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dip. di progettazione & arti applicate D.I.E.N.C.A. - Università di Bologna Introduzione storica sui teatri

La formazione del teatro in Italia - 1° fase


Stage (BO)
Corso di Progettazione spazi sonori

Teatro provvisorio
Nella 1° fase il teatro veniva allestito solo in occasione di feste o altri
eventi, inoltre, i teatri provvisori venivano adibiti in sale esistenti
all'interno dei palazzi;
Acustica dei Teatri
Stage (MN)

Forma come funzione delle preesistenze architettoniche


Acustica geometrica - Acustica ondulatoria - Analisi
acustica dei Teatri - operazioni con i dB - le dimensioni di queste erano abitualmente molto allungate e di scarsa
acoustic design larghezza, dato che le coperture a capriate rendevano impossibile la
copertura di luci maggiori; percio' la sistemazione ad 'U' allungata
risultava funzionale delle preesistenze architettoniche - anno 1500 circa.

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dip. di nuove tecnologie Introduzione storica sui teatri dip. di nuove tecnologie Introduzione storica sui teatri

La formazione del teatro in Italia - 2° fase La formazione del teatro in Italia - 2° fase
Teatro stabile
3 ambienti collegati
Nella 2° fase gli ambienti dedicati al teatro venivano attrezzati tramite
lo svuotamento dell’involucro e l’abbattimento dei tamponamenti
trasversali per aumentarne la capienza da un lato e dall’altro per dare
spazio alla scena;

Persistenza della forma ad ‘U’ anche negli edifici dedicati


Anche per gli edifici costruiti ex-novo per i teatri la forma ad ‘U’
continua ad essere usata, probabilmente sempre per un motivo derivante
dalle tecnologie dell’epoca (fine ‘500)
n Teatro Olimpico a Vicenza (adattamento Teatro di Sabbioneta (costruito ex-novo).
Nasce il concetto di scena prospettica: primitiva (Olimpico), + avanzata ad una preesistenza edilizia).
n

(Sabbioneta). Colonne di fondo = funzione acustica


(Vitruvio)

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dip. di nuove tecnologie Introduzione storica sui teatri dip. di nuove tecnologie Introduzione storica sui teatri

La formazione del teatro in Italia - 3° fase La formazione del teatro in Italia - 4° fase
Diffusione del Teatro >>Diffusione del Teatro (1700-1800)
Nella 3° fase si definiscono degli ambienti che poi verranno usati in La maggiore diffusione del teatro implica maggiori volumi teatrali e
maniera continuativa fino ad oggi: buca d’orchestra, scene piu’ ampie l’introduzione degli ordini di palchi;
per prospettive piu’ articolate, formazione dell’arco scenico
Nasce l’esigenza di studi acustici specifici dovuti alla buona diffusione
1. buca d’orchestra del suono; primo trattato di acustica geometrica dei teatri di Pierre
Patte (1782) scaturito nei circoli francesi dell’Encyclopedie.
2. arco scenico
P
3. Pareti attrezzate (palchi)

4. > prospettiva di scena

Teatro Farnese di Parma

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dip. di nuove tecnologie Introduzione storica sui teatri dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

La formazione del teatro in Italia - 4° fase Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale
Acustica geometrica (Saggio sull’architettura teatrale - 1780) Dovendo restaurare il Teatro e conoscendone le problematiche acustiche il
committente pubblico decide di analizzare acusticamente l’involucro.
1. Inclinazione delle
pareti dei palchetti;

Teatro Nuovo di Spoleto (1846)


2. Il 1° fuoco dell’ellisse
posto nel centro dell’arco Problematiche:
scenico 1. Presenza di echo
nel fondo della
3. Errore di progetto:
sala.
parapetti o pareti interne
2. Scarsa diffusione
dei palchi?
del suono.
4. Posizionamento dell’orchestra fra palco e platea e non come avveniva
prima dietro il palco.

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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale
Analisi della 1° problematica attraverso il metodo dell’iperbole limite Analisi della 1° problematica attraverso il metodo dell’iperbole limite

Raggio incidente da S su P, determinare la


tangente; nella retta si inserisca il punto K
posto a 17 m da S. Per K si conduca allora la
parallela alla bisettrice dell'angolo formato Ripetendo il metodo precedente per tanti
dal raggio incidente r1 e dal raggio riflesso punti (maggiore e’ il numero dei punti e piu’
r2, fino ad incontrare il prolungamento di r2 precisa sara’ la zona da ricavare) si potra’
in K'; si congiunga ora il punto K' con S e determinare una iperbole al di sotto della
dalla meta' del segmento K'S si innalzi la quale si formera’ una zona soggetta ad echo.
perpendicolare allo stesso, sino ad incontrare
la retta r2 nel punto Q. Tale punto appartiene
alla curva che delimita la zona d'eco,
chiamata anche iperbole limite.

