La genesi
dell’onda marina
La superficie libera del mare è in
continuo movimento rispetto alla
superficie orizzontale di equilibrio che
costituisce il livello medio del mare.
L'onda si può perciò definire come
una perturbazione della superficie del
mare.
La genesi
dell’onda marina
Anche se, a prima vista potrebbe
apparire tale, il moto ondoso non è
un fenomeno periodico.
periodico
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La rappresentazione delle onde marine
La descrizione dei fenomeni ondosi avviene per lo più avvalendosi di
modelli: il modello più semplice utilizzabile per descrivere il moto
ondoso è il modello dell‘ onda trocoidale.
trocoidale
http://maritime.haifa.ac.il/depar
tm/lessons/ocean/lect18.htm
x = t + r sin(kt)
y = r cos(kt)
http://w3.ime.net/~nmorse/thesis/; http://www.nautica.it/meteo/tempo/mare.htm
http://w3.ime.net/~nmorse/thesis/; http://www.nautica.it/meteo/tempo/mare.htm
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La rappresentazione delle onde marine
Inoltre, in un mare sufficientemente profondo, tutte le particelle di
acqua soggette al movimento descrivono traiettorie circolari con
centro fisso e velocità angolare costante.
Dalla figura si può osservare come tutti i centri delle circonferenze
giacciono sulla stessa retta, mentre i raggi decrescono in modo
esponenziale all'aumentare della profondità, fino ad annullarsi.
Lunghezza dell’onda
Le onde possono essere
classificate in base a
LUNGHEZZA
Onde Corte
se L<100m;
Onde Medie
http://dode777.jeeran.com/announcement_page1.html
se 100<L<200m;
Onde Lunghe
se L>200m.
ALTEZZA
Onde Basse
se H<2m;
Onde Medie
se 2<H<4m;
Onde Alte
se H>4m.
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Descrizione in funzione del tempo
Per la descrizione di un'onda in funzione del tempo, esistono due
metodologie:
Mare Lungo;
Mare Vivo.
http://www.freedesktopwallpapers.net/ocean/waves.shtml
Mare Lungo
E’ caratterizzato da onde simili fra loro, pertanto il fenomeno può
essere descritto attraverso i seguenti parametri:
1. Lunghezza (L
L)
2. Ampiezza (A
A)
3. Altezza (H
H)
4. Velocità di propagazione (c
c)
5. Periodo (T
T)
δ = H/L)
6. Ripidità (δ
Mare Lungo
Dal valore della Ripidità
δ=H/L
(δ =H/L)) dipende il frangersi o
H
meno delle creste, anche
senza l'azione dinamica del H
vento.
Infatti, se la ripidità H/L>1/7
(onda che si accorcia e diviene
ripida), le creste diventano
vere e proprie cuspidi e si
rompono generando spuma.
Tale fenomeno può talora
essere utile per avvistare una
zona di bassifondi. Infatti,
vedendo, per esempio, una
zona dove le onde frangono
senza un apparente motivo, se
ne può dedurre la presenza di H
un bassofondo. http://www.nautica.it/info/tecnica/onde.htm
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Mare Vivo
Il mare vivo è caratterizzato da onde
diverse e, pertanto, si può rappresentare e
descrivere solo attraverso parametri di tipo
statistico, quali:
1. Altezza media (<H>)
2. Altezza media delle onde più
significative (definita come la media
delle altezze eseguite su un campione
delle onde più alte pari ad 1/3 di quelle
registrate nel corso dell'analisi, H1/3)
3. Altezza media delle onde più probabili (esprime la media delle
altezze eseguite su un numero di onde più alte pari ad 1/10 di
quelle registrate, H1/10). Evidentemente, H1/10> H1/3.
4. Altezza delle onde caratteristiche (rappresenta la media delle
altezze eseguite su un numero di 15-20 onde meglio sviluppate per
ogni gruppo di onde osservato, Hc. In particolare si ha che
Hc~H1/3).
Mare Vivo
E, inoltre:
5. Periodo dell'onda media (<T>)
6. Periodo delle onde caratteristiche (si ricava a
partire dal numero di onde osservate in funzione
dell'intervallo di osservazione, Tc).
7. Età del mare, definita da:
β = c/V
L'età del mare dipende da:
A. Durata del vento (tempo per cui il vento agisce
con parametri costanti);
B. Fetch, (tratto di mare su cui il vento agisce con
parametri costanti).
2(πf V ρ)2 A2
I = 2(π
http://www.pietrosferrino.net/
L‘energia
energia dell'onda è data invece
dalla relazione:
E = 1/2 ρ g A2 L
Pertanto: E ∝ I ∝ A2
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Descrizione in funzione dello spazio
Nel grafico in figura, l'area sottesa rappresenta l'energia dell'onda (si
ricordi il significato della stabilità dinamica). Si può allora osservare
come gran parte dell'energia sia concentrata a cavallo del massimo
(fmax o Tmax).
