Le forme del romanzo, inoltre, non si trovano più d’accordo con le nuove scoperte rivoluzionarie in
ambito scientifico e psicologico cadono le certezze del Positivismo
Freud – analisi interiore dell’agire umano
Bergson – frapposizione tra il tempo matematico e quello della vita
Einstein – teoria della relatività temporale
Nuovi progressi tecnologici: metropolitana, aeroplano
In vista di questi nuovi sconvolgimenti, il romanzo non si presenta più come una chiave di lettura
della realtà c’è un diffuso sentimento di malessere per una narrativa incapace di assumere le
nuove frontiere del reale (elementi che incidono profondamente sulla consapevolezza dell’io e del
mondo che lo circonda).
↓
Questa mancanza ha comunque una consapevolezza nelle riviste letterarie si promuove il dibattito
per discutere lo statuto del romanzo:
NRF (Nouvelle Revue Française) gruppo di artisti e letterati riuniti attorno a GIDE
↓
punto di equilibrio tra tradizione e innovazione:
rispetto di classicismo e proiettata verso il futuro
nessun dogma limita il libero confronto
alcune case editrici importanti (Gallimard) collaborano con la rivista
Problemi principali:
Rappresentazione del Tempo: viene messa in discussione la linearità logico-cronologica del
racconto tradizionale per togliere il “determinismo” che portava ogni logica alla conclusione
finale e naturale che scaturiva dagli elementi raccontati fino a quel momento (teleologismo).
↓
Carattere fortemente antinaturalistico del nuovo romanzo: lo sviluppo dell’opera si discosta dalla
deduzione
Rappresentazione del Personaggio: deve risultare estraneo agli occhi del suo stesso creatore
↓
Rifiuto del narratore onnisciente
Lo scopo del romanzo è dunque quello di riflettere il periodo culturale gli orizzonti aperti da
scienza e filosofia hanno incrinato la fiducia in un universo ordinato, logico intellegibile. Il romanzo si
impegna quindi in uan disarticolazione dell’architettura del racconto tradizionale e si fa
TRADUZIONE NARRATIVA DELLA MUTATA PERCEZIONE DELLE CATEGORIE DEL REALE
(trasposizione della percezione dl reale)
Robbie-Grillet: teorizza il romanzo prefigurato da Rivière (rende omaggio a Flaubert, il primo a far
vacillare i capisaldi del romanzo balzacchiano) in una chiave fortemente anti romanzesca il
romanzo diventa un luogo di contestazione del romanzo stesso (sperimentazione formale che
raggiunge le sue vette più alte nel 900)
Nuovo procedimento narrativo volto a riflettere all’interno del romanzo una critica al romanzo stesso,
destinata a diventare la tecnica privilegiata del Nouveau Roman: la mise en abyme
↓
Teorizzata da Gide nel 1893,
centrale nei Faux Monnayeurs
il romanzo riflette su sé stesso nonostante le grandi crisi internazionali del secolo: può dunque
apparire singolare che ci sia un’autocritica piuttosto che una riflessione della storia e sulla storia
↓
In realtà : la crisi dell’umanesimo tradizionale e il declino dei valori del passato sono ampiamente
rappresentati sul piano tematico. Tuttavia, la disillusione dell’uomo sul fatto di essere il miglior essere
vivente porta a voler interiorizzare il suo universo interiore e descrivere gli aspetti di questo nuovo
centro di interesse piuttosto delle barbarie a cui si è autocondannato. Il rinnovo degli strumenti
espressivi era urgente e ineludibile in relazione al corso apparentemente incontrollato che la storia
aveva assunto in quel momento della narrazione
A prevalere sono però la continua tensione verso il futuro, le sperimentazioni, il senso di avventura
↓
La guerra stessa non sembra essere un particolare momento di frattura, è solo un intervallo tra la
Belle Epoque e Les Années Folles
È solo negli anni 30 che il romanzo finalmente si apre ad accogliere nuove questioni etiche e
intellettuali.
Il RÉCIT POÉTIQUE:
In questo contesto di scontro con la realtà , si accosta la finzione narrativa alle caratteristiche poetiche
dell’ultimo simbolismo il récit poétique si impone come via di emancipazione dla realismo:
Tempo: frammentato e condensato in istanti privilegiati
Personaggi: esseri sospesi tra sogno e realtà (bovarismo), senza radici (Rimbaud), si
trasformano in simboli e allegorie
Si preferisce la struttura circolare: negando il tempo si nega l’avvenire costruzione di un
sistema chiuso
Lo Spazio: spesso ricco di simbolismi che rimandano ad una seconda realtà o ad un arealtà
allegorica
Opera che inaugura il récit: Les Grand Meaulnes, Alain-Fournier la realtà è racontata attraverso
lo sguardo semplice ed estraniato di adolescenti e dell’infanzia, capace di cogliere le meraviglie del
quotidiano (nietzsche, epicuro)
L’infanzia ha un ruolo centrale nella stesura di questi récit poétique
↓
Ci sono rievocazioni di mometi o stationi, di giochi, sogni, fantasticherie che rendono efficaciemente il
tempo acronico e ripetitivo dell’infanzia per ribadire l’ESTRANEITÀ DAL MONDO ADULTO
Les Enfants Terribles ragazzi terribili, dissoluti, criminali, puri e innocenti che si abbandonano ad
uno stato di semicoscienza che annulla spazione e tempo, combinando sogno e realtà come in una
sorta di bovarismo.
IL ROMANZO DI GUERRA:
Sempre legato al contesto adolescenziale, entra in gioco anche l’aspetto della guerra. Nel 1914 sono
proprio i giovani infatti che sono chiamati al fronte e questo diede ispirazione a molti autori dell’epoca
↓
Per questi ragazzi, la realtà avrebbe assunto la nuova tinta della tragedia, ben lontano dall’ideale di
guerra purificatrice, i superstiti avrebbero poi descritto le loro storie smentendo l’ideologia positiva.
Tornano testimonianze che raccontano dell’introduzione della tecnologia come mezzo dell’eccidio di
massa
↓
“massacro meccanico”
Di fronte a questo, la letteratura trova il suo compito non tanto nel giudizio morale, ma nella
testimonianza nel pieno dello sviluppo avanguardistico (coloro che avevano ripudiato la
dimensione realistica), il romanzo della Grande Guerra recupera molto la dimensione naturalistica.
