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Il doping

Con il termine doping si intende l'uso di particolari sostanze con lo scopo di aumentare artificialmente il
rendimento fisico e le prestazioni soprattutto in ambito sportivo.

Il doping non è un fenomeno recente, fin dall'antichità si è fatto uso di sostanze per cercare di migliorare
una prestazione sportiva, già nelle Olimpiadi del 668 AC viene riportato l'uso di sostanze eccitanti o a Roma
per aumentare la resistenza dei gladiatori. Il doping è dannoso per la salute, perché aumenta il rischio di
malattie cardiovascolari e patologie dell'apparato riproduttivo.

In generale le sostanze più usate sono gli stimolanti per accelerare e migliorare le prestazioni sportive, gli
ormoni della crescita per l’aumento rapido di massa muscolare e l’Insulina.

Nella donna si assiste a un processo che la rende più mascolina. Gli uomini invece possono rischiare atrofie
testicolari e calvizie. Ma è sugli adolescenti che il processo può avere i rischi più gravi: il blocco dell’altezza
definitiva, ad esempio, a causa di una maturazione precoce del processo di sviluppo. A livello psicologico:
aumenta lo stress e gli scatti di nervosismo.

Nelle competizioni ci sono alcune sostanze vietate, come ad esempio Gestrinone, Metasterone e
Ossimesterone ma ce ne sono molte altre.

Se si fa uso di sostanze dopanti nelle competizioni si sta adottando un atteggiamento antisportivo perché si
sta cercando di vincere una gara in modo illegale, infatti come dice Jury Chechi “Meglio una sconfitta pulita
che una vittoria sporca”.

Se si vuole eccellere nelle competizioni bisogna impegnarsi e allenarsi duramente e vincere con le proprie
forze e non con sostanze dannose per il corpo.

Doparsi è reato e secondo l’articolo 9 comma 1 della legge del 2000 il soggetto è punito con la reclusione
da tre mesi a tre anni e con una multa da 5 a 100 milioni delle vecchie lire chiunque procura sostanze
dopanti.

Molti atleti hanno fatto uso, a volte inconsapevole, di sostanze dopanti ma sono riusciti ad uscirne come
Yuliya Stepanova che alle olimpiadi del 2016 a Rio è stata espulsa perché aveva usato l’Ebo, Testosteroni e
Steroidi per vincere gli 800 metri, ma anche Alex Schwazer che accettò la proposta del suo allenatore di
usare sostanze dopanti, poi confessò e fece i nomi di chi l’aveva incitato a doparsi per vincere la 50 km
marcia

Al contrario dei precedenti casi Heidi Krieger, che aveva cominciato a sedici anni a doparsi: fu costretta a
affrontare un’operazione chirurgica per diventare uomo.

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