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BOCCACCIO

Dedica del Decameron alle donne

Boccaccio nel Proemio si rivolge alle donne come lettrici privilegiate del Decameron: questa scena rivela la
consapevolezza con la quale B. si accinge a definire il nuovo genere narrativo della novella destinato ad un
pubblico. Le donne assumono per la prima volta un ruolo esplicitamente importante. L’appello alle donne è
inoltre connesso alla materia erotica (nella tradizione cortese la donna è sempre stata associata alla
gentilezza e all’amore). La finalità dell’opera è alleviare la noia della donne arrecare loro qualche conforto
intrattenendo la loro immaginazione e ciò significò una nuova apertura nella narrativa: ossia il consumo, il
puro diletto e il piacere che nasce dalla fantasticheria e dall’invenzione.

Cambiamento di poetica

La struttura del Decameron è fondata su una cornice che contiene vari racconti. Scritto fra il 1349 e il 1351,
si tratta di 100 novelle narrate in 10 giorni da una brigata di 10 giovani ognuno dei quali racconta una
novella al giorno. Quest’opera caratterizzata dal genere della novellistica giunge alla sua piena affermazione
e ne costituirà per secoli principale modello.

La tendenza giovanile di Boccaccio dello sperimentalismo (a tentare generi letterari e stili diversi a mettere
in scena le situazioni più varie) trova il suo naturale sbocco nel realismo del Decameron che rappresenta
tutti gli aspetti della società mercantile e il cortese del basso medioevo.

Si tratta di una sorta di vasta articolata commedia sociale capace di descrivere personaggi e ambienti di
ogni ceto. Sul piano autobiografico esso è la sintesi delle due esperienze di vita vissute dall’autore: quella
cortese napoletana e quella comunale e borghese fiorentina. D’altra parte sul piano letterario invece si
tratta di un capolavoro della letteratura tardogotica poiché riflette e illumina la società feudale borghese e
anche perché cerca di conciliare la nostalgia per gli antichi valori cortesi con i nuovi costumi e nuovi valori
laici della borghesia mercantile (l’ingegno l’industria individuale e la furbizia).

Boccaccio inoltre prova a mescolare stili diversi, dà vita così al plurilinguismo e pluristilismo del Decameron
impiegati su vasta scala. Poiché l’opera presenta livelli sociali differenti e transita da situazioni sublimi a
situazioni mediocri, lo stile passa dal tragico al comico mantenendo, tuttavia, nel complesso la sua unità.

La struttura narrativa è ormai quella del racconto disteso e articolato sottratto a secchezze didattiche e
dimostrative (si fa riferimento alla Divina Commedia di Dante). Ha l’intento immediato di far ridere.

Quanto alla poetica B. si propone di divertire e di consolare tramite la semplice rappresentazione di


comportamenti umani escludendo contenuti di carattere morale/religioso.

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