Solo nel corso degli anni ’30 ci sarà un abbandono della narrativa fondata sul ricordo delle trincee
puro e semplice, nel suo linguaggio crudo e dai toni documentari, per iniziare un vero e proprio
dibattito sulla società e sulla coscienza etica degli errori che erano stati compiuti durante la prima
guerra mondiale.
Céline: « abattoir »
La Rochelle: « cette guerre de fer et non de muscles »
IL ROMANZO FIUME:
Mentre in generale si registra un genere completamente rovesciato di romanzo, una parte della
narrativa del primo Novecento, si rifà comunque ai grandi modelli realisti e naturalisti dell’800 (Hugo,
Balzac, Zola, Flaubert) ma aggiornando la lezione
↓
Vengono apportate delle varianti:
Riflessioni limitate al periodo contemporaneo
Estrazione sociale borghese per i protagonisti
Romanzo ciclico: forma privilegiata
Lo sforzo è duplice: definire nuove forme narrative che rispecchiano l’autenticità del reale e dare del
reale stesso una lettura ideologica.
La denominazione del “romanzo fiume” nasce con i dieci volumi del primo ciclo narrativo del ‘900,
ovvero il Jean-Christophe di Rolland ruota attorno all’iniziazione sentimentale, intellettuale e
umana di un musicista tedesco a cui l’autore affida il compito di convertire le cose del mondo in un
linguaggio (musicale) che le purifiche e le innalzi al sublime in un inno ai valori morali e alle verità
dello spirito.
IL RÉCIT SURREALISTA:
Temi: abolizione dei confini tra sogno e realtà , ricerca del meraviglioso quotidiano, negazione delle
coordinate spazio-temporali, scoperta di un senso nascosto, abbandono della casualità oggettiva.
↓
Elementi molto presenti nella narrativa quanto nel récit poétique, ma che assumono caratteristiche
specifiche. Ad esempio, l’atto dello scrivere appartiene più alla letteratura della vita, il che porta ad un
rifiuto della capacità logico razionale di formulare un concetto consciamente, a favore dell’inconscio.
Nadja: modello teorizzato di récit surrealista. Il fil rouge è un incontro fortuito realmente avvenuto tra
Breton e una complessa figura femminile capace di uno sguardo inconsueto e ispiratore nel quale
l’autore individua l’essenza stessa del Surrealismo
Louis Aragon si pone il problema della natura estetica della bellezza moderna: che cos’è, qual è
la sua natura?
Il protagonista del romanzo deve imparare a passare dalla contemplazione all’azione e dalla
concezione della Bellezza come Arte a quella della Bellezza come realtà tangibile.
Tuttavia proprio per la sua definizione di “romanzo”, Aragon verrà ripudiato dal padre del
surrealismo, Breton, che vedrà solo in Julien Gracq un romanziere incondizionatamente
apprezzato, scrittore in realtà lontano dallo spirito del movimento
PARENTESI GIDE
I primi testi si confrontano con la formazione simbolista dell’autore:
Disinteresse per l’intreccio
Compiacimento introspettivo
Evocazione di atmosfere rarefatte e venate di spiritualità
I motivi sono tuttavia nuovi e personali destinati a maturare come:
Angelismo – dissociazione tra spirito e sensi con la sofferta rinuncia all’amore
Predilezione diaristica, costruzione en abyme che pone al centro la metanarrativa (personaggio
=mautore impegnato con problemi di composizione letteraria)
Con Paludes si liquida l’eredità simbolista componimento satirico del clima di soffocamento e
stagnazione della fin de siècle
Le dinamiche esistenziale della prima parte della sua produzione trova riscontro nella narrativa del
récit (matrice classica)
↓
Racconto introspettivo in
prima persona
↓
Emancipazione dall’estetica simbolista
Parallelamente al récit prende piede anche un altro genere: il sotie (farsa medievale)
Ironia – proposito satirico
Inverosomiglianza dell’intreccio – cornice irreale
Les Caves du Vatican (sotie) ferrea logica della causalità , asse portante del romanzo realista è
brutalmente irrisa e sovvertita da personaggi grotteschi in una storia carica di rocambolesche
peripezie, al pari di qualsiasi forma di determinismo: libertà compositiva che sfocia nello scandaloso
Les Faux Monnayeurs unica storia a cui Gide riconosce la dignità di “romanzo”
Si differenzia dal rècit per: Si differenzia dalla sotie per:
Complessità tematica Assenza di un partito preso ludico
Strutturalità
Molteplicità dei punti di vista
Il romanzo ruota attorno a due poli, perciò si può leggere in modo plurale:
Bildungsroman: il percorso di crescita di due adolescenti.
↓ ↓
Si muovono dentro una società composta complessa articolazione polifonica:
famiglia,
da giovani e adulti contagiati da una vera religione, omosessualità , lotta fra bene e male
e propria malafede e inautenticità . Edonismo, puritanismo, attrazione per il
viaggio
Proust non intende la rinuncia alla rappresentazione autobiografica, bensì rende chiaro che l’illusione
mimetica è solo un’illusione: ricerca di una fonte non biografica ma estetica per la costruzione di un
altro “io” che costituisce la materia unificante e il filo essenziale di tutta la Recherche (produzione di
un io profondo che trasfigura la scrittura in opera, qualcosa che manifestiamo nelle nostre abitudini,
nella società , nei nostri vizi, ma che non siamo strettamente e biograficamente noi)
La difficoltà di questa costruzione sta nel fatto che è impossibile far avvenire il contatto con l’io
profondo in modo volontario (sterilità della costruzione volontaria del ricordo):
occorre l’aiuto della memoria involontaria capace di sorprendere lo stesso artista
l’opera non può basarsi su un ricordo sterile preso dalla memoria volontaria, ma dal soccorso di una
MEMORIA INVOLONTARIA per prestarsi alla ricostruzione dell’edificio immenso del ricordo
↓
Capace di far rivivere il tempo trascorso non come lontana reminiscenza
Ma nella sua qualità di esperienza viva
↓
Esistono momenti privilegiati in cui il passato si riattiva (la Madelaine)
Il tempo è dunque un elemento essenziale della Recherche: un tempo psichico e non cronologico che
aprendosi in spazi epifanici non segue il tempo cronologico, ma, anzi, ne sconvolge le leggi, negando la
morte (il passato irrompe nel presente)
↓
Rispetto al tempo cronologico della narrazione, quello personale del protagonista coincide quindi, nei
suoi momenti più significativi con la dimensione extratemporale di una sospensione estatica le
ultime pagine della Recherche servono al narratore per trovare la sorgente principale dell’arte che si
sottrae alle coordinate SPAZIO-TEMPORALI (immortalità dell’arte l’arte nega la morte)
La sospensione estatica ha caratteristiche preparatorie del sonno e del risveglio: la narrazione del
protagonista dall’infanzia all’età adulta esiste tra sonno e veglia (vita e morte) in un tempo in cui
l’identità è incerta, l’individuo è titubante sulle coordinate spazio temporali, il pensiero è illogico.
