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Avv.

$ Laura Paolucci e Lorenzo Capaldo

3-08-2018 Avvocatura Generale dello Stato


INDICE
•  Il formalismo degli a. della PA (anche di diri5o privato)
•  La certezza giuridica
•  La semplificazione amministra>va
•  Il regime dei documen> amministra>vi
•  L’a.vità di controllo della PA
•  Dichiarazioni non veri>ere in sede di assunzione del
personale
•  Se e come correggere gli errori commessi

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Il procedimento amministra$vo presenta ancora un
alto coefficiente di formalizzazione

!  Nel corso di tu5o il procedimento


!  con riguardo agli a. della p.a.
!  con riguardo agli a. dei priva> che al procedimento
partecipano e che debbono presentare in forma scri5a
le loro istanze e per iscri5o far valere e documentare le
loro ragioni
!  con riguardo al provvedimento finale

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Obblighi procedimentali della P.A.
!  Comunicazione di avvio del procedimento (quando non
sussistono ragioni di impedimento derivan> da par>colari ragioni
di celerità: art.7 L. 241/90) con modalità e contenu$ di cui all’art.
8 L.241;
!  Predeterminazione e pubblicazione dei criteri e delle modalità di
concessione per i provvedimen> concessivi di vantaggi economici
(art.12 L.241);
!  Comunicazione dei mo$vi osta$vi all’accoglimento dell’istanza
(art.10 bis L.241);
!  Accordi integra$vi o sos$tu$vi del provvedimento -> forma
scri5a a pena di nullità (art.11,II, L.241)

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Obblighi documentali dei priva$
!  Le osservazioni dei des>natari del provvedimento e dei sogge.
che hanno >tolo ad intervenire devono essere presentate con
memorie scri)e
!  La segnalazione cer$ficata di inizio aIvità (Scia: art.19 L.
241/1990 -> a5o scri5o corredato dalle dichiarazioni sos>tu>ve
di cer>ficazioni e dell’a5o di notorietà per quanto riguarda tu.
gli sta>, le qualità personali e i fa. previs> negli ar5.46 e 47
D.P.R. 445/2000
!  Istanza di accesso formale (art.6 DPR 12.4.2006, n.184) quando
non è possibile l’accoglimento immediato ovvero sorgano dubbi
sulla legi.mazione, iden>tà, poteri rappresenta>vi o interesse

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Modalità di invio e soKoscrizione
delle istanze dei priva$ (art.38 DPR 445)
!  Tu5e le istanze e le dichiarazioni sos>tu>ve dell’a5o di notorietà
sono so5oscri5e dall’interessato in presenza del dipendente
adde5o o so5oscri5e e corredate da copia fotosta>ca -non
auten>cata- del documento di iden>tà del so5oscri5ore
!  Possibilità di invio telema>co
!  Allo stesso modo può essere conferito a terzi il potere di
rappresentanza per la formazione, presentazione di istanze,
proge. e altre a5estazioni nonché per il ri>ro di a. e documen>

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La conclusione del procedimento
!  adozione del provvedimento terminale -> art.2, I, L.241/90
dovere di provvedimento espresso
!  Il dies a quo decorre dal ricevimento della domanda se il
procedimento è a inizia>va di parte -> art.2,VI, L.241/90
!  Obbligo di mo$vazione del provvedimento -> indicazione dei
presuppos> di fa5o e le ragioni giuridiche che hanno determinato
la decisione dell’amministrazione in relazione alle risultanze
dell’istru5oria -> art.3, I, L.241/90

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Nel diriKo amministra$vo il documento conserva un
rilievo fondamentale

!  come dimostrato dalla stru5ura, dalla regola di giudizio e dal


sistema istru5orio del processo amministra>vo

!  disciplina sostanziale dei rappor> e disciplina processuale dei


giudizi che su quei rappor> si debbono instaurare sono
stre5amente correlate

!  il giudizio amministra>vo di legi.mità è tu5ora un giudizio di >po


documentale

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Il conceKo di documentazione
!  Nell’uso corrente per documentazione amministra>va si designa
un insieme di documen> strumentale a finalità istru5orie
!  Es: documentazione sanitaria -> insieme di documen> a. a
comprovare un certo stato di salute;
!  Documentazione contabile; documentazione di spesa; ecc.

!  Lo stesso legislatore (Legge 4.1.1968, n.15, ar5.3 e 5; legge


7.8.1990, n.241 art.18) sembra condividere tale accezione: FATTO
DOCUMENTATO = QUELLO PROVATO DALL’INTERESSATO
MEDIANTE PRODUZIONE DI DOCUMENTI

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IL DOCUMENTO AMMINISTRATIVO
!  Art.22, legge n.241/1990, leK.d -> •  Art.1 D.P.R. 445/2000
ogni rappresentazione grafica, -> ogni rappresentazione,
fotocinematografica,
ele5romagne>ca o di qualunque
comunque formata, del
altra specie del contenuto di a., contenuto di a., anche
anche interni o non rela>vi ad uno interni, delle pubbliche
specifico procedimento, detenu> amministrazioni o,
da una pubblica amministrazione e comunque, u>lizza> ai fini
concernen> a.vità di pubblico
interesse, indipendentemente dalla dell'a.vità amm.va.
natura pubblicis>ca o priva>s>ca
della loro disciplina sostanziale.

