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III E
AS 2020/2021
IL VENTO
IL VENTO
He elegido el tema del viento porque es algo que percibimos todos los días, aunque a
veces no nos damos cuenta ni de que lo sentimos en la piel. El viento que mueve los árboles
ayudándolo en el trabajo: por ejemplo en los mulinos de viento, utilizados para moler la
harina. Hoy en día es la fuerza que alimenta una de las energías renovables: la energía
eólica.
L’energia eolica è una delle principali energie rinnovabili. È prodotta grazie agli
aerogeneratori, che sono degli elementi costituiti da una torre di sostegno (alta dai 60 ai
100 metri) cui è fissato il rotore, delle pale lunghe ognuna dai 20 ai 60 metri, tenute
insieme da un perno centrale. Le pale eoliche sfruttano l’energia cinetica del vento e la
convertono in energia elettrica. Il rotore viene messo in movimento dal vento e inizia a
girare. Questo movimento si trasmette dal perno, il fulcro delle pale, ad una dinamo, un
generatore elettrico. La dinamo trasforma l’energia cinetica, generata dal vento, in pura
energia elettrica.
inquinamento acustico.
Vari aerogeneratori vicini fra loro formano una Wind Farm. Tali impianti possono essere
installati sia sulla terra ferma, detti On-Shore, sia sul mare, chiamati Off-Shore. Questi
ultimi sono i più potenti, poiché in mare il vento soffia più forte e costantemente. Esistono
anche impianti Near-Shore, ovvero situati sulla costa entro 10 km dal mare. La pala eolica
più potente mai costruita al momento è la “E-126”, messa in funzione nel 2009. Essa è
situata a sud della Francia nei pressi di Reims, e raggiunge un’altezza di 198 metri e può
generare fino a 7MW. È stato annunciato il lancio della nuova pala eolica “V236”, questa
Off-Shore e ancora più grande: infatti, il diametro del rotore è di 236 metri, e può generare
fino a 15 MW!
quanto questo tipo di produzione energetica non inquina l’aria e non produce scorie ed è
reversibile, con il completo recupero del terreno. Possono generare energia per ben 25 anni
prima di guastarsi. Tuttavia, presenta numerosi svantaggi. Il vento non è mai continuo, e
questo comporta la discontinuità del flusso elettrico. Gli impianti, infatti, non possono
essere installati ovunque, poiché in alcune zone ci sarebbe troppo poco vento. Inoltre, sono
molto costosi e necessitano di grandi spazi per essere montati, mentre l’energia prodotta
sempre un movimento che avviene nello spazio in un certo intervallo di tempo, più o meno
rapidamente avvenga un moto è la velocità, data dal rapporto tra lo spazio che un corpo
percorre e il tempo che impiega a percorrerlo. La formula che si esprime è quindi: V= S/T.
Per misurare la velocità di un corpo in movimento si utilizzano le unità di misura che si
usano per lo spazio e il tempo, ovvero il metro (m) e il secondo (s). Da queste, si ottiene
l’unità di misura della velocità, il metro al secondo. Per comodità, la velocità è espressa nei
multipli dei metri e dei secondi, i chilometri all’ora (km/h). In molti casi, tuttavia, un corpo
zone dell’atmosfera che hanno temperature diverse: i venti sono proprio questi movimenti
di masse d’aria, da zone di alta pressione a zone di bassa pressione. L’aria più calda è più
leggera e tende a salire, diventando sempre più rarefatta, la pressione atmosferica allora
diminuisce. Il posto dell’aria che sale viene preso dall’aria più fredda e densa, la pressione
atmosferica aumenta.
La velocità del vento, o meglio la sua intensità, viene misurata a dieci metri di altezza,
l’anemometro: nella sua forma più semplice, esso è costituito da tre coppe a forma di
semisfere vuote, collegate a un asse che ruota su sé stesso. Si chiama raffica un breve
impulso di vento ad alta velocità: per essere tale, deve eccedere di 10 nodi la velocità del
L’Italia è una zona soggetta a molte correnti, infatti la velocità media italiana del vento è di
40kmh. In Italia l’impulso di vento più forte mai registrato è di 200kmh! Ma non è nulla in
confronto all’impulso più forte della storia, avvenuto nel 2010 in una isola australiana
che si distinguono in venti periodici e venti costanti. Su scala globale i venti costanti più
importanti sono gli Alisei, mentre i venti periodici più significativi sono i Monsoni. Questi
ultimi sono venti ciclici causati dalla variazione del clima, della temperatura e della
pressione dell’aria, sul mare e sulla terra ferma. Nello specifico si presentano ogni sei mesi.
