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vol. 1 • cap. 19
storiografia ] economia e società
L’avvento al trono di Luigi XIV segna in Francia l’inizio di no nel cerimoniale di corte e nell’assicurarsi il favore del
una magnificenza e di uno splendore che esaltano, anche sovrano per onori e prebende, la moda si esprime come
nella moda, l’ascesa del Re Sole. compiacimento di una teatralità di comportamenti, di
Prima manifestazione dell’avvio allo sfarzo che tro- una ostentazione di abiti e di ornamenti nel fasto della
verà nella corte l’eccellenza del sublime, è l’ingresso a più elevata mondanità.
Parigi, nell’agosto del 1660, di Luigi XIV con la sposa Ma- Favorita nel suo espandersi dal protezionismo im-
ria-Teresa d’Austria. Ha inizio da quel momento un pe- posto dal Colbert1 per le manifatture francesi, dal suo
riodo si fulgore sempre crescente, nell’abbigliamento e incremento ad una categoria di operai specializzati, la
nel costume, che celebra, con la sua rilevanza e con la sua moda avvolge nella sua raffinatezza anche accessori che
solennità, la glorificazione del Sovrano. [...] impreziosiscono l’abbigliamento: gioielli, calze, scarpe,
In questo periodo l’arte classica, improntata ad un merletti, ricami, ventagli, bastoni. Indica e disciplina
ordine e ad una disciplina unitari con canoni duraturi abiti ed ornamenti diversi sia per il cerimoniale di corte
di regolarità e di stabilità [...], riflette i princìpi di con- che per le varie manifestazioni della vita, dai battesimi
centrazione statale propri del governo di un sovrano alle nozze ai funerali alla vedovanza, come bene è messo
assoluto quale fu il Re Sole. Laddove la sontuosità e la in rilievo nella Corrispondenza di Mme de Sévigné2. Per-
molteplicità delle rappresentazioni, gli addobbi per le sino la carta da lettere e gli almanacchi portano il segno
feste in onore del sovrano [...], il complicato montaggio della moda. [...]
delle macchine teatrali realizzano quella scenografia Dalla Correspondance emergono, peraltro, non solo in-
dell’effimero che, libera da ogni preoccupazione di clas- dicazioni strettamente collegate con la moda dell’abbi-
sicità, tende al barocco per il suo carattere spettacolare gliamento e della pettinatura, ma anche l’evolversi di si-
e frammentario. Ulteriore manifestazione del barocco è tuazioni e di comportamenti che, determinati da Parigi
la moda nei suoi molteplici accessori: parrucche e pet- e dalla Corte, costituiscono anch’essi nuovi indirizzi di
tinature monumentali, stoffe sontuose e policrome, pro- vita. [...]
fusione di nastri e di pizzi, […] maschere e belletti, nel Il codice di comportamento al quale risponde la nobil-
gusto dell’artificio [...]. tà, descritto da Mme de Sévigné nella Corrispondance, ri-
A Parigi e a Versailles la nobiltà, privilegiata di tutti gli vela argomenti forse fatui per noi ma rivelatori del costu-
onori e di tutti gli appannaggi ma in massima parte ino- me, della superiorità di vita della casta sociale esclusiva
perosa, lancia la moda, elabora anche nell’abbigliamento alla quale appartengono, per nascita e per matrimonio, le
uno stile ed una gerarchia che sottolineano nello sfarzo due corrispondenti. Pochi sono i riferimenti alla classe
e nei vistosi ornamenti la sua preminenza sociale. Nella media, inesistenti quelli ai ceti inferiori.
vita di questa società senza passioni che non si rifletta-
(P. Placella Sommella, L’immagine allo specchio. Saggi sul Seicento francese,
Bulzoni, Roma 1988, pp. 59-62)
1. Colbert: Jean-Baptiste Colbert (1618-84), controllore generale del Consiglio delle Finanze e segretario di Stato sotto Luigi XIV.
2. Mme de Sévigné: Marie de Rabutin-Chantal, marchesa di Sévigné (1626-96), autrice di lettere che ne attestano le notevoli capacità stilistiche
e artistiche.
Storia e storiografia • Per la scuola del terzo millennio • Seconda edizione, vol. 1 © Loescher, 2019