava precorrendo i tempi
sale giochi il leggendario Pole Position. Namco era ancora decidendo di viaggiare per il mondo solo per assicurarsi
sinonimo di racing game, mentre Sega arrancava alle di infondere la giusta atmosfera al gioco.
sue spalle. Siccome a Suzuki non piaceva ripetersi, per il Ȋ$FDXVDGHOFRQFHWWRGLWUDQVFRQWLQHQWDOHȋULFRUGD
VHFRQGRURXQGGLVȴGDGHFLVHGLDEEDQGRQDUHLOPRQGR ȊKRVHQWLWRFKHDYUHLGRYXWRSULPDHVHJXLUHLQSULPD
delle due ruote e dedicarsi a un gioco di macchine. persona quel percorso, raccogliendo informazioni con
DA SAPERE

» EDITORE: SEGA
» SVILUPPATORE: AM2
» ANNO DI RILASCIO: 1986
» GENERE: GUIDA

» Il tratto di pista iniziale era tenuto libero dal traffico per non » Selezionare un brano dall’autoradio è una delle piccole gioie di Out Run.
scoraggiare troppo presto i giocatori.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 47

XQDWHOHFDPHUDXQDPDFFKLQDIRWRJUDȴFD
e altre apparecchiature. Sono partito da
Francoforte, dove ho noleggiato un’auto su
cui ho installato una telecamera. Ho girato
Monaco e Monte Carlo e lungo le strade
di montagna della Svizzera, fermandomi
negli hotel di Milano, Venezia e Roma,
raccogliendo dati per due settimane. Ho
molti ricordi felici di quel viaggio. In molti dei
posti che ho visitato, comunicare in inglese
QRQHUDVXɝFLHQWHXQDYROWDRUGLQDQGRXQ
pasto, pensavo di aver chiesto [in una lingua
europea, NdR] una ciotola di zuppa ma fui
sorpreso quando me ne portarono quattro!”.
Zuppa o non zuppa, c’era molto altro
lavoro da fare durante quelle due settimane
SDVVDWHLQ(XURSDȊΖOSDVVRVXFFHVVLYRIX
parlare con gente del posto e [più tardi,
NdR] riportare in qualche modo nel gioco
queste chiacchierate”, ricorda Suzuki. Il
risultato è stato una straordinaria istantanea
videoludica della metà degli anni Ottanta,
un’interpretazione giapponese della
JHRJUDȴDHXURSHDOut Run è per molti
versi il gioco più rappresentativo delle
stravaganze del periodo: è una produzione
con concessioni al lusso (come guidare
una Ferrari Testarossa seduti all’interno di
un cabinato a gettoni all’avanguardia), in
cui si guida a velocità pazzesca attraverso
sgargianti regioni dell’Europa, sulle note
di una colonna sonora ispiratrice dove
l’unico accenno di malinconia arriva oltre il
FKHFNSRLQWȴQDOHTXDQGRLast Wave sfuma.
Purtroppo però le risorse di Sega non
HUDQRLQȴQLWHHODWHFQRORJLDFKH6X]XNL
aveva a disposizione in quel momento,
sebbene spaventosamente potente rispetto
ad altri hardware vintage della metà degli
48 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
» Se non premete subito
sull’acceleratore farete
arrabbiare l’uomo con la
bandiera a scacchi.
anni Ottanta, non disponeva di memoria
VXɝFLHQWHSHUUHDOL]]DUHWXWWLLVRJQLGHO
game designer. Come conseguenza di questi
e di altri fattori, in particolare la mancanza
di tempo, Yu Suzuki ritenne necessario
scendere a qualche compromesso durante
lo sviluppo. $OODȴQHTXHVWLWDJOLQRQLQFLVHUR
molto sul gameplay, eppure Suzuki era
intimamente scontento dell’aver dovuto
VDFULȴFDUHDOFXQHGHOOHVXHLGHHȊ5LXVFLLD
inserire in Out Run solo la metà delle cose
che volevo”, dice. Ȋ$FDXVDGHOOHOLPLWD]LRQL
nel budget e nei tempi di sviluppo, alcuni
GHLFRQWHQXWLFKHDYHYRSLDQLȴFDWRYHQQHUR
compressi o tagliati. Avevo preparato otto
personaggi diversi e volevo includere delle
sequenze narrative a ogni checkpoint, cosa
che avrebbe fatto vivere al giocatore una
VWRULDTXDOFRVDGLVLPLOHDOȴOP La corsa
più pazza d’America. Volevo anche dare ai
giocatori una gamma di supercar da guidare,
FRV®GDSRWHUJRGHUHGHOOHGL΍HUHQ]HQHOOH
prestazioni delle varie auto”.
Naturalmente l’auspicato garage di Ferrari
guidabili di Suzuki venne realizzato quasi
alla perfezione in Out Run 2 del 2003, ma per
il gioco originale dovette accontentarsi di
XQDVRODȊURVVDȋȊ2YYLDPHQWHGHVLGHUDYR
DUGHQWHPHQWHXQD)HUUDULȋD΍HUPD6X]XNL
Ȋ/ȇDXWRSL»FKLDFFKLHUDWDGHOOȇHSRFDHUDOD
Testarossa a 12 cilindri. La prima volta che la
vidi fu a Monaco, e rimasi talmente colpito
dalla sua bellezza che pensai: ‘non c’è dubbio:
è lei’. C’erano anche altri bolidi della casa
del cavallino rampante che volevo inserire,
ma problemi di spazio resero impossibile
includerle nel gioco... così decidemmo
che l’auto del giocatore sarebbe stata la
Testarossa a 12 cilindri”.
Al suo ritorno in Giappone, Yu Suzuki aveva
intenzione di condurre ulteriori ricerche con
il suo team. 'RSRDYHUGHȴQLWROȇDWPRVIHUDH
i fondali durante la sua spedizione europea, il
prossimo obiettivo era imparare di più sulla
Testarossa, ma qui c’erano diversi problemi:
Ȋ6RORXQHVLJXRQXPHURGL7HVWDURVVDHUD
stato portato in Giappone, quindi avemmo
TXDOFKHGLɝFROW¢DWURYDUHXQSURSULHWDULR
che ci aiutasse a raccogliere dei dati sulla
PDFFKLQD$OODȴQHLQFLQTXHFLLQȴODPPRLQ
una piccola utilitaria e viaggiammo per tre
ore per vedere una Testarossa [di proprietà
privata, NdR]. Facemmo foto da ogni lato, a
intervalli di cinque gradi, e registrammo
anche il suono del motore”.
Il lavoro svolto dal team su Out Run
fu un modello di progettazione attenta
e coscienziosa sotto tutti i punti di vista.
Per esempio, il fatto che il tratto di strada
iniziale di Out RunVLDSULYRGLWUDɝFRQRQ
è una coincidenza: era così per evitare
che i giocatori venissero scoraggiati da
una collisione all’inizio della gara subito
dopo aver inserito una moneta da 100
yen. Un’altra cosa che non piaceva a Suzuki,
nonostante fossero prevalenti nei titoli di
corse precedenti l’era di Out Run, erano le
esplosioni a ogni collisione tra veicoli.
Allo stesso tempo reputava che nemmeno
scattare in testa per poi rimanerci per il
resto della gara fosse troppo divertente, il
che è in parte il motivo per cui Out Run è
una gara contro il tempo, piuttosto che una
competizione tra veicoli.
Le preferenze di gioco personali di Yu
Suzuki risultarono in sintonia con quelle della
maggior parte dei giocatori, cosa che portò
a scelte di design che avrebbero aiutato
 ALTRE VERSIONI
COME È NATO OUT RUN

Turbo Out Run

È stato il primo di molti pseudo-sequel dell’originale di Yu Suzuki
e questo si ispira ancora di più a La corsa più pazza d’America in
virtù della sua ambientazione come corsa panamericana.

“In cinque ci infilammo Ha anche introdotto una funzione turbo per forti accelerazioni di
qualche secondo.

in una piccola auto Battle Out Run

e viaggiammo per Gioco esclusivo di Sega Master System, Battle Out Run ha
abbandonato le atmosfere “lusso e velocità” dell’originale

tre ore per vedere proponendo una banale caccia ai criminali al volante. Hmm.

una Testarossa”
YU SUZUKI SULLA DEDIZIONE DEL SUO TEAM
PER LA FERRARI PIÙ FAMOSA DEGLI ANNI OTTANTA
Out Run Europa
Questa versione è uscita su Game Gear, Master System e una
serie di home computer nel 1991. Voleva essere una versione
Sega dell’eccellente Chase HQ della Taito... ma ha fallito a causa
del design scadente e della scarsa qualità della produzione.

Out Run 3-D

Ennesimo capitolo alternativo per Master System, Out Run 3-D
era stato progettato per sfruttare gli occhiali 3D SegaScope.
Sembrava futuristico, sebbene la mancanza di fiducia dello
sviluppatore nel concetto era tradita dalla sua rassicurazione
mascherata da vanto, “CON MODALITÀ 2-D!”.

Out Run 2019

F-Zero incontra Out Run in questo titolo per MegaDrive del
1993. Almeno i percorsi di Out Run che si dividono qui vengono
conservati, ma la Ferrari è stata sostituita da un’auto a razzo dallo
stile bizzarro…

Out Runners
Questo è uno dei migliori sequel di Out Run, la versione coin-op
con la presenza di cabinati collegati per corse multiplayer e la
scheda System Multi 32 che alimenta una grafica basata su sprite,
che ha uno stile simile a quello del classico di Yu Suzuki del 1988.

Out Run 2 / Out Run 2 SP

Questo grande gioco ha avuto una licenza Ferrari completa con
otto supercar guidabili, oltre a nuove modalità di gioco e una
fantastica grafica 3D basata su Chihiro. È stato il primo vero
sequel di Out Run... ci sono voluti solo 17 anni per averlo.

Sega Ages 2500 Vol. 13: Out Run

Questo è in parte un sequel di Out Run e in parte una conversione
del gioco originale, caratterizzato da una spoglia grafica 3D
poligonale. Con la nuova modalità Arrange, bisogna superare i
rivali in ogni livello, e poi rimanere davanti a loro fino alla fine del
percorso.

Out Run 2006: Coast 2 Coast

Una versione aggiornata di Out Run 2. Il gioco è diviso in due parti:
una conversione di Out Run 2 SP (che a sua volta include i livelli di
Out Run 2) e Coast 2 Coast, che include gare e sfide per giocatore
singolo e multiplayer su rete locale e Internet.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 49


Out Run ad allontanare i giochi di guida dalla
loro tendenza verso lo scarso realismo, come
spiega Suzuki: Ȋ4XDQGRLQL]LDPPRORVYLOXSSR
in altri titoli del genere era uso comune che
una collisione causasse automaticamente
un’esplosione... e questa era solo una delle
cose impossibili che accadevano. Anche se
eri un ottimo guidatore nella vita reale alla
ȴQHULVFKLDYLGLIDUHXQDEUXWWDȴJXUDSHUFK«
le abilità necessarie in quei giochi erano
FRPSOHWDPHQWHGL΍HUHQWLΖRYROHYRFUHDUH
un gioco in cui le persone brave al volante
SRWHYDQRRWWHQHUHEXRQLULVXOWDWLȴQGDVXELWR
Per questo motivo, ove possibile, simulavamo
caratteristiche come potenza, coppia, rapporti
di trasmissione e comportamento dei
pneumatici vicine a quelle delle auto reali.
3HUOHIXQ]LRQDOLW¢GLɝFLOLGDFRQWUROODUH
abbiamo poi aggiunto l’assistenza dell’IA. Per la
sua epoca, penso che il livello della produzione
di Out Run fosse molto elevato”.
L’assistenza dell’IA di cui parla fu utilizzata
principalmente per gestire il controllo della
Testarossa, arrivando così a mettere in
mano all’utente un bolide che si guidava alla
perfezione, evitando la frustrazione di guidare
auto che tendono al sottosterzo, al sovrasterzo
RDOȊWUHPROLRȋFRPHDYYHQLYDLQDOWULWLWROL
Per quanto fosse fantastico sfrecciare per le
strade evitando le altre vetture, Out Run aveva
anche un altro punto di forza capace di incollare
i giocatori al volante. Quando si raggiungevano
alcuni punti del percorso (poco prima di un
checkpoint) era possibile scegliere la strada
GLVLQLVWUD SL»IDFLOH RGHVWUD SL»GLɝFLOH H
questo portava anche in un ambiente diverso.
Furono in molti a inserire gettoni nel cabinato
anche solo per vedere quale nuova location li
avrebbe aspettati dopo aver preso una strada
diversa. Suzuki concorda, spiegando che l’enfasi
50 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
» La strada libera, una ragazza bionda al tuo fianco,
Magical Sound Shower nelle orecchie. Grazie, Yu.
VXOFDPELRGLVFHQDULRHUDYROXWDȊ9ROHYR
creare un gioco in cui ci si potesse godere
fondali e paesaggi che cambiano durante la
guida e provare la sensazione di un bel viaggio.
Questo in contrapposizione con il solito stile di
gioco da corsa anonimo”.
Dall’uso di una Testarossa decappottabile
alla scelta di Coconut Beach come primo
livello del gioco, dai nomi dei brani della
colonna sonora (brezza, onda, doccia) e alle
varie tonalità pastello usate per il cielo, quasi
si percepisce la solarità di Out Run; il gioco
perfetto per l’estate. Lo accenniamo a Suzuki,
consapevoli che potremmo tranquillamente
aver percepito l’esperienza in modo
WRWDOPHQWHVEDJOLDWRLQWXWWLTXHVWLDQQLȊ6®ª
corretto”, annuisce con nostro grande sollievo.
Ȋ9ROHYRFUHDUHOLYHOOLLQFXLVLSRWHVVHVHQWLUHLO
IUHVFRSURIXPRGHOOHIRJOLHHGHLȴRULQXRYL
come nei prati verdi della Svizzera, quindi sono
felice che lo abbiate percepito”.
Considerando la qualità e l’attenzione ai
dettagli che si riscontra in questo gioco, è
sorprendente scoprire che il team che lo ha
realizzato è stato assemblato in modo molto
FDVXDOHȊΖOJUXSSRHUDFRPSRVWRGDTXDWWUR
SURJUDPPDWRULFLQTXHJUDȴFLHXQVRXQG
GHVLJQHUȋD΍HUPD6X]XNL ȊHLOFDELQDWRYHQQH
realizzato a parte da un altro gruppo. Non
essendo riuscito a mettere insieme la squadra
dei miei sogni, mi limitai a formare un team
con i professionisti disponibili in quel momento.
Ho scritto io stesso tutta la parte importante
GLSLDQLȴFD]LRQHHSURJUDPPD]LRQH non
SHQVRFKHQXOODVLDVWDWRUHDOPHQWHLQȵXHQ]DWR
GDOORVWD΍5LFRUGRFKHODPDJJLRUSDUWHGHO
lavoro di sviluppo ha preso tra gli otto e i dieci
mesi per essere completato. E durante quel
SHULRGRKRSUDWLFDPHQWHYLVVXWRQHJOLXɝFL
della Sega”, ride.
6HEEHQHJOLDOWULSURJUDPPDWRULHJUDȴFL
che hanno lavorato su Out Run sembra,
secondo Suzuki, abbiano avuto scarsa
LQȵXHQ]DVXOJLRFRXQXRPR+LURVKL
Kawaguchi (l’artista precedentemente noto
come Hiroshi Miyauchi), incise in modo
straordinario su quello che è diventato uno
degli aspetti più apprezzati di Out Run: la sua
musica. Kawaguchi si era unito a Sega come
programmatore nel 1984, creando insieme
a Yuji Naka il gioco Girl’s Garden per SG-1000;
all’epoca scriveva musica solo come hobby
al di fuori del lavoro. Suzuki ascoltò alcune
delle melodie di Kawaguchi e ne rimase così
colpito che gli commissionò la produzione
della colonna sonora di Hang-On, dopo
la quale Kawaguchi lasciò il suo ruolo di
programmatore e divenne un compositore a
tempo pieno interno a Sega.
Yu Suzuki, lui stesso chitarrista, fece
VSHFLȴFKHULFKLHVWHD.DZDJXFKLSHULOVXR
incarico su Out RunȊ'XUDQWHODIDVHGL
SLDQLȴFD]LRQHKRVSLHJDWRGHWWDJOLDWDPHQWH
il tipo di melodie che volevo. Gli ho detto
che erano fondamentali ritmi rock in otto
battute a un tempo di 150 bpm. Ricordo
di aver selezionato un numero di brani da
utilizzare come punti di riferimento. All’epoca
non potevamo usare campionatori o sorgenti
sonore PCM, quindi il timbro dei brani è stata
una creazione del sintetizzatore, cosa che ci
KDSRUWDWRDGDYHUHTXDOFKHGLɝFROW¢TXDQGR
cercavamo di tagliare le quantità di dati per la
riproduzione. Ricordo che volevo chitarre e
voci nella colonna sonora, ma era impossibile
realizzarle con la tecnologia dell’epoca, quindi
DOODȴQHKRGRYXWRDUUHQGHUPLȋ
/DFRORQQDVRQRUDȴQDOHUDSSUHVHQWDXQR
degli esempi di musica per videogiochi più belli
e duraturi. Out RunWUDPLWHLOȴQWRVFKHUPR
 HIGHLIGHT
GHT DELLO
SVILUPPATORE
SPACE HARRIER
SISTEMA: ARCADE
ANNO: 1985
VIRTUA FIGHTER 2
(NELL’IMMAGINE)
SISTEMA: ARCADE/SEGA
SATURN
ANNO: 1995
SHENMUE
SISTEMA: DREAMCAST
ANNO: 1999
GHOOȇDXWRUDGLRSULPDGLLQL]LDUHLOJLRFRR΍UH
ai giocatori una scelta di tre brani: Passing
Breeze, Magical Sound Shower e Splash Wave.
È una raccolta piccola di pezzi pregiati, ognuno
ritmato e accattivante, capaci di adattarsi
SHUIHWWDPHQWHDOODJUDȴFDHDOOȇD]LRQHGLOut
Run. Ciò è spiegato dalla dedizione di Yu Suzuki
al cercare di fondere alla perfezione audio,
HVWHWLFDHFRQWUROOLȊ1RQSRWHYRSHQVDUHDO
gioco e alla musica come cose separate”, ci
dice. Ma bisogna anche considerare che
Hiroshi Kawaguchi, dopo aver lavorato con
Suzuki per realizzare l’eccellente musica di
Hang-On, stava cominciando a capire i suoi
desideri e il suo modo di pensare. Chiediamo
a Yu Suzuki di svelarci il nome del suo brano
preferito di Out Run e lui risponde senza
HVLWD]LRQLȊMagical Sound Shower”.
$WWHQWRDWXWWLHFLQTXHLVHQVL KDSHUȴQR
contemplato la possibilità di trovare un modo
per stimolare l’olfatto del giocatore ), Yu
Suzuki voleva rendere Out Run un’esperienza
tattile, non soltanto un qualcosa di gradevole
alla vista e all’udito. Da qui i progetti del
cabinato da lui commissionati, che furono
LSULPLHVHPSLGLFRQȴJXUD]LRQLFRLQRS
in grado di fornire un force feedback ai
giocatori in determinati momenti, ad
esempio ogni volta che la Testarossa si
schiantava su un cartello stradale. C’erano
» Decisioni, decisioni.
» I percorsi collinari di Out
Run e lo scenario ondulato
si aggiungono alla grande
sensazione di velocità.
quattro versioni di Out Run: i tipi con
simulazione di movimento Deluxe e Standard, punteggi più alti. Intorno al 1988 era comune
uno verticale con un solo volante con
force feedback e una versione con cabina
di pilotaggio senza alcun movimento. Il
fascino delle sussultanti versioni DX e SD
è stato travolgente e dopo la prova iniziale
i cabinati che non restituivano feedback
di movimento divennero relativamente
rari in Giappone. Indipendentemente da
presenza/assenza di parti in movimento in
questi prestigiosi cabinati, tutti utilizzavano
monitor di marca Nanao. Era essenziale che
il velocissimo ridimensionamento degli sprite
e le strade ondulate di Out Run venissero
visualizzati sui migliori schermi possibili, ed
è stato un caso fortuito che questi cabinati
furono l’ultima ondata di macchine Sega a
utilizzare i monitor Nanao. Con l’intento di
ridurre le spese, i successivi coin-op Sega
avrebbero utilizzato display Samsung con
VSHFLȴFKHLQIHULRULPDPHQWUHJOLVFKHUPL
Nanao avrebbero brillato per sempre, i
successivi monitor Samsung erano soggetti
a bruciature dello schermo e segni visivi
dell’invecchiamento.
Le macchine arcade di Out Run ebbero un
H΍HWWRLQDVSHWWDWRVXLIUHTXHQWDWRULGHOOHVDOH una sola mano sul volante, conquistando
gioco nipponiche; nessun precedente gioco
di guida aveva portato a una tale dedizione
COME È NATO OUT RUN
e i giocatori facevano di tutto per avere
in Giappone trovare macchine di Out Run con
leve del cambio rotte: il cosiddetto trucco del
ȊJHDUJDFKDȋGRYHRSSRUWXQLFDPELGLPDUFLD
venivano premiati con un boost di velocità
(trucco pubblicato nella rivista giapponese
Gamest). Probabilmente i più aggressivi degli
Out Runner non giocavano nello spirito
originario del gioco, ma contribuirono
comunque a trasformare Out Run in un
fenomeno tra gli appassionati e un successo
FRPPHUFLDOHLQJUDGRGLJLXVWLȴFDUHOHVSHVHGL
viaggio del suo creatore.
Yu Suzuki ha sempre avuto la fortuna
di avere una visione chiara di cosa
volesse, anche se, come nel caso della
saga incompiuta di Shenmue, non sempre
è riuscito a ottenerlo. Ma con Out Run, la
visione di Suzuki è stata realizzata nel modo
migliore possibile. Lasciamo a Yu Suzuki
OȇXOWLPDSDURODVHODPHULWDȊΖOFRQFHWWRGL
Out Run non era di correre freneticamente
per raggiungere faticosamente il primo posto.
Si trattava piuttosto di dare un passaggio a
XQDGRQQDVWXSHQGDFKHVHGHYDDOWXRȴDQFR
e di andare in giro in un’auto lussuosa con
con ampio margine il primo posto in gara, e
avendo ancora tempo a disposizione”.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 51
 TI
SNACK PER INSET

LA NASCITA DI

LADY FROG TARTARUG

HE

COCCODRILLO

SERPENTE

RANA TRAFFICO

52 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

52 | ULTIMATE 80s RETRO


“Ricordi Frogger? Mi piaceva tanto. Far passare
quella rana dall’altra parte della strada era la mia
vita”. Questo raccontava George Costanza nella
popolare sitcom Seinfeld, ed è una sensazione
che molti hanno condiviso. Ripercorriamo insieme
l’iconico titolo dell’età d’oro delle sale giochi
LOG
rogger è un gioco molto semplice.
Il vostro compito è quello di
JXLGDUHGHOOHUDQHȴQRDOOD
loro casa, dal lato opposto di
XQDVWUDGDWUDɝFDWDHGLXQȴXPH
impetuoso. Una volta completato il gioco, si
ricomincia da capo, solo con lievi variazioni
FKHUHQGRQRLOFRPSLWRSL»GLɝFLOH$OGLO¢
di questo, la ragione principale per giocare è
solo quella di vedere quanti livelli si possono
completare e quanti punti si possono
DFFXPXODUHPHQWUHORVLID/DSDUWLWDVL
LQWHUURPSHRYYLDPHQWHVHVLȴQLVFHVRWWR
un veicolo, ma si può anche annegare se
non si riesce ad assicurarsi un passaggio
sul dorso di una tartaruga o su un tronco
GLSDVVDJJLRHVLFDGHQHOȴXPH3URSULR
così, queste rane appartengono a quella
UDULVVLPDYDULHW¢- che secondo i maggiori
HVSHUWLGLDQȴELHVLVWHVRORQHLYLGHRJLRFKL
ARRIVO
LONTRA
- che muore istantaneamente a contatto
FRQOȇDFTXDΖSHULFROLSL»UHDOLVWLFLQHLURXQG
successivi includono coccodrilli, serpenti
HORQWUHFKHKDQQRWXWWLXQGHEROHSHUOH
UDQHLQGLIHVH6LSX´PRULUHDQFKHXVFHQGR
dallo schermo a destra o a sinistra, saltando
LQXQDEDLDJL¢RFFXSDWDGDXQDUDQD RGD
XQVXEGRORFRFFRGULOOR RSSXUHPDQFDQGR
XQDEDLDHFROSHQGRODULYDGHOȴXPH
C’è anche un limite di tempo, che
aggiunge ulteriore pressione a un gioco
in cui ogni minimo errore è punito con la
PRUWH7XWWDYLDTXDQGRIXSXEEOLFDWRQHO
1981, i giocatori non furono scoraggiati
dal pericolo costante, ma furono invece
attratti dal suo gameplay originale e
GDOODJUDȴFDVLPSDWLFDHFRORUDWDΖOJLRFR
divenne rapidamente un successo nelle
sale giochi ed è stato proclamato uno dei
più grandi coin-op insieme ad Asteroids,
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 53
 GIOCARE PER VINCERE
Alcuni consigli su come giocare a
Frogger senza finire spiaccicati

SALTO ALL’INDIETRO SALTO SUI COCCODRILLI ATTENTI ALLA QUATTRO

La natura del gioco obbliga a spostarsi
continuamente verso l’alto sullo schermo,
ma spesso, soprattutto quando si
attraversa il fiume, è consigliabile
saltare all’indietro per evitare i nemici e
posizionarsi meglio per raggiungere le
tane libere.
Dal secondo round in poi, i coccodrilli
appariranno spesso al posto dei tronchi.
Non preoccupatevi, potete ancora saltare
sul dorso del coccodrillo e usarlo come
un tronco, ma evitate di saltargli sulla
testa per non perdere la vita.
Quando attraversate la strada, fate
attenzione soprattutto alla quarta corsia
di marcia. Le auto sportive possono
accelerare all’improvviso, di solito se
si sta impiegando troppo tempo per
avanzare. È bene fare grande attenzione
a questo aspetto.

Pac-Man, Centipede e Donkey KongFrogger fu
“Son diventato
“Sono VYLOXSSDWRGD.RQDPLHSXEEOLFDWRGD6HJD
piutto
piuttosto famoso e HLOVXFFHVVRPRQGLDOHRWWHQXWRUD΍RU]´OH
FUHGHQ]LDOLGLHQWUDPEHOHD]LHQGHJLDSSRQHVL
ho fa
fatto un sacco QHOVHWWRUHGHLFRLQRS2YYLDPHQWHODVXD
SRSRODULW¢JOLSHUPLVHGLDUULYDUHDQFKHQHOOH
di soldi per essere case dei giocatori, con tante conversioni
un adolescente” SHULVLVWHPLGRPHVWLFLSL»SRSRODUL&RQXQ
VRORIRQGDOHȴVVRVXFXLVLPXRYHYDQRGHJOL
sprite, Frogger era adatto alla maggior parte
dei computer e delle console dell’epoca, dove
ODPHPRULDHODSRWHQ]DGLHODERUD]LRQH
HUDQRVSHVVROLPLWDWH1DFTXHURFRV®
PROWLVVLPHYHUVLRQLQRQXɝFLDOLFRQWLWROL
storpiati tipo Frog, Froggy, Frogrun, Hopper,
Hoppit, RibbitFKLSL»QHKDSL»QHPHWWD
6HJDRWWHQQHXɝFLDOPHQWHODOLFHQ]DGHO
gioco da Konami, ma il modo in cui le licenze
venivano suddivise all’epoca servì solo a
FRQIRQGHUHXOWHULRUPHQWHOHDFTXHΖGLULWWL
sul supporto magnetico, o meglio su nastro/
GLVFRDQGDURQRD6LHUUDFKHSXEEOLF´LOJLRFR
SHUWXWWLLFRPSXWHUSL»GL΍XVLGDOOȇ$SSOHΖΖ
DOOR=;6DJJLDPHQWH6LHUUDLQWLWRO´OHVXH
versioni 7KH2ɝFLDO)URJJHU per distinguerle
GDOODPDUHDGLYHUVLRQLVHQ]DOLFHQ]D
1HOIUDWWHPSR3DUNHU%URWKHUVDFTXLV®
LGLULWWLVXOOHFDUWXFFHHSXEEOLF´LOJLRFR
per Atari 2600, Atari 5200, Intellivision,
&ROHFR9LVLRQ$WDULELW9Ζ&
&RPPRGRUHH7Ζ$2UDDOFXQLGL
questi sistemi supportano sia le cartucce
che i supporti magnetici, il che spiega
perché esistono versioni diverse di
FroggerGL3DUNHU%URWKHUVH6LHUUDSHULO
&RPPRGRUHHOȇ$WDULELW ROWUHFKHSHU
l’Atari 2600 se dotato dell’espansione per
FDVVHWWH6XSHUFKDUJHU ΖQROWUH.RQDPL
VYLOXSS´YHUVLRQLGHOJLRFRSHU06;HSHU
LFRPSXWHU7RP\7XWRU1HOJUXSSRGL
programmatori incaricato di convertire
Frogger per i sistemi domestici c’era anche
%RE3DSSDVFKHDYHYDXQUDSSRUWRGL
FROODERUD]LRQHFRQOD&RUQVRIW4XHVWȇXOWLPR
era uno sviluppatore statunitense che aveva
RWWHQXWRGD6LHUUDLGLULWWLSHUVYLOXSSDUH
su supporto magnetico il gioco per
FRPSXWHU7DQG\H7LPH[Ȋ9HQQLLQFDULFDWR
io di portare FroggerVXO7DQG\756ȋ
FLUDFFRQWD%REFKHDOOȇHSRFDHUDDQFRUD
DOOHVXSHULRULȊ1RQDYHYRVSHFLȴFKHQ«
FRGLFHVRUJHQWH'RYHYRJXLGDUHSHURWWR
PLJOLDȴQRDOODFLWW¢GDGRYHYLYHYRQHL
ERVFKLGHO1RUGGHO0LQQHVRWDHJLRFDUH
a FroggerQHOODVDODJLRFKL3RLWRUQDYR
DFDVDHSURJUDPPDYRDPHPRULDȋ
ΖO756HUDXQDPDFFKLQDSLXWWRVWR
SULPLWLYDFRQJUDȴFDPRQRFURPDWLFDHD
EDVVDULVROX]LRQHFKHSUHVHQWDYDD%RE
XOWHULRULSUREOHPLȊΖQL]LDLFHUFDQGRGLIDU
apparire Frogger sullo schermo così come

54 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

54 | ULTIMATE 80s RETRO

 LA NASCITA DI FROGGER

NON È PESANTE BAIA DI SINISTRA ORRIBILI SERPENTI

Se avvistate una rana rosa su un
tronco, prendetela e portatela a cavalcioni
fino a una baia. In questo modo otterrete
200 punti bonus. Anche fare uno
spuntino con una mosca assegna 200
punti. Approfittate di questi bonus per
aumentare il vostro punteggio.
La baia più a sinistra è la più difficile da
raggiungere, quindi è saggio riempirla
per prima. Questo è particolarmente vero
dopo un gioco prolungato, poiché in alcuni
momenti una transizione veloce può
rendere quasi impossibile raggiungerla
se non lo si è fatto prima.
I serpenti sono mortali, quindi evitateli
a tutti i costi. Di solito strisciano lungo
l’area tra la strada e il fiume, impedendovi
di fermarvi, e a volte si possono trovare
anche sui tronchi. Raramente in entrambi
i luoghi!

,
PASSAGGIO A NINTENDO
David Lubar ci rivela come ha convertito Frogger
per la console Nintendo negli anni Novanta

Può dirci brevemente

»UUn
nggiov
gi
iovane
iova
iov ne Bob
Bob Pap
Bo Papp
pas
pas mostra
str
tra la
la sua
sua pos
p
poosttazi
tazi
azio
autocostruita per passare
dati da TRS-8080 a Timex 1000.
ORULFRUGDYRPDFRQODEDVVDULVROX]LRQH
GHO756HUDLPSRVVLELOH&RV®GHFLVLGL
dividere l’area di gioco in due schermate,
SULPDVLD΍URQWDYDODVWUDGDSRLLOȴXPH
4XHVWRPLSHUPLVHGLIDUHJOLVSULWHSL»
JUDQGL+RGRYXWRDQFKHDJJLXQJHUHLO
clipping al mio motore di sprite, in modo
che il processore, molto lento, non fosse
ulteriormente rallentato per spostare gli
VSULWHIXRULGDOORVFKHUPRȋ'RSRDYHU
FRPSOHWDWRODYHUVLRQHSHU756IX
FKLHVWRD%REGLSRUWDUHLOVXRFRGLFHVXO
7LPH[6LQFODLUFKHHUDODYHUVLRQH
VWDWXQLWHQVHGHOSRSRODUH=;Ȋ/DJUDȴFD
HLOSURFHVVRUHHUDQRPROWRVLPLOLȋUDFFRQWD
ȊPDFHUFDUHGLODYRUDUHVXO7LPH[HUD
LPSRVVLELOHDFDXVDGHOODWDVWLHUDHGHOOR
VFKHUPRVFDGHQWL/DSDUWHSL»LPSHJQDWLYD
IXTXHOODGLFDSLUHFRPHFUHDUHXQDPELHQWH
GLVYLOXSSRLQWHPSLUDSLGL'HFLVLGL
XWLOL]]DUHLOPLR756FRPHDPELHQWHGL
sviluppo e costruii una ROM e una scheda
LQJUDGRGLDYYLDUHLO6LQFODLULQXQDPRGDOLW¢
come ha ottenuto il lavoro
di conversione di Frogger
per la console Nintendo?
Lavoravo per Absolute
Entertainment che è fallita
nel 1994. Uno dei soci,
Dan Kitchen, ha trovato lavoro presso
Majesco. Mi contattò per realizzare
ione
ne
n di svil
svilu
svilup
lupp
ppo
poo alcune conversioni per Game Boy.
Quando la Majesco ottenne la licenza
per Frogger, Dan mi chiese se fossi » [Game Boy Color] David non poteva
interessato a realizzare la conversione.
Ho colto la palla al balzo, perché Frogger
lasciarsi sfuggire l’opportunità di lavorare su
un gioco classico come Frogger.
è un classico.
sperimentato con una tecnica per lo
Quando uscirono quelle conversioni, il scorrimento su più piani e Frogger 2 mi
Frogger originale aveva quasi 17 anni.
Perché si decise di riesumare un gioco
sembrò l’occasione perfetta per mettere
in pratica questa idea. Sono anche
così vecchio? riuscito a creare degli sprite enormi,
Fu una decisione presa da Majesco nella combinando sprite normali e background.
speranza di attirare l’attenzione sia di Per quanto riguarda il gameplay, ho
giocatori nostalgici, sia quella degli utenti
più giovani alla ricerca di qualcosa di
cercato di espandere le attività al di
là del salto su oggetti a scorrimento
semplice con cui divertirsi. Le istruzioni orizzontale.
che avevo ricevuto erano più o meno:
‘Metti Frogger sul Game Boy e sul Al giorno d’oggi lei è più conosciuto come
Super Nintendo’. La capacità grafica del scrittore che come programmatore,
Game Boy probabilmente non era molto
migliore di quella del gioco da sala giochi
ma dove posizionerebbe il lavoro fatto
su Frogger nella sua personale lista di
originale, ma la conversione per Super successi?
Nintendo aveva una grafica migliore. Bill Frogger era fondamentalmente un lavoro
Jannott ha fatto un lavoro straordinario semplice. Sono orgoglioso di aver avuto
nel realizzare l’acqua.
la possibilità di farlo, ma praticamente
qualsiasi programmatore competente
Lei ha lavorato anche a Frogger 2 per il avrebbe potuto portare a termine quel
Game Boy Color, che rappresenta una compito. Credo che Frogger 2 possa
grande espansione rispetto all’originale. essere considerato uno dei miei migliori
Come designer del gioco, come ha lavori di codifica e progettazione. Se siete
affrontato il sequel?
Il mio approccio è stato quello di
curiosi di sapere quali sono gli scritti
di cui vado più fiero, controllate il mio
cercare di spingere la console portatile romanzo, Character, Driven, che sembra
oltre quello che aveva fatto finora, stia ottenendo un certo successo, anche
assicurandomi che il gioco principale se non è neanche lontanamente popolare
fosse divertente. All’epoca avevo come Frogger!

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 55

ULTIMATE 80s5(752&2//(&7Ζ21
 che gli permettesse di ricevere direttamente
LOPLRFRGLFH=DWWUDYHUVRODSRUWDVHULDOH
4XHVWRDFFRUFL´GUDVWLFDPHQWHLWHPSLGL
sviluppo e Cornsoft fu in grado di muoversi
UDSLGDPHQWHVXOPHUFDWRSXEEOLFDQGR
FroggerSHULO7LPH[6LQFODLUȋ4XHOODYRURVL
rivelò un momento di svolta per la carriera
GL%REFKHFRQWLQX´DODYRUDUHSHU$GREH
0LFURVRIWH$SSOHȊ6LDSULURQRPROWH
SRUWHȋGLFHȊ'LYHQQLSLXWWRVWRIDPRVR
QHOOȇDPELHQWHHIHFLXQVDFFRGLVROGLSHU
» [PS3] Hyper Arcade Edition includeva skin sbloccabili dei XQTXLQGLFHQQHȋΖOVXFFHVVRGLFrogger ha
successi della Konami Castlevania e Contra. portato a più di una dozzina di seguiti e
UHPDNHXɝFLDOLQHOFRUVRGHJOLDQQLROWUH
DLQQXPHUHYROLFORQL3DUNHU%URWKHUV
evidentemente incoraggiata dal successo
GHOSULPRJLRFRKDSXEEOLFDWRQHO
un seguito per sistemi domestici intitolato
Frogger II: Threee Deep!
Come suggerisce il sottotitolo, il gioco
presenta tre schermate in cui la rana doveva
mettersi alla prova, anziché una sola come
QHOJLRFRRULJLQDOH1HOLQRFFDVLRQH
del decimo anniversario dell’uscita di
Frogger, arrivò per gentile concessione di
6HJDXQVHTXHODUFDGH RTXDVL FKLDPDWR
» (nella foto). L’episodio di Seinfeld con Frogger si RibbitFKHLQWURGXFHYDYDULOLYHOOLHERQXV
conclude con una citazione dello stesso in cui George 7XWWDYLDVRORDOODȴQHGHJOLDQQL1RYDQWD
tenta di attraversare una strada trafficata con il coin-op. il nome FroggerWRUQ´DOODULEDOWD+DVEUR
ΖQWHUDFWLYHSUHVHLQOLFHQ]DODSURSULHW¢GD
ΖQWHUDF
I FIGLI DELLE RANE
Una carrellata dei principali sequel che si
sono avventurati “al di là dello stagno”
“Per chi gioca a Frogger
ad alto livello, la sfida
più grande è gestire le
transizioni di velocità
che si verificano
durante il gioco”
.RQDPLHULODQFL´QHOLOEUDQGFRQXQ
QXRYRFDSLWRORVLDSHU3OD\6WDWLRQFKHSHU
3&ΖQWLWRODWRVHPSOLFHPHQWHFrogger, il gioco
VHJXLYDODWHQGHQ]DDOORUDPROWRGL΍XVDGL
prendere i classici coin-op e di rinnovarli in
FKLDYHSROLJRQDOH/ȇDQQRVXFFHVVLYRIXURQR
rilasciati aggiornamenti più tradizionali
SHU*DPHFRP XQDFRQVROHSRUWDWLOHGL
7LJHU(OHFWURQLFV *DPH%R\&RORU6XSHU
1LQWHQGRH0HJD'ULYH7UDLOHLO
2012 non passò anno senza che venisse
SXEEOLFDWRXQTXDOFKHWLSRGLFrogger&ȇª
stato Frogger: The Token Update, Frogger:
7KHΖPSUREDEOH$GYHQWXUH)URJJHU7KH
Rudimentary RPG, senza dimenticare Frogger:
ZLWK3X]]OHVΖQYHULW¢DOFXQLGLTXHVWLFDSLWROL
sono degni di essere giocati, ma spesso

FROGGER II: THREEEDEEP! FROGGER FROGGER 2: SWAMPY’S

1984, VARI
Questo sequel per i sistemi
domestici propone tre schermate
distinte. La prima (nella foto in
alto, su Atari 8-bit) è sott’acqua, a
dimostrazione che il nostro eroe
anfibio sa nuotare! Un gioco strano
che sembra un po’ raffazzonato.
1997, PS1/PC
La confezione esclamava con
orgoglio il ritorno di un’icona... e
non aveva torto. Questo è uno dei
migliori esempi di come si dovrebbe
aggiornare un classico nell’era
PlayStation, e si mantiene bene
ancora oggi.
REVENGE
2000 PS1/DREAMCAST/PC
Frogger del 1997 ha riportato in
auge la serie e questo eccellente
sequel di Blitz Games ha fatto da
trampolino di lancio per i titoli futuri,
allontanandosi dalla semplice sfida
arcade dell’originale verso il territorio
dei platform d’avventura.

