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Come sparare con i caccia della seconda guerra

mondiale.

Nel Giugno 1944 il Generale Galland della Luftwaffe approvò la pubblicazione di un prontuario
destinato a suggerire ai giovani piloti tedeschi alcune regole da seguire per ottenere il massimo
dall’uso delle armi dei loro Bf109 e FW190.

Una sua traduzione integrale sarebbe troppo gravosa e non completamente interessante per noi, per
cui mi limiterò a riassumere alcuni degli insegnamenti più significativi.
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Le cause che impediscono di colpire con efficacia l’avversario sono:

1 – Spari da troppo lontano


2 – Sbagli l’anticipo del tiro
3 – Spari da una posizione inadeguata
4 – Non usi la barra di comando in modo pulito
5 – Ti fai ingannare dal sentiero luminoso lasciato dai proiettili
6 – Non usi in modo corretto i comandi di attivazione delle armi
7 – Hai trascurato di far controllare le armi
8 – Hai scelto munizioni inadatte

Per il volo virtuale possiamo tralasciare i punti 6, 7 e 8.


I punti 1 e 2 sono di particolare interesse per noi.
Vediamo di fare un breve riassunto:

1 La valutazione della distanza.

Per capire l’importanza della distanza bisogna considerare questa tabella:

Distanza Rapporto delle probabilità di portare colpi a segno


600 m 1
300 m 4
200 m 9
100 m 36

Da questo si capisce che per avere qualche probabilità di successo bisogna sparare attorno ai
100metri. Sparare da distanze eccessive porta rapidamente all’esaurimento delle munizioni senza
ottenere risultati soddisfacenti. Sparare al di sotto di un centinaio di metri aumenta l’efficacia ma
anche il rischio di collisioni o di venir colpiti da detriti.

E’ quindi determinante riuscire a calcolare rapidamente a quale distanza l’aereo nemico si trovi.

Per fare questo bisogna basarsi sul cerchio del collimatore il cui diametro rappresenta esattamente
un decimo della distanza alla quale si trova un aereo che riempia esattamente tale diametro.
Naturalmente la distanza la si potrà calcolare solo conoscendo, anche approssimativamente,
l’apertura alare dell’aereo.

Facciamo un esempio: inseguiamo un caccia che ha 10 metri di apertura alare. Quando la sua
sagoma riempirà completamente il diametro del collimatore vorrà dire che si troverà a 100 metri di
distanza (cioè 10m x 10 volte).

Un altro esempio: seguiamo un bombardiere che ha 30 metri di apertura alare. Quando questo
coprirà tutto il diametro del collimatore, si troverà a 300 metri di distanza (30 m x 10).

Quando l’aereo nemico si troverà ad una tale distanza da non riuscire a riempire tutto il diametro
del collimatore, basterà a occhio calcolare quante volte la sagoma starà nel diametro del collimatore
e nel caso di un caccia da 10 metri di apertura alare che stia due volte nel diametro, fare questo
calcolo: 10 m x 2 volte x 10 = 200 m

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Dato che nel nostro caso gli aerei che incontriamo si limitano a poter essere riassunti in due
categorie: caccia e bombardieri da 10 e 30 metri di apertura alare ed inoltre considerando che
sparare a distanze superiori a 600 metri o inferiori ai 100 metri non è conveniente, si può costruire
una tabellina da memorizzare così concepita:

tipo di aereo apertura alare (circa) contenuto nel collimatore distanza

caccia 10 m mezzo aereo nel diametro 50 m


caccia 10 m diametro pieno 100 m
caccia 10 m due volte nel diametro 200 m
caccia 10 m tre volte nel diametro 300 m

bombardiere 30 m mezzo aereo nel diametro 150 m


bombardiere 30 m diametro pieno 300 m
bombardiere 30 m due volte nel diametro 600 m

Tutte le altre misure intermedie si potranno calcolare per interpolazione ma dato che non occorre
una precisione particolare, è sufficiente basarsi su quei dati.

Esempi ricavati dal libro

Una Fortezza circa 30 m apertura Fuoco continuo! Continuare a sparare!


Entro due volte nel cerchio. Entra 1 volta nel cerchio. Entra due volte nel cerchio
30x2x10= 600 m distanza 30x1x10 = 300 m distanza 30x1/2x10 = 150 m distanza
Avvicinarsi ! Continuare ad avvicinarsi!

Da quanto detto appare chiaro che i valori di convergenza del fuoco di mitraglie e cannoncini
dovrebbero essere regolati sui 200 massimo 250 metri.

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2 L’anticipo del tiro (tiro a deflessione)

Un proiettile impiega circa 1 secondo per percorrere 500 metri. Nella stesso tempo l’aereo nemico
avrà percorso circa 100 metri per cui, supponendo che l’aereo abbia un volo perpendicolare al
nostro e si trovi ad una distanza di 500 metri, sarà necessario mirare 100 metri davanti al suo muso
perchè i nostri proiettili lo colpiscano. Questo è il concetto di tiro a deflessione.
Naturalmente per tutti i valori di angolo di avvicinamento diversi da 90°, il valore della deflessione
sarà via via inferiore fino ad arrivare a zero quando l’aereo nemico si troverà con un angolo di
presentazione pari a zero.
Per spiegare questo concetto ai giovani piloti della Luftwaffe, il libro presentava l’immagine di una
giovane donna il cui braccio (la deflessione) appariva sempre più corto man mano che si gira verso
di noi fino a presentarsi in tutto il suo splendore quando il suo braccio ci punta contro (posizione di
tiro ideale senza alcuna deflessione).

