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LE DETERMINANTI
DEI COSTI
(COST DRIVER)
CV=Σv(V*iv*pv)=(Σv iv*pv)*V:=cv*V
v=1 acciaio
v=2 vernice
dove v=3 cassetti
CV = costo variabile totale …
Ecco perché
Costo variabile unitario (cv)
costo
(€/pz)
variabile è
(€)
cv = 1,61
essenziale il
Pendenza = 1,61
termine
0
“ammontare 0
complessivo” Volume di produzione (V) Volume di produzione (V)
(pz) (pz)
CLASSIFICAZIONE DEI COSTI Altri costi variabili
❑ Costi variabili degressivi
CV=cv*V aumenta al crescere di V in modo meno che
proporzionale a V (p.e., se V raddoppia, CV cresce meno del doppio)
la funzione CV=CV(V) è crescente e concava (p.e., CV(V)=V1/2)
cv diminuisce al crescere di V (p.e., cv(V)=V -1/2) causa
– sconti quantità (pv cala al crescere di V)
– curve di esperienza (iv cala al crescere di V)
– …
Intervallo di significatività
Volume di produzione (V)
Ecco perché
nella cf=cf(V)?
CF = costo fisso totale
definizione di
(euro/pz)
La cesoiatrice
CF = (Σf CFf)=:cf *V
può produrre SL L’estremo superiore del
per 1000 pz/gg di dominio di cf=cf(V) è
cassettiera C51
Vmax=min{Vfmax ,
f=1,…,F} e
CFf=1
dove
Costo fisso unitario (cf)
rappresenta la
CF = costo fisso totale capacità produttiva
(è determinata dal
(euro/pz)
dove
Costo fisso unitario (cf)
1 Vmax
Volume di produzione (V)
(pz)
CLASSIFICAZIONE DEI COSTI Costi misti
Costo misto semivariabile
Voce di costo il cui ammontare complessivo
ha sia una componente fissa, sia una
componente variabile
◼ energia elettrica
(per semplicità, negli esercizi ignoreremo la
componente fissa)
Costo
Tuttavia
◼ costi variabili e costi diretti NON sono sinonimi
◼ costi fissi e costi indiretti NON sono sinonimi
CD CI
Molti costi variabili sono costi Costi variabili trattati come
diretti indiretti perché non si misurano i
(p.e., MP, lavorazioni esterne, volumi fisici effettivi d’impiego
CV provvigioni di vendita,…) per PF (p.e., filo per jeans,
energia FM,…)
Alcuni costi fissi sono costi Molti costi fissi sono costi
diretti perché sostenuti in modo indiretti
completo ed esclusivo per un (p.e., affitto/ammortamento
CF PF (p.e., pubblicità specifica, fabbricato, riscaldamento,…)
macchinario dedicato,…)
Com’è fatta la funzione di costo
totale/pieno di breve periodo?
ATTENZIONE: la risposta la diamo sotto i seguenti assunti:
i) azienda monoprodotto
ii) costi variabili totali lineari
iii) NO costi misti variabili a gradini
CT = CF + CV = CF + cv*V =: ct*V
ove CT = costo totale/pieno
CF = costo fisso totale
CV = costo variabile totale
Come si
comporta ct cv = costo variabile unitario
al variare di V = volume di produzione/vendita
V? ct = costo totale/pieno unitario (=:CT/V)
ct = cf + cv = CF/V + cv
Costo totale/pieno unitario di breve
periodo e grado di saturazione
della capacità produttiva
Costo variabile unitario (€/pz) cv 2
Costo fisso totale (€) CF 150
Capacità produttiva (pz/gg) 100
Saturazione Volume di produz. Costo totale (CT) Costo totale
capacità giornaliero (V) (pz) (€) unitario (ct) (€/pz)
10% 10 170 17,0
20% 20 190 9,5
30% 30 210 7,0
40% 40 230 5,8
50% 50 250 5,0
60% 60 270 4,5
70% 70 290 4,1
80% 80 310 3,9
90% 90 330 3,7
100% 100 350 3,5
Costo totale/pieno unitario di breve
periodo e grado di saturazione
della capacità produttiva
Nell’ipotesi di:
i) azienda monoprodotto
ii) costi variabili totali lineari
iii) NO costi misti variabili a gradini
il costo totale/pieno unitario di breve periodo (ct) è
minimo in corrispondenza del pieno utilizzo della
capacità produttiva (grado di saturazione pari al 100%)
Causa: il costo fisso totale(CF) si distribuisce sul maggior
numero possibile di unità prodotte (≠ economie di scala!!!)
Costo totale unitario di breve periodo
e grado di saturazione della capacità
produttiva
Costo totale (o pieno) unitario (ct)
(euro/pz)
1 Vmax
Volume di produzione (V)
(pz)
1 100 200
Azienda A Azienda B
Capacità produttiva (pz/gg) 100 200
Costo fisso totale (€) CF 50 80
Economie di scala: causa
Costo totale (o pieno) unitario (ct)
A parità di tecnologia e prezzi dei fattori produttivi, il minimo del
(euro/pz)
costo totale/pieno unitario di breve periodo diminuisce
all’aumentare della scala del sistema produttivo
Causa: il costo fisso totale CF=CF(Vmax) cresce meno che
proporzionalmente
1 con la capacità
100 produttiva Vmax200
:
CF(m Vmaxdi
Volume )<produzione
m CF(Vmax(V)
)
(pz)
Osservazioni
1. Stiamo confrontando differenti curve di costo pieno unitario di
breve periodo
2. Nel linguaggio aziendale, spesso si parla impropriamente di
economie di scala anche quando si riduce il costo totale/pieno
unitario di breve periodo per effetto dell’aumento di V, a parità di
capacità produttiva Vmax
Economie di scala e
sottosaturazione della c.p.
Azienda
A B
Capacità produttiva (pz/gg) 100 200
Costo fisso totale (€) CF 50 80
Costo variabile unitario (€/pz) cv 2 2
Volume di prod.
Azienda A Azienda B
giornal. (pz)
V CT ct CT ct
40 130 3,25 160 4,00
60 170 2,83 200 3,33
80 210 2,63 240 3,00
100 250 2,50 280 2,80
120 320 2,67
140 360 2,57
160 400 2,50
180 440 2,44
200 480 2,40
Fine
Cosa abbiamo discusso:
◼ I costi di produzione (Manfrin e Forza, 2009): §§ 2.1, 2.2, 2.3, 2.4,
2.5, 2.6, 2.7, 3.3.2.
Domande aperte di controllo:
◼ Come si classificano i costi in funzione del loro comportamento al
variare del volume di attività?
◼ Qual è la differenza tra costi variabili e fissi?
◼ Quali sono i possibili andamenti dei costi variabili totali e perché?
◼ Cos’è l’intervallo di significatività di un costo? Fare un esempio.
◼ Cosa s’intende per provvigione di vendita e come si classifica il
relativo costo rispetto alle classificazioni introdotte finora?
◼ Come si classifica il costo della manodopera rispetto alle
classificazioni introdotte finora?
◼ Cosa s’intende per capacità produttiva e quale ruolo gioca nella
distinzione fra breve e lungo periodo?
◼ Che relazione esiste fra costi diretti/indiretti e costi variabili/fissi?
◼ Qual è l’andamento della curva di costo totale/complessivo unitario
di breve periodo e perché?
◼ Cosa s’intende per economie di scala e a cosa sono dovute?