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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale
Analisi della 1° problematica attraverso il metodo dell’iperbole limite Analisi della 2° problematica attraverso una simulazione acustica

Questo effetto e' piu’


evidente quando la
sorgente e' situata nella
1° fila della buca
d'orchestra (parte
scoperta), in direzione
della 2° parte della
curvatura del soffitto, e
cio' e' dovuto alla >
distanza ma soprattutto
alla convessita' troppo
accentuata.
Sorgente in buca d’orchestra
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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale Applicazione dell’acustica geometrica ad un caso reale
Analisi della 2° problematica attraverso una simulazione acustica Analisi dell’ipotesi del raggio di curvatura troppo accentuato (copertura)

sorgente ricevente finestra temporale sorgente ricevente finestra temporale


Buca d'orch. 03 Palchetti 3°ordine 24.000 pt. (544 msec) Buca d'orch. 03 Platea 24.000 pt. (544 msec)

Fig.AIII.3. Immagine della R.I. con il relativo spettrogramma energetico; da notare la riga di centro dove Fig.AIII.4. Immagine della R.I. con il relativo spettrogramma energetico; da notare la riga di centro dove
viene rappresentato il bilanciamento dell'intensita' ricevuta dai due ca nali (verde = sinistro; rosso = viene rappresentato il bilanciamento dell'intensita' ricevuta dai due ca nali (verde = sinistro; rosso =
destro). destro).

Sorgente su palco
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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

Analisi acustico-geometrica e dei materiali di due teatri

Premessa generale

Acustica geometrica applicata


Antonio Galli Bibiena

Teatro Comunale (Bo) – Teatro Scientifico (Mn) Teatro Comunale (Bo) Teatro Scientifico (Mn)

Materiali originali

Pietra e mattoni Legno

adeguamento statico/prevenzione incendi

cemento armato o precompresso - ferro

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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

Descrizione sintetica dei materiali originali e delle Descrizione sintetica dei materiali originali e delle
sostituzioni post-restauro sostituzioni post-restauro
Teatro Comunale Teatro Comunale
• Irrigidita la struttura della buca
• Irrigidita la struttura dei palchetti .
d’orchestra attraverso la sua
meccanizzazione.
Teatro Scientifico
Teatro Scientifico
• Sostituite le travi in legno con
• nuovi pilastri in c.a. in sostituzione di longarine in ferro oppure con travi
quelli in cotto in c.a.
• Irrigidita la struttura di fondazione • La struttura di schiena dei palchi è
con travi in c.a. stata rinforzata con una nuova
• muretti ex-novo di sostegno al solaio struttura formata da foratelle di
tamponamento e struttura in c.a.
• nuovi plinti in c.a. per contraffortare i
plinti esistenti in cotto

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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata

Teatro Comunale di Bologna (1763) Teatro Scientifico di Mantova (1767)


Posizioni sorgenti + riceventi e composizione della pianta e della sezione Posizioni sorgenti + riceventi e composizione della pianta e della sezione
• Raggio dell’arco = 7,65m (apert. laterali • Raggio dell’arco = 4,25m
- imposta dell’arco e punto di innesto
• Punto di innesto svasatura = 3,60m

pianta

pianta
della svasatura della campana)
• N° delle pendenze = 2 • n° delle pendenze = 4
• Gradi delle pendenze = 7° + 7° = 14° • Gr. pendenze = 7° + 7° + 7° + 9° =
30°
• Svasatura della campana = 2 m • Svasatura della campana = 4 m

• n° ordini dei palchi = 4 + 1 • n° ordini dei palchi = 1 + 3


• copertura dei palchetti = arco + piana • copertura dei palchetti = arco

sezione

sezione
• tipo di copertura = curva • tipo di copertura = piana
• archivolto = 2,3 m • archivolto = 1 m
• altezza dei palchetti = 2,3 m • altezza dei palchetti = 2,1 m
• altezza massima = 16,8 m • altezza massima = 12 m

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dip. di nuove tecnologie Acustica geometrica applicata dip. di nuove tecnologie


analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c.