Molta deflessione. Minore deflessione. Ancora meno. Fermati qui!

Naturalmente il problema che si pone è: come si fa a calcolare la deflessione necessaria?

La cosa non è semplice ma ancora una volta ci viene in aiuto il cerchio del collimatore.

Abbiamo detto che il caccia nemico si trova a 500 m di distanza e quindi il diametro del nostro
collimatore rappresenta un decimo di quel valore, quindi 50 metri. Ora noi sappiamo che bisogna
anticipare il tiro di 100 metri e lo potremo fare posizionando il centro del collimatore due diametri
(o 4 raggi se preferite) in avanti rispetto all’aereo nemico.
Ad una distanza di 250 metri i tempi di percorso dei proiettili e dell’aereo si dimezzano per cui il
valore della deflessione scende anch’esso della metà a 50 metri. A questo punto il diametro del

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collimatore vale un decimo di 250 metri, quindi 25 metri e di conseguenza si dovrà posizionare il
centro del collimatore di due diametri davanti al nemico. Vedete che pur variando la distanza, la
lettura della deflessione sul collimatore sarà sempre la stessa a parità di angolo di presentazione.
Per angoli inferiori ai 90° il valore di deflessione (il braccio della ragazza) diminuirà in funzione
dell’angolo di presentazione. Per semplificare un po’ le cose, ci si basi su questa tabellina che
considera una velocità di circa 500 km/h

Angolo di presentazione Valore di deflessione in raggi di collimatore


10° 1
20° 1½
30° 2
60° 3
90° 5

Due esempi (una Fortezza a 300-400 metri ed un caccia a 100 metri)

. questo è il punto verso il quale si deve mirare


x questo è il punto verso il quale si è sparato
* questo è il punto dove i colpi sono arrivati (nessun colpo a segno)

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3 Spari da una posizione inadeguata

Quando ci si trova in buona posizione dietro il nemico bisogna riuscire a controllare


convenientemente l’aereo per riuscire ad ottenere una soluzione di sparo sicura.

Le imprecazioni fanno la testa calda. Quando ingaggi il nemico resta freddo come il ghiaccio!

Bisogna evitare di puntare il nemico in modo incerto tanto da non riuscire a mantenere costante il
punto di mira rispetto all’aereo nemico. In tal caso, malgrado un intenso fuoco sarà molto difficile
riuscire a mettere a segno più di qualche colpo. Le probabilità di colpire un aereo che entra nella
nostra linea di fuoco per circa un decimo di secondo sono, nella migliore delle ipotesi, di un solo
proiettile. Dato che un controllo impreciso della prua dell’aereo porta all’impossibilità di trovare e
mantenere abbastanza a lungo il corretto punto di impatto della nostra raffica, si avrà in questo caso
una grande quantità di colpi sprecati.

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Nell’immagine che segue viene mostrato un corretto avvicinamento con il mantenimento della
corretta posizione dell’aereo nemico rispetto al centro del collimatore.

4 Non usi la barra di comando in modo pulito

Ci sono situazioni in cui ci si rende conto che i colpi sembrano non seguire la traiettoria prevista.
Facciamo un esempio: ti trovi ad inseguire una Fortezza spostato leggermente a sinistra. Per
metterti esattamente alle sue ore 6 fai una virata a destra e quando vedi l’aereo al centro del
collimatore spari. Risultato? Nessun colpo a segno!

La ragione risiede nel fatto che al momento in cui pensi di aver chiuso la virata, il tuo aereo scivola
ancora verso sinistra anche di 10° per cui i tuoi colpi si disperdono alla destra del nemico.
Quindi, prima di sparare bisogna stabilizzare la traiettoria del mezzo con l’uso degli alettoni ma
soprattutto del timone che riporta il muso verso il nemico senza creare ulteriori scivolamenti
laterali.

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Direzione della scivolata.

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5 Le tracce luminose dei proiettili ingannano

E’ assodato che basarsi sulle tracce luminose dei proiettili porta a gravi errori di valutazione per cui
l’unico modo per ottenere uno sparo che abbia buone possibilità di colpire è quello di basarsi solo
sull’uso del collimatore.
Una delle ragioni che rendono l’uso delle tracce luminose sconsigliabile è che ci si rende conto
troppo tardi degli errori di mira quando ormai la situazione è mutata al punto da dover ricominciare
daccapo con tentativi di correzione con esiti del tutto incerti.

L’amore delle ragazze è spesso ingannatore. Le tracce luminose ancora di più.

Gli ulteriori argomenti trattati dal libro sono di scarso interesse per il volo virtuale in quanto si tratta
di impostazioni non disponibili nel simulatore.

Remo ‘Bert’ Bertani

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