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1° ANNO
ALESSIO BONINO
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INTRODUZIONE
“L’osteopatia è globalità”.
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INTRODUZIONE
L’osteopatia è globalità.
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INTRODUZIONE
L’osteopatia è globalità.
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INTRODUZIONE
L’osteopatia è globalità.
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INTRODUZIONE
L’osteopatia è globalità.
Il sistema nervoso rappresenta una delle principali evidenze anatomiche del concetto
di globalità.
Il S.N. connette strutture di diversa natura e funzione dando vita a sistemi complessi
composti da muscoli, visceri, vasi e articolazioni destinati a condividere qualsiasi
evento interno o esterno.
”Un sistema è, in ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo
costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro o
con l'ambiente esterno, reagisce o evolve come un tutto, con proprie leggi generali”
(Treccani). Il S.N. è sostanzialmente un sistema omeostatico.
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INTRODUZIONE
L’osteopatia è globalità.
Il sistema nervoso rappresenta una delle principali evidenze anatomiche del concetto
di globalità.
Il S.N. connette strutture di diversa natura e funzione dando vita a sistemi complessi
composti da muscoli, visceri, vasi e articolazioni destinati a condividere qualsiasi
evento interno o esterno.
”Un sistema è, in ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo
costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro o
con l'ambiente esterno, reagisce o evolve come un tutto, con proprie leggi generali”
(Treccani). Il S.N. è sostanzialmente un sistema omeostatico.
Qualunque sia il nostro approccio dobbiamo ricordarci che siamo sempre in relazione
con il “tutto”.
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INTRODUZIONE
L’osteopatia è globalità.
Il sistema nervoso rappresenta una delle principali evidenze anatomiche del concetto
di globalità.
Il S.N. definisce gruppi di muscoli tra i quali esiste un passaggio preferenziale di tono.
Il S.N. connette strutture di diversa natura e funzione dando vita a sistemi complessi
composti da muscoli, visceri, vasi e articolazioni destinati a condividere qualsiasi evento
interno o esterno.
”Un sistema è, in ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo
costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro o con
l'ambiente esterno, reagisce o evolve come un tutto, con proprie leggi
generali” (Treccani). Il S.N. è sostanzialmente un sistema omeostatico.
Qualunque sia il nostro approccio dobbiamo ricordarci che siamo sempre in relazione
con il “tutto”.
Qualsiasi sia il fenomeno che interpretiamo dobbiamo ricordarci che esso è espressione
dell’attività omeostatica.
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IL SISTEMA NERVOSO
PANORAMIC A
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PANORAMIC A
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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ORGANIZZAZIONE BASE DEL SN
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
Localizzato all'interno della scatola cranica, è formato da due emisferi uniti fra
loro ed è in continuità diretta con il midollo spinale, che invece è una struttura
cilindrica che scorre all'interno della colonna vertebrale.
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
Localizzato all'interno della scatola cranica, è formato da due emisferi uniti fra loro
ed è in continuità diretta con il midollo spinale, che invece è una struttura cilindrica
che scorre all'interno della colonna vertebrale.
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PROPRIETÀ GENERALI DEI NEURONI
PROPRIETÀ FISIOLOGICHE
- eccitabilità: rispondono agli stimoli (modificazioni ambientali)
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S TRUTTURA DI UN NEURONE: ELEMENTI DI BASE
SOMA/PIRENOFORO: detto anche corpo cellulare. Presenta un nucleo grande centrale, organuli citoplasmatici, microtubuli e
neurofibrille.
DENDRITI: ramificazioni del soma che sono il sito della ricezione dei segnali. Più dendriti = più informazioni ricevute.
ASSONE: struttura cilindrica, generalmente non ramificata, specializzato nella conduzione rapida del segnale. Sono lunghi da
pochi mm a più di 1 m. L’assone termina con una arborizzazione finale, ciascuna delle quali si conclude, a sua volta, con un
BOTTONE SINAPTICO.
