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Le parole dell’inclusione gruppo 3

Referente: Anna Franceschini

Componenti: Georgia Antonini, Annalisa Bartolomucci,


Elisabetta Brizi, Nicolò Giannuzzi, Alessia
Francescangeli

Parole chiave condivise:

Nucleo fondante del concetto:

-Differenze ,Collaborazione, cooperazione, pari opportunità, processo, persona, gruppo, evoluzione,


crescita ,partecipazione attiva, accettazione, riscatto

Strumenti:

-strategie, empatia, metodologia , approccio, ambiente d’apprendimento, ascolto attivo,


sospensione del giudizio, negoziazione, contesto

Risorse/ostacoli

- atteggiamenti positivi, ascolto, rispetto, difficoltà, urgenza classificatoria, stereotipi

Riflessione sul lavoro di gruppo:

Modalità di formazione del gruppo: i cerchi concentrici che ruotando hanno mescolato i partecipanti
è stato un modo originale che ha permesso di scardinare coppie o gruppi consolidati da altri
laboratori e incontrare persone nuove, nuove modalità di porsi, nuovi pensieri. La scelta del
referente è ricaduta sul chi redigeva il documento di lavoro.

Sin da un primo scambio di opinioni Il gruppo ha scelto di suddividere le parole chiave in aree
concettuali. Partendo dal nucleo fondante evocativo del concetto (o costrutto) d’ inclusione, si è
proceduto per campi semantici affini, individuando infine strumenti, risorse e ostacoli per giungere
all’inclusione. Abbiamo scelto sia le parole maggiormente ricorrenti sia parole meno frequenti ma
più significative arricchendo la lista attraverso il contributo di tutti i componenti.

Riflessione al termine del laboratorio

Al termine del laboratorio il gruppo si è confrontato sul percorso fatto, sulle emozioni , idee,
riflessioni innescate dalle stimolazioni collettive. Rispetto alla prima produzione di significati intorno
al costrutto d’inclusione abbiamo ritenuto necessario inserire nuove parole. Nel nucleo fondante
abbiamo scelto la parola riscatto inquanto evocativa di una seconda possibilità che la scuola può e
deve fornire ad ognuno e non solo a chi è in difficoltà. Questa “seconda rinascita” può essere
garantita attraverso la capacità di ascolto attivo, di sospensione del giudizio, per contrastare
l’urgenza classificatoria dettata dagli stereotipi. Tutto ciò rimanda alla capacità di negoziazione sui
significati, sui metodi, sulle strategie che ogni docente deve alimentare nell’esercizio della sua
professione nel confronto quotidiano con il team dei colleghi e con i suoi alunni.

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