Du Cô té de Chez Swann: primo dei sette volumi della Recherche vera e propria ouverture
↓
Basato su un sistema di opposizioni binarie:
metafora della BIFORCAZIONE Si apre nella passeggiata verso Méséglise. “cô té de chez Swann”
e “cô tés des Guermantes” (famiglia aristocratica), più lunga.
Riferimenti topografici, tematiche testuali : amore e gelosia, da un lato, fantasticheria idolatrica
del Narratore bambino intorno al prestigio della nobiltà
Le tematiche della prima opera si svolgono poi per tutta la Recherche: memoria involontaria (petite
madeleine), la gelosia (un amour de Swann) , il ruolo dell’arte, lo snobismo.
I romanzi dopo, hanno la funziona di arricchire le storie dei personaggi e dilatare le tematiche
introdotte in Swann.
L’ispirazione è anche di tipo musicale: WAGNER, la sinfonia
E architettonica: la costruzione di una cattedrale
Al settimo volume, Le Temps Retrouvé si richiude a cerchio (roman à boucle) precisandone le chiavi
estetiche e testuali
Intorno al 1930, riprende anche la coscienza del colonialismo come misfatto: la letteratura diventa
cosmopolita e internazionale, diversi scrittori del tempo si interessano e vengono influenzati da
culture extraeuropee:
Gide, il Congo
Malraux, l’Indocina questi scrittori cercano una risposto alle loro crisi esistenziali
Artaud, il Messico abbandonando l’Europa
- si ribalta il concetto del white man’s burden: l’Europa è ora barbara e dominata dalla
scissione e dai fantasmi del colonialismo e dalla responsabilità del conflitto mondiale
Due fronti:
- filosoficamente si sviluppa il problema dell’evasione: si registra un mutamento di
sensibilità segnalato dalla letteratura contemporanea che ne enfatizza la portata fino a
parlare di un nuovo mal du siècle.
Alla descrizione dello spazio geografico si sostituisce una duplice esplorazione letteraria:
Spazio della scrittura
Tecniche narrative
La narrazione registra una perdita di un centro che si ricompensa con la creazione di un ritmo
affidandosi a una voce forte, capace di trascinare il lettore nei labirinti del divagare.
I viaggi di:
Cendras: i viaggi di avventura sono estremizzati filosoficamente (evasioni da carceri,
ospedali)
Dan Yack: il su ricordo autobiografico di una vita che cerca di evadere con l’azione dalla
gabbia esistenziale
De Saint-Exupéry: attraverso i voli aerei ridisegna lo spazio geografico con una diversa
percezione del mondo e del corpo, mosso (in modo quasi trascendentale) da una volontà di
superamento di sé.
Malraux: scrive dei romanzi ispirati alla sua esperienza in Asia:
o Les Conquerants: analisis dei valori della vecchia europa
o La Condition Humaine: ancoraggio alla realtà storica e l’integrazione della politica nella
finzione romanzesca fanno tutt’uno con la problematica della storia e del senso della
vita
o La Voie Royale: evocazione di un’Asia identificata con la giungla.
Dopo l’ascesa al potere di Hitler, scrive un romanzo sull’universo concentrazionario (Le Temps
du mépris) una sorta di manifesto nella mobilitazione antifascista degli intellettuali
Intorno al dramma della guerra civile spagnola (che preludeva a una nuova catastrofe
mondiale), scrive L’Espoir, dove vengono ricreati i primi otto mesi della guerra civile spagnola
Complementare all’esotismo e alla proposta surrealista, c’è anche la riscoperta della natura famigliare:
Jean Giono: Per Giono è il rapporto tra l’uomo e la natura e provocare le domande
fondamentali della vita
L’uomo non è il centro di tutto e deve essere ricollocato al suo posto (contro la concezione
antropocentrica)
Il rapporto con la natura è espressamente contrapposto all’artifizio della vita urbana
Con Noé elabora un romanzo sulla costruzione del romanzo viene messa in scena la fabbricazione
del romanzo tramite l’esposizione della vita quotidiana dell’autore che interviene direttamente nella
narrazione per spiegare il processo con cui i dati reali vengono trasformati in finzione.
Coscienze irrequiete:
Alcuni grandi romanzieri cattolici rivolgono lo sguardo all’esplorazione deil’io sulla base del mistero
del male, catastrofe esistenziale che trascinano sia l’odio che l’amore nel senso di impotenza hce
conduce alla follia o alla morte
Si tratta di una rielaborazione dell’inferno delle relazioni umane vivono la fede in maniera
intransigente con violenza pascaliana
Dal punto di vista formale vengono rifiutate le tecniche del romanzo d’analisi quanto la concezione del
personaggio balzacchiano i cui atti corrispondono ad un determinato carattere in base ad un logica
causale. L’individuo è piuttosto dominato da forze opposte che agiscono dentro di lui, invece che
influenzato drammaticamente dall’ambiente circostante rende problematico il tentativo di trovare
la via della salvezza.
La forma romanzesca evidenza quindi IL NULLA, l’aridità della solitudine e della disperazione in un
mondo dominato dal male perché privo di Dio.