• DENDRITE: riceve…
• ASSONE: trasmette…
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CL ASSIFIC AZIONE MORFOLOGIC A DEI NEURONI
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TIPI DI NEURONE
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TIPI DI NEURONE
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TIPI DI NEURONE
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CL ASSIFIC AZIONE FUNZIONALE DEI NEURONI
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NEURONI SENSITIVI (AFFERENTI) DEI GANGLI SPINALI
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TIPI DI SENSIBILITÀ
SENSIBILITA’ ESTEROCETTIVA:
- somatica generale (recettori pelle e mucosa)
SENSIBILITA’ PROPRIOCETTIVA:
-recettori posti nelle articolazioni, muscoli scheletrici, capsule
SENSIBILITA’ ENTEROCETTIVA:
-organi interni
La sensibilità può essere cosciente nel caso in cui arrivi alla corteccia celebrale
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NEURONI MOTORI O (EFFERENTI) SOMATICI E VISCERALI
SOMATICI: originano (corpo) sempre nel SNC e trasportano gli impulsi motori
direttamente (un solo neurone) al bersaglio (muscolo scheletrico)
Il pre-gangliare origina (corpo) sempre nel SNC e si porta QUINDI a sinapsare con
il post-gangliare il cui corpo è localizzato a livello di gangli (SNP) viscerali/
autonomi, il cui terminale assone arriverà al “viscere bersaglio”.
Trasportano complessivamente impulsi motori e secretori ai bersagli (muscolatura
liscia, cardiaca, ghiandole)
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INTERNEURONI
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NEVROGLIA (CELLULE DELL A GLIA)
1- CELLULE EPENDIMALI
2- MICROGLIA
3- ASTROCITI
4- CELLULE SATELLITI
5- CELLULE DI SCHWANN
6- OLIGODENDROCITI
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Cellula ependimale: è la cellula che produce il LIQUIDO CEFALORACHIDIANO, con
funzioni meccaniche (sospensione cervello e facilitazione circolo sanguigno cerebrale) e
biologiche (veicola secrezioni ipofisarie, ormoni, insulina, B-endorfine, costituendo
l’agente più importante per la disintossicazione del tessuto nervoso).
Microglia: piccoli macrofagi che originano dai monociti (globuli bianchi). Perlustrano il
SNC e fagocitano i detriti cellulari dovuti a necrosi.
Astrociti (forma a stella): costituiscono circa il 90% del tessuto del SNC. Funzioni più
comuni: rete di sostegno per il SN, forniscono nutrimento e fattori di crescita neuronali, la
trasmissione sinaptica, formano tessuto cicatriziale
Cellule satelliti: circondano e delimitano i corpi dei neuroni nel sistema nervoso periferico
Esistono, quindi, le cellule satellite nei gangli spinali (a ricoprire neuroni pseudounipolari
di senso) e nei gangli del sistema nervoso autonomo (a ricoprire neuroni multipolari
questa volta visceromotori).
Cellule di Schwann: ricoprono le fibre nervose del SNP (formando una sorta di manicotto).
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CONDUZIONE DEL SEGNALE
Il segnale viene condotto sulla superficie della fibra.
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SINAPSI
Sinapsi asso-dendritica
Sinapsi asso-somatica
Sinapsi asso-assonica
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RIASSUMENDO: avremo neuroni…
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QUINDI…
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IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
ALCUNE CONSIDERAZIONI
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Sia l'encefalo che il midollo spinale sono strutture immerse in un
liquido protettivo, avvolte da membrane chiamate meningi,
ulteriormente protetti da un rivestimento osseo esterno.
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Il midollo spinale, lungo 40-50cm è contenuto al centro del canale
vertebrale.
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MENINGI SPINALI
-ARACNOIDE (epitelio squamoso e
tessuto lasso costituito di fibre
collagene ed elastiche)
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Uno strato di liquido, il liquido cefalo-rachidiano sì interpone tra l’aracnoide e la
pia madre.
Il midollo spinale, oltretutto, non occupa tutta la lunghezza del canale vertebrale,
ma discende nell’adulto fino al livello della seconda vertebra lombare L2 (cono
midollare).
La dura madre, invece, si prolunga sotto a questo livello in un cul di sacco che
discende fino alla seconda vertebra sacrale (cono durale).
Questo segmento è occupato dalle radici dei nervi destinati agli arti inferiori,
radici che costituiscono quella formazione nota con il nome di cauda equina (da L2
ad S5 dunque), un fascio di nervi spinali destinati alla regione pelvica e agli arti
inferiori.
Nello spazio situato al di dentro della dura madre, spazio intradurale, decorrono le
radici dei nervi spinali
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Lo spazio subaracnoideo è dunque lo spazio compreso tra la pia
madre e la membrana aracnoidea. E’ riempito di liquido
cefalorachidiano, con la funzione di nutrimento e protezione.
