Sei sulla pagina 1di 25

IL ROMANZO FRANCESE DEL 900

PARTE 1 – IL PRIMO ‘900


Contesto storico:
Il romanzo nel 900 entra in condizioni precarie.
il problema principale non è la produzione:
 Nuovi premi letterari
 Nuove case editrici

Tuttavia manca un rinnovamento: i maestri dell’800 sembrano impossibili da superare:


 Canoni estetici
 Modello realista e naturalista
 Schiavitù dell’aneddoto

Le forme del romanzo, inoltre, non si trovano più d’accordo con le nuove scoperte rivoluzionarie in
ambito scientifico e psicologico  cadono le certezze del Positivismo
 Freud – analisi interiore dell’agire umano
 Bergson – frapposizione tra il tempo matematico e quello della vita
 Einstein – teoria della relatività temporale
 Nuovi progressi tecnologici: metropolitana, aeroplano

In vista di questi nuovi sconvolgimenti, il romanzo non si presenta più come una chiave di lettura
della realtà  c’è un diffuso sentimento di malessere per una narrativa incapace di assumere le
nuove frontiere del reale (elementi che incidono profondamente sulla consapevolezza dell’io e del
mondo che lo circonda).

Questa mancanza ha comunque una consapevolezza  nelle riviste letterarie si promuove il dibattito
per discutere lo statuto del romanzo:
NRF (Nouvelle Revue Française) gruppo di artisti e letterati riuniti attorno a GIDE

punto di equilibrio tra tradizione e innovazione:
 rispetto di classicismo e proiettata verso il futuro
 nessun dogma limita il libero confronto
 alcune case editrici importanti (Gallimard) collaborano con la rivista

Articolo sulla NRF: Le Roman D’Aventure – Rivière


articolo fondamentale per tracciare le linee del romanzo a venire  nuovo corso della narrativa che
parte dalla prospettiva del ricominciare completamente

vengono analizzati e smontati gli elementi fondanti
del romanzo ottocentesco in modo da lasciare spazio
a qualcosa mai visto prima: l’avventura è “la forma
dell’opera prima del suo contenuto”

Problemi principali:
 Rappresentazione del Tempo: viene messa in discussione la linearità logico-cronologica del
racconto tradizionale per togliere il “determinismo” che portava ogni logica alla conclusione
finale e naturale che scaturiva dagli elementi raccontati fino a quel momento (teleologismo).

Carattere fortemente antinaturalistico del nuovo romanzo: lo sviluppo dell’opera si discosta dalla
deduzione
 Rappresentazione del Personaggio: deve risultare estraneo agli occhi del suo stesso creatore

Rifiuto del narratore onnisciente

Modelli principali di questi nuovi aspetti:


 Proust – À La Recherche Du Temps Perdu
 Gide – Les Caves du Vatican
 Alain-Fournier – Le Grand Meaulnes

Lo scopo del romanzo è dunque quello di riflettere il periodo culturale  gli orizzonti aperti da
scienza e filosofia hanno incrinato la fiducia in un universo ordinato, logico intellegibile. Il romanzo si
impegna quindi in uan disarticolazione dell’architettura del racconto tradizionale e si fa
TRADUZIONE NARRATIVA DELLA MUTATA PERCEZIONE DELLE CATEGORIE DEL REALE
(trasposizione della percezione dl reale)

Robbie-Grillet: teorizza il romanzo prefigurato da Rivière (rende omaggio a Flaubert, il primo a far
vacillare i capisaldi del romanzo balzacchiano) in una chiave fortemente anti romanzesca  il
romanzo diventa un luogo di contestazione del romanzo stesso (sperimentazione formale che
raggiunge le sue vette più alte nel 900)

Romanzieri dell’ottocento: Romanzieri del novecento:


si sforzano di accreditare l’illusione di realtà si impegnano a distruggere questo processo
denunciandolo come finzione

Nuovo procedimento narrativo volto a riflettere all’interno del romanzo una critica al romanzo stesso,
destinata a diventare la tecnica privilegiata del Nouveau Roman: la mise en abyme

Teorizzata da Gide nel 1893,
centrale nei Faux Monnayeurs

il romanzo riflette su sé stesso nonostante le grandi crisi internazionali del secolo: può dunque
apparire singolare che ci sia un’autocritica piuttosto che una riflessione della storia e sulla storia

In realtà : la crisi dell’umanesimo tradizionale e il declino dei valori del passato sono ampiamente
rappresentati sul piano tematico. Tuttavia, la disillusione dell’uomo sul fatto di essere il miglior essere
vivente porta a voler interiorizzare il suo universo interiore e descrivere gli aspetti di questo nuovo
centro di interesse piuttosto delle barbarie a cui si è autocondannato. Il rinnovo degli strumenti
espressivi era urgente e ineludibile in relazione al corso apparentemente incontrollato che la storia
aveva assunto in quel momento della narrazione
A prevalere sono però la continua tensione verso il futuro, le sperimentazioni, il senso di avventura

La guerra stessa non sembra essere un particolare momento di frattura, è solo un intervallo tra la
Belle Epoque e Les Années Folles
È solo negli anni 30 che il romanzo finalmente si apre ad accogliere nuove questioni etiche e
intellettuali.

Il RÉCIT POÉTIQUE:

Negli anni 20, i romanzieri, si interessano in modo preponderante all’adolescenza:


 Le idee di Freud iniziano ad essere ampiamente diffuse
 Bisogno di guardare al futuro dopo la tragedia della guerra
L’adolescente incarna la purezza, il nuovo, la libertà , il sogno e l’avventura. (egoismo, incoscienza e
cinismo che rappresentano il versante negativo non intacca assolutamente questo fascino)
Tuttavia, nonostante l’incarnazione dello spirito adolescenziale, c’è anche una forte critica
all’impossibilità di avere un futuro per le illusioni fanciullesche.

In questo contesto di scontro con la realtà , si accosta la finzione narrativa alle caratteristiche poetiche
dell’ultimo simbolismo  il récit poétique si impone come via di emancipazione dla realismo:
 Tempo: frammentato e condensato in istanti privilegiati
 Personaggi: esseri sospesi tra sogno e realtà (bovarismo), senza radici (Rimbaud), si
trasformano in simboli e allegorie
 Si preferisce la struttura circolare: negando il tempo si nega l’avvenire  costruzione di un
sistema chiuso
 Lo Spazio: spesso ricco di simbolismi che rimandano ad una seconda realtà o ad un arealtà
allegorica

Opera che inaugura il récit: Les Grand Meaulnes, Alain-Fournier  la realtà è racontata attraverso
lo sguardo semplice ed estraniato di adolescenti e dell’infanzia, capace di cogliere le meraviglie del
quotidiano (nietzsche, epicuro)
L’infanzia ha un ruolo centrale nella stesura di questi récit poétique

Ci sono rievocazioni di mometi o stationi, di giochi, sogni, fantasticherie che rendono efficaciemente il
tempo acronico e ripetitivo dell’infanzia per ribadire l’ESTRANEITÀ DAL MONDO ADULTO

Il romanzo, si chiude in forma circolare su se stessa confermando l’immagine dell’adolescenza come


spazio poetico e irreale sottratto allo scorrere del tempo.

L’eroe-narratore, vittima della disillusione che provoca la vita, non può che guardare al passato con
rimpianto.
LA FORMAZIONE SPIRITUALE DI GIOVANI è TIPICA ANCHE DEI BILDUNGSROMAN

Adolescenza e poesia: il richiamo simbolista a Rimbaud  l’adolescenza diventa la metafora della


poesia e la poesia come eterna adolescenza

Jean Cocteau  Thomas L’imposteur



caratterizzato dal racconto di guerra, dove la guerra è trasfigurata dallo sguardo
infantile del protagonista in un palcoscenico (richiamo teatrale) sul quale, troppo
giovane per arruolarsi, brama di salire per vestire i panni del soldato.

Vive la guerra fingendosi figlio di un generale, concependola come un gioco fino alla morte finale dove
realtà e finzione si fondono (come in una pièce de théâ tre)

Les Enfants Terribles  ragazzi terribili, dissoluti, criminali, puri e innocenti che si abbandonano ad
uno stato di semicoscienza che annulla spazione e tempo, combinando sogno e realtà come in una
sorta di bovarismo.

La visione femminile di Sidonie-Gabrielle Colette, nel ciclo di Claudine, caratterizzata


dall’iniziazione sentimentale e sessuale di due adolescenti.

Colette coglie i suoi eroi nel momento delle inquietudini giovanili e in particolare, le donne
costituiscono sempre all’interno della coppia il polo delle dominante, dimostrandosi coraggiose libere
ed equilibrate, capaci di resistere alla sofferenza e di proiettarsi nel futuro in virtù di un prepotente
attaccamento alla vita, rimandano ad un unico archetipo (la madre dell’autrice)
Altro elemento fondamentale è la guerra tra sessi, la precarietà dell’amore e la difficoltà della
comunicazione, descritte con semplicità e linearità .