Sintesi delle principali caratteristiche geometriche Influenza dell’emiciclo di fondo mediante l’analisi del ricevente F2

Studio sperimentale: suddivisione


dell’emiciclo della campana in 4 settori;

• 1° riflessione singola dopo 15 ms,


proviene dal settore 2;
• 4° riflessione singola dopo 28 ms,

Teatro Comunale
proviene dal settore 4;

• 2° e 3° riflessione singola dopo 19 ms e


22 ms rispettivamente, provengono
(probabilmente) dal settore 1;

• In sintesi: il settore 1 riceve le prime


riflessioni dalle onde incidenti i settori 1, 2
e 4.

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dip. di nuove tecnologie


analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c. dip. di nuove tecnologie
analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c.

Influenza dell’emiciclo di fondo mediante l’analisi del ricevente F2 Influenza dell’emiciclo di fondo mediante l’analisi del ricevente F2

Studio sperimentale: suddivisione


La svasatura dello Scientifico di Mantova è formata da
dell’emiciclo della campana in 4 settori; colonne non tamponate verticalmente - carenza di
riflessioni?
• 1° riflessione singola dopo 12 ms,
proviene dal settore 3;
• 2° riflessione singola dopo 15,8 ms,
Teatro Scientifico

proviene dal settore 3;

• In sintesi: il settore 1 riceve le prime


riflessioni dalle onde incidenti il settore 3
(causa: mancanza delle pareti laterali nei
settori 2 e 4; posizione F2 al di fuori
dell’iperbole formata dai raggi riflessi.

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dip. di nuove tecnologie


analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c. dip. di nuove tecnologie
analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c.

R.I. a confronto nella parte centrale della platea: 80ms dopo il td R.I. a confronto nella parte centrale della platea: 80ms dopo il td
Teatro Comunale (svasature laterali tamponate) Teatro Comunale (svasature laterali tamponate)

C1 C3 D2 D4 E1 E3

Teatro Scientifico (svasature laterali NON tamponate) Teatro Scientifico (svasature laterali NON tamponate)

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dip. di nuove tecnologie


Influenza acustica dei vari elementi del teatro dip. di nuove tecnologie
Influenza acustica dei vari elementi del teatro

Ricostruzione dei percorsi dei raggi sonori con l’acustica geometrica Ricostruzione dei percorsi dei raggi sonori con l’acustica geometrica
Tab.1 - Tracciati dei percorsi riflessi provenienti dalle onde incidenti i vari settori del
Tab.2 - Tracciati dei percorsi riflessi provenienti dalle onde incidenti i vari settori del
Teatro Scientifico di Mantova
Teatro Scientifico
Teatro Comunale di Bologna
Teatro Comunale di Bologna
Teatro Comunale Teatro Scientifico di Mantova
Ricev. td Ritardo Percorso rifless. Provenienza ipotizzata delle prime Le prime riflessioni (primi 100 ms della RI) con
rifless. (m) riflessioni
Ricev. td Ritardo Percorso rifless. Provenienza ipotizzata delle prime
(ms) una ampiezza più elevata provengono da:
rifless.
(ms)
(m) riflessioni
Le prime riflessioni (all’interno dei F2 42,2 54,2
58
18,0 (18,3)
19,4 (19,7)
Settore 3
Settore 3 - l’emiciclo di fondo della campana (riceventi
F2 52,4 66,4 21,8 (22,5) Settore 2
79,8 26,4 (27,1) Settore 4 primi 100 ms della RI) con una ampiezza E3 36,7 54,5 17,9 (18,7) Parete arco scenico opposta centrali);
58,7 19,4 (20,2) /
F3 53,1 62,2
82,9
20,6 (21,4)
27,4 (28,1)
Settore 2
Settore 4
più elevata provengono da l’emiciclo di 67,0
75,4
22,2 (23,0)
25,1 (25,9)
Settore 3
Soffitto
- dalle pareti dell’arco scenico che ha una
E3 44,7 80 26,9 (27,5) Settore 1
fondo della campana e non dalle E1 35,8 50,2 16,3 (17,2) Pilastro lat. n°3 opposto (largh: 0,5m)
largh. > 3m (riceventi antistanti il
E1 43,2 67 21,4 (22,0) 1° svasatura opposta svasature laterali 55,7
60,3
18,2 (19,1)
19,8 (20,7)
/
/ boccascena) e non dalle svasature laterali
78,7 26,1 (26,7) Settore 3 63,1 20,8 (21,7) Settore 3
99,9 33,7 (34,3) copertura
D3 32,2 36,1 11,5 (12,4) Pilastro laterale n°3 (largh: 0,5m)
D2 36,4 66 21,7 (22,3) 1°svasatura opposta 50,7 16,5 (17,4) Parete arco scenico opposta
88,4 29,4 (30) Settore 3 63,4 20,9 (21,8) /
70 23,1 (24) Soffitto (settore3)
D4 39,8 75 24,9 (25,5) 1° svasatura opposta
D2 31,1 36,0 11,4 (12,3) /
95,3 31,8 (32,4) Settore 3
47,8 15,5 (16,4) Parete arco scenico opposta
101,4 33,7 (34,3) Settore 3
64,2 21,2 (22,1) /
68,4 22,6 (23,5) Settore 3
C1 27,6 57,9 19,1 (19,6) 1° svasatura opposta
94,4 31,5 (32,0) Settore 3 C1 24,4 43,0 14,4 (14,8) Parete arco scenico opposta
121,3 40,7 (41,2) Archivolto di faccia allo stage 46,5 15,6 (16,0) /