I conflitti sono al centro della scena: la coerenza psicologica e l’ordine logico passano in secondo piano
rispetto alla rappresentazione conflittuale
Impegno sociale: la civiltà può essere formata solo da individui liberi sostenuti da valori disinteressati
e non da individui alienati sottomessi alla grande metanarrazione ottocentesca.
Green: i suoi personaggi si sentono condannati alla solitudine e ad una vita soffocante solo
chi è dotato di lucida coscienza può quindi uscire da questa situazione. Coloro che non
possiedono tale lucidità sono considerate <anime morte>
↓
per superare questo stato di si tenta allora un’apertura verso l’alterità mediante due vie (comunque
destinate al fallimento):
o La ricerca di un altrove nella passione che non garantisce davvero la comunicazione
o Il ricordo al sogno visionario che riduce l’individuo all’interno di se stesso
Jouve: la sua opera testimonia un sofferto senso religioso in una sofferta dimensione erotica.
Le scritture gli riveleranno lo spirito, la psicanalisi costituisce per lui il diritto della carne.
Questo conflitto irrisolto sarà molto presente nella sua opera Paulina 1880, dove si inaugura la
tensione tra Eros e Thanatos che sarà sempre presente nei suoi romanzi, soprattutto per
quanto riguarda i personaggi femminili.
Verso il realismo:
Alcuni eventi storici riportano l’attenzione degli scrittori sulla realtà che li circonda a causa
dell’apertura di un’epoca opposta alle speranze:
La grande depressione in seguito al crollo della borsa del ‘29
Avvento del nazismo
Presagio di una nuova guerra mondiale
Crisi del sistema democratico che si traduce in “crise de l’ésprit”
La drammatizzazione di questi eventi apre il dibattito sulla funzione sociale e storica della letteratura,
in particolare sui rapporti politici e letterari.
Gli intellettuali iniziano a sentirsi in dovere di intervenire nelle vicende della polis.
In questa molteplicità di percorsi divergenti prende piede un movimento i difesa della pace:
nel ’32 viene creata l’Association des écrivains et artistes révolutionnaires.
Nel ’34 viene creato il Comité de vigilance des intellectuels anntifascistes
Nel 35 viene creato il Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura
Gide, come presidente d’onore pronuncia una violenta requisitoria contro il carattere artificioso e
costruito della letteratura francese, inneggiando ad un radicale rinnovamento: si riscopre il
naturalismo come una scrittura diretta, trasparente e accessibile a tutti.
Il romanzo poliziesco prende piede proprio in questi anni e trova la sua voce in George Simenon,
che con il suo personaggio, il commissario Maigret crea una vera e propria produzione romanzesca.
I romanzi polizieschi vengono apprezzati dal grande pubblico, ma la narrativa poliziesca americana
arriverà anche a Sartre, Queneau e Vian che ne replicheranno la struttura e alcuni meccanismi per la
costruzioni dei loro romanzi.
Ø Bataille:
Ø Blanchot:
Ø Des Forêts:
Scavando nei processi psichici che stanno all’origine della sofferenza del male Kafka scrive della
disumanizzazione del soggetto in balia di potenze oscure, il racconto può diventare il luogo in cui
elaborare concretamente una metafisica.
Alla scrittura narrativa si chiede di accorciare le distanze che la separano dal vissuto sia sul terreno
della temporalità che su quello dell’oralità , consumando la rottura con una tradizione di analisi
psicologica (criterio di modernità romanzesca)
“liberati da Proust” e dalla “vita interiore”. la grande sfida è portare alla luce la dimensione
metafisica che sta al fondo dei comportamenti umani: la postulazione di un senso della vita,
l’esperienza dell’assurdo della condizione umana, la noia nel senso pascaliano del termine.
Ø Drieu de la Rochelle
PARENTESI CÉLINE
Voyage au bout de la nuit : il protagonista assiste alla catastrofe bellica che diventa l’evento rivelatore
di una tragica verità che inficia ogni discorso ideologico con cui si tendeva a giustificare la guerra
↓
La guerra è percepita come rivelatore dello spirito umano, prova che in realtà la verità di questo
mondo è la morte
↓
Il desiderio dell’uomo è quello di uccidere ed essere ucciso, come nell’impulso di morte teorizzato da
Freud.
Celine non vuole far teorizzare il senso di morte come un oggetto di riflessione da parte dell’uomo, ma
punta a farlo percepire attraverso la materialità del corpo (l’uomo si identifica con Céline prima di
tutto con la sua fisicità )
↓
si tratta infatti di un corpo costantemente minacciato dalla morte, in quanto fragile involucro soggetto
alla natura
Céline ritiene che ogni interrogativo sul senso della vita trovi la sua origine proprio nella morte,
ovvero nel rapporto che con essa si instaura
Essa abolisce ogni gerarchia tra umano e non umano, e tutto travolfe nello stesso caos organico,
connotato dalla ripetizione ossessiva degli aggettivi
L’ottimismo del pensiero europeo, scocco da Nietzsche e Schopenhauer viene completamente scosso
dalla guerra e Céline inscrive nel romanzo la coscienza di questo fallimento, assumendolo come
esperienza esistenziale fondamentale (qualcosa che viene dalla contestualità )
La morte in quanto dimensione insita nella vita è intrinseca nell’uomo e scatena desiderio di uccidere
non solo in tempo di guerra, ma anche in tempo di pace
↓
Si prospetta quindi un vero e proprio pessimismo antropologico basato sul pensiero che lo stato di
natura dell’uomo contenga in sé il seme della sua malvagità .
Con Céline non viene concesso nulla all’illusione romanzesca, è un precursore della teoria assurda e
brutale di Sartre e Camus
Forma: per esprimere tale visione dell’esistenza, Céline opera una vera e propria rivoluzione
linguistica, sostituendo la prosa della letteratura francese con il linguaggio parlato, considerato come
più in diretto contatto con la realtà .
Si procede dunque per una trasposizione del linguaggio vivo nella scrittura tramite un meticoloso
esercizio di stile che non opera una mera trascrizione ma una deformazione preliminare della lingua
per ottenere un effetto parlato in cui è coinvolta l’attività del lettore.