56 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

56 | ULTIMATE 80s RETRO

 LA NASCITA DI FROGGER

ªGLɝFLOHFDSLUHVHVRQRULYROWLDJOLDGXOWL VLVRQRVȴGDWLSHUEDWWHUORLQ
QRVWDOJLFLRDXQWDUJHWSUHVFRODUH1HVVXQD RFFDVLRQHGLXQUDGXQRVSHFLDOH
di queste uscite ha però anche una minima 'RQUDFFRQWDȊ&ȇHUDXQHYHQWR
attinenza con l’iconico originale, che all’epoca organizzato al Challenge Arcade in
entrò a far parte della cultura pop insieme a 3HQQV\OYDQLDSHUFHUFDUHGLVXSHUDUH
6SDFHΖQYDGHUV e Pac-Man$QFKHQHLPHGLD TXHOSXQWHJJLR1HVVXQRGHLGXHFLULXVF®LQ
la famosa rana ha fatto varie apparizioni, quell’occasione, ma io lo superai su MAME
oltre alla comparsata in 5DOSK6SDFFDWXWWR H3DWOREDWW«VXFFHVVLYDPHQWHVXDUFDGHȋ
e 3L[HOV, il gioco è stato citato nella sitcom Ȋ3HUFKLJLRFDDFrogger ad alto livello, la
statunitense 6HLQIHOGΖQXQHSLVRGLRGHO VȴGDSL»JUDQGHªJHVWLUHOHWUDQVL]LRQLGL
il personaggio di George Costanza visita un YHORFLW¢FKHVLYHULȴFDQRGXUDQWHLOJLRFRȋ
vecchio ritrovo del liceo e scopre che l’arcade ULYHOD'RQȊ4XHLFDPELGLULWPRSRVVRQR
Frogger a cui giocava è ancora lì e per di più HVVHUHOHWDOLHGªO®FKHELVRJQDULXVFLUH
LOVXRSXQWHJJLRªDQFRUDTXHOORGDEDWWHUH a restare concentrati per evitare errori
4XHVWRPHWWHLQULVDOWRXQDOWURHOHPHQWRGHO LQXWLOLȋΖOSXQWHJJLRPDVVLPRDWWXDOHªGL
fenomeno Frogger, ovvero la sua meccanica UDJJLXQWRGD0LFKDHO6PLWKQHO
EDVDWDVXOOȇKLJKVFRUH VHWWHPEUH'RQªFRQYLQWRFKHDQFKH
4XDQGROȇHSLVRGLRYHQQHWUDVPHVVRLO TXHOOȇKLJKVFRUHVDU¢EDWWXWRȊ8QPLOLRQHª
SXQWHJJLRGL*HRUJHGLORDYUHEEH UDJJLXQJLELOHȋD΍HUPDȊ7XWWLHWUHLPLJOLRUL
SRUWDWRLQFLPDDOODFODVVLȴFDGL7ZLQ*DOD[LHV giocatori sono arrivati a meno di mezz’ora
OȇRUJDQL]]D]LRQHVWDWXQLWHQVHIRQGDWDQHO da questo risultato dopo oltre cinque ore
1981 che raccoglie i punteggi più alti nei GLSDUWLWDȋFroggerSRWUHEEHSUHVWRWRUQDUH
YLGHRJLRFKL EDWWHQGRFRPRGDPHQWHTXHOOR
Y DOODULEDOWDGHOOHFURQDFKHTXDQGRYHUU¢
GLGL0DUN5RELFKHNFKHUHVLVWHYD
G ȴQDOPHQWHUHJLVWUDWRXQSXQWHJJLRGLVHWWH
GDO6HEEHQHLOSXQWHJJLRGL*HRUJH
G FLIUH0DDGLUHLOYHURLOIDVFLQRGXUDWXURGHO
Costanza fosse frutto dell’immaginazione
C JLRFRVLJQLȴFDFKHQRQªPDLVFRPSDUVRH
GHJOLVFHQHJJLDWRULYHQQHULWHQXWREDWWLELOH
G FRQWLQXHU¢DGLYHUWLUHD΍DVFLQDUHHVȴGDUHL
e nel giugno 2009 due dei più noti giocatori JLRFDWRULSHUJOLDQQLDYHQLUH1RQPDOHSHU » [PS2] Molti dei successivi capitoli della serie presentano
SURIHVVLRQLVWL3DW/D΍D\HH'RQ+D\HV XQJLRFRFRV®VHPSOLFH folli modalità multigiocatore.

FROGGER 2 FROGGER’S ADVENTURES: FROGGER’S ADVENTURES: FROGGER: HYPERARCADE

2000 GAME BOY COLOR
Questa versione di Swampy’s
Revenge venne progettata
espressamente per una console
portatile come il Game Boy Color.
Il gioco non ha una grande longevità e
non viene voglia di giocarci di nuovo,
ma è molto divertente finché dura.
TEMPLE OF THE FROG
2001, GAME BOY ADVANCE
Proseguendo ciò che era stato
fatto in Swampy’s Revenge, questo
platform/avventura si adatta bene
alla console portatile. Molto meglio
di Frogger Advance del 2002, che è
noioso come l’acqua di uno stagno.
THE RESCUE
2003, PS2/GAMECUBE/PC
Molti Frogger per le recenti console
sono rivisitazioni 3D poco ispirate,
ma questo è una spanna sopra grazie
all’aggiunta di elementi puzzle che lo
rendono interessante.
EDITION
2012, PS3/X360/WII
Questo titolo scaricabile è il
pacchetto Frogger definitivo, con
un’infinità di modalità di gioco (alcune
classiche, la maggior parte nuove) e
il supporto multiplayer. Si tratta di
un’operazione realizzata con evidente
affetto per l’originale.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 57

ULTIMATE 80s5(752&2//(&7Ζ21
 ATARI 2600 (CARTUCCIA)
La versione standard per 2600 è
sorprendentemente buona.

CHE CONVERSIONI La grafica è elementare e soggetta

a sfarfallio, ma le caratteristiche
sono tutte presenti e il gioco è valido.
Il rilevamento delle collisioni
Confrontiamo tutte e 20 le versioni per console home computer è un po’ sospetto, ma non è un
uscite nei primi anni Ottanta. Sono un sacco di Frogger problema grave.

INTELLIVISION ATARI 2600 (CASSETTA)

Questa versione presenta Questa versione a cassetta
una grafica e un sonoro richiedeva il componente aggiuntivo
semplici, ma si gioca bene ed è Starpath Supercharger per
innegabilmente Frogger. Come funzionare ma, se ne possedevate
vedrete in questa carrellata, uno, questa era la versione da
è molto difficile sbagliare una scegliere. La memoria aggiuntiva
conversione di questo arcade. incorporata nel dispositivo veniva
utilizzata in modo eccellente.

COLECOVISION ATARI 8BIT (CARTUCCIA)

A parte le tinte pastello, questa La versione per cartuccia A8
è una delle migliori versioni è impressionante. La grafica è
disponibili in termini di giocabilità. buona, il suono non è troppo
I movimenti sono rapidi e fluidi, fastidioso e il movimento è
molto simili a quelli dell’originale piacevole e fluido. La versione
da sala giochi. La versione per la console Atari 5200 è
TI-99/4A è quasi identica a questa. esattamente uguale a questa.

TANDY COCO SINCLAIR TIMEX 1000

Il Color Computer (Co-Co) Questa versione di Frogger è opera di
è all’altezza del suo nome Bob Pappas che ha sviluppato anche
con questo gioco che in la versione per TRS-80 ed è quindi
alcuni punti è sì un po’ goffo molto simile, anche se con i colori
(i movimenti sono tutt’altro invertiti. È il miglior gioco di Frogger
che fluidi), ma che in linea di disponibile per questa macchina (e
massima funziona bene. quindi anche per il Sinclair ZX81).

TANDY TRS 80 SINCLAIR TIMEX 2068

Come portare Frogger sul Lo ZX Spectrum non ha mai
TRS-80, una macchina limitata ricevuto una versione ufficiale
e a bassa risoluzione? di Frogger, ma il modello Timex
Si posizionano la strada e il migliorato sì e, purtroppo, non ne
fiume su schermi separati, valeva la pena. La grafica scadente,
in modo che la grafica possa il suono pessimo e la giocabilità
essere più grande e la velocità insulsa fanno sprofondare questo
possa essere mantenuta. titolo in fondo allo stagno.

MSX
Konami ha prodotto questa
cartuccia per la prima
generazione di MSX ed è una
versione complessivamente
solida, rovinata solo dalla
collocazione del punteggio
e del pannello di stato sulla
destra dello schermo.
58 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
 LA NASCITA DI FROGGER

ATARI 8BIT (DISCO V1)

Per ragioni sconosciute, Sierra COMMODORE VIC 20
rilasciò per la linea Atari due Ok, questa è una delle rare
versioni su disco separate. Questa, eccezioni all’adagio “non
realizzata da John Harris, è molto si può rovinare Frogger” .
simile alla versione per cartuccia Visivamente, è davvero grezzo
(il che lascia pensare che fossero e la grafica disordinata rende
entrambe basate sullo stesso codice l’attraversamento del fiume
di base). davvero difficile.

ATARI 8BIT (DISCO V2) COMMODORE 64 (CARTUCCIA)

Questa versione alternativa, Un’altra discreta versione per cartuccia
realizzata da Chuck Benton, è di Parker Brothers. Graficamente è
leggermente più brutta dell’altra leggermente migliore della versione
e non è nemmeno così fluida, ma su disco di Sierra, ma pensiamo che
presenta un’esclusiva opzione abbia una giocabilità inferiore (tanto per
simultanea per due giocatori in cominciare, è più difficile).
erde si allea
cui il nostro eroe verde
ione!
con un amico arancione!

COMMODORE 64 (DISCO)
Questo gioco è stato codificato da
Chuck Benton, che ha realizzato la
seconda versione su disco per Atari
8-bit, e come tale è molto simile
a quella versione. Leggermente
migliore rispetto alla versione per
cartuccia C64.

TOMY TUTOR
Sembra una versione semplificata
della versione ColecoVision.
È bella, colorata e si gioca
abbastanza bene. Presenta tutti
i tipi di nemici, l’unico problema
è che appaiono tutti insieme,
anziché man mano che si avanza
nei livelli.
APPLE MAC
Viene da chiedersi perché
VIDEOPAC G7000 abbiano realizzato la
Il Videopac G7000 di Phillips - o conversione di questo gioco
Magnavox Odyssey 2 - è un’altra sullo schermo monocromatico
versione che divide la strada e il fiume dei primi Mac. Comunque tutte
su due schermi, anche se in questo le caratteristiche di Frogger
caso beneficia di una grafica a colori. sono presenti e quindi la sua
È molto essenziale e scarno, ma esistenza è quasi giustificata.
cattura l’atmosfera del coin-op.

PC DOS
APPLE II La versione per PC soffre di
Questa versione è bruttissima, colori scadenti (è possibile
ma come al solito la grafica selezionare diverse palette,
non influisce sul gameplay e ma nessuna è ideale) e di
c’è da divertirsi. Sicuramente un audio terribile, ma la
ricrea l’atmosfera del gioco giocabilità è eccellente.
arc
arcade meglio della versione Se all’epoca volevate
per Apple Mac. Frogger sul vostro PC, siete
stati soddisfatti.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 59

 I 25
Giochi migliori
per
Master System
Grazie a un complicato sistema di classifica basato su voti di appassionati, liste online e opinioni
nei forum siamo riusciti a selezionare i 25 giochi top per la console a 8-bit di Sega, un sistema
spesso dimenticato, ma in realtà abbastanza popolare in Italia negli anni ‘80.

Operation Wolf Bubble Bobble

bl
ble
QSviluppato da: Taito QAnno: 1990 QSviluppato da: Taito QAnno:
o 1988
QGenere: Sparatutto con pistola ottica QGenere: Platform

23
Taito è statoo uno dei e pochi grandi
g

25
La pistola ottica Light Phaser è
stata una delle periferiche Master sviluppatori esternii a supportareo
System che ha ottenuto maggior direttamentee il Master s System,
t
supporto dagli sviluppatori, e Operation Wolf è lo mentre molte altre aziende nde preferivano
f o
sparatutto con pistola ottica preferito su questo concedere i loro titoli in licenza a Sega per p
sistema. L’eccellente conversione includeva aggirare gli accordi restrittivi
trittivi cheh Nintendo
e
tutte le fasi del gioco arcade e consentiva imponeva a chi voleva sviluppare
viluppare per NES.
N
persino ai giocatori di lanciare granate Conversioni come Bubble ble Bobble b e hannoo
utilizzando il secondo controller. In effetti, era sicuramente reso l’aziendanda molto t popolare
l tra
una conversione così riuscita che è entrata a i possessori della console: le: il gioco
o presenta
e
far parte del pacchetto Master System II Plus in
Europa, sostituendo Safari Hunt.
California Games una serie di miglioramenti
e un rinnovato design, oltre
nti traa cui
ccu ogge
ltre a nuove
u
oggetti
t eextraa
sequenze
q
QSviluppato da: Sega QAnno: 1989
finali. A eccezione di qualche
alche rallentamento
l e e
QGenere: Sportivo
sfarfallio degli sprite, si tratta dii una conversione
n i n

24
Nonostante avesse il suo ampio incredibilmente fedele.
catalogo di successi arcade da
cui attingere, la Sega desiderava
portare sul Master System anche alcuni
successi per home computer... e così si
mosse attivamente nel mercato delle licenze.
Grazie a questi sforzi, l’eccellente titolo multi-
sport di Epyx è stato convertito con successo
sulla console 8-bit. Grafica colorata ed eventi
originali come lo skateboard e il surf hanno
portato una versione digitale del sole della
California nella case dei giocatori. C’è anche
un seguito, ma non è all’altezza dell’originale.
iginale.
e
 I MIGLIORI GIOCHI PER MASTER SYSTEM

Master of Darkness
QSviluppato da: SIMS QAnno: 1992
QGenere: platform

22
Spesso coloro che sono cresciuti con il NES liquidano i giochi
della Master System come versioni “tarocche” dei loro titoli
preferiti dell’infanzia e, anche se spesso non è così, è difficile
sostenere che Master of Darkness non sia un clone di Castlevania – seppur
di buona qualità. È un platform il cui obiettivo consiste nell’arrivare
a uccidere Dracula dopo aver affrontato ogni genere di nemico
soprannaturale... e anche le scale sono disegnate nello stesso strano
modo. Tuttavia, dal momento che Master of Darkness è stato lanciato solo
nei Paesi che adottavano il sistema PAL, dove il NES non era dominante,
c’erano buone probabilità che i giocatori non avessero mai provato il
capolavoro di Konami.
In Master of Darkness, lo psicologo e investigatore del paranormale
Ferdinand Social intraprende un viaggio nella Londra vittoriana per
indagare su una serie di omicidi in cui i cadaveri sono stati completamente
dissanguati. Chiaramente, questa non è opera di Jack Lo Squartatore
(anche se lo incontrerai come primo boss), e Social si ritrova coinvolto
in un incubo vampiresco. Master of Darkness è un gioco platform molto
efficace, caratterizzato da una grafica curata e da varie tipologie di nemici
da uccidere, inclusi fantasmi, zombie e pipistrelli. Non mancano i momenti
memorabili: sicuramente è impossibile dimenticare quando si rimane
intrappolati in una stanza con alcune statue di cera possedute che ci
inseguono in rapida successione.

È impossibile dimenticare il momento in cui rimaniamo

intrappolati in una stanza con alcune statue di cera possedute

GL
GLI
GLI IIN
LI INDIMENTICABILI
ND
DII ENT
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CA
CABILI VIDE
VIDEOGIOCHI
D OGI
O OCH
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CHI A
ANNI
NN
NNI
N 80 | 61
NI ’’80
NI 80 61
 Golvellius:
Valley Of Doom
QSviluppato da: Compile QAnno: 1988
QGenere: Action-GdR

21
A prima vista, i giocatori
che non hanno mai provato
Golvellius potrebbero liquidarlo
come un semplice clone di Zelda, ma
si sbaglierebbero perché l’avventura
sviluppata da Compile include diverse
modalità di gioco. L’esplorazione della
mappa (l’overworld) offre un’esperienza
simile al già citato classico per NES,
mentre le fasi dungeon propongono sia
della fasi platform che delle sezioni a
scorrimento verticale forzato, entrambi
caratterizzati dai sprite dei nemici
giganteschi e dettagliati. Questa varietà
aiuta a mantenere alto il livello di interesse,
mentre vi aggirate per il vasto mondo
di gioco, capace di garantire parecchie
ore di divertimento anche ai giocatori
esperti. Inoltre, verrete trascinati nel vivo
dell’avventura grazie ai personaggi che
incontrerete lungo il percorso, poiché le
loro provocazioni e le loro battute vanno
ben oltre il dialogo puramente funzionale
presente in molti giochi dell’epoca.

Choplifter Secret Commando

QSviluppato da: Sega QAnno: 1986 QSviluppato da: Sega QAnno: 1986
QGenere: sparatutto QGenere: sparatutto

19
Intitolato Rambo: First Blood Part II in Nord America

20
Il classico sparatutto con fasi di
salvataggio è stato uno dei primi e Ashura in Giappone, per la versione europea Sega
giochi a sbarcare su Master System ha tirato fuori un terzo nome che rende omaggio a
ed è stato quello visivamente più impressionante Commando, il classico sparatutto arcade di Capcom. Proprio come
tra i titoli di prima generazione. Prevedeva molti accade in quel gioco, ci si muove sullo schermo sparando ai soldati
sprite, velocità elevata, scorrimento fluido e e facendo esplodere le fortezze alla fine dei livelli. È un po’ più lento
parallasse multilivello che rendeva la grafica del titolo a cui si ispira ed è caratterizzato da sprite piuttosto grossi
ancora più spettacolare per l’epoca. Tanto per che sembrano scimmiottare lo stile Ikari Warriors, ma mantiene la
confondere le idee, la versione per Master modalità cooperativa a due giocatori che rende questi giochi così
System di Choplifter è, in realtà, la conversione di divertenti, facendo venire voglia di giocarci ancora.
una conversione: è infatti basata sull’arcade Sega,
che a sua volta è una conversione migliorata del
gioco per computer originale della Brøderbund.
Asterix
QSviluppato da: Sega QAnno: 1991
Ciò significa che include gli scenari extra e le
QGenere: platform
meccaniche di punteggio del gioco arcade con

18
l’aggiunta di un po’ di profondità e varietà visiva in Per una console che proponeva molti videogiochi
più rispetto alle versioni per home computer. platform ed era più popolare in Europa che altrove
all’inizio degli anni Novanta, il platform su licenza
Asterix era praticamente un titolo perfetto. L’antefatto vede i
romani tenere prigioniero il druido Panoramix, e, senza le sue
pozioni, i Galli non sono in grado di opporre resistenza all’esercito
imperiale. Giochi platform di alta qualità erano piuttosto comuni
su Master System, ma ciò che contraddistingueva questo titolo
era la possibilità di scegliere se giocare con Asterix oppure
Obelix. Il primo fa affidamento sulle sue piccole dimensioni e sulle
pozioni, mentre il secondo sfrutta la sua forza bruta in grado di
distruggere i blocchi. Ogni livello ha due layout, uno su misura perr
i punti forza di ciascun personaggio, quindi si ha un’esperienza
diversa a seconda dell’eroe scelto.

62 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 I MIGLIORI GIOCHI PER MASTER SYSTEM
Ninja Gaiden
N QSviluppato da: Sega Q Anno: 1988
Q Sviluppato da: SIMS QAnno: 1992
Q
QGenere: Platform
Q
17
Concesso in licenza da Tecmo e sviluppato
da SIMS (una filiale della Sega) questo
gioco è un’avventura completamente
nuova che conserva molti elementi dei giochi per
NES, ma con l’aggiunta di alcuni colpi di scena,
primo fra tutti una nuovissima mossa di salto
sul muro che sostituisce l’arrampicata dei giochi
precedenti.
Sebbene la grafica e la musica siano degne di
nota, ciò che rende il gioco così bello è il sistema di
controllo. Il protagonista Ryu Hayabusa può saltare,
attaccarsi alle piattaforme, tirare fendenti con la sua
katana e attivare attacchi speciali; bastano pochi
minuti di gioco e vi sentirete un vero ninja!
Enduro Racer
QSviluppato da: Sega QAnno: 1987 QGenere: Racing
16
Nonostante le cartucce fossero inevitabilmente più costose delle audiocassette e dei
floppy disk usati dagli home computer, Sega e alcuni distributori europei si impegnarono
per offrire ai loro utenti anche una linea di giochi a basso prezzo. Questo portò alla
nascita in alcuni Paesi della linea Sega Card con giochi economici come il popolare Enduro Racer
della Mastertronic.
Il gioco in sé è un po’ strano, in quanto non assomiglia molto all’omonimo arcade di Sega, ma
funziona più o meno come una versione isometrica di Excitebike (il gioco per NES). Dotato di
ottima longevità e di un sistema di potenziamento della moto (un motore più potente o sospensioni
migliorate fanno davvero la differenza) Enduro Racer spinge sempre a fare una nuova partita,
se non altro per cercare di migliorare i propri record da annotare nell’ultima pagina del manuale
di istruzioni. La versione giapponese Mark III di Enduro Racer utilizza una cartuccia più grande
rispetto alla versione occidentale e contiene, di conseguenza, livelli aggiuntivi, scenari più vari e
una presentazione migliorata.
Double Dragon
QGenere: Platform
15 Il classico picchiaduro di
Technos è sbarcato sul
Master System tramite una
versione programmata da Sega.
È un’eccellente conversione che ha
mantenuto il design di livelli, tutti i nemici e persino
tutte le armi dell’arcade. Soprattutto, include la
modalità a due giocatori che mancava alla versione
per NES.
The Ninja
QSviluppato da: Sega QAnno: 1986
QGenere: Sparatutto
14 Questa versione aggiornata
di Ninja Princess era molto
popolare tra gli utenti Master System
europei per via del suo prezzo
economico. L’azione frenetica di questo
sparatutto è tosta, ed è difficile raccogliere le cinque
pergamene necessarie per completare il gioco, ma
The Ninja rimane pur sempre un gioco estremamente
divertente.
Wonder Boy
QSviluppato da: Westone QAnno: 1987
QGenere: Platform
13 La prima versione di Wonder
Boy non è così complessa come
i capitoli successivi della serie, ma
è proprio per questo che ci piace.
Si tratta di un semplice platform a
scorrimento sinistra-destra alla Super Mario Bros. e
questa conversione dell’arcade è abbastanza fedele
all’originale… inoltre il potenziamento skateboard è
davvero stiloso.
Alex Kidd in Shinobi World
QSviluppato da: Sega QAnno: 1990
QGenere: Platform
12 Originariamente doveva essere
una parodia intitolata Shinobi
Kid con una versione chibi del famoso
ninja, ma poi è stato aggiunto Alex
Kidd per attirare l’attenzione dei suoi
fan. Il risultato è un gioco fantastico che mixa alla
perfezione platform e combattimenti, riuscendo così
a soddisfare i fan di entrambi i filoni.
R-Type
QSviluppato da: Compile QAnno: 1988
QGenere: Sparatutto
11 Nel corso degli anni, questo mitico
sparatutto è stato oggetto di varie
conversioni di alta qualità, tra cui spicca
quella per Master System. C’è qualche
sfarfallio degli sprite come ci si può
aspettare, ma per il resto è un risultato sorprendente,
ulteriormente arricchito da un livello segreto.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 63
 Out Run
QSviluppato da: Sega QAnno: 1987
QGenere: Racing

10
Non sempre questa console 8-bit è stata in grado
di ospitare conversioni convincenti dei giochi
arcade Sega, poiché faticava a emulare gli effetti
di ridimensionamento degli sprite di alcuni titoli di fascia alta.
Tuttavia, la sua versione di Out Run è decisamente ben riuscita.
L’impatto che questa cartuccia Master System ebbe al momento
del lancio fu impressionante, soprattutto perché riuscì a eclissare
tutti i porting di Out Run per home computer. Aveva una grafica
migliore e più colorata,
uno scrolling fluido
e includeva 15 piste
accompagnate dalle
3 memorabili melodie
del gioco arcade.
Con questa uscita la
Sega dimostrò con i
fatti la sua promessa
di portare la qualità
arcade nelle case dei
giocatori.

Fantasy Zone Wonder Boy in Monster Land

QSviluppato da: Sega QAnno: 1988 QGenere: Platform
QSviluppato da: Sega QAnno: 1986

8
QGenere: Sparatutto La seconda uscita arcade di Wonder Boy era lontano anni luce dal semplice platform
del suo predecessore, mantenendo fasi lineari ma introducendo una valuta, negozi,

9
Sulla scia del successo di Defender nelle sale giochi,
alla Sega decisero di creare Fantasy Zone, uno dei
primi esempi di sparatutto con grafica “carina”
mai prodotti. La conversione per Master System è fedele
all’originale, se si esclude la necessità di eliminare alcuni
fondali per poter visualizzare gli enormi boss sullo schermo.
Anche l’audio è ottimo, con efficaci riproduzioni dei brani
arcade. Per quanto riguarda il gameplay, è uno sparatutto
a scorrimento orizzontale molto serrato che richiede di
individuare e distruggere una serie di basi per combattere
i boss alla fine di ogni livello. I nemici sconfitti rilasciano
monete da spendere per acquistare i potenziamenti che ti
torneranno estremamente utili per le battaglie successive.
armi e armature potenziabili, e persino persone con cui conversare. C’erano anche
molti segreti da scoprire, con bonus e denaro nascosti ovunque e persino porte nascoste
da trovare. La combinazione di elementi di gioco di ruolo e platform arcade riscosse un
grande successo e definì quello che sarebbe stato il futuro della serie. La conversione
per il Master System ha tenuto il passo con l’arcade grazie a una grafica eccellente e un
gameplay ben bilanciato. È un gioco fantastico che ha gettato le basi per progetti ancora più
grandi negli anni successivi...
Castle of Illusion Starring Mickey Mouse
QSviluppato da: Sega QAnno: 1990 QGenere: platform

7
All’inizio degli anni 90 i platform legati ai film animati della Disney erano sinonimo di
Non fatevi ingannare dalla sua grafica “puccettosa”, perché
qualità grazie alle produzioni Capcom destinate al NES. La Sega provò a inserirsi in
Fantasy Zone propone una sfida davvero impegnativa!
quel filone programmando Castle of Illusion per il suo sistema 8-bit. La storia vede
Malgrado tutte le volte che fallirete, sentirete comunque la
Minnie rapita dalla malvagia strega Mizrabel, e Topolino lanciarsi alla ricerca delle sette
spinta a provarci ancora… e questa è una cosa che solo i
gemme color arcobaleno necessarie per salvarla.
grandi giochi sanno fare.
Dopo l’uscita nei negozi della sua nuova console Mega Drive, alla Sega decisero di
destinare il Master System a un target più
giovane… ma stranamente la sua versione di
questo titolo risultava più difficile di quella per
il 16-bit! Le intenzioni, comunque, non erano
cattive, dal momento che il nuovo design di livelli
era sì più complesso ma anche equilibrato. Non
è visivamente bello come il gioco per il Mega
Drive, ma sicuramente tiene incollato più a
lungo... e sembra che questo aspetto sia stato
particolarmente apprezzato dai fan.

64 | GLI
64 LI IND
INDIME
INDIMENTICABILI
IMENTI
M NTICAB
CA
AB
BILI VIDEOGIOCHI
O HI A
ANNI
ANNI ’80
8

Phantasy Star
QSviluppato da: Sega QAnno: 1987
QGenere: RPG
6 4
La sete di vendetta di Alis Landale contro
Re Lassic alimenta uno dei più grandi
giochi di ruolo di tutti i tempi e ha influito
ampiamente sullo sviluppo dei videogiochi di
questo genere su console. La grande cartuccia
da 4 megabit offriva una grande varietà grafica
e un’avventura davvero epica per quegli anni;
l’animazione fluida delle scene nel dungeon in
prima persona era uno spettacolo per gli occhi,
e il gioco consentiva persino ai giocatori di
salvare i progressi grazie al sistema di backup
con batteria interna. Tuttavia, questa tecnologia
rendeva Phantasy Star costoso, e, secondo noi,
questo è il motivo per cui il gioco non è riuscito
a rientrare nella top five.
Sonic The Hedgehog
QSviluppato da: Ancient QAnno: 1991 QGenere: Platform
3
Sebbene Sonic fosse stato realizzato
per promuovere i punti di forza del
Mega Drive, Sega non avrebbe negato ai
suoi clienti dei sistemi a 8-bit la possibilità di
giocare con la sua nuova simpatica mascotte.
Tuttavia, siccome il Sonic Team era impegnato
a creare la versione a 16-bit, Sega non aveva
le risorse per svilupparla internamente: è così
che entra in gioco Ancient, un nuovo team
co-fondato dal noto compositore di colonne
sonore per videogiochi Yuzo Koshiro. Sapendo
che una conversione diretta del platform
per Mega Drive sarebbe stata impossibile, il
team ha optato piuttosto per un adattamento
approssimativo che ha perso un po’ di velocità
e tutti i giri della morte, ma è rimasto fedele
allo spirito dell’originale.
In effetti, alcuni ritengono che la versione di
Sonic The Hedgehog per il Master System
sia in realtà un gioco migliore della sua
controparte a 16-bit. Sicuramente mancano
I MIGLIORI GIOCHI PER MASTER SYSTEM
Shinobi
QSviluppato da: Sega QAnno: 1988
QGenere: Run and gun
5
La prima delle avventure di Joe Musashi
ha ricevuto un’eccellente conversione
per il Master System, capace di includere
tutti i livelli arcade e i nemici… oltre una serie
di aggiornamenti pensati appositamente per
la console. Joe ora può resistere a più colpi
prima di morire e non deve più salvare tutti i
bambini rapiti… anche se in realtà recuperarli
è fondamentale per ottenere nuove armi,
recuperare punti vita e accedere ai classici livelli
bonus. Questi miglioramenti hanno permesso
a Shinobi di diventare la migliore conversione Psycho Fox
arcade per il Master System. QSviluppato da: Vic Tokai QAnno: 1989
9
QGenere: Platform
Prima di Sonic The Hedgehog, i platform
frenetici erano rari, ma Psycho Fox era
uno di questi. Prendendo il modello di
gioco base di Kid Kool, un platform disponibile
per NES, Psycho Fox ha come protagonista una
volpe che può trasformarsi in varie creature: un
ippopotamo capace di sferrare un pugno potente,
una scimmia in grado di saltare in alto, e una tigre
super veloce. La straordinaria progettazione
dei livelli e i controlli precisi hanno assicurato il
successo del gioco.
alcuni degli effetti più appariscenti, ma il gioco
include livelli completamente esclusivi con
un design più vario come uno a scorrimento
automatico, uno interamente verticale e uno
dall’impostazione labirintica. Se dell’iconica
colonna sonora di Masato Nakamura
rimangono solo il tema del titolo e la musica di
Green Hill Zone, la nuova musica di Koshiro si
rivela di altrettanta qualità.
Questo gioco ha rappresentato anche due
importanti momenti di svolta per la console:
è stato l’ultimo per il Master System a uscire
in Nord America, mentre in Europa ha
sostituito Alex Kidd in Miracle World come
gioco integrato nel Master System II, così da
prolungare la vita della console attirando
migliaia di nuovi utenti. Tuttavia, che lo
abbiate vissuto come un canto del cigno o
come una novità, è difficile negare che Sonic
The Hedgehog sia un eccellente platform che
merita di stare sul podio.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 65
 Alex Kidd in Miracle World
QSviluppato da: Sega QAnno: 1986
QGenere: platform

2
Era prevedibile che, se Sonic si fosse collocato in cima
alla classifica, la precedente mascotte di Sega non si
sarebbe piazzata troppo lontano. Nonostante altri quattro
titoli usciti su Master System, il debutto di Alex Kidd resiste
alla prova del tempo come il capitolo più forte della serie,
nonché uno dei migliori platform per questa console. Alex
Kidd in Miracle World deve molto a Nintendo: il gioco si ispira
al popolarissimo Super Mario Bros., con numerose similitudini
come i blocchi distruttibili che ne mostrano chiaramente
l’influenza.
Tuttavia, la scelta di Alex di prendere a pugni i blocchi anziché
colpirli con una testata è solo l’inizio di una serie di differenze
che rendono questo prodotto una storia a parte.
Mentre l’avventura dell’idraulico Nintendo si rivelava un gioco
platform abbastanza basico, Sega ha introdotto nel suo gioco
alcune funzionalità capaci di mantenere più vario il gameplay.
Le monete di Mario, ad esempio, esistevano esclusivamente
per fornire vite extra, mentre Alex può spendere i soldi che
raccoglie nei negozi. Può anche conservare gli oggetti da
utilizzare in seguito - una funzionalità che verrà poi aggiunta
alla serie Nintendo - e persino guidare veicoli come una
moto e un motoscafo. Le battaglie con i boss a sasso-carta-
forbici sembrano una strana aggiunta, ma per molti fanno
semplicemente parte del fascino unico del gioco.
Sega non ha mai tratto da Alex Kidd lo stesso beneficio che
Nintendo ha ricavato da Mario, ma non è difficile spiegare
perché questo gioco sia arrivato così in alto nella classifica: era
integrato in tutte le console Master System II nordamericane
ed europee, cosa che gli ha garantito una grande popolarità.
Un titolo comunque di grande spessore e longevità, battuto su
questa console da solo un altro gioco...

Ricco di funzionalità
per un gameplay vario
Alex Kidd è molto più di una variante di Super Mario Bros.

66 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 I MIGLIORI GIOCHI PER MASTER SYSTEM

Wonder Boy III: The Dragon’s Trap

QSviluppato da: Westone QAnno: 1989 QGenere: platform

1
Considerando che i platform dominano questa classica top 25, non stupisce trovarne uno
anche nel gradino più alto del podio! Definito “uno dei migliori giochi del suo genere disponibili
su qualsiasi console” da una popolare rivista di settore inglese, Wonder Boy III: The Dragon’s
Trap è innegabilmente un titolo di qualità eccezionale.
All’inizio del gioco vi ritroverete ad affrontare di nuovo il livello finale di Wonder Boy in Monster
Land, ma quando sconfiggerete il drago meccanico questa volta ci sarà una brutta sorpresa
per il protagonista! Verrà infatti maledetto e si trasformerà in una lucertola sputafuoco. Dopo
essere fuggito dal castello che gli crolla addosso, Tom Tom (ossia Wonder Boy) deve trovare un
modo per recuperare il suo aspetto umano e così inizia un viaggio che lo porterà in una foresta
spettrale, un deserto arido e una grotta ardente. Sembra ordinaria amministrazione per la serie,
ma, a differenza del suo predecessore, Wonder Boy III non contiene livelli individuali. Al contrario,
si svolge in un unico grande mondo in cui tutto è collegato, anche se inizialmente alcune aree
saranno precluse dalla presenza di ostacoli non sorpassabili.
Nel corso della storia Tom Tom incontrerà altri draghi e verrà trasformato in diversi animali
dotati delle abilità necessarie per andare oltre quei blocchi. Il primo è un minuscolo topo che
scala le pareti, seguito da un leone armato di un’enorme spada, e un’aquila in grado di volare.
Tutti questi moduli consentono di visitare nuove aree, ma anche di accedere a nuove zone in
quelle precedenti, creando i presupposti per una grande avventura in cui i segreti da scoprire
potrebbero nascondersi ovunque.
La struttura in stile Metroid è certamente fantastica, ma non è l’unica cosa che rende Wonder Boy
III così bello. I controlli sono precisi, mentre la grafica è colorata e ricca di dettagli; anche il tipico
sfarfallio degli sprite di questa console è ridotto al minimo. In alcuni punti, il gioco raggiunge quasi
la qualità visiva dei primi titoli per Mega Drive.
Wonder Boy III sarebbe già un gioco fantastico di per sé, ma, come sequel, funge da modello
da seguire per tutti gli altri. I nuovi giocatori entrano rapidamente nel vivo dell’azione grazie
all’ispirata introduzione del gioco, mentre i fan di vecchia data si trovano davanti una struttura
completamente nuova e nuove abilità con cui giocare. È significativo che Castlevania: Symphony
of the Night, un classico per PlayStation considerato da molti l’apice di quella serie, riprenda molti
tratti dal design di The Dragon’s Trap.
Ciò dimostra che Wonder Boy III: The Dragon’s Trap merita il riconoscimento di miglior titolo
per Master System, ed è uno di quei titoli che ogni vero appassionato di videogiochi dovrebbe
provare… magari nella sua riedizione HD con sprite disegnati a mano pubblicata nel 2017.