IL ROMANZO DI GUERRA:

Sempre legato al contesto adolescenziale, entra in gioco anche l’aspetto della guerra. Nel 1914 sono
proprio i giovani infatti che sono chiamati al fronte e questo diede ispirazione a molti autori dell’epoca

Per questi ragazzi, la realtà avrebbe assunto la nuova tinta della tragedia, ben lontano dall’ideale di
guerra purificatrice, i superstiti avrebbero poi descritto le loro storie smentendo l’ideologia positiva.
Tornano testimonianze che raccontano dell’introduzione della tecnologia come mezzo dell’eccidio di
massa

“massacro meccanico”

Di fronte a questo, la letteratura trova il suo compito non tanto nel giudizio morale, ma nella
testimonianza  nel pieno dello sviluppo avanguardistico (coloro che avevano ripudiato la
dimensione realistica), il romanzo della Grande Guerra recupera molto la dimensione naturalistica.

Solo nel corso degli anni ’30 ci sarà un abbandono della narrativa fondata sul ricordo delle trincee
puro e semplice, nel suo linguaggio crudo e dai toni documentari, per iniziare un vero e proprio
dibattito sulla società e sulla coscienza etica degli errori che erano stati compiuti durante la prima
guerra mondiale.

Céline: « abattoir »
La Rochelle: « cette guerre de fer et non de muscles »

IL ROMANZO FIUME:
Mentre in generale si registra un genere completamente rovesciato di romanzo, una parte della
narrativa del primo Novecento, si rifà comunque ai grandi modelli realisti e naturalisti dell’800 (Hugo,
Balzac, Zola, Flaubert) ma aggiornando la lezione

Vengono apportate delle varianti:
 Riflessioni limitate al periodo contemporaneo
 Estrazione sociale borghese per i protagonisti
 Romanzo ciclico: forma privilegiata

Lo sforzo è duplice: definire nuove forme narrative che rispecchiano l’autenticità del reale e dare del
reale stesso una lettura ideologica.
La denominazione del “romanzo fiume” nasce con i dieci volumi del primo ciclo narrativo del ‘900,
ovvero il Jean-Christophe di Rolland  ruota attorno all’iniziazione sentimentale, intellettuale e
umana di un musicista tedesco a cui l’autore affida il compito di convertire le cose del mondo in un
linguaggio (musicale) che le purifiche e le innalzi al sublime in un inno ai valori morali e alle verità
dello spirito.
IL RÉCIT SURREALISTA:
Temi: abolizione dei confini tra sogno e realtà , ricerca del meraviglioso quotidiano, negazione delle
coordinate spazio-temporali, scoperta di un senso nascosto, abbandono della casualità oggettiva.

Elementi molto presenti nella narrativa quanto nel récit poétique, ma che assumono caratteristiche
specifiche. Ad esempio, l’atto dello scrivere appartiene più alla letteratura della vita, il che porta ad un
rifiuto della capacità logico razionale di formulare un concetto consciamente, a favore dell’inconscio.

Manifeste du Surréalisme - Breton


Breton sferra una critica pesantissima al realismo, accusando l’ideologia razionalista. Il suo rifiuto in
blocco delle forme letterarie tradizionali è destinato ad avere ricadute negative sulla scelta del genere
del romanzo che viene violentemente attaccata, in quanto accusata di asservimento al mimetirmo
descrittivo ottocentesco

Si va ala ricerca di nuove forme di narrazione in cui la parola discorsiva venga spezzata, interrotta
dall’intrusione di elementi anche discordanti quali pensieri improvvisi, diversioni affiorate
dall’inconscio.

Nadja: modello teorizzato di récit surrealista. Il fil rouge è un incontro fortuito realmente avvenuto tra
Breton e una complessa figura femminile capace di uno sguardo inconsueto e ispiratore nel quale
l’autore individua l’essenza stessa del Surrealismo

Louis Aragon  si pone il problema della natura estetica della bellezza moderna: che cos’è, qual è
la sua natura?
Il protagonista del romanzo deve imparare a passare dalla contemplazione all’azione e dalla
concezione della Bellezza come Arte a quella della Bellezza come realtà tangibile.

Tuttavia proprio per la sua definizione di “romanzo”, Aragon verrà ripudiato dal padre del
surrealismo, Breton, che vedrà solo in Julien Gracq un romanziere incondizionatamente
apprezzato, scrittore in realtà lontano dallo spirito del movimento
PARENTESI GIDE
I primi testi si confrontano con la formazione simbolista dell’autore:
 Disinteresse per l’intreccio
 Compiacimento introspettivo
 Evocazione di atmosfere rarefatte e venate di spiritualità
I motivi sono tuttavia nuovi e personali destinati a maturare come:
 Angelismo – dissociazione tra spirito e sensi con la sofferta rinuncia all’amore
 Predilezione diaristica, costruzione en abyme che pone al centro la metanarrativa (personaggio
=mautore impegnato con problemi di composizione letteraria)

Con Paludes si liquida l’eredità simbolista  componimento satirico del clima di soffocamento e
stagnazione della fin de siècle
Le dinamiche esistenziale della prima parte della sua produzione trova riscontro nella narrativa del
récit (matrice classica)

Racconto introspettivo in
prima persona

Emancipazione dall’estetica simbolista

L’immoraliste e La Porte Éntroite  i due racconti (récit) complementari, il rovescio e la confutazione


l’uno dell’altro

Parallelamente al récit prende piede anche un altro genere: il sotie (farsa medievale)
 Ironia – proposito satirico
 Inverosomiglianza dell’intreccio – cornice irreale

Les Caves du Vatican (sotie) ferrea logica della causalità , asse portante del romanzo realista è
brutalmente irrisa e sovvertita da personaggi grotteschi in una storia carica di rocambolesche
peripezie, al pari di qualsiasi forma di determinismo: libertà compositiva che sfocia nello scandaloso

Les Faux Monnayeurs  unica storia a cui Gide riconosce la dignità di “romanzo”
Si differenzia dal rècit per: Si differenzia dalla sotie per:
 Complessità tematica  Assenza di un partito preso ludico
 Strutturalità
 Molteplicità dei punti di vista

Il romanzo ruota attorno a due poli, perciò si può leggere in modo plurale:
 Bildungsroman: il percorso di crescita di due adolescenti.
↓ ↓
Si muovono dentro una società composta complessa articolazione polifonica:
famiglia,
da giovani e adulti contagiati da una vera religione, omosessualità , lotta fra bene e male
e propria malafede e inautenticità . Edonismo, puritanismo, attrazione per il
viaggio

 Metanarrativa: É douard è impegnato a scrivere un romanzo intitolato “Les Faux-Monnayeurs”.



Tre quarti del testo sono impegnati
Dalle pagine del suo diario nel quale
Il personaggio riflette e commenta il
Proprio lavoro
Pretesto per l’oscillazione fra il mondo reale e il mondo immaginario, sempre sul punto di confondersi
 espediente narrativo che permette all’autore di prendere le distanza immediatamente dalle teorie
di É douard nel momento in cui egli le pronuncia  il romanzo realista viene MINATO ALLE
FONDAMENTA
Gide segue la soluzione estetica proposta da Michel Raimond: versare nell’impuro romanzo, la
teoria di un romanzo puro che è impossibile da scrivere.”