↓
il risultato è una lingua viva che permette l’andamento naturale del pensiero sul piano emozionale sen
za ricorrere alla sua ricostruzione logica (rifiuto positivista) scegliere di rendere letteraria la
lingua popolare
↓
Operazione legata all’inconscio, alla comunicazione e ai processi di traduzione viene rifiutata la
ricostruzione logico-razionale del pensiero
CRITICA SOCIALE: La guerra non rivela solo la pulsione di morte dell’uomo ma anche l’uso
strumentale che ne fanno alcuni per trarne benefici e proventi, viene messa al banco degli imputati
l’ipocrisia della retorica patriottarda in virtù della quale, sotto il pretesto della salvezza del paese e
della civiltà si inviano migliaia di persone a morire mentre il vero movente è quello economico.
↓
La denuncia della realtà coloniale in Africa
e del processo di alienazione dovuto al processo
tecnologico americano danno luogo ad una critica
radicale che però
NON DA LUOGO AD ALCUNA ETICA SALVIFICA
Lo scoppio di altri conflitti genereranno ulteriori trasformazioni della scrittura un nuovo evento
infatti pretende e ricerca un cambiamento stilistico e linguistico, una trasformazione della scrittura
che garantisca la sintesi del momento e una comprensione senza filtri
Rapporto con il lettore: Céline ha sempre mantenuto un rapporto molto oscuro con il lettore, ma
prima della seconda guerra mondiale si era limitato a sgretolare le sue certezze e rivelargli
costantemente la luttuosa verità dell’esistenza
↓
Dopo la seconda guerra mondiale: il lettore assume l’immagine di nemico pronto a condannarlo per la
sua ideologia antisemita esposta nella saggistica degli anni Trenta (pamphlets)
o Mea culpa
o Bagatelles pour un massacre
o L’école des cadavres
o Les Beaux Draps
Potenziano fino al parossismo il ventaglio ideologico francese piccoloborghese, conservatore,
antidreyfusardo.
Al fine di comprendere il fenomeno
Kristeva: autodifesa violenta contro il rischio di dissoluzione dell’io, la costituzione di un’identità
rassicurante
Richard: Céline attribuisce a un elemento esterno la causa della fragilità dell’uomo e la sua tendenza
al débraillement cioè all’emorragia del suo essere. Il responsabile sarebbe appunto l’Ebreo, concepito
come entità vitale che si insinua nel corpo sano dell’individuo e lo disgrega in quanto entità disgregata
a sua volta (frutto di mescolanza di razze)
Nei romanzi sono invece pressoché assenti le tematiche antisemiti è all’opera una differente lotta
contro la morte, per rita5rdarla o opporre un antidoto che apra la possibilità di un senso.
o La scrittura come medicina salva l’uomo dal deperimento
o La danza l’arte che permette di resistere all’opera disgregatrice del tempo, i quanto tramuta
in forma il movimento del corpo (che da l’esistenza)
La danza diventa metafora della scrittura perché il discorso viene organizzato in una forma, seppur
frammentaria che trova in sé una necessità destinata a durare in un equilibrio instabile e nel
movimento assicurato da ogni atto di lettura.
PARENTESI SARTRE
Questo viene radicalizzato fino ad eliminare ogni residuo di trascendentale l’io viene espulso dalla
coscienza perché ritenuto trascendente, esterno siccome si forma a contatto con gli oggetti che
intenziona
Nell’umanesimo esistenzialista di Sartre l’uomo è privo di un’essenza stabile, è continuamente
dislocato “fuori di sé” senza alcun principio che ne garantisca la natura.
Questo umanesimo si configura sul piano totalmente immanente in cui l’uomo a partire da una totale
assenza di stabilità e unità dovrà costruire se stesso in base ad un progetto liberamente scelto
(costruire la propria essenza, di cui è privo per natura, in quanto essere contingente)
In questo senso la forma letteraria si rivela essenziale non tato per l’esposizione di un pensiero quanto
piuttosto per la sua elaborazione quando l’espressione concettuale si rivela insufficiente e inadeguata.
La Nausée:
la forma della riflessione filosofica della nausea è la liberazione dalle griglie mentali che portano ad
una contemporanea perdita di senso e rivelazione della verità il personaggio di Roquentin annota
per 28 giorni nel suo diario un percorso di liberazione che sfocia nella perdita degli strumenti logici di
comprensione del reale, fino ad una conoscenza in forma di “illuminazione”
Ogni tentativo di occultare a se stessi questa condizione è una mistificazione tipica dell’ipocrisia
borghese, individui che alienano la propria vita in un ruolo sociale con lo scopo di giustificarla.
Ci si spoglia degli abiti consuetudinari per essere disponibili a esperire l’immensa ricchezza dei
possibili nell’attimo presente, portata al parossismo
Ø Fantasma kafkiano della metamorfosi che si traduce in un processo conoscitivo dell’esistenza
pura, la vita NELLA CONTINGENZA.
Con la “Nausea” si indica una noia metafisica l’uomo condannato ad essere libero (spogliato della
sua essenza metafisica, lascia spazio ai nuovi significati), gettato nel mondo non per sua volontà ma
obbligato ad essere se stesso, causa della NAUSEA che sostituisce il vuoto lasciato dall’essenza (la
materia stessa di cui sono fatto)
Il progressivo disinvestimento del proprio passato e dai propri oggetti interni è funzionale
all’intenzione di Roquentin di “vederci chiaro”
l’altra avventura: l’incontro con la gratuità dell’esistenza che è un “uscita da se” in “un’estati
orribile”, collasso della coscienza, perdita di sé nell’attrazione vischiosa della materia non c’è
un’intenzione che da loro un senso e un’utilità , le cose acquistano un’autonomia che le assimila al
mondo animale.
↓
IL VISCHIOSO: abolisce il contorno del tempo stesso percepito come un continuum in cui tutto si
confonde e si disfa.
La problematica dell’esistenza intrinseca quella della temporalità
Spetta alla musica la funzione di rappresentare una temporalità alternativa (il ritmo articola la
nausea), fondata sul senso di irreversibilità , attraverso cui il racconto trasforma il vissuto, dotandolo
di senso.
la conclusione del romanzo è ambigua: sembra che il protagonista trovi sollievo dalla nausea nella
compattezza e irreversibilità di una musica jazz mostra il desiderio di produrre un romanzo, un’opera
d’arte dura come l’acciaio che possa salvarlo dalla contingenza.