C3 29,9 45,9 15,0 (15,8) 1°svasatura non-opposta C3 25,8 49,1 16,5 (16,9) Parete arco scenico opposta
65,9 21,9 (22,7) 2° svasatura opposta 53,5 18,0 (18,4)
96,8 32,5 (33,3) Settore 3 75,3 25,5 (25,9) Soffitto

B2 18,0 31,0 10,4 (10,6) Parete arco scenico


B2 21,6 60 20,0 (20,5) 2°svasatura opposta
42,7 14,2 (14,6) Parete arco scenico opposta
101,7 34,5 (35,0) Settore 3 77,8 26,5 (26,7) /
94,3 32,2 (32,4) /
B4 27,0 71 23,9 (24,4) 2° svasatura opposta
106 35,5 (36,0) Settore 3 B4 20,2 47,7 16,2 (16,4) Parete arco scenico opposta
82,1 28,0 (28,2) /

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dip. di nuove tecnologie


Analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c. dip. di nuove tecnologie
Analisi acustica dei primi risultati relativi alla sorgente c.

Considerazioni sui parametri IACC e EDT Considerazioni sui parametri IACC e EDT

IACC: tempo t fra i segnali che giungono ai


T
IACC: tempo t fra i segnali che padiglioni auricolari sx e dx
IACC =
∫ 0
pl (t)pr (t − τ )dt giungono ai padiglioni auricolari sx e
Stage (BO)

dx • I valori di IACC dello Scientifico sono più


T T
pl2 (t)dt ∫ pr2 (t)dt alti al centro e più bassi ai lati della platea

0 0 max
come avviene per il Comunale che al
contrario ha i tamponamenti verticali ai
lati della svasatura della campana.
Stage (MN)

€ V Stage (BO) EDT: tempo di primo decadimento (primi 10 dB del


T = 0,16 ⋅ T60)
∑ ai ⋅ Si
i
EDT: tempo di primo decadimento
(primi 10 dB del T60) • I valori di EDT dello Scientifico variano da
un min. di 0,5s (emiciclo di fondo) ad un
max di 1,6s (boccascena); mentre nel
Comunale variano da un min. di 1,1s
(emiciclo di fondo e boccascena) ad un max
Stage (MN) di 1,8s (nel centro platea circa).

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• Lettura in frequenza della BIR relativa al ricevente posto in


