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FACOLTA’ DI AGRARIA
SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE E GASTRONOMIA
CORSO DI
TECNICHE DI DEGUSTAZIONE E
VALUTAZIONE SENSORIALE
INDICE
1. Introduzione pag. 2
4. Conclusioni pag. 5
1. Introduzione
La presente relazione verterà sulla valutazione sensoriale e il
confronto fra due differenti miscele di caffè per espresso e moka.
Le due miscele prese in esame si presentano in forma pulviscolare,
già macinate e confezionate con modalità “salva aroma”. Una delle
due, nello specifico la qualità 100% ARABICA, si trova in
condizione di sottovuoto.
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L’obiettivo della valutazione è di confrontare le due bevande,
evidenziando le specifiche caratteristiche sensoriali correlate.
Come si presenta il prodotto dal punto di vista visivo, olfattivo e
gustativo? Quali considerazioni e conclusioni si possono riportare
in seguito alla valutazione?
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La seconda miscela esaminata, rappresentata da qualità nota come
Robusta (Coffea Canephora) con l’aggiunta di una certa
percentuale di Arabica, che verrà denominata “campione R”, si
presenta con un colore più scuro del campione A, e anche le
percezioni olfattive sono più marcate e potenti, con richiami anche
a cioccolato e al terroso.
Circa 11 gr di polvere di caffè di entrambi i campioni, insieme a
110 ml di acqua, vengono caricati rispettivamente su due
dispositivi casalinghi per caffè di tipo “ moka”, appena acquistati e
identici a tutti gli effetti.
Messe rispettivamente su due fornelli alla stessa potenza, hanno
prodotto circa 70 ml di bevanda a moka al momento dello
spegnimento e del mescolamento.
I campioni sono stati versati in due piccoli calici trasparenti e di
forma tozza e tondeggiante, con strozzatura alla sommità, di
volume 90 ml.
La bevanda A si presenta di un omogeneo colore testa di moro,
completamente assente di crema e all’inspirazione colpisce
innanzitutto l’aroma di pane tostato, combinato con sentori di
caramello e cioccolato; le note olfattive sono energiche ma non
potenti, sono complesse e ricche, benché più soffuse che intense.
La bevanda R d’altronde, benché senza crema come nel caso del
100% Arabica, ferma a questo la loro somiglianza.
Infatti, rispetto alla bevanda A, rappresentata al 100% da qualità
Arabica, il campione R vede una marcata presenza della qualità
Canephora, cultivar che caratterizza il suo prodotto finale più per
robustezza che per complessità.
Aroma potente e d’impatto, rilascia odori terrosi, coinvolgenti e
spessi, anche di tabacco; la piccola percentuale di Arabica
miscelata apporta sentori lontani di cioccolato e agrumi, flebili e
quasi schiacciati dalle note raw e quasi affumicate del Robusta. Il
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colore è testa di moro con gradazione più scura rispetto al puro
Arabica.
All’approccio gustativo si evidenzia il carattere più marcatamente
acido e dolce del caffè 100% Arabica (campione A) rispetto a
quello più terroso e chiuso della qualità Robusta, sebbene addolcita
da percentuale di Arabica (campione R).
Caramello, cioccolato e cereale tostato rilasciati dalla bevanda A si
effondono nel cavo orale, gusti ben definiti eppure non insistenti,
per via retro nasale persistono con delicatezza e leggera acidità
anche sentori di agrumi.
La bevanda R ha un sapore potente, che richiama cioccolato e
nocciola tostata insieme a fondo ruvido, quasi terroso, bassa
acidità, il sapore si impone alle papille e presenta un tratto amaro
ben definito, seppur mitigato dalla dolcezza della quota di Arabica.
Persistenza evidente per vie retro nasali, corposo e robusto il
richiamo tattile, nessuna astringenza.
4. Conclusioni
La qualità Arabica, rappresentante la totalità di caffè nella miscela
del campione A, esprime la sua natura acida e fruttata che, in
aggiunta agli aromi conseguenti alla torrefazione, si caratterizza
per il gusto complesso e morbido, sfaccettato e delicato.
Le caratteristiche della qualità Robusta, rappresentante la buona
parte di caffè nel campione R, seppur addolcite dalla presenza di
Arabica nella miscela, sono la corposità e la robustezza di aroma e
gusto, pastosità che quasi si comunica tattilmente nel cavo orale.
Bassa acidità, sapore intenso e persistente anche ad approccio retro
nasale, spadroneggia la sensazione di terroso e di cioccolato,
l’amaro è presente ma non eccessivo.