Il superamento della nausea esiste in relazione alla musica perché la musica garantisce
un’articolazione, quindi letteralmente la trasformazione in razionale di qualcosa che di per sé non è
che una sensazione SOFFRIRE A TEMPO STRUTTURA LA MATERIA
↓
La semiotica strutturale dice che la materia del linguaggio è una sostanza che non può essere
trasmessa fino a che non ha una forma. L’arte mette in forma la nausea che diventa forma e acquisisce
cosi un valore d’uso, può essere discussa. Se si riesce ad incanalare la Nausea verso una forma allora
può essere funzionale (non è tanto un superamento della Nausea, quanto una presa di coscienza che
può essere strutturata in materia per essere compresa e studiata)
La musica riesce a strutturare quello che è irrazionale e in un certo senso dona strutturalità di
pensiero
“non potrei io tentare” non musicale, ma scritto (non un libro di storia, la storia parla di un qualcosa
che è esistente.) si deve indovinare qualcosa al di sopra dell’esistenza, un’avventura “bello e duro
come l’acciaio”, qualcosa che non si consuma, non si deteriora e che resta (questo ucciderà quello)
La temporalità del romanzo è ormai radicalmente trasformata in quanto deve basarsi esclusivamente
sul presente della coscienza escludendo il determinismo di una narrazione che elabori a posteriori un
sistemi esplicativo del vissuto.
Nelle opere successive Sartre affronta la svolta definitiva con l’inclusione del concetto di Storicità
dell’uomo, ossia del suo essere immerso nei processi storici collettivi. Se il tema della Nausée era la
contingenza dell’individuo, ora si tratta di mostrare la libertà dell’uomo nel suo rapporto con le
dinamiche sociali e gli eventi storici, senza imporre un punto di vista esterno.
Qu’est-ce que la litérature?: La funzione della letteratura: con la presa di coscienza arriva anche
un saggio sulla funzione della letteratura, dove Sartre elabora il principio della letteratura engagée
rivendicando la responsabilità dello scrittore che deve prendere posizione per produrre delle
trasformazioni. Questo è fattibile solo nella prosa, perché la poesia utilizza un tipo di linguaggio he
rimanda a sé stesso, quindi non è considerata uno strumento efficace in grado di agire nella realtà .
Dopo Chemins de la liberté, l’attività letteraria di Sartre si è concentrata più sul teatro che sull’opera
letteraria.
Il teatro di Sartre: si presenta come un teatro di situazione in cui gli individui si trovano a dover
esercitare la propria libertà operando una scelta esistenziale rispetto ad un determinato conflitto di
valori in un preciso momento storico (libero arbitrio)
Le sue basi vengono ritrovate nel teatro epico di Brecht da cui però non adotta il principio dello
straniamento: lo spettatore deve essere fortemente coinvolto, preferendo un’estetica drammatica che
lasci un segno (implicata identificazione del pubblico nei personaggi)
Il teatro è un “teatro di idee” in cui vengono affrontati problemi morali e politici imposti dalla storia
(théâ tre engagé che riflette molti problemi politici e sociali del tempo)
PARTE 3 – NUOVE VIE DEL ROMANZO
Dopo la seconda guerra mondiale si inizia a prendere sul serio il problema della letteratura engangée
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L’esigenza di legittimare l’atto stesso di scrivere attraverso forme di impegno politico o più
genericamente civile
In particolare si parla di littérature concentrationnaire, per dare testimonianza, voce alla Storia,
all’esperienza vissuta.
L’Europa esce dalla guerra in rovina, da ricostruire con ferite aperte che coinvolgono direttamente o
indirettamente il mondo letterario.
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La Francia ha ha conosciuto la sconfitta e l’occupazione, alcuni scrittori collaborarono con i tedeschi,
altri si unirono alla resistenza armata, dividendo il paese in due anche dal punto di vista
dell’engagement letterario.
Romain Gary:
Julien Gracq:
Tuttavia avvengono delle scissioni all’interno Sartre si schiera a fianco dei comunisti,
della redazione si consuma nel ’53 la rottura a favore delle rivoluzioni in America Latina,
con Camus del Black Power, dei movimenti di
estrema sinistra, di quello femminista.
Negli anni ’60 la rivista Tel Quel sottolinea il bisogno di un disimpegno politico a favore di un maggior
imperno letterario.
PARENTESI CAMUS
L’indagine sull’esistenza è anche al centro dell’opera di Camus. La sua riflessione parte dall’assunzione
della finitezza dell’esistenza umana, all’interno di una realtà colta secondo le modalità della
percezione fenomenologica per cui le cose appaiono al soggetto nel fenomeno del loro apparire e non
attraverso la mediazione di un’idea.
Dopo alcuni saggi, Camus inizia un ciclo di opere dedicare al tema dell’assurdo
L’Étranger: è il romanzo del ciclo dell’assurdo, quello che porta uno spaccato di vita reale alla tesi
filosofica espressa nel mito di Sisifo. È diviso in due momenti:
Nel primo, il protagonista si sente completamente estraneo a se stesso, non ha alcun interesse
ed è avvolto nel turbine della sua abitudine
Con l’omicidio avvenuto per caso, per l’irrazionalità del mondo (rappresentato dal sole),
l’equilibrio del suo giorno si disgrega e inizia la presa di consapevolezza dell’assurdo.
Qui l’idea della Nausea di Sartre è superata l’assurdo non deriva dalla contingenza, ma nel
sentimento di estraneità rispetto ad un mondo che per quanto possa essere magifico non è in grado di
rispondere alla pretesa di razionalità , di infinito e di felicità dell’uomo, costretto a vivere in una
condizione di esiliato e straniamento
Mythe de Sysiphe: <L’assurdo nasce nel confronto tra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del
mondo>
In questo mito vengono anche condannate tutte le false soluzioni religiose e filosofiche tese a
consolare o distrarre l’uomo dalla finitezza e dall’assurdo della sua esistenza (essere finito che tende
verso l’infinito, di cui ha nostalgia, ma di cui non può disporre)
Teatro: non mostra sensibili innovazioni sul piano drammaturgico, non può nemmeno essere
considerato un teatro a tesi. Camus vuole piuttosto rappresentare i conflitti apparentemente insolubili
che devono essere attraversati dal pensiero per giungere a soluzioni efficaci.