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Copia auten$ca
(art.18 DPR 445/2000)
!  Validamente prodo5a in luogo dell’originale
!  Fa5a dal p.u. che ha emesso, che custodisce o al quale deve
essere presentato l’originale
!  Hanno competenza generale -> sindaco, segretario comunale,
altro funzionario delegato dal sindaco, cancelliere
!  A5estazione di conformità con l’originale scri5a alla fine della
copia
!  Quando l’interessato deve presentare a una p.a. una copia
auten>ca, l’auten>cazione può essere effe5uata dal responsabile
del procedimento o da qualsiasi altro dipendente, previa
esibizione originale e senza obbligo di deposito. Vale solo nel
procedimento stesso.

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Modalità alterna$va alla copia auten$ca
(art.19 DPR 445/2000)
!  Si può a5estare la conformità di un documento con l’originale
mediante dichiarazione sos>tu>va di notorietà di cui all’art.47
DPR 445/2000
!  Tale strumento vale per:
1.  A5o o documento rilasciato o conservato da una P.A.
2.  Copia di una pubblicazione
3.  Copia di >toli di studio o di servizio

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La certezza giuridica

La tutela dell’affidamento nel traffico


giuridico

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LA CERTEZZA PUBBLICA
!  I rappor> tra consocia> e pubblici poteri sono cara5erizza>
da un’accentuata complessità tecnico – giuridica
!  Onere -talvolta obbligo- dell’operatore di conoscere
determinate realtà che condizionano la sua aIvità: esistenza
di una norma che lo vincola o lo facol>zza a un certo comportamento;
l’esistenza di requisi> sogge.vi (capacità, >toli professionali, legi.mazioni,
ecc) o ogge.vi (verificazione di determina> presuppos>, qualità di determina>
beni) prescri. dall’ordinamento.
!  Non è possibile al singolo operatore acclarare in proprio, di
sua inizia>va e con i suoi soli mezzi, l’effe.va esistenza di
tu5e queste realtà.

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Esigenza pra$ca
!  Non è possibile al singolo operatore acclarare in proprio, di
sua inizia>va e con i suoi soli mezzi, l’effe.va esistenza di
tu5e queste realtà.

!  Il legislatore interviene predisponendo apposi> strumen$


preordina$ ad ATTESTARE AUTORITATIVAMENTE e –di
regola – INCONTESTABILMENTE alcune realtà, creando così
una serie di CERTEZZE GIURIDICHE.

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LE CERTEZZE GIURIDICHE
!  Sono PUBBLICHE :
a)  -> in quanto so5ra5e all’autonomia privata e connesse in via
esclusiva all’esercizio di una potestà o funzione o servizio
pubblici;
b)  -> in quanto preordinate ad a5estare l’esistenza di fa. o
qualità che interessano, almeno potenzialmente, l’intera
colle.vità.

!  I procedimen> che creano certezze pubbliche si concludono


con apposite CERTIFICAZIONI AMMINISTRATIVE

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LE CERTIFICAZIONI AMMINISTRATIVE
!  Veicoli pra>camente insos>tuibili per realizzare la conoscibilità e
la circolazione giuridica delle certezze

!  Componente essenziale della vita contemporanea

!  L’effe5o della certezza giuridica può derivare anche da


determinate forme di pubblicità: pubblicazione nella G.U., nei
bolle.ni delle varie p.a., nell’albo pretorio comunale ecc.

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I procedimen$ cer$ficatori
!  Acclaramen$
preordina> a chiarire una realtà
prima incerta
!  Accertamen$

!  CERTAZIONI -> sono dire5e alla redazione di un documento


che crea una qualità giuridica

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Le certazioni
!  Procedimento preordinato alla redazione di un documento
(CERTIFICATO) che crea una qualità giuridica di cose o persone

!  Tale documento cos>tuisce un necessario presupposto per la


realizzazione di effe. ulteriori.

!  ESEMPIO: può essere noto e incontroverso (e quindi


assolutamente certo) che una persona sia sana e robusta o che
un’opera sia stata eseguita a regola d’arte; ma, se queste
circostanze non sono ogge5o di apposita certazione, la persona
non può essere assunta né l’opera pagata dal commi5ente
pubblico.

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LE CERTIFICAZIONI: dis$nzioni

!  PROPRIE -> o di esistenza, o obie.ve: es quelle


di stato civile

!  IMPROPRIE ->o valuta>ve, o sogge.ve: es. i


cer>fica> medici

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LE CERTIFICAZIONI PROPRIE

!  contengono L’ATTESTAZIONE DI FATTI O DI OPERAZIONI CHE


VENGONO IMPOSTI ALLA COLLETTIVITA’ COME UNICA
RAPPRESENTAZIONE POSSIBILE DELLA REALTA’ CONSIDERATA.