Gide trova un equilibrio esemplare tra l’istanza critica e quella narrativa:
crea un universo finzionale inglobando nel testo una riflessione serrata sul romanzo e sulle due
condizioni di possibilità
PARENTESI PROUST
La composizione della Recherche (inizialmente rifiutata – anche da Gide – dovrà pubblicarlo da solo) è
un processo a tappe molto lungo: inizia con un romanzo incompiuto (95-99) che viene abbandonato
dopo anni di lavoro. (Jean Santeuil)

Si riconoscono chiari spunti di temi ripresi e sviluppati nella Recherche
Tra le modifiche più interessanti: introduzione di un narratore assente in JS, istituzione del canone
rivoluzionario della letteratura novecentesca =

SCOMPARSA DEL NARRATORE DELL’AUTORE ONNISCENTE

Proust non intende la rinuncia alla rappresentazione autobiografica, bensì rende chiaro che l’illusione
mimetica è solo un’illusione: ricerca di una fonte non biografica ma estetica per la costruzione di un
altro “io” che costituisce la materia unificante e il filo essenziale di tutta la Recherche (produzione di
un io profondo che trasfigura la scrittura in opera, qualcosa che manifestiamo nelle nostre abitudini,
nella società , nei nostri vizi, ma che non siamo strettamente e biograficamente noi)

La difficoltà di questa costruzione sta nel fatto che è impossibile far avvenire il contatto con l’io
profondo in modo volontario (sterilità della costruzione volontaria del ricordo):
occorre l’aiuto della memoria involontaria capace di sorprendere lo stesso artista
l’opera non può basarsi su un ricordo sterile preso dalla memoria volontaria, ma dal soccorso di una
MEMORIA INVOLONTARIA per prestarsi alla ricostruzione dell’edificio immenso del ricordo

Capace di far rivivere il tempo trascorso non come lontana reminiscenza
Ma nella sua qualità di esperienza viva

Esistono momenti privilegiati in cui il passato si riattiva (la Madelaine)

Il tempo è dunque un elemento essenziale della Recherche: un tempo psichico e non cronologico che
aprendosi in spazi epifanici non segue il tempo cronologico, ma, anzi, ne sconvolge le leggi, negando la
morte (il passato irrompe nel presente)

Rispetto al tempo cronologico della narrazione, quello personale del protagonista coincide quindi, nei
suoi momenti più significativi con la dimensione extratemporale di una sospensione estatica  le
ultime pagine della Recherche servono al narratore per trovare la sorgente principale dell’arte che si
sottrae alle coordinate SPAZIO-TEMPORALI (immortalità dell’arte  l’arte nega la morte)

La sospensione estatica ha caratteristiche preparatorie del sonno e del risveglio: la narrazione del
protagonista dall’infanzia all’età adulta esiste tra sonno e veglia (vita e morte) in un tempo in cui
l’identità è incerta, l’individuo è titubante sulle coordinate spazio temporali, il pensiero è illogico.

ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO


↓ ↓ ↓
Involontaria psichico, non cronologico passato

Du Cô té de Chez Swann: primo dei sette volumi della Recherche  vera e propria ouverture

Basato su un sistema di opposizioni binarie:
 metafora della BIFORCAZIONE Si apre nella passeggiata verso Méséglise. “cô té de chez Swann”
e “cô tés des Guermantes” (famiglia aristocratica), più lunga.
 Riferimenti topografici, tematiche testuali : amore e gelosia, da un lato, fantasticheria idolatrica
del Narratore bambino intorno al prestigio della nobiltà
Le tematiche della prima opera si svolgono poi per tutta la Recherche: memoria involontaria (petite
madeleine), la gelosia (un amour de Swann) , il ruolo dell’arte, lo snobismo.

I romanzi dopo, hanno la funziona di arricchire le storie dei personaggi e dilatare le tematiche
introdotte in Swann.
L’ispirazione è anche di tipo musicale: WAGNER, la sinfonia
E architettonica: la costruzione di una cattedrale

Al settimo volume, Le Temps Retrouvé si richiude a cerchio (roman à boucle) precisandone le chiavi
estetiche e testuali

Definizione dell’opera: romanzo di analisi, romanzo di formazione  prende in esame la società


mondana tanto quanto l’esplorazione della coscienza, ma soprattutto c’è l’interrogativo sulla
creazione letteraria e artistica.

Le tappe che il narratore percorre sono necessarie per la scoperta della sua vocazione di scrittore, la
scoperta di se stesso in quanto artista.  scena finale: ricevimento in casa dei Guermantes

La decrepitezza di personaggi in altri tempi idolatrati ha l’aria di una resa finale dei conti nella quale il
narratore trova una duplice evidenza lapalissiana:
 La menzogna e la futilità delle passioni di fronte alla caducità della vita umana
 La sopravvivenza e il valore dell’arte scoperti in un’accelerazione di momenti privilegiati
(i semi di questa verità erano stati sparsi dagli artisti che il narratore aveva incontrato nel corso della
sua ricerca) ↓
La scena della morte dello scrittore rimanda al potere dell’immortalità artistica  l’arte come sistema
di vita eterna, che valica la morte
Riprendendo il motivo della sopravvivenza, il romanzo sembra chiudersi con una nota di speranza,
tuttavia la conclusione è molto ambigua:
il narratore ha scoperto la sua dimensione artistica e può finalmente scrivere, ma cosa scrive?
MASSIMA ESPRESSIONE DI CIRCOLARITÀ : la fine GENERA l’inizio.

Proust sconvolge definitivamente i tempi cronologici della narrazione e non scioglie l’ambiguità della
conclusione
PARTE 2 – TRA LE DUE GUERRE
Le generazioni di scrittori nate tra il 1885 e il 1905 sono quelle che assistono ai conflitti mondiali che
cambieranno per sempre la mentalità e la sensibilità artistica.
In particolare, dopo il crollo dei valori positivisti con la prima guerra mondiale, delle nuove speranze
arrivano da Est (il socialismo, l’utopia di un uomo nuovo e di un nuovo umanesimo egualitario) e da
Ovest, dove la progressiva americanizzazione porta alla coscienza di una scalata sociale possibile per
tutti.
MA

 Crolla della borsa di Wall Street nel 1929
 Suicidio del poeta sovietico Vladimir Majakovskij
Assumono un valore simbolico dell’imminente crisi preannunciata anche da  le politiche
espansionistiche sempre più pressanti.

Per la seconda volta, molte mitologie del moderno entrano in crisi: progresso, avventura ed
evasione

Vengono riformulate alla luce di una modificata sensibilità attratta dall’esplorazione della condizione
umana

Intorno al 1930, riprende anche la coscienza del colonialismo come misfatto: la letteratura diventa
cosmopolita e internazionale, diversi scrittori del tempo si interessano e vengono influenzati da
culture extraeuropee:
 Gide, il Congo
 Malraux, l’Indocina questi scrittori cercano una risposto alle loro crisi esistenziali
 Artaud, il Messico abbandonando l’Europa

- si ribalta il concetto del white man’s burden: l’Europa è ora barbara e dominata dalla
scissione e dai fantasmi del colonialismo e dalla responsabilità del conflitto mondiale
Due fronti:
- filosoficamente si sviluppa il problema dell’evasione: si registra un mutamento di
sensibilità segnalato dalla letteratura contemporanea che ne enfatizza la portata fino a
parlare di un nuovo mal du siècle.

Alla descrizione dello spazio geografico si sostituisce una duplice esplorazione letteraria:
 Spazio della scrittura
 Tecniche narrative
La narrazione registra una perdita di un centro che si ricompensa con la creazione di un ritmo
affidandosi a una voce forte, capace di trascinare il lettore nei labirinti del divagare.

IL ROMANZO ‘AVVENTURA VIENE TRASFORMATO NELL’AVVENTURA DEL ROMANZO

I viaggi di:
 Cendras: i viaggi di avventura sono estremizzati filosoficamente (evasioni da carceri,
ospedali)
 Dan Yack: il su ricordo autobiografico di una vita che cerca di evadere con l’azione dalla
gabbia esistenziale
 De Saint-Exupéry: attraverso i voli aerei ridisegna lo spazio geografico con una diversa
percezione del mondo e del corpo, mosso (in modo quasi trascendentale) da una volontà di
superamento di sé.
 Malraux: scrive dei romanzi ispirati alla sua esperienza in Asia:
o Les Conquerants: analisis dei valori della vecchia europa
o La Condition Humaine: ancoraggio alla realtà storica e l’integrazione della politica nella
finzione romanzesca fanno tutt’uno con la problematica della storia e del senso della
vita
o La Voie Royale: evocazione di un’Asia identificata con la giungla.
Dopo l’ascesa al potere di Hitler, scrive un romanzo sull’universo concentrazionario (Le Temps
du mépris) una sorta di manifesto nella mobilitazione antifascista degli intellettuali
Intorno al dramma della guerra civile spagnola (che preludeva a una nuova catastrofe
mondiale), scrive L’Espoir, dove vengono ricreati i primi otto mesi della guerra civile spagnola

Complementare all’esotismo e alla proposta surrealista, c’è anche la riscoperta della natura famigliare:
 Jean Giono: Per Giono è il rapporto tra l’uomo e la natura e provocare le domande
fondamentali della vita
L’uomo non è il centro di tutto e deve essere ricollocato al suo posto (contro la concezione
antropocentrica)
Il rapporto con la natura è espressamente contrapposto all’artifizio della vita urbana

La visione del mondo contemporaneo è in generale pessimistica e disincantata  in un periodo


dominato dal romanzo engagé, poi dal Nouveau Roman, Giono prosegue a scrivere romanzi che
possono apparire di fattura tradizionale.
Tuttavia è anche molto consapevole dei problemi di natura formale del romanzo.

Con Noé elabora un romanzo sulla costruzione del romanzo  viene messa in scena la fabbricazione
del romanzo tramite l’esposizione della vita quotidiana dell’autore che interviene direttamente nella
narrazione per spiegare il processo con cui i dati reali vengono trasformati in finzione.