I Monsoni estivi, nella prima metà dell’anno, soffiano dalla terraferma al mare, invece
quelli invernali, nella seconda metà dell’anno, soffiano dal mare alla terra ferma. Il clima
monsonico determina l’esistenza di due sole stagioni, una secca e l’altra umida, con
precipitazioni concentrate tutte nei mesi della stagione piovosa, da giugno a settembre.
Tali venti interessano la parte del subcontinente indiano e del sud-est asiatico. A causa
della loro intensità, essi causano sfollamento, morti e carestie. Il paese più colpito infatti è
il Bangladesh, sia per la sua collocazione geografica sia perché è il paese con più alta
densità mondiale, ovvero 1265 abitanti per chilometro quadrato! Le piogge incessanti
hanno portato a inondazioni diffuse in tutto il paese che hanno colpito circa 5 milioni di
decine di morti.
Il Bangladesh sta subendo le inondazioni più persistenti da oltre due decenni con un
enorme impatto sulla salute e il benessere dei bambini e famiglie nelle zone a sud del
paese. Solo lo scorso anno, l’Asia meridionale ha subito due gravi tempeste cicloniche in
poche settimane e la regione è stata distrutta da uno delle stagioni monsoniche più
devastanti degli ultimi anni. In generale i monsoni hanno una notevole rilevanza per
l’agricoltura, poiché le piogge che portano sono lungamente attese nella stagione arida, ma
Leopardi scrive l’infinito come gli altri idilli tra il 1819 e il 1822 a Recanati. L’infinito è
La citazione del vento nell’Infinito è molto importante per il poeta. Il suono della
vegetazione mossa dal vento è una percezione acustica inattesa e improvvisa. Quando egli
ode il rumore del vento frusciare tra le fronde delle piante e degli alberi, confronta
quell’infinto silenzio alla voce del vento. Gli vengono in mente l’eternità il tempo passato e
la stagione presente e la sua voce: questo mette in moto un processo interiore da cui trae
l’intuizione di un infinito diverso, intimo. Il
abbandona in questa nuova dimensione costruita dal pensiero e la fantasia, dove “è dolce
smarrirsi”, e per un attimo trova conforto dai mali. Così riflettendo, il pensiero si perde in
tale intensità, e in essa sprofonda. Questo abbandono provoca nel poeta una sensazione di
immaginare qualcosa che non ha limiti di spazio e di tempo, fino al punto di abbandonare
Il suo pensiero sul ruolo dell’immaginazione viene ripreso anche nella raccolta successiva,
Lo Zibaldone (1820): “L’anima si immagina quello che non vede, che quell’albero, quella
siepe, quella torre gli nasconde, e va errando in uno spazio immaginario, e si figura cose
che non potrebbe, se la sua vista s’estendesse per tutto, perché il reale escluderebbe
l’immaginario”.
che può portare alla conoscenza e a risolvere i problemi esistenziali dell’uomo, e rivolge
che rientra nel genere di musica a programma (cioè che si ispira ad un fatto
Le Stagioni sono quattro Concerti, una forma musicale tripartita, ossia strutturata in tre
volte nell’opera. Ne La primavera, Vivaldi parla di “spirar de’ Zeffiretti”, che muove
quando si scatena una tempesta strumentale, prodotta da tutti gli archi, che imita
folate di vento, “Orrido e severo”. Infine, nell’ultimo Allegro, i venti colpiscono il paesaggio
The Starry Night by Van Gogh was painted in 1889 and it’s Van Gogh’s most popular
painting. The technique is oil on canvas and the size is 72x92 cm. In the background
there’s a glowing sky. Colours are very bright, and the dominating colour is blue. The brush
strokes are thick and waving
the blue sky and the stars. Colours are very bright, and the dominating color is blue. In the
Il cipresso è un albero con le radici a fittone, questo consente al suo fusto una grande
Anche l’albero è ritratto con le sue tipiche pennellate, ovvero dei tratti interrotti, brevi,
veloci e ondulati.
Flavio Gentilini