!  Esse pongono una verità legale che non amme5e prova


contraria

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LE CERTIFICAZIONI PROPRIE

!  Consistono in:
a)  riproduzione, mediante trascrizione totale o parziale, di un
preesistente aKo di certezza pubblica risultante da pubblici
registri
ovvero
b)  creazione ex novo della certezza pubblica mediante
redazione per iscriKo di circostanze oggeIve cadute soKo
l’immediata e direKa percezione del cer$ficante (es: l’avere
egli compiuto determinate a.vità o ricevuto determinate
dichiarazioni)

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EFFICACIA DELLE CERTIFICAZIONI PROPRIE
!  Cos>tuiscono CERTEZZE LEGALI

!  Devono essere assunte da ogni operatore giuridico come l’unica


rappresentazione possibile di quel par>colare aspe5o della realtà

!  Possono essere rimosse solo con un par>colare procedimento


dire5o a formare una nuova certezza legale che si sos>tuisce alla
precedente

!  La verità legale si impone sulla verità reale

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LE CERTIFICAZIONI IMPROPRIE
!  contengono L’ATTESTAZIONE DEL GIUDIZIO CONCLUSIVO a cui è
pervenuto il cer>ficante nell’esame di una determinata situazione

!  Il giudizio amme5e la prova contraria e la sua acce5azione da


parte dei consocia> è fondata – in defini>va- sull’autorevolezza
professionale o funzionale del cer>ficante stesso

!  Sono autonome e non dipendono da una certezza pubblica


preesistente.

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EFFICACIA DELLE CERTIFICAZIONI IMPROPRIE
!  Cos>tuiscono solo CERTEZZE INFORMATIVE O NOTIZIALI

!  Sono per l’operatore giuridico una semplice guida, come


un’indicazione assis>ta da un alto grado di probabilità
(commisurata all’autorità e al pres>gio di chi la eme5e)

!  Possono essere disa5ese

!  Le certezze informa>ve sono assis>te da mera presunzione iuris


tantum di legi.mità e cos>tuiscono elemen> di prova
liberamente apprezzabili dal giudice

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La semplificazione
amministra$va
Le tappe di un lungo percorso

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La legge 4 gennaio 1968, n.15
!  Nell’intento di creare un rapporto di collaborazione e di reciproca
fiducia con il ci5adino, ha introdo5o tre nuovi principi:
1.  principio di semplificazione -> ha equiparato le copie auten>che dei
documen> ai loro originali (art.7 L.15/1968) e ha consen>to la possibilità di
documentazione mediante esibizione (art.5 L. 15/1968)
2.  dovere di accertamento d’ufficio -> le singole amministrazioni hanno
il dovere di accertare d’ufficio fa., sta> o qualità personali che risul>no
a5esta> in documen> già in loro possesso o che esse siano tenute a
cer>ficare (art.10 L. 15/1968)
3.  presunzione di sincerità (ar5.2 e 3 L.15/1968) -> alcuni fa., sta> o
qualità personali sono comprovabili mediante dichiarazione sos>tu>va
so5oscri5a dall’interessato con firma auten>cata

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La legge n.15/1968 è stata a lungo disaKesa
!  Il Ministero della Funzione Pubblica ha richiamarla con circolare n.
226779 del 20.12.1988.

!  L’art.18 legge n.241/1990, nella sua stesura originaria, ha imposto alle


p.a. di ado5are, entro sei mesi, le misure organizza>ve idonee a
garan>re le disposizioni in materia di autocer>ficazione e di
presentazione di a. e documen> da parte dei ci5adini. Rafforza il
dovere di accertamento d’ufficio.