Coscienze irrequiete:
Alcuni grandi romanzieri cattolici rivolgono lo sguardo all’esplorazione deil’io sulla base del mistero
del male, catastrofe esistenziale che trascinano sia l’odio che l’amore nel senso di impotenza hce
conduce alla follia o alla morte

Si tratta di una rielaborazione dell’inferno delle relazioni umane  vivono la fede in maniera
intransigente con violenza pascaliana

 Mauriac: uomo di destra e cattolico che sostiene la Resistenza e denuncia il colonialismo. I


personaggi sono costantemente in contrasto tra l’esigenza di fede e il desiderio carnale che
impedisce loro di vivere un’equilibrata armonia di anima e corpo.
La grazia divina non è data, ma va ottenuta rifuggendo ai richiami della società e della sessualità ,
rappresentati dalla borghesia provinciale.
Thérèse Desqueyroux: avvelena il marito agita dal male  detesta il coniuge perché egli è
l’incarnazione dell’ambiente oppressivo dal quale la protagonista vuole fuggire, trascinata dalle
pulsioni che sfuggono alla comprensione.
La sua capacità di analisi non è solo psicologica, ma anche eticamente profonda, in relazione stretta
con la moralità  il narratore è un demiurgo che domina i personaggi, che li interpella e non recide il
loro legame con la matrice

 Bernanos: Il romanzo è il luogo privilegiato per la riflessione sulle grandi questioni


dell’esistenza, in ‘particolare perché l’ARTE HA COME SCOPO LA RICERCA DELL’ESSERE.
Bernanos parte da una considerazione della società attuale compresa come campo di una lotta tra
forza opposte: il demonio che è presente nel mondo e dio che invece è raggiungibile solo seguendo un
arduo e sofferto itinerario.
I personaggi sono quindi in costante conflitto con loro stessi  tuttavia non viene considerata la
moralità , Bernanos infatti non condanna tanto la scelta, quanto la NON-SCELTA, è contro l’ignavia
della non-azione

Si assumono il rischio insito nella lotta contro il male nella ricerca del divino (l’essenza è la ricerca del
divino e si raggiunge attraverso l’azione della lotta)

Dal punto di vista formale vengono rifiutate le tecniche del romanzo d’analisi quanto la concezione del
personaggio balzacchiano i cui atti corrispondono ad un determinato carattere in base ad un logica
causale. L’individuo è piuttosto dominato da forze opposte che agiscono dentro di lui, invece che
influenzato drammaticamente dall’ambiente circostante  rende problematico il tentativo di trovare
la via della salvezza.
La forma romanzesca evidenza quindi IL NULLA, l’aridità della solitudine e della disperazione in un
mondo dominato dal male perché privo di Dio.

I conflitti sono al centro della scena: la coerenza psicologica e l’ordine logico passano in secondo piano
rispetto alla rappresentazione conflittuale

Impegno sociale: la civiltà può essere formata solo da individui liberi sostenuti da valori disinteressati
e non da individui alienati sottomessi alla grande metanarrazione ottocentesca.

 Green: i suoi personaggi si sentono condannati alla solitudine e ad una vita soffocante  solo
chi è dotato di lucida coscienza può quindi uscire da questa situazione. Coloro che non
possiedono tale lucidità sono considerate <anime morte>

per superare questo stato di si tenta allora un’apertura verso l’alterità mediante due vie (comunque
destinate al fallimento):
o La ricerca di un altrove nella passione che non garantisce davvero la comunicazione
o Il ricordo al sogno visionario che riduce l’individuo all’interno di se stesso

 Jouve: la sua opera testimonia un sofferto senso religioso in una sofferta dimensione erotica.
Le scritture gli riveleranno lo spirito, la psicanalisi costituisce per lui il diritto della carne.
Questo conflitto irrisolto sarà molto presente nella sua opera Paulina 1880, dove si inaugura la
tensione tra Eros e Thanatos che sarà sempre presente nei suoi romanzi, soprattutto per
quanto riguarda i personaggi femminili.

Verso il realismo:
Alcuni eventi storici riportano l’attenzione degli scrittori sulla realtà che li circonda a causa
dell’apertura di un’epoca opposta alle speranze:
 La grande depressione in seguito al crollo della borsa del ‘29
 Avvento del nazismo
 Presagio di una nuova guerra mondiale
 Crisi del sistema democratico che si traduce in “crise de l’ésprit”

La drammatizzazione di questi eventi apre il dibattito sulla funzione sociale e storica della letteratura,
in particolare sui rapporti politici e letterari.

Gli intellettuali iniziano a sentirsi in dovere di intervenire nelle vicende della polis.

In questa molteplicità di percorsi divergenti prende piede un movimento i difesa della pace:
 nel ’32 viene creata l’Association des écrivains et artistes révolutionnaires.
 Nel ’34 viene creato il Comité de vigilance des intellectuels anntifascistes
 Nel 35 viene creato il Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura
Gide, come presidente d’onore pronuncia una violenta requisitoria contro il carattere artificioso e
costruito della letteratura francese, inneggiando ad un radicale rinnovamento: si riscopre il
naturalismo come una scrittura diretta, trasparente e accessibile a tutti.

Il romanzo poliziesco prende piede proprio in questi anni e trova la sua voce in George Simenon,
che con il suo personaggio, il commissario Maigret crea una vera e propria produzione romanzesca.

Si tratta di racconti brevi secondo le regole della


Tragedia classica, ma lo spirito del tempo (il
Sentimento assurdo e il non senso sono presentati
Nella loro tragica quotidianità )

Presa di coscienza del vuoto sulla quale
Si costruisce un’esistenza
Pur lontano dagli abissi freudiani, i romanzi mettono in
Scena la complessità della mente dell’uomo comune,
le rotture con la ragione, le crisi che irrompono in
esistenze apparentemente tranquille.

Lo scrittore predilige i falliti, i clochards, le prostitute
E i piccoli borghesi sono rappresentati nelle loro
Ansie quotidiane  una rappresentazione lucida e
Impietosa, balzacchiana nella registrazione oggettiva
Dei fatti e nella varietà dei milieux

I romanzi polizieschi vengono apprezzati dal grande pubblico, ma la narrativa poliziesca americana
arriverà anche a Sartre, Queneau e Vian che ne replicheranno la struttura e alcuni meccanismi per la
costruzioni dei loro romanzi.

Riflessioni sul linguaggio:


verso la fine degli anni 30 scrittori come Bataille o Blanchot portano la loro riflessione sulla legittimità
di una scrittura che interroghi l’inconoscibile, l’assenza, il silenzio, la nudità dell’essere di fronte ad
esperienze-limite come la morte, il sacrificio o l’estasi.

L’interrogazione parte dall’ambiguità del linguaggio:


 Strumento di divulgazione e mantenimento delle norme sociali
 Strumento letterario di nominazione dell’indicibile

Ø Bataille:
Ø Blanchot:
Ø Des Forêts:

L’ombra della morte e il senso della vita


Nel romanzo tra le due guerre i temi principali sono il confronto con la morte ma anche con il male. il
romanzo continua ad essere il mezzo privilegiato d’espressione della perdita delle illusioni (data
dall’eredità della guerra e dell’ascesa del nazismo), dell’impatto con una società frustrante quando
non distruttiva, dalla scoperta del non senso dell’esistenza.

Scavando nei processi psichici che stanno all’origine della sofferenza del male Kafka scrive della
disumanizzazione del soggetto in balia di potenze oscure, il racconto può diventare il luogo in cui
elaborare concretamente una metafisica.
Alla scrittura narrativa si chiede di accorciare le distanze che la separano dal vissuto sia sul terreno
della temporalità che su quello dell’oralità , consumando la rottura con una tradizione di analisi
psicologica (criterio di modernità romanzesca)
“liberati da Proust” e dalla “vita interiore”.  la grande sfida è portare alla luce la dimensione
metafisica che sta al fondo dei comportamenti umani: la postulazione di un senso della vita,
l’esperienza dell’assurdo della condizione umana, la noia nel senso pascaliano del termine.