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MIDOLLO SPINALE
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S TRUTTURA DEL MIDOLLO SPINALE
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Il midollo, presenta lateralmente una serie di prolungamenti
nervosi detti radici dei nervi spinali, i quali si dirigono verso i fori
di coniugazione situati tra il peduncoli delle vertebre.
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Le radici dei nervi spinali sono però a loro volta costituite
dall’unione di un piccolo plesso (intreccio) nervoso emergente dai
solchi laterali anteriori (per le ventrali) e posteriori (per le dorsali)
del midollo spinale.
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Dalle corna anteriori partono così le radici
anteriori (ventrali) dei nervi spinali. Dalle corna
posteriori giungono le radici posteriori dei
nervi dorsali.
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Dalle corna anteriori partono così le radici
anteriori (ventrali) dei nervi spinali. Dalle corna
posteriori giungono le radici posteriori dei
nervi dorsali.
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Dalle corna anteriori partono così le radici anteriori
(ventrali) dei nervi spinali. Dalle corna posteriori
giungono le radici posteriori dei nervi dorsali.
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Dalle corna anteriori partono così le radici anteriori (ventrali) dei
nervi spinali. Dalle corna posteriori giungono le radici posteriori dei
nervi dorsali.
Esistono una radice dorsale ed una ventrale per ogni lato del
midollo spinale e, quindi, una coppia di radici posteriori ed una
coppia di radici anteriori per ogni neuromero.
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Dalle corna anteriori partono così le radici anteriori (ventrali) dei nervi spinali. Dalle
corna posteriori giungono le radici posteriori dei nervi dorsali.
Esistono una radice dorsale ed una ventrale per ogni lato del midollo spinale e, quindi,
una coppia di radici posteriori ed una coppia di radici anteriori per ogni neuromero.
I neuroni passanti per la radice dorsale e per le relative radicole sono dunque
prevelentemente di tipo “sensitivo” e trasportano messaggi in entrata nel midollo
spinale.
I neuroni passanti per la radice ventrali e per le relative radicole sono, invece,
prevalentemente di tipo “motorio” e trasportano messaggi in uscita dal midollo
spinale.
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Dalle corna anteriori partono così le radici anteriori (ventrali) dei nervi spinali. Dalle
corna posteriori giungono le radici posteriori dei nervi dorsali.
Esistono una radice dorsale ed una ventrale per ogni lato del midollo spinale e,
quindi, una coppia di radici posteriori ed una coppia di radici anteriori per ogni
neuromero.
I neuroni passanti per la radice dorsale e per le relative radicole sono dunque
prevelentemente di tipo “sensitivo” e trasportano messaggi in entrata nel midollo
spinale.
I neuroni passanti per la radice ventrali e per le relative radicole sono, invece,
prevalentemente di tipo “motorio” e “neurovegetativo” e trasportano messaggi in
uscita dal midollo spinale.
A ciascuna radice posteriore è infatti legato un ganglio (la radice dorsale si ispessisce
a formare un ganglio nervoso), il ganglio nervoso che contiene le ben note cellule
sensitive a T (che, raggruppandosi in questa specifica regione, richiedono maggior
spazio all’interno del nervo), le fibre sensitive del nervo raggiungono il ganglio, e di
lì ne escono le radici posteriori del nervo spinale che penetrano nel midollo spinale.
Le due radici convergono sul ganglio spinale connesso con la radice posteriore.
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TIPOLOGIE DI CELLULE NERVOSE DELLA SOSTANZA GRIGIA
CELLULE DI I° TIPO DI GOLGI
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CELLULE DI I° TIPO DI GOLGI
-neuroni somato-motori (α e γ), il cui assone va alla muscolatura
scheletrica
-neuroni viscero-effettori (β) destinati alla muscolatura liscia dei
visceri e delle ghiandole, appartengono al sistema nervoso
simpatico.
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CELLULE DI I° TIPO DI GOLGI
- neuroni somatosensitivi
- neuroni viscerosensitivi
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CELLULE DI II° TIPO DI GOLGI
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SC HEMA
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CELLULE SOMATOMOTRICI O MOTONEURONI
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MOTONEURONI (INFERIORI): ALFA E GAMMA
I motoneuroni “α e γ" sono cellule che originano dal corno anteriore della
sostanza grigia del midollo spinale.