!  Sono seguite disposizioni inserite in tes> legisla>vi eterogenei quali la


legge 15 maggio 1997, n.127 e la legge 16 giugno 1998, n.191

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Il D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445
!  Emanato in a5uazione dell’art.7, comma 1, le5.c della legge 8
marzo 1999, n.50 (Bassanini quater)
!  Riordina e semplifica tu5e le disposizioni vigen> in materia di
documentazione amministra>va (sia di rango legisla>vo, che di
rango regolamentare)
!  Disciplina (art.2 D.P.R. 445):
A.  la formazione, il rilascio, la tenuta e la conservazione, la
ges>one, la trasmissione di a. e documen> da parte di organi
della pubblica amministrazione
B.  la produzione di a. e documen> agli organi della pubblica
amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei
rappor> tra loro e in quelli con l'utenza, e ai priva> che vi
consentono.
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Sintesi delle novità del D.P.R. 445/2000:
!  L’art.1 del T.U. pone una serie di definizioni
!  Ampliato l’ambito di applicazione delle norme in materia di documentazione
amministra>va (sia per quanto riguarda i sogge. tenu> ad acce5are gli
strumen> di semplificazione-> “priva> che vi consentano”, sia per quanto
riguarda i sogge. che possono u>lizzarli: casi di u>lizzo degli
extracomunitari)
!  Modalità di auten>cazione di copia e di auten>cazione delle so5oscrizioni
!  Le p.a. e i gestori di pubblici servizi non possono più richiedere a. o
cer>fica> per i quali sono tenu> ad acquisire d’ufficio le rela>ve informazioni
o ad acquisire la dichiarazione sos>tu>va prodo5a dell’interessato
(violazione dei doveri d’ufficio)
!  Estensione ambito dichiarazioni sos>tu>ve
!  Si definiscono i rappor> tra amm.ne cer>ficante e amm.ne procedente in
materia di controlli
!  Coordinamento disposizioni penali
!  Conferma l’esenzione delle dichiaraz. Sost. dall’imposta di bollo
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Le novità introdoKe dalla legge 12 novembre 2011, n.
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!  “Decer>ficazione” nei rappor> tra P.A. e priva>
!  Le cer>ficazioni rilasciate dalla P.A. sono valide ed efficaci solo
nei rappor> tra priva>;
!  Nei rappor> con la P.A. e i gestori dei pubblici servizi le
cer>ficazioni sono SEMPRE sos>tui> dalle dichiarazioni
sos>tu>ve di cer>ficazione o dall’a5o di notorietà;
!  Dal 1° gennaio 2012 la P.A. non può più acceKare ne ricevere
cer$ficazioni
!  Obbligo di apporre sui cer>fica>, a pena di nullità, la dicitura “il
presente cer.ficato non può essere prodo3o agli organi della P.A. o ai priva.
gestori di pubblici servizi” -> violazione dei doveri d’ufficio
!  OBBLIGO DI INDIVIDUARE UN UFFICIO RESPONSABILE per tu5e
le a.vità ineren> le cer>ficazioni (rinvio)

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Il regime dei documen$
amministra$vi
Cer>fica>, autocer>ficazioni e
dichiarazioni sos>tu>ve di notorietà

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Classificazione dei documen$ amministra$vi:
Certificato (art.1, lett.f)
Documento rilasciato da una p.a. avente
funzione di ricognizione, riproduzione o
partecipazione a terzi di stati, qualità
personali e fatti contenuti in albi, elenchi o
registri pubblici o comunque accertati da
soggetti titolari di funzioni pubbliche

Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà


Dichiarazione sostitutiva di certificazione
(art.1, lett.h)
(art1. lett.g)
Documento sottoscritto dall’interessato
Documento sottoscritto dall’interessato,
concernente stati, qualità personali e fatti
prodotto in sostituzione
che siano a diretta conoscenza di questi,
del certificato di cui alla lettera f
resa nelle forme del T.U.

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Validità dei cer$fica$ (art.41 DPR 445)
•  ILLIMITATA quando a5estano sta>, qualità
personali e fa. non sogge. a modificazioni

•  6 MESI dalla data del rilascio gli altri, salva


diversa disposizione di legge

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Gli aI dello stato civile (art.41,co.2 DPR 445)

•  I cer$fica$ anagrafici, le cer$ficazioni dello stato civile, gli estraI e le copie


integrali degli aI di stato civile sono ammessi dalla p.a. anche oltre i termini di
validità nel caso in cui l'interessato dichiari, in fondo al documento, che le
informazioni contenute nel cer$ficato stesso non hanno subìto variazioni dalla
data di rilascio.
•  Il procedimento per il quale gli aI cer$fica$vi sono richies$ deve avere
comunque corso, una volta acquisita la dichiarazione dell'interessato.
•  Resta ferma la facoltà di verificare la veridicità e la auten$cità delle aKestazioni
prodoKe.
•  Si applica art.76
DISPOSIZIONE ABROGATA DALL’ART.15,co.1, leK.b della LEGGE
12.11.2011, N.183 a decorrere 1.1.2012

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Obbligo di acquisizione direKa
(art.43,I c., DPR 445, come sost. art.15 L.183/2011)
•  Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi
DEVONO acquisire d’ufficio:
a)  le informazioni ogge5o delle dichiarazioni sos>tu>ve di cui
agli ar5.46 e 47
b)  nonché tu. i da> e i documen> che siano in possesso
delle pubbliche amministrazioni
previa indicazione, da parte dell’interessato, degli elemen>
indispensabili per il loro reperimento
oppure
c)  acceKare la dichiarazione sos>tu>va prodo5a
dall’interessato
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Le dichiarazioni sos$tu$ve di cer$ficazioni

"  AUTOCERTIFICAZIONI (art.46 DPR 445/2000)

"  DICHIARAZIONI –anche contestuali all’istanza – che


COMPROVANO, in sos>tuzione delle cer>ficazioni, sta$, qualità
personali e faI indica$ nell’art.46

"  so5oscri5e (firmate) dall'interessato (senza necessità di


auten>cazione della firma)

"  non è necessario presentare successivamente il cer>ficato vero e


proprio

"  La P.A. deve acce5arle, salva la possibilità di controllo e verifica

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Cosa si può autocer$ficare?
!  Si deve fare riferimento all’elencazione
contenuta nell’art.46 del DPR 445/2000
!  Deve esserci perfe5a coincidenza tra il
contenuto dell’autocer>ficazione e quanto la
P.A. potrebbe, se richiesta, cer>ficare

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La dichiarazione sos$tu$va dell’aKo di notorietà (art.47
DPR 445/2000)

!  TuI gli sta$, faI a qualità personali non


autocer$ficabili possono essere comprova$
dall'interessato, a >tolo defini>vo, mediante dichiarazione
sos>tu>va di a5o di notorietà.