Ø Drieu de la Rochelle

PARENTESI CÉLINE

Voyage au bout de la nuit : il protagonista assiste alla catastrofe bellica che diventa l’evento rivelatore
di una tragica verità che inficia ogni discorso ideologico con cui si tendeva a giustificare la guerra

La guerra è percepita come rivelatore dello spirito umano, prova che in realtà la verità di questo
mondo è la morte

Il desiderio dell’uomo è quello di uccidere ed essere ucciso, come nell’impulso di morte teorizzato da
Freud.
Celine non vuole far teorizzare il senso di morte come un oggetto di riflessione da parte dell’uomo, ma
punta a farlo percepire attraverso la materialità del corpo (l’uomo si identifica con Céline prima di
tutto con la sua fisicità )

si tratta infatti di un corpo costantemente minacciato dalla morte, in quanto fragile involucro soggetto
alla natura
Céline ritiene che ogni interrogativo sul senso della vita trovi la sua origine proprio nella morte,
ovvero nel rapporto che con essa si instaura

Essa abolisce ogni gerarchia tra umano e non umano, e tutto travolfe nello stesso caos organico,
connotato dalla ripetizione ossessiva degli aggettivi

L’ottimismo del pensiero europeo, scocco da Nietzsche e Schopenhauer viene completamente scosso
dalla guerra e Céline inscrive nel romanzo la coscienza di questo fallimento, assumendolo come
esperienza esistenziale fondamentale (qualcosa che viene dalla contestualità )
La morte in quanto dimensione insita nella vita è intrinseca nell’uomo e scatena desiderio di uccidere
non solo in tempo di guerra, ma anche in tempo di pace

Si prospetta quindi un vero e proprio pessimismo antropologico basato sul pensiero che lo stato di
natura dell’uomo contenga in sé il seme della sua malvagità .
Con Céline non viene concesso nulla all’illusione romanzesca, è un precursore della teoria assurda e
brutale di Sartre e Camus

Forma: per esprimere tale visione dell’esistenza, Céline opera una vera e propria rivoluzione
linguistica, sostituendo la prosa della letteratura francese con il linguaggio parlato, considerato come
più in diretto contatto con la realtà .
Si procede dunque per una trasposizione del linguaggio vivo nella scrittura tramite un meticoloso
esercizio di stile che non opera una mera trascrizione ma una deformazione preliminare della lingua
per ottenere un effetto parlato in cui è coinvolta l’attività del lettore.

il risultato è una lingua viva che permette l’andamento naturale del pensiero sul piano emozionale sen
za ricorrere alla sua ricostruzione logica (rifiuto positivista)  scegliere di rendere letteraria la
lingua popolare

Operazione legata all’inconscio, alla comunicazione e ai processi di traduzione  viene rifiutata la
ricostruzione logico-razionale del pensiero

CRITICA SOCIALE: La guerra non rivela solo la pulsione di morte dell’uomo ma anche l’uso
strumentale che ne fanno alcuni per trarne benefici e proventi, viene messa al banco degli imputati
l’ipocrisia della retorica patriottarda in virtù della quale, sotto il pretesto della salvezza del paese e
della civiltà si inviano migliaia di persone a morire mentre il vero movente è quello economico.

La denuncia della realtà coloniale in Africa
e del processo di alienazione dovuto al processo
tecnologico americano danno luogo ad una critica
radicale che però
NON DA LUOGO AD ALCUNA ETICA SALVIFICA

LO SCOPO DI CELINE NON È DI CONDANNARE UNA PARTE DELL’ESISTENZA E INNALZARNE


UN’ALTRA, MA SEMPLICEMENTE METTERE A NUDO IL CUORE VIOLENTO DI ESSA

Lo scoppio di altri conflitti genereranno ulteriori trasformazioni della scrittura  un nuovo evento
infatti pretende e ricerca un cambiamento stilistico e linguistico, una trasformazione della scrittura
che garantisca la sintesi del momento e una comprensione senza filtri

Rapporto con il lettore: Céline ha sempre mantenuto un rapporto molto oscuro con il lettore, ma
prima della seconda guerra mondiale si era limitato a sgretolare le sue certezze e rivelargli
costantemente la luttuosa verità dell’esistenza

Dopo la seconda guerra mondiale: il lettore assume l’immagine di nemico pronto a condannarlo per la
sua ideologia antisemita esposta nella saggistica degli anni Trenta (pamphlets)
o Mea culpa
o Bagatelles pour un massacre
o L’école des cadavres
o Les Beaux Draps
Potenziano fino al parossismo il ventaglio ideologico francese piccoloborghese, conservatore,
antidreyfusardo.
Al fine di comprendere il fenomeno
Kristeva: autodifesa violenta contro il rischio di dissoluzione dell’io, la costituzione di un’identità
rassicurante
Richard: Céline attribuisce a un elemento esterno la causa della fragilità dell’uomo e la sua tendenza
al débraillement cioè all’emorragia del suo essere. Il responsabile sarebbe appunto l’Ebreo, concepito
come entità vitale che si insinua nel corpo sano dell’individuo e lo disgrega in quanto entità disgregata
a sua volta (frutto di mescolanza di razze)

Nei romanzi sono invece pressoché assenti le tematiche antisemiti è all’opera una differente lotta
contro la morte, per rita5rdarla o opporre un antidoto che apra la possibilità di un senso.
o La scrittura come medicina  salva l’uomo dal deperimento
o La danza  l’arte che permette di resistere all’opera disgregatrice del tempo, i quanto tramuta
in forma il movimento del corpo (che da l’esistenza)
La danza diventa metafora della scrittura perché il discorso viene organizzato in una forma, seppur
frammentaria che trova in sé una necessità destinata a durare in un equilibrio instabile e nel
movimento assicurato da ogni atto di lettura.
PARENTESI SARTRE

Esigenza urgente di ricondurre la speculazione filosofica ai problemi dell’uomo nel mondo


(improntato però non solo ai problemi dell’uomo nella storia, ma di un sorta di generalizzazione
dell’esistenzialismo astorico che tuttavia verrà abbandonata dopo la Nausée)
Influenzato dalla filosofia di Husserl da cui recupera il concetto di INTENZIONALITÀ : la coscienza è un
atto che intenziona l’oggetto esterno, non è più possibile concepire una coscienza isolata, ma solo una
coscienza di qualcosa che non può non esistere se non i rapporto con la realtà

Il rifiuto della vita interiore e l’analisi psicologica basata sulla separazione dell’individuo dal reale

Questo viene radicalizzato fino ad eliminare ogni residuo di trascendentale  l’io viene espulso dalla
coscienza perché ritenuto trascendente, esterno siccome si forma a contatto con gli oggetti che
intenziona
Nell’umanesimo esistenzialista di Sartre l’uomo è privo di un’essenza stabile, è continuamente
dislocato “fuori di sé” senza alcun principio che ne garantisca la natura.
Questo umanesimo si configura sul piano totalmente immanente in cui l’uomo a partire da una totale
assenza di stabilità e unità dovrà costruire se stesso in base ad un progetto liberamente scelto
(costruire la propria essenza, di cui è privo per natura, in quanto essere contingente)

In questo senso la forma letteraria si rivela essenziale non tato per l’esposizione di un pensiero quanto
piuttosto per la sua elaborazione quando l’espressione concettuale si rivela insufficiente e inadeguata.

La Nausée:
la forma della riflessione filosofica della nausea è la liberazione dalle griglie mentali che portano ad
una contemporanea perdita di senso e rivelazione della verità  il personaggio di Roquentin annota
per 28 giorni nel suo diario un percorso di liberazione che sfocia nella perdita degli strumenti logici di
comprensione del reale, fino ad una conoscenza in forma di “illuminazione”
Ogni tentativo di occultare a se stessi questa condizione è una mistificazione tipica dell’ipocrisia
borghese, individui che alienano la propria vita in un ruolo sociale con lo scopo di giustificarla.

Ci si spoglia degli abiti consuetudinari per essere disponibili a esperire l’immensa ricchezza dei
possibili nell’attimo presente, portata al parossismo
Ø Fantasma kafkiano della metamorfosi che si traduce in un processo conoscitivo dell’esistenza
pura, la vita NELLA CONTINGENZA.
Con la “Nausea” si indica una noia metafisica  l’uomo condannato ad essere libero (spogliato della
sua essenza metafisica, lascia spazio ai nuovi significati), gettato nel mondo non per sua volontà ma
obbligato ad essere se stesso, causa della NAUSEA che sostituisce il vuoto lasciato dall’essenza (la
materia stessa di cui sono fatto)

Il progressivo disinvestimento del proprio passato e dai propri oggetti interni è funzionale
all’intenzione di Roquentin di “vederci chiaro”

Le nuove conoscenze, vivere un’avventura nella liquidazione della mitologia.


ANTI-PROUST: la contingenza umana rende impossibile qualsiasi processo veritativo della memoria
in cui alcuni momenti privilegiati del passato e presente rivelerebbero il senso di una vita

siccome anche se non a priori, Proust pensa che il significato, attraverso un lungo percorso di
interpretazione dei segni sai possibile costruirselo nella propria oggettività , Sartre invece, convinto
che la presenza umana sia ingiustificata non contempla la possibilità di interpretare segni
La scoperta nel rifiuto della metafisica:
non esiste un altrove in ci vivere un tempo, un’avventura, un erotismo censurati e vietati qui, il viaggio
offre solo il fantasma di ciò che si era sognato percorrendo atlanti e libri (Proust)

l’altra avventura: l’incontro con la gratuità dell’esistenza che è un “uscita da se” in “un’estati
orribile”, collasso della coscienza, perdita di sé nell’attrazione vischiosa della materia  non c’è
un’intenzione che da loro un senso e un’utilità , le cose acquistano un’autonomia che le assimila al
mondo animale.