In questa regione, i dendriti dei suddetti neuroni contraggono sinapsi con assoni
di motoneuroni superiori provenienti dalla corteccia motoria il cui percorso è
intramidollare (informazioni sono controllo ella volontà del soggetto).
Dunque, escono dal midollo spinale attraversando la radice ventrale ma, una
volta usciti dal forame, utilizzano sia il ramo anteriore che il ramo posteriore del
nervo spinale.
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MOTONEURONI: CONSIDERAZIONI
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MOTONEURONI: CONSIDERAZIONI
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Nota bene: il tratto corticospinale e' dunque un
notevole tratto costituito da fibre nervose
chiamate assoni lunghi, che va dalla corteccia
cerebrale e attraversa la colonna vertebrale
“intramidollarmente”
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escono dal midollo passando per... innervano...
tramite...
Motoneuroni inferiori radice anteriore -i rami sia anteriori α: muscolo scheletrico tramite
placca motrice
-che posteriori
γ: fibre intrafusali dei fusi
neuromuscolari
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MOTONEURONI BETA O NEURONI NEUROVEGETATIVI
(ORTOSIMPATICI E PARASIMPATICI) PRE-GANGLIARI
I motoneuroni beta sono più semplicemente conosciuti come neuroni neurovegetativi (ortosimpatici e parasimpatici)
responsabili quindi dell’innervazione autonoma (non volontaria) degli organi viscerali, regolando le funzioni vitali
dell’organismo. Innervano quindi muscolatura liscia, muscolo cardiaco, ghiandole, ecc
I motoneuroni “beta” ortosimpatici originano dalle corna medie della sostanza grigia del midollo spinale (sono quindi
INTRAMIDOLLARI, cioè hanno il soma nella sostanza grigia!!!).
Abbiamo quindi neuroni somatomotori nelle corna anteriore, neuroni somato/viscero sensitivi nelle corna posteriori, neuroni
viscero-motori nelle corna medie).
La particolarità di queste cellule è che, a differenza delle cellule somatiche, queste sono presenti ESCLUSIVAMENTE in un
tratto di midollo spinale compreso, per l’ortosimpatico, fra i neuromeri D1 ed L2 (dunque, per 14 neuromeri dorso-lombari),
mentre per il parasimpatico fra S2-S4 (regione sacrale).
Questi neuroni, fuoriescono con i loro assoni sempre dalla RADICE ANTERIORE del nervo spinale ma lo abbandonano presto
per raggiungere i gangli, delle vere e proprie stazioni in cui si aggregano corpi cellulari di fibre nervose in arrivo ed in
partenza. Ci sono diversi tipi di gangli, situati in diverse zone del corpo: gangli di tipo autonomo, come quelli della catena
latero-vertebrale o vertebrali (la catena l.v. è una struttura presente appunto lateralmente a tutta la colonna vertebrale, ma
che vedremo meglio fra poco), gangli prevertebrali o aortici posti vicino ai visceri addominali, davanti all’aorta (celiaco,
mesenterico ecc ecc) e gangli terminali o periferici, posti in prossimità dei visceri (questi però, tipicamente parasimpatici)
(questi gangli non vanno confusi con i gangli di tipo sensitivo, come il ganglio spinale, situato a poca distanza dalla radice
posteriore e che contiene i corpi dei neuroni sensitivi pseudounipolari che portano info sensitive di tipo somatico!)
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ANATOMIA DEL NERVO
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NOTA E RICORDA!!
Il nervo è di per se una guaina che avvolge dei cavi i quali portano,
ognuno, svariate informazioni!!! Le fibre nervose che abbiamo visto sono
dunque di diverso tipo, ovverosia sensitive (afferenti) o motorie
(efferenti).
La maggior parte dei nervi sono misti: costituiti sia da fibre afferenti che
efferenti.
Trasportano impulsi nelle due direzioni, sebbene ciascuna fibra conduca il
segnale in una unica direzione.
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
Sulla base di quanto visto finora relativamente alle fibre nervose della
sostanza grigia, somatiche e viscerali e che scorrono nei nervi, il sistema
nervoso PERIFERICO può essere diviso in due grandi parti:
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SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
SUDDIVISIONE FUNZIONALE
È in funzione del senso del trasporto delle informazioni e dei bersagli
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
Questi gangli sono situati in diverse zone del corpo: esistono gangli della
catena latero-vertebrale (una struttura presente appunto lateralmente a
tutta la colonna vertebrale, ma che vedremo meglio fra poco) o gangli
posti in prossimità dei visceri addominali (celiaco, mesenterico ecc ecc).