!  Esempio: chi sono gli eredi; la situazione di famiglia originaria;


la proprietà di un immobile, ecc.

!  La dichiarazione che il dichiarante rende nel proprio interesse


può riguardare anche sta>, fa. e qualità personali rela>vi ad
altri sogge. di cui egli abbia dire5a conoscenza.
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La dichiarazione sos$tu$va dell’aKo di notorietà
Non può contenere:

manifestazioni di volontà (impegni, rinunce,


acce5azioni, procure) e deleghe configuran>
una procura.

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Regime della dichiarazione sos$tu$va dell’aKo di
notorietà
•  Le dichiarazioni sos>tu>ve dell'a5o di notorietà non richiedono
alcuna auten$cazione da parte del pubblico ufficiale quando siano
contestuali ad una istanza

•  In questo caso l'interessato deve presentare la dichiarazione


sos>tu>va dell'a5o di notorietà:
a) unitamente alla copia non auten>cata di un documento di
riconoscimento (nel caso di invio per posta o per via telema>ca);
b) firmarla in presenza del dipendente adde5o a riceverla (nel caso di
presentazione dire5a)

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Quale differenza tra le dichiarazioni sos$tu$ve?

"  Le dichiarazioni sos>tu>ve dell’a5o di notorietà riguardano


qualità personali o fa. che sono A DIRETTA CONOSCENZA
DEL DICHIARANTE
"  Riguardano tu. gli sta>, qualità e fa. non espressamente
previs$ nell’art.46 D.P.R. 445/2000
"  Devono essere so5oscri5e dall’interessato in presenza del
dipendente adde5o oppure so5oscri5e e presentate
unitamente a copia fotosta>ca non auten>cata di un
documento di iden>tà (art.47,I e 38,III, DPR 445/2000).

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Avvocatura Generale dello Stato 42
Norme comuni (art.48 DPR 445/2000)

"  Le dichiarazioni sos>tu>ve hanno la stessa validità temporale


degli a. che sos>tuiscono
"  Le P.A. predispongono i moduli necessari per la redazione
delle dichiarazioni sos>tu>ve che gli interessa> hanno
facoltà di u>lizzare
"  I moduli inseriscono il richiamo alla conseguenze penali
previste dall’art.76 e l’informa>va per la privacy

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Limi$ di u$lizzo (art.49 DPR 445/2000)

"  Cer>fica> medici, sanitari, veterinari, di origine, marchi,


breve. non possono essere sos>tui> da altro documento
"  Tu. i cer>fica> medici e sanitari richies> dalle scuole ai fini
della pra>ca non agonis>ca dei propri alunni sono sos>tui>
con un unico cer>ficato di idoneità alla pra>ca non agonis>ca
di a.vità spor>ve rilasciato dal medico di base con validità
per l’intero anno scolas>co

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Violazione dei doveri d’ufficio (art.74 DPR 445, mod.
art.15 L. n.183/2011)

"  Mancata acce5azione delle dichiarazioni sos>tu>ve;


"  Richiesta di cer>fica> o di a. di notorietà; nei casi in cui ai
sensi dell’art.43, ci sia l’obbligo di acce5are la dichiarazione
sos>tu>va(abrogato)
"  Rifiuto del dipendente adde5o di acce5are l’a5estazione di
sta>, qualità personali e fa. mediante l’esibizione di un
documento di riconoscimento
"  Rilascio cer>fica> privi della prescri5a dicitura art.40,co.2,
DPR 445

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Avvocatura Generale dello Stato 45
L’aIvità di controllo della P.A.

Natura del procedimento e


conseguenze dell’accertamento
nega>vo

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Il procedimento di controllo
•  Inerisce doverosamente al procedimento iniziato a
seguito della domanda dell’interessato.
•  Non implica comparazione di interessi contrappos> e
non cos>tuisce espressione di un discrezionale potere
di autotutela.
•  Non è necessaria apposita comunicazione di avvio del
procedimento di cui all’art.7 della legge n.241/1990
(fermo restando il principio secondo cui ciò che
abbonda non vizia).
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Modalità (art.71 DPR 445/2000)
La P.A. è tenuta ad effe5uare controlli
•  a campione
•  tu5e le volte in cui sorgono fonda> dubbi sulla loro
veridicità
Si applicano le modalità indicate nell’art.43 ->
consultando dire5amente gli archivi della P.A.
cer>ficante, ovvero chiedendo a questa la conferma
scri5a di quanto dichiarato