5 motivi per cui è il m

migliore
iglioore
È un’avventura davvero
epica, che richiede
Ciascuna
varie sessioni di gioco e
trasformazione è
salvataggi con password
unica nel suo genere e
per arrivare fino
cambia le dinamiche
alla fine.
di gioco.
È un ottimo esempio
dei punti di forza visivi
del Master System, con
grafica colorata e sfondi
dettagliati.
Partire dal livello finale
del gioco precedente
La colonna sonora di
è uno dei capitoli iniziali
Shinichi Sakamoto è
più geniali
fantastica e dovrebbe
di sempre.
ottenere molti più
riconoscimenti.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 67

 LA NASCITA DI
Incubi vividi, missili erranti e una vita sotto la minaccia
nucleare sono stati solo alcuni degli ostacoli che Dave
Theurer e Rich Adam hanno dovuto affrontare durante
la creazione del loro gioco figlio degli anni della Guerra Fredda
ave Theurer non è
D un uomo facile da
rintracciare. Il genio
dietro a capolavori
arcade come Tempest, I,
Robot e Missile Command è
ferocemente protettivo nei
confronti della sua vita privata;
tanto che ci sono voluti otto
lunghi anni di dolci coercizioni
e vere e proprie suppliche
per convincerlo a rilasciare
CARTA D’IDENTITÀ un’intervista su uno dei giochi
più iconici del settore. Tuttavia,
» PUBBLICAZIONE: ATARI se si considera il pedigree del
» SVILUPPO: DAVE THEURER
titolo di Dave, la lunga attesa ne
» USCITA: 1980
è valsa la pena! Con un sistema
» PIATTAFORMA: ARCADE
di controllo innovativo, una
» GENERE: SPARATUTTO
meccanica di gioco intensa e un
tema molto sentito all’epoca,
Missile Command è senza dubbio
uno dei videogiochi più iconici
degli anni Ottanta. Anche se
il gameplay finale è merito
esclusivamente di Dave, l’idea
di base arriva da un livello più
alto di Atari. “Ricordo che il mio
manager, Steve Calfee, mi chiese
di creare un gioco di difesa
missilistica in cui il giocatore
doveva difendersi dai razzi in
68 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
arrivo, il tutto mostrato sulla
riproduzione di display radar”,
conferma Dave quando gli
chiediamo delle origini di Missile
Command. “Tutto iniziò da quel
briefing, ma poi decidemmo
di scartare lo schermo radar
e aggiungemmo città, basi
missilistiche e così via”.
Si trattava di uno spunto un po’
tetro per quegli anni, soprattutto
perché si viveva realmente sotto
la costante minaccia di una
possibile guerra nucleare tra USA
e URSS.
La volontà di legare il gioco allo
spettro della bomba atomica
divenne ancora più evidente
quando vennero proposti i titoli
per il nuovo progetto. “Alcuni dei
nomi che ricordo includevano
Missile Command, Ground
Zero, The End e Armageddon”,
continua Dave. “C’erano pro e
contro per ogni nome suggerito,
ma la riconoscibilità era una
preoccupazione fondamentale,
molto più del fatto che risultasse
cupo. Vennero scartati Ground
Zero e Armageddon perché
in molti non conoscevano il
significato di quei termini.
Se ricordo bene, Gene Lipkin
suggerì il nome Missile Command.
C’era un consenso generale sul
fatto che fosse efficace, e così
lo scegliemmo”. La successiva
preoccupazione di Dave fu quella
di assicurarsi di non rendere
il gioco una glorificazione di
qualcosa che, all’epoca, era
considerata una minaccia molto
reale. “Volevo che la gente
prendesse coscienza degli orrori
di una guerra nucleare. Non
volevo mettere i giocatori nella
posizione di bombardare città
solo per divertimento, perché
li avrebbe desensibilizzati da
tali orrori”, spiega. “Tuttavia,
schierarsi su posizione
difensiva era accettabile,
perché cosa c’è di più nobile che
salvare 10 milioni di persone
dall’annientamento? La lezione
finale, però, è che nessuno
vince in una guerra nucleare,
ed è per questo che abbiamo
fatto esplodere la schermata
‘THE END’ fino al riempimento
dello schermo, dopo che tutte le
città sono scomparse”. Anche il
programmatore junior di Missile
Command Rich Adam affronta il
tema etico quando gli chiediamo
delle potenziali controversie
che il gioco avrebbe potuto
attirare all’epoca. “Non ero così
preoccupato dell’impatto sul
pubblico come lo era Dave, ma

» Il manuale di istruzioni per la versione
home computer Atari. Non si trovano più
opere d’arte come questa...
di certo non volevo cimentarmi
in qualcosa che simulasse un
vero e proprio scenario di terza
guerra mondiale”, ci svela.
“Si discuteva di questo tema in
ufficio, ma il nostro mantra era
quello di realizzare
un gioco astratto e
concettuale, in cui
esplodevano solo dei
Non volevo mettere
pixel”. Nonostante i giocatori nella posizione
le preoccupazioni
morali legate a Missile di bombardare città solo
Command, Dave,
Rich e il resto del per divertimento
team si lanciarono
nel progetto con
grande entusiasmo. Dopo tutto,
si trattava dell’inizio dell’industria
videoludica, un periodo
incredibilmente eccitante per
tutti coloro che hanno avuto
la fortuna di parteciparvi. “Nei
primi anni ci siamo sentiti dei
pionieri”, ricorda Dave con un
evidente senso di orgoglio.
“All’epoca non c’erano molte
aziende di videogiochi arcade.
E non c’erano nemmeno molti
strumenti per lo sviluppo
dei giochi, per cui dovevamo
crearceli noi internamente…
anche se non era una cosa a
cui dedicavamo molto tempo,
perché la preoccupazione
principale era rendere i nostri
giochi più divertenti da giocare”.
È un sentimento che Rich
condivide pienamente: “È stato
un ambiente eccezionale in cui
lavorare e siamo stati fortunati
altro titolo, a eccezione di un LA PAROLA
possibile sequel, era previsto per A LYLE RAINS
questo hardware”. Siamo riusciti a parlare
A questo punto chiediamo con l’ex dirigente di
se l’idea di usare la trackball Atari della popolarità di
Missile Command, ed ecco
come sistema di controllo cosa ci ha detto. “Dave
fosse sempre stata l’unica Theurer, come nel caso di
scelta o se furono valutate altre Tempest, ha fatto un lavoro
opzioni. “Il mio ricordo è che fin fantastico nel mettere a
dall’inizio fu scelta la trackball. punto il ritmo del gioco
e nel rendere i comandi
Nessuno mise in dubbio che reattivi”.
» [Arcade] Far deviare la traiettoria delle si trattasse dell’interfaccia “Atari non si è mai
bombe intelligenti intorno alle esplosioni ottimale”, conferma Rich. fatta problemi a creare
è stata una delle sfide. “All’epoca stavamo usando le simulazioni di battaglie,
anche se per circa due
trackball anche in molti giochi decenni abbiamo evitato
perché eravamo noi a definire sportivi come il calcio e il football la violenza diretta su
le regole. Ogni idea era fresca americano”, continua Dave. avatar umani e veicoli.
e nuova e non era mai stata “Era un dispositivo perfetto Ma nel 1981 il mondo era
provata prima, e questo era per controllare con precisione ancora coinvolto nella
Guerra Fredda. L’idea
davvero divertente”. il mirino di lancio, per cui non dell’olocausto nucleare
Come molti dei giochi Atari, venne mai messo in discussione”. sulle città aggiungeva
Missile Command è stato Anche altre caratteristiche di a Missile Command
costruito da zero, il che significa Missile Command non sono un’ulteriore carica di
tensione che per alcuni
sopravvissute dal era un po’ troppo vicina a
prototipo al gioco casa. Si potrebbe ipotizzare
finale. “Quando
stavo creando la
che, in quanto parte della
cultura popolare degli anni
striscia di terra con Ottanta, Missile Command
abbia persino esercitato
le città da difendere,
provai a dargli
XQDFHUWDLQȵXHQ]DVXL
responsabili della politica
una forma che di difesa, portandoli a
ricordasse i paesaggi progettare il sistema
missilistico cosiddetto
della California… ‘Guerre stellari’. Ma in
ma il risultato fu realtà, se avessero giocato
che Dave e il resto del team orribile”, ricorda Rich. “Lyle davvero, avrebbero saputo
non hanno avuto il vantaggio [Rains] è stato colui che alla fine FKHVLȴQLYDVHPSUHSHU
di utilizzare un motore già ha ideato le città dall’aspetto di perdere”.
esistente, cosa che è comune fortezza da difendere”.
nell’industria di oggi. La possibilità di far esplodere
“A quell’epoca, si trattava di le città del mondo reale, anche
lavorare con hardware sempre
nuovi”, spiega Rich, “quindi a
ogni nuovo progetto si doveva » [Arcade] Alcuni missili si
ricominciare da zero”. dividono in altri missili più piccoli.
Un’esplosione ben programmata
La costante creazione di nuova li spazzerà via tutti.
tecnologia personalizzata ha
fatto sì che durante la creazione
di Missile Command ci fosse uno
stretto rapporto tra Dave e il
team incaricato della creazione
del cabinato. “Il capo progetto
Dave Sherman sviluppò un
hardware personalizzato solo
per questo gioco perché sapeva
che la parte inferiore dello
schermo aveva bisogno di più
colori per le città, le basi, i terreni
e così via”, spiega Dave. “Nessun
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 69
 se rappresentate da semplici
pixel, fu presto abbandonata,
il che a sua volta contribuì ad
allontanare il gioco da qualsiasi
possibile collegamento con la
vita reale. Ci sono state molte
altre idee che sono state testate,
ma anch’esse sono cadute
rapidamente nel dimenticatoio.
È direttamente Dave a svelarci
alcuni
al spunti iniziali che
alla
al fine furono ignorati
» Sono stati creati diversi cimeli per Missile Command, tra cui un album, e il perché: “Si parlava
una spilla da collezione e persino un set di audiolibri. di inserire sottomarini
che spuntavano a
sorpresa
s e lanciavano
missili
mis a corta gittata, ma
m decidere se cambiare direzione,
all’atto
’atto pratico non aveva
all’a
senso
enso perché ogni altra
se
minaccia
minac veniva dal cielo.
m piccoli intoppi, Rich ritiene che
Le
L ferrovie
f trasportavano
i missili tra le città e le basi,
ma [era] ritenuto troppo
complicato per i giocatori.
C’erano nomi programmabili
per le città; questo rendeva
il gioco più significativo per
i giocatori che ci vivevano
vicino... ma meno rilevante per
tutti gli altri. Avevamo anche
pensato a un display fisico
gigante sopra il monitor che
conteneva luci lampeggianti, nti,i,
nt
indicatori di stato e altri
elementi. Era però
troppo costoso e troppo
difficile da mantenere
(le lampadine erano
troppo difficili da
sostituire), inoltre non era
agevole giocare e guardare
questo display esterno”.
Missile Command presentava
anche numerose sfide tecniche
per i suoi sviluppatori, molte
delle quali venivano affrontate
per la prima volta. “L’intero
programma doveva essere
contenuto in circa 12K ed era
scritto in linguaggio assembly”,
ricorda Dave. “Dovevamo anche
escogitare metodi fulminei
per disegnare linee e cerchi
in tempo reale, in modo che
il movimento fosse fluido, e
dovevamo costantemente
lavorare entro i limiti imposti
dalla tecnologia dell’epoca”.
Rich ricorda come un aspetto
70 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
apparentemente semplice
come le bombe intelligenti
causò parecchi grattacapi:
“Gestire il nuovo hardware
e far sì che funzionasse era
già abbastanza difficile,
ma anche programmare
il comportamento delle
bombe intelligenti fu una vera
sfida”. E prosegue: “Dotarle
di un’intelligenza artificiale
è qualcosa che oggi appare
scontato, ma all’epoca era una
sfida. Usammo una funzione
di rilevamento del colore
nella loro regione per far loro
una soluzione di cui eravamo
molto fieri”. Malgrado questi
la creazione di Missile Command
sia filata abbastanza liscia.
“Siamo partiti con la creazione
dei missili base, ma volevamo
anche aggiungere un po’ di
varietà, così creammo i satelliti
e gli aerei. Abbiamo poi inserito
i MIRV (quelli che si suddividono
in più missili) e le famigerate
bombe intelligenti. A quel punto
eravamo soddisfatti dell’azione
su schermo. Questo è il modo
che
che all’epoca
al usavamo per
dare
da vita ai videogiochi.
Definivamo
D un nucleo
base a cui provavamo ad
aggiungere caratteristiche
di
d cui poi testavamo
l’efficacia
l’ef in termini di
gameplay. Con Missile Command
questo processo fu molto
naturale”. Una volta terminato
il prototipo, era giunto il
momento di sottoporre il
nuovo gioco alla prova sul
campo. Si trattava di una fase
cruciale, perché la quantità di
monetine raccolte decideva se
era il caso di portare a termine
quel progetto. Questo test non
sembrava preoccupare Dave, il
quale era convinto di avere per
le mani un successo: “Mi ricordo
che dovevo sempre chiedere
ai colleghi di non giocare al
prototipo così da permettermi
di poterci lavorare sopra”,
ricorda. “Vedere che in ufficio
tutti smaniavano per fare una

» [Arcade] Dave ha tenuto a precisare
che Missile Command non glorificava
la guerra nucleare e la schermata
finale per spiegare che, in una simile
circostanza, tutti perdono.
partita appena possibile mi fece
capire che avevamo per le mani
qualcosa di vincente”.
Anche Rich non era
preoccupato per la prova sul
campo e,
come Dave,
era convinto
che il gioco
Dave Theurer soffrì per
avesse una
possibilità
mesi di terribili incubi in cui le
di successo città erano spazzate via da
maggiore
rispetto ad devastanti attacchi nucleari
altri. “Bisogna
rendersi
conto che si trattava di uno dei
primi titoli a colori, quindi aveva
un vantaggio gigantesco su
tutta la concorrenza”, esordisce.
“Ricordo un giovane ragazzo che
probabilmente era nell’esercito.
Stava analizzando il gioco e
aveva semplificato la tecnologia
pensando che tutto fosse
merito di un nuovo chip. Aveva
un’eccitazione e un entusiasmo
incontenibili”. Dopo il successo
del test, Missile Command
» Dave ci ha gentilmente fornito questa immagine della parte superiore
originale presa in considerazione per Missile Command. Le spese e la
manutenzione delle luci, unite alla distrazione che provocavano, hanno
fatto sì che venisse eliminata dal gioco finale.
venne lanciato nelle sale giochi,
diventando rapidamente un
grande successo per Atari;
tuttavia questa esperienza
creativa lasciò il segno su Dave,
soffrì per mesi di terribili incubi
in cui le città erano spazzate
via da devastanti attacchi
nucleari. Nonostante questo
effetto collaterale, lui è ancora
oggi molto orgoglioso del suo
lavoro. “Fin dal primo giorno,
quando Steve Calfee mi ha
affidato l’incarico di realizzare
un gioco di difesa missilistica,
ho avuto la netta sensazione
che la gente avrebbe voluto
giocarci”, ammette. “Abbiamo
visto l’entusiasmo dei colleghi
quando sono venuti in
laboratorio a giocarci durante lo
sviluppo. Avevamo sviluppatori
del sistema Atari VCS che
venivano a trovarci - erano nello
stesso edificio - e giocavano
per ore nel nostro laboratorio.
Abbiamo visto l’eccitazione
LA NASCITA DI MISSILE COMMAND
dei giocatori quando abbiamo
fatto il primo test. Abbiamo
registrato ottimi incassi in tutte
i cabinati civetta diffusi prima
della commercializzazione
ufficiale. È stata un’esperienza
molto positiva dall’inizio alla
fine”. Anche Rich è soddisfatto
del modo in cui il gioco è stato
realizzato, e cita il potere che
ha dato all’utente come una
delle ragioni del suo successo
duraturo. “È una bella sensazione
avere il controllo totale su
una macchina
incredibilmente
complessa”,
spiega. “All’epoca,
con solo un
quarto di dollaro
ci si poteva sentire
come il salvatore
del mondo… e
la gente brama
questo tipo
di potere. In un certo senso,
quello che vendevamo era un
‘massaggio’ all’ego del giocatore,
cosa che anche oggi fanno la
maggior parte dei videogiochi”.
Un ringraziamento speciale a Dave
Theurer e Rich Adam per il loro
prezioso tempo, a Martin Goldberg
per i consigli e le immagini e a Paul
Drury per aver portato a compimento
una ricerca durata otto anni.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 71
MISSILI
IN ARRIVO.
INTERROMPERE,
INTERROMPERE!
Missile Command è stato un
grande successo per Atari,
quindi non sorprende che
venne subito dato il via alla
realizzazione di un sequel.
Dopo essersi fatto le ossa
con il gioco originale, era il
turno di Rich per assumere
il ruolo di game director.
Sfortunatamente il secondo
capitolo non arrivò mai
nelle sale giochi a causa di
una serie d’imprevisti.
Un vero peccato, visto che
la sua descrizione ci riempie
di entusiasmo per quello
che sarebbe potuto essere.
“Era pensato per essere
giocato simultaneamente
da due giocatori”, esordisce.
“Ognuno aveva la sua area
di competenza in metà
monitor e ci si attaccava
a vicenda. Era un’idea
davvero stimolante, ma non
era altrettanto divertente
da mettere in pratica.
Lanciare missili contro
gli avversari, mentre nel
contempo ci si difendeva,
era una meccanica troppo
ambiziosa per quegli anni”.
“Non ho mai trovato
un modo per rendere
quell’idea praticabile e,
inoltre, difendere solo metà
schermo rendeva tutto
WURSSRIDFLOH$OODȴQHLO
progetto venne cancellato
perché semplicemente
non guadagnava.
Quando iniziavi un lavoro
sapevi che c’era il 50%
di possibilità che non
arrivasse alla produzione.
Era un ambiente molto
competitivo, però, e io
volevo creare qualcosa
di veramente forte.
Purtroppo, con Missile
Command 2 non è stato
così”.
 Un
Principe Jordan Mechner aveva solo 21 anni quando iniziò
a sviluppare il suo capolavoro! Oggi, trentaquattro
anni dopo la creazione, siamo andati a chiedergli
com’è nato Prince of Persia
Q uando nel 1989 apparve
per la prima volta Prince of
Persia, i giocatori dell’epoca
rimasero senza parole
davanti alle animazioni fluide del
protagonista e all’innovativo design dei
livelli, a volte frustrante, ma sempre
divertente.
E oggi? Mechner guarda indietro a
questo franchise che lo ha sostenuto per
più di 20 anni, ed è felice. È felice che la
gente si sia presa a cuore questo gioco
regale ed è estasiato dal fatto di aver
realizzato il sogno di un ragazzo. Eppure
avrebbe potuto essere molto diverso.
Dopo aver creato il primo capitolo per il
computer Apple II e dopo aver assistito
a porting su quasi tutti i sistemi esistenti,
Mechner pensò di abbandonare la
programmazione per seguire il suo sogno
di diventare un regista.
La popolarità di Prince of Persia e la
72 | GLI
LI IN
IND
INDIMENTICABILI
IMENTICABILI DIDEOGIOCHI ANNI ’80
difficoltà di intraprendere una carriera nel
cinema lo riportarono però all’industria
del divertimento elettronico, dove venne
coinvolto non solo nel sequel del suo
capolavoro, ma anche nel primo reboot di
ultima generazione.
I suo sogni hollywoodiani vennero
parzialmente esauditi quando nel 2010
uscì il film Prince of Persia in cui lui era
coinvolto come sceneggiatore.
Ma torniamo indietro nel tempo, ai
momenti che hanno preceduto l’inizio
della programmazione del primo
gioco di Prince of Persia. Durante la
sua permanenza all’Università di Yale,
Mechner aveva lavorato alla produzione
di un titolo d’azione chiamato Karateka.
Era il 1984 e il giovane programmatore
newyorkese aveva sperimentato il
rotoscoping, una tecnica di animazione
che prevede che gli animatori ricalcassero
fotogramma per fotogramma il
movimento di un film in carne e ossa.
Il risultato finale fu un rivoluzionario
platform beat-‘em-up che aveva
una storia dal ritmo incalzante,
sfondi scorrevoli e, grazie al lavoro di
rotoscoping di Mechner, animazioni più
fluide rispetto a gran parte di ciò che era
in circolazione all’epoca.
“Mi sono divertito a produrre Karateka”,
dice Mechner. “All’epoca volevo fare
questo tipo di gioco di combattimento di
karate, ma una volta finito e visto che era
andato bene, ho voluto spingermi oltre”.
È stato allora che decise di dedicarsi
a qualcosa di diverso. “La mia idea
con Prince of Persia era di usare quella
tipologia di grafica e combinarla con la
risoluzione di enigmi”.
Mechner ricevette il suo computer
Apple II all’età di 15 anni e ha trascorso
gran parte del tempo usandolo per
sperimentare con l’animazione.
Usò suo fratello David come modello,
facendolo saltare, accovacciare e
correre, realizzando filmati che ha poi
utilizzato per catturare le sfumature
dell’agilità umana. Da adolescente era
un grande appassionato dei blockbuster
ad alto ritmo degli anni Ottanta, come
Indiana Jones e i numerosi film di
Spielberg.
“Ho amato i primi dieci minuti de
I predatori dell’arca perduta”, afferma,
con un tono entusiasta che conserva
nonostante il passare del tempo. “Ciò che
volevo ricreare nel mio gioco era quel
tipo di azione in cui si sente che l’eroe è
costantemente in pericolo, ma riesce a
salvarsi per un pelo”.
tra i giochi

» [360] L’originale Prince of Persia del 1989

è stato rifatto da Gameloft e pubblicato da
Ubisoft per Xbox Live Arcade. Presentava lo
stesso gameplay, ma con un nuovo design dei
personaggi, nuove animazioni e nuovi effetti
luce. Sono state inoltre aggiunte trappole,
enigmi e nemici.

» I combattimenti furono più pesanti

che mai nella nuova edizione, con
il Principe chiamato a eliminare
numerosi nemici in una sola volta.

GL IIN
GLI INDIMENTICABILI
NDIM
DIMENT
TICA
ICABILLI V
VIDEOGIOCHI
IDEO
IDEOGIOC
OCHI A
ANNI 80 | 73
NNI ’80 3
Giocografia di Prince of Persia

In Prince of Persia si aveva infatti la

1989 Prince of Persia
sensazione che un passo falso o una
(Apple II, DOS, NES,
mossa sbagliata in combattimento
SNES, Game Boy, Game
avrebbe portato a una morte certa…
Boy Color, Mac OS,
e questo era quello che effettivamente
Amstrad CPC, Amiga,
succedeva. Così, per evitare di rendere
Atari ST, PC Engine,
l’esperienza troppo frustrante, Mechner copie, aveva una
Mega-CD, Mega Drive,
ebbe l’intuizione che gli errori non straordinaria capacità
SAM Coupé)
avrebbero portato alla perdita di una di far apparire le
1994 Prince of Persia 2: vita o al game over, ma semplicemente macchine a 8-bit alla
The Shadow and the ridotto i minuti che avevate a pari dei computer
Flame (DOS, SNES, disposizione per completare l’avventura. più avanzati. L’unica
Mac OS) Questo concetto di tempo rimarrà uno nota stonata fu che ci vollero
degli elementi caratterizzanti della cinque anni prima che ne uscisse un
1999 Prince of Persia 3D seguito.
serie in tutte le sue incarnazioni.
(Windows, Dreamcast)
“Credo che ciò che sorprese molti, Se Karateka e il primo Prince of Persia
2000 Prince of Persia: a parte il gioco in sé, fu il fatto rappresentavano un enorme salto di
Harem Adventures che l’Apple II all’epoca era una qualità nel gameplay per il giovane
(Mobile) piattaforma molto vecchia”, confida Mechner, Prince of Persia 2: The Shadow
Mechner. Quando ho finito Prince and the Flame era essenzialmente la
2003 Prince of Persia: stessa cosa, con un maggior numero di
of Persia nel 1989, il computer aveva
Le sabbie del tempo
più di dieci anni. All’epoca ritenevo combattimenti, al punto che non era raro
(PS2, Xbox, Windows,
- e certamente lo ritengo ancora oggi - che combattere contro quattro nemici.
GameCube, Mobile)
il primo Prince of Persia fosse decisamente Il sequel era caratterizzato da un
2004 Prince of Persia: superiore e addirittura superasse le livello di difficoltà molto più elevato, una
Spirito guerriero speranze che avevo riposto nel gioco grafica migliore e una area da esplorare
(PS2, Xbox, Windows, all’inizio, quando l’avevo concepito nel 1985. più ampia. C’era anche una trama
GameCube, Mobile) Ma allo stesso tempo cominciavo a vedere più complessa: dopo aver sposato la
altri titoli e altre piattaforme che potevano Principessa, la coppia vive felice solo per
2005 Prince of Persia: superarlo, tecnicamente, in termini di 11 giorni e poi finisce vittima di un nuovo
I due troni piano malvagio di Jaffar. Quest’ultimo
capacità, quindi in questo senso mi sentivo
(PS2, Xbox, Windows, prende le sembianze dell’eroe e trasforma
come se stessi cercando di tenere il passo
GameCube, Mac OS X)
con un mercato che si stava evolvendo
2005 Prince of Persia anche mentre programmavo”.
Revelation (PSP) Il debutto di Prince of Persia fu un grande
successo. Venne convertito su decine di
2006 Battles of Prince macchine e apparve su console diverse
of Persia (DS)
come il NES e il Game Boy di Nintendo e il
2007 Prince of Persia Master System e il Mega Drive di Sega.
Classic (PSN, XBLA, Wii) Il gioco, che vendette 2 milioni di
2007 Prince of Persia:
Rival Swords (PSP, Wii) » (DS) Ci sono state molte versioni
di Prince of Persia, tra cui Battles of
2008 Prince of Persia Prince of Persia per Nintendo DS, che
(PS3, Xbox 360, Windows, si svolgeva tra Sands of Time e Warrior
Within. Si trattava di un gioco tattico
Mac OS X, Mobile) a turni che ha avuto un’accoglienza
contrastante da parte dei fan.
2008 Prince of Persia:
The Fallen King (DS)
2010 Prince of Persia:
Le sabbie dimenticate
(PS3, PSP, Xbox 360,
Windows, Wii, DS)
2014 Prince of Persia:
The Lost Crown
(Nintendo Switch, PS4,
PS5m Windows, Xbox
One, Xbox Series X/S)
74 | GLI
74 GLI
LI INDIMENTICABILI
IND
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DIDEOGIOCHI
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A
ANNI
NNI
NI ’80
’80
80
 PRINCE OF PERSIA

il nostro eroe in un mendicante che viene
costretto a fuggire dal regno. La nave su cui
scappa è però colpita da un fulmine e lui
naufraga in una terra lontana dalla Persia,
deciso a tutto per tornare indietro dalla sua
amata.
Questa evoluzione narrativa mette in
risalto la passione di Mechner per raccontare
storie, per cui è lecito domandarsi perché
quel sequel finisce per essere più incentrato
sui combattimenti. “Interessante...”, riflette
il programmatore. “Be’, non direi che mi
sono pentito di aver inserito più battaglie,
perché nel primo capitolo avevo rifatto i
livelli così tante volte nell’arco di tre anni che
per il secondo gioco volevo uno sviluppo
molto più convenzionale, una sorta di
pianificazione”.
Il piano per il secondo gioco fu approvato
» [CPC] “Sposa Jaffar... o muori entro
un’ora”. Una scelta scontata se non
fosse che la Principessa conta
sull’aiuto del suo eroe.
nel settembre 1991 con grande
sollievo di Mechner che temeva che
l’editore, Brøderbund, non volesse un
seguito.
Due dei responsabili dell’azienda,
John Baker e Michelle Bushneff, avevano
la sensazione che il progetto gli stesse
sfuggendo di mano e per questo volevano
avere un maggiore controllo sul team che
si stava costituendo.
Questa volta non era possibile lavorare da
solo; l’industria dei videogiochi era maturata
e l’asticella delle aspettative era più alta.
Così, mentre Mechner creò il titolo originale
in gran parte senza aiuto, per il sequel si
avvalse di un team.
Nonostante l’enorme popolarità del primo
episodio, il programmatore ammette di
aver sentito la pressione. Non voleva che il
progetto fallisse, sia per il suo bene che per il
marchio stesso.
“Se dovessero iniziare a dubitare di me,
potrebbe diventare un incubo”, scrisse
all’epoca sul suo diario. C’era la sensazione
che stesse cavalcando la cresta
dell’onda, recitando questo sogno
hollywoodiano in forma di pixel, ma
anche la preoccupazione che la
sua corona potesse cadere da un
momento all’altro. Da principe a
mendicante… proprio come il
suo protagonista.
“Sì, avevo una squadra, un gruppo di
artisti e programmatori”, ci racconta.
“In un certo senso ho diretto il gioco a
distanza. All’epoca vivevo a Parigi per
girare un film, e non ero disponibile 12 ore
al giorno per lo sviluppo. Credo che sia stato
un privilegio che ho avuto grazie al successo
del primo”.
Contemporaneamente allo sviluppo
di Prince of Persia 2: The Shadow and the
Flame, Mechner ha dovuto supervisionare
la tanto attesa versione per Apple Mac
dell’originale. Doveva uscire nell’ottobre
del 1991, ma la pressione ha fatto slittare
di nuovo i tempi e l’uscita è avvenuta nel
1992. Il lavoro procedeva anche su altri
porting, dando a Mechner la possibilità di
implementare il suo lavoro con una grafica
migliore o livelli aggiuntivi: la versione SNES
ne aveva 20 anziché 13 e il limite di tempo fu
successivamente raddoppiato.
“Quando ho visto la versione SNES di
Konami sono rimasto a bocca aperta”,
dice Mechner. “Non ero il programmatore,
quindi per me era come giocare da nuovo
arrivato e stavo sperimentando la mia
creazione nel modo in cui lo faceva un
giocatore di qualche anno prima. Non
sapevo cosa sarebbe successo dopo ed
era una sensazione bellissima. Questo mi

Il principe di celluloide » Uscito nel 2010, Prince of Persia: Le sabbie

del tempo è interpretato da Jake Gyllenhaal,
Jordan Mechner rivela i suoi pensieri sul film Ben Kingsley e Gemma Arterton.
che ha proposto, scritto e contribuito a sviluppare

“Era il 2004 e mi venne l’idea di guardare piuttosto che da giocare.

proporre Prince of Persia come film.
Con Le sabbie del tempo, sentivo
che era una seconda occasione
decisamente valida, così ho preparato
un trailer, utilizzando filmati del gioco
e l’ho mostrato a Jerry Bruckheimer.
Ho anche proposto la storia del film,
che volevo fosse diversa da quella
del gioco. Ho mantenuto alcuni
elementi di Le sabbie del tempo, ma
l’ho modificata come una storia da
Io credo che i giochi e i film debbano
essere approcciati in modo molto
diverso. Perciò sono tornato a quella
che era stata la fonte di ispirazione
per Prince of Persia, e cioè un
particolare tipo di azione cappa e
spada di cui I predatori dell’Arca
perduta era un esempio.
Mi sono ispirato anche a Robin Hood
e ho cercato di fare un film di quel
genere”.

GLI IN
INDIM BILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 75
INDIMENTICABILI
DIMENT
ENTICA
ICABIL
 » Uno dei problemi riscontrati nel
reboot del 2008 erano gli aiuti di
Elika. La donna afferrava il Principe
ogni volta che si trovava in difficoltà,
rendendo il gioco molto semplice.

gioco molto curato e per il quale sono

spronò anche a rendere speciale il sequel:
le limitazioni tecniche del primo capitolo
erano dovute alla necessità di far stare tutto
in 64k di memoria, ma ora le cose erano
radicalmente diverse e potevo essere molto
più creativo che in passato”.
La scarsa comunicazione tra lui e il suo
team ha fatto sì che per i primi tre mesi i
grafici lavorassero senza poter confrontarsi
con lui e questo fece nascere molti dubbi
nell’editore che arrivò a minacciare di ridurre
il budget. Mechner doveva quindi convincere
Baker che si trattava di un titolo che valeva
l’immenso investimento previsto e per
riuscirci usò uno dei classici trucchi dei
registi hollywoodiani: far sentire il
capo coinvolto nel progetto.
L’approccio a Prince of Persia
2 fu molto coinvolgente, gli
piaceva poter intervenire
per sedare le tensioni nel
team e trovare soluzioni a
problemi come i pesanti
tagli alla grafica.
E non si è nemmeno
pentito di aver dovuto
ridimensionare le
ambizioni del
gioco. “A volte mi
sembra che un
stati spesi molti soldi possa apparire un
po’ troppo asettico”, dice. Ed è proprio
in quei giorni tormentati che Mechner si
rese conto di amare quell’ambiente, che
a suo dire era “più divertente del cinema
studentesco in 16 mm”.
Man mano che il gioco si avvicinava al
completamento, lui mostrava chiari segni di
affaticamento mentale, arrivando al punto
di non curarsi di dettagli importanti come
il titolo. Poco gli importava se il nome fosse
stato The Shadow and the Flame, City of the
Dead o City of Souls… ormai l’unica cosa che
gli interessava era finire il progetto.
Il risultato finale fu però all’altezza delle sue
aspettative?
“In parte sì, ma allo stesso tempo non
riuscivo a sentire completamente mio quel
sequel. Il primo gioco occupò diversi anni
della mia vita ed era completamente mio.
Lo vivevo e lo respiravo ogni giorno… Prince
of Persia 2 era invece il prodotto di un lavoro
di squadra e, come tale, frutto anche di
compromessi”.
In quel periodo Mechner ha lottato
intensamente con il suo io interiore. Era
chiaro che gli piaceva il lavoro di game
designer, ma allo stesso tempo si rendeva
conto che molti dei suoi sogni non si
stavano realizzando. Decise comunque
di proseguire nel settore fondando la
Smoking Car Productions con cui produsse
The Last Express, un titolo d’investigazione
ambientato sull’Orient Express nel 1914.
Purtroppo i risultati di vendita di
questa sua ultima fatica furono molto al
di sotto delle aspettative, anche a causa
dell’abbandono del reparto marketing di
Brøderbund settimane prima della sua

Atletici Re Il Principe non è l’unico personaggio

di gioco noto per la sua fisicità

PRINCE OF PERSIA STRIDER MARIO SONIC THE HEDGEHOG TWINSEN EARTHWORM JIM

Agilità 17/20 Agilità 19/20 Agilità

A 17/20 Agilità 14/20 Agilità 15/20 Agilità 17/20
Forza 17/20 Forza 18/20 F
Forza 17/20 Forza 17/20 Forza 16/20 Forza 18/20
Resistenza 18/20 Resistenza 17/20 R
Resistenza 17/20 Resistenza 15/20 Resistenza 18/20 Resistenza 18/20
Combattimento 17/20 Combattimento 18/20 C
Combattimento 16/20 Combattimento 14/20 Combattimento 14/20 Combattimento 16/20
Aspetto 18/20 Aspetto 18/20 A
Aspetto 10/20 Aspetto 17/20 Aspetto 5/20 Aspetto 1/20
Totale 87/100 Totale 90/100 T
Total
o e 77/100 Totale 77/100 Totale 68/100 Totale 70/100
76 | GLI INDIMENTICABILI DIDEOGIOCHI
DE ANNI ’80

Giochi ispirati dal Principe
FLASHBACK
Sviluppatore: Delphine Software
Distributore: US Gold
Piattaforme: Amiga, Acorn,
Archimedes, Mega Drive, DOS,
SNES, 3DO, Atari Jaguar, CD-I
Anno: 1992
Sia Flashback che Prince of
Persia utilizzavano la tecnica
del rotoscoping, ma sono stati
sviluppati indipendentemente l’uno
dall’altro. Lo stile dei due giochi è
molto simile ed essendo Flashback
successivo a Prince of Persia, è
probabile abbia tratto ispirazione
dal gioco di Mechner.
ODDWORLD: ABE’S
ODDYSEE
Sviluppatore: Oddworld
Inhabitants
Distributore: GT Interactive
Piattaforme: PlayStation, PC
Anno: 1997
Sebbene il creatore della saga di
Oddworld, Lorene Landing, abbia
dichiarato che il gioco si ispira
maggiormente a Another World,
è innegabile che presenti anche
alcuni elementi ripresi da Prince
of Persia, soprattutto per quanto
riguarda il layout dei livelli e la
giocabilità.
DIZZY
Agilità 7/20 Agilità
Forza 9/20 Forza
Resistenza 10/20 Resistenza
Combattimento 0/20 Combattimento
Aspetto 1/20 Aspetto
Totale 27/100 Totale
BLACKTHORNE
Sviluppatore: Blizzard
Entertainment
Distributore: Interplay
Piattaforme: SNES, DOS, Sega
32X, MAC, GBA
Anno: 1994
Blackthorne era meno platform
e si concentrava maggiormente
su enigmi e combattimenti, ma
l’ispirazione era chiara.
Il personaggio aveva le stesse
abilità del Principe ma i
combattimenti in questo gioco
sono troppo ripetitivi, cosa che non
accadeva in Prince of Persia.
HEART OF DARKNESS
Sviluppatore: Amazing Studio
Distributore: Interplay
Piattaforme: PlayStation, PC
Anno: 1998
Prince of Persia ha creato un
sottogenere di giochi platform
2D, che è stato continuato da
titoli come Heart of Darkness.
Questo side-scroller 2D aveva un
gameplay simile, con il personaggio
principale che camminava, saltava
e si arrampicava attraverso i
livelli, attaccando tutti i nemici
che incontrava. Questo gioco ha
contribuito a mantenere vivo il
sottogenere.
AGENT 4125 DALEY THOMPSON
16/20 Agilità
10/20 Forza
12/20 Resistenza
3/20 Combattimento
17/20 Aspetto
58/100 Totale
TOMB RAIDER
Sviluppatore: Core Design
Distributore: Eidos Interactive
Piattaforme: Sega Saturn,
PlayStation, PC, Macintosh,
Windows Mobile, N-Gage, PSN
Anno: 1995
Con il suo mix di corsa, salto e
arrampicata, l’ispirazione per
Tomb Raider è chiara. Lara Croft è
essenzialmente un Indiana Jones
al femminile, il personaggio che
ha ispirato Mechner. I rompicapo
di Prince of Persia sono stati,
in sostanza, trasportati in un
lussureggiante mondo 3D.
ASSASSIN’S CREED
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Distributore: Ubisoft
Piattaforme: PS3, Xbox 360,PC
Anno: 2007
Ci riferiamo alla versione mobile
del gioco sviluppata da Gameloft
che era incredibilmente simile a
Prince of Persia, anche se con più
funzioni. Anche Assassin’s Creed
per console riprendeva alcuni
spunti (soprattutto nell’agilità del
personaggio) dalla seconda trilogia
di Prince of Persia.
LARA CROFT
19/20 Agilità
A 16/20
17/20 Forza
F 15/20
17/20
16/20 Resistenza
R
16/20
0/20 C battimento
Com
17/20 A etto
Asp 20/20
69/100 T le
Tota 84/100
PRINCE OF PERSIA
uscita nel 1997. A questo fallimento si
aggiunse anche l’arrivo di Prince of Persia
3D a opera di Red Orb Entertainment,
una versione con grafica poligonale che, a
causa di alcuni problemi di tipo finanziario,
fu distribuita nei negozi senza un vero e
proprio controllo di qualità.
I bug erano evidenti e le recensioni erano
pessime, anche se alcuni ci vedevano anche
degli aspetti positivi.
Il terzo gioco capitolo seguiva la stessa
premessa a scorrimento laterale dei
precedenti e aveva una storia simile.
C’erano guardie e trappole e a Red Orb va
riconosciuto il merito di essere riuscita a
trasporre efficacemente il gameplay dei
primi due lavori di Mechner in un mondo 3D.
Alcune recensioni lodarono il ritmo
dell’azione e trovarono che la nuova
impostazione grafica, a parte le animazioni
dei personaggi, rendesse giustizia alla
saga. Il problema principale era il sistema
di controllo poco reattivo e una pessima
gestione dell’inquadratura. La visuale era
fissata alle spalle del Principe e questo
ostruiva la visuale di alcuni ostacoli e
rendeva difficile il combattimento. Mechner
non fu coinvolto nel progetto se non in
qualità di consulente, perché nel frattempo
aveva frequentato la scuola di cinema e
aveva girato il breve documentario Waiting
for Dark, incentrato sulle terribili condizioni di
vita a L’Avana a Cuba.
“Il terzo gioco è stato uno sviluppo che
Brøderbund fece internamente”, dice. “Ma
non ne soffrii molto perché in quegli anni
il cinema era il mio obiettivo”. Mechner ha
comunque giocato a Prince of Persia 3D,
anche se ammette di non essere andato
oltre il secondo livello e che prova un certo
imbarazzo per il risultato finale.
“Conoscevo il team al lavoro sul gioco ed
ero al corrente di ciò che stavano facendo. Il
loro progetto sembrava interessante”, dice
diplomaticamente. “Anche io speravo che
avrebbe funzionato, ma è stato uno sviluppo
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 77
 » [Xbox] I due troni ha fatto un passo indietro
rispetto all’estetica cupa di Spirito guerriero.

molto complicato con molte battute
d’arresto”.
Per lui, in realtà, il gioco è diventato una
sorta di fastidio che desidera cancellare.
“Non lo vedo come un capitolo ufficiale
della serie”, dice. “È un po’ come un episodio
parallelo. Per me l’ispirazione del Principe
è sempre arrivata dai film con Errol Flynn,
Douglas Fairbanks o da Indiana Jones ne
I predatori dell’Arca perduta. Era un tipo di
eroe d’azione che definiva la sua personalità
attraverso le difficoltà che affrontava.
Non si trattava di dialoghi o espressioni
facciali. Esprimeva il suo essere
attraverso il movimento e, se mi
guardo indietro, il terzo gioco era carente messo insieme il secondo gioco. Sono
proprio in questo aspetto”. passato attraverso The Last Express, un
Confessa poi di aver avuto bisogno progetto di tre anni che ha comportato
di ricaricare le batterie provando cose l’avvio di una società e un grande
nuove, ma questo gli ha fatto perdere di impegno da parte mia. Inoltre temevo
vista il franchise che aveva costruito. Nel che il mercato fosse
2001, tuttavia, ricevette una telefonata da cambiato e che il pubblico
Ubisoft, il cui presidente voleva discutere volesse solo giochi come
la possibilità di ricreare il gioco per una Tomb Raider”.
nuova generazione. Mechner non fu subito Prince of Persia: Le sabbie
convinto della proposta. del tempo è stato pubblicato
“Ho ricevuto una telefonata direttamente nel 2003 per PlayStation 2,
da Yves Guillemot [presidente di Ubisoft, Xbox, Gamecube e PC. Il
NdR]”, ricorda. “Ubisoft aveva appena personaggio principale mostrava
acquisito i diritti della serie da Brøderbund di nuovo movimenti fluidi come
e credo che una delle motivazioni fosse nell’originale e le ambientazioni
quella di riportarlo in auge. Io però avevo contribuivano davvero a ricreare
ancora i diritti di proprietà intellettuale ed un’atmosfera mediorientale.
ero ancora scottato dei risultati di critica Non c’erano dubbi sul fatto che
dell’ultimo episodio. Chiesi così a Ubisoft la il Principe fosse tornato, ed era
rassicurazione che fosse sviluppato da una più bello che mai. Spettacolari
grande squadra”. sequenze d’azione e un sistema
Il produttore raggiunse Mechner all’E3 di controllo preciso e reattivo
di LA per discutere ulteriormente del diedero vita a un capitolo in
progetto. “È stato strano per me tornare grado di lasciare i giocatori a
in quell’ambiente”, dice Mechner. “Erano bocca aperta.
successe molte cose da quando avevo Il gioco ha anche celebrato le

Sospesi nel tempo

BRAID
Sviluppatore: Jonathan
Blow
Distributore: Microsoft
Game Studios
Piattaforme: PS3, Xbox 360,
Windows, Mac OS X
Anno: 2008
Il gioco di Jonathan Blow,
come PoP, parla di un uomo
alla ricerca di una principessa
rapita. Ma mentre la storia
è incentrata su scoperte e
approfondimenti personali,
offre ai giocatori la possibilità
di manipolare il tempo.
È possibile riavvolgere fino a
punti precedenti alla morte o
utilizzare il tempo per risolvere
enigmi. Un capolavoro 2D
dall’aspetto rétro.
SHADOW OF
MEMORIES
Sviluppatore: In-House
Distributore: Konami
Piattaforme: PS2, Xbox,
Windows, PSP
Anno: 2001
Questo classico cult del 2001
per PS2 vi metteva nei panni
di Eike Kusch, un uomo morto
all’inizio del gioco. Dopo che
il suo spirito acquisisce la
capacità di viaggiare nel
tempo, va avanti e indietro nel
2001, nel 1980, nel 1902 e nel
1580, alla ricerca di un modo
per evitare la propria morte
nel presente.
THE CHAOS ENGINE
Sviluppatore: Bitmap
Brothers
Distributore: Renegade
Software
Piattaforme: Amiga, Amiga
CD32, DOS, Risc OS, Atari
ST, Mega Drive, SNES
Anno: 1993
Uscito nel 1993 e creato
dai Bitmap Brothers, The
Chaos Engine vede la
tecnologia di un viaggiatore
del tempo cadere nelle
mani di un inventore che
produce una linea temporale
alternativa e una macchina
in grado di manipolare la
materia, lo spazio e il tempo,
resuscitando ogni sorta di
bestie orribili.
THE LEGEND OF
ZELDA: OCARINA TIME
Sviluppatore: In-house
Distributore: Nintendo
Piattaforme: Nintendo 64
Anno: 1998
In questo gioco Nintendo del
1998, è possibile viaggiare tra
due periodi temporali, ma ci
sono anche molte opportunità
di teletrasportarsi in luoghi
già visitati in precedenza in
un gioco che, per la natura
del suo titolo, suggerisce che
è possibile utilizzare il tempo
e lo spazio come il proprio
parco giochi definitivo.
TIME ZONE
Sviluppatore: Roberta
Williams
Distributore: On-Line
Systems
Piattaforme: Apple II
Anno: 1982
Scritto da Roberta Williams
per l’Apple II, Time Zone
permette di viaggiare nel
tempo e di risolvere enigmi.
L’input avveniva tramite testo,
ma l’utente era comunque in
grado di incontrare alcuni dei
personaggi più celebri della
storia, da Giulio Cesare a
Cleopatra. Se Roberta potesse
tornare indietro nel tempo,
forse non avrebbe venduto il
gioco per l’incredibile cifra di
99 dollari.