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
A formarlo sono neuroni il cui corpo è localizzato nel cervello o nel midollo spinale (grigio
intermedio laterale!!!) i cui prolungamenti sono diretti verso strutture, detti gangli e non
direttamente all’organo bersaglio!!!
Questi gangli sono situati in diverse zone del corpo: esistono gangli della catena latero-
vertebrale (una struttura presente appunto lateralmente a tutta la colonna vertebrale, ma
che vedremo meglio fra poco) o gangli posti in prossimità dei visceri addominali (celiaco,
mesenterico ecc ecc).
Questi neuroni che dal midollo si dirigono ai gangli, sono chiamati pre-gangliari (li abbiamo
nominati in precedenza). A questo livello poi, i neuroni pre-gangliari entrano in contatto con
il corpo di altri neuroni detti post-gangliari. Per cui, i neuroni neurovegetativi NON VANNO
MAI DIRETTAMENTE ALL’ORGANO BERSAGLIO, ma sono SEMPRE DUE (pre e post
gangliare).
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
A formarlo sono neuroni il cui corpo è localizzato nel cervello o nel midollo spinale (grigio
intermedio laterale!!!) i cui prolungamenti sono diretti verso strutture, detti gangli e non
direttamente all’organo bersaglio!!! Questi gangli sono situati in diverse zone del corpo: esistono
gangli della catena latero-vertebrale (una struttura presente appunto lateralmente a tutta la colonna
vertebrale, ma che vedremo meglio fra poco) o gangli posti in prossimità dei visceri addominali
(celiaco, mesenterico ecc ecc).
Questi neuroni che dal midollo si dirigono ai gangli, sono chiamati pre-gangliari (li abbiamo nominati
in precedenza). A questo livello poi, i neuroni pre-gangliari entrano in contatto con il corpo di altri
neuroni detti post-gangliari. Per cui, i neuroni neurovegetativi NON VANNO MAI DIRETTAMENTE
ALL’ORGANO BERSAGLIO, ma sono SEMPRE DUE (pre e post gangliare).
I prolungamenti di questi ultimi si dirigono verso l'organo con cui deve essere connesso il sistema
nervoso centrale.
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
A formarlo sono neuroni il cui corpo è localizzato nel cervello o nel midollo spinale (grigio intermedio laterale!!!)
i cui prolungamenti sono diretti verso strutture, detti gangli e non direttamente all’organo bersaglio!!!
Questi gangli sono situati in diverse zone del corpo: esistono gangli della catena latero-vertebrale (una struttura
presente appunto lateralmente a tutta la colonna vertebrale, ma che vedremo meglio fra poco) o gangli posti in
prossimità dei visceri addominali (celiaco, mesenterico ecc ecc).
Questi neuroni che dal midollo si dirigono ai gangli, sono chiamati pre-gangliari (li abbiamo nominati in
precedenza). A questo livello poi, i neuroni pre-gangliari entrano in contatto con il corpo di altri neuroni detti
post-gangliari. Per cui, i neuroni neurovegetativi NON VANNO MAI DIRETTAMENTE ALL’ORGANO BERSAGLIO,
ma sono SEMPRE DUE (pre e post gangliare).
I prolungamenti di questi ultimi si dirigono verso l'organo con cui deve essere connesso il sistema nervoso
centrale.
Questa particolare organizzazione permette di distinguere fibre nervose pre-gangliari, formate dai
prolungamenti dei neuroni il cui corpo è localizzato nel sistema nervoso centrale, e fibre nervose post-gangliari,
i cui corpi cellulari sono localizzati nei gangli.
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IL SISTEMA NERVOSO
CENNI E CONSIDERAZIONI
Nel caso del sistema nervoso somatico, invece, sono singoli neuroni a
frapporsi tra il sistema nervoso centrale e l'organo cui deve essere
connesso (UN solo neurone e non un pre-post gangliare).
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IL SISTEMA NERVOSO
A COSA SERVE QUINDI IL SIS TEMA NERVOSO?
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A COSA SERVE IL SIS TEMA NERVOSO?
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A COSA SERVE IL SIS TEMA NERVOSO?
In questo modo…:
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QUALI FUNZIONI?