IL VISCHIOSO: abolisce il contorno del tempo stesso percepito come un continuum in cui tutto si
confonde e si disfa.
La problematica dell’esistenza intrinseca quella della temporalità

Spetta alla musica la funzione di rappresentare una temporalità alternativa (il ritmo articola la
nausea), fondata sul senso di irreversibilità , attraverso cui il racconto trasforma il vissuto, dotandolo
di senso.

Occorre scegliere: VIVERE O RACCONTARE (reale – immaginario)



Sancisce la necessaria separazione dell’immaginario dal reale per poter vedere il mondo reale.
All’immaginario è affidata la possibilità di giustificare l’esistenza (mentre Proust fa l’operazione
inversa: simboli dell’immaginario sono portati nel reale attraverso significanti quasi infimi, la realtà è
la rappresentazione significante della verità dietro all’immaginario che utilizza il reale come velo)

Il diario si conclude con un vagheggiamento di una possibile salvezza nella creazione artistica
scrivendo una storia bella e dura come acciaio

la conclusione del romanzo è ambigua: sembra che il protagonista trovi sollievo dalla nausea nella
compattezza e irreversibilità di una musica jazz mostra il desiderio di produrre un romanzo, un’opera
d’arte dura come l’acciaio che possa salvarlo dalla contingenza.
Il superamento della nausea esiste in relazione alla musica perché la musica garantisce
un’articolazione, quindi letteralmente la trasformazione in razionale di qualcosa che di per sé non è
che una sensazione  SOFFRIRE A TEMPO STRUTTURA LA MATERIA

La semiotica strutturale dice che la materia del linguaggio è una sostanza che non può essere
trasmessa fino a che non ha una forma. L’arte mette in forma la nausea che diventa forma e acquisisce
cosi un valore d’uso, può essere discussa. Se si riesce ad incanalare la Nausea verso una forma allora
può essere funzionale (non è tanto un superamento della Nausea, quanto una presa di coscienza che
può essere strutturata in materia per essere compresa e studiata)
La musica riesce a strutturare quello che è irrazionale e in un certo senso dona strutturalità di
pensiero

“non potrei io tentare”  non musicale, ma scritto (non un libro di storia, la storia parla di un qualcosa
che è esistente.) si deve indovinare qualcosa al di sopra dell’esistenza, un’avventura “bello e duro
come l’acciaio”, qualcosa che non si consuma, non si deteriora e che resta (questo ucciderà quello)

LA NAUSEA È STRUTTURABILE NELL’ARTE CHE RAPPRESENTA L’UNICO MODO DI FERMARLA a


l’impegno, scelto, cosciente, all’esistenza

Esiste al di là della realtà (bello e duro come l’acciaio, ha un senso)

I problemi della filosofia vanno portati nel mondo, nel suo tempo
Quando realizzare quest’opera bella e dura come l’acciaio è un risultato ottenuto attraverso lo sforzo,
’impegno di voler realizzare qualcosa allora viene dato un senso
L’IMPEGNO: determina l’esistenza, la non predeterminazione, l’engagement e l’impegno sociale di
voler portare la filosofia della condizione umana alle persone perché possa essere compresa

La temporalità del romanzo è ormai radicalmente trasformata in quanto deve basarsi esclusivamente
sul presente della coscienza escludendo il determinismo di una narrazione che elabori a posteriori un
sistemi esplicativo del vissuto.

Nelle opere successive Sartre affronta la svolta definitiva con l’inclusione del concetto di Storicità
dell’uomo, ossia del suo essere immerso nei processi storici collettivi. Se il tema della Nausée era la
contingenza dell’individuo, ora si tratta di mostrare la libertà dell’uomo nel suo rapporto con le
dinamiche sociali e gli eventi storici, senza imporre un punto di vista esterno.

Qu’est-ce que la litérature?: La funzione della letteratura: con la presa di coscienza arriva anche
un saggio sulla funzione della letteratura, dove Sartre elabora il principio della letteratura engagée
rivendicando la responsabilità dello scrittore che deve prendere posizione per produrre delle
trasformazioni. Questo è fattibile solo nella prosa, perché la poesia utilizza un tipo di linguaggio he
rimanda a sé stesso, quindi non è considerata uno strumento efficace in grado di agire nella realtà .

Dopo Chemins de la liberté, l’attività letteraria di Sartre si è concentrata più sul teatro che sull’opera
letteraria.

Il teatro di Sartre: si presenta come un teatro di situazione in cui gli individui si trovano a dover
esercitare la propria libertà operando una scelta esistenziale rispetto ad un determinato conflitto di
valori in un preciso momento storico (libero arbitrio)
Le sue basi vengono ritrovate nel teatro epico di Brecht da cui però non adotta il principio dello
straniamento: lo spettatore deve essere fortemente coinvolto, preferendo un’estetica drammatica che
lasci un segno (implicata identificazione del pubblico nei personaggi)

Il teatro è un “teatro di idee” in cui vengono affrontati problemi morali e politici imposti dalla storia
(théâ tre engagé che riflette molti problemi politici e sociali del tempo)
PARTE 3 – NUOVE VIE DEL ROMANZO
Dopo la seconda guerra mondiale si inizia a prendere sul serio il problema della letteratura engangée

L’esigenza di legittimare l’atto stesso di scrivere attraverso forme di impegno politico o più
genericamente civile

In particolare si parla di littérature concentrationnaire, per dare testimonianza, voce alla Storia,
all’esperienza vissuta.
L’Europa esce dalla guerra in rovina, da ricostruire con ferite aperte che coinvolgono direttamente o
indirettamente il mondo letterario.

La Francia ha ha conosciuto la sconfitta e l’occupazione, alcuni scrittori collaborarono con i tedeschi,
altri si unirono alla resistenza armata, dividendo il paese in due anche dal punto di vista
dell’engagement letterario.

 Romain Gary:
 Julien Gracq:

Attorno al Temps Modernes


Dopo la Liberazione la Francia è segnata da un periodo di instabilità a causa di guerre coloniali in
Indocina e in Algeria, a causa della pressione dei pieds-noirs.

L’impatto più forte da parte degli intellettuali arriva dalla rivista Les Temps Modernes, creata da Sartre
a cui appartengono molti intellettuali importanti.
Les Temps Modernes: rivista che tratta di riflessione politica e letteratura, schierata a sinistra, ci
presenta come uno strumento di intervento nella società contemporanea, tribuna anticolonialista che
dialoga per denunciare la situazione indocinese. Pubblica inoltre le voci più interessanti della
letteratura contemporanea

La letteratura schierata a sinistra sceglie l’engagement, influenzata dal pensiero di Sartre e del
marxismo.
A destra gli <hussards> sono molto più divisi ma comunati dallo stesso disprezzo per i valori della
resistenza e della liberazione

Tuttavia avvengono delle scissioni all’interno Sartre si schiera a fianco dei comunisti,
della redazione si consuma nel ’53 la rottura  a favore delle rivoluzioni in America Latina,
con Camus del Black Power, dei movimenti di
estrema sinistra, di quello femminista.

Negli anni ’60 la rivista Tel Quel sottolinea il bisogno di un disimpegno politico a favore di un maggior
imperno letterario.

PARENTESI CAMUS
L’indagine sull’esistenza è anche al centro dell’opera di Camus. La sua riflessione parte dall’assunzione
della finitezza dell’esistenza umana, all’interno di una realtà colta secondo le modalità della
percezione fenomenologica per cui le cose appaiono al soggetto nel fenomeno del loro apparire e non
attraverso la mediazione di un’idea.
Dopo alcuni saggi, Camus inizia un ciclo di opere dedicare al tema dell’assurdo
L’Étranger: è il romanzo del ciclo dell’assurdo, quello che porta uno spaccato di vita reale alla tesi
filosofica espressa nel mito di Sisifo. È diviso in due momenti:
 Nel primo, il protagonista si sente completamente estraneo a se stesso, non ha alcun interesse
ed è avvolto nel turbine della sua abitudine
 Con l’omicidio avvenuto per caso, per l’irrazionalità del mondo (rappresentato dal sole),
l’equilibrio del suo giorno si disgrega e inizia la presa di consapevolezza dell’assurdo.

