Sei sulla pagina 1di 1

1

vol. 1 • cap. 19
storiografia ] economia e società

P. Placella Sommella, L’immagine allo specchio. Saggi sul Seicento francese


T La moda francese per rimarcare lo status dell’alta
nobiltà
il punto di vista Paola Placella Sommella insegna Lingua francese all’Università La
Sapienza di Roma. Oltre che di letteratura francese si è occupata di moda, teatro e società.
la tesi La moda parigina fu uno strumento attraverso il quale la nobiltà francese celebrò
il proprio status sociale in contrapposizione agli altri ceti. Nel corso del Seicento, crebbe
costantemente l’interesse per l’abbigliamento e il costume: la ricchezza e maestosità della
vita di corte servivano infatti a celebrare la figura del Re Sole.

L’avvento al trono di Luigi XIV segna in Francia l’inizio di no nel cerimoniale di corte e nell’assicurarsi il favore del
una magnificenza e di uno splendore che esaltano, anche sovrano per onori e prebende, la moda si esprime come
nella moda, l’ascesa del Re Sole. compiacimento di una teatralità di comportamenti, di
Prima manifestazione dell’avvio allo sfarzo che tro- una ostentazione di abiti e di ornamenti nel fasto della
verà nella corte l’eccellenza del sublime, è l’ingresso a più elevata mondanità.
Parigi, nell’agosto del 1660, di Luigi XIV con la sposa Ma- Favorita nel suo espandersi dal protezionismo im-
ria-Teresa d’Austria. Ha inizio da quel momento un pe- posto dal Colbert1 per le manifatture francesi, dal suo
riodo si fulgore sempre crescente, nell’abbigliamento e incremento ad una categoria di operai specializzati, la
nel costume, che celebra, con la sua rilevanza e con la sua moda avvolge nella sua raffinatezza anche accessori che
solennità, la glorificazione del Sovrano. [...] impreziosiscono l’abbigliamento: gioielli, calze, scarpe,
In questo periodo l’arte classica, improntata ad un merletti, ricami, ventagli, bastoni. Indica e disciplina
ordine e ad una disciplina unitari con canoni duraturi abiti ed ornamenti diversi sia per il cerimoniale di corte
di regolarità e di stabilità [...], riflette i princìpi di con- che per le varie manifestazioni della vita, dai battesimi
centrazione statale propri del governo di un sovrano alle nozze ai funerali alla vedovanza, come bene è messo
assoluto quale fu il Re Sole. Laddove la sontuosità e la in rilievo nella Corrispondenza di Mme de Sévigné2. Per-
molteplicità delle rappresentazioni, gli addobbi per le sino la carta da lettere e gli almanacchi portano il segno
feste in onore del sovrano [...], il complicato montaggio della moda. [...]
delle macchine teatrali realizzano quella scenografia Dalla Correspondance emergono, peraltro, non solo in-
dell’effimero che, libera da ogni preoccupazione di clas- dicazioni strettamente collegate con la moda dell’abbi-
sicità, tende al barocco per il suo carattere spettacolare gliamento e della pettinatura, ma anche l’evolversi di si-
e frammentario. Ulteriore manifestazione del barocco è tuazioni e di comportamenti che, determinati da Parigi
la moda nei suoi molteplici accessori: parrucche e pet- e dalla Corte, costituiscono anch’essi nuovi indirizzi di
tinature monumentali, stoffe sontuose e policrome, pro- vita. [...]
fusione di nastri e di pizzi, […] maschere e belletti, nel Il codice di comportamento al quale risponde la nobil-
gusto dell’artificio [...]. tà, descritto da Mme de Sévigné nella Corrispondance, ri-
A Parigi e a Versailles la nobiltà, privilegiata di tutti gli vela argomenti forse fatui per noi ma rivelatori del costu-
onori e di tutti gli appannaggi ma in massima parte ino- me, della superiorità di vita della casta sociale esclusiva
perosa, lancia la moda, elabora anche nell’abbigliamento alla quale appartengono, per nascita e per matrimonio, le
uno stile ed una gerarchia che sottolineano nello sfarzo due corrispondenti. Pochi sono i riferimenti alla classe
e nei vistosi ornamenti la sua preminenza sociale. Nella media, inesistenti quelli ai ceti inferiori.
vita di questa società senza passioni che non si rifletta-
(P. Placella Sommella, L’immagine allo specchio. Saggi sul Seicento francese,
Bulzoni, Roma 1988, pp. 59-62)

1. Colbert: Jean-Baptiste Colbert (1618-84), controllore generale del Consiglio delle Finanze e segretario di Stato sotto Luigi XIV.
2. Mme de Sévigné: Marie de Rabutin-Chantal, marchesa di Sévigné (1626-96), autrice di lettere che ne attestano le notevoli capacità stilistiche
e artistiche.

Storia e storiografia • Per la scuola del terzo millennio • Seconda edizione, vol. 1 © Loescher, 2019

Potrebbero piacerti anche