platea C3 con sorgente centrale. Finestra temporale di
dip. di nuove tecnologie
2048pt, S.R. a 44,1 kHz, sovrapposizione del 75%. In totale dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica
sono 8 scansioni di 46 ms ciascuna per ogni canale con salti
di 11 ms.
Considerazioni sulle riflessioni pavimento-soffitto (Teatro Scientifico) La misura del suono in dB
• Valutando, in base al percorso dei raggi, che la 1° risonanza Il deciBel (dB) e’ l’”unita’ di misura convenzionale” adottata
utile possa avvenire al ricevente C3, dopo circa 75 ms,
assumendo inoltre che il 1° modo rilevabile, relativo per indicare il livello di pressione di un suono (nonche’ la
all’altezza dello Scientifico (12m), sia a 43 Hz, si può
ipotizzare che il primo picco a 43 Hz possa avvenire proprio potenza e l’intensita’); tale grandezza e’ data dall’espressione:
dopo 75 ms. Osservando la Fig. 3 si nota nel grafico, che
proprio alla 4° scansione temporale (da 34 ms a 80 ms) vi è il P
1° dB = 20 log
picco nella banda relativa a 43 Hz. Inoltre, tale picco
ritorna in modo più chiaro alla 6° scansione (da 57 ms P0
a 102 ms), quindi, dopo ulteriori 23 ms; così dicasi
anche per un’altra banda in frequenza, il 129 Hz
(ipotesi di corrispondenza del 7°modo), che compare
In cui P e’ la pressione considerata, e P0 e’ la pressione di
dopo 75 ms anch’essa ma mantiene costante il suo riferimento pari alla pressione del minimo suono udibile alla
picco fino all’ultima scansione, a differenza del 43 Hz -5 2
che ha una fluttuazione di 23 ms contro gli 8 ms del frequenza di 1000
€ Hz (cioe’ 2x10 N/m ). Come si puo’ notare
129 Hz. il dB e’ una unita’ di misura logaritmica.

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dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica

La misura del suono in dB 17.3 Operazioni con i dB


Le operazioni di addizione e/o sottrazione non possono essere
eseguite direttamente con i deciBell in quanto sono valori
logaritmici
E’ necessario notare che la pressione sonora non riveste molta
importanza in se’, ma soltanto per l’effetto che produce sul Esempio: se all’interno di un ambiente si hanno due sorgenti le
nostro orecchio e sul sistema nervoso. cui intensita’ misurate singolarmente in un punto dello spazio
risultano essere una di 72 dB e l’altra di 85 dB e dobbiamo
P stimare il valore complessivo, si dovra’ innanzitutto:
dB = 20 log
P0
- riportare le misure in N/m2 oppure in Pa calcolando l’antilog;
- eseguire la somma o sottrazione;
- riportare il tutto sotto forma di logaritmo.

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dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica

17.3 Operazioni con i dB 17.3 Operazioni con i dB


85 dB = 20 log p’ / p0 Analogamente per la 2° sorgente si avra’:
85 /20 dB = log p’ / p0 72 dB = 20 log p’’ / p0
4,25 = log p’ / p0 72 /20 dB = log p’’ / p0
antilog 4,25 = p’ / p0 3,6 = log p’’ / p0
17782,8 = p’ / p0 (p0 = 0,00002 N/m2) antilog 3,6 = p’’ / p0

p’ = 17782,8 x 0,00002 = 0,3556559 N/m2 p’’ = 0,0796214 N/m2

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dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica

17.3 Operazioni con i dB 17.3 Operazioni con i dB


Quindi, sommando i valori ottenuti e ricalcolando il logaritmo
Altrimenti si puo’
corrispondente si avra’:
ricorrere ai grafici di
fianco riportati che
20 log (0,355 + 0,079) / p0 ~ 86 dB seppure meno precisi
sono comunque
attendibili per
operazioni di stima
Questo calcolo e’ necessario quando si vuole stabilire a priori il
livello sonoro di un ambiente con molte fonti di rumore (uno Es:
- L1 = 85 dB
stabilimento industriale; amplificazione necessaria per un
concerto in uno spazio chiuso, ecc ecc) - L2 = 82 dB

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dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica

17.6 Valutazione strumentale della sensazione sonora


L’apparato uditivo umano, caratteri fisiologici generali

L’orecchio umano ha un sistema di trasduzione della pressione acustica


non lineare;

Vi sono delle bande in frequenza che l’orecchio tende a comprimere ed


altre che invece tende a enfatizzare da un punto di vista della
sensazione sonora soggettiva:
- Frequenze basse e medio basse (40Hz÷1kHz): diminuzione della
intensità della sensazione sonora;
- Frequenze medio alte (1kHz÷5kHz): aumento della intensità della
sensazione sonora;

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dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica

17.6 Valutazione strumentale della sensazione sonora 17.6 Valutazione strumentale della sensazione sonora
L’apparato uditivo umano, caratteri fisiologici generali

Nasce la necessita’ quindi di trovare un sistema di misura della sensazione


sonora, filtrato per una media di individui normo-udenti;