Qui l’idea della Nausea di Sartre è superata  l’assurdo non deriva dalla contingenza, ma nel
sentimento di estraneità rispetto ad un mondo che per quanto possa essere magifico non è in grado di
rispondere alla pretesa di razionalità , di infinito e di felicità dell’uomo, costretto a vivere in una
condizione di esiliato e straniamento

Irrazionale: azione del mondo


Nostalgia: esilio volontario, nostalgia di una patria apollinea che è inesistente, streben dell’infinito
Assurdo: il rapporto tra la richiesta dell’uomo e l’indisponibilità del mondo

Mythe de Sysiphe: <L’assurdo nasce nel confronto tra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del
mondo>
In questo mito vengono anche condannate tutte le false soluzioni religiose e filosofiche tese a
consolare o distrarre l’uomo dalla finitezza e dall’assurdo della sua esistenza (essere finito che tende
verso l’infinito, di cui ha nostalgia, ma di cui non può disporre)

La focalizzazione nell’Étranger è molto particolare: è in prima persona, ma sembra comunque esserci


un filtro tra il narratore (Mersault) e la sua vita (tecnica ripresa dalla letteratura poliziesca americana)
Mersault mostra soltanto elementi distanti dalla sua esistenza introducendo cosi il lettore in una
coscienza totalmente opaca rispetto a se stessa e ai significati delle cose e dei fatti. Inoltre l’utilizzo del
passato prossimo neutralizza i nessi causali tra gli eventi.
Questo tipo di scrittura è stata definita da Roland Barthes come “scrittura bianca”, che ha come scopo
il restituire l’indifferenza del mondo.

Teatro: non mostra sensibili innovazioni sul piano drammaturgico, non può nemmeno essere
considerato un teatro a tesi. Camus vuole piuttosto rappresentare i conflitti apparentemente insolubili
che devono essere attraversati dal pensiero per giungere a soluzioni efficaci.

La scoperta dell’assurdo in Caligula e nel Malantendu lascia trasparire un accenno di reazione contro
la sottomissione della fatalità .
La consapevolezza dell’assurdo non conduce ad un esisto nichilista, ma opponendo sempre un
radicale rifiuto a ogni evasione, l’uomo può scegliere di reagire all’assurdo senza fare appello ad
alcuna trascendenza

Il ciclo della rivolta che è composto dalla Peste, dall’Homme Révolté e dalle pièces l’état de siège e les
justes.

La Peste: è il grido di rivolta contro l’assurdo, l’impegno in una battaglia che comunque è persa a
prescindere. Con la sineddoche dell’epidemia Camus racconta la resistenza contro tutte le tirannie (in
questo caso contro l’irrazionalità del mondo). Siccome l’epidemia è una condizione comune a tutti gli
uomini, l’unica cosa da fare è rivoltarsi collettivamente.

L’Homme révolté è il saggio in cui Camus teorizza il ciclo della rivolta, forgiando un nuovo cogito: mi
rivolto dunque siamo, appellandosi alla fratellanza fra gli uomini che condividono lo stesso destino,
l’Ananke della lotta.
I personaggi rivoltati di Camus, non implicano tuttavia alcun tipo di eroismo, ma solo l’acquisizione
del senso del valore della comunità tramite il compiacimento di atti ordinari. (raggiungibili solo a
posteriori della presa di consapevolezza dell’assurdo)

Es. la maggior parte dei cittadini di Orano si dimenticheranno presto dell’esperienza della peste
perché non hanno accolto in loro l’assurdo del mondo, il ritorno all’abitudine non ha immesso le loro
coscienze nel complesso meccanismo di riflessione sull’assurdo (non hanno accolto in loro l’assurdo)

 De Beauvoir: filosofa legata a Sartre da una relazione sentimentale. I suoi romanzi


esplorano tematiche quali la presa di coscienza della propria identità e della propria liberrtò , i
rapporti tra gli intellettuali di sinistra del dopoguerra, il pensiero femminista e la formazione
nel processo di emancipazione (anche citato nella sua autobiografia)

 Genet:

LE NOUVEAU ROMAN
Il Nouveau Roman (battaglia radicalizzata contro il modello di romanzo ottocentesco) non può essere
considerato come un movimento letterario perché le sue caratteristiche non saranno mai formalizzate
e ogni scrittore inscrivibile in questo genere ha itinerari molto diversi dagli altri.
Il racconto smette di essere la scrittura di un’avventura, ma l’avventura di una scrittura.
L’idea di fondo accomunabile a quasi tutti gli scrittori è quella di rompere con le norme narrative e
ideologiche di un’estetica romanzesca fondata sull’illusione ma anche di ogni letteratura impegnata.

Mutamento fondamentale nei confronti
della percezione della realtà : il mondo appare
come uno spazio non più decifrabile, frammentato e
privo di ogni tipo di coerenza logica

fine: produrre una letteratura che non sia una mistificazione della realtà

 Sarraute: elabora una critica fondamentale al romanzo ottocentesco. Si tratta di oltrepassare


la superficialità apparente dei comportamenti umani al fine di scomparire una verità
soggiacente. I tropismi sono i movimenti psichici all’opera negli strati profondi della
personalità che determinano l’agire sociale.

caratteristiche: i personaggi sono ridotti all’essenziale, la trama è pressochè inesistente, c’è


un’assenza quasi totale di descrizioni, le conversazioni che emergono sulla pagina non sono introdotte
dalla punteggiatura.
Unità di base: la relazione interpersonale tradotta attraverso movimenti istintivi di attrazione e di
ritrazione
Portrait d’un inconnu: la prefazione di Sartre sottolinea come il processo avviato da Gide
dell’antiromanzo, sia qui approdato.

Sarraute introduce anche il sospetto nei confronti delle convenzioni ormia desuete del romanzo
realista di stampo ottocentesco

Il rifiuto pragmatico di questo modello accomuna tutti gli autori del Nouveau Roman che
sperimentano nuove forme secondo l’école du refus

 Alain Robbe-Grillet, Pour un nouveau roman : vengono fissati alcuni principi estetici
o Viene bandita la concezione tradizionale del personaggio in quanto individuo provvisto di
nome e identità , per eliminare qualunque accenno di visione antropocentrica
o Viene condannata la trama perché creare una storia strutturata significherebbe sovrapporre
alla realtà un ordine basato su canoni universali e un pensiero logico razionale (di cui è
sprovvista, dati i chiari avvenimenti storici)
o Siccome la letteratura non può esprimere una visione totalizzante della realtà , viene rifiutata la
sua strumentalizzazione a fini politici o sociali (letteratura engagé)

Les Gommes: viene accostata la tradizione antica a quella moderna, con il mito di Edipo qui rivisitato:
l’ispettore Wallas occupa parte del suo tempo a cercare un tipo di gomma (per cancellare qualcosa di
indefinito) e indaga su un crimine di fatto non avvenuto, perché lo stesso Wallas è il fautore di esso.

Robbe-Grillet si cimenterà poi nel cinema come sceneggiatore e poi come regista

 Butor: con Butor non viene messa in discussione la realtà stessa quanto più le modalità
abituali di rappresentazione e interpretazione della realtà stessa. Il rapporto con il mondo non
sarà mai oggettivo perché filtrato permanentemente da discorsi e racconti con cui viene
presentato.
Si propone quindi uno studio critico delle modalità di rappresentazione e di conoscenza della realtà .
Personaggi, eventi e situazioni non sono mai oggetto di una narrazione lineare p di un’indagine
psicologica, sono pretesti per lo studio delle modalità di presentare il soggetto nel reale.

Passage de Milan: struttura che si ritrova anche nelle opere successive: spazio circoscritto in un tempo
limitato nel quale si compie una metamorfosi.
Emploi du Temps: La precisione ossessiva della ricostruzione degli emplois du temps che si
sovrappongono confonde narratore e lettore con l’accumulo di indizi perturbanti. Non si può più
andare alla ricerca del tempo perduto.

 Duras: vengono presentati temi come il colonialismo, lo stato di messia del terzo mondo, la
guerra, la shoah. Per darne un’adeguata espressione, Duras sarà sempre alla ricerca di nuove
tecniche narrative.
Non fa parte dei Nouveaux romanciers, ma rifiuta l’illusione realista: l’intreccio è spesso poco
significativo e concentrato in un lasso di tempo molto limitato. Lo spazio è comunque coinciso
all’ambiente famigliare del quotidiano, largo spazio viene dato ai gesti, ai piccoli avvenimenti, a
dialoghi scarni ma intensi.

Alcuni scrittori sono tuttavia esterni alle mode parigine dell’epoca, mettono in atto le forme di
disgregazione dell’idea stessa di narrazione in modo molto più radicale:

 Beckett: Beckett condivide alcuni aspetti del Nouveau Roman, tuttavia sembra perseguire un
itinerario unico nel rinnovamento del romanzo, in particolare votato al MINIMALISMO
SCENICO.
Inizialmente Beckett vive l’influenza di Joyce, ma ben presto si distaccherà dal modernismo a causa
dell’apologia della parola, che in questa corrente artistica mira a far coincidere il logos creatore con la
realtà .