78 | GLI INDIMENTICABILI DIDEOGIOCHI ANNI ’80


sue radici, con l’originale Prince of Persia,
incluso nel disco. “Ho amato Le sabbie del
tempo”, dice Mechner. “Mi è sembrato molto
fedele all’originale, ma allo stesso tempo un
capitolo in grado di reggersi da solo”.
Un anno dopo, i pensieri di Mechner
si rivolgeranno nuovamente al cinema.
Scrisse una sceneggiatura dedicata al suo
gioco e usò spezzoni presi dal videogame
per mostrare a possibili finanziatori come
sarebbe stato il film. Jerry Bruckheimer,
(produttore della serie I pirati dei Caraibi) si
accaparrò i diritti cinematografici e portò
avanti il progetto. Per Mechner si trattava
della realizzazione di un sogno, il
film che aveva desiderato per tutta
la vita era stato reso possibile grazie
alla sua perseveranza. “Ho lavorato a
stretto contatto con Ubisoft per Le sabbie
del tempo. Mi sono trasferito a Montreal per
l’ultima parte dello sviluppo e ho lavorato
come game designer e scrittore ma, dopo
l’uscita del gioco, mi sono trasferito a Los
Angeles per iniziare a proporre il gioco come
progetto cinematografico. Questo mi ha
impedito un maggior coinvolgimento nel
secondo gioco della serie, Spirito guerriero”.
Spirito guerriero è uscito nel 2004 ed è
stato seguito dal terzo gioco della seconda
trilogia, I due troni, che ha debuttato nel
» [PC] Nel sequel di Prince of Persia,
The Shadow and the Flame, Mechner
continuò a fare della storia un aspetto
centrale del gioco.
PRINCE OF PERSIA
» [360] Le sabbie
dimenticate del 2010
ci riporta alla trilogia di
Le Sabbie del tempo.
2005. Mechner era ormai completamente
immerso nel suo progetto cinematografico.
“Penso che con l’avanzare della seconda
trilogia i giochi siano diventati molto più
cupi”, dice. Entrambi i sequel sono stati
molto apprezzati, sulla scia del successo
di Le sabbie del tempo. Alcuni hanno
ritenuto che Spirito guerriero avesse preso
parte del fascino del primo gioco, ma il
titolo aveva tempi di gioco più lunghi e
il combattimento fu meno ripetitivo. La
storia riprendeva dalla fine di Le sabbie del
tempo, e l’elemento del viaggio nel tempo
era sempre in primo piano.
Nel 2008, Ubisoft realizzò un nuovo reboot
chiamato semplicemente Prince of Persia,
considerato da molti un esperimento non
troppo riuscito a causa di una meccanica
di gioco molto semplificata in cui non era
possibile fallire. “Ho pensato che fosse molto
bello per certi versi”, dice Mechner.
Nel 2024 è previsto l’arrivo di un ennesimo
reboot intitolato The Lost Crown. Si tratterà di
una storia originale non legata direttamente
ad alcun episodio precedente, ma in cui
saranno presenti di nuovo le sabbie del
tempo che, questa volta, verranno utilizzate
dall’antagonista del gioco anziché dall’eroe
(chiamato Sargon).
Questa volta Mechner non è coinvolto
direttamente nello sviluppo, ma ha subito
espresso il suo sostegno al team e lo ha
descritto come “il gioco della serie che ho
sempre desiderato”.
Quando gli chiediamo di tirare le somme
della sua esperienza nel mondo dei
videogiochi si sofferma a riflettere. “Prince
of Persia è il progetto in cui sono stato più
profondamente coinvolto, come scrittore
e creatore. Quando guardo la serie nel suo
complesso, provo un senso di stupore.
Se avessi potuto avere un Pugnale del
Tempo nel 1985, quando ho iniziato a
sviluppare il primo gioco, e se avessi anche
solo immaginato quanto stava capitando,
non ci avrei mai creduto perché era molto
di più di quanto avrei potuto sognare”.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCH
VIDEOGIOCHI
HI ANNI 80 | 79
ANNI ’80
 COME È NATO

Anche se non è stato certamente il primo sparatutto a

scorrimento laterale, è sicuramente uno dei titoli che più ha
influenzato questo genere di giochi. Abbiamo parlato in esclusiva
con il produttore Kazuma Kujo, di Irem Software Engineering,
della creazione di una delle pietre miliari dell’industria videoludica
viluppato da Irem Software Engineering e Quando il primo capitolo arrivò nelle sale arcade,

S pubblicato nelle sale giochi nel 1987, R-Type

aprì gli occhi a molti su ciò che il genere
degli sparatutto era veramente in grado di
offrire. Costruito sull’hardware M-72 System di Irem
(lo stesso che ci avrebbe regalato Mr Heli e Ninja Spirit)
R-Type è stato il primo capitolo di una lunga saga che si
è distinta anche per aver scelto di sostituire il canonico
numero con lettere dell’alfabeto greco (Delta, Leo), ma,
soprattutto per essere riuscita a mantenere sempre
alto il suo standard qualitativo.
i giocatori dell’epoca rimasero esterrefatti per via
della sua grafica sorprendente, dell’elevato livello di
difficoltà e di un gameplay decisamente innovativo.
I suoi otto livelli erano impeccabili nel design e pieni
di navi iconiche, nemici fantasiosi, armi dall’aspetto
spettacolare e alcuni degli scontri con i boss più epici
mai visti in un videogioco. Ambientato nel 22° secolo,
R-Type raccontava la guerra tra i combattenti R-Type
alleati e una malvagia minaccia biologica nota come
Impero Bydo. Il gioco originale avvolge entrambe le

80 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80


fazioni nell’ambiguità, non spiegando mai chi o cosa
siano gli alieni o perché ciascuna delle due fazioni
sia in guerra. I giochi successivi, tuttavia, avrebbero
elaborato e spiegato che i Bydo erano una creazione
dell’uomo, un orrendo esperimento (probabilmente
un’arma biologica) nate nel 26° secolo prima di
essere risucchiate in un wormhole. Lasciati evolvere
da qualche parte negli oscuri recessi dello spazio,
crescono in forza e numero e viaggiano indietro
nel tempo fino al 22° secolo per vendicarsi dei loro
creatori. I Bydo sono rappresentati come una forza
malevola, un virus maligno incapace di ragionare. Il
loro iconico stile biomeccanico ha un’inquietante
somiglianza con i disegni del seminale Alien di HR Giger,
contribuendo abilmente a creare un’associazione
con la loro malvagità. R-Type è stato il primo gioco ad
adottare questo stile grafico, ma di certo non sarebbe
stato l’ultimo, dato che ha generato una miriade di
cloni e imitatori. “Abbiamo pensato che sarebbe
MA COS’È MAGIC DRAGON?
Nonostante il coin-op sia stato distribuito da Nintendo
in Occidente, il NES non ha mai avuto una versione
XɝFLDOHGLR-Type. Tuttavia esiste una versione
particolare a opera di Magic Series Corp. Il gioco,
intitolato Magic Dragon, è un bizzarro clone di R-Type
che sostituisce il caccia R-9 con un jet giallo e trasforma
i nemici in uccelli, cavalieri medievali e salsicce con le
game. Il layout dei livelli e il gameplay è molto simile
al capolavoro di Irem e si dispone anche di un’arma
caricabile e di una variante del ‘Force’. La cosa peggiore
del gioco è comunque la versione di Dobkeratops a
opera di Magic Series, che ora assomiglia a un disegno
fatto da un bambino di 5 anni.
stato estremamente difficile caratterizzare il titolo
proponendo avversari solo biologici o solo meccanici,
ed è per questo che abbiamo optato per una fusione
dei due” , ricorda Kazuma. La scelta si rivelò vincente,
perché il solo impatto grafico del gioco fu sufficiente
a stuzzicare la curiosità dei giocatori. Questo interesse
fu senza dubbio rafforzato dal fatto che il primo boss,
il Dobkeratops dalla coda di scorpione (noto anche CARTA D’IDENTITÀ
come Doppelganger, Krell e Gladiator), apparisse sugli » PUBBLICAZIONE: IREM,
adesivi laterali e sui volantini del cabinato attirando gli NINTENDO
sguardi anche del più distratto frequentatore di sala » SVILUPPO: IREM
giochi. La sua mostruosa forma di feto, impigliata in » USCITA: 1987
bulbi oculari fluttuanti, occupa la quasi totalità dello » PIATTAFORMA: ARCADE
schermo di gioco alla fine del primo livello e la sua » GENERE: SPARATUTTO
A SCORRIMENTO
presenza crea tensione mentre il piccolo caccia R-9
del giocatore è costretto ad avvicinarsi sempre più al
suo grottesco bersaglio. La popolarità di Dobkeratops
era tale che Irem si assicurò di riproporre la creatura
anche in altri episodi della serie. Infatti, il gigantesco
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 81

UN ALTRO TIPO
Il terzo gioco ambientato
nell’universo di R-Type ha
rappresentato un’enorme
svolta per la serie, tanto
che molti fan non sanno
FKHªH΍HWWLYDPHQWH
parte della saga. Uscito
con l’ingannevole titolo
Armed Police Unit Gallop
(alias Cosmic Cop), mette il
giocatore nel ruolo di un
membro di una società
di sicurezza privata
incaricata di cacciare e
distruggere le macchine
impazzite dei Bydo.
L’aspetto e il gioco sono
molto diversi da quelli di
R-Type. L’aerodinamico
R-9 è stato sostituito da
una nave dall’aspetto
cicciottello, chiamata R-11B
Peace Maker. L’azione è
anche molto più veloce,
alcuni elementi dei
fondali possono essere
distrutti e l’arma laser
speciale si ricarica e punta
automaticamente sui
nemici. Forse la meccanica
più innovativa del gioco
è la possibilità per il
JLRFDWRUHGLPRGLȴFDUHOD
velocità di scorrimento.
Purtroppo, però, non c’è
niente di meglio di R-Type.
Forse è per questo che
Irem ha scelto di non
collegarlo apertamente al
franchise.
» Il primo livello di R-Type mette subito
alla prova i giocatori.
boss spesso in tutto il franchise, in particolare in
R-Type Final, dove era completamente realizzato in 3D
e attendeva il giocatore in un covo sottomarino. “Il
design di quell’iconico nemico era antecedente la
creazione di R-Type. Venne creato dal nostro designer
principale subito dopo essere entrato in Irem, ed è
stato poi inserito nel gioco senza alcuna modifica
rispetto al bozzetto originale. Per quanto riguarda i
boss, ci siamo impegnati molto per creare personaggi
unici, qualcosa che nessuno aveva mai visto prima”.
Sono proprio i fantasiosi e gargantueschi guardiani
di fine livello una delle caratteristiche uniche di
R-Type, e tra questi il più impressionante era senza
dubbio la nave da guerra Bydo, un boss così enorme
che si estendeva per l’intero terzo stage, svolgendo
essenzialmente il ruolo sia di fondale che di boss.
Sebbene questa idea sia stata successivamente
copiata da molti altri giochi (Contra III, Pulstar e Thunder
Force III ne sono un esempio), la cannoniera Bydo
gialla e verde rimane qualcosa di unico nei ricordi
di chi la ha affrontata. “In realtà, quell’astronave era
originariamente destinata a essere il boss finale
dell’intero gioco, ed era stata progettata come
l’astronave madre dei Bydo. Poi ci rendemmo conto che
c’era il rischio che solo una piccola parte dei giocatori
arrivasse ad affrontarla, per questo abbiamo deciso di
anticipare la sua apparizione allo Stage 3.
Personalmente credo che il boss
dello
d Stage 5, Bellmate, sia però più
interessante. Appare con tante masse
di
d cellule intorno a sé, che volano verso
la nave del giocatore una dopo l’altra, e
il suo schema di attacco è unico”.
R-Type presentava otto livelli tortuosi
ma meravigliosamente progettati
(a meno che non stiate giocando
“Nella fase
iniziale della
progettazione
volevamo che
l’astronave
potesse
sparare anche
verso l’alto e
verso il basso”
KAZUMA ON THE R9 FIGHTER
alla versione TurboGrafx 16, che era divisa in due
parti alla sua uscita iniziale) ed era famoso per la sua
implacabile difficoltà… anche se l’azione su schermo
era molto meno frenetica di quella proposta dai suoi
contemporanei. Persino il primo stage poteva rivelarsi
un cimitero di R-9 in mani inesperte, ma grazie alla
perfetta combinazione dell’abilità di Irem per il design
e l’avvincente gameplay i giocatori non potevano fare
a meno di iniziare una nuova partita. “Dato che il gioco
è stato originariamente sviluppato per le sale arcade,
abbiamo bilanciato la difficoltà tenendo conto dei
risultati raggiunti dai giocatori, basandoci su quanto
lontano si potesse arrivare con un solo credito”, spiega
Kazuma. Molta attenzione venne dedicata anche al
design del caccia Arrowhead R-9, tanto che ancora oggi
è una delle astronavi più iconiche e amate del genere
sparatutto. Il suo corpo snello ed elegante, che sfocia in
una cabina di pilotaggio blu dall’aspetto tondeggiante lo
rendono così riconoscibile che a parte piccole modifiche
è rimasto uno dei punti fermi dell’intera serie. Nella
sua forma iniziale, l’R-9 è dotato di un cannone a onde,
un’arma che può essere caricata tenendo premuto
il pulsante di fuoco e utilizzata per lanciare un fascio
di energia concentrato (chiamato "Beam" ) verso il
nemico. Questo elemento ha aggiunto al gameplay
una meccanica di rischio e ricompensa, in quanto i
giocatori erano costretti a valutare se tenere premuto il
pulsante per un attacco speciale devastante o sparare
a raffica per sbarazzarsi delle numerose minacce più
piccole. Nonostante lo status di icona dell’R-9, Kazuma
rivela che il caccia Arrowhead ha quasi rischiato di non
essere incluso nel videogioco finale. “All’inizio avevamo
pensato di mettere il giocatore ai comandi di un robot
che si trasformava in aereo da combattimento, ma con
lo sviluppo del gioco questa idea si è gradualmente
evoluta nell’inserimento del dispositivo chiamato “Force”.
 COME È NATO R-TYPE

» Sotto: Il boss del primo » Il boss del secondo stage di R-Type è memorabile per la fastidiosa
livello Dobkeratops è apparso guardia del corpo serpeggiante che dimora nelle sue viscere.
praticamente in ogni pubblicità
di R-Type mai stampata, il che
lo ha reso un elemento iconico
della serie.

» Above is some of the artwork used to celebrate both

Contra 4 and the franchise’s twentieth birthday. Highly
stylised, it gives a good indication of the mayhem found in
the game.

» Sotto: R-Type è stato portato praticamente su ogni sistema

(tranne che sul NES) e tutti valgono la pena di essere giocati.

Nella fase iniziale della progettazione volevamo che
l’astronave potesse sparare anche verso l’alto e verso il
basso, oltre che da davanti a dietro”, continua Kazuma.
“Infatti, nella forma robotica poteva girarsi e sparare
all’indietro, ma il concetto non funzionava molto bene.
A quel punto ci siamo resi conto che potevamo
risolvere il problema usando un dispositivo esterno”.
La “Force” era di fatto un power-up indistruttibile
separato che poteva agganciarsi a entrambe le
estremità della nave e che si rivelò essere un’altra
importante innovazione che aiutò R-Type a distinguersi
dai suoi simili. Era sia un’arma potenziabile che uno
scudo (perché assorbiva il fuoco nemico) e poteva
essere anche lanciata sulla traiettoria dei nemici,
staccarla per permettergli di vagare sul campo di
gioco e usarla per passare strategicamente dalla
difesa anteriore a quella posteriore con la semplice
pressione di un pulsante. I giocatori più smaliziati
capirono subito che una sua gestione strategica era la
chiave per poter avanzare nel gioco. Il Dobkeratops, ad
esempio, può essere facilmente eliminato lanciando la
sfera indistruttibile nel suo punto debole, piuttosto che
bombardarlo ripetutamente con il laser. Come sono
nati il concetto e l’idea di Force? “Ci siamo ispirati allo
scarabeo stercorario e alla palla che crea e fa rotolare”,
rivela Kazuma. “Inizialmente poteva essere agganciata
anche alla parte superiore e inferiore della nave, non
solo a quella posteriore e anteriore, ma abbiamo
trovato il concetto difficile da usare, quindi l’abbiamo
rimosso. In quegli anni continuavano a uscire tantissimi
sparatutto di altri editori e noi eravamo determinati a
fare qualcosa che risultasse immediatamente diverso”.
La serie R-Type è in auge dal 1987 e nel corso della
sua storia è stato anche trasformato in un gioco di
strategia per PSP chiamato R-Type Tactics e ha subito
l’immancabile rilancio attraverso reboot e versioni
HD. In un’era in cui gli sparatutto a scorrimento sono
relegati a una nicchia di mercato, come ha fatto R-Type
a rimanere così popolare? “Immagino che questo sia
dovuto al suo gameplay che richiede de sia prontezza
di riflessi, che un uso intelligente della
ella Force”,
spiega Kazuma. “Inoltre, forse hanno no contribuito
anche la varietà e il divertimento nell’imparare
ell’imparare
la formazione degli attacchi, l’ambientazione
entazione del
gioco, il design delle creature e così via. Credo
che il motivo per cui questo gioco è eternamente
attraente sia perché la sua unicità nonon invecchia
mai”. Il perché sia considerato un titolo
olo leggendario e
rivoluzionario è evidente giocando al primo capitolo:
ha semplicemente azzeccato tutto al primo colpo.
Nella sua infanzia, ha guidato, rivoluzionato
voluzionato e
plasmato uno dei generi di videogiochi ochi più popolari
e fondamentali di sempre. Avviate
R-Type ora e vi renderete subito
conto che il gioco regge
ancora alla grande.

RETRO
RET
ETR
RO GAMER
GA
GAM
GAM
MER
ER 8
83
3
 I MIGLIORI 25 GIOCHI

per lo
Spectrum DI TUTTI I TEMPI
ANCHE SE SURCLASSATO DAL COMMODORE 64, IL PICCOLO HOME
COMPUTER NERO CON I TASTI DI GOMMA HA GODUTO DI UNA BUONA
POPOLARITÀ ANCHE IN ITALIA. MALGRADO LE SUE NOTE LIMITAZIONI
TECNICHE OFFRIVA UNA SELEZIONE DI GIOCHI DAVVERO AMPIA, CON LA
PRESENZA DI VERI CAPOLAVORI DELL’EPOCA. ECCO QUELLI CHE SECONDO
I NOSTRI SONDAGGI ONLINE ERANO I MIGLIORI

84 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 I MIGLIORI GIOCHI PER LO SPECTRUM

Batty Cybernoid Nebulus

Anno: 1987 Anno: 1988 Anno: 1988
Pubblicato da: Hit Pak Pubblicato da: Hewson Consultants Pubblicato da: Hewson Consultants
Arkanoid avrà Il meraviglioso Sono numerosi i

25 anche beneficiato
di una conversione
estremamente raffinata
sull’umile ZX Spectrum, ma non è
all’altezza di questa meravigliosa
opera firmata Hit Pak. Ogni livello
è stato progettato magnificamente:
ci sono enormi quantità di
potenziamenti che includono un
laser, punti vita extra e un pratico
passaggio di livello, oltre a tante
opzioni diverse, inclusa una
divertente modalità cooperativa
che divide efficacemente la parte
inferiore dello schermo in due parti
con ogni giocatore che ne controlla
un lato. Aggiungeteci alcuni livelli
diabolici, una grafica cartoon
e un gameplay dannatamente
avvincente e il risultato finale è uno
dei migliori cloni di Breakout di tutti
i tempi. Il fatto che inizialmente sia
stato distribuito gratuitamente sulla
rivista Your Sinclair è sconcertante.
24 Cybernoid di Raffaele
Cecco si rifà ai bei
vecchi tempi in
cui lo sviluppatore aveva la
responsabilità di testare il suo
gioco, gli sparatutto erano uno
dei generi più popolari e i giochi
richiedevano un tempismo al
pixel per riuscire a procedere.
Cybernoid è probabilmente il
gioco più difficile nella nostra
top 25. Richiede livelli altissimi
di concentrazione, grande abilità
con tastiera e joystick e la
pazienza di un santo. Nonostante
tutto, invoglia sempre a provarlo
di nuovo e la grafica rimane
sempre estremamente nitida.
Ciò che lo rende memorabile è
proprio l’aspetto visivo vibrante,
i livelli dal design complesso
e i controlli precisi. Non è per
tutti, ma è un’esperienza da non
perdere.
23 platform e i puzzle
game avvincenti
disponibili sullo
ZX Spectrum, ma molto
raramente questi due generi
piuttosto distinti vengono
combinati con successo. Nebulus,
noto anche come Tower Toppler
o Castelian a seconda del Paese,
è un meraviglioso esempio di
fusione ben riuscita. Si prende il
controllo di un simpatico alieno
bipede di nome Pogo e si cerca di
farlo giungere in cima a diverse
torri. Prima che il tempo scada,
dovete utilizzare ascensori e
porte per andare avanti e indietro
sulle torri rotanti - un effetto
grafico ancora oggi convincente
- al fine di evitare i numerosi
nemici. Tanto impegnativo da
giocare quanto meraviglioso da
guardare.

Fantasy World Dizzy

Anno: 1989
Pubblicato da: Codemasters
Questo semplice personaggio a forma di uovo
22 è riuscito a conquistare il pubblico fin dalla
sua prima apparizione in Ultimate Cartoon
Adventure. L’episodio Fantasy World Dizzy non
è solo la sua più grande avventura a 8-bit, ma anche
l’ultima sviluppata dai gemelli Oliver (i sequel successivi
saranno opera di Big Red Software). Si tratta comunque
di un’uscita di scena spettacolare grazie a questa enorme
avventura che presenta enigmi ben congegnati, una
nuova interfaccia in stile Magic Knight, l’introduzione
degli Yolkfolk e una sorprendente quantità di umorismo.
Indimenticabile!

GIOCO PIÙ DIFFICILE NELLA NOSTRA

“CYBERNOID È PROBABILMENTE IL
I DI CONCENTRAZIONE, GRANDE
TOP 25. RICHIEDE LIVELLI ALTISSIM
TÀ CON TASTIERA E JO YS TICK E LA PAZIENZA DI UN SANTO”
ABILI GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 85

RoboCop
Anno: 1989
Pubblicato da: Ocean
21
Dopo aver sfornato titoli con
licenza di scarso livello come
Transformers, Knight Rider e
Highlander, Ocean ha cambiato rotta e ha
iniziato a pubblicare ottimi videogiochi
tratti da film. RoboCop rimane uno dei
migliori esempi di questa nuova tendenza.
Utilizzando come base l’arcade prodotto da
Data East e aggiungendo alcuni minigiochi
in linea con la storia (come salvare gli
ostaggi sparando con precisione ed eseguire
il riconoscimento facciale), Ocean ha creato
un prodotto che pochi altri sviluppatori
(Ocean inclusa) hanno saputo migliorare.
La grafica, per lo più monocromatica, riesce
egregiamente a catturare lo spirito del
film originale e, sebbene l’azione sia un po’
più rigida di quanto ricordassimo, rimane
comunque piacevole. Le licenze dei film e
programmi televisivi erano molto comuni
all’epoca degli home computer 8-bit, ma il
fatto che RoboCop sia l’unico esemplare di
questo genere in classifica è indicativo della
sua qualità.
86 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
Sabre Wulf
Anno: 1989
Pubblicato da: Ultimate Play the Game
20
Sono ormai 24 anni che
giochiamo al brillante Sabre
Wulf di Ultimate e non siamo
ancora riusciti a raccogliere tutti e quattro
i pezzi di quel maledetto amuleto. Non
preoccupatevi, però, l’affannosa ricerca
ci permette di apprezzare ancora di più
quale gioco sbalorditivo sia in realtà
la prima apparizione su schermo del
personaggio Sabreman. L’avventura
si svolge in una mappa divisa in 256
schermate, in cui dovrete aggirarvi per
recuperare i quattro pezzi di un prezioso
amuleto. Naturalmente è molto più facile
a dirsi che a farsi, perché Sabreman deve
vedersela con alcuni nativi piuttosto
Back to Skool
Anno: 1985
Pubblicato da: Microsphere
19
Dopo aver esaltato i proprietari
dello Spectrum con il brillante
Skool Daze, David Reidy e
Keith Warrington sono tornati sui banchi
un anno dopo con un seguito ancora più
ambizioso. Una nuova scuola femminile
ha ampliato l’area giochi e adesso Erik, il
dispettoso protagonista, ha a disposizione
arrabbiati, il pericoloso Sabre Wulf
del titolo e una pletora di aggressive
creature della giungla, prima di poter
completare il suo obiettivo. Con una
grafica meravigliosamente colorata e
un gameplay frenetico, Sabre Wulf è la
dimostrazione della cura e dell’attenzione
ai dettagli che i fratelli Stamper hanno
riservato ai loro primi giochi per lo
Spectrum.
anche bombe puzzolenti e pistole ad
acqua, oltre alla sua fidata fionda!
È anche possibile catturare topi e rane da
liberare poi nella scuola delle ragazze.
Altri miglioramenti rispetto all’originale
includono la possibilità di andare in
bicicletta e la comoda opzione di sollevare
lo scrittoio dei banchi per scoprire cosa si
nasconde sotto. Back to Skool era un un
gioco complicato, ma offriva un livello di
interattività davvero ineguagliabile su ZX
Spectrum.

Ant Attack
Anno: 1983
Pubblicato da: Quicksilva
18
Anticipando It Came
from the Desert di
ben sei anni, Ant
Attack di Sandy White rimane un
gioco dalla cruda bellezza e dal
gameplay geniale. Assumendo
il controllo di una ragazza o
di un ragazzo (i controlli si
equivalgono), il vostro compito è
quello di avventurarvi nella città
di fantasia Antescher alla ricerca
del vostro partner scomparso.
Mentre il primo livello è
relativamente facile, le fasi
successive non lo sono affatto,
ed è qui che il vero genio di White
diventa palese. Inizialmente
ridotta a poco più di una pila di
mattoncini Lego assemblati in
tutta fretta, la città di Antescher
si rivela ben presto un labirinto
mortale, dove le formiche
possono aggredirti in qualsiasi
momento. Certo, hai 20 granate a
disposizione con cui affrontarle,
ma la claustrofobia si instaura
rapidamente e i livelli successivi
diventano una spaventosa corsa
contro il tempo, mentre i tuoi
nervi scossi devono affrontare
cinque o sei formiche alla volta,
una persona cara scomparsa
e un timer che ticchetta
costantemente. Semplicemente
terrificante.
DI INTERAT TIVITÀ DAVVERO INEGU
The Lords
of Midnight
Anno: 1984
Pubblicato da: Beyond Software
17
Con un packaging
accattivante, un
overlay per tastiera
nella confezione e un gameplay
innovativo, The Lords of
Midnight di Mike Singleton ha
dimostrato che lo Spectrum
poteva offrire più che semplici
platform e conversioni arcade.
Ciò che colpisce maggiormente di
questo gioco è la sua flessibilità.
Sebbene l’obiettivo principale sia
condurre i quattro avventurieri
in una missione per distruggere
la leggendaria Corona di
ghiaccio, è possibile lasciare da
parte l’incarico e concentrarsi
semplicemente sul mettere
insieme un enorme esercito.
Se questa idea non vi piace,
potete combinare facilmente le
due cose in un’avventura epica
che pochi altri giochi a 8-bit
possono eguagliare.
Di dimensioni enormi (la grafica
pseudo-3D ha oltre 31.000
visualizzazioni diverse) e
dall’atmosfera avvincente, The
Lords of Midnight è un titolo per
lo Spectrum che tutti dovrebberoo
provare. Se lo conoscete già,
riprendete a giocarci. Un vero
classico.
I MIGLIORI GIOCHI PER LO SPECTRUM
SPECTRUM
“BACK TO SKOOL ERA UN UN GIOCO
O
COMPLICATO, MA OFFRIVA UN LIVELL
AGLIABILE
SU ZX SPECTRUM”
Turbo Esprit
Anno: 1986
Pubblicato da: Durrell
16
Turbo Esprit, da non confondere con il gioco dei
Gremlin dal nome molto simile, è un gioco sandbox
fantastico a opera dei creatori di Harrier Attack.
Questo piccolo gioiello vi porta per le strade
malfamate di Wellington, Gamesborough, Romford e Minster
per portare a termine una missione sotto copertura destinata
a sgominare una banda di narcotrafficanti. Caratterizzato
da città frenetiche, un’intelligenza artificiale sbalorditiva
e una straordinaria sensazione di libertà, Turbo Esprit ha
avuto una grande influenza sulla serie Grand Theft Auto di
Rockstar. Forse questo gioco sarebbe rimasto più impresso
nella storia del divertimento elettronico se avesse avuto un
titolo un p
po’ più esplicativo della sua meccanica,
ma l’esperienza
l’e di gioco che sembra un
episodio
epi di Miami Vice e l’unicità delle sue
meccaniche
m su Spectrum lo rendono
degno
d di questa classifica.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 87
| 87

Jet Set Willy
Anno: 1984
Pubblicato da: Software
Projects
15
Ci siamo passati tutti:
la fatidica mattina del
giorno dopo. In questo
caso, una festa in casa ha fatto sì
che la villa di Willy, dopo essersi
riempita di bevitori sfrenati di birra
e vino, sia stata saccheggiata di
tutti gli alcolici. E, come se ciò non
bastasse, la corpulenta governante
del protagonista non gli permette
di andare a dormire se prima non
rimedia a tutto il disordine causato!
Il secondo gioco in una casa piena
di trabocchetti di Matthew Smith è
un platform sublime che riprende
le meccaniche e le atmosfere del
leggendario Manic Miner. Jet Set
Willy era attesissimo sia da parte
dei giocatori, i quali speravano che
il gioco sarebbe stato all’altezza, se
non migliore, dell’originale, sia dal
produttore, il quale auspicava di
trarne grandi profitti; motivo per cui
insieme alla cassetta veniva fornita
una scheda con 180 codici colorati.
Al momento del caricamento, uno
dei codici della scheda doveva
essere inserito prima che il gioco
iniziasse. La vivace palette di
colori, il surrealismo degli sprite
e l’umorismo infantile di Jet Set
Willy riflettevano perfettamente
l’irriverenza dei videogiochi
dell’epoca. E poiché è stato
sviluppato pensando allo Spectrum,
è ampiamente considerato la
versione migliore del gioco.
88 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI
GIOCHI ANNI ’80
80
SURREALISMO DEGLI SPRITE
“LA VIVACE PALETTE DI COLORI, IL
T WILLY RIFLETTEVANO
E L’UMORISMO INFANTILE DI JET SE
RF ET TAMENTE L’IRRIVERENZA DE I VIDEOGIOCHI DELL’EPOCA”
PE
Chuckie
Chuckkie E
Egg
gg
Anno: 1984
Pubblicato da: A&F Software
13
Il classico platform di
Nigel Alderton è uscito
per così tanti home
computer che è facile dimenticare
il fatto che nacque proprio sullo
Spectrum. Basato su alcuni dei
giochi arcade preferiti di Alderton,
come Donkey Kong e Space
Chase HQ
Anno: 1988
Pubblicato da: Taito
14
Anche se la conversione dell’Amstrad
del meraviglioso gioco di corsa di
Taito presentava una grafica più
convincente, quella per Spectrum era più fluida,
una caratteristica determinante per un titolo
adrenalinico come questo. Sul computer della
Sinclair è stato possibile giocare a molti titoli
di corse automobilistiche, ma Chase HQ è uno
dei migliori grazie anche alla grande attenzione
per i dettagli e tutta l’abilità tecnica di Ocean.
Tra la macchina arcade e lo ZX Spectrum c’è
un abisso quasi incolmabile, eppure, in qualche
modo, Ocean è riuscita a dare vita a una
versione credibile capace di catturare lo spirito
dell’originale. È il gioco di corse per lo Spectrum
per eccellenza ed era molto popolare tra i
possessori di questa console ai tempi d’oro... così
popolare, infatti, che i lettori della rivista inglese
Your Sinclair arrivano a votarlo come il miglior
gioco p
g per lo Spectrum
p di tutti i tempi.
p
Panic, Chuckie Egg è un platform faceva sembrare un prodotto da
veloce che vede l’eroe Hen House sala giochi. È vero, aveva solo
Harry salire e scendere le scale e otto livelli, ma erano progettati in
saltare attraverso le piattaforme modo diabolico e solo dopo averlo
alla ricerca di uova, evitando le finito varie volte si cominciava
galline arrabbiate. ad apprezzarne davvero la
A differenza di altri titoli simili genialità. Non è uno dei platform
dell’epoca, che erano più metodici più originali per lo Spectrum, ma
e dal ritmo più lento, Eggy Kong non si può negare che sia uno
(come era originariamente noto) dei migliori. Un classico, in tutti
aveva un’azione frenetica che lo i sensi.
 I MIGLIORI GIOCHI PER LO SPECTRUM

Starquake
Anno: 1985
Pubblicato da: Bubble Bus

10
Starquake di Stephen Crow ha molti
punti in comune con i titoli prodotti
da Ultimate: grafica meravigliosa,
Stop the Express gameplay avvincente, protagonista carismatico…
Anno: 1983 ma bastano pochi minuti di gioco e presto si rivela
Pubblicato da: Sinclair Research Ltd completamente diverso. Essenzialmente, si tratta
di un incrocio tra uno sparatutto, un platform e

12
La grafica a blocchi in stile
arcade, il contesto bizzarro e
la giocabilità compulsiva sono
i fattori chiave per un classico gioco rétro,
e Stop the Express riesce a soddisfare
tutti i requisiti. Nei panni di un ragazzo
in completo verde dai capelli biondi e
arruffati, il vostro compito è fermare un
treno facendovi strada da un capo all’altro.
A mettervi i bastoni tra le ruote ci sono dei
malviventi che possono essere abbattuti
scagliando contro di loro degli “uccelli
serpente”. Semplicemente geniale.
Dopo aver attraversato le prime dieci
carrozze dal tetto, vi ritrovate all’interno
del treno, dove dovete evitare altri
lanciatori di pugnali e alcuni fantasmi che
vi vengono incontro.
Stop the Express è un gioco per lo
Spectrum semplice e bellissimo.
un gioco d’avventura in cui vestirete i panni di un
BLOB (un essere azionato bio-logicamente) che
deve trovare le parti mancanti della sua astronave
precipitata. Fortunatamente, per facilitare gli
spostamenti attraverso l’enorme pianeta (512
schermate), BLOB è provvisto di una serie di
funzioni utili. Oltre a essere incredibilmente veloce
(il gioco scorre a un ritmo serrato), può creare
piattaforme (che hanno una durata limitata) per
raggiungere le aree fuori dalla portata e utilizzare
un hoverboard (anche se questo gli impedisce
di raccogliere alcuni oggetti). Ci sono anche dei
comodi teletrasporti da utilizzare che rendono il
gigantesco mondo molto più gestibile. Grazie a una
grafica magistrale, il sapiente miscuglio di generi e
un gameplay avvincente, Starquake riesce a offrire
un’esperienza diversa da qualsiasi altro titolo per
lo Spectrum. Visitate subito il sito web di World of
Spectrum per scoprire la magia di questo gioco.

TLL
Anno: 1984
Pubblicato da: Vortex Software

11
All’epoca i proprietari di Spectrum venivano costantemente bullizzati
da chi aveva il C64… e l’incredibile TLL di Vortex Software era uno dei
pochi titoli che poteva azzittirli. Creato da Costa “Deflektor” Panayi,
Tornado Low Level (per citare il titolo completo) è un gioco dall’aspetto follemente
accattivante che presenta uno scrolling fluido e privo di sfarfallio, come raramente
si era visto sull’home computer 8-bit della Sinclair. Assumendo il controllo di un jet
Tornado, devi semplicemente volare qua e là e partecipare ad attacchi missilistici
mirati. In realtà, tu non vedi i nemici né gli obiettivi a cui sparare; c’è solo il tuo
caccia, una scorta di carburante in costante calo e molti pericoli (alberi, case, cavi
telefonici) da evitare. Sembra semplice, persino noioso, ma non lo è affatto.
TLL richiede nervi saldi, grandi abilità e un coraggio fuori dal comune (dovete
volare pericolosamente vicino al suolo per bombardare i bersagli), perciò non è
indicato ai deboli di cuore. Chi ama la velocità, tuttavia, scoprirà un titolo che non è
solo graficamente sorprendente ma, cosa ancora più importante, è supportato da
un gameplay reale. Sbalorditivo. Semplicemente sensazionale.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 89

RETRO GAMER | 89

R-Type
Anno: 1988
Pubblicato da: Electric Dreams
8
Sono passati 20 anni
e non riusciamo
ancora a capire
The Great Escape come Bob Pape e Mark Jones
Anno: 1986 siano riusciti a realizzare questa
Pubblicato da: Ocean straordinaria conversione. In ogni
caso, R-Type per lo Spectrum è
9
Questa specie di “videogioco non ufficiale” del semplicemente meraviglioso,
film La grande fuga fu opera della Denton Design ed è senza dubbio la migliore
e si rivelò un grande successo per Ocean quando conversione arcade a rendere
uscì sullo Spectrum. The Great Escape ha catapultato il onore all’originale. La grafica è
giocatore in un particolare mondo monocromatico scandito incredibile, con sprite enormi e dai
da colazioni, appelli e fughe astute. colori vivaci, pochissimi color clash
È un gioco progettato brillantemente e ricco di idee (cambi di colore degli sprite), uno
innovative: le vie di fuga dal campo sono diverse, e il vostro scorrimento incredibilmente fluido
eroe segue automaticamente la routine del campo e boss dall’aspetto sorprendente.
se lo abbandonate a se stesso per troppo tempo. La disposizione dei livelli è
Un classico pionieristico dello Spectrum che ha praticamente identica, con molte
beneficiato della tavolozza di colori limitata del scene classiche dell’originale arcade
computer per dare al gioco un’atmosfera cupa e immediatamente riconoscibili,
desolata che rifugge l’allegria. così da creare un’esperienza
Ha anche contribuito a dare credibilità ai giochi ispirati ai meravigliosamente autentica.
film, dimostrando che era possibile fare qualcosa di buono Non è solo la grafica di R-Type a
in quel settore… pur non avendo nessuna licenza ufficiale. lasciare sbalorditi, poiché il suo
gameplay è altrettanto d’effetto.
Il Force non è così reattivo come
nell’arcade, ma questo è l’unico
inconveniente, tutto il resto è quasi
identico, il che significa che molti
dei trucchi funzionano ancora
perfettamente. Una conversione
sorprendente che ha dimostrato
ai proprietari di Amstrad e C64
che lo Spectrum non era affatto da
sottovalutare.
90 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
Knight Lore
Anno: 1984
Pubblicato da: Ultimate
7
Dopo aver entusiasmato
i giocatori con titoli come
Jetpac, Sabre Wulf e
Pssst, Ultimate ha inaugurato una
nuova era di titoli per lo Spectrum
dando al loro personaggio
Sabreman una nuovissima veste
isometrica. Certo, un gioco che
usava quella tipologia di grafica
non era certamente una novità
sullo Spectrum, basti pensare a
3D Ant Attack. Tuttavia, il nuovo
motore “Filmation” di Ultimate ha
perfezionato quello stile producendo
livelli di una complessità mai vista
prima e dando vita a un titolo che
era allo stesso tempo sorprendente
da guardare e piacevole da giocare.
Dopo essere stato morso da un lupo
alla fine di Sabre Wulf, Sabreman
deve esplorare l’enorme castello
e creare la pozione che lo aiuterà
a liberarsi dalla maledizione che
lo ha trasformato in un licantropo.
Per riuscirci, dovrà anche risolvere
alcuni enigmi incredibilmente
diabolici che richiedono un
tempismo perfetto, riflessi rapidi
e molta abilità. Oh, e abbiamo già
detto che questo povero disgraziato
si trasforma ogni notte in un lupo
mannaro? Costantemente copiato
(soprattutto dalla stessa Ultimate),
ma raramente migliorato, Knight
Lore è un’avventura divertente
che non solo ha contribuito a
incrementare la popolarità dei
fratelli Stamper, ma ha anche
dimostrato che l’umile console a
8-bit di Sir Clive Sinclair riservava
ancora piacevoli sorprese.
 I MIGLIORI
IOR
RI GIO
GIOCHI PER LO SPECTRUM

Manic Minerr
Anno: 1983
Pubblicato da: Bug-Byte

5
Per ulteriori
informazioni sul folle
mondo di Manic Miner,
andate a pagina 108 e leggete il
Target Renegade nostro approfondimento. Questo
Anno: 1988 titolo ha avuto molti imitatori, ma
Pubblicato da: Imagine nessuno ha raggiunto le vette
dell’originale. È il miglior platform

6
Cosa fare se dopo aver pubblicato una conversione di a schermo fisso per lo Spectrum
successo di un popolare gioco arcade (Renegade) vuoi e uno straordinario esempio
dargli un seguito… che però non esiste? Secondo Imagine di ciò che questo genere ha da
Software la soluzione è creare da zero uno spin-off non ufficiale che è offrire. Nonostante una durata di
persino migliore dell’originale arcade a cui si ispira. appena 20 livelli (piuttosto difficili
Con la sua grafica audace, un gameplay incredibilmente violento e da completare), Manic Miner si
un’azione frenetica per due giocatori, Target Renegade di Imagine è rivelato il fiore all’occhiello
ha catturato immediatamente il cuore di quei giocatori arcade della breve carriera di Matthew
ossessionati da Double Dragon di Technos e ha offerto un’esperienza Smith, offrendo un’esperienza
domestica che nessun altro picchiaduro dell’epoca era in grado di di gioco indimenticabile. Ogni
eguagliare. nemico si trova al posto giusto, la
La trama era più fragile di un castello di carte e raccontava di bande collocazione di ogni piattaforma
cadute in disgrazia che cercavano di riscattare il loro onore uccidendo sembra quasi naturale, mentre i
il vigilante (e il suo gemello identico) che le ha umiliate. Il vero punto salti perfetti al pixel non mettono riesce ancora a stupire.
di forza di Target Renegade era l’azione e Imagine non ha deluso in mai alla prova la vostra pazienza. Un esempio di programmazione
questo senso. Pugni, ginocchiate violente all’inguine e calci rotanti sono Con un’apertura giocosa, il finale assolutamente geniale che
solo alcune delle mosse che potevano usare i fratelli, mentre armi avvincente e i nemici bizzarri, mostra dove si può arrivare
come martelli, catene e persino stecche da biliardo li rendevano ancora il gioco di Smith si è rivelato un con puro talento e una sana
più letali. Un gioco eccellente. capolavoro che, 25 anni dopo, immaginazione.

