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9 lezione DIRITTO COSTITUZIONALE 2

Diritto al lavoro: art 4 co1

Questione di costituzionalità alla quale sentenza 45 del 1965 fece riferimento la Corte costituzionale

Sentenza 45 risponde a un dubbio che si era posto se l’ entrata in vigore della carta non mettesse in
discussione quello che era già il principio, licenziamento ad mutum

Rigetto: Decisioni con cui la corte non accoglie e non dà ragione al giudice, rigetto non secco, dubbio fuori
dalla questione di costituzionalità, , interpretando i principi costituzionali sollevati dal giudice a quo

Riduzione della questione di costituzionalità

Art 4 co1: la norma impedisce di introdurre e mantenere ostacoli non ragionevoli alla libertà di scelta del
lavoro

Nell’art 4 co 1 vi è anche l’ obbligo per il legislatore, ordini di indirizzo politici di predisporre le condizioni
che garantiscono la piena occupazione

Affermazione del riconoscimento del diritto a lavoro

Impegno della repubblica a realizzare in modo diverso a seconda del tempo e delle contingenze storiche
ed economiche le condizioni che possono rendere effettivo quel lavoro

Poteri pubblici, organi di indirizzo politico devono operare scelte di politica economica tali da realizzare un
livello di occupazione che posa garantire tutto ciò che il lavoro permette

Art 4 co1: diritto alla piena occupazione

Usare la parola diritto è eccessivo, nella sentenza 45 la corte non parla di diritto ma di obbligo

Quando noi parliamo di diritto, parliamo di pretese, azionabili

Pretesa giuridicamente azionabile davanti al giudice

Non si può parlare di diritto alla piena occupazione ,non è azionabile davanti al giudice

Ritorna una politica economica che ha in contrasto la disoccupazione

Significato del diritto al lavoro resta misterioso, fino alla sentenza del 1965, l’art 4 1 co non garantisce un
posto di lavoro, che è tipico di un economia collettivizzata

Diritto si ritiene nella legislazione, essere un indirizzo politico di garanzia a tutela di un lavoratore
ingiustamente licenziato

Il legislatore deve operare attraverso un bilanciamento tra principi costituzionali in gioco

Art 41: limiti

Uno dei limiti all’ iniziativa economica privata è il diritto al lavoro, lavoro subordinato dentro il lavoro
privato, il lavoratore a non vedersi spogliato del proprio lavoro in maniera arbitraria e del tutto
discrezionale
Art 3 pari dignità sociale

Sociale: se uno di noi è portatore di una dignità originaria, di fronte alla quale l’ ordinamento non può
piegarsi, in ognuna di queste dimensioni sociale, la dignità originaria deve essere preservata. Preservazione
legata dalla convenzionalità

Lunghezza della costituzione: la costituzione democratica abbraccia tuti i diritti della società privata

Rapporto tra uguaglianza, libertà, rapporto simpatetico, coppia dei valori assiologici, in tutti gli ambiti della
vita

Art 107 co3

Rapporto di lavoro subordinato, questa disparità non deve comportare la soppressione della dignità della
persona

Costituire il diritto al lavoro, come il diritto all’ occupazione stabile

È vero che si prevede un diritto, come la libertà di domicilio, nei limiti di non far danno agli altri, io posso
esercitarlo, fare quello che voglio

Occorre che ci sono delle regole, che la libertà di domicilio può essere limitata sono in alcuni casi

Art 41: occorre operare un bilanciamento, dobbiamo far convivere i diritti fra di loro e dare ad essi una
concretizzazione e un fisionomia in modo che si conservi il nucleo essenziale

Diritto alla conservazione del posto, se è assoluto schiaccio l’ iniziativa economia privata

Il diritto al lavoro, è un diritto all’ occupazione stabile, in rapporto a una limitazione dell’ ambito privato,
solidarietà economica nell’ambito sociale a cui tutti siamo chiamati

Possibile bilanciamento dei diritti in gioco, tutela contro il licenziamento ingiustificato

Regole dettate dal legislatore: legge 1966 numero 604

Necessità di un indirizzo politico che si muove verso la discrezionalità del licenziamento

Diritto mite, che spinge verso il ragionevole bilanciamento, diritto di trovare una piena e massima
realizzazione

Schmitt: regime nazista, come i valori, i principi , vogliono imporsi e avere la sua massima realizzazione

Principi: trasposizione dei valori

Diritto al lavoro, attuazione di varie tutele a favore dei lavoratori licenziati ingiustamente

Tutela risarcitoria: quando il lavoratore, viene licenziato ingiustamente, senza ragione, può far valere il suo
diritto davanti al giudice e stabilire un indennità monetaria

Libertà di iniziativa economica utilizzata in questo caso usata contro il lavoratore, coinvolgimento della
persona nella sua interezza
Prima forma di tutela: è quella di stabilire dove si colloca il limite all’ iniziativa economica privata e stabilire
quando questo limite viene oltrepassato

Pretesa giuridicamente azionabile: diritto al lavoro, come diritto, necessità di un legislatore

Diritto al lavoro: principe dei principi fondamentali

Diritto al lavoro, all’ occupazione ragionevolmente stabile

Tutela reale o reintegratoria: se si passa il limite per cui il licenziamento incide sulla dignità della persona, il
lavoratore che va davanti al giudice può non solo ottenere il risarcimento ma anche la reintegrazione del
posto di lavoro. Tutela che si è concretizzata con la