Un punto di partenza per la costruzione di tale sistema e’ costituito dal fatto


che la frequenza di 1 kHz produce una sensazione uditiva valutabile
con uno stesso valore riferito sia al fenomeno fisico che alla
valutazione sensoriale. Isofonica a 40 dB =
ponderazione A
Quindi, da questo riferimento si parte a costruire una curva i cui punti sono
riferiti alle coordinate del fenomeno fisico e della sensazione sonora, Isofonica a 70 dB =
ponderazione B
ripetuto per ogni banda in terzi d’ottava e per diversi livelli di intensita’
Isofonica a 110 dB =
ponderazione C

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dip. di nuove tecnologie 17.0 Metrologia Acustica

17.6 Valutazione strumentale della sensazione sonora

La ponderazione A e’ quella che viene


solitamente usata per rappresentare la
sensazione sonora in dB(A).

La tecnica di ponderazione consiste nei seguenti passaggi:


- esecuzione dell’analisi di spettro dell’evento sonoro;
- Aggiungere o diminuire la ponderazione che compete a quella banda;
- Estrarre il nuovo spettro ponderato in A secondo quanto riportato in
figura.

Difetti: attraverso la ponderazione A, si tende a sottostimare le componenti


a bassa frequenza spesso responsabili di disturbo da rumore

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dip. di nuove tecnologie dip. di nuove tecnologie

Acoustic Design Acoustic Design

Tempi di riverbero ottimali in base alla frequenza, al volume e in


funzione della destinazione d’uso.
Attraverso la (18.9) si possono individuare le unita’ di assorbimento, per un
certo volume V, in funzione della destinazione d’uso acustica
dell’ambiente. Ad esempio studi di registrazione, sale da concerto, sale
conferenze, chiese ecc.

V
T = 0,16 ⋅ (s) (18.9)
∑ ai ⋅ Si
i

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dip. di nuove tecnologie dip. di nuove tecnologie

Acoustic Design Acoustic Design

Tempi di riverbero ottimali in base alla frequenza, al volume e in Acustica statistica (dominio del tempo)
funzione della destinazione d’uso. Di conseguenza: il materiale applicabile puo’ seguire qualsiasi forma e
disposizione dando modo, cosi’, di sviluppare la parte compositivo-
estetica dell’ambiente sede di progetto
Acoustic Design
Acoustic design 2D: disegno della superficie di materiale necessario (ad
assorb. o rifless.) da apporre nelle superfici interne dello spazio
Pannelli assorbitori, riflettori, vibranti, risonatori ecc.
Acoustic design 3D: disegno del volume dei pannelli necessari (a
diffusione o riflessione) da apporre nelle parti interne dello spazio
Diffusori qrd, riflettori mobili, risonatori a volume variabile ecc.

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dip. di nuove tecnologie dip. di nuove tecnologie

Acoustic Design 3D Acoustic Design 3D

diffusori a resto quadratico diffusori a resto quadratico


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dip. di nuove tecnologie dip. di nuove tecnologie

Acoustic Design 3D Acoustic Design 3D

diffusori a resto quadratico Plafoni a inclinazione e altezza variabili


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Acoustic Design 3D Acoustic Design 3D

Plafoni a inclinazione e altezza variabili visione d’insieme


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Acoustic Design 3D Acoustic Design 3D

Utilità: i confini spaziali di un ambiente costituiscono uno dei Soprattutto, la possibilita’ di iniziare uno studio estetico per ridurre
fondamenti principali dell’ascolto (ma soprattutto) del sentire la musica l’impatto ambientale di oggetti funzionali ma privi di un disegno o di
(dalla classica all’elettronica). uno studio che possa renderli accettabili esteticamente

Attraverso queste semplici considerazioni si puo’ avere un’idea pratica Caso tipico (interni): i risonatori costituiti da una superficie
di progettazione funzionale di uno spazio e di poter redigere un progetto completamente forata, sono fastidiosi da guardare sotto una luce un po’
di massima di una sala d’ascolto, sala conferenze, sala ripresa (studio di piu’ intensa;
registrazione o studio televisivo);
Caso tipico (esterni): le barriere anti-rumore esterne hanno un impatto
ambientale altissimo. Sono dei veri e propri muri di separazione
oppure in caso di progetto gia’ esistente di sopperire, attraverso le
tecniche di acoustic design, a stati di fatto pessimi acusticamente. La funzione di un oggetto di questo tipo dovra’ essere necessariamente
primaria in questo caso, ma anche il suo disegno.

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dip. di progettazione & arti applicate

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