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CELLULE NERVOSE DELLA SOSTANZA BIANCA
E’ costituita di fasci di assoni (mielina, bianchi) che percorrono il midollo
spinale in direzione ascendente (trasportano informazioni sensitive verso
l’alto: tronco encefalico, encefalo e cervelletto) e discendente (portano
impulsi motori verso il basso) fornendo comunicazioni tra i diversi livelli
del SNC.
-POSTERIORE
-LATERALE
-ANTERIORE
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Alcuni di questi fasci sono chiamati controlaterali, in quanto
subiscono durante il tragitto una decussazione dal lato opposto,
cioè vanno dalla parte dx alla sinistra (e viceversa).
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Una via sensoriale può essere considerata come un insieme di
neuroni disposti in serie. Si possono così riconoscere, lungo una
qualunque via, neuroni di primo, secondo e terzo ordine.
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Il neurone di primo ordine è il neurone sensoriale primario; la sua
estremità periferica costituisce il recettore sensoriale!!! Di
conseguenza, questo neurone risponde agli stimoli e li trasmette
al Sistema Nervoso Centrale. Il suo corpo cellulare è localizzato
nei gangli delle radici dorsali (o nei gangli dei nervi cranici).
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Il neurone di primo ordine è il neurone sensoriale primario; la sua
estremità periferica costituisce il recettore sensoriale!!! Di
conseguenza, questo neurone risponde agli stimoli e li trasmette
al Sistema Nervoso Centrale. Il suo corpo cellulare è localizzato
nei gangli delle radici dorsali (o nei gangli dei nervi cranici).
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Il neurone di primo ordine è il neurone sensoriale primario; la sua
estremità periferica costituisce il recettore sensoriale!!! Di conseguenza,
questo neurone risponde agli stimoli e li trasmette al Sistema Nervoso
Centrale. Il suo corpo cellulare è localizzato nei gangli delle radici
dorsali (o nei gangli dei nervi cranici).
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ESEMPIO DI CIRCUITO DELLE VIE ASCENDENTI
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ESEMPIO DI VIE ASCENDENTI SENSITIVE
Fascicolo Fascio
cuneato (sens. spinotalamico
esterocettiva e
propriocettiva
epicritica)
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ESEMPIO DI VIE DISCENDENTI
MOTRICI
Svolgono un’azione di controllo sul
midollo spinale.
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ANATOMIA DEL NERVO SPINALE
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DAL MIDOLLO SPINALE ORIGINANO 31 PAIA DI NERVI SPINALI (SNP):
-8 cervicali
-12 toracici
-5 lombari
-5 sacrali
-1 coccigeo
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GENERALITÀ
• Tutti i nervi spinali sono simmetrici e metamerici (hanno costituzione segmentale, lungo tutta la colonna).
• Aldilà del ganglio si ha dunque il nervo spinale vero e proprio (fibre motrici e sensitive mescolate
assieme), che fuoriesce dal canale vertebrale, attraverso il foro di coniugazione intervertebrale (formato
dai peduncoli delle vertebre sovrapposte).
• Le paia di nervi spinali sono 31/34: 8 cervicale (poichè il primo nervo passa SOPRA C1, fra essa e
l’occipite), 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali, 1/4 coccigei. Ogni nervo spinale, al di fuori del foro di
coniugazione, si divide in una branca anteriore ed una branca posteriore.
• I rami anteriori, più voluminosi, si impegnano a costituire i cosiddetti plessi (plesso cervicale, il plesso
brachiale, i nervi intercostali, il plesso lombare, il plesso sacrale, il plesso pudendo ed il plesso coccigeo).
• I rami posteriori, più sottili, volgono indietro per innervare i muscoli paravertebrali, la cute della nuca e
della parte posteriore del tronco.
• Il nervo spinale esce quindi dal foro intervertebrale come un unico tronco nervoso, interamente
ricoperto dalla dura madre.
• Il tratto extravertebrale della dura madre è detto “colletto”, è molto vascolarizzato ed innervato ed è
spesso causa di sintomatologia dolorifica anche in assenza di discopatie.
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NEUROMERI, NERVI SPINALI E VERTEBRE
• Per neuromero si intende la porzione del midollo spinale che fa riferimento all’emergenza di una
coppia di nervi spinali.
• Poiché il primo paio di nervi spinali esce sopra C1, abbiamo 8 nervi cervicali, 12 toracici, 5 lombari,
5 sacrali e 4 coccigei... quindi 34 neuromeri.