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Ufficio responsabile (art.72 DPR 445/2000, sost. L.
183/2011)

-  Ai fini degli accertamen> d’ufficio di cui all’art.43;


-  Ai fini dei controlli di cui all’art.71;
Le amministrazioni cer$fican$ individuano un ufficio
responsabile per tu5e le a.vità volte a ges>re,
garan>re e verificare la trasmissione dei da> o
l’accesso dire5o degli stessi da parte delle
amministrazioni proceden$

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Esito nega$vo (art.75 DPR 445/2000)
!  Se la dichiarazione presenta irregolarità o omissioni
rilevabili d’ufficio il funzionario ne sollecita la
regolarizzazione (art.71,III). In dife5o il procedimento non
ha seguito
!  Quando dal controllo emerge la non veridicità del
contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai
benefici eventualmente conseguen> al provvedimento
emanato sulla base della dichiarazione non veri>era
!  Il problema del “falso innocuo”
!  La decadenza è a5o vincolato (CdS 14.4.2008, n.9194)
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Altre conseguenze
(art.76 DPR 445/2000)
!  Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma a. falsi
o ne fa uso nei casi previs> dal T.U. punito ai sensi del
codice penale
!  Esibizione di un a5o contenente da> non più
risponden> a verità = uso di a5o falso

!  Obbligo di denuncia all’Autorità Giudiziaria

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Dichiarazioni non veri$ere in
sede di assunzione del personale
Conseguenze sul contraKo di lavoro

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Le dichiarazioni rese in sede di inserimento nelle
graduatorie

•  L’estensione dell’obbligo dichiara>vo varia di volta in volta in


relazione alle specifiche prescrizioni contenute nel bando
•  Occorre esaminare scrupolosamente le regole fissate nel
decreto ministeriale e nel modulo di domanda ad esso
allegato, con specifico riferimento all’ampiezza dell’obbligo
dichiara>vo posto a carico dell’aspirante contraente
•  Occorre dis>nguere tra requisi$ necessari ai fini
dell’inclusione nella graduatoria dagli elemen$ che
influiscono solo sulla collocazione nella graduatoria stessa
•  La sentenza n.34 del 26.1.2012 del TAR FVG
•  Ma anche la sentenza 16 marzo 2012 n. 1471 del CONSIGLIO
DI STATO, SEZ. III rinnega la teoria del cd “falso
innocuo” (fa.specie in tema di appalto pubblico)
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Dichiarazioni non veri$ere che incidono sui requisi$
indefeIbili ai fini dell’inclusione nella graduatoria

!  Il mancato possesso del requisito non consente l’u>le


inserimento nella graduatoria
!  La dichiarazione non veri>era cos>tuisce un comportamento
non in linea con le regole fissate dalla lex specialis e contrario
al dovere di lealtà
!  La dichiarazione non veri>era ha “effe5o travolgente”
!  Applicazione art.75 DPR 445/2000
!  Esclusione dalla graduatoria
!  Tempes>va segnalazione all’Autorità Giudiziaria ex art.76 DPR
445/2000

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Conseguenze sul piano civilis$co

!  Il provvedimento di esclusione dalla graduatoria travolge il


contra5o s>pulato dall’amministrazione.
!  Valore della previsione del CCNL Scuola 2007 (art25, quinto
comma e 44, se.mo comma)
!  Sopravvenuta risoluzione del contra5o di lavoro (Corte di
Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza n.13150 del 5 giugno
2006: nullo, per violazione di norme impera>ve, il contra5o di
lavoro comunque concluso con sogge5o non inserito nella
graduatoria).
!  Il contra5o che man>ene rilievo solo in via di mero fa5o e ai
soli effe. economici ex art.2126 c.c., in virtù della prestazione
lavora>va erogata dal lavoratore.
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CCNL Scuola-arK 25 “docen$” e 44 “pers ATA”

Il contra5o individuale specifica le cause che ne cos>tuiscono


condizioni risolu>ve e specifica, altresì, che il rapporto di
lavoro è regolato dalla disciplina del presente CCNL.
E' comunque causa di risoluzione del contra5o l'annullamento
della procedura di reclutamento che ne cos>tuisce il
presupposto.

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SoKo il profilo procedurale occorre dis$nguere
neKamente il profilo pubblicis$co e quello civilis$co

!  Il provvedimento di esclusione dalla graduatoria deve


precedere la risoluzione del rapporto ed essere comunicato
all’interessato.

!  In un momento successivo interviene il licenziamento, che si


sostanzierà in un a5o (priva>s>co) con il quale il datore di
lavoro fa constare la risoluzione del rapporto di lavoro.

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Correggere gli errori

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E se la PA si accorge di avere sbagliato?