Elite davanti regalandovi una sensazione

di libertà che non ha eguali. Sarà
Anno: 1985
anche un po’ più lento rispetto alla sua
Pubblicato da: Firebird Software
controparte della BBC, ma il gameplay

4
Anche per questo
fondamentale gioco degli
anni 80 abbiamo un articolo
totalmente dedicato a lui (pagina 100).
Dal momento che la Firebird possedeva
i diritti di pubblicazione per molti nuovi
sistemi, e David Braben e Ian Bell
erano impegnati su altre conversioni,
il compito di portare Elite su Spectrum
venne affidato a Torus. Fortunatamente,
il risultato finale ha offerto una
rivisitazione estremamente accurata
della versione originale sviluppata su
computer BBC Micro, capace di indurre
lo stesso senso di meraviglia e stupore
dell’originale, ma anche di aggiungerci
alcuni elementi nuovi.
Ai comandi dell’astronave Cobra Mk III
e con solo 100 crediti a disposizione,
l’universo di Elite vi si schiude
è ancora avvincente e coinvolgente,
e Torus ha avuto la lungimiranza di
includere diverse nuove missioni
che non erano mai apparse negli
originali per BBC e Acorn. Alla fine,
nonostante i cambiamenti estetici,
questo titolo è Elite in tutto e per
tutto, e ha ricevuto immediatamente
recensioni entusiastiche da parte di
riviste popolari come Crash e Sinclair
User. Con il suo gameplay sandbox
che poneva anche dilemmi morali
(avete sempre fatto i bravi o di tanto
in tanto vi siete dati alla pirateria per
qualche credito extra?) e con una
grafica wireframe bellissima nella
sua essenzialità, Elite rimane un vero
classico che ogni appassionato di
retrogaming dovrebbe provare almeno
una
na volta nella vita.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 91

 Chaos amici in possesso di un C64, ma il
Head Over Heels Anno: 1985
suo aspetto semplice ed essenziale
rendeva più facile la comprensione
Anno: 1987 Pubblicato da: Games Workshop
di tutti gli incantesimi e le regole
Pubblicato da: Ocean

2
Julian Gollop è la mente di ingaggio.

3
Dopo il successo di Knight Lore nel 1984, praticamente dietro alcuni dei migliori Dopo aver creato il vostro
tutti gli editori di videogiochi hanno cavalcato l’onda giochi di strategia personaggio, questi verrà dotato
della visuale isometrica per cercare di trarre profitto apparsi sugli home computer di una serie casuale di incantesimi
da quello che stava diventando un genere popolare. Nonostante 8-bit. I suoi lavori più importanti che vi aiuteranno a sconfiggere i
molti ottimi giochi (la maggior parte dei quali da parte di Ultimate) includono: Laser Squad, Lords of vostri avversari.
nessuno si è mai avvicinato alla pura genialità del sublime Head Chaos e il sublime Rebelstar. La novità principale di Chaos
Over Heels di John Ritman. Ambientato sul pianeta Limbo, stava nel fatto che, durante il
Dopo essersi fatto le ossa con l’apprezzatissimo Batman, il Chaos era un gioco di strategia gioco, non c’era alcuna garanzia
progetto successivo di Ritman si è rivelato molto più ambizioso molto precoce e impegnativo. che gli incantesimi funzionassero
e ha incluso enigmi più subdoli, molte schermate da esplorare Se vi siete mai chiesti come effettivamente poiché erano
e, una vera novità per l’epoca, due personaggi distinti che il potevano essere i giochi originali volutamente “capricciosi”.
giocatore poteva controllare, ognuno con le proprie abilità speciali. prodotti dalla Games Workshop Più potente era la magia,
Head è una… testa con un naso pronunciato e due ali tozze che (quelli di Warhammer) ai tempi maggiore era il rischio di subirne
gli permettevano di fare salti potenti e persino di planare per degli home computer, allora dovete gli effetti. Quindi, evocare dei
brevi periodi, mentre Heels era un’adorabile creatura simile a assolutamente provare Chaos. Ratti Giganti non causava molti
un cucciolo con zampe enormi con cui si muoveva rapidamente Ma attenzione, scegliete un problemi, cercare di riuscire a
attraverso gli ambienti dall’aspetto surreale di Bernie Drummond. pomeriggio tranquillo, perché controllare un Drago dorato era
Originariamente conosciuti come “Foot & Mouth”, i due non solo questo gioco crea una fastidiosa un po’ più complicato.
sono incredibilmente carini (un compito non facile quando hai a che dipendenza. Per migliorare le vostre
fare con una quantità limitata di pixel), ma sono immediatamente Dopo avervi sottoposto a una serie probabilità potevate scegliere
riconoscibili da chiunque abbia vissuto l’era degli 8-bit. di domande per aiutarvi a creare di usare alcuni degli incantesimi
Intrappolati nelle viscere del Castello di Blacktooth, il vostro primo il vostro eroe, vi ritroverete ad minori per influenzare
compito sarà quello di scappare. Queste prime schermate non affrontare una serie di duelli tra l’allineamento del “tabellone
solo sono ricche di enigmi brillantemente concepiti, ma fungono maghi e sette potenti stregoni. di gioco” (legale, neutrale o
anche da tutorial per acquisire familiarità con le abilità di Head e Ok, la grafica era piuttosto scarna e caotico) e rendere meno rischiosa
Heels. Naturalmente, una volta che avrete attraversato queste non faceva di certo colpo sui vostri l’attivazione di attacchi più forti.
prime 40 stanze e sarete riusciti a scappare, la vostra avventura
avrà realmente inizio, ed è qui che Ritman sfoggia il suo colpo da
maestro: i due personaggi dall’aspetto strano possono essere
combinati per creare una super-creatura. Oltre a essere un’idea
geniale, questa soluzione consente a Ritman di creare enigmi
ancora più subdoli che vi costringono a interagire con le stanze
in vari modi diversi. Distribuito su cinque enormi pianeti (ognuno
con le sue caratteristiche ben definite), il gioco è popolato da sprite
davvero stravaganti che vanno da un Dalek con la testa dell’allora
principe Carlo alle scale fatte di cuccioli. Head Over Heels è
un’avventura imperdibile e ricca di fascino nella quale si dimostra
definitivamente che due teste (ok, una testa e un paio di zampe)
sono meglio di una sola.

92 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 I MIGLIORI
MIG
GLIORI G
GIOCHI
IOCHI P
PER
ER LO
LO SPECTRUM
SPECT

3D Deathchase che rappresen tan o i tan to pe ric olo

a
si tronchi. E il gioco
occasionalmente introd
obiettivi bonus so tto for ma di un
uceva
a
ad
navicella
agnare
istere all etteva di gu
Anno: 1983
ga Ci sarebbe piaciuto ass ato re Me rvy n ausiliaria che vi perm bilmente
cro me gra mm rs pro ba
Pubblicato da: Mi presentazione che il pro punti extra. I fan di Sta
r Wa
co du tto re Mic rom eg a… en te stu piti da lla
esto gio Estcourt fece al pro rimarranno piacevolm
Per quale ragione qu

1
più tan to pe r ess ere chi ari al se gu im en to a bo rdo
si merita il primo po
sto “Allora Mervyn, somiglianza con l’in
n stiamo are un gioco pseudo-3D Il ritorno dello Jedi, e
delle altre migliaia (no riguardo, vuoi realizz tta degli speeder bike ne
usciti per in cui i personaggi gu
ida no un a mo toc icle hiranno le scene con
esagerando) di titoli con tro gli aspiranti Jedi arricc
to, mo lte . Oh , ok ay, all ora azione e ricordi.
lo Spec trum? Dopotut attraverso un bosco tte, un bagaglio di immagin
de ll’e po ca tte re? Alt re mo toc icle izz ato anche da uno
riviste specializzate cosa devi comba Il gioco era caratter
ntili nei confronti di okay, e queste motocicle
tte po sso no mente rapido e
non furono affatto ge no scrolling straordinaria
mento del lancio .
contrattaccare, giusto
? Ah no , no n po sso ltà diabolica che vi
3D Deathchase al mo al è da una curva di diffico
gnò un mise ro
contrattaccare, okay,
be ne , qu ind i qu e boschi sempre più
Sinclair User gli asse l tuo portava ad affrontar
più i son o i ne mi ci ne gioco passava
punteggio del 60%,
e persino la la vera minaccia? Ch
e de nsi. Inoltre, quan ildo
ll’epoca Your Sincla ir
gioco? Ah, gli alberi, dic
i, come qu ell e cos o” a quella “notte”, il
autorevole rivista de de lle dalla modalità “giorn
esto gioco più di
verdi e frondose? E a
quest i alb eri da rai oso faceva sembrare
non ha mai gradito qu cielo scuro e minacci
t Campbe ll e la su a truzione delle
tanto. Ci volle Stuar armi, vero?”. e di l’inseguimento e la dis
gio ch i pe r lo uri sti co cac cia tor co ra più arduo.
classifica dei 100 mi
gliori
rio su Nei panni di un fut
rav erso motociclette rivali an
ne l 19 91 pr op te sfr ecc iar e att nz a era che 3D
Spec trum, pubblicata fin alm ente
taglie doveva
de ns ità crescente Il punto d’eccelle
catore di fronte
r co rre gg ere for es te da lla me tteva il gio
Your Sinclair pe rigogliose Deathchase
ioni. per inseguire e far esp
lod ere du e te identificabili ed era
quelle basse valutaz mici, a pericoli chiaramen
lo viv aci . I vo str i ne ito di districarvi in
3D Deathchase è un
tito motociclisti dai col ori
nti po i lasciato a voi il comp a
plice che va nta
tuttavia, sfruttavano
le loro sorpr en de . La sconfitta derivav
straordinariamente sem i ne mi ci: all’int ern o di quel dedalo di alberi no n da una
nimato de abilità di guida per att
irarvi errore e
la presenza del più ina sempre da un vostro
. Quind i sì, ad alc uni potrebbe i di alb eri , con la sp eranza che queste me cca nic a di gioco.
un alb ero grupp nno. falla ne lla
ua nto stu pid a in ess ero qu alc he da concetto geniale...
sembrare un’idea alq fica è un torri lignee vi infligg as e è Un gioco geniale, con un
linea di principio; per
di più la gra
L’aspetto più bello di
3D Deathch ciamo i nostri
(a seconda é si fonda su 3D Deathchase, ti fac
ve rde , blu o ne ro im me dia tez za pe rch
tripudio di assoluta
ll’as complimenti. t
modalità “pattuglia ncetti: evitare e invad
ere.
del fatto che ti trovi in nc ioni du e co
spesse linee ara
notturna”) con tante
 LA GUIDA DEFINITIVA A …

Pillole di curiosità
The Legend of Zelda è
l’avventura meno lineare della
serie. I dungeon possono
essere affrontati in quasi
qualsiasi ordine e il gioco può
essere completato senza mai
raccogliere la spada.

The Legend of Zelda è stato il

primo titolo NES a venderne
oltre 1 milione di copie e ha
continuato fino a vendere 6,5
milioni in totale.

Anche se la mappa del terzo

dungeon di Zelda assomiglia a
una svastica nazista, in realtà
è ispirata al molto più innocuo
manji, un antico simbolo
religioso usato dai buddisti
giapponesi e molto comune
nella filosofia orientale.
Link è un eroe insolito in
quanto, nel primo gioco e in
quasi tutta la serie, è mancino.
Forse non è una coincidenza,
la parola “links” in tedesco
significhi “sinistra”.
Completa The Legend of Zelda
e potrai giocare una seconda
missione con un layout dei
dungeon differente e un diverso
posizionamento di oggetti. Se
vuoi saltare direttamente alla
seconda missione, inserisci
“ZELDA” come nome all’inizio
del gioco.
La principessa Zelda è stata
chiamata così in onore di
Zelda Fitzgerald, moglie
dello scrittore Francis Scott
Fitzgerald.
Quando The Legend of Zelda
arrivò negli Stati Uniti e in
Europa, fu convertito da disco
a cartuccia e divenne il primo
gioco per console a includere
una batteria per memorizzare i
dati di salvataggio.
94 | GLI INDIMENTICABILI DIDEOGIOCHI ANNI ’80
The Legend of Zelda, il celebre gioco d’avventura di Nintendo, arrivò
nei negozi giapponesi nel lontano 1986 e si capì subito che avrebbe
fatto la storia del divertimento elettronico!
reare uno dei più grandi
C e importanti videogiochi
di tutti i tempi, Super
Mario Bros., è già un
risultato notevole, ma ripetere
lo stesso colpo da maestro solo
un anno dopo e in un genere
completamente diverso, è
un’impresa che solo Miyamoto e
il suo team potevano portare a
termine con successo.
In realtà, sul mercato nipponico,
furono solo cinque mesi che
passarono dall’uscita dello
storico platform dell’idraulico
e The Legend of Zelda, eppure
quest’ultimo rappresenta un
enorme passo avanti rispetto
al primo in termini di design.
Mentre Mario era brillantemente
semplice, coinvolgendo il
giocatore in un viaggio lineare che
richiedeva di muoversi da sinistra
a destra, ZeldaR΍ULYDXQPRQGR
pieno di nuovissime possibilità.
Nei panni di un ragazzo mancino
di nome Link, membro della tribù
degli Hylia (umani dalle orecchie
a punta capaci di sentire le voci
degli dei), vi trovavate all’inizio
del gioco in mezzo all’ampia terra
di Hyrule con tre possibili uscite
davanti a voi… nessuna istruzione,
nessun dialogo, nessun
suggerimento. Solo la promessa
di avventura e un invito verso
l’ignoto. Quale strada prendere?
Be’, era completamente a
vostra discrezione, ed è proprio
questo il punto di forza del
gioco. Certo, c’era un obiettivo
ȴQDOHUDFFRJOLHUHJOLRWWR
frammenti sparsi della Triforza
GHOOD6DJJH]]DSHUVFRQȴJJHUH
il malvagio Ganon e salvare la
principessa Zelda, ma è stata
la modalità con cui ognuno ha
D΍URQWDWRLOFRPSLWRDUHQGHUH
questo titolo così coinvolgente.
È una storia ben nota che
l’ispirazione di Miyamoto per
Zelda derivi dai suoi ricordi
d’infanzia, quando esplorava la
campagna giapponese senza una
mappa solo per scoprire luoghi di
cui non aveva alcuna conoscenza
precedente. L’obiettivo del
progetto era catturare quella
fascinazione infantile per l’ignoto,
quella sensazione di meraviglia
che il mondo può suscitare
quando tutto intorno a noi
è così nuovo e insolito. Quel
progetto coincise fortuitamente
con lo sviluppo del Famicom
Disk System, un accessorio per
il Famicom della Nintendo che
aggirava l’aumento dei costi
delle chip ROM e consentiva agli
sviluppatori di creare giochi molto
più grandi di prima.
Il sistema di memorizzazione
riscrivibile del Disk System
ha permesso di salvare
permanentemente i progressi
 THE LEGEND OF ZELDA

Perfezione Alcuni dei personaggi classici

in pixel di Zelda fanno il loro debutto

» Titanus » Digdogger » Zola » Link » Lanmola » Like Like

» Octorok » Tektike » Bulbocottero » Gel » Aquamentus » Manhandla

» Gleeok » Leever » Nembo » Gohma » Vecchio » Stalfos

» Pipistrello » Negoziante » Moldorm » Patra » Grublin » Pols Voice

» Rope » Zol » Wizzrobe » Fatina » Ghini » Vecchia signora

» Ghibdo » Koppi » Keese » Ganon » Chiave » Wallmaster

» Superbracciale » Lynel » Zelda » Dodongo » Fiamma » Armos

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 95

 di gioco senza la necessità di
password ingombranti.
Un vantaggio tecnologico
cruciale che permise a Nintendo
Ricezione di distinguere ulteriormente i suoi
della critica giochi per console da quelli delle
sale giochi. Nel 1986 gli arcade a
Cosa ne pensò la monete erano ancora la forma
stampa specializzata... dominante di videogioco e si
FRQFHQWUDYDQRPROWRVXOODVȴGD
a breve termine, su un gameplay
ciclico e ripetitivo, e sull’emozione
di inseguire il punteggio più
alto. Ma Nintendo voleva che i
suoi giochi fossero qualcosa di
diverso; qualcosa da giocare per
un lungo periodo, riprendendoli
magari dopo un po’ di tempo
come si fa con un un buon libro,
così da godere un’esperienza in
continua evoluzione. Un viaggio
emozionate, piuttosto che gli
stessi pochi adrenalinici secondi
“The Legend ULSHWXWLDOOȇLQȴQLWR
of Zelda è Questo è esattamente come si
potrebbe descrivere il videogioco
un’enorme moderno a 35 anni di distanza e
avventura The Legend of Zelda, naturalmente,
ªVWDWRXQRGHLSULPLDR΍ULUH
arcade ricca veramente quel tipo di esperienza
profonda e a lungo termine. Molti
di draghi, dei giochi usciti in quegli anni
principesse possono essere accreditati come
i primi a fare una cosa o l’altra, ma
imprigionate, Zelda ha fatto tutto, stabilendo
trappole e
insidie” Power-up
le regole del moderno gioco
d’avventura e in uno stile tale che,
insieme ai suoi seguiti, rimane
brillantemente giocabile a quasi
40 anni dal suo debutto.
Non è solo la natura allettante
del mondo aperto di Hyrule che
rende ZeldaFRV®D΍DVFLQDQWH
È il modo in cui l’inventario e le
abilità sempre crescenti di Link
aprono nuove strade attraverso
quelle terre, premiando il
SURJUHVVRFRQXQȵXVVRFRVWDQWH
GLVRUSUHVHHVFRSHUWHȴQRDOOD
ȴQH&ȇªLOFRQWUDVWRWUDODOLEHUW¢
del mondo esterno e la struttura
rigida dei dungeon sotterranei. C’è
il modo in cui ogni arma acquisita
da Link ha più di un uso ovvio,
costringendovi a sperimentare e a
essere creativi. E, naturalmente, ci
sono i tanti segreti che spingono
a impegnarvi al massimo per
scoprire quel tesoro nascosto o
quel passaggio segreto che vi farà
sentire come il miglior giocatore
del mondo.
Nei 37 anni passati dal primo
capitolo sono usciti innumerevoli
sequel e sono in molti a preferire
altri capitoli della saga piuttosto
che il primo episodio. A Link to the
Past, Link’s Awakening, Ocarina of
Time e Majora’s Mask potrebbero
tutti legittimamente rivendicare
Alcuni oggetti collezionabili di The Legend of Zelda hanno resistito nel corso
della storia della serie, mentre altri hanno fatto il loro tempo…
il titolo di miglior Zelda, ma c’è
qualcosa di puro in quella prima
uscita che lo distingue dai suoi
successori. Già da Zelda II in
poi, la serie ha cominciato a
cambiare. Pur mantenendo le
caratteristiche fondamentali di
un mondo esterno, una serie
di dungeon e un inventario in
continua espansione, ha anche
perso qualcosa lungo la strada.
Mentre la saga si è sempre più
concentrata nel raccontare una
storia, si potrebbe sostenere
che si sia anche limitata,
appesantendo i momenti iniziali
con dialoghi inutili e lunghi tutorial
che in realtà ci allontanano da
Link invece di avvicinarci. La vera
brillantezza di The Legend of Zelda
VWDQHOIDWWRFKHKDODȴGXFLDGL
ODVFLDUWLFDGHUHQHOVXRPRQGR
ti permette di esplorare da solo,
sperimentando i suoi misteri e
scoprendo segreti senza alcun
supporto diretto. Invece di
raccontarti semplicemente una
storia, ti permette di viverla, di
FUHDUODJOLHYHQWLVRQRJXLGDWL
dalle tue decisioni e dalle tue
azioni. È un’esperienza unica, che
SUHPLDFKLVLWX΍DDFDSRȴWWRSHU
vedere cosa può trovare e questa
è una qualità che la serie di Zelda
farebbe bene a riscoprire.

» Esca » Bombe » Boomerang » Arco » Candela » Scala » Libro Magico

Twin Galaxies Questa carne può Possono essere Il boomerang ha L’arco è l’unica Può essere Ti permette di Un oggetto
essere acquistata utilizzate per due utilizzi distinti. cosa che può utilizzato per attraversare opzionale che
High Scores in un negozio e danneggiare Uno violento per uccidere Ganon, illuminare il piccole sezioni migliora la
viene utilizzata praticamente danneggiare i nemici; o meglio, lo cammino, ma di fiume per bacchetta in modo
per nutrire i Koppi qualsiasi nemico, l’altro pratico, poiché diventa una anche per prendere che possa sparare
SPEED RUN (QUEST 1) che bloccano il ma si usano anche può recuperare volta ottenute le bruciare i cespugli, scorciatoie ed palle di fuoco,
 NOME: RODRIGO LOPES cammino. per aprire ingressi oggetti lontani. frecce d’argento. rivelando a volte è essenziale in rendendo superflue
TEMPO: 00:31:37 segreti. segreti nascosti. alcuni dungeon. le candele.

SPEED RUN (QUEST 2)

NOME: RODRIGO LOPES
 TEMPO: 00:39:59
» Bacchetta Magica » Pozioni » Zattera » Anelli » Scudi » Spade » Flauto
EXTREME CHALLENGE È una bacchetta! Si presentano in Permette a Link Questi oggetti Lo scudo di legno Ci sono tre spade: Un oggetto
(COMPLETE GAME WITHOUT SWORD, Cos’altro dobbiamo due varianti: blu di spostarsi lungo magici, come tutti respinge solo gli Legno, Bianca e monouso
COMPLETA IL GIOCO SENZA aggiungere? Utilizza e rosse. Quelle le vie d’acqua gli altri, possono attacchi ordinari. Magica, ognuna essenziale per
SPADA, NON UCCIDERE NEMICI la vostra energia blu ripristinano di Hyrule. Può essere trovati Lo scudo magico, più potente della sconfiggere
NELL’OVERWORLD) magica per sparare parte della vita, imbarcarsi o in due colori. invece, può precedente. Digdogger, il
NOME: MARLON D MORROW raggi. le seconde la sbarcare dalla Ciascuno aumenta bloccare le palle boss del quinto
COMPLETATO: 100% rigenerano zattera in qualsiasi la forza di Link. di fuoco. dungeon.
completamente. molo.

96 | GLI INDIMENTICABILI DIDEOGIOCHI ANNI ’80

 THE LEGEND OF ZELDA

Ecco le cose più belle del miglior gioco Il f inale di

Momenti memorabili mai realizzato su NES Zelda è quello
abbastanza
Tema musicale
L’iconica musica
tipico dei giochi
di Zelda inizia a
suonare lentamente
d’avventura,
e aumenta di f inché non
velocità mentre una
cascata scorre sullo rivela che c’è
schermo del titolo.
La composizione di una nuova
Koji Kondo è ormai
un classico e il suo
Un buon consiglio
quest da
utilizzo si estende
a tutti i giochi della
Uno dei pochi dialoghi è anche il più completare
memorabile. Anche se si può affrontare
serie fino a Ocarina
l’intero gioco senza la spada, il consiglio del
of Time.
vecchio è prezioso, del resto, cosa sarebbe
un gioco di Zelda senza una spada?

Uscita segreta La madrina delle fatine Triforza presa!

Trovare segreti, disseminati con sapienza
durante tutta l’avventura, è uno dei piaceri
più grandi di Zelda e qui ne troviamo uno
dei primi. Una porta senza buco della
serratura si apre spingendo un blocco
apparentemente ordinario verso sinistra.
Trova una piscina chiusa e una fatina
spunterà fuori per rinvigorire la salute
di Link con un vortice di cuori. È un’altra
caratteristica che verrà utilizzata più volte
nella serie espandendo le abilità di questi
personaggi.
Link trova il suo primo frammento della
Triforza e lo solleva sopra la testa in un
modo che ora è diventato una sua mossa
caratteristica. Le Triforze della Saggezza
e del Potere appaiono nell’originale, il
Coraggio debutta nel gioco seguente.

Punti di vista Duro da digerire Scale nascoste

Alcune schermate dei dungeon cambiano
prospettiva in una vista laterale, un trucco
che è stato sfruttato appieno in Zelda II: The
Adventure of Link e sarebbe tornato per
alcune brevi sequenze in Link’s Awakening
per Game Boy.
Il fantastico boss Dodongo viene sconfitto
facendogli mangiare e ingoiare una bomba,
causandogli una brutta indigestione
quando esplode nel suo ventre. Un boss
simile, King Dodongo, è diventato una
sequenza iconica in Ocarina of Time.
Un altro grande segreto. Tocca una
statua e prenderà vita per attaccarti.
Alcune statue si trovano sopra scale che
conducono a stanze segrete sotterranee,
tentando i giocatori a combatterle nella
speranza di ottenere una ricompensa.

Mostro finale L’urlo di Chen Ora di cena

La battaglia finale con Ganon rivela che è
una sorta di demone mostruoso, molto più
spaventoso della reinterpretazione umana
in Ocarina of Time. Nei giochi recenti
tendono a dargli una seconda forma
orribile.
Nella versione giapponese di Zelda, potete
gridare nel microfono del Famicom per
danneggiare i nemici Pols Voice. Ma non
potete farlo nella versione NES. Quindi
in Giappone è un momento memorabile,
mentre da noi è comune.
Questo Goriya non sta lamentandosi;
in realtà è il suo stomaco che brontola.
Dategli da mangiare la carne e vi
lascerà passare. È la prima volta che un
nemico di Zelda tradisce le aspettative di
combattimento, ma non sarà l’ultima.
 Le versioni
di Zelda
Ci sono state molte più versioni di
The Legend of Zelda originale di quante
probabilmente pensate. Eccole tutte
HOHORURGL΍HUHQ]H
PROTOTIPO
(stimato 1985)
Una versione prototipo del
gioco originale Famicom
Disk, scoperta solo nel 2010, differisce
dalla versione finale in diversi modi.
In particolare, è molto più facile grazie
a una distribuzione maggiore di rupie e
una disposizioni leggermente diversa dei
nemici.
NINTENDO
ENTERTAINMENT
SYSTEM (1987)
Oltre a tradurre il gioco
in inglese, la versione
statunitense ed europea di The Legend of
Zelda è stata la prima a essere rilasciata su
cartuccia. Anche se il Famicom Disk System
era stato introdotto per ridurre i costi delle
ROM, l’add-on non è mai uscito dal Giappone,
quindi Nintendo ha utilizzato un nuovo tipo
di chip. L’MMC1 (Memory Management
Controller) utilizzava il bank-switching per
rendere possibili giochi più grandi e ha
permesso a The Legend of Zelda di essere
rilasciato in tutto il mondo. Nintendo ha
sfruttato al massimo
questa opportunità,
rilasciando il gioco su una
speciale cartuccia d’oro
e ritagliando una finestra
nella confezione in modo
che la particolarità fosse
visibile dall’esterno.
Un tocco di classe!
98 | GLI INDIMENTICABILI DIDEOGIOCHI ANNI ’80
FAMICOM DISK
SYSTEM (1986)
La prima versione ufficiale
del gioco si intitolava The
Hyrule Fantasy: Zelda
no Densetsu ed è stata titolo di lancio
per il Famicom Disk System. Questa
versione utilizzava le capacità extra
della periferica per riprodurre suoni non
presenti nella versione della cartuccia
NES. Inoltre, utilizzava il microfono
integrato nel secondo controller della
macchina. Soffiando
su di esso si poteva
segretamente
eliminare il nemico
Pols Voice, sensibile
ai suoni, cosa
tecnicamente
impossibile sul NES
standard.
ZELDA NO DENSETSU: TEIKYOU
CHARUMERA (1986)
La versione speciale del gioco per il
Famicom Disk System, creata per
promuovere i noodles Charumera di Myojo Foods, è
riconoscibile grazie a un design dell’etichetta diverso
ed è considerata un raro oggetto da collezione
Famicom, venduto per circa 200 euro nei negozi di
videogiochi rétro giapponesi.
BS ZELDA NO
DENSETSU (1995)
Un remake a 16-bit dello
Zelda originale, trasmesso
CARTUCCIA FAMICOM (1994) tramite l’aggiunta Satellaview per il Super
Zelda ha finalmente ottenuto la sua Famicom tra agosto 1995 e gennaio 1997.
versione su cartuccia giapponese nel 1994, Oltre a una grafica avanzata, BS Zelda
otto anni dopo la versione su disco e ben No Densetsu ha sfruttato la funzione
undici anni
an dopo il lancio della console SoundLink dell’hardware per fornire una
Famicom Il gioco è praticamente lo stesso, tranne
Famicom. narrazione in diretta durante la missione.
che è stato rinom
rinominato Zelda No Densetsu 1, dato
che il secondo, te
terzo e persino il quarto capitolo di
Zelda erano usciti
usci prima del 1994.
 THE LEGEND OF ZELDA

BS ZELDA NO GAME BOY COLOR ANIMAL CROSSING (2001)

DENSETSU MAP 2 REMAKE
(1996) (2000, cancellato) Entrambe le edizioni di Animal
Crossing per Nintendo 64 e GameCube
BS Zelda, essenzialmente Nel 1999, Yoshiki Okamoto permettevano ai giocatori di godersi
lo stesso gioco ma basato di Capcom negoziò un una serie di giochi NES nelle loro case
sulla seconda missione di The Legend of accordo per sviluppare sei nuovi titoli di virtuali. The Legend of Zelda era uno di quei giochi, anche se
Zelda. Fu trasmesso una sola volta nel Zelda per il Game Boy Color. Flagship , curiosamente, era nascosto nel codice e non poteva essere
marzo 1996. uno sviluppatore giapponese indipendente accessibile senza l’uso di trucchi.
finanziato da Capcom, lavorò al remake
per un anno, ma incontrò diversi problemi.
Uno di questi era che la risoluzione del
GBC era troppo diversa da quella del NES
e ciò significava che il gioco doveva essere
ridisegnato per adattarsi allo schermo più
stretto. Inoltre, il team voleva riequilibrare
il gioco per renderlo meno difficile.
Il remake fu infine abbandonato nel 2000,
quando Flagship cambiò direzione.
Su richiesta di Miyamoto, lo studio iniziò
a lavorare su tre giochi interconnessi
nella serie “Triforza”, chiamati Mystical
Seed of Wisdom, Mystical Seed of Power e
Mystical Seed of Courage. Tuttavia, questa
idea si rivelò troppo ambiziosa e dovette
THE LEGEND essere ridimensionata ai due giochi che NES CLASSICS: THE LEGEND
OF ZELDA: alla fine furono commercializzati con i OF ZELDA (2004)
COLLECTOR’S titoli di Oracle of Ages e Oracle of Seasons.
EDITION (2003) Quest’ultimo derivava direttamente da Nel 2004, Nintendo ha rilasciato una serie
Mystical Seed of Power, che fu sviluppato di giochi per Game Boy Advance chiamati
Un disco promozionale per GameCube a partire dal progetto del remake e ancora Famicom Minis, che hanno ricreato i giochi preferiti del
che non è mai stato ufficialmente oggi è possibile trovare somiglianze tra Famicom su cartucce gialle racchiuse in mini scatolette.
venduto, ma è stato regalato ai clienti Seasons e The Legend of Zelda. Quando la serie è arrivata in Europa e in America, è
Nintendo per promuovere l’imminente stata ripensata per evocare la nostalgia del NES, ma
uscita di The Wind Waker. Il disco include purtroppo ha perso
versioni emulate di le deliziose confezioni.
Zelda II, Ocarina of Tuttavia, abbiamo ottenuto
Time, Majora’s Mask alcuni fantastici giochi
e, naturalmente, The NES. Questa versione è
Legend of Zelda, stata riformattata per lo
che presentava una schermo ampio del GBA e
nuova traduzione presenta la stessa nuova
che correggeva traduzione del remake per
alcuni degli errori GameCube.
dell’originale versione
NES, oltre a cambiare
il nome da Gannon al
più canonico Ganon.
THE LEGEND OF 3D CLASSICS EDITION
ZELDA: MASTERPIECE
DEMO (2008) Quando il 3DS fu mostrato per la prima
volta all’E3 2010, una delle dimostrazioni
VIRTUAL CONSOLE Super Smash Bros. Brawl, il tecniche era una serie di “Classic Games”
(2006) gioco di combattimento all- ridisegnati per sfruttare il display 3D, e uno dei giochi in
star per Wii, contiene una sezione chiamata quella presentazione era The Legend of Zelda. Nintendo
The Legend of Zelda è stato Vault che celebra la storia dei personaggi ha successivamente confermato i piani per vendere “3D
uno dei primi grandi giochi giocabili presenti nel gioco. Il Vault include Classics” scaricabili tramite il servizio eShop del 3DS,
Nintendo distribuiti tramite una selezione di Masterpieces, ovvero demo iniziando con 3D Excitebike. The Legend of Zelda non è
il servizio Virtual Console temporizzate di vecchi giochi, per permetterti però mai apparso in quella linea e quindi non abbiamo la
della Wii. Purtroppo, la versione europea di rivivere la storia. Con cinque personaggi certezza che esista una versione completa stereoscopica
funzionava a 50Hz, a causa della politica di Zelda, tre dei quali diverse versioni di Link, del capolavoro di Miyamoto.
assurda di Nintendo di rimanere fedele alla che appaiono in Brawl, è naturale che The
versione che ogni territorio ricordi, nonostante Legend of Zelda sia presente nel disco.
il fatto che utilizzasse la traduzione aggiornata
del 2003.
LA CREAZIONE DI

È UNO DEI GIOCHI PIÙ IMPORTANTI DI TUTTI

I TEMPI, PERCHÉ HA CAMBIATO PER SEMPRE
LA PERCEZIONE DI COSA FOSSE POSSIBILE
REALIZZARE CON GLI UMILI HOME COMPUTER
DELL’EPOCA. MA COME HA FATTO ELITE
A SOPRAVVIVERE ALLA PROVA DEL TEMPO?
SIAMO ANDATI A CHIEDERLO AI SUOI
CO-CREATORI DAVID BRABEN E IAN BELL
 VICINI, EPPURE
o spazio è molte cose. Per James T. Kirk era l’ultima COSÌ LONTANI
L frontiera, un luogo dove nessun uomo era mai
giunto prima; per Ridley Scott era una tomba dove
nessuno poteva sentirti urlare; per David Braben e
Ian Bell, due giovani studenti del Jesus College di Cambridge,
era un l’ambientazione perfetta per il loro ambizioso gioco di
LA PIÙ ALTA FORMA DI ADULAZIONE?
Quando si ha un gioco così
innovativo come Elite, è
inevitabile che altri sviluppatori
lo stesso gioco e questo mi
infastidì”. Fortunatamente,
c’erano molti giochi disposti a
commercio spaziale. vogliano salire sul carro del cercare di tracciare la propria
Quando Elite arrivò nei negozi rappresentò una piccola vincitore e l’opera di Braben strada, anche se, curiosamente,
rivoluzione, perché nella sua scatola era contenuto un volume e Bell ha presto ispirato una non sono mai riusciti a
di 65 pagine che aveva l’unica funzione di calare il giocatore serie di giochi simili e veri catturare la stessa atmosfera.
in quel mondo immaginario. Era una lettura incredibilmente e propri cloni. Un esempio “Non saprei”, esordisce Bell
GHQVDFKHFRSULYDGLWXWWRGDOSURȴORSROLWLFRGHOOȇXQLYHUVRDOOH è stato FOFT (Federation Of quando gli chiediamo perché
VXHQXPHURVHUD]]HDOLHQHΖQH΍HWWLOȇDPSLH]]DGHOODYLVLRQHGL Free Traders) di Gremlin per i giochi successivi non sono
Braben e Bell era tale che si parlava anche di regole, regolamenti Amiga e Atari ST, che più che mai stati considerati all’altezza
e dettagli che non avevano assolutamente alcuna attinenza ispirarsi a Elite lo riprendeva in di Elite. “Era un grande passo
con il gioco vero e proprio. Per esempio si raccomandava di toto. “Si trattava di una totale avanti rispetto a tutto il resto
seguire tre regole nel caso di contatto con forme di vita aliene: scopiazzatura, non si può dire dell’epoca. Ora è molto più
imparare il loro linguaggio del corpo, coprire il proprio odore e altro”, esordisce Braben. difficile farlo”. Braben la pensa
fare attenzione alle armi nascoste dal carapace. Nel corso dei “Per esempio, il gioco Privateer diversamente. “In un certo senso
viaggi spaziali queste informazioni si riveleranno del tutto inutili… di Electronic Arts conteneva catturano l’atmosfera di Elite, ma
ma contribuirono a dipingere un universo incredibilmente ricco molti elementi di Elite, ma non abbracciano mai veramente
di atmosfera. 0DVV(΍HFWdi BioWare è stato molto elogiato per i almeno li trattava in modo la filosofia di Elite. Ne colgono
VXRLSURȴOLGLJLRFRFKHKDQQRFRQWULEXLWRDGDUHDOJLRFDWRUHXQD molto diverso. Quando è uscito certamente alcuni elementi, ma
maggiore comprensione dei mondi che stava esplorando, eppure Federation era palesemente mai l’intero concetto”.
un umile gioco a 8-bit è riuscito a fare la stessa cosa - alcuni
GLUHEEHURFRQPDJJLRUHHɝFDFLD- ben 23 anni prima. Elite non
era solo manuali e atmosfera, perché il suo vero punto di forza
risiedeva in un gameplay unico capace di essere emozionante
DQFRUDRJJL&HUWROHDVWURQDYLUHDOL]]DWHLQJUDȴFDȊZLUHIUDPHȋ
FKHKDQQRHQWXVLDVPDWRLJLRFDWRULGHJOLDQQLŔULVXOWDQR
ormai decisamente grezze e il sistema di commercio che ci ha
trasformato tutti in aspiranti Gordon Gekko ora sembra piuttosto
elementare, ma questo non ha alcuna importanza una volta che
si decolla con il proprio Cobra Mk III e si esplora lo spazio. Deve
essere una soddisfazione incredibile per Braben e Bell sapere che
la loro creazione rimane divertente da giocare come nel 1984, ed
è semplicemente incredibile pensare che l’intero universo possa
essere contenuto in un misero 32K! macchina che avrebbe contribuito a plasmare la sua futura carriera.
Ȋ+RULFHYXWRXQ$FRUQ$WRPQHOFRPHUHJDORGL1DWDOH Dopo averlo assemblato a mano - all’epoca i computer venivano
SULPDGLDQGDUHDOOȇXQLYHUVLW¢ȋULFRUGD%UDEHQDSURSRVLWRGHOOD forniti in kit di montaggio - e collegato alla TV, tutto quello che veniva
PRVWUDWRHUDODVFULWWD%$6Ζ&
Era tutto ciò di cui Braben aveva bisogno per mettersi alla prova
come programmatore e presto cominciò a creare delle variazioni
di giochi arcade classici, tra cui un’ottima copia di Missile Command
nota come 1XFOHDU:DUȊ5LFRUGRFKHXVDLXQDPDWLWDVSHFLDOHSHU
disegnare il fondale di gioco sullo schermo della TV per poi copiarlo
SL[HOSHUSL[HOȋFLVYHOD%UDEHQDSURSRVLWRGL1XFOHDU:DUȊ/ȇLGHD
HUDTXHOODGLSHUPHWWHUHGLVFHJOLHUHWUD5XVVLDR$PHULFDSHUSRL
sparare missili l’uno contro l’altro attraverso traiettorie paraboliche.
Il punteggio si basava sul numero di morti dall’altra parte, quindi
QRQHUDSROLWLFDOO\FRUUHFWPDªFRV®FKHªLQL]LDWRWXWWRȋ$QFKHVH
quel gioco non venne mai commercializzato, permise comunque
a Braben di comprendere meglio le complessità del linguaggio
DVVHPEO\FKHHUDPROWRSL»YHORFHGDXVDUHULVSHWWRDO%$6Ζ&H
avrebbe contribuito ad accelerare notevolmente lo sviluppo di Elite.
Ȋ8QDGHOOHSULPHFRVHFKHKRSURJUDPPDWRªVWDWRXQFDPSR
» [BBC Micro] L’indimenticabile
effetto grafico del Cobra VWHOODUHLQHVSDQVLRQHȋUDFFRQWD%UDEHQȊ+RWURYDWRJOLH΍HWWL'
Mk III che esegue il salto GDYYHURVRUSUHQGHQWLȋ(UDFRV®LPSUHVVLRQDWRGDOODVXDFUHD]LRQH
nell’iperspazio. che iniziò subito a formulare un gioco che sarebbe poi diventato

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 101

 NEMICI GALATTICI
SEBBENE SIA POSSIBILE PILOTARE SOLO LA COBRA MK III, NELL’ELITE ORIGINALE SI POSSONO TROVARE MOLTE
NAVI DIVERSE. ECCO UNA BREVE GUIDA CON CIÒ CHE POTETE INCROCIARE NELLO SPAZIO PROFONDO