La scoperta dell’assurdo in Caligula e nel Malantendu lascia trasparire un accenno di reazione contro
la sottomissione della fatalità .
La consapevolezza dell’assurdo non conduce ad un esisto nichilista, ma opponendo sempre un
radicale rifiuto a ogni evasione, l’uomo può scegliere di reagire all’assurdo senza fare appello ad
alcuna trascendenza
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Il ciclo della rivolta che è composto dalla Peste, dall’Homme Révolté e dalle pièces l’état de siège e les
justes.
La Peste: è il grido di rivolta contro l’assurdo, l’impegno in una battaglia che comunque è persa a
prescindere. Con la sineddoche dell’epidemia Camus racconta la resistenza contro tutte le tirannie (in
questo caso contro l’irrazionalità del mondo). Siccome l’epidemia è una condizione comune a tutti gli
uomini, l’unica cosa da fare è rivoltarsi collettivamente.
L’Homme révolté è il saggio in cui Camus teorizza il ciclo della rivolta, forgiando un nuovo cogito: mi
rivolto dunque siamo, appellandosi alla fratellanza fra gli uomini che condividono lo stesso destino,
l’Ananke della lotta.
I personaggi rivoltati di Camus, non implicano tuttavia alcun tipo di eroismo, ma solo l’acquisizione
del senso del valore della comunità tramite il compiacimento di atti ordinari. (raggiungibili solo a
posteriori della presa di consapevolezza dell’assurdo)
↓
Es. la maggior parte dei cittadini di Orano si dimenticheranno presto dell’esperienza della peste
perché non hanno accolto in loro l’assurdo del mondo, il ritorno all’abitudine non ha immesso le loro
coscienze nel complesso meccanismo di riflessione sull’assurdo (non hanno accolto in loro l’assurdo)
Genet:
LE NOUVEAU ROMAN
Il Nouveau Roman (battaglia radicalizzata contro il modello di romanzo ottocentesco) non può essere
considerato come un movimento letterario perché le sue caratteristiche non saranno mai formalizzate
e ogni scrittore inscrivibile in questo genere ha itinerari molto diversi dagli altri.
Il racconto smette di essere la scrittura di un’avventura, ma l’avventura di una scrittura.
L’idea di fondo accomunabile a quasi tutti gli scrittori è quella di rompere con le norme narrative e
ideologiche di un’estetica romanzesca fondata sull’illusione ma anche di ogni letteratura impegnata.
↓
Mutamento fondamentale nei confronti
della percezione della realtà : il mondo appare
come uno spazio non più decifrabile, frammentato e
privo di ogni tipo di coerenza logica
fine: produrre una letteratura che non sia una mistificazione della realtà
Sarraute introduce anche il sospetto nei confronti delle convenzioni ormia desuete del romanzo
realista di stampo ottocentesco
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Il rifiuto pragmatico di questo modello accomuna tutti gli autori del Nouveau Roman che
sperimentano nuove forme secondo l’école du refus
Alain Robbe-Grillet, Pour un nouveau roman : vengono fissati alcuni principi estetici
o Viene bandita la concezione tradizionale del personaggio in quanto individuo provvisto di
nome e identità , per eliminare qualunque accenno di visione antropocentrica
o Viene condannata la trama perché creare una storia strutturata significherebbe sovrapporre
alla realtà un ordine basato su canoni universali e un pensiero logico razionale (di cui è
sprovvista, dati i chiari avvenimenti storici)
o Siccome la letteratura non può esprimere una visione totalizzante della realtà , viene rifiutata la
sua strumentalizzazione a fini politici o sociali (letteratura engagé)
Les Gommes: viene accostata la tradizione antica a quella moderna, con il mito di Edipo qui rivisitato:
l’ispettore Wallas occupa parte del suo tempo a cercare un tipo di gomma (per cancellare qualcosa di
indefinito) e indaga su un crimine di fatto non avvenuto, perché lo stesso Wallas è il fautore di esso.
Robbe-Grillet si cimenterà poi nel cinema come sceneggiatore e poi come regista
Butor: con Butor non viene messa in discussione la realtà stessa quanto più le modalità
abituali di rappresentazione e interpretazione della realtà stessa. Il rapporto con il mondo non
sarà mai oggettivo perché filtrato permanentemente da discorsi e racconti con cui viene
presentato.
Si propone quindi uno studio critico delle modalità di rappresentazione e di conoscenza della realtà .
Personaggi, eventi e situazioni non sono mai oggetto di una narrazione lineare p di un’indagine
psicologica, sono pretesti per lo studio delle modalità di presentare il soggetto nel reale.
Passage de Milan: struttura che si ritrova anche nelle opere successive: spazio circoscritto in un tempo
limitato nel quale si compie una metamorfosi.
Emploi du Temps: La precisione ossessiva della ricostruzione degli emplois du temps che si
sovrappongono confonde narratore e lettore con l’accumulo di indizi perturbanti. Non si può più
andare alla ricerca del tempo perduto.
Duras: vengono presentati temi come il colonialismo, lo stato di messia del terzo mondo, la
guerra, la shoah. Per darne un’adeguata espressione, Duras sarà sempre alla ricerca di nuove
tecniche narrative.
Non fa parte dei Nouveaux romanciers, ma rifiuta l’illusione realista: l’intreccio è spesso poco
significativo e concentrato in un lasso di tempo molto limitato. Lo spazio è comunque coinciso
all’ambiente famigliare del quotidiano, largo spazio viene dato ai gesti, ai piccoli avvenimenti, a
dialoghi scarni ma intensi.
Alcuni scrittori sono tuttavia esterni alle mode parigine dell’epoca, mettono in atto le forme di
disgregazione dell’idea stessa di narrazione in modo molto più radicale:
Beckett: Beckett condivide alcuni aspetti del Nouveau Roman, tuttavia sembra perseguire un
itinerario unico nel rinnovamento del romanzo, in particolare votato al MINIMALISMO
SCENICO.
Inizialmente Beckett vive l’influenza di Joyce, ma ben presto si distaccherà dal modernismo a causa
dell’apologia della parola, che in questa corrente artistica mira a far coincidere il logos creatore con la
realtà .