Se l’amministrazione riconosce di avere fa5o un errore


(ad es. non avere ben valutato uno studente, avere
iden>ficato come contraente un sogge5o privo di un
requisito, avere male a5ribuito un punteggio nella
graduatoria di is>tuto per il conferimento delle
supplenze, ecc.), è possibile “tornare indietro” e
correggere l’errore?

“contrarius actus” : annullamento in sede di autotutela


VERSUS transazione

ATT.NE: iden>ficare la posizione giuridica sogge.va

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Qualificare l’azione soKostante
La prima operazione logico-giuridica da porre
in essere è qualificare l’istanza, al fine di
“e>che5are” la stessa come afferente alle
funzioni di diriKo pubblico (è possibile
astra5amente l’azione di auto-annullamento
in sede di autotutela: è azione di diri5o
pubblico, unilaterale) della PA oppure a
quelle (ordinarie) di diriKo privato (non è
possibile astra5amente l’azione di
autotutela, ma è possibile l’accordo
transa.vo: è un contra5o, serve cioè
l’accordo delle par>)
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Esempi di azione di diriKo pubblico
Azioni ad istanza di parte, allorché sia stata presentata
l’istanza; ad es.:
1.  procedimento di accesso ai documen>
amministra>vi (art 22 L 241/90)
2.  Procedimento di iscrizione a scuola
3.  Procedimento di nulla-osta al trasferimento
dell’alunno (art 4 RD 653/25)
4.  Rilascio di a5estazione o cer>fica> (nei casi
previs> dalla legge)
5.  Ricorsi amministra>vi (DPR 1199/1971)
6.  Reclamo all’organo che ha ado5ato l’a5o (art 14,
7° co, DPR 275/1999)
7.  ..
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Esempi di azione di diriKo pubblico
Azioni officiose, allorché sia siano verifica> i
presuppos> volu> dalla legge; ad es.:

1.  Le procedure di scelta del contraente


(convenzione, di cassa, esperto esterno, agenzia
viaggi, ecc)
2.  Le procedure sele.ve per l’accesso alle impiego
(ges>one delle graduatorie per i supplen>)
3.  Il procedimento di riesame o di annullamento in
autotutela
6.  ...........

Una volta che sia cominciato, il procedimento va


concluso
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Esempi di azione di diriKo privato
Ad es:
1.  gli a. di ges>one del rapporto di lavoro, sia quelli di
organizzazione del lavoro (ad es. piano delle a.vità) che
quelli rela>vi al singolo dipendente (permessi, ferie, mala.a,
assegnazione incarichi, sanzioni disciplinari, ecc.)
2.  Gli a. di esecuzione di qualsiasi contra5o, una volta s>pulato
(assicurazione, ges>one del bar interno, distribuzione di
bevande e merende, servizio di cassa, prestazione d’opera con
“esperto esterno”, ecc.)
3.  La controversa natura degli a. di ges>one delle graduatorie
di is>tuto

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018
Presuppos$ per agire in autotutela
AK.ne: art. 21 nonies L. n. 241/1990
annullamento d’ufficio

Il provvedimento amministra>vo illegi.mo ai sensi


dell'ar>colo 21-oc.es (cioè, il provvedimento
amministra>vo ado5ato in violazione di legge o viziato
da eccesso di potere o da incompetenza) può essere
annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse
pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto
degli interessi dei des.natari e dei controinteressa.,
dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo
previsto dalla legge.
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018
Presuppos$ per agire in autotutela
AK.ne: si tra5a di nuovo procedimento amministra>vo

So5o il profilo della “procedura”, deve rispe5are:

•  l’art 7 L. n. 241/1990 : comunicazione di avvio del


procedimento a des>natari e controinteressa>

•  l’art. 10 bis L. n. 241/1990 : preannuncio di


provvedimento sfavorevole (ove applicabile:
procedimen> ad istanza di parte; escluso per le
procedure concorsuali)

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018
Istanze di annullamento “so)o men3te spoglie” (1)

E’ un’istanza successiva alla scadenza


del termine di impugnazione dell’aKo
precedente, che anche senza usare
termini quali “annullamento”,
“revoca”, “autotutela”, deduce
comunque l’illegiImità dell’aKo e,
nella sostanza, ne chiede anche
implicitamente la modifica

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Istanze di annullamento “so)o men3te spoglie”
se la PA non ha alcuna intenzione di annullare..... (2)

Va tenuta presente la dis$nzione tra conferma e aKo


conferma$vo.
La conferma vera e propria si ha quando l'amministrazione
ripercorre l'iter istruKorio di un provvedimento già
emanato, pondera nuovamente gli interessi in gioco
valutando la legiImità e l'opportunità della decisione ed a
seguito di questa nuova ponderazione, adoKa un
provvedimento che conferma la precedente decisione. Tale
aKo, pur riproducendo la medesima decisione del
precedente, è un provvedimento autonomo e diverso dal
primo ed autonomamente impugnabile, in quanto fruKo di
una nuova valutazione e decisione dell'amministrazione.
L'aKo (meramente) conferma$vo, invece, consiste nella
manifestazione della volontà da parte dell'amministrazione
di non procedere ad una nuova valutazione della faIspecie,
considerando non necessario soKoporre a riesame il
provvedimento precedente.