ADDER ANACONDA ASP MK II BOA CLASS COBRA MK I COBRA MK III ORBIT

CRUISER SHUTTLES
CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO
2 TC (Tonne Canisters 750 TC Nessuna CAPACITÀ CARGO 10 TC 20 TC CAPACITÀ CARGO
- Taniche da 1 ARMI ARMI 125 TC ARMI ARMI 60 TC
tonnellata) Front-Fire Hassoni Hassoni-Kruger ARMI Hassoni Variscan Ingram laser system; ARMI
ARMI HiRad Pulse Laser; Burst Laser; Ergon Laser system; laser system e Missile Lance & Nessuna
Ingram 1928 AZ ColtMaster Missile Geret Standard JK Pulse missile Lance & Ferman cerca & VELOCITÀ MAX
Beam Laser; Starlasers; Starseeker laser; Ferman distruggi 0.08 LM
Missile Geret Missile Geret VELOCITÀ MAX Missili IFS Cerca e VELOCITÀ MAX VELOCITÀ MAX DISPONIBILE DAL
Starseeker Starseeker 0.40 LM distruggi 0.26 LM 0.30 LM 2856 AD (Saud-
VELOCITÀ MAX VELOCITÀ MAX DISPONIBILE DAL VELOCITÀ MAX DISPONIBILE DAL DISPONIBILE DAL Kruger Astro Design)
0.24 LM (Light Mach - 0.14 LM 2878 AD (Galcop 0.24 LM 2855 AD (Paynou, 3100 AD (Cowell & MANOVRABILITÀ
Mach Luce) DISPONIBILE DAL Workshops) DISPONIBILE DAL Prossett and Salem) MgRath Shipyards, CF 4
DISPONIBILE DAL 2856 AD (RimLiner MANOVRABILITÀ 3017 AD (Gerege MANOVRABILITÀ Lave) EQUIPAGGIO
2914 AD (Outworld Galactic) CF 4 Federation Space CF 3 MANOVRABILITÀ 6
Workshop) MANOVRABILITÀ EQUIPAGGIO Works) EQUIPAGGIO CF 8 MOTORI
MANOVRABILITÀ CF 3 2 MANOVRABILITÀ 1 EQUIPAGGIO V & K 20.20
CF 4 (Curve Factor - EQUIPAGGIO MOTORI CF 4 MOTORI 1 or 2 StarMat drive
Fattore Curva) 40-72 Voltaire Whiplash HZ EQUIPAGGIO Prossett Drive MOTORI RESISTENZA SCAFO
EQUIPAGGIO MOTORI Pulsedrive 15-28 RESISTENZA SCAFO Kruger “Lightfast” T Ko 28
2 V & K 32.24 RESISTENZA SCAFO MOTORI T Ji 18 Irrikan ThruSpace SALTO IPERSPAZIALE
MOTORI Ergmaster, con tubi di TT16 4 C40KV Ames Motori; SALTO IPERSPAZIALE RESISTENZA SCAFO No
AM 18 bi spinta lancio sotto e sopra SALTO IPERSPAZIALE Seeklight Thrust Sì T Ji 18
RESISTENZA SCAFO RESISTENZA SCAFO Sì Systems Tenuta-C M18
T Ko 28 T(ensmann) Ji57 RESISTENZA SCAFO SALTO IPERSPAZIALE
SALTO IPERSPAZIALE Tenuta-C Z22-28 T (ensmann) Yo20 Sì
Sì SALTO IPERSPAZIALE Tenuta-C K21-31
Sì SALTO IPERSPAZIALE
Sì

FERDELANCE GECKO KRAIT MAMBA MORAY STAR PYTHON TRANSPORTER

BOAT
CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO
2 TC 3 TC 10 TC 10 TC CAPACITÀ CARGO 100 TC Dato non disponibile
ARMI ARMI ARMI ARMI 7 TC ARMI ARMI
Ergan Laser System; Ingram 1919 A4 laser; Ergon laser system Ergon laser ARMI Volt-Variscan Pulse Dato non disponibile
Missili IFS Cerca e LM Missile a ricerca VELOCITÀ MAX VELOCITÀ MAX Missile Geret lasers VELOCITÀ MAX
distruggi VELOCITÀ MAX 0.30 LM 0.32 LM Starseeker VELOCITÀ MAX Dato non disponibile
VELOCITÀ MAX 0.30 LM DISPONIBILE DAL DISPONIBILE DAL VELOCITÀ MAX 0.20 LM DISPONIBILE DAL
0.30 LM DISPONIBILE DAL 3027 AD (deLacy 3110 AD (Reorte 0.25 LM DISPONIBILE DAL Dato non disponibile,
DISPONIBILE DAL 2852 AD (Ace & ShipWorks, ININES) Ship Federation) DISPONIBILE DAL 2700 AD (Whatt ma probbabilmente
3100 AD (Zorgon Faber Hullworks, MANOVRABILITÀ MANOVRABILITÀ 3028 AD & Pritney prima del 2500 AD.
Petterson) Lerelace) CF 8 CF 9 MANOVRABILITÀ ShipConstruct) MANOVRABILITÀ
MANOVRABILITÀ MANOVRABILITÀ EQUIPAGGIO EQUIPAGGIO CF 4 MANOVRABILITÀ Dato non disponibile
CF 5 CF7 1 1o2 EQUIPAGGIO CF 3 EQUIPAGGIO
EQUIPAGGIO EQUIPAGGIO MOTORI MOTORI 6 EQUIPAGGIO Dato non disponibile
12 1o2 deLacy Spinlonic Seeklight HV Thrust MOTORI 20-30 MOTORI
MOTORI MOTORI ZX 14 RESISTENZA SCAFO Turbulen Quark MOTORI Dato non disponibile
Titronix Intersun BreamPulse Light XL RESISTENZA SCAFO TKi 10 Re-charger Mode 4 C40K V Ames Drive RESISTENZA SCAFO
Ionic for LT RESISTENZA SCAFO Tenuta-C A20-B4 Tenuta-C B100+ 1287 Modello Exlon 76NN Dato non disponibile
RESISTENZA SCAFO T to 48-94 SALTO SALTO RESISTENZA SCAFO RESISTENZA SCAFO SALTO IPERSPAZIALE
T Ji 10 Tenuta-C JZ20 IPERSPAZIALE IPERSPAZIALE T Ko 24 T(ensman) YO 20 Dato non disponibile
SALTO IPERSPAZIALE SALTO IPERSPAZIALE No No SALTO IPERSPAZIALE Tenuta-C K21-31
Sì Dato non disponibile Sì SALTO IPERSPAZIALE
Sì
 LA CREAZIONE DI ELITE

SIDEWINDER THARGOID
SCOUT SHIP INVASION SHIPS
CAPACITÀ CARGO CAPACITÀ CARGO
Nessuna Dato non disponibile
ARMI ARMI
Doppio laser 22-18; Ampiamente variabile;
Missile a ricerca montaggi disponibili
VELOCITÀ MAX per la maggior parte
0.37 LM dei sistemi » [BBC Micro] Dove volete andare oggi? Tracciate la » [BBC Micro] A causa della nostra impazienza di
DISPONIBILE DAL VELOCITÀ MAX rotta sulla mappa a corto raggio di Elite. abbattere la nave, abbiamo surriscaldato il nostro laser.
2982 AD (Onrira 0.20 LM Siamo stati facilmente eliminati.
Orbital/spalder & DISPONIBILE DAL
Starblaze) Dato non disponibile
MANOVRABILITÀ MANOVRABILITÀ
CF 9 CF 6 l’inedito )LJKWHUȊ+RDJJLXQWRGHOOHDVWURQDYL Frequentando entrambi il Jesus College,
EQUIPAGGIO EQUIPAGGIO QHPLFKHGDHOLPLQDUH6LVSDUDYDDXQQHPLFR Braben e Bell scoprirono subito di avere molti
1 150 poi a un altro, poi a un altro ancora, ma non c’era interessi in comune e di lavorare a progetti simili.
MOTORI MOTORI XQYHURVHQVRGLVYLOXSSRGHOJLRFRȋ0HQWUH Ȋ&LVLDPRPHVVLDSDUODUHGHLQRVWULJLRFKLVSD]LDOL
deLacy Spin Ionic Thargoid invention
MV RESISTENZA SCAFO
Braben lavorava a )LJKWHU e si preparava a entrare e di quanto fosse demotivante il fatto che non ci
RESISTENZA SCAFO Dato non disponibile al Jesus College di Cambridge, un altro giovane fosse modo di regolare la progressione all’interno
Not available; SALTO IPERSPAZIALE coder era al lavoro sulla propria odissea spaziale. GHOJLRFRȋULFRUGD%UDEHQDSURSRVLWRGLXQD
Tenuta-C C50 Sì $QFKHΖDQ%HOOSRVVHGHYDXQ$WRPHDQFKHOXL delle loro prime conversazioni. Quegli scambi di
SALTO HUDD΍DVFLQDWRGDOOHRSSRUWXQLW¢FKHODFUHD]LRQH idee tra i due piantarono i semi per quello che
IPERSPAZIALE
No GLJLRFKLJOLR΍ULYD1RQSRWHQGRVLSHUPHWWHUH DOODȴQHVDUHEEHVWDWREliteȊ$EELDPRLQL]LDWRD
LOSDFFKHWWRGLJLRFKL$FRUQSHUFK«WXWWLLVXRL pensare modi per dare al giocatore un senso di
risparmi erano stati destinati all’acquisto del SURJUHVVLRQHȋFRQWLQXD%UDEHQȊ/DQRVWUDXQLFD
computer, Bell decise di mettersi a programmare. vera preoccupazione era che temevamo che
Il suo primo successo fu la versione digitale del SRWHVVHHVVHUHYLVWRFRPHPROWRQRLRVRȋ
popolare gioco da tavolo Othello8QDYROWDFKH Malgrado queste perplessità relative a come
SRW«ȴQDOPHQWHSHUPHWWHUVLOȇDFTXLVWRGLXQ il pubblico avrebbe potuto giudicare il gioco, i
gioco, scoprì subito che non erano all’altezza delle due sviluppatori decisero di unire le forze e le
sue creazioni… così continuò a farseli da solo. loro fonti d’ispirazione. Entrambi i laureandi
Come Braben, anche Bell scoprì rapidamente amavano la sequenza di attracco di 2001: Odissea
i segreti del linguaggio assembly e, per pura nello spazio, mentre il gioco di ruolo 7UDYHOOHU
coincidenza, creò anche lui una routine per presentava molti degli elementi che sarebbero
VIPER ASTRONAVE la visualizzazione di un campo spaziale 3D in DSSDUVLQHOJLRFRȴQDOH$QFKHLOLEULVLVRQR
(ASTRONAVE DA SBARCO PRYLPHQWRFKHDOODȴQHVLVDUHEEHWUDVIRUPDWD rivelati una preziosa fonte di informazioni,
DELLA POLIZIA) CLASSE
WORM in )UHHIDOO, un gioco a cui iniziò a lavorare per soprattutto per Bell che cita le opere di autori
CAPACITÀ CARGO $FRUQVRIW0DSHUFK«%HOOHUDFRV®LQWULJDWR IDPRVLFRPH$UWKXU&&ODUNHΖVDDF$VLPRY/DUU\
Nessuna CAPACITÀ CARGO GDOOȇ$WRPTXDQGRHUDQRGLVSRQLELOLDOWUH Niven e Jerry Pournelle come principali fonti di
ARMI Nessuna PDFFKLQH"Ȋ3HUFK«HUDVHPSOLFHPHQWHLOPLJOLRU ispirazione. E poi, naturalmente, c’era il maestoso
Ingram MegaBlast ARMI
PLFURFRPSXWHUGRPHVWLFRGHOOȇHSRFDȋVSLHJD 6WDU5DLGHUVXQJLRFR$WDULDELWGL'RXJ
Pulse laser; Ingram Pulse laser
Missile a ricerca VELOCITÀ MAX Neubauer uscito nel 1979.
VELOCITÀ MAX 0.23 LM 8QDFRVDFKHFLLQWHUHVVDYDVDSHUHªTXDQWR
0.32 LM DISPONIBILE DAL GHLGXHSURJHWWLVHSDUDWLVLDȴQLWRLQElite.
DISPONIBILE DAL 3101 AD 6HFRQGR%HOOȊ1HVVXQRȋ
2762 AD (Faulcon MANOVRABILITÀ
Manspace, Reorte) CF 6 Ȋ6RORODVWD]LRQHVSD]LDOHDIRUPDGLFXER
MANOVRABILITÀ EQUIPAGGIO era in parte simile a quella 2D di )UHHIDOO, ma si
CF 7.4 2 WUDWWDYDGLJLRFKLIRQGDPHQWDOPHQWHVFROOHJDWLȋ
EQUIPAGGIO MOTORI Con la testa piena di nuove idee e possibilità,
1 (fino a 10) Seeklight HV Thrust
MOTORI RESISTENZA SCAFO
deLacy Super Thrust T Ki 10
VC10 SALTO
RESISTENZA SCAFO IPERSPAZIALE » [Amiga] Quando la versione Amiga fu
Variabile No finalmente recensita ottenne uno straordinario
SALTO IPERSPAZIALE 98% (lo stesso punteggio che assegnammo a
No Space Giraffe di Jeff Minter).

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 103

 » [BBC Micro] L’attracco alla stazione orbitante » [Spectrum] Una conversione curata da Torus » [NES] Considerando la mancanza di pulsanti
era sempre un’operazione delicata. sorprendentemente valida, anche se un po’ lenta. disponibili sulla console Nintendo, la conversione
di Elite è un piccolo miracolo.

era arrivato il momento di mostrare un prototipo
SHUYHULȴFDUHVHTXDOFXQDOWURHUDHQWXVLDVWDGHO
ORURSURJHWWRTXDQWRORUR+DQQRDYXWRSUREOHPL
DWURYDUHXQHGLWRUH"Ȋ6®OLDEELDPRDYXWLȋªOD
ULVSRVWDXQSRȇVFRQWDWDGL%UDEHQȊ3ULPDGL
andare all’università ho avuto un breve contratto
FRQXQDVRFLHW¢FKLDPDWD7KRUQ(0Ζ/RURPL
R΍ULURQRXQODYRURVWDELOHPDTXHVWRDYUHEEH
VLJQLȴFDWRQRQDQGDUHDOOȇXQLYHUVLW¢HTXLQGL
ULȴXWDLΖQVHJXLWRVLDPRDQGDWLSURSULRGDORUR
SHUPRVWUDUHXQDYHUVLRQHDEEDVWDQ]DGHȴQLWLYD
di Elite, con la fase di commercio, di volo spaziale
e attracco al porto completamente funzionanti.
Ci dissero: ‘Tutto questo è molto interessante,
molto tecnico, ma per poterlo pubblicare
abbiamo bisogno di un gioco con un punteggio
e con tre vite’. In sostanza, volevano che
sfornassimo quello che era un gioco tipico
dell’epoca. Fui inorridito e amareggiato. Elite era
anche il primo gioco che richiedeva una cassetta
SHULOVDOYDWDJJLRHORURGLFHYDQRȆ/DJHQWHQRQ
vorrà fornire le proprie cassette, perché questo
renderà il gioco ancora più costoso’. C’era molta
negatività, ma sentivo anche che non avevano
capito nulla. In sostanza, Thorn EMI ci fece sentire
come se avessimo scritto il gioco per noi stessi,
invece di pensare a quale fosse il mercato di
riferimento.
ΖQYHFHGLVFRUDJJLDUFLFLULYROJHPPRDOOD$FRUQ
>GRYH%HOODYHYDLOVXRFRQWUDWWR@HODGL΍HUHQ]Dª
stata sorprendente, perché si trattava di giocatori
HGHUDQRGDYYHURHQWXVLDVWLΖQH΍HWWLKDQQR
FKLHVWRDGDOWUHSHUVRQHGHOOȇXɝFLRGLSURYDUOR
/DGL΍HUHQ]DGLUHD]LRQHHUDVWDWDHQRUPHHQRQ
avevamo dubbi sul fatto che saremmo dovuti
SDVVDUHDG$FRUQΖQROWUH7KRUQFLDYHYDULȴXWDWR
TXLQGLQRQDYHYDPRDOWUDVFHOWDȋ
&RV®PHQWUHLGXHFRGHUVLGHGLFDYDQRDȴQLUH
LOJLRFR$FRUQVRIWLQL]L´DODYRUDUHVXXQȇHQRUPH
campagna pubblicitaria che doveva aiutare Elite
»Questa è la pubblicità che l’editore Firebird
DGLVWLQJXHUVLGDLVXRLVLPLOLȊ3HUFRPSOHWDUHOD pubblicò nel Regno Unito. Oh, e se qualcuno
programmazione abbiamo impiegato qualcosa è interessato, la professione preferita di
FRPHGXHDQQLȋULFRUGD%UDEHQDSURSRVLWRGHL Braben è quella di cacciatore di taglie,
WHPSLGLVYLOXSSRȊΖQUHDOW¢LOJLRFRªVWDWRȴQLWR mentre Bell preferisce commerciare rotte
pericolose.

AMSTRAD CPC 464
Questo computer economico,
praticamente sconosciuto in
Italia, poteva contare su una
versione di Elite abbastanza
buona. Purtroppo la velocità
di gioco era un po’ troppo
lenta e mancavano un paio di
navi - Transporter e Anaconda
- che comparivano nel gioco
originale… ma per il resto c’è
tutto quello che ci si aspetta.
CONVERSIONI
CONVER
RSIONI DI R
R RILIEVO
NINTENDO 8-bit
Giocare a Elite su una console
può sembrare eccessivamente
complicato, ma questa brillante
conversione lo rende accessibile
anche attraverso il joypad a due
pulsanti. Grazie a una barra
dei menu molto intuitiva, la
versione NES si è rivelata un
grande successo e ha ricevuto
molte recensioni positive.
Incredibilmente, non è mai stata
venduta in Nord America.
COMMODORE 64
Sebbene sia più lenta della
versione originale uscita per
BBC Micro, vanta una serie
di miglioramenti che non
comparivano nell’originale di
Bell e Braben. Ci sono diverse
nuove missioni, tutti i bug sono
stati eliminati ed è stata inserita
una nuova razza aliena chiamata
Trumbles. È una conversione di
lusso… anche se noi preferiamo
la velocità dell’originale.
ARCHIMEDES
Uscito nel 1991, questo
stupefacente adattamento di
Elite riesce davvero a fare
centro. C’erano più navi che
mai; l’IA era stata notevolmente
migliorata e le battaglie erano
molto più affollate. Come se
non bastasse, la confezione
conteneva alcuni gadget di
grande effetto tra cui un poster e
schede tecniche delle astronavi.
AMIGA
Anche se la versione per Atari
ST (anch’essa sviluppata da Mr
Micro) è comunque di ottimo
livello, la versione Amiga di
Elite è una spanna sopra. Non
solo è molto più fluida, ma
vanta anche un combattimento
migliorato, e di conseguenza è
molto più eccitante da giocare.
L’unica cosa che non ci piace è
che tutto sembra troppo bello.

104 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

104 | RETRO GAMER


molto prima della sua uscita, quindi abbiamo
DYXWRPRGRGLPRGLȴFDUORWHVWDUORHVFULYHUH
il manuale. Questo tempo extra permise a Elite
di brillare al momento dell’uscita, nel 1984.
Pubblicato originariamente su audiocassetta
SHU$FRUQ(OHFWURQH%%&%HVXGLVFRSHU%%&
B, il gioco di Braben e Bell ricevette recensioni
estremamente favorevoli. I possessori di quegli
home computer si ritrovarono catapultati in un
gioco in cui erano liberi di fare qualsiasi cosa.
&KLHGHWHDJLRFDWRULGLQRPLQDUHLOORUR
momento preferito in Elite e probabilmente
RWWHUUHWHULVSRVWHGLYHUVHWDQWDHUDODOLEHUW¢
GHOJLRFR*LRFR6DQGER[ªXQWHUPLQHFKH
viene liberamente utilizzato nel mondo odierno
di *UDQG7KHIW$XWR0LQHFUDIW e $QLPDO&URVVLQJ,
ma in realtà quel genere esisteva già ai tempi di
Elite, semplicemente l’industria non aveva ancora
LQYHQWDWRLOWHUPLQHFRUUHWWRFRQFXLLGHQWLȴFDUOR
ΖOJLRFRYHQGHWWHFLUFDFRSLHSHU
BBC Micro, pari quasi al numero di macchine
che apparentemente erano state vendute: un
WDVVRGLGL΍XVLRQHSHULOTXDOHOHD]LHQGHGLRJJL
ucciderebbero. Quando le vendite ruppero
LOPXURGHOOHFRSLHODQRWL]LDȴQ®VXO
telegiornale serale, ma questa attenzione da parte
dei media non era nulla in confronto alla frenetica
JXHUUDGLR΍HUWHFKHLQL]L´TXDQGRGLYHQQHFKLDUR
che gli editori ritenevano che Elite meritasse di
essere distribuito anche su altri sistemi. Il primo
FRQWUDWWRFRQ$FRUQVRIWQRQVRGGLVIDFHYDOȇDOWR
tasso di royalties che i due creatori avevano
richiesto… per questa ragione la coppia di
astuti giocatori chiese di mantenere i diritti di
» [C64] La grafica era a dir poco essenziale, ma la fantasia
del giocatore riempiva i buchi.
» [DOS] Anche se mostrava poligoni pieni, la versione DOS
aveva una palette colori un po’ stravagante.
LA CREAZIONE DI ELITE
ISPIRAZIONI STELLARI
RIFACIMENTI MAGISTRALI O COMPLETI RIP-OFF... ECCO
SOLO ALCUNI DEI GIOCHI CHE ELITE HA ISPIRATO
FOFT
Uscita: 1988
Sistemi: Amiga, Atari ST
Anche se Federation Of Free Traders si impegna al massimo per
cercare di essere originale, è innegabile che sia solo un Elite dei
poveri. Sebbene la versione Amiga sia stata in grado di correggere
tutti i difetti riscontrati nell’originale per Atari ST, la sua più grande
mancanza è l’assenza di un vero senso di progressione, poiché è
possibile potenziare la propria nave a livelli folli semplicemente
giocando al mercato prima ancora di aver lasciato il porto.
EVE ONLINE
Uscita: 2003
Sistemi: Windows, Mac, Linux
Considerato da molti giocatori come il successore spirituale di
Elite, Eve Online è un MMORPG ambientato nello spazio profondo
ed è pubblicato e sviluppato da CCP Games. I giocatori possono
intraprendere una serie di professioni diverse nel corso della
loro carriera e possono esplorare un universo che contiene oltre
5.000 sistemi solari. A differenza di MMORPG simili, Eve Online
non utilizza un sistema di punti esperienza e opta invece per un
sistema che permette di far crescere le abilità in tempo reale.
FREELANCER
Uscita: 2003
Sistemi: Microsoft Windows
Il sottotitolo di questo gioco è “L’universo delle possibilità”…
un po’ fuorviante, poiché questo seguito non ufficiale di Wing
Commander: Privateer manca di molte delle caratteristiche
che il progettista Chris Roberts aveva inizialmente promesso.
È certamente un titolo ambizioso e un seguito più che degno di
StarLancer, ma avrebbe potuto essere molto meglio. Una delle più
grandi occasioni mancate degli ultimi tempi.
X: BEYOND THE FRONTIER
Uscita: 1999
Sistemi: Microsoft Windows
Considerando l’età di Elite, è sorprendente che sia riuscito a fare
bene così tante cose al primo tentativo. X: Beyond The Frontier è
arrivato 15 anni dopo, ma continua a commettere errori fastidiosi
che il classico spaziale originale aveva evitato con cura. Sebbene
fosse caratterizzato da un grande senso di immersione, molti
giocatori si sono sentiti frustrati dalla loro nave poco performante
- iniziava senza armi - e dall’IA avversaria che sembrava voler
solo speronarvi.
WING COMMANDER: PRIVATEER
Uscita: 1993
Sistemi: DOS, Apple Mac
Tra tutti i giochi di Wing Commander disponibili, Privateer e il
suo pacchetto di espansione, Righteous Fire, sono quelli che
hanno più punti in comune con Elite. Assumendo il ruolo di
Grayson Burrows, il giocatore è in grado di atterrare su pianeti
e basi, di esplorare diversi sistemi stellari e di commerciare in
attrezzature e armi. È molto più libero rispetto al resto della
serie Wing Commander, rigidamente strutturata, e vanta un
gameplay più aperto.
“L’ISPIRAZIONE PER ELITE È VENUTA DA
UNA VARIETÀ DI FONTI DIVERSE, DA 2001:
ODISSEA NELLO SPAZIO A GUERRE STELLARI”.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 105

PRONTI
AL LANCIO
Alla Acornsoft erano coscienti
di avere tra le mani qualcosa di
speciale e quindi fecero di tutto
per assicurarsi che i giocatori che
acquistavano Elite fossero più che
soddisfatti. La versione originale
era infatti accompagnata da una
quantità ridicola di extra, che
andavano dall’enorme manuale
a una cartolina seppia a prova
di falsificazione che permetteva
di partecipare a un concorso
per diventare Elite. E poi c’era
l’eccellente novella The Dark
Wheel, che si trovava all’interno
della sontuosa confezione. Oltre
a essere una lettura davvero
piacevole, funge anche da guida
al mondo di Elite e presenta molti
elementi presenti nel gioco vero e
proprio. Se non avete una copia di
Elite, la trascrizione completa di
The Dark Wheel è disponibile sul
sito di Ian Bell www.iancgbell.clara.
net/elite/dkwheel.htm.
» [NES] Maledetto Mamba! Muori!
106 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
pubblicazione del gioco su altri sistemi. Circa 18
mesi dopo, Elite era diventato così popolare che
i diritti di conversione vennero messi all’asta.
ΖOUDPRVRIWZDUHGL%ULWLVK7HOHFRP7HOHFRPVRIW
si aggiudicò l’asta e le conversioni iniziarono a
XVFLUHVRWWRODORURHWLFKHWWD)LUHELUGȊ1RQGDUHD
ORUR>$FRUQVRIW@WXWWLLGLULWWLVXOOHGLYHUVHYHUVLRQL
VLªULYHODWRPROWRYDQWDJJLRVRSHUQRLȋULFRUGD
%UDEHQȊ$EELDPRIDWWRXQRWWLPRD΍DUHȋ
Furono direttamente Braben e Bell a occuparsi
di convertire la loro creatura per la maggior
SDUWHGHLVLVWHPLȊ$EELDPRODYRUDWRDTXHOODSHU
&RPPRGRUHSHU$SSOHΖΖSHU1(6HPROWH
DOWUHȋD΍HUPD%UDEHQȊ0HQWUHXQDVRFLHW¢
chiamata Torus si è occupata delle versioni
SHUSURFHVVRUH=FKHFRPSUHQGHYDQROR
6SHFWUXPHOȇ$PVWUDGȋ6HEEHQHVLVLDIDWWRGL
tutto per garantire che ogni versione di Elite fosse
“MALGRADO QUESTI PROBLEMI, LE VENDITE STIMATE
DI 500.000 COPIE DIMOSTRARONO CHE C’ERANO MOLTI
GIOCATORI FEDELI AL FRANCHISE DI ELITE”
all’altezza di quella per Micro, i diversi processori
hanno fatto sì che ciò non fosse sempre possibile,
e a volte è stato necessario fare alcune omissioni.
/DYHUVLRQHSHU$PVWUDG&3&DGHVHPSLR
aveva un paio di navi mancanti -Oȇ$QDFRQGDHLO
Transport -HGL΍HUHQ]HQHOOHPLVVLRQLPHQWUH
TXHOODSHU6SHFWUXPHUDQRWHYROPHQWHSL»OHQWD
della sua controparte per BBC.
8QDFRVDVXFXL%HOOH%UDEHQVLVRQR
concentrati era l’aggiunta di nuove missioni, come
la nota inclusione dei Trumbles nella versione per
Commodore 64. Basati sui triboli di 6WDU7UHN, si
PROWLSOLFDQRUDSLGDPHQWHȴQRDULHPSLUHSULPD
la preziosa stiva del Cobra Mk III e invadere poi
ODVFKHUPDWDGHOFRFNSLW/ȇXQLFDVROX]LRQHSHU
VEDUD]]DUVHQHªYRODUHYLFLQRDOODVXSHUȴFLHGHO
VROHSHUEUXFLDUOL/DGHYR]LRQHGHLIDQSHULO
PROCEDERE CON CAUTELA
Quando Braben e Bell hanno iniziato a
costruire l’universo di Elite, volevano
permettere al giocatore di sperimentare un
senso di libertà che nessun altro gioco poteva
offrire. Purtroppo a causa della memoria
ridotta del BBC Micro dovettero trovare un
modo per far sembrare il loro gioco il più
vasto possibile senza compromettere i molti
elementi che volevano includere. Alla fine i
due decisero di generare proceduralmente
le galassie di Elite e dissero con orgoglio
ad Acornsoft che il gioco avrebbe contenuto
circa 281.000.000.000.000 galassie totali.
L’ambiziosa cifra fu poi abbandonata quando
Acornsoft fece notare che un numero così
elevato avrebbe reso evidente al giocatore
l’artificialità dell’universo di Elite e che molte
gioco era tale che molti di loro continuavano ad
acquistare le versioni successive solo per poter
JLRFDUHDOOHQXRYHPLVVLRQLLQFOXVH6HEEHQH
molte delle conversioni (soprattutto quelle a 8-bit)
siano state acclamate dalla critica quasi quanto
l’originale della BBC, una menzione speciale
YDDOOȇHFFHOOHQWHYHUVLRQH$FRUQ$UFKLPHGHV
di Warren Burch e Clive Gringras, $UF(OLWH, e
DOODFRQYHUVLRQHSHU1(6GL%UDEHQH%HOOFKH
presentava una striscia di icone brillante e
facilmente accessibile - in realtà presa dal seguito
di Elite, )URQWLHU - per compensare la mancanza di
tasti della macchina.
ȊŠGDYYHURGLɝFLOHVFHJOLHUHPDSUREDELOPHQWH
quella di BBC Micro… forse solo per ragioni
VHQWLPHQWDOLȋVSLHJD%UDEHQTXDQGRJOL
chiediamo qual è la sua versione preferita di
EliteȊ6HLQYHFHYROHWHVDSHUHTXDOªODPLJOLRUH
da giocare, devo citare quella per BBC Master
HTXHOODSHU1(6ȋ$QFKH%HOOKDXQGHEROHSHU
l’originale su BBC Micro e cita la versione su disco
FRPHODVXDSUHIHULWDȊ6IUXWWDODFDSDFLW¢GHOOD
macchina in modo più completo rispetto alle
VXFFHVVLYHYHUVLRQLSRWHQ]LDWHGHOOD%%&ȋVSLHJD
Ȋ&RQ EliteSHULOVHFRQGRSURFHVVRUH%%&
LOJLRFRHUDPROWRSL»ȵXLGRHFRORUDWRPDPL
è sempre piaciuta la purezza della versione su
GLVFRȋΖOJLRFRULVFRVVHXQHQRUPHVXFFHVVRVX
tutti i sistemi su cui è apparso e quindi un sequel
sembrava inevitabile. Purtroppo l’intesa tra i
GXHSURJUDPPDWRULLQL]L´DVFULFFKLRODUHȊ'RSR
aver completato tutte le diverse versioni di Elite
HUDYDPRXQSRȇHVDXULWLȋGLFH%UDEHQȊ$QFKH
se avevamo iniziato a pensare a un sequel, il
progetto si arenò perché credo che Ian non fosse
galassie sarebbero sembrate identiche.
Braben e Bell cedettero e ridussero il numero
di galassie a un più gestibile otto. Con ogni
galassia contenente 256 pianeti, si trattava
comunque di una cifra impressionante, che
dava al giocatore la sensazione di esplorare
un mondo davvero gigantesco.

ELITE
FOREVER
L’impatto di Elite sui giocatori è stato
enorme, ma come ha influenzato gli
altri sviluppatori? Siamo riusciti a
rintracciare alcuni coder di vecchia
data per chiederglielo. “Elite è
diventato rapidamente leggendario
per essere la galassia in scatola,
un brillante esempio di come le
menti delle persone riempivano i
molti spazi vuoti”, ricorda Martyn
Brown di Team 17. “La cosa che mi
ha colpito di più di Elite era la sua
vastità... è stato il primo gioco a cui
si poteva continuare a giocare per
sempre senza mai arrivare alla fine”,
ricorda Jon Hare. “Alla Sensible ci
ha ispirato a iniziare lo sviluppo di
un gioco spaziale in 3D, The Day The
Universe Died. Purtroppo il gioco
non fu mai terminato”.
» [DOS] A causa del lungo periodo di
sviluppo di Frontier, la sua grafica non era
più all’avanguardia quando è arrivato sul
mercato.
» [Atari ST] Il combattimento era
molto più difficile in Frontier grazie alla
sua fisica realistica. Di conseguenza,
diventare “Elite” era quasi impossibile.
» [Amiga] La possibilità di pilotare
astronavi diverse era solo una delle
molte novità di Frontier.
più motivato. Ci eravamo divisi i compiti,
mpiti ma alla
ȴQHFLKRODYRUDWRVRORLRȋ4XHOODIXODȴQHGHOOD
loro collaborazione… un addio in pessimi rapporti
tanto che tutt’oggi i due non si rivolgono la parola.
Braben, però, era determinato a dare vita
a un sequel molto ambizioso che, senza
l’aiuto del collega, si rivelò un’esperienza
HVWUHPDPHQWHIDWLFRVDȊ/DSURJUDPPD]LRQHª
VWDWDGHFLVDPHQWHSL»OXQJDȋULFRUGDȊ&LVRQR
voluti più di cinque anni per portare a termine
LOSURJHWWR5LFRUGRFKHTXDQGRUHDOL]]DLOD
JUDȴFDGL)URQWLHU(OLWHΖΖera qualcosa davvero
all’avanguardia, ma quando il gioco uscì nel 1993
era ormai quasi obsoleta. Intendiamoci, aveva
ancora un buon impatto, ma non era così avanti
FRPHDYUHEEHSRWXWRHVVHUHȋ
8QȇDOWUDGL΍HUHQ]DULVSHWWRDOODFUHD]LRQHGHO
primo capitolo fu la tremenda pressione che
VXE®GDOQXRYRHGLWRUH*DPHWHN8QDFRVDGL
FXLQRQHUDD΍DWWRFRQWHQWRȊ(UDXQDPELHQWH
PROWRSL»FRPPHUFLDOHȋGLFH%UDEHQDSURSRVLWR
GHOFDPELDPHQWRGHOOȇLQGXVWULDȊ$YHYRȴUPDWR
con Konami, che ritenevo un buon editore per
me, ma per qualche motivo si sono ristrutturati
e hanno venduto le loro attività a una società
nuova di zecca chiamata Gametek. Non ne avevo
mai sentito parlare ed ero molto scettico, quindi
non ho accettato il trasferimento, ed è per questo
che il nome di Konami è rimasto sulla scatola.
/RURPLKDQQRPHVVRVRWWRSUHVVLRQHHGªXQ
peccato, perché non credo che )URQWLHU abbia
ricevuto lo stesso amore e la stessa attenzione
FKHDYUHEEHGRYXWRULFHYHUH3HUD΍UHWWDUH
l’uscita non mi hanno permesso di fare tutte
TXHOOHULȴQLWXUHSRVWFRPSOHWDPHQWRGLFXLRJQL
grande titolo ha bisogno. (OLWHΖΖè sicuramente un
grande gioco, ma gli manca qualcosa in termini di
TXDOLW¢ȴQDOHȋ
Quando )URQWLHU arrivò nei negozi nel 1993,
le interferenze di Gametek fecero sì che fosse
pubblicato con una serie di fastidiosi bug,
cosa che ancora oggi fa arrabbiare Braben.
Ȋ)XVFRQYROJHQWHŠFRPHYHGHUHXQEDPELQR
con la cioccolata sul viso. Non è che il gioco non
sia fantastico, è solo che avrebbe potuto essere
PLJOLRUHȋ1RQRVWDQWHODPDJJLRUSDUWHGHOODFULWLFD
accolse il gioco con voti eccezionalmente alti,
c’erano alcuni elementi di )URQWLHU che i giocatori
non riuscivano ad accettare, il più evidente dei
TXDOLHUDLOFRPEDWWLPHQWR/DQDWXUDDUFDGH
dell’originale Elite era sparita in quanto )URQWLHU era
EDVDWRVXOODȴVLFDQHZWRQLDQD'LFRQVHJXHQ]D
controllare la propria nave nel bel mezzo di
una battaglia poteva diventare un’esperienza
incredibilmente frustrante. Braben è tuttavia
FRQYLQWRGLDYHUSUHVRODGHFLVLRQHJLXVWDȊ(UD
PHQRGLYHUWHQWHȋDPPHWWHPDODȴVLFDUHQGHYD
l’esperienza molto più realistica.
Malgrado questi problemi, le vendite stimate
GLFRSLHGLPRVWUDURQRFKHFȇHUDQRPROWL
giocatori fedeli al franchise di Elite, impressionati
LA CREAZIONE DI ELITE
“BRABEN, PERÒ, ERA
DETERMINATO A DARE
VITA A UN SEQUEL
MOLTO AMBIZIOSO”
dalle molte novità entusiasmanti come la
possibilità di atterrare sui pianeti e l’opportunità di
volare su una varietà di navi diverse. Immaginate
FRVDSRWHYDR΍ULUHXQWHU]RJLRFRΖOWHU]RJLRFR
fu )URQWLHU)LUVW(QFRXQWHUV e, come )URQWLHU prima
di lui, si spingeva coraggiosamente oltre ogni
limite. Di dimensioni enormi e con la stessa
intensa aggiunta di realismo che aveva diviso
coloro che avevano giocato a )URQWLHU, vantava
XQDJUDȴFDQHWWDPHQWHVXSHULRUH- faceva un
uso estensivo della mappatura delle texture e
dell’ombreggiatura di Gouraud - e un nuovo
sistema di diario che non si era più visto nel
franchise dai tempi dell’enorme manuale di Elite.
3XUWURSSRSHU%UDEHQSHU´GRYHWWHD΍URQWDUH
ancora una volta le pressioni di Gametek che
fecero uscire )LUVW(QFRXQWHUV molto prima che
IRVVHH΍HWWLYDPHQWHSURQWR4XHVWDYROWDOH
riviste non furono molto favorevoli al lavoro
di Braben: molte di esse si lamentavano dei
numerosi bug del gioco e lo consideravano
tutt’altro che un prodotto completo.
ȊΖOYHURSUREOHPDGL)LUVW(QFRXQWHUV è che fu
VRWWRSRVWRDXQDSUHVVLRQHLUUDJLRQHYROHȋGLFH
%UDEHQȊ&ȇHUDQRFRV®WDQWHLQWHUIHUHQ]H>GD
SDUWHGL*DPHWHN@FKHDEELDPRR΍HUWRWXWWL
i soldi indietro per poter uscire dall’accordo,
perché sentivo che sarebbe stato un disastro.
Come molti hacker hanno successivamente
scoperto, c’erano un sacco di storie extra nel
gioco che abbiamo dovuto abbandonare per
D΍UHWWDUHOȇXVFLWD
Il tutto si è risolto in una causa legale, che
GRSRPROWRWHPSRKRYLQWRȋ)LUVW(QFRXQWHUV
può essere stato un boccone amaro da ingoiare
per molti fan del franchise, ma contiene ancora
momenti di brillantezza e non ha fatto nulla
per diminuire l’attesa per un nuovo viaggio
nell’universo di EliteΖOKDYLVWRLOVXFFHVVR
di (OLWH'DQJHURXV, che ancora oggi è il punto di
riferimento per gli appassionati di simulatori
di volo spaziali. Ma perché, dopo tutti questi
anni, l’originale Elite è rimasto un tale successo
WUDLJLRFDWRUL"Ȋ3HQVRFKHODJHQWHQHDEELDXQ
ULFRUGRD΍HWWXRVRFRV®FRPHKDXQULFRUGR
D΍HWWXRVRGLSDUWLFRODULSURJUDPPLWHOHYLVLYLFRQ
cui è cresciuta, ma non credo che Elite sia giocato
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Un ringraziamento speciale a Neil Wallis per i modelli delle astronavi,
a MobyGames per le schermate aggiuntive e, naturalmente, a David
Braben e Ian Bell.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 107
 Dietro le quinte di

Il mitico Matthew Smith ci racconta come ha dato vita

a ogni livello del titolo che lo ha reso famoso, riportandoci
in un’era in cui i videogiochi erano frutto solo del puro
talento del loro creatore
CENTRAL CAVERN
“Questo era lo schermo di prova... nel senso che mi servì per sperimentare nella
programmazione e nella grafica”, esordisce Matt. “Lo usai principalmente per
verificare i problemi del colour clash [una limitazione dello Spectrum per cui
in una matrice di 8x8 pixel non possono coesistere più di due colori e quindi
alcuni elementi cambiavano cromia quando si sovrapponevano, NdR], ma ci
inserii anche molti elementi ricorrenti come i pavimenti che crollano e nastri
trasportatori… oltre a uno dei salti più difficili”. Qual era questo salto, chiediamo
incuriositi. “Quello che va dalla fine del nastro trasportatore alla piattaforma più
alta… ma misi un’altra striscia di terreno sotto come ‘rete di sicurezza’.
E com’è nato lo strano nemico giallo sul nastro trasportatore? Oh, era solo uno
scarabocchio che avevo fatto ispirandomi al cartone animato Yellow Submarine.
Negli schizzi originali di quel livello c’era l’acqua al posto dei nastri trasportatori.
Ci dovevano essere delle onde che impedivano di andare nella direzione opposta.
In questo modo sarebbe stato più un rompicapo perché si doveva capire come
arrivare da qualche parte senza risalire la corrente... ma quando ho iniziato a
codificare, sono diventati nastri trasportatori”.

THE COLD ROOM

Matt fissa intensamente le “chiavi” di questo livello. “Dovevano essere racchette
da neve, ma sembrano più racchette da tennis”. Poi inizia a toccare lo schermo
prima che gli ricordiamo che non è un touchscreen. “Mmm, oh, giusto. Stavo
pensando di modificare un pixel. Non sono sicuro se sia meglio chiaro o scuro.
Devo aver provato in entrambi i modi all’epoca”. Sempre perfezionista. E che dire
di quei due? “Tutti sanno che quegli uccelli in frac sono membri a pieno titolo
del club degli animali divertenti”. Quando si arriva al punto in cui i protagonista
Miner Willy scende lentamente dalla “ciminiera”, Matt ci svela: “Per disintegrare
le piattaforme, ho usato la memoria video dello Spectrum. È stata la prima
macchina che ho avuto con uno schermo mappato in bit”. Notiamo che il livello
Cold Room è notevolmente più facile del precedente. “Perché è da questa
schermata in poi che mi sono effettivamente preoccupato di dare al gioco una
difficoltà crescente. Ecco perché Central Cavern è sproporzionatamente difficile,
perché non faceva parte di questo schema”.

