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I diritti che ciascuno di noi possiede

indipendentemente dal colore della


pelle, dalla lingua, dalla religione,
dal sesso, e in quanto esseri umani,
cioè i diritti che sono nostri fin
dalla nascita e che nessuno ci può
Il riconoscimento dei diritti umani togliere (inalienabili).
Il cammino per il riconoscimento di questi diritti è stato lungo e faticoso.
Tra i vari traguardi raggiunti ricordiamo:
1628, in Inghilterra, re Carlo I viene costretto dal Parlamento a firmare la
Petizione dei diritti, che sancisce la proibizione di imprigionare qualcuno senza
un motivo valido;
1688, il Parlamento inglese approva la Dichiarazione dei diritti (Bill of rights) in
cui, tra le altre cose, è riconosciuta la libertà di pensiero, opinione e stampa;
1776, la Dichiarazione di indipendenza delle colonie americane dall'Inghilterra
riconosce a tutti i cittadini il diritto all'uguaglianza, alle libertà fondamentali e
alla felicità;
1789, la Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del Cittadino, elaborato durante
la rivoluzione francese, definisce i princìpi fondamentali di uguaglianza e
libertà di pensiero, di stampa, di religione, di proprietà,... .

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo

Un passo fondamentale per il riconoscimento dei diritti umani è stato


compiuto il 10 dicembre 1948, quando, dopo gli orrori della seconda
guerra mondiale, tutti sentirono l’obbligo morale di fare qualcosa in
modo da non ripetere più quanto si era verificato. Si è sentita la
necessità di fissare sulla carta tutti quei diritti che non erano stati
rispettati in quegli anni terribili. Così, il 10 dicembre 1948
l'Organizzazione delle Nazioni Unite approvò e proclamò la
Dichiarazione universale dei Diritti Umani: il primo documento
internazionale volto a sancire l’inviolabilità della libertà dell’uomo e dei
suoi diritti fondamentali. La Dichiarazione è composta da un preambolo
e da 30 articoli in cui si stabiliscono i diritti di ogni persona senza
distinzione alcuna. Anche se non si tratta di un testo di legge, ma di un
accordo che gli Stati hanno firmato come un "impegno", questo
documento riveste un'importanza storica fondamentale in quanto
rappresenta la prima testimonianza della volontà della comunità
internazionale di riconoscere universalmente i diritti che spettano a
ciascun essere umano.

Il murale dell'artista statunitense Paula Scher


nel Centro nazionale per i diritti civili e umani
ad Atlanta, negli Stati Uniti.
L'opera riproduce diversi poster di
propaganda di alcuni movimenti per i diritti
civili, da quelli per le donne a quelli per
l'abolizione della segregazione razziale.
Con il termine "minori" si intendono
coloro che non hanno ancora raggiunto
il diciottesimo anno di età e che,
pertanto, non possono ancora decidere
in autonomia della propria vita. Si
tratta quindi di persone che
necessitano di tutela e protezione.

La Convenzione sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza

Per tutelare e proteggere i minori il 20 novembre del 1989 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato
un importantissimo documento: la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, entrata in vigore nel
1991. Non si tratta del primo documento a occuparsi di minori, ma è senza dubbio il più completo e, trattandosi
di una Convenzione e non di semplici dichiarazioni, pone precisi vincoli giuridici ai 196 Paesi firmatari, affinché
adottino tutti dei provvedimenti appropriati per garantire la tutela dei bambini e degli adolescenti. La
Convenzione è formata da 54 articoli che si ispirano a quattro principi fondamentali:
Uguaglianza e non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i
minori del mondo, senza discriminazioni basate su sesso, etnia o altro;
I bambini/ragazzi prima di tutto (art. 3): in ogni legge, provvedimento, decisione pubblica o privata e in ogni
situazione problematica, l'interesse dei minori deve avere la priorità su tutto il resto;
Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente (art.4): gli Stati devono
impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini;
Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): nelle decisioni che li riguardano, i minori hanno il diritto di
esprimere la loro opinione e quest'ultima deve essere ascoltata e presa in considerazione.

I diritti tutelati dalla Convenzione: Aree tematiche


struttura
I diritti compresi nella Convenzione possono
La Convenzione è composta di 54 articoli e il testo è
ripartito in tre parti più un preambolo che motiva essere divisi in grandi aree tematiche:
l'esistenza di tale documento: Diritti fondamentali: diritto alla vita, ad avere
Art. 1-41: esposizione dei diritti riconosciuti ad un nome, una cittadinanza, a vivere con i
ogni bambino, senza alcuna distinzione;
propri genitori o, se è impossibile, a mantenere
Art. 42-45: viene stabilito che gli Stati devono
rapporti con loro.
impegnarsi a far conoscere i principi e le
disposizioni della Convenzione sia agli adulti che ai Diritti che tutelano lo sviluppo della persona:
fanciulli. In seguito vengono individuati gli diritto allo studio, al gioco, a cure adeguate in
organismi preposti e le modalità per il
caso di malattia, a ricevere una nutrizione
miglioramento e il monitoraggio della
adeguata, ad un livello di vita dignitoso.
Convenzione.
Art. 46-54: Gli ultimi nove articoli della Diritti che proteggono contro: la schiavitù, lo
Convenzione riguardano delle questioni sfruttamento sessuale, la tortura, la pena di
procedurali: la modalità di ratifica (approvazione morte, la violenza in genere.
formale di un atto) ed entrata in vigore, la
Diritti che garantiscano libertà fondamentali
possibilità di uno Stato parte di proporre
come: libertà di espressione, di pensiero, di
emendamenti o recedere dalla Convenzione
stessa, il deposito del testo in varie lingue presso il coscienza, di religione, di informarsi, di
Segretario generale dell’ONU. prender parte ad attività culturali e artistiche.
Secondo te questi
articoli sono
rispettati in tutto il
mondo?

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