• La localizzazione anatomica del neuromero non coincide sempre alla vertebra
corrispondente perché, nell’uomo adulto, il midollo spinale si estende
solamente fino a L1-L2.
• Il tratto cervicale rispetta totalmente la corrispondenza tra neuromero e
vertebra mentre già il tratto dorsale del midollo si estende solo fino a D10
dove inizia già il rigonfiamento lombare che, assieme alla parte terminale del
midollo (porzione dei neuromeri sacrali e coccigei) non scende al di sotto di L2
• Al di sotto di L2 il canale midollare contiene solamente radici anteriori e posteriori che, prima di
uscire dalla colonna vertebrale, devono percorrere un discreto tratto discendente prima di
imboccare il forame di uscita.
• Ad esempio: le radici dei nervi spinali che escono dai fori sacrali si staccano dal midollo spinale
all’altezza delle ultime vertebre dorsali (vedi immagine seguente).
•
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IL NERVO SPINALE
DIRAMAZIONI
RAMI MENINGEI RICORRENTI POSTERIORI ED ANTERIORI
Sono nervi che si staccano dal nervo spinale prima che questi si suddivida nelle
diramazioni periferiche.
Sono detti ricorrenti perché tendono a ripiegare all’indietro dirigendosi verso il foro
intervertebrale entro il quale rientrano.
E’ una diramazione del nervo spinale che si dirige verso dietro mantenendosi insinuandosi
tra gli strati della muscolatura profonda della colonna vertebrale che innerva (innerva i
muscoli paravertebrali ed il tronco, + la cute della nuca).
Alcune diramazioni del ramo posteriore si dirigono verso i processi articolari e i legamenti
interspinosi (unisce internamente i processi spinosi) e intertrasversari (legamenti tesi tra i
processi trasversi di due vertebre sovrapposte) che innervano.
Il ramo posteriore è dunque un nervo misto percorso da fibre motrici e da fibre sensitive.
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IL NERVO SPINALE
DIRAMAZIONI
I RAMI COMUNICANTI
Si originano dal ramo anteriore e si dirigono verso il bordo antero-laterale del corpo vertebrale riunendosi nel
ganglio della catena latero vertebrale (catena paravertebrale o gangliare del sistema neurovegetativo appena
visto).
Sono due, il più mediale è detto grigio, il più laterale è detto bianco.
Il ramo comunicante bianco contiene neuroni ortosimpatici pre gangliari provenienti dal midollo spinale e diretti
appunto al ganglio della catena latero vertebrale.
Il ramo comunicante grigio contiene neuroni ortosimpatici post gangliari provenienti dal ganglio della catena
latero vertebrale e destinati a rientrare nel nervo spinale per raggiungere la periferia ed il relativo tessuto
bersaglio.
Particolarità:
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RIASSUMENDO…
ramo posteriore MISTO: sensitive, motrici e neurovegetative strati della muscolatura profonda della colonna
vertebrale:
-muscoli paravertebrali
-muscoli del tronco
-cute della nuca.
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IL NERVO SPINALE
DIRAMAZIONI
I NERVI SPLANCNICI
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origine direzione
nervi splancnici gangli della catena paravertebrale gangli di altre strutture posti solitamente nelle
pareti delle arterie
nervi splancnici parasimpatici ramo ANTERIORE di S2-S4 visceri, vasi, ghiandole del piccolo bacino
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CHI LI RICONOSCE?
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IL NERVO SPINALE
NEURONI DEL NERVO SPINALE
1.Neuroni sensitivi
2.Motoneuroni inferiori
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NEURONI SENSITIVI
Percorrono il ramo posteriore del nervo spinale oppure i rami meningei ed entrano
nel midollo spinale attraverso la radice dorsale (tipica delle terminazioni sensitive).
Una volta raggiunto il midollo spinale hanno come centro di integrazione la zona
del fascicolo gracile appartenete alla sostanza bianca del corno posteriore.
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NEURONI SENSITIVI
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Neurone... percorso verso il midollo... entrano nel midollo tramite la...
Neuroni provenienti dal corpuscolo del Pacini -Ramo posteriore radice dorsale (afferente sensitiva)
-Rami meningei
Neuroni provenienti dall’epidermide e dai fusi -Ramo anteriore, dal plesso radice dorsale (afferente sensitiva)
neuromuscolari -(ma anche posteriore)
Neuroni provenienti dai recettori viscerali - Nervi splancnici + ramo comunicante bianco = radice dorsale (afferente sensitiva)
Ramo anteriore
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MOTONEURONI INFERIORI
Escono dal midollo spinale attraversando la radice ventrale ma, una volta usciti dal
forame, utilizzano sia il ramo anteriore che il ramo posteriore del nervo spinale.