La frequenza massima per (fmax) è funzione della velocità del vento (kt)
secondo la relazione: fmax = 2,476/V
http://www.pietrosferrino.net/
Propagazione dell’onda
Le componenti che mantengono oppure riportano l'acqua nella posizione
orizzontale sono individuabili da:
1. Tensione Superficiale;
2. Forza di Gravità.
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Propagazione dell’onda
gravità: provoca le onde
Forza di gravità
di gravità, che si caratterizzano
per i seguenti parametri: T =
1÷30s; ~2≤L≤~100m, H≤20m
(condizione quest'ultima che, nel
suo estremo di destra, definisce le
onde anomale).
Le onde di gravità si distinguono
inoltre in due sottoclassi:
Onde corte o di acqua profonda
se, definita con d la profondità del
mare, risulta che: d>L/2. Queste
onde presentano una velocità di
http://maritime.haifa.ac.il/departm/lessons/ocean/lect18.htm
propagazione proporzionale alla
lunghezza d'onda.
Onde lunghe o di acqua bassa se invece si ha che: d>L/25.
Si caratterizzano per una velocità di propagazione condizionata
dalla profondità del mare, in maniera tale che valga la relazione:
>d ⇒ >H [maggior profondità ⇒ maggior altezza]
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Effetto della costa
Riassumendo, quando un'onda si avvicina ad una costa irregolare, essa non
tocca il livello di fondo nello stesso istante lungo tutta la sua lunghezza. Quella
parte di onda che si trova sul fondale più basso rallenta la sua velocità prima
cosicché il profilo trasversale dell'onda si inflette. Questo fenomeno è detto
rifrazione,
rifrazione e produce una concentrazione di energia in corrispondenza dei
promontori e delle sporgenze costiere, mentre nelle baie e nei golfi l'energia
viene dissipata in un fronte più ampio e le onde che raggiungono la riva sono
meno forti. Il risultato di questa distribuzione di energia è lo smantellamento
dei promontori ed il riempimento delle baie mediante trasporto di sedimenti,
con la tendenza finale a rendere più rettilinea la costa.
http://www.racine.ra.it/wwfravenna/WWF%20OK/2%20onde%20maree%20correnti2.htm
http://www.racine.ra.it/wwfravenna/WWF%20OK/2%20onde%20maree%20correnti2.htm
8
http://earthsci.org/processes/weather/waves/Waves.htm
Velocità
Velocità del Fetch Durata Altezza Lunghezza Periodo
Vento (km/h) (km) (h) (m) (m) (s)
9
Le informazioni per il marittimo
http://pollux.nss.nima.mil/pubs/pubs_j_apc_list.html
Scala Douglas
SCALA DOUGLAS
FORZA DEL ALTEZZA
DESCRIZIONE
MARE DELLE ONDE (m)
0 calmo 0
1 quasi calmo 0,10
2 poco mosso 0,10 - 0,50
3 mosso 0,50 - 1,25
4 molto mosso 1,25 - 2,50
5 agitato 2,50 - 4
6 molto agitato 4-6
7 grosso 6-9
8 molto grosso 9 - 14
9 tempestoso 15
10
Scala Beaufort 0
Scala Beaufort 1
Scala Beaufort 2
11
Scala Beaufort 3
Scala Beaufort 4
Scala Beaufort 5
12
Scala Beaufort 6
Scala Beaufort 7
Scala Beaufort 8
13
Scala Beaufort 9
Scala Beaufort 10
Scala Beaufort 11
14
Scala Beaufort 12
Riferimenti
Barry Chorley "Atmosphere, weather & climate" Ed. Routledge, Londra
Halliday Resnick Krane "Fondamenti di Fisica" Ed. Ambrosiana
http://apollo.lsc.vsc.edu/
http://pcangelo.eng.unipr.it/dispense98/Delsoldato113961/Delsoldato1139
61.htm
http://w3.ime.net/~nmorse/thesis/
http://www.geologi.it/
http://www.geologia.com/area_raga/coste/coste.html
http://www.luda.it_~musrosi_gruppi_biologia_pp.sm
http://www.nautica.it/info/tecnica/onde.htm
http://www.oceanweather.com/data/global.html
http://www.tpub.com/weather1/6c.htm
Istituto Idrografico della Marina "Manuale dell'Ufficiale di Rotta"
Mosetti "Fondamenti di Oceanologia e Idrologia" Ed UTET
NOAA “Observing Handbook No.1 Marine Surface Weather Observation”
Sannino "Meteorologia Nautica" Ed. Italibri
Stravisi Dispense di "Oceanografia" Università degli Studi di Trieste
(http://www.dst.univ.trieste.it/OM/OM.html).
http://www.pietrosferrino.net/
15
http://www.velaemotore.it/edisport/vela/home.nsf/63dc2008e2519190c12567b7002f06a9/80720921bb39d998c1256d650034e40f?O
penDocument
http://www.racine.ra.it/wwfravenna/WWF%20OK/2%20onde%20maree%20correnti2.htm
http://www.racine.ra.it/wwfravenna/WWF%20OK/2%20onde%20maree%20correnti2.htm
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http://www.racine.ra.it/wwfravenna/WWF%20OK/2%20onde%20maree%20correnti2.htm
http://earthsci.org/processes/weather/waves/Waves.htm
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Nomogramma di Sverdrup-Munk-
Bretschneider per il calcolo dell’altezza
dell’onda
Altezza dell’
dell’onda in piedi;
1piede = 0,3048m
http://www.oceanservice.noaa.gov/education
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