Legge 1970 n 300

Art 18 dello statuto dei lavoratori: tutela per il licenziamento senza causa e senza giusta causa

Tutela indennitaria: lascia il posto vuoto

Costo del licenziamento: sopportabile per il datore di lavoro, elargire un risarcimento, diversamente,
modulato a seconda dell’ anzianità di servizio

Visione opposta a quella suggerita dalla carta costituzionale: bilanciamento tra il principio lavorista, dall’art
1, art 4 e il principio della libertà di iniziativa economica privata

Si limita la possibilità di andare dal giudice, per riottenere il posto di lavoro, solo per alcune imprese,
GRANDI IMPRESE

Le imprese piccole, al di sotto degli 11 indipendenti, 5 per quelle agricole, contano di applicare una tutela
indennitaria, bilanciamento per preservare quelle industrie che avrebbero potuto subire dei contra-colpi
sull’iniziativa economica privata

I datori non assumerebbero, per timore di non potere licenziare

Tutela dell’ occupazione stabile, sarebbe una tutela che va contro l’occupazione piena

Se si tutela l’ occupazione , si va incidere sulla piena occupazione

Tutela reale era uno dei tratti più significativi dello stato costituzionale

L’ Italia è una repubblica fondata sul lavoro, incipit che lega il principio democratico, pluralista, lavorista,
personalista, perché il lavoro è elemento principale della preservazione della dignità

Pecularietà che faceva parte dell’ identità costituzionale e sociale, che i costituenti hanno voluto dare

Concretezza al rapporto tra politica e l’economia

Modo di dare, un elemento di innovazione, cosa che non è stata facile

Trasformazioni nel mondo lavorista: economia basata sui servizi, contrazione della fabbrica tradizionale,
economia

Elementi che conducono a contrastare l’efficacia delle politiche


Si va ad evidenziare alcuni aspetti, che sono patologie che avrebbero dovuto essere corrette

Visioni neoliberiste: rapporti tra politica-economia

Le politiche che si riassumono nell’affermazione: più Stato meno mercato. Stato assistenziale, inteso come
stato che distribuisce a pioggia erogazioni finanziare anche a chi non lo merita, aumento dello spreco,
dissesto delle finanze pubbliche

Prospettiva regulation: regolarizzazione sull’ economia, privatizzazione di ambiti prima assegnati alla sfera
pubblica

Prestazioni: che concretizzano i diritti sociali

Art 117, lettera m : per dare concretizzazioni ai diritti, ci vogliono prestazioni pubbliche

Ci sono diritti che non possiamo acquistare nel mercato: giustizia

Giustizia che deve essere garantita dallo stato

Meno tasse per tutti, significa meno servizi per tutti, che tocca solo alcuni che hanno una alternativa sul
mercato: salute, istruzione ma questo significa incentivare le disuguaglianza a scapito della libertà

Grande grado di evasione fiscale: distribuire questo peso in maniera uguale, in modo da diminuire
l’evasione fiscale

È necessario un intervento continuo, prestazioni

Superamento dello stato sociale, visione superata insieme a quella della tutela del contratto, che andava a
creare delle rigidità nel lavoro, rigidità dei datori di lavoro nell’assumere

Tutelare troppo gli occupati, significa svantaggiare il disoccupato

Visione Hobbis: l’ uomo è lupo per l’altro l’uomo

Stato di guerra permanente: ci vuole un intervento che reprima la libertà oltre a portare sicurezza

Conflittualità tra categorie, se c’è un conflitto in corso, la soluzione è quella di reprimerlo in maniera dura,
necessità di contrastare il conflitto stesso

Flessibilità: consiste nel creare figure di contratti, rapporti di lavoro a tempo determinato, che si sono
adottati all’ interno della pubblica amministrazione, che hanno portato alla diffusione del precariato

Flessibilità che poi è diventata flexicurity

Flexicurity: flessibilità +sicurezza

La flessibilità comporta una minore sicurezza, la riduzione delle garanzie e diritti nel contratto, compensata
dall’ innalzamento delle garanzie nel mercato: per il licenziato, ci sarebbero degli strumenti che
porterebbero il lavoratore sul mercato. Cosa che sul piano scientifico non è provato

Sicurezza nel mercato, sul mercato, si è accompagnati da una serie di interventi: corsi di formazione,
riqualificazione elargiti gratuitamente, accompagnamento nella ricerca del lavoro, con diffusione di centri
per impiego attrezzati per garantire massima efficienza per la ricerca de lavoro
Sostegno a reddito: reddito di cittadinanza, ecc

Occupabilità dei singoli: guardare alla società in un modo diverso, occupabilità collegata alle politiche attive
del lavoro

Soft law: diritto leggero, suggerimenti che provengono dall‘ unione europea, sulla modernizzazione del
diritto di lavoro

Nuovo trasferimento delle tutele di lavoro, dal lavoro al contratto

Flessibilizzazione del diritto al lavoro, come strumento di occupazione

Ipertutela per gli occupati che incide sulla sfortuna dei disoccupati, che non trovano lavoro

Decostituzionalizzazione del lavoro

Depotenziamento dell’art 18 dello Statuto dei lavoratori, da uno dei decreti legislativi job act

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