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NEURONI NEUROVEGETATIVI ORTOSIMPATICI PRE-GANGLIARI
I soma dei neuroni orto provengono da una regione della sostanza grigia detta colonna grigia
intermedio laterale. Questa regione appartiene alla zona intermedia della sostanza grigia e si
estende verticalmente per un tratto di midollo che va dai neuromeri D1 a L2 (leggera variabilità a
seconda dei testi).
Gli assoni di questi neuroni escono dal midollo spinale attraversando la radice ventrale e, dopo aver
percorso un breve tratto del nervo spinale, raggiungono il ganglio della catena latero-verterbale "di
Laruelle” attraverso il ramo comunicante bianco.
All’interno del ganglio vertebrale, alcuni contraggono sinapsi con altri neuroni neurovegetativi detti
post-gangliari (assone corto!), mentre altri NON contraggono sinapsi, in quanto la andranno a fare in
altri gangli:
- posti in prossimità dei visceri, davanti all’aorta, detti appunto gangli prevertebrali o aortici (qui,
l’assone è molto lungo) tramite diramazioni chiamate a loro volta nervi splancnici
- oppure sempre sul ganglio della catena l.v. ma ad altri livelli superiori e/o inferiori, come ad es. nei
gangli cervicali (es.: per la porzione mediastinica dell’esofago) [in questo caso l’assone è di media
lunghezza] o nei gangli sacrali (es.: vescica), in quanto abbiamo detto che i soma dei pre-gangliari
ortosimpatici originano SOLO dal tratto D1 a L2 (no cervicale, no sacrale). Vedi immagine seguente
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DONEC QUIS NUNC
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NEURONI NEUROVEGETATIVI ORTOSIMPATICI POS T -
GANGLIARI
Alla luce di quanto appena visto, la tipologia di fibra post-gangliare dipenderà dal tipo di ganglio in
cui è avvenuta la sinapsi e, ovviamente, da cosa si andrà ad innervare!!!!!
1) Se la sinapsi avviene nel ganglio della catena latero-vertebrale, i post gangliari possono
prendere diverse vie:
- rientrano nel nervo spinale attraverso il ramo comunicante grigio, per poi dirigersi (utilizzando
sia il ramo anteriore che quello posteriore) verso vasi, muscoli lisci, ghiandole sudoripare e
muscoli erettori del pelo.
- si dirigono verso il cuore (nei nervi cardiaci), bronchi e polmoni (nei plessi polmonari), esofago,
laringe e faringe (nelle relative diramazioni) o, ancora, verso organi situati all’interno del cranio
(occhio —> midriasi pupillare; ghiandole lacrimali; ghiandole salivari; mucose del naso, palato e
della bocca)
2) Se la sinapsi non avviene nel ganglio della catena l.v. ma nei gangli pre-vertebrali/aortici, i
pre-gangliari dovranno viaggiare più a lungo, all’interno di diramazioni conosciute col nome di
nervi splancnici, per poi sinapsare coi post-gangliari, i quali termineranno la corsa su visceri,
ghiandole e cellule immunitarie
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NEURONI NEUROVEGETATIVI PARASIMPATICI
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S TRUTTURA
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IN CONCLUSIONE… ALCUNE CONSIDERAZIONI
Questa varietà di neuroni è necessaria per lo svolgimento delle attività volontarie, vegetative e
riflesse.
La capacità di muovere un muscolo, la sensibilità della cute, la presenza dei riflessi e lo svolgimento
delle funzioni viscerali sono garantite dall’attività di questi neuroni, e dalla funzionalità dei nervi che li
ospitano.
Nell’istante in cui si istaura la lesione osteopatica il sistema nervoso attiverà una serie di risposte
tendenti a riportare la situazione allo stato originario (normalizzazione): se ciò non è possibile
l’informazione percorrerà altre vie alla ricerca di soluzioni che possano riportare il sistema in uno
stato di equilibrio compatibile con la vita (compenso).
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BIBLIOGRAFIA
Per la parte osteopatica
1. Dispense ed elaborati Prof. Massimo Tonietto D.O.