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Le fibre dei muscoli scheletrici si contraggono solo se stimolate dall' innervazione che regola l'

ampiezza e l' intensità della contrazione. La placca motrice è la struttura in cui una espansione
nervosa e una fibra nervosa giungono a contatto e l' espansione nervosa stimola la fibra muscolare a
contrarsi. Ogni fibra muscolare è dotata di una sola placca motrice , ma ogni fibra nervosa può
innervare più placche nervose. L' insieme di un neurone motore e di tutte le fibre muscolari sotto il
suo controllo è detto unità motoria. Una placca motrice ha forma discoidale ed è costituito da una
componente nervosa detta piede della placca e da una componente muscolare detta suola della
placca. Tra queste due parti si trova il cosidetto apparato sottoneuronale. Nel piede della placca
motrice, corti prolungamenti dell' assone presentano dei tratti dilatati a forma di bottoni. La suola
della placca motrice sono accumulati numerosi nuclei, la membrana plasmatica della suola si
introflette in profonde e ramificate invaginazioni laminari dette pliche giunzionali. La placca
motrice funziona quindi come una sinapsi. Al collagene di tipo IV della lamina basale è legato l'
enzima acetilcolineasi, che idrolizza l' acetilcolina dopo che essa ha svolto il suo ruolo per
permettere ai recettori di recuperare la sensibilità per un nuovo ciclo di eccitazione. L' innervazione
motoria del tessuto muscolare liscio e del miocardio è fornita da fibre amieliniche, le terminazioni
motrici per il tessuto muscolare liscio assomigliano alle placche motrici ma senza invaginazioni nel
plasmalemma, con una sola lamina basale e forma numerose espansioni contenenti vescicole di
neurotrasmettitore, questo prende il nome di bouton en passant ed è caratteristico per organi in cui
lo stimolo avviene spontaneamente. I recettori incapsulati dei tessuti connettivi hanno diametro da
parecchie decine di micron a qualche millimetro e sono anche definiti corpuscoli sensitivi. L'
espansione nervosa è circondata in successione da cellule di neuroglia terminale(in continuazione
con le cellule di Swann), da una membrana basale(in continuità con l' endonervio), e da una
capsula(in continuità con il perinervio). Nei corpuscoli giunge e si ramifica anche una fibra
amielinica efferente del sistema nervoso autonomo. All'estremità dei tendini verso il ventre
muscolare si trovano gli organi muscolo tendinei di Golgi, che sono simili per struttura e funzione
ai corpuscoli di Ruffini. Nel ventre muscolare si trovano i fusi neuromuscolari, che sono recettori
costituiti anche da fibre muscolari ed intorno a queste si distribuiscono le diramazioni dell'
espansione nervosa. Le fibre muscolari fusali si dividono in fibre a catena nucleare (ogni fuso ne
contiene 2\3), le fibre a sacco nucleare con estremità al di fuori della capsula e ogni fuso ne
contiene 1\2). Terminazioni dette primarie sono localizzate intorno a tutte le fibre fusali che
prendono il nome di anulospirali perché decorrono a spirale intorno alle fibre muscolari. Il fuso
neuromuscolare è servito da fibre efferenti, che terminano con piccole placche motrici a ridosso
delle fibre fusali in modo che anche queste come le fibre extrafusali possono contrarsi. Il sistema
nervoso autonomo è costituito da una serie di vie e centri nervosi deputati alla regolazione di
funzioni della vita vegetativa. Il sistema nervoso autonomo si divide in due grandi sezioni,il sistema
simpatico e il sistema parasimpatico. Nei gangli del sistema nervoso autonomo giungono sia
impulsi afferenti generati in periferia, sia impulsi efferenti generati nel SNC o in altri gangli
simpatici e vengono generate risposte risposte che sono trasmesse alle cellule che le devono
mandarle ad effetto attraverso il neurite dei neuroni gangliari. I neuroni enterici si possono
classificare in due tipi in base alle caratteristiche dei prolungamenti. I neuroni di tipo I di Dogiel
hanno un solo prolungamento lungo e molti corti, i neuroni di II tipo di Dogiel hanno diversi
processi lunghi e probabilmente più di uno corrisponde a un neurite. La sensibilità viscerale dipende
principalmente da branche periferiche di neuroni a T dei gangli dei nervi celebrospinali. I neuroni
sono una popolazione di cellule statiche o perenni, che perdono dopo la nascita la capacità di
dividersi e hanno una durata di vita che coincide con quella dell' organismo a cui appartengono,
pertanto una lesione di un neurone provoca un danno permanente che non può essere riparato. Se la
lesione interessa la fibra nervosa del SNP, questa si può rigenerare.

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