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529 • Concorso Dirigente scolastico
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Dal punto di vista dell’economicità, i vantaggi dell’affidamento in house si possono valutare anche mediante
la comparazione con gli standard di riferimento della società Consip S.p.A. e delle altre centrali di
committenza, con i parametri ufficiali elaborati da altri enti regionali nazionali o esteri oppure, in man- canza,
con gli standard di mercato.
Gli ultimi due commi contengono, più specificamente, precisazioni relative a rapporti con-
trattuali con la pubblica amministrazione.
Il comma 2 — fermo restando la previsione precedente per cui la P.A. può stipulare qualsiasi
contratto, anche gratuito — precisa che le prestazioni d’opera intellettuale (di cui all’art. 2229
cc.) non possono essere rese dai professionisti gratuitamente, salvo che in casi eccezionali e previa
adeguata motivazione, e che, al di fuori delle dette ipotesi eccezionali, la pubblica amministrazio-
ne garantisce comunque l’applicazione del principio dell’equo compenso (di cui all’art. 2233 cc.).
Infine, la disposizione precisa che la P.A. può (si tratta quindi di una facoltà) ricevere per
donazione beni o prestazioni rispondenti all’interesse pubblico senza obbligo di gara. In ogni
caso, restano ferme le disposizioni del codice civile in materia di forma, revocazione e azione di
riduzione delle donazioni (comma 3).
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Le medesime tutele normative ed economiche devono essere garantite, in tutti i casi, dalle
stazioni appaltanti e dagli enti concedenti ai lavoratori in subappalto.
La norma si chiude con specifiche previsioni in ordine ai casi di intervento sostitutivo della
stazione appaltante per inadempienza contributiva risultante dal DURC (documento unico di
regolarità contributiva) per il personale dipendente impiegato nell’esecuzione del contratto,
nonché per ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute a tale personale (comma 6).
In particolare:
— in caso di inadempienza contributiva risultante dal DURC relativo a personale dipendente dell’affida-
tario o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, impiegato nell’esecuzione del
contratto, la stazione appaltante trattiene dal certificato di pagamento l’importo corrispondente
all’inadempienza per il successivo versamento diretto agli enti previdenziali e assicurativi, compresa,
nei lavori, la cassa edile. In ogni caso, sull’importo netto progressivo delle prestazioni è operata una
ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto in sede di liquidazione
finale, dopo l’approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo o di verifica
di conformità, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva;
— in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale, il responsabile unico di progetto
invita per iscritto il soggetto inadempiente, e in ogni caso l’affidatario, a provvedervi entro i successivi
15 giorni. Laddove non venga contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta
entro il termine assegnato, la stazione appaltante paga anche in corso d’opera direttamente ai
lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario
del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente, nel caso in cui sia previsto
il pagamento diretto.
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9 Rinvio esterno
Come detto, il Titolo I del Libro I, dedicato ai principi, si chiude con la previsione dell’art.
12 che funge da completamento della disciplina applicabile in assenza di una diversa espressa
previsione contenuta nel Codice.
La norma, infatti, stabilisce che per quanto non espressamente previsto nel Codice si applicano:
— le disposizioni di cui alla L. 241/1990, legge sul procedimento amministrativo, per quanto ri-
guarda le procedure di affidamento e le altre attività amministrative in tema di contratti pubblici;
— i principi fissati nel codice civile relativamente alla stipula del contratto e alla fase di esecu-
zione dello stesso.
Anche il PNRR dispone in tal senso e, in particolare, prevede tra gli obiettivi da perseguire quello
di riformare in senso digitale le procedure per tutti gli appalti e le concessioni, definendo i requisiti di
interoperabilità e di interconnettività, e quello di realizzare un Sistema nazionale di e-procurement.
Il Codice del 2023, sulla scia delle previsioni europee e proseguendo l’iter iniziato in prece-
denza dal legislatore nazionale, dedica una serie di previsioni del Libro I (Parte II, artt. da 19 a
36) alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.