108 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80


THE MENAGERIE
Matt esamina la selezione di creature sullo schermo. “Qui abbiamo ragni, emù,
anatre o qualcosa del genere e poi… basta?!? Due sole specie sono decisamente
poche! Dovrebbero essercene almeno tre in un livello che ho chiamato Managerie
[che si traduce più o meno “gabbia per animali”, NdR]. Gli chiediamo se quegli
uccelli non siano in qualche modo dei liver bird (uccello mitico, mezzo cormorano
e mezzo aquila, simbolo della città e della squadra del Liverpool). “Sì, si potrebbe
vedere come un tributo al Liverpool FC, del resto io sono da sempre un grande
tifoso”.
ABANDONED URANIUM WORKS
“Questa è una stanza piena di salti difficili che devi affrontare più volte. Doveva
essere un’esperienza spaventosa che metteva alla prova la precisione del
giocatore”, ci svela Matt. “Miner Willy è tecnicamente alto due caratteri e se
cadi per quattro caratteri sei morto. Due sei al sicuro e tre... aspetta, due era
mortale? Oh, non ricordo...”. La sua memoria funziona meglio quando ricorda
come ha codificato il famoso salto di Willy. “I primi due fotogrammi sono quattro
e quattro pixel, cioè un carattere intero, poi 3, 3, poi 2, cioè otto pixel e un altro
carattere intero. Poi 2, 1, 1, 0, 0, -1, -1, -2, -2... è una curva regolare arrotondata
al numero intero più vicino”. Sorride e inspira profondamente. E le due foche da
circo come sono nate? “Avevo una palla rotante di sei pixel e ho pensato: come
trasformarla in un personaggio? Aggiungendoci una foca sotto!”.
DIETRO LE QUINTE DI MANIC MINER
EUGENE’S LAIR
Eccoci arrivati al memorabile livello 5, quello che all’epoca rimaneva più
impresso. “Tutto nasce dalla storia del mostro del gabinetto che raccontavo al
mio fratellino Anthony. Da piccolo credeva veramente che ci fosse un essere
spaventoso che viveva lì dentro”, ridacchia Matt maliziosamente. Quindi non era un
commento sulla carriera del collega coder Eugene Evans che era in una parabola
discendente? “Avevo incontrato Eugene un paio di volte ed eravamo semplici
conoscenti. Era diventato famoso nel mondo dei programmatori prima di me ed
era stato il beniamino dei media molto più di me. Ero sicuramene un po’ geloso
perché lui lavorava per la concorrenza, Imagine, mentre io ero ancora legato a
Bug-Byte. Loro passavano il tempo principalmente a comprare vetture sportive...
e poi a creare buoni giochi nel tempo libero. A dire il vero, avrei guadagnato di più
rivendendo le auto di lusso che Eugene scassava piuttosto che con i proventi dei
diritti d’autore”. A questo proposito chiediamo se sono lingotti d’oro quelli che Willy
sta collezionando. “No, dovrebbero essere pile di carte di credito”.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 109
PROCESSING PLANT
Un evidente omaggio alle sale giochi in cui si rifugiava il giovane Matt. “Sì, giocavo
a Pac-Man al cinema Unit 4 di Wallasey”. L’aggiunta delle gambe è stato un debole
tentativo di evitare la violazione del copyright? “No, sono lì solo perché c’erano
dei pixel liberi in basso. Doveva essere largo dieci pixel per farlo scorrere in
modo fluido e, poiché è rotondo, doveva essere alto dieci, ma ogni altro elemento
è alto 16, quindi ecco il perché delle gambe”. Notiamo che il livello richiede alcuni
passaggi difficili su piattaforme con spazi molti ristretti. “Avevo perfezionato la mia
tecnica di progettazione dei livelli e stavo iniziando a capire come rendere davvero
difficile la vita al giocatore”, dice ridendo come un genio del male.
MINER WILLY MEETS THE KONG BEAST
Un’altra strizzata d’occhio alle sale giochi di New Brighton che frequentava
da ragazzo. “Barili, banane... avrei dovuto metterci dei martelli e sarebbe
stato un tributo completo a Donkey Kong”, osserva. Ci sono anche alcuni salti
impegnativi: “Sì, alcuni da cinque”, conferma Matt, riferendosi all’ampiezza
misurata in caratteri, “e dovevano essere perfetti al pixel”. In questo livello
appaiono per la prima volta gli interruttori, anche se non era obbligatorio
azionarli entrambi. “Forse è stato un errore”, riflette Matt. “Forse si dovevano
attivare per finire il livello e io mi sono completamente dimenticato di testarlo”.
Poi ha un’illuminazione. “Ah, no! Quell’unico atto di violenza era completamente
opzionale! Era solo per chi sentiva il bisogno patologico di uccidere la Bestia
Kong. Credo di essermi comportato da hippy...”.
110 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
THE VAT
“Questo è un livello un po’ pigro… pura estetica senza bisogno di aggiungere
codice. Inoltre mi serviva per vedere se quei pavimenti che crollano potevano
essere usati come una diversa meccanica di gioco”. In tutto questo cosa c’entra
il canguro? Espira e riflette per un po’. “Ehm, carne di canguro? Fabbrica di cibo
per cani? Non so... potrebbero essere... pensieri casuali”. Con tutta quell’area
franata deve essere stato uno schermo scomodo da testare. “Quando testavo
The Vat seguivo sempre lo stesso percorso, quindi non ho idea se ci fossero
altri modi per completarlo. Ammetto che alcuni di questi livelli li ho giocati una
sola volta! Lo stesso principio vale per il Banyan Tree in Jet Set Willy. Non ci
sono elementi casuali nel gioco. Ogni volta che si entra in un livello, tutto è nella
stessa posizione e si muove alla stessa velocità, quindi se riesco a completare lo
schermo una volta significa che sarà possibile completarlo sempre”.
WACKY AMOEBATRONS
“Una griglia orizzontale diritta”, è il commento di Matt su uno dei livelli più
tradizionali del gioco. Ma quei nemici cosa sono? Spazzolini per gabinetto su
ruote? “Il calcolo delle collisioni è sul singolo pixel e qui stavo testando quali
forme si potevano saltare senza morire. Willy era sempre alto 16 pixel, ma la
sua larghezza cambiava in base al frame d’animazione durante il salto. Stavo
testando i suoi limiti, quindi ho reso il nemico il più alto e sottile possibile. Credo
che volessi fargli fare su e giù in modo che si potesse saltare solo in certi
momenti, ma poi ho capito che anche alla massima altezza possibile per uno
sprite, si poteva comunque superarlo se si rispettava il tempo: questo è stato
il livello in cui l’ho scoperto”. È anche il primo livello a subire un cambiamento
quando Manic Miner è stato ripubblicato da Software Projects.
“Sì, gli amebatroni erano originariamente il logo di Bug-Byte, quindi li ho cambiati
quando me ne sono andato. Non ho avuto bisogno di consigli legali per questo!”.
 DIETRO LE QUINTE DI MANIC MINER

ENDORIAN FOREST
I nemici assomigliano agli Ewok, Endor era il pianeta natale di quelle creature
e Il ritorno dello Jedi uscì lo stesso anno di Manic Miner… tiriamo a indovinare
e chiediamo a Matt se era un fan di Star Wars. “Lo ero quella settimana! Sono
andato a vederlo, sono tornato a casa e ho creato questo schermo. Sarei stato
un Jedi o un Sith? Oh, Jedi! Infatti, l’ho indicato nell’ultimo censimento come
mia religione”. A questo punto suggeriamo una pausa visto che siamo al decimo
schermo e quindi a metà strada. “No, questa è la schermata nove”, protesta
Matt. Gli assicuriamo che abbiamo raggiunto la doppia cifra. “Oh, scusate. Inizio
sempre a contare da zero”.

ATTACK OF THE MUTANT TELEPHONES

Il titolo è un riferimento al collega coder Jeff Minter. “L’ho incontrato qualche volta
alle cerimonie del Golden Joystick. Andavamo d’accordo. Abbiamo parlato di musica
e altro”. Ricordiamo a Matt che in un documentario televisivo disse che questo era
uno dei suoi schermi preferiti. “È vero, quei telefoni sono uno degli sprite che mi è
riuscito meglio. Vennero delineati su un modello chiamato BT serie 300”. Si tratta di un
livello piuttosto affollato e quindi gli chiediamo se c’era un limite al numero di nemici
che poteva includere. “Sì, quattro che vanno su e giù e quattro che vanno a destra e a
sinistra. Aspetta, credo che si possa cambiare in otto che vanno su e giù o a sinistra e a
destra. Credo di averlo fatto in alcune schermate... Ma sì, otto era il limite. A causa della
memoria. E per la velocità. Non si può disegnare più di tanto prima che tutto rallenti.
Quindi fai in modo che otto sia una costante e non dovrai preoccuparti!”.

RETURN OF THE ALIEN KONG BEAST

Aliena per via della testa pulsante, supponiamo. Matt guarda lo schermo
strizzando gli occhi. “Sì! Sembra che si gonfi e si sgonfi!”. Matt simula le
pulsazioni con le mani e questo sembra innescare il ricordo di una piccola
stranezza di codifica. “Ho dato a tutti gli schermi dei numeri letterali, così, se si
usava uno di quegli editor che sono usciti, questo schermo doveva sempre avere
un Kong Beast dentro“. Guardiamo Willy che si tuffa per raccogliere l’ultima
banana prima di atterrare al sicuro nell’uscita. “Devi arrivare prima di Kong?
No? Oh, credo di averti preso un po’ in giro”, sorride Matt.

ORE REFINERY
“Viene naturale pensare che un’area segnata da un teschio con ossa incrociate sia
qualcosa da cui stare alla larga… invece è l’uscita del livello!”. Nonostante Willy ne
porti una sulle spalle sulla copertina della seconda edizione, questo schermo ospita
una delle due sole scale che compaiono nel gioco. C’è anche uno strano occhio
lampeggiante… chiediamo a Matt qual è il suo significato. “Oh ore!”, grida lui, in modo
criptico. Ammiriamo la corsa di Willy verso l’uscita sul nastro trasportatore.
“Si rischiava sempre di sbagliare questa fase schiantandosi sull’occhio. Disegnavo le
piattaforme sulla carta millimetrata e mettevo le frecce dove... No, non è vero”, dice,
correggendosi. “Non ho usato la carta millimetrata per Manic Miner, ma un editor
sul Tandy. Assemblavo una prima bozza e facevo un test, poi aggiungevo qualcosa e
verificavo che fosse ancora completabile. Poi aggiungevo il pezzo successivo”. E così
il suo capolavoro si è evoluto…

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 111

 SKYLAB LANDING BAY
Questo livello è uno dei più complicati per via degli oggetti che cadono a caso
infondendo panico nel giocatore. “No, non cadono a caso… avviene tutto in
una sequenza prestabilita”, spiega Matt. La sua mente passa poi a cose più
importanti. “Lo Skylab era una stazione spaziale americana che nel 1979
venne fatta bruciare nell’atmosfera perché ormai obsoleta. Cosa faranno della
stazione spaziale internazionale quando non potranno permettersi di rifornirla?
Credo che la spediranno in un’orbita di parcheggio più alta... troppo grande per
schiantarsi e bruciare”. Cosa sono gli oggetti da prendere in questo livello? “Oh,
sono chip per computer”.
THE BANK
Lo vediamo sorridere quando vede l’assegno che si muove rimbalzando. Sono
tornate anche le scale. “Sì, questo è un traliccio. Sinistra e destra sono lo stesso
carattere. Credo che si potessero usare solo otto caratteri diversi per ogni
schermata. O erano quattro? Jet Set Willy ne aveva quattro, credo. Per certi
versi era ancora più primitivo. La scala venne realizzata riutilizzando il carattere
del traliccio. Non si possono fare capovolgimenti: la linea deve essere al centro.
Se sono capovolte devono essere memorizzate due volte. Se lo si capovolge è un
numero completamente diverso. Il capovolgimento è un’operazione costosa sullo
Spectrum. Be’, il capovolgimento orizzontale lo è. Quella verticale va bene. È
solo una posizione di memoria”. Annuiamo nella speranza che tutto questo abbia
senso per chi si intende di programmazione.

SIXTEENTH CAVERN
“Avevo finito i nomi. O forse stavo pensando in esadecimale”, dice Matt. Il vero
mistero di questo livello è cosa dovrebbero rappresentare i nemici. “Sono dei
flag bug… un riferimento a un aspetto della programmazione [le flag sono delle
variabili usate per ripetere un ciclo oppure per attivare o meno una scelta
condizionale, NdR]”. Riflette per un po’. “Come ho detto, i livelli li creavo con
l’editor, ma la grafica veniva disegnata su carta millimetrata e a volte erano
cose molto sperimentali. Allora non avevo BOUGIE (Byte Orientated Universal
Graphics Interactive Editor). Una cosa che ho scritto e che mi permetteva di
eseguire quattro fotogrammi di animazione, in avanti o all’indietro. Skylab è
un’eccezione. Hanno otto fotogrammi per l’esplosione, ma il normale era quattro”. THE WAREHOUSE
E gli oggetti da prendere? “Erano di nuovo delle carte di credito”, dice. Notiamo “Questo era un altro livello sperimentale che ritenevo talmente difficile da essere
la necessità di raccogliere per ultimo l’oggetto più vicino all’uscita, altrimenti adatto come livello boss!”, spiega con un ghigno maligno. L’ho completato solo
c’era il rischio di rimanere bloccati. “Non è bello dover ricorrere a trucchi del una volta [nota: in altre interviste ha confessato di non averlo mai completato].
genere… ma a volte non riuscivo a trattenermi”, dice sorridendo. Ora che ho fatto più pratica, forse potrei completarlo in una mezza dozzina di
tentativi. Comunque, come dicevo, poiché tutto è predeterminato, basta che un
livello sia completabile una volta per sapere che non si è su un binario morto”.
Le trebbiatrici di questo livello sono state trasformate nel logo “Triangolo
Impossibile” di Software Projects quando Matt abbandonò la Bug-Byte.

112 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 DIETRO LE QUINTE DI MANIC MINER

AMOEBATRONS’ REVENGE
I tentacoli sono tornati in questa replica del livello 9, anche se ora sembrano
assomigliare agli invasori de La guerra dei mondi. “Pensavo fossero meduse,
ma forse si sono evoluti in una forma di vita superiore”, pensa Matt. Anche la
difficoltà è aumentata. “In questa schermata ci sono tutte le diverse velocità a
cui i nemici possono muoversi, fino a quattro pixel per fotogramma. Ho fatto la
stessa cosa in Jet Set Willy per la cucina, ma l’ho divisa su due schermi”.
SOLAR POWER GENERATOR
Dobbiamo interpretare questo livello come un segno della crescente
consapevolezza ambientale di Matt? “Sono preoccupato per l’ambiente, amico…
ma non più di qualsiasi altra persona razionale”, risponde. “Penso che questo
sia uno degli sfondi più luminosi. Finora, ho usato molto il nero perché permette
di vedere meglio gli elementi sullo schermo, ma il verde ha un suo perché”.
Bello l’effetto dei raggi solari che vengono deviati dagli specchi. È stato difficile
crearlo? “Oh, molto tecnico”, ride. “No, solo un po’ di codice. È abbastanza facile
da programmare. Un carattere scende e se colpisce qualcosa devia ad angolo
retto. La luce non ti uccide se ti colpisce, ma mentre sei illuminato il livello di
ossigeno cala più velocemente. Comunque non è un livello particolarmente
difficile”. Non possiamo essere gli unici a non essere d’accordo...

THE FINAL BARRIER

Il sole che tramonta sul lago accoglie il quasi ritorno a casa dei Willy. “Non
essendoci elementi mobili nella parte alta dello schermo ho potuto dare libero
sfogo alla grafica senza paura del colour clash. Sì, sto giocando con lo scontro dei
colori qui. La grafica è migliore. Ho avuto più libertà perché non c’era interazione.
Ho progettato questa schermata su carta millimetrata, poi l’ho suddivisa in
caratteri grafici e assemblata nella mia testa. Non c’erano pacchetti artistici o
scanner a quei tempi!”. È un ferro di cavallo quello che indica l’uscita finale? “No,
è la lettera omega dell’alfabeto greco. Indica la fine!”. E il pesce e il pugnale che
si vedono quando si salta nell’uscita? “Erano solo cose che avevo disegnato e
che erano alte solo otto pixel e larghe 16, quindi non gli avevo trovato spazio nel
gioco”, dice con disinvoltura. Ma Matt, allo Screenplay Festival del 2005, dopo
aver bevuto qualche birra, hai parlato di connotazioni religiose, del tuo tentativo
di dare al gioco un “po’ di folklore”? Ci pensa su. “Potrebbe essere così”, sorride.
“Lo scoprirete nel mio prossimo gioco...”. Ah, se solo fosse vero...

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 113

 L A STORIA DI

114 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 LA STORIA DI TETRIS

DA QUASI 40 ANNI QUESTO

ORIGINALE ROMPICAPO, NATO
IN RUSSIA, È UNA COSTANTE
DEL MONDO DEL DIVERTIMENTO
ELETTRONICO. ABBIAMO
INCONTRATO IL RESPONSABILE
DI QUESTO SUCCESSO PER FARCI
RACCONTARE LA STORIA DI QUESTO
SEMPLICE MA GRANDE GIOCO

i sono alcuni videogiochi dai un giovane programmatore di nome Vadim

C quali è incredibilmente difficile

staccarsi... E poi c’è Tetris, un
puzzle capace di penetrare così
profondamente nel cervello da provocare
il cosiddetto “Effetto Tetris”, una
Gerasimov. Il progetto era stato ispirato dal
gioco da tavolo Pentamino, in cui bisognava
posizionare 12 tipi di pentomini (forme
composte da cinque quadrati) su una griglia
di 8x8 riquadri, ruotandoli e ribaltandoli per
patologia ufficialmente riconosciuta dalla incastrarli senza sovrapposizioni. Alexey si
medicina che si verifica quando si vedono rese conto che 12 pezzi erano troppi – “Era
i tetramini (i pezzi del gioco) anche nella impossibile ricordarne così tanti”, commenta
vita reale. Ma non è solo la semplice – così li abbandonò a favore dei tetramini
ALEXEY PAJITNOV meccanica alla base del gioco a essere (forme geometriche composte da quattro
Creatore di Tetris coinvolgente, perché anche la sua storia e quadrati), e ridusse così il numero di forme a
l’arrivo in Occidente sembrano la trama di un sette.
film di spionaggio (infatti su Apple TV+ c’è un Il gioco cominciò a circolare fuori dai confini
film che la racconta). dell’Unione Sovietica, arrivando su Apple II
È impossibile approfondire tutti i dettagli
di ciò che accadde e tra il 1984 e il 1989. Basti
sapere che il ventinovenne
novenne ingegnere
informatico russo Alexey Pajitnov utilizzò
un umile computer er Elektronica 60, presso
l’Accademia sovietica
tica delle scienze di
HENK ROGERS Mosca, per sviluppare
pare il prototipo di un
Direttore di
The Tetris Company puzzle avvincente che, tempo dopo,
sarebbe stato conteso
nteso da aziende
come Nintendo, Mirrorsoft, Spectrum
Holobyte, Andromeda
meda e Bullet-Proof
Software. La svolta a avvenne
grazie a una versione
one per PC
del 1985, creata da a Alexey
con l’aiuto del collega
ega
Dmitry Pavlovsky e di

MAYA ROGERS » La popolarità di

Presidente e Tetris salì alle stelle
amministratore con la versione
delegato di per Game Boy che
Blue Planet Software
lo includeva nella
confezione base.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 115
 UN GIOCO MAINSTREAM
Il capolavoro del genere puzzle è così popolare che
si è diffuso ad altre forme di media...

MUSICA
QIlsingolo Tetris raggiunse la
vetta nelle classifiche musicali
di tutto il mondo all’inizio
degli anni 90. Ispirato dalla
canzone popolare russa del
XIX secolo Korobeiniki, fu
composto da Dr Spin – lo
pseudonimo usato da Andrew Lloyd Webber – e
dal produttore discografico Nigel Wright. Un’altra
canzone intitolata Tetris di Madilyn Bailey è stata
pubblicata nel 2018 e utilizza i blocchi come
metafora dell’amore.

I SIMPSON
QNell’episodio nove
della stagione 14 de
I Simpsons nel 2003,
Homer sta cercando
di caricare i bagagli in
auto, e Bart si chiede
se riuscirà a incastrare tutto. “Non preoccuparti”, » Una foto del Tetris originale: il gioco ha fatto molta
lo rassicura il padre mentre parte una famosa strada dalla grafica essenziale di un computer
musichetta in sottofondo. “A questo servivano Elektronica 60.
tutte quelle ore giocando a Tetris”.
definito un “tetris”. Non si doveva fare altro
TRESTLING che proseguire così evitando che i blocchi
QPresentato nella sitcom
di successo The Big Bang raggiungessero la sommità dello schermo.
Theory, “Trestling” è un “Per me il Game Boy è stato creato per
concetto che combina “la Tetris, e Tetris è stato creato per Game Boy”,
forza fisica del braccio di
» Tetris su Commodore 64 faceva parte
continua Henk. Ma questo non vuol dire
ferro con l’agilità mentale
di Tetris”. Messo in atto della prima ondata di conversioni a opera di che non funzioni altrettanto bene su altri
dai personaggi Sheldon e Raj nella prima stagione Mirrorsoft. dispositivi. Il gioco di Alexey Pajitnov detiene
(episodio La reazione alle arachidi), l’idea era di infatti il record mondiale del titolo con più
giocare a Tetris mentre si sfidavano a braccio e Commodore 64 grazie al lavoro di porting, su oltre 70 piattaforme. È disponibile
di ferro.
programmatori ungheresi, e, nel 1987, in 185 Paesi e in 50 lingue.
ARTE PUBBLICA fu convertito su molte macchine per È anche terapeutico, come dimostrato da
Image © Drexel

QCon la proiezione di una i mercati nordamericani ed europei. uno studio del 2017 che ha studiato la sua
partita di Tetris su una
L’anno successivo, il capo di Bullet-Proof capacità di alleviare lo stress post-traumatico
re University

parete del Cira Center

di Philadelphia nel 2014, Software, Henk Rogers, scoprì il gioco
l’installazione artistica al Consumer Electronics Show di Las
del dottor Frank Lee Vegas e decise di accaparrarsi i diritti.
non solo ha creato una
Realizzò delle versioni per NES e PC in
splendida tela di 29 piani su cui giocare, ma si è
aggiudicata il record mondiale per la più grande Giappone e, dopo vari viaggi a Mosca,
esposizione architettonica di videogiochi. momenti di panico e aziende che creavano
Nel frattempo, LummoBlocks in Plaza de versioni senza avere le autorizzazioni
las Letra a Madrid è stato proiettato su uno necessarie, finì finalmente per aggiudicarsi
schermo gigantesco, permettendo ai passanti di
giocare semplicemente camminando. anche la licenza per produrre porting per
dispositivi mobili. Affidato alle sapienti mani
GADGET di Nintendo, Tetris venne venduto in bundle
QDalle magliette alle con il Game Boy, supportandone di fatto il
borse, dai cuscini alle
luci, c’è una enorme lancio nel 1989 (e arrivando a vendere 30,26
quantità di prodotti Tetris milioni di copie). Il gioco si adattava bene ai
in circolazione. dispositivi portatili. “Il Game Boy aveva uno
“Il merchandise schermo piccolo e monocromatico, ma per
rappresenta una parte importante del
Tetris era perfetto perché i blocchi erano
business”, afferma Maya Rogers. “Abbiamo
scoperto che qualsiasi prodotto in cui le facili da vedere e manipolare”, afferma
persone vedono il gioco e immaginano di Henk. Si tratta solo di spostare i pezzi a
giocarci funziona sempre molto bene”. destra e a sinistra, ruotarli e inserirli nella
struttura composta dagli altri blocchi nella
parte inferiore del campo di gioco. Quando
si completa una riga orizzontale, questa
sparisce; era anche possibile completarne
più di una contemporaneamente e la
cancellazione di 4 nello stesso momento era
116 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
diminuendo i pensieri intrusivi, mentre si dice
che giocare per tre minuti al giorno riduca di
un quinto il desiderio di assumere sostanze
che creano dipendenza.
Gran parte di ciò è merito di Henk. Ha
stretto un rapporto immediato con Alexey
durante le trattative che si sono svolte in
Russia. “Era l’unico che si intendeva di giochi”,
afferma Henk. “Tutti gli altri erano burocrati o
membri del KGB”. Henk ha anche influenzato
la direzione del gioco. “La versione originale
di Alexey era incentrata sulla sopravvivenza,
io ho inserito il concetto di accumulare punti,
magari ottenendo bonus con l’eliminazione
di più righe alla volta, il che ha cambiato
l’approccio al gioco di molte persone”,
continua. “Inoltre, ho suddiviso Tetris in
livelli”. Da allora, Tetris ha avuto una crescita
esponenziale, evolvendosi, cambiando e
fondendosi con altri titoli e concetti. Oggi, The
Tetris Company riconosce ufficialmente oltre
220 versioni del gioco, e la prima di queste
arrivò quando, nel 1989, Alexey progettò
Welltris con l’aiuto di Andrei Sgenov.
In Welltris, invece di cadere dall’alto, i pezzi
scendevano lungo le pareti di un pozzo
 LA STORIA DI TETRIS

IL DNA DI TETRIS AMPIAMENTE

GRATIFICANTE
Q“Il gioco ha un sistema
Alexey Pajitnov ci spiega perché pensa che Tetris crei una piacevole dipendenza di gratificazione/punizione
e abbia un successo così grande naturale ed eccezionale.
Tutti i risultati vengono
premiati con l’assegnazione
di un punteggio e
una semplificazione
dell’ambiente di gioco,
mentre gli errori esercitano
una maggiore pressione sul
giocatore”.
PIACERI
INASPETTATI
Q“Offre momenti
relativamente rari e
molto emozionanti,
come completare
quattro righe con un
tetromino (un tetris)
o rotazioni del pezzo
a T, ossia quando un
tetromino a T viene
incastrato in uno
spazio ristretto”.

FACILE
COMPRENSIONE
Q“Tetris ha una
buona curva di
apprendimento: c’è un
CONTROLLI lungo periodo in cui il
SEMPLICI giocatore si accorge
Q“Le azioni che le sue capacità
richieste per stanno migliorando
giocare con significativamente”.
successo a Tetris
sono sia razionali
sia piacevoli per
il giocatore”.
Fondamentalmente,
ti muovi da sinistra
a destra e ruoti i DIVERTIMENTO,
pezzi per adattarli DIVERTIMENTO,
agli spazi. DIVERTIMENTO
Q“Il gioco ha un ritmo
PUZZLE GAME VELOCE piacevole ed è divertente
Q“Tetris combina risoluzioni di sia da giocare sia da
enigmi e azioni in tempo reale”, guardare”.
afferma Alexey, sottolineando il
modo in cui i giocatori devono
reagire improvvisando di volta in
volta per riempire le righe
ed eliminarle.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 117

 CONVERSION CAPERS
Le migliori conversioni di Tetris di cui non potrai fare a meno

GAME BOY COMMODORE 64 NES

QLa versione per il QSullo sfondo bianco QQuesta versione
Game Boy di Nintendo e nero, i blocchi della Tengen è
è la più iconica di colorati dall’aspetto spesso considerata
tutte, con una grafica essenziale di questa la migliore grazie
in puro stile Tetris versione di Tetris ai dettagli estetici
originale su schermo spiccavano in modo (i blocchi colorati
verde. Si vedeva il pezzo successivo particolare. Dal punto di vista grafico, si diventano dello stesso colore quando
in arrivo e il punteggio, quando di trattava di una versione unica del gioco, raggiungevano il fondo) e alle opzioni che
NINTENDO

TENGEN
realizzavano dieci righe si saliva di quasi inquietante. includono modalità cooperativa, sfide e
livello. partite contro l’IA.

NES ZX SPECTRUM ARCADE

QSul NES esistevano QA seconda della QLo stile usato dalla
tre versioni, e questa versione scelta Tengen per il NES era
era della Nintendo. (48K o 128K), avevi influenzato da questa
Sebbene consentisse a disposizione versione arcade
solo la modalità single musica ed effetti fatta da Atari Games.
player, aveva blocchi sonori diversi Naturalmente, la
più grandi e colorati della versione che accompagnavano una versione versione del cabinato aveva una grafica e
della Tengen, ed era più fedele al gioco sorprendentemente fluida. un suono più accattivanti.
originale di Alexy.

DOS AMSTRAD CPC ARCADE

QQuesta versione è QGiocato con una QIl Tetris arcade di
quella che ha tenuto melodia di fondo Sega ha riscosso un
i possessori di un PC piuttosto molesta, successo enorme
incollati alle tastiere Tetris su il CPC aveva, in tutto il Giappone,
fin dall’inizio. Questa al contrario, una dove i giocatori
conversione non solo grafica fastidiosa, uno hanno apprezzato
era veloce e fluida, ma permetteva di sfondo a strisce confusionario e controlli l’impegnativa modalità maratona. I pezzi
MIRRORSOFT

cambiare rapidamente lo sfondo. tutt’altro che precisi. Non uno dei migliori possono girare in senso antiorario, e
porting. si poteva ruotare un pezzo che aveva

SEGA
raggiunto il fondo prima di bloccarlo.

APPLE II BBC MICRO MEGA DRIVE

QDopo aver scelto QUn glorioso porting QNintendo è sinonimo
il livello e l’altezza, di Tetris dall’aspetto di Tetris perché il
entravi nel vivo semplice che offre lavoro della Sega
del gioco. I pezzi dieci livelli di abilità e ti venne vanificato.
SPECTRUM HOLOBYTE

cadevano lentamente, catapulta letteralmente Ma vale la pena dare

quasi a scatti, al ritmo nel cuore dell’azione. un’occhiata da vicino:
della musica popolare russa, ma gli Il punto debole è rappresentato dai segnali ci sono due pulsanti di rotazione e la
sfondi che cambiavano aggiungevano acustici piuttosto basilari: qui non c’è funzione “raddoppia”, in cui i giocatori
varietà. alcuna musica in grado di creare la giusta condividono gli stessi pezzi.
atmosfera.

ATARI ST ATARI ST NES

QSpectrum Holobyte QNessuno sa perché QNonostante si tratti
ha prodotto la sua Mirrorsoft abbia della versione meno
fantastica versione deciso di includere conosciuta di Tetris
BULLETPROOF SOFTWARE

di Tetris per Atari uno sfondo giallo per il NES, l’opera di

ST. C’erano degli sfocato in questa Bullet-Proof è stata
splendidi sfondi che versione del gioco comunque la prima.
rappresentavano i principali riferimenti (che può essere disattivato). Dovevi Dovevi cancellare 25 righe per
culturali russi, accompagnati da brani essere un vero campione per entrare avanzare di livello e cercare di
classici dell’Europa orientale. nella classifica dei punteggi più alti. non consumare le tue tre vite
troppo velocemente.

AMIGA AMIGA MSX2

QLa disposizione QQuasi identico alla QCon una grafica
dei controlli della versione per l’Atari ST curata e tre vite a
tastiera poteva essere di Mirrosoft, la musica disposizione come
migliorata, ma questo poteva diventare nella versione per
gioco evitava la fastidiosa dopo un NES, Tetris sull’MSX
fastidiosa luminosità po’, ma l’effetto era dettagliato ma
eccessiva della versione targata prospettico dei blocchi era gradevole. lento. Usare la freccia verso
Mirrorsoft e quindi sembrava più fedele Questa versione è stata giudicata uno dei l’alto per far ruotare i pezzi
all’originale del tanto amato puzzle. 100 migliori giochi da Amiga Power. creava confusione.

118 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 LA STORIA DI TETRIS

» [SNES]
Tetris Battle

“DR MARIO ERA UN Gaiden era

una versione

TENTATIVO PALESE
lanciata solo
in Giappone di
Bullet-Proof

DI REALIZZARE UN
Software in
cui i giocatori
condividevano

SOSTITUTO una sequenza

di pezzi.

DI TETRIS” » [Game Boy]

Henk Rogers
quadrato visto dall’alto. I giocatori dovevano
quindi spostare i pezzi da una parete all’altra
riflettendo come inserirli sul fondo del pozzo
per completare le righe verticali o orizzontali.
Pubblicato originariamente per DOS e Mac, e
portato su computer domestici a 8 e 16-bit,
è stato ispirato da un altro puzzle, Blockout
frutto della creatività dei programmatori
polacchi della California Dreams.
“Non mi piaceva Blockout”, spiega Alexey.
“Utilizzava blocchi 3D in wireframe che
mostravano solo i bordi, e ho pensato molto
a come avrei potuto realizzare il gioco da
solo. Ho deciso di rendere Welltris un gioco
2D con una forte tendenza 3D, facendo sì che
i pezzi piatti cadessero sulla superficie delle
pareti. L’effetto di far saltare il pezzo da una
parete all’altra, soprattutto sul fondo, utilizza
effetti 3D davvero complicati ma mantiene
tutto il fascino di Tetris perché interagisci con
pezzi 2D”. Welltris fu seguito a ruota da Hatris,
una versione più particolare perché, come
suggerisce il nome, implicava la presenza di
cappelli. In questa versione, che rimane una
delle preferite di Alexey, i giocatori dovevano
impilare cinque cappelli simili. “Inizialmente
avevamo pensato di realizzare qualcosa con
utensili e altri attrezzi da cucina, ma alla fine
decidemmo che i cappelli sarebbero stati
più divertenti. Era avvincente, e neanche noi
riuscivamo a smettere di giocarci”.
Anche Henk si diede da fare e ne
pubblicò una versione per NES, Game Boy e
TurboGrafx-16, mentre una versione arcade
fu creata da Video System. “Le vendite però
» [DOS] Visto il successo di Tetris, Alexey Pajitnov
sperava di conseguire lo stesso risultato con
Welltris.
non hanno soddisfatto le nostre aspettative”,
confessa Alexey. “Non riesco ancora a capire
cosa ci fosse di sbagliato, e perché non
creasse dipendenza così come volevamo.
Pensavamo che fosse divertente, quindi
siamo rimasti molto delusi”.
Tali perplessità furono inferiori per Faces
Tris III. Sebbene questo gioco avesse vinto il
premio come miglior gioco d’azione/arcade,
Alexey, che lo ha sviluppato con Vladimir
Pokhilko, ammette: “Personalmente non mi
piaceva particolarmente. L’idea era quella
di usare dei pezzi orizzontali per formare
dei volti umani, ma nella maggior parte
dei casi si otteneva uno spiacevole effetto
Frankenstein”. Come si è scoperto poi, Faces
Tris III è stato l’ultimo gioco in stile Tetris creato
direttamente da Alexey. Ma il franchising è
andato avanti. Sono stati fatti grandi sforzi
per rinnovare costantemente l’esperienza di
gioco: Super Tetris del 1991 comprendeva la
modalità competitiva e cooperativa per due
giocatori e, soprattutto, bombe in grado di
rimuovere da 2 a 16 blocchi. Nel frattempo,
Tetris 2 + Bombliss, a opera di Bullet-
Proof Software, combinava la meccanica
tradizionale a una nuova variante in cui
alcuni tetramini contenevano dei blocchi
esplosivi che si attivavano cancellando una
riga in cui erano presenti. Tetris 2 di Nintendo
cambiò il concetto: invece di completare le
linee orizzontali si dovevano abbinare i colori
dei blocchi che scendevano (ora di forme
irregolari) a blocchi già presenti nell’area
di gioco. Una sequenza di tre blocchi dello
stesso colore era necessaria per farli sparire.
“Mi piacevano, ma preferivo Tetris Battle
Gaiden: probabilmente era una delle versioni
Alexey Pajitnov
fece alcuni
esperimenti
con Tetris e
realizzò Hatris,
nel quale
due cappelli
scendevano
dall’alto e
dovevano
essere abbinati.
migliori”, afferma Alexey relativamente alle
incarnazioni non sue. Il gioco da lui citato fu
pubblicato su Super Nintendo da Bullet-Proof
nel 1993. “Era davvero innovativo, con alcune
buone idee: proponeva livelli aggiuntivi
e quando cancellavi le righe con le sfere
potevi usare quest’ultime per difenderti o
attaccare”, continua Alexey.
“Ma, sfortunatamente, è stata una
produzione affrettata, e non c’è stato tempo
di curarla a sufficienza. Questo tipo di gioco
ha bisogno di tre o quattro anni perché sia
bilanciato correttamente e risulti divertente”.
Ciononostante, Tetris Battle Gaiden ha
costretto gli appassionati a ripensare al
modo in cui giocavano, perché dovevano
sconfiggere l’avversario utilizzando i
quattro poteri speciali conferiti a ciascun
personaggio giocabile. Anche in questo
caso, la vittoria arrivava solo con un occhio
attento, un tempismo perfetto e un pizzico
di strategia. Tuttavia, sembrava riscuotere
maggiori consensi rispetto a Dr Mario
(nonostante GLIquesto fosse uno
INDIMENTICABILI dei migliori
VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 119
 UN BLOCCO DOPO L’ALTRO
I sequel migliori di sempre

TETRIS: THE GRAND MASTER TETRIS DS

QQuesto gioco arcade offriva ai QOltre al gioco standard (anche se con
giocatori più esperti l’opportunità di omaggi alle versioni 8-bit e ad altri titoli
mettere in mostra tutte le loro abilità. Nintendo nella parte superiore dello
I livelli crescevano per ogni pezzo schermo e una rotazione continua nella
posizionato e per ogni riga cancellata. parte inferiore), Tetris sulla console
La velocità aumentava e, alla fine, i portatile DS probabilmente riprende ciò
pezzi scendevano istantaneamente che era rimasto interrotto con Tetris per il
(a una velocità nota come 20G). Game Boy. La modalità touch sfruttava lo
stilo per permetterti di spostare i blocchi
verso il basso per comporre le righe.

PUYO PUYO TETRIS TETRIS ATTACK

QIl gioco di abbinamento blob colorati QPubblicato per il Game Boy e il Super
Puyo Puyo è molto popolare in Giappone. Nintendo, questo titolo spin-off include
I puyo scendono dalla parte superiore Tetris nel nome e presenta dei blocchi…
dello schermo, e i giocatori devono ma non scendono dall’alto, né sono
abbinarli per colore in gruppi di quattro composti da quattro quadrati, quindi
per creare delle combo. È un gioco il pacchetto complessivo è, in verità,
strategico e tattico e, grazie a una semplicemente un puzzle game che
combinazione con Tetris (in particolare prevede l’allineamento di tre tessere... e
nella modalità Fusion), si è rivelato che utilizza il marchio Tetris per attirare i
un superbo seguito che enfatizza fan. Tuttavia, è molto divertente.
fortemente il gioco competitivo.

TETRIS GIANT MAGICAL TETRIS CHALLENGE

QDal minuscolo schermo del Game QProdotta da Capcom, questa
Boy alla gigantesca macchina arcade versione presenta i personaggi Disney
Tetris Giant, il franchise dei puzzle ma, soprattutto, alcune simpatiche
ne ha fatta di strada. Ma anche se innovazioni. Il sistema di collocazione
l’azione è veloce sullo schermo, temporanea ti consente di vedere
sono gli enormi controller, uno rosso dove sta finendo un pezzo, mentre la
e uno verde, ad attirare davvero modalità “magica” permette di inviare
l’attenzione. agli avversari pezzi difficili da incastrare
quando cancelli due o più righe. Ottima
anche la musica.

SUPERTETRIS 3 TETRIS BLITZ

QCreato da Blue Planet Software per QHenk Rogers ha voluto
Super Nintendo, Super Tetris 3 veniva ridurre il tempo di gioco a due
giocato con Korobeiniki, la melodia minuti in questo titolo per
tradizionale, in sottofondo. Non solo iOS e Android affinché fosse
consentiva a un massimo di quattro giocabile tra una fermata e
giocatori di giocare in modalità Familiss, l’altra della metropolitana.
ma, con Sparkliss, introduceva un gioco Blitz permette di giocare
in stile Bombliss e, soprattutto, stupiva nella modalità Freemium e
giocatori con Magicaliss: realizzando utilizza un ottimo sistema di
una riga di un unico colore si faceva controllo one-touch.
scomparire ogni altro blocco in quella
stessa tonalità.

TETRIS PARTY DELUXE TETRIS ULTIMATE

QQuesto titolo per Wii e DS includeva QPubblicato nel 2014, questo gioco ha
una serie di modalità divertenti, segnato il 30° anniversario di Tetris ed
come Field Climber, in cui i giocatori è stato sviluppato per la Nintendo 3DS
cercavano di portare un minuscolo prima di essere proposto su PlayStation
scalatore in cima allo schermo, e 4, Xbox One, PlayStation Vita e Windows.
Bombliss che non si vedeva più Ha ottenuto il massimo dei voti per la
in circolazione dal 1993. Nella modalità multiplayer online fluida che
modalità Sprint bisognava tentare coinvolgeva fino a sette giocatori. C’erano
freneticamente di eliminare 40 righe anche modalità a tempo e maratona.
nel minor tempo possibile.