L’universo modernista di Joyce infatti tenta di costruire una
nuova dimora per l’uomo a partire dai resti della frammentazione
di una unità come volontà di reagire la conduzione e alla
dispersione prodotta dallo scacco babelico per fornire una nuova
letteratura a un mondo disfatto e desolato.

Beckett invece (influenzato anche dall’opera proustiana) si interroga sulla priorità della percezione e
sui pregiudizi dell’intelligenza, contro ogni pretesa di razionalizzazione del vissuto e di possesso della
realtà tramite l’arte.
Sono nuovi aspetti che portano Beckett a constatare l’assurdità del mondo nella sua maniera integra.
Inoltre, la prospettiva sul linguaggio tanto cara ai modernisti inglesi è qui quasi completamente
rifiutata, l’incomunicabilità esiste perché cercare di articolare l’assurdo in una teorizzazione farebbe
perdere parte di esso nel processo di semplificazione.

VENGONO SOTTOLINEATI I LIMITI DEL LINGUAGGIO

 Simon: viene rivolta particolare attenzione alla storia ripercorsa attraverso un’esplorazione
della memoria individuale (soprattutto familiare e collettiva). Alcuni momenti storici cruciali
vissuti in prima persona sostanziano gran parte dei suoi romanzi.
Per travisare la sensazione della memoria, i fatti non sono organizzati cronologicamente, ma sono
disposti in un groviglio disordinato dove passato e presente si sovrappongono. (nel segno della
riflessione proustiana della memoria)
Con l’eliminazione progressiva di ogni tipo di finzione viene operata una ricostruzione genealogica
privata ma inserita nella storia, in un continuo flusso di legami tra passato e vita presente.

Nel suo discoro per il premio Nobel, 1986, si dice alla ricerca di una nuova temporalità romanzesca
diversa e di un nuovo realismo, che esplori i modi possibili di narrare una storia piuttosto che
descriverla, partendo da tracce materiali, sondaggi della memoria e non basati su ricordi
(CONTESTUALITÀ DELLA STORIA)

TEL QUEL
In contemporanea al Nouveau Roman, La narrativa conosce un revival della trama e della storia, alcuni
autori recuperano le classiche forme di scrittura (autobiografia, illusione mimetica, psicologia),
ricompaiono i personaggi all’interno di scritture lineari.

Se il Nouveau Roman è stato caratterizzato da esigenze comunicative, all’inizio degli anni 60, attorno
alla rivista Tel Quel si raccolgono giganti della ricerca teorica e della sperimentazione formale: la
letteratura diventa un mezzo di rappresentazione, espressione e descrizione del mondo opposta
all’engagement e al realismo.

Il rapporto tradizionale tra realtà e scrittura è completamente ribaltato: è il mondo ad essere
considerato finzione mentre la scrittura è ritenuta in grado di porre la vera realtà .
Il mondo diventa quindi un campo di significati da decifrare, la cui verità verrà messa in arte.
Al romanzo, all’opera mimetica viene opposto il testo con cui non descrive il mondo, ma lo si disiscrive
al fine di riscriverlo nuovamente (costruire sulle macerie del mondo)

 Yourcenar: sempre lontana dagli ambienti letterari, si occuperà in primis di biografie come
Mémoires d’Hadrien, il suo metodo è infatti da considerarsi storico e archivistico. Sarà la prima
donna ad essere riconosciuta dall’Académie e l’unica autrice ad essere inserita nella Pléiade
prima della sua morte.
Fu spesso accusata di eccessivo classicismo, ,a rinnova la forma del romanzo storico dell’ottocento per
far intravedere in filigrana i problemi del presente.
L’ouvre au noir: si descrive la repressione  la ricerca spirituale della conoscenza malgrado “le
prigioni nere” che in ogni epoca rinchiudono l’uomo e rappresentano il grande protagonista del
romanzo (insieme a Zenone)

 Tournier: filosofo di formazione, allievo di Lévi-Strauss. Giunge al romanzo con Vendredi ou


les limbes du Pacifique. Il tratto distintivo di stampo già postmoderno è la rielaborazione del
mito inteso come una storia fondamentale che tuti conoscono, che permette di far passare in
una forma tradizionale, preservata e rassicurante una materia che non possiede nessuna di
queste qualità .
I miti possono infatti essere presi e modificati  il mito di Robinson Crusoe viene rivisitato secondo i
principi etnologici di Lévi-Strauss.

Il protagonista diventa Vendredi che, opposto a Robinson (ormai simbolo della vita borghese fondata
sull’individualismo), fa comprendere i vantaggi di un ritorno allo stato di natura.
La rielaborazione dei miti non è mai finalizzata all’affermazione di una tesi conclusiva perché si tratta
piuttosto di rendere la tensione verso la verità , verso la comprensione di un mistero e l’inquietudine
che tale intento comporta.
La produzione romanzesca dello scrittore è caratterizzata dall’inserimento del mito in senso lato: si
rivisita la storia inscenando anche la tentazione del sadismo e della pedofilia.

Parallelamente alla littérature engagée si sviluppa una letteratura basata su:


 Lo spirito di rivolta insita nel surrealismo
 Acuta conoscenza del non-senso dell’esistenza
Che avvinano il romanzo verso forme eterogenee, frantumando il principio dell’illusione referenziale

PARENTESI VIAN
PARANTESI QUENEAU

Nasce come surrealista, ma abbandona presto il movimento.


La Chiendent: si tratta di una ricerca esistenziale che anticipa concetti come la contingenza e l’assurdo
in una visione angosciata del mondo, ma anche una parodizzazione dei Discours de la méthode di
Descartes.
La sperimentazione sui contraintes nasce da una consapevolezza che ogni enunciato di una lingua
naturale risulta da una combinatoria le cui regole si declinano in una sintassi (linguistica).

Allo stesso modo lo scrittore vuole elaborare un principio di composizione sostituendo alle regole
imposte dal linguaggio delle regole deliberatamente e liberamente inventate.

GRAZIE ALLA CREAZIONE FORMALE È POSSIBILE INQUADRARE E DOMINARE IL MALESSERE


ESISTENZIALE, IL CAOS E L’ASSURDO DEL REALE

Altre opere importanti: Zazie dans le métro, Exercises de style, Les Fleurs Bleau.

Queneau fonda l’OULIPO con l’intento di sperimentare nuove forme letterarie che uniscano una
costruzione rigorosa basata su ferree regole logico-matematiche e l’umorismo.
L’impresa degli oulipiens si basa sul binomio gioco-costrizione.

Viene proposta una pratica ludica e computazionale della scrittura letteraria sottoposta a rigorose
regole formali (spesso prese in prestito dalla logica e dalla matematica), dando vita alla letteratura “à
contraintes”

Contraintes:
o Principi mutuati della matematica
o Base combinatoria
o Superamento del principio della mimesis

Spesso si tratta di riscrittura: il più famoso è fondato sul principio del puro caso secondo la regola S+n
che consiste nella sostituzione all’interno di un dato testo di ogni sostantivo con l’ennesimo.
Exercises de style – Queneau: riscrivere lo stesso testo 99 volte in generi diversi raccontando il
medesimo aneddoto.

 Perec: Perec individua proprio nei contraintes la possibilità di rompere decisamente con
l’illusione della realtà del romanzo tradizionale.
Vengono elaborati in questo senso alcuni romanzi quasi puramente stilistici ma che lasciano la
possibilità della narrazione, come La Disparition, un romanzo scritto senza lettere “e” e un pendant,
Les Revenents, scritto solo utilizzando parole che contengono la vocale “e”.

La costrizione concede la libertà di inventare storie avvincenti per il lettore alle quali però è conferito
uno statuto di necessitò assicurato dal rispetto della regola.

Ad evitare il virtuosismo stilistico è il tema  la Disparition per esempio tratta della Shoha,
simboleggiata dalla “scomparsa di una lettera”.
Il problema della letteratura “Dopo Auschwitz” è anche trattato in W ou le souvenir d’enfance, dove su
una contrainte binaria si alternano capitoli autobiografici a descrizioni dell’isola di W, metafora di un
campo di concentramento.

Les contraintes hanno un valore logico, romanzesco e morale. Per quando Perec si schieri contro la
letteratura engagée, nella sua opera emerge un cruciale rapporto tanto con i grandi traumi
dell’Histoire, che con l’infra-ordinario”, ossia i dettagli anodini e anonimi del quotidiano normalmente
destinati ad essere dimenticati.

Potrebbero piacerti anche