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L’universo modernista di Joyce infatti tenta di costruire una
nuova dimora per l’uomo a partire dai resti della frammentazione
di una unità come volontà di reagire la conduzione e alla
dispersione prodotta dallo scacco babelico per fornire una nuova
letteratura a un mondo disfatto e desolato.
Beckett invece (influenzato anche dall’opera proustiana) si interroga sulla priorità della percezione e
sui pregiudizi dell’intelligenza, contro ogni pretesa di razionalizzazione del vissuto e di possesso della
realtà tramite l’arte.
Sono nuovi aspetti che portano Beckett a constatare l’assurdità del mondo nella sua maniera integra.
Inoltre, la prospettiva sul linguaggio tanto cara ai modernisti inglesi è qui quasi completamente
rifiutata, l’incomunicabilità esiste perché cercare di articolare l’assurdo in una teorizzazione farebbe
perdere parte di esso nel processo di semplificazione.
Simon: viene rivolta particolare attenzione alla storia ripercorsa attraverso un’esplorazione
della memoria individuale (soprattutto familiare e collettiva). Alcuni momenti storici cruciali
vissuti in prima persona sostanziano gran parte dei suoi romanzi.
Per travisare la sensazione della memoria, i fatti non sono organizzati cronologicamente, ma sono
disposti in un groviglio disordinato dove passato e presente si sovrappongono. (nel segno della
riflessione proustiana della memoria)
Con l’eliminazione progressiva di ogni tipo di finzione viene operata una ricostruzione genealogica
privata ma inserita nella storia, in un continuo flusso di legami tra passato e vita presente.
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Nel suo discoro per il premio Nobel, 1986, si dice alla ricerca di una nuova temporalità romanzesca
diversa e di un nuovo realismo, che esplori i modi possibili di narrare una storia piuttosto che
descriverla, partendo da tracce materiali, sondaggi della memoria e non basati su ricordi
(CONTESTUALITÀ DELLA STORIA)
TEL QUEL
In contemporanea al Nouveau Roman, La narrativa conosce un revival della trama e della storia, alcuni
autori recuperano le classiche forme di scrittura (autobiografia, illusione mimetica, psicologia),
ricompaiono i personaggi all’interno di scritture lineari.
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Se il Nouveau Roman è stato caratterizzato da esigenze comunicative, all’inizio degli anni 60, attorno
alla rivista Tel Quel si raccolgono giganti della ricerca teorica e della sperimentazione formale: la
letteratura diventa un mezzo di rappresentazione, espressione e descrizione del mondo opposta
all’engagement e al realismo.
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Il rapporto tradizionale tra realtà e scrittura è completamente ribaltato: è il mondo ad essere
considerato finzione mentre la scrittura è ritenuta in grado di porre la vera realtà .
Il mondo diventa quindi un campo di significati da decifrare, la cui verità verrà messa in arte.
Al romanzo, all’opera mimetica viene opposto il testo con cui non descrive il mondo, ma lo si disiscrive
al fine di riscriverlo nuovamente (costruire sulle macerie del mondo)
Yourcenar: sempre lontana dagli ambienti letterari, si occuperà in primis di biografie come
Mémoires d’Hadrien, il suo metodo è infatti da considerarsi storico e archivistico. Sarà la prima
donna ad essere riconosciuta dall’Académie e l’unica autrice ad essere inserita nella Pléiade
prima della sua morte.
Fu spesso accusata di eccessivo classicismo, ,a rinnova la forma del romanzo storico dell’ottocento per
far intravedere in filigrana i problemi del presente.
L’ouvre au noir: si descrive la repressione la ricerca spirituale della conoscenza malgrado “le
prigioni nere” che in ogni epoca rinchiudono l’uomo e rappresentano il grande protagonista del
romanzo (insieme a Zenone)
PARENTESI VIAN
PARANTESI QUENEAU
Altre opere importanti: Zazie dans le métro, Exercises de style, Les Fleurs Bleau.
Queneau fonda l’OULIPO con l’intento di sperimentare nuove forme letterarie che uniscano una
costruzione rigorosa basata su ferree regole logico-matematiche e l’umorismo.
L’impresa degli oulipiens si basa sul binomio gioco-costrizione.
Viene proposta una pratica ludica e computazionale della scrittura letteraria sottoposta a rigorose
regole formali (spesso prese in prestito dalla logica e dalla matematica), dando vita alla letteratura “à
contraintes”
Contraintes:
o Principi mutuati della matematica
o Base combinatoria
o Superamento del principio della mimesis
Spesso si tratta di riscrittura: il più famoso è fondato sul principio del puro caso secondo la regola S+n
che consiste nella sostituzione all’interno di un dato testo di ogni sostantivo con l’ennesimo.
Exercises de style – Queneau: riscrivere lo stesso testo 99 volte in generi diversi raccontando il
medesimo aneddoto.
Perec: Perec individua proprio nei contraintes la possibilità di rompere decisamente con
l’illusione della realtà del romanzo tradizionale.
Vengono elaborati in questo senso alcuni romanzi quasi puramente stilistici ma che lasciano la
possibilità della narrazione, come La Disparition, un romanzo scritto senza lettere “e” e un pendant,
Les Revenents, scritto solo utilizzando parole che contengono la vocale “e”.
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La costrizione concede la libertà di inventare storie avvincenti per il lettore alle quali però è conferito
uno statuto di necessitò assicurato dal rispetto della regola.
Ad evitare il virtuosismo stilistico è il tema la Disparition per esempio tratta della Shoha,
simboleggiata dalla “scomparsa di una lettera”.
Il problema della letteratura “Dopo Auschwitz” è anche trattato in W ou le souvenir d’enfance, dove su
una contrainte binaria si alternano capitoli autobiografici a descrizioni dell’isola di W, metafora di un
campo di concentramento.
Les contraintes hanno un valore logico, romanzesco e morale. Per quando Perec si schieri contro la
letteratura engagée, nella sua opera emerge un cruciale rapporto tanto con i grandi traumi
dell’Histoire, che con l’infra-ordinario”, ossia i dettagli anodini e anonimi del quotidiano normalmente
destinati ad essere dimenticati.