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Istanze di annullamento “so)o men3te spoglie”
se la PA non ha alcuna intenzione di annullare..... (3)

Se la conferma è un nuovo atto a conclusione di un


nuovo procedimento, allora a tale procedimento si
deve applicare l’art 7 della L. n 241/1990
(comunicazione di avvio del procedimento), se del
caso l’art 10 bis (preavviso di provvedimento
sfavorevole) e l’art 21 nonies (presupposti per
l’annullamento d’ufficio).
Si tratta di procedimento officioso (l’istanza del privato è
un mero sollecito, non c’è obbligo di “agire”)
Ove non rispettate le norme procedimentali della L
241/90 , il nuovo atto, confermativo del precedente,
sarà, in caso di impugnazione (generalmente
l’istanza sotto mentite spoglie” è a ciò preordinata),
per ciò solo illegittimo

3-08-2018 Avvocatura Generale dello Stato


Istanze di annullamento “so)o men3te spoglie”
se la PA non ha alcuna intenzione di annullare.....(4)

Se l’amm.ne non vuole rivedere l’atto, ma vuole tuttavia


rispondere all’istanza (pur non dovendolo fare: i
procedimenti di secondo grado, salvo che nel caso dei
ricorsi o reclami previsti per legge, sono procedimenti
officiosi) allora è bene:
a)  Evitare ogni parola che richiami l’idea di una “nuova
valutazione” o di un “nuovo” esame (ad es. attraverso
l’”aggiunta” di elementi di valutazione/motivazione
non inclusi nel precedente provvedimento)
b)  Limitarsi a dichiarare l’esistenza del pregresso
provvedimento e affermare che non si intende meKerlo
in discussione
Consiglio di Stato, sez. VI, decisione 08.03.2004 n. 1080
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La conciliazione
L’ordinamento prevede meccanismi di deflazione del
contenzioso: presupposto giuridico è il contraKo di
transazione (art. 1965 c.c.)

La transazione è il contra5o col quale le par>,


facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una
lite già incominciata o prevengono una lite che può
sorgere tra loro. Con le reciproche concessioni si
possono creare, modificare o es$nguere anche
rappor$ diversi da quello che ha formato ogge5o della
pretesa e della contestazione delle par>.

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Limi$ alla conciliazione
1.  Capacità di disporre del diriKo controverso - in
relazione agli aI pos$ in essere dagli organi delle
scuole, occorre individuare se la competenza speI
alla i.s., in quanto ente, o sia a questa solo
decentrata quale organo del MIUR

2.  Disponibilità del diriKo controverso - la transazione è


nulla se tale diriKo, per sua natura o per espressa
disposizione di legge, è soKraKo alla disciplina delle
par$ (i rappor$ di diriKo pubblico sono di massima
indisponibili)

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Tipologie conciliazione
1.  la cd. media-conciliazione - Decreto legisla$vo 4
marzo 2010, n. 28 - AKuazione dell'ar3colo 60 della
legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di
mediazione finalizzata alla conciliazione delle
controversie civili e commerciali - condizione di
procedibilità prevista per alcune >pologie di azioni
Chi intende esercitare in giudizio un'azione rela>va ad una controversia
in materia di condominio, diri. reali, divisione, successioni ereditarie,
pa. di famiglia, locazione, comodato, affi5o di aziende, risarcimento del
danno derivante dalla circolazione di veicoli e natan>, da responsabilità
medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di
pubblicità, contra. assicura>vi, bancari e finanziari, è tenuto
preliminarmente a esperire il procedimento di mediazione previsto dal
d.lgs 28/2010

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Tipologie conciliazione
2.  La conciliazione nei rappor$ do lavoro – l’art. 31 della
L. n 183/2010 elimina l’obbligatorietà del tenta$vo di
conciliazione antecedente il ricorso giurisdizionale,
rendendolo meramente facolta$vo
AK.ne : se l’amministrazione vuole conciliare, occorre
tenere conto dell’art. 2113 c.c.
Le rinunzie e le transazioni, che hanno per ogge5o diriI del prestatore di lavoro
derivan> da disposizioni inderogabili della legge e dei contra. o accordi colle.vi
concernen> i rappor> di cui all'art. 409 Cod. Proc. Civ., non sono valide.
L'impugnazione deve essere proposta, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla
data di cessazione del rapporto o dalla data della rinunzia o della transazione, se
queste sono intervenute dopo la cessazione medesima.
Le rinunzie e le transazioni di cui ai commi preceden> possono essere impugnate
con qualsiasi a5o scri5o, anche stragiudiziale, del lavoratore idoneo a renderne
nota la volontà.
Le disposizioni del presente ar$colo non si applicano alla conciliazione
intervenuta ai sensi degli arK. 185, 410 e 411 Cod. Proc. Civ.
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