120 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 LA STORIA DI TETRIS

“ERA UN GIOCO
per la Virtual Boy: V-Tetris di Bullet-Proof
ESTREMAMENTE in Giappone e Tetris 3D di Nintendo solo
negli Stati Uniti, dove il primo aggiungeva
INTELLETTUALE E la modalità “puzzle cilindrico” al gioco
tradizionale, mentre il secondo trasformava i
MI DIVERTO ANCORA blocchi in modelli wireframe 3D.
Nel frattempo, nel 1996 fu lanciato

DI TANTO IN TANTO” Tetris Blast per il Game Boy, una versione

Alexey Pajitnov
giochi ispirati a Tetris). “Quel gioco mi ha fatto
arrabbiare”, ammette Henk. “Dr Mario era un
tentativo palese di realizzare un sostituto di
Tetris, e io lo trovavo un prodotto piuttosto
scadente”.
Originariamente sviluppato per NES e
Game Boy, Dr Mario fu migliorato e abbinato
a Tetris sul Super Nintendo nella versione
Tetris & Dr Mario nel 1994. Tuttavia, questa
mossa non ebbe ripercussioni sui rapporti
tra Henk e Nintendo, tanto che Bullet-Proof
Software lanciò Super Tetris 3 per Super
Nintendo pochi mesi dopo. Un anno dopo,
Henk fondò una nuova società, Blue Planet
Software, con sede alle Hawaii, e divenne il
responsabile esclusivo del marchio Tetris. Nel
1996 venne costituita The Tetris Company,
e furono stabilite alcune linee guida per
definire gli standard di qualità e coerenza per
le varianti create da quel momento in poi.
Alexey sembra assolutamente determinato
a continuare a sviluppare la serie… forse
perché aveva iniziato a trarci un profitto.
Fino a quel momento, infatti, non aveva
ricevuto un singolo rublo per il suo lavoro
su Tetris a causa delle complicazioni dei
contratti risalenti all’era sovietica: egli aveva
ceduto i diritti al governo per dieci anni,
quindi 40 milioni di copie vendute del gioco
non gli avevano fruttato alcun compenso
economico. Quando rientrò in possesso dei
diritti, potè finalmente riscuotere le royalties
che gli spettavano. “È stato bello”, ammette
con modestia. In effetti, Tetris stava andando
alla grande. C’erano state un paio di versioni
di Bombliss che ricorreva alle bombe per
cancellare le righe e includeva pezzi da due e
tre blocchi (domini e trimini). Questa versione
prevedeva un’avvincente modalità torneo che
disponeva i blocchi sul campo di gioco prima
dell’inizio della partita, oltre alla modalità
battaglia in cui bisognava sconfiggere il
nemico facendogli cadere dei blocchi sulla
testa con somma soddisfazione.
Tetris Plus aggiunse una nuova modalità
puzzle, in cui si doveva portare un
professore verso il fondo dello schermo
eliminando i blocchi sotto di lui e cercando
di non schiacciargli la testa contro le punte
soprastanti. Nessuna di queste versione
era altrettanto strana e innovativa quanto
Tetrisphere. “Ken Lobb, mio amico all’epoca,
e io abbiamo realizzato un progetto davvero
strano”, afferma Alexey. “Avevamo lavorato
insieme in Microsoft, e lui era davvero
affascinato dall’idea di una sfera di Tetris.
Ma era troppo complicato, anche se era
interessante lavorarci”. Sviluppato da H20
Entertainment e pubblicato per N64 da
Nintendo of America, Tetrisphere si basava
su un concetto rivoluzionario, che era
stato ottimizzato quasi alla perfezione,
ma richiedeva molto impegno per
l’apprendimento. Forse per la prima volta
una versione di Tetris metteva duramente
alla prova i limiti grafici del sistema che lo
ospitava. Del tutto originale, prevedeva
una palla rotante su cui incastrare i blocchi
rimuovendo via via gli strati per rivelare
il nucleo. “Era un gioco estremamente
intellettuale e mi diverto ancora di tanto
in tanto”, dice Alexey. Seguirono altri titoli
per N64 come Tetris 64 uscito sul mercato
QUANTO
COSTA?
Una versione di Tetris fa
tremare di paura i portafogli
dei collezionisti
Nel luglio 2011, un venditore su
eBay ha creato un’inserzione per la
versione giapponese di Tetris per
Mega Drive. Il prezzo per acquistare
subito il gioco? Un milione di dollari,
ma questo gioco – firmato nientemeno
che da Alexey Pajitnov – è il più raro
tra tutti i porting di Tetris.
Si stima che ne esistano dieci copie
in tutto il mondo, perciò non c’è da
meravigliarsi che sia così ricercato.
Il motivo per cui esistono così poche
unità in circolazione è dovuto al caos
delle licenze che investì Tetris nei
suoi primi anni. Bullet-Proof Software
aveva i diritti sulle versioni per
console del gioco in Giappone e quindi
la vendita del gioco Sega, prodotto
contemporaneamente alla versione
arcade System-16, fu bloccata.
Si pensa che Sega abbia poi interrotto
la produzione, ma alcune copie
erano state diffuse. Tuttavia, se il
gioco valga o meno una somma così
elevata è oggetto di dibattito. Si
pensa che il venditore, Shinsnk, abbia
originariamente acquistato il gioco
per 16.000 dollari quattro anni prima
e, in verità, quello sembra essere il
prezzo giusto.

» [Game Boy Color]

Tetris sbarcò sul GBC
sotto forma di Tetris
DX che includeva una
» [N64] Tetrisphere era un gioco esteticamente meraviglioso che dava modalità Ultra Mode
una svolta al franchise di Tetris. di tre minuti. 80 | 121
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’’80

L’EFFETTO
TETRIS
L’iconico puzzle sbarca nel mondo
della realtà virtuale
Secondo uno studio dell’Università di
Harvard del 2000, il 60% delle persone
che giocano a Tetris per più di sette ore
nell’arco di tre giorni finisce per vedere
cadere dei blocchi anche dopo aver
smesso di giocare. I giocatori, inoltre,
fissano gli edifici e immaginano di
spostare i blocchi nella loro mente per
completare le linee, arrivando persino a
sognare quei dannati tetramini.
Allora, che cosa hanno fatto le menti
che hanno creato Tetris? Bene,
hanno concesso in licenza un gioco
stravagante chiamato Tetris Effect –
effetto Tetris, appunto – che prende il
nome da questo fenomeno. Inoltre, il
controllo è stato assunto dal presidente
e CEO di Enhance Tetsuya Miziguchi, che
ha creato Lumines e Rez Infinite.
È stato rilasciato per PS4 con supporto
anche per PSVR e si insinua nella mente
come mai prima d’ora. “L’idea alla base
di Tetris Effect è quella di amplificare e
migliorare quella sensazione magica
in cui non riesci a toglierti il gioco dalla
testa, e non solo le forme che cadono,
ma le immagini, i suoni, la musica e tutto
quanto”, dichiara Miziguchi sul blog
della PlayStation.
Sostiene che il risultato sia frutto
di una combinazione di elementi di
sottofondo, audio, effetti speciali e,
ultimo ma non meno importante,
brani musicali pulsanti, coinvolgenti,
martellanti ed esplosivi. Ci sono più di
30 livelli completi di musica, personaggi
e animazioni per suscitare risposte
emotive e particolari stati d’animo.
» [Arcade]
Tetris: The
Absolute The
Grand Master
2 Plus: il
suo nome è
strampalato e
la sua difficoltà
122 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80è spietata.
» [N64] Magical Tetris Challenge combina Tetris con la magia, insieme a un cast di personaggi Disney.
“GLI SMARTPHONE HANNO
INTRINSECAMENTE CAMBIATO IL MODO
IN CUI SI GIOCA A TETRIS”
Maya Rogers
nipponico. Si trattava di un gioco notevole,
non solo perché consentiva di giocare in
un massimo di quattro persone, ma anche
perché si trattava dell’unico gioco che
abbia mai utilizzato il biosensore SETA, un
dispositivo che si collegava alla porta del
controller ed era provvisto di una clip per
l’orecchio. Sebbene ti facesse sentire ridicolo,
misurava la frequenza cardiaca del giocatore
e modificava la velocità del gioco a seconda
del suo coinvolgimento nell’azione. Era
sicuramente più particolare di versioni meno
ispirate come Tetris 4D per Dreamcast o Kids
Tetris di Hasbro. Tetris DX, per Game Boy Color
del 1998, era invece un piccolo gioiello.
“Nintendo venne da noi con il Game Boy
Color e ci chiese di creare una riedizione
dell’originale”, afferma Henk. “Ma noi
decidemmo d’introdurre l’Ultra Mode che si
basava sulla modalità maratona con un limite
di tempo di tre minuti. L’abbiamo chiamata
‘ultra’ perché in Giappone c’è il noto eroe
Ultraman che può mantenere la sua forma
gigante per soli tre minuti”.
Poco prima dell’inizio del 21° secolo, il
genere arcade fu arricchito con Tetris: The
Grand Master, un’opportunità per i giocatori
di dimostrare in sala giochi il loro livello di
bravura. Inoltre, The New Tetris per N64,
oltre a includere elementi 3D nei fondali,
proponeva una nuova meccanica in cui si
potevano creare blocchi speciali di 4 x 4 che
fruttavano punti e denaro extra.
Poi toccò a The Next Tetris che permetteva
di eliminare i blocchi pre-posizionati,
introducendo blocchi multicolori che ti
facevano letteralmente impazzire.
E, naturalmente, Magical Tetris Challenge,
sviluppato da Capcom con Topolino, Minnie,
Paperino e Pippo: avevi a disposizione sette
varianti del gioco, con la modalità sottosopra
che era particolarmente divertente, poiché
ogni riga che cancellavi veniva aggiunta alla
schermata del tuo avversario. Tetris Worlds
aveva invece introdotto una modalità storia
e diverse varianti arcade. Nel 2002, Henk ha
fondato la Blue Lava Wireless per sviluppare
versioni di Tetris per telefoni cellulari che
ha poi venduto a Jamdat tre anni dopo,
concedendogli un’esclusiva di 15 anni per
pubblicare Tetris su dispositivi mobili.
La licenza passò poi a Electronic Arts nel
2006, l’anno in cui fu lanciato Tetris per l’iPod,
portandolo su un’altra piattaforma e su un
nuovo mercato. Di maggiore rilievo è stata
l’uscita di Tetris DS che ha fatto seguito ad
alcuni sequel di Grand Master e Tetris Elements
(un gioco che ti permetteva di importare
brani MP3 e incorporava il mondo naturale in
Tetris). “Con Tetris DS siamo riusciti a trasferire
il gioco su un’altra console portatile Nintendo,
con un ottimo lavoro di implementazione”,
afferma Henk.

» [Wii] Tetris Party ha portato i tetramini sulla
Wii e ha aggiunto una modalità di controllo
tramite la periferica Balance Board.
La versione per DS utilizzava i due schermi
della console ed era una delizia per gli amanti
dei giochi a 8-bit grazie ai temi ispirati a, tra gli
altri, Donkey Kong, Metroid, Super Mario Bros. e
Legend of Zelda.
La modalità “Torre” prevedeva l’utilizzo
delle funzionalità touch per liberare palloncini
eliminando alcuni blocchi dallo schermo.
Il gioco finì anche nel Guinness World
Records, questa volta come il primo gioco
Tetris wireless, dal momento che permetteva
a dieci giocatori di sfidarsi su rete locale o
tramite Wi-Fi. Tetris andava alla grande e,
come riconoscimento del suo incredibile
contributo al mondo dei videogiochi,
Alexey ha ricevuto il premio First Penguin
(ora Pioneer Award) nel corso della Game
Developers Conference nel 2006. Tetris è
passato senza sforzo da una generazione
a quella successiva: nel 2007, Tetris Splash
(caratterizzato da un tema acquatico e gioco
online per sei persone) è stato lanciato su
Xbox Live Arcade per il 360, diventando così il
primo gioco pubblicato sotto la guida di Tetris
Online, la nuova filiale di The Tetris Company.
» [PS4] Puyo Puyo Tetris è un fantastico mash-up di franchise condito con
ottima grafica in stile anime.
A quel punto, la figlia di Henk, Maya, era
entrata a far parte della Blue Planet Software
fino a diventare responsabile dello sviluppo di
giochi, della concessione delle licenze globali,
delle operazioni di marketing, della gestione
del marchio e dell’applicazione della proprietà
intellettuale. Contribuì così a portare la serie
in direzioni diverse. Tetris Party fu rilasciato
su WiiWare, ad esempio, rendendo il gioco
compatibile con l’accessorio Balance Board.
EA lanciò Tetris per iPhone e iPod Touch,
mentre una versione multiplayer online
diventò molto popolare in Corea del Sud.
Nel 2010, Tetris debuttò sull’iPad e superò
la quota di 100 milioni di download su
dispositivi mobili a pagamento, diventando
così il titolo per dispositivi mobili più
venduto dell’epoca. “Se confronti il Tetris
originale con quello di oggi, noterai molte
differenze”, spiega Maya. “Gli smartphone
hanno intrinsecamente cambiato il modo in
cui si gioca. Ora i controlli sono basati sullo
schermo touch e per questo approfondiamo
la prototipazione e lo sviluppo così da
garantire che Tetris sia efficacemente
accessibile su ogni nuova piattaforma”.
Le linee guida di Tetris sono ancora in
vigore e vengono adottate misure specifiche
per garantirne il rispetto. “Tecnicamente
siamo una società che concede licenze,
quindi cediamo la nostra proprietà
intellettuale a vari sviluppatori, valutando
di volta in volta se essi rappresentano
la partnership giusta per quel mercato”,
continua Maya. “Lavoriamo con i loro team
di sviluppo e formiamo il loro dipartimento
Controllo Qualità per insegnare loro cosa
devono e possono fare. Dedichiamo molto
tempo alla spiegazione di cosa è Tetris oggi
e di cosa è stato fatto in passato, facendo
brainstorming per trovare idee per le nuove
LA STORIA DI TETRIS
piattaforme”. In alcuni casi sono stati condotti
esperimenti di realtà aumentata come in
Tetris Axis per 3DS. Sono stati prodotti giochi
per Facebook, come Tetris Battle e Tetris Stars,
disponibili online. Electronic Arts ha lavorato
a Tetris Blitz, sviluppando partite della durata
di non più di due minuti alla volta. Tuttavia,
oltre alla comparsa di Tetris persino sulla
Fire TV di Amazon e sulla Ouya, la svolta più
grande è stata Puyo Puyo Tetris nel 2014. “È
stato sviluppato da Sega ed è giocabile su
tutte le console esistenti”, afferma Maya.
Puyo Puyo Tetris è stato originariamente
lanciato in Giappone per 3DS, Wii U, PS Vita
e PS3 prima di uscire su Xbox One, PS4
e Switch. È arrivato in Nord America e in
Europa nel 2017 ed è stato seguito da un
secondo capitolo nel 2020. La meccanica
combina Puyo Puyo, un gioco di abbinamento
di blob colorati molto popolare in Giappone,
con Tetris in modalità Fusion. È frenetico
e competitivo, con blocchi e puyo che si
alternano sul tabellone di gioco, il tutto
condito con un pizzico di strategia. Per
non parlare dell’innovativo Tetris Effect, che
ha portato il classico gioco in modalità VR
ottenendo ancora una volta ampi consensi
dalla critica. Tuttavia, non si placano le
preoccupazioni per i cloni. “Tetris è uno
dei giochi più copiati al mondo, perciò
dedichiamo molto tempo a fare pulizia”,
afferma Maya. Alla domanda se quei cloni
abbiano mai portato a nuove idee, aggiunge:
“Succede, e a volte finiscono per diventare
licenziatari, ma nella maggior parte dei casi
si tratta di cose a cui avevamo già pensato”.
Se non altro, questo fenomeno dimostra
l’elevato interesse che suscita il videogioco.
Ma Tetris ha bisogno di costanti rinnovamenti.
“Il nostro compito consiste nel trovare un
modo per fare sì che Tetris rimanga sulla
cresta dell’onda per i prossimi 30 anni”,
dichiara Maya. Noi siamo sicuri che lo
troveranno.
» [Xbox] Tetris Worlds offriva una serie di nuove
funzionalità oltre alla modalità multiplayer a quattro
giocatori.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 123
 I
25 GIOMIGLIORI
CHI PE
R
Anche se alcuni dei suoi giochi migliori sono arrivati solo negli anni Novanta, l’Amiga era in realtà un dispositivo
degli anni Ottanta e per questo abbiamo incluso la classifica dei suoi migliori giochi in questo volume
Datastorm
QSviluppato da: Visionary Design Technologies
QAnno: 1989 QGenere: Sparatutto
25
Questo clone di Defender
è certamente carente in
originalità, cosa che però
compensa con velocità e fluidità
di esecuzione. Vari mezzi nemici
comparivano in massa sullo schermo
mentre voi sfrecciavate a velocità
impressionante alla ricerca di otto baccelli
in un’arena a scorrimento orizzontale. A
meno che non aveste reazioni fulminee
sareste finiti sicuramente per esplodere
in una pioggia di migliaia di pixel colorati.
Datastorm è stato un titolo capace di
spingere al massimo la tecnologia Amiga.
124 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
Populous II: Trials Of The
Olympian Gods
QSviluppato da: Bullfrog QAnno: 1991 QGenere: Simulazione
24
Questo attesissimo sequel arrivò nei negozi nel
1991, un paio di anni dopo l’originale, sfruttando
così al meglio quello che era un periodo d’oro per i
giochi di simulazione. Mantenendo la stessa meccanica di base
e la visuale isometrica del suo predecessore, questo secondo
capitolo propose più opzioni e più opportunità di rigiocabilità.
Cercare di diventare una divinità potente tramite la meccanica di
gioco punta e clicca non è mai stato così divertente.
It Came from
the Desert
QSviluppato da: Cinemaware QAnno: 1989
QGenere: Azione-avventura
23
Indubbiamente ispirato ai
grandi film di serie B americani
degli anni Cinquanta, It Came
from the Desert rappresenta la massima
espressione di Cinemaware. Come altri
titoli della nota software house, si trattava
di un mix di generi; nello specifico era una
avventura grafica con fasi strategiche e
sequenze con azione arcade. Il gioco era
quanto di più vicino a un film interattivo
potesse offrire il 1989, con ciascuna delle
20 location estremamente avvincenti, in
grado di tenere il giocatore incollato allo
schermo per molte ore.

Hired Guns
QSviluppato da: DMA Design QAnno: 1993 QGenere: GdR
22
Distribuito su cinque dischi, Hired Guns era un gioco
enorme alimentato da ambizioni altrettanto grandi.
DMA Design si era costruita una solida reputazione
grazie ai suoi sparatutto a scorrimento e al mitico Lemmings,
ma con Hired Guns si è avventurata in un genere del tutto
nuovo. Con una visuale in prima persona e la possibilità di
giocare in 4 contemporaneamente, era di fatto un gioco di
ruolo in cui la morte era in agguato dietro ogni angolo dei
19 livelli in cui è ambientato. Anche se ha dei punti in
comune con Dungeon Master e Captive, si è rivelato un gioco
rivoluzionario. Lo schermo è diviso in quattro riquadri, ognuno
dei quali offre diverse prospettive dei personaggi e movimenti
separati, cosa inaudita all’epoca; inoltre, il gioco è arricchito da
una combinazione micidiale di una grafica straordinaria e un
suono incredibile che contribuisce a catapultarti nella terza
dimensione. Non c’è da stupirsi quindi se critici e giocatori lo
abbiano elogiato così generosamente, al punto che, all’epoca
della sua uscita, venne definito un capolavoro.
Lotus Esprit Turbo
Challenge
QSviluppato da: Magnetic Fields QAnno: 1990
QGenere: Racing
20
Di tutte le versioni di Lotus Esprit Turbo
Challenge spicca quella dell’Amiga, anche
perché offre più piste rispetto alle altre
piattaforme - 32 in totale - nonché la migliore grafica
in assoluto. È caratterizzata anche da piccole chicche
estetiche (come le luci dei freni), un’incredibile velocità
e una colonna sonora che, insieme ai controlli precisi,
ai 19 piloti rivali e alla necessità di piazzarsi nella metà
superiore della classifica per progredire, rendeva le
gare esaltanti. Divenne presto il punto di riferimento
assoluto per i giochi di corse sull’Amiga, non solo
per le numerose idee introdotte (come i pit stop,
due diverse modalità di controllo e la possibilità di
utilizzare il mouse), ma per il modo in cui lo schermo
diviso consentiva un’intensa esperienza di gioco per
Wings of Fury
QSviluppato da: Unlimited Software
QAnno: 1990 QGenere: Azione
21
Originariamente uscito su Apple
II, Wings of Fury era una specie
di sparatutto a scorrimento
orizzontale, caratterizzato da un sistema
di controllo difficilissimo da padroneggiare.
Tre anni dopo venne convertito su nuovi
sistemi tra cui l’Amiga, generando opinioni
contrastanti da parte dei giocatori e della
critica (la rivista Amiga Action gli diede un
misero 39%; mentre Amiga Power lo premiò
con un 88%). Ed è facile capire perché. Fury
ha una curva di apprendimento complessa
a causa dei controlli molto realistici di cui
accennavamo prima. I rapidi progressi
grafici fatti dall’industria dei videogiochi
fecero sì che Fury risultasse fin da subito
datato, soprattutto dopo che un anno prima
l’ingiocabile Shadow of the Beast aveva
mostrato di cosa fosse capace l’Amiga sotto
il profilo estetico. Quello che però salvò
questo titolo dall’oblio fu il gameplay che,
sebbene ripetitivo, riusciva a incollare il
giocatore allo schermo. Le missioni di volo
della Seconda guerra mondiale vedevano i
giocatori costretti a contrastare l’avanzata
giapponese con molte armi a disposizione.
È un gioco pensato per chi ha i riflessi
veloci, perché nelle fasi avanzate può
diventare piuttosto frenetico.
due giocatori senza alcun rallentamento evidente
sullo schermo. Peccato che le partite singleplayer non
usassero l’intero schermo, ma questo problema venne
risolto nel sequel. Incoraggiato dal successo di Lotus
Esprit Turbo Challenge, Gremlin pubblicò molti altri
giochi di guida, tra cui Super Cars e Nigel Mansell’s
World Championship Racing.
Dungeon Master
QSviluppato da: FTL Games QAnno: 1987
QGenere: GdR
19 Inizialmente pubblicato
come un gioco da appena
1.024K, il tanto atteso porting
per l’Amiga di questo classico di
Atari ST andò a ruba. Dungeon Master è un
gioco di ruolo in tempo reale controllato dal
mouse con 14 livelli avvincenti e un sonoro
inquietante. Indimenticabile il sistema di lancio
delle magie basato sulla sperimentazione.
The Settlers
QSviluppato da: Blue-Byte Software
QAnno: 1993 QGenere: Strategia in tempo reale
18 Non è sempre facile conferire
personalità ai personaggi di
un gioco, soprattutto quando sono
formati da una manciata di pixel…
ma The Settlers ci è riuscito. Questo
mix tra Populous e Sim City vi chiede di costruire
e gestire una città attraverso una meccanica
capace di renderlo avvincente e accessibile a
tutti. Anche la musica allegra è molto piacevole.
Stunt Car Racer
QSviluppato da: Microstyle QAnno: 1989
QGenere: Racing
17 Con una visuale dall’interno
dell’abitacolo, Stunt Car
Racer vi fa affrontare piste
che sembrano un tracciato
di montagne russe, con salti,
paraboliche e tornanti che ti portano a
stringere forte il joystick per la paura. Un
altro classico firmato dall’allora leggendario
sviluppatore Geoff Crammond.
Rainbow Islands
QSviluppato da: Taito QAnno: 1990
QGenere: Platform
16 Il gioco replicava
perfettamente il classico
platform (sequel di Bubble Bobble)
in cui i nemici venivano spiaccicati
da arcobaleni colorati. La rivista
inglese Amiga Power lo mise al primo posto
nella sua lista dei 100 migliori titoli Amiga di
tutti i tempi.
Hunter
QSviluppato da: Activision QAnno: 1991
QGenere: Sparatutto
15 Un mondo alternativo
completamente esplorabile, in
cui potevate agire in totale libertà.
Con oltre 15 veicoli da guidare e fare a
pezzi questo titolo anticipa di dieci anni
Grand Theft Auto III, il quale ha sicuramente
tratto spunto da alcune sue meccaniche.
Wings originale. Ancora una volta, i giocatori si
ritrovano ai comandi di un biplano SE5
QSviluppato da: Cinemaware QAnno: 1990 durante la Prima guerra mondiale e
QGenere: Simulatore di volo, film interattivo vivranno le vicissitudini dello squadrone

14
Nel 2014 la Cinemaware ha fatto
uscire una versione remastered
di questo classico, finanziandola
con una campagna Kickstarter. Dato
che questo ottimo gioco interattivo/
simulatore di volo subì gli effetti della
pirateria di massa nel 1990, è bello sapere
che ha avuto una seconda chance con
i soldi di chi all’epoca non lo comprò
di cui fanno parte attraverso la storia
narrata sulle pagine di un diario. Wings
richiedeva il completamento di oltre 230
missioni nell’arco di due anni e offriva tre
tipologie d’azione: combattimento aereo
in 3D, bombardamento con visuale a
volo d’uccello, attacco a terra con visuale
isometrica. Un’aggiunta di prim’ordine
all’esclusivo elenco di giochi per l’Amiga.
Monkey Island 2:
LeChuck’s Revenge
QSviluppato da: LucasArts QAnno: 1991 QGenere: Avventura punta e clicca

13
Dopo che il debutto dell’esilarante classico punta e clicca
di LucasArts venne accolto con grande entusiasmo dai
giocatori un seguito era inevitabile, e l’autore Ron Gilbert
non voleva assolutamente che gli acquirenti di Monkey Island 2
rimanessero delusi. Il semplice fatto di aprire la confezione e vedere
i numerosi dischi era sufficiente a far capire quanto quel sequel
fosse ambizioso. C’erano più peli sul viso di Guybrush, più dettagli
nella grafica, più umorismo ed elementi assurdi (basti pensare
al finale controverso). E mentre Guybrush ambisce a trovare il
misterioso tesoro di Big Whoop, i giocatori possono, per la prima
volta in un gioco punta e clicca, scegliere una delle due modalità
di difficoltà. Il sequel ha beneficiato del debutto del nuovo sistema
audio iMuse di LucasArts.

The Chaos Engine

QSviluppato da: The Bitmap Brothers QAnno: 1993 QGenere: Run and gun Super Cars II
QSviluppato da: Magnetic Fields QAnno: 1991 Q

12
Gli sviluppatori di Bitmap Brothers hanno lasciato il
segno nel mondo dell’Amiga (e Atari ST) fin dal loro Genere: Racing

11
esordio nel 1987. The Chaos Engine, ispirato a un
romanzo di William Gibson e Bruce Sterling intitolato La macchina
della realtà, è un ottimo esempio della qualità raggiunta nella fase
di maturità del loro lavoro su Amiga. I giocatori entravano a far
parte di un gruppo di sei mercenari desiderosi di risolvere il caos
causato da un viaggiatore del tempo che, dopo essersi trovato
bloccato nell’Inghilterra steampunk della fine del XVII secolo, aveva
introdotto in anticipo nuove tecnologie, riscrivendo così la storia.
Il risultato è un gioco originale con visuale top down, run and gun,
distribuito su quattro mondi distinti, ricco di passaggi segreti da
svelare, personaggi da potenziare e diversi nemici da eliminare.
Come con la maggior parte dei giochi Bitmap, la grafica era pulita
e curata, e il gameplay accessibile e avvincente.
126 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80
Con Lotus Esprit Turbo Challenge
gli sviluppatori di Magnetic Fields si
imposero come i migliori nel creare
giochi di guida in stile 3D… e pochi mesi dopo
l’uscita di quel capolavoro dimostrarono di
padroneggiare anche i racing games con
visuale top down grazie a Super Cars.
Era inevitabile che Super Cars II adottasse la
stessa visuale a volo d’uccello che era stata
un punto fermo di molti giochi di corsa del
decennio precedente, non solo attirando i fan
del primo gioco, ma conquistandone altri. La
sua grafica vivace, l’audio avvincente, le armi,
la velocità e le curve impegnative lo hanno
reso un acquisto essenziale per l’Amiga.
Gran parte del merito va allo split screen
per le partite multiplayer e ai tre livelli di
difficoltà con sette piste. Anche le bizzarre
scene d’intermezzo in cui il giocatore veniva
interrogato – dalla polizia, da un giornalista o
da altri – sono semplicemente straordinarie.
Le risposte corrette vi permettevano di
guadagnare soldi da spendere per gli
aggiornamenti o davano punti extra per il
campionato.

Kick Off 2
QSviluppato da: Dino Dini QAnno: 1990
QGenere: Sport
10
L’originale Kick Off ha diviso
il pubblico al momento della
sua uscita nel 1989, quindi
non è così sorprendente vedere che è il
seguito – migliore rispetto all’originale
– a entrare in questa classifica. Anche
se si trova alle spalle di Sensible
Soccer, il suo principale rivale tra i
giochi di calcio all’inizio degli anni
Novanta, Kick Off e il suo brillante
seguito hanno segnato un punto di
svolta nel genere. Dopo aver dedicato
un po’ di tempo a imparare il sistema di
MicroProse
Formula One
Grand Prix
QSviluppato da: MicroProse QAnno: 1992
QGenere: Racing
9
Mentre gli sviluppatori di Magnetic
Fields puntavano sui giochi di
guida arcade, MicroProse decise
di focalizzarsi su un approccio più
simulativo. Geoff Crammond trascorse
mesi a cercare di riprodurre il più
fedelmente possibile il comportamento di
una monoposto della F1 e di ricreare 16
circuiti di quel campionato. A differenza
di Lotus Esprit Turbo Challenge, le auto
subiscono danni che influenzano l’esito
della gara, e le modifiche apportate
all’aerodinamica miglioravano o inficiavano
l’esperienza di guida. Il livello elevato dei
dettagli, la necessità di superare i giri di
qualificazione e la partecipazione a un
campionato su più gare rappresentavano
nuovi traguardi per i piloti virtuali.
I MIGLIORI GIOCHI PER AMIGA 500
controllo, capendo che la palla non restava
incollata ai piedi dei giocatori, si iniziava
a scoprire il grande potenziale di questo
titolo. Sfidare un amico che aveva dedicato
al gioco lo stesso tempo era un’esperienza
davvero gratificante. Inoltre, con l’uso di un
adattatore si poteva giocare fino a quattro
giocatori. Questo meccanismo, tuttavia,
non funzionava così bene come forse Dino
Dini avrebbe voluto, ma lo sforzo è stato
apprezzato. Sembrava che Dino avesse
inserito nel suo gioco tutto ciò che avrebbe
voluto in un videogame di calcio. Era infatti
possibile impostare la durante dei due
tempi, il livello di abilità, le tattiche e i tipi
di campo. Si potevano perfino disegnare
7
Turrican II: The Final Fight
QSviluppato da: Factor 5 QAnno: 1991 QGenere: Sparatutto
8
“Vasto” è l’aggettivo che si usa spesso per descrivere
giochi di grandi dimensioni, e Turrican II merita
pienamente tale attributo perché era composto da
ben 1.500 schermate suddivise in 12 livelli a scorrimento
multidirezionale, ognuno dei quali prevedeva piattaforme
nascoste, potenziamenti e trappole. Per mantenere alta la
motivazione dei giocatori (il gioco era piuttosto
sto difficile),
i cinque mondi apparivano distinti l’uno
dall’altro. La caratteristica migliore di
Turrican II era la possibilità di affrontare la
sfida con diversi approcci: si poteva cercare
di eliminare ogni avversario che entrava
nello schermo, oppure provare a evitarlo.
Finché l’uscita veniva trovata entro
il limite di tempo stabilito tutto era
permesso al giocatore.
le divise e c’erano solo otto squadre
internazionali che si potevano sfidare in
un campionato o in una lega. Sebbene
Kick Off 2 non punti al realismo estremo
(non c’era la regola del fuorigioco, per
esempio), il risultato era molto più credibile
di quello ottenuto dai suoi predecessori,
con l’obiettivo di puntare più sul “possesso
palla” piuttosto che sul dribblare gli
avversari. Qui non serviva essere veloci
col joystick, ma essere bravi a eseguire
passaggi precisi per avvicinarsi alla porta
avversaria. In Italia il gioco divenne così
popolare che fu in grado di avvicinare
ai videogame persone che fino a quel
momento li avevano ignorati.
Sensible Soccer
QSviluppato da: Sensible Software QAnno: 1992
QGenere: Sport
A cavallo degli anni Novanta, dopo il
successo di Microprose Soccer e Kick
Off, la tendenza nei giochi di calcio era
quella di usare l’inquadratura top down. Non
importava se non erano versioni realistiche
dello sport, importava solo che fossero
divertenti. Partendo da questo presupposto,
Sensible Software, che aveva sviluppato
Microprose Soccer e aveva trascorso molto
tempo con Kick Off, prese gli sprite da Mega-
Lo-Mania e li mise su campo da calcio per
creare Sensible Soccer. Con uno schema di
controllo a un pulsante, una palla che non
resta incollata ai piedi dei giocatori, una
visuale top down, nove tornei, 98 squadre
di campionato e nazionali e una fantastica
funzione aftertouch che controlla altezza e
potenza, Sensible Soccer è un gioco che ha
fatto storia! Basti pensare che nelle prime sei
settimane ha venduto 43.000 copie, che per
quei tempi era davvero tanto.
GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 127
 Lemmings
QSviluppato da: DMA Design QAnno: 1991
QGenere: Puzzle

5
Sebbene fossero disponibili molti
giochi puzzle su Amiga, pochi si
avvicinavano al mix di intelligenza
e riflessi necessari per portare in salvo
Frontier: Elite II le piccole creature amate da tutti.
Un’interfaccia di facile comprensione e
QSviluppato da: Frontier Developments QAnno: 1993
utilizzo presente in Lemmings permette
QGenere: Commercio spaziale
ai giocatori di usare liberamente il loro ingegno per completare i livelli, senza

6
Elite era un classico del commercio spaziale a 8-bit che
si piazzava regolarmente in cima a ogni classifica dei
giochi migliori, ma il sequel a 16-bit lanciato nove anni
dopo sull’Amiga è stato un titolo più per appassionati che per il
pubblico di massa. Il sistema di controllo dell’astronave si basava
ora sulla fisica newtoniana e richiedeva un certo impegno per
essere padroneggiato, e l’ambiente di gioco era composto da
1 miliardo di sistemi, ciascuno con un diametro fino a 1,95 anni
luce. Un particolare sistema di tunnel spaziali permetteva di
viaggiare per il cosmo ed era anche possibile atterrare sui pianeti.
Anche se conteneva dei bug e subiva i framerate scarsi dell’A500,
questo gioco precorreva i tempi e permetteva una libertà assoluta
e, soprattutto, consentiva di vivere esperienze che per molti anni
nessun altro gioco è stato in grado di eguagliare.
forzarli a dover trovare un’unica soluzione possibile. Un aspetto interessante della
meccanica di gioco era la necessità, a volte, di dover sacrificare un certo numero di
lemming per il bene comune, cosa non sempre facile quando le creature sono così
carine e simpatiche. Effetti sonori, come il famigerato “oh no!” mentre un lemming
esplode in una pioggia di pixel, riecheggiano ancora oggi nelle orecchie di chi ha
avuto la fortuna di provare questo classico. Nel primo giorno ne vennero vendute
circa 55.000 copie.
Sensible World
of Soccer
QSviluppato da: Sensible Software QAnno: 1994
QGenere: Sport

4
Il co-fondatore di Sensible Software,
Cannon Fodder Jon Hare, si è spesso lamentato dello
stile patinato e televisivo dei moderni
QSviluppato da: Sensible Software
videogiochi di calcio. Quindi, restando fedele
QAnno: 1993 QGenere: Azione
alla visuale top down e all’uso dei piccoli

3
Non c’è dubbio che Cannon Fodder
fosse un gioco piuttosto audace per
l’epoca. La sua grafica minimalista,
tipica dei prodotti Sensible Software,
mostrava dei micro-commandos impegnati
in elaborate missioni d’assalto, il tutto
gestito come un mini-strategico in tempo
reale. Oltre alla giocabilità originale,
quello che colpiva era il contrasto tra i
piccoli soldati che urlano agonizzanti e
l’orecchiabile brano della schermata iniziale
sprite per i calciatori, lo sviluppatore non si
fece condizionare dall’emergere della serie di giochi FIFA e produsse un indimenticabile
sequel di Sensible Soccer. L’idea fu semplicemente quella di prendere tutto ciò che c’era
di buono nel capitolo precedente ed espanderlo, aggiungendo più squadre e calciatori,
ti ravvivando la grafica e introducendo la modalità carriera che permetteva ai giocatori di
gestire un club di loro scelta.
The Secret of Monkey Island
QSviluppato da: Lucasfilm Games QAnno: 1990 QGenere: Avventura punta e clicca

2
Non si può negare l’impatto che The Secret of Monkey Island abbia esercitato non solo sui
con il memorabile testo "War Has Never
videogiochi di avventura punta e clicca ma sui videogiochi in generale. È stato il primo titolo del
Been So Much Fun" (La guerra non è mai
genere ad avere una vera colonna sonora, nonché il primo a essere trasformato in uno spettacolo
stata così divertente!). Questo approccio
teatrale dal vivo (grazie a una performance nel 2005). Grazie alla possibilità di usare lo stesso motore
ironico causò moltissime controversie,
di gioco usato per Maniac Mansion, il team di sviluppo capitanato da Ron Gilbert ha potuto concentrarsi
portando alla formazione di due fazioni
più sui dialoghi umoristici, la grafica e la
opposte: chi lo reputava un gioco “pazzo e
narrazione, creando un classico che ancora
malato” e chi un gioco fondamentalmente
oggi è divertente da giocare.
pacifista.
Dai fratelli Fettuccini al “terrificante
mostro alato” da accarezzare, passando
per l’indimenticabile gag della scimmia a
tre teste, The Secret of Monkey Island è
pieno di momenti unici capaci di rimanere
scolpiti nella memoria dei giocatori e che
testimoniano la straordinaria qualità della
sua sceneggiatura.

128 | GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80

 I MIGLIORI GIOCHI PER AMIGA 500

Speedball 2: Brutal Deluxe

QSviluppato da: Bitmap Brothers QAnno: 1990 QGenere: Sport

1
Quando un gioco era firmato Bitmap Brothers
si poteva stare tranquilli sul fatto che si
trattasse di un prodotto di alta qualità. Questa
ottima reputazione fu conquistata fin dai
loro primi due titoli: Xenon e Speedball. Fu
però con il seguito di quest’ultimo che raggiunsero
vette d’eccellenza ineguagliabili, al punto che la
maggior parte delle classifiche dedicate ai migliori
giochi in assoluto per Amiga riportano Speedball
2: Brutal Deluxe sul gradino più alto del podio. A
differenza del titolo originale, questo sequel porta
a nove i membri della squadra contro i cinque del
predecessore e vengono aggiunti dei bersagli fissi
lungo il campo da colpire con la palla in modo da
ottenere punti bonus, rampe che moltiplicavano il
punteggio o punti warp. Inoltre era possibile fare
punti anche mettendo K.O. i membri della squadra
avversaria, cosa che contribuiva a rendere ogni
match violento e frenetico. Essendo il giocatore
con la palla impossibilitato ad attaccare, riuscire
a mantenere il possesso della sfera d’acciaio era
pressoché impossibile e per questo era necessario
effettuare costantemente dei passaggi nella
speranza che il lancio non venisse intercettato. La
sfida proposta da Speedball 2: Brutal Deluxe non
si esauriva nell’arena di gioco, perché c’era anche
una componente manageriale. Si potevano infatti
spendere dei crediti per potenziare le otto abilità di
ciascun giocatore, oltre alla possibilità di procedere
alla compravendita dei membri del team.
Speedball 2 aveva davvero tutto. Uno scrolling
fluido e veloce, una grafica dettagliata e un sonoro
iconico (“Ice cream, ice cream”), ma la cosa più
importante era la sua giocabilità perfetta, divertente
oggi come allora. Le rapidissime partite di soli
180 secondi (divise in due tempi) lasciavano poco
spazio alle strategie, forzando un approccio più
adrenalico in grado di far fisicamente sudare i palmi
dei giocatori che impugnavano i joystick. Alla fine
di un match si era però subito pronti e desiderosi
di provarci di nuovo… e questo è ciò che rende
davvero grande un gioco.

“L’Amiga er
a incredibil
aveva il giu e perché
st
potenza e co o equilibrio tra
sto. Aveva
di tecnolog un
ia sotto il co sacco
potevi sfru fano che
ttare”
Peter Moly
La neux
meccanica
del far rimbalzare
la palla sui muri
permette di creare
azioni
spettacolari.

Lo La
musica

5
scrolling
fluido permette era dei Nation
di concentrarsi 12 che vantavano
esclusivamente l’ex cantante degli
sull’azione. Ultravox John
Foxx.
motivi per cui
è fantastico
Era Le
possibile diverse
attaccare opportunità
fisicamente i per fare punti
giocatori avversari mantenevano sempre
per metterli alto il ritmo di
K.O. gioco.

GLI INDIMENTICABILI VIDEOGIOCHI ANNI ’80 | 129

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 GLI INDIMENTICABILI

Sebbene i videogiochi
abbiano fatto la loro
comparsa negli anni
Settanta, con l’arrivo nei bar
di titoli come Space Invaders
e Galaxian, sono stati gli
anni Ottanta a rivoluzionarli.
Non solo la mania delle sale ZELDA TETRIS
Le origini di una della serie più amate L’incredibile epopea di un puzzle game
giochi crebbe in maniera e giocate di sempre! diventato un caso internazionale
esponenziale, ma nel corso
di quel decennio gli home
computer e le console
iniziarono a diffondersi nelle
case degli appassionati di
tutto il mondo. È sempre in
quell’era d’oro che nacquero
alcuni dei più amati franchise
e personaggi in voga ancora PAC-MAN MISSILE COMMAND
La storia della versione per Atari 2600, Il dietro le quinte del gioco figlio degli
oggi. In questo volume vi uno degli adattamenti più discussi nel incubi di una generazione cresciuta
mondo videoludico all’ombra del terrore nucleare
proporremo le classifiche
dei più grandi giochi di quel
periodo per home computer
e console, dal NES al Master
System, dal C64 all’Amiga
500. Unitevi a noi in una
passeggiata nel viale dei
ricordi e scoprite perché i
giochi degli anni Ottanta ELITE R-TYPE
La creazione del primo simulatore Scopriamo come questo incredibile
hanno dominato. Buon di volo spaziale capace di ospitare sparatutto ha cambiato uno dei generi
un intero universo in soli 32K! più in voga negli anni Ottanta
divertimento!
ANIME CULT RETROGAMER N. 04 - 12,90 €

BIMESTRALE - P. I. 14-11-2023 - DICEMBRE/GENNAIO