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Acqua (89%)
Carboidrati (8%)
Proteine (2%)
Grassi (0,3%)
Ceneri (0,8%)
Cavolfiore 5,6
Carota 4,9 – 6,0
Mais 7,3
Sedano 5,7 – 6,0
Cavolo 5,4 – 6,0
Cavolino di 6,3
Bruxelles
Lattuga 6,0
Patata 5,3 – 5,6
Melanzana 4,5
Pomodoro 4,2 – 4,3
Prezzemolo 5,7 – 6,0
Fonti di contaminazione microbica dei vegetali
Pianta
Residenti (perché
costituiscono l’ecosistema
microbico associato alla
pianta
Microrganismi che
colonizzano l’interno della
pianta (endofiti)
(Adapted from Vorholt, 2012, Nature 10: 828–840)
Penetrazione e sviluppo dei microrganismi
occasionali.
Questi mal si adattano a sopravvivere sulla superficie delle piante. Una volta
nutrienti.
Le piante sono ricoperte da uno strato protettivo costituito da polimeri di cutina immersi
in una cera, Tale strato è impermeabile all’ingresso e alla fuoriuscita di acqua, agli scambi
gassosi e alla penetrazione di particolato, Varie strutture della superficie della pianta
rendono possibile lo scambio di gas richiesto per i processi metabolici e fotosintetici
Cuticola
ittici.
•
Composizione chimica e percentuale di alcuni frutti
•
Classifica dei prodotti alimentari in base alla
successione tecnologica di lavorazione
• macedonie
Ciclo di produzione di ortofrutticoli minimamente trattati
raccolta
pre-refrigerazione (catena del freddo)
trasporto allo stabilimento / stoccaggio
mondatura / cernita / lavaggio
sbucciatura / taglio
lavaggi
eventuale trattamento con antiossidanti (acido ascorbico per ridurre la fase
di imbrunimento)
asciugatura
confezionamento (polipropilene, polietilene, polivinilcloruro)
stoccaggio refrigerato (5-7 gg,)
I microrganismi dei prodotti ortofrutticoli minimamente
trattati
1. Batteri mesofili aerobi, 103 e 109 ufc/g (es, 80-90%, Gram-, cioè
Pseudomonas soprattutto P, fluorescens [pectinolitico], Enterobacter
soprattutto E, agglomerans, Erwinia, Flavobacterium [pectinolitico],
Xanthomonas, Bacillus)
2. Batteri lattici, anche sino a 109 ufc/g (es, Leuconostoc)
3. Coliformi sono una minima parte dei batteri presenti
4. Lieviti e muffe sempre presenti, ma in minor numero rispetto a
batteri mesofili e batteri lattici (Candida, Pichia, Torulaspora [lieviti];
Sclerotinia [pectinolitici], Mucor [pectinolitici], Aspergillus, Phoma e
Rhizopus [muffe])
5. Batteri patogeni (Listeria monocytogenes da 1 a 102 ufc/g, E. coli,
Aeromonas hydrophila)
Origine del microbiota in vegetali freschi minimamente
trattati
1, Microrganismi saprofiti
Le specie microbiche prevalenti sono di solito isolate anche su piante in
campo o subito dopo la raccolta ed è quindi probabile che derivino
dalla microflora epifitica della materia prima, I principali componenti
della microflora epifitica di numerosi vegetali sono Pseudomonas
fluorescens, Erwinia herbicola ed E, agglomerans,
Pseudomonadaceae fluorescenti e pectinolitiche sono agenti di marciume
molle dei vegetali in foglia e sono un’importantissima frazione della
microflora epifitica,
Pre-trattamenti, cernita e rimozione dalla materia prima di tutte le
porzioni malate o senescenti possono spiegare la bassa frequenza di
questi microrganismi sul prodotto finito,
Alcuni trattamenti (pelatura e taglio) possono portare ad un aumento
della carica batterica,
Deterioramento della qualità dei prodotti ortofrutticoli
minimamente trattati
• Necrosi fogliare
• Perdita di consistenza
2, Microrganismi patogeni
I più comuni sono Listeria monocytogenes, Aeromonas, Salmonella,
Shigella, Staphylococcus, Bacillus cereus, Derivano da pratiche
agronomiche non igienicamente corrette (irrigazione con acque
contaminate o fertilizzazione con letame non ben maturo e liquami) o
manipolazioni errate,
Il rischio di contaminazione durante la raccolta e/o i trattamenti è anche
funzione della capacità del patogeno di sopravvivere in campo, perché
alcuni patogeni sono normalmente presenti nel suolo e non derivano da
contaminazioni esterne,
A volte la contaminazione avviene durante il processo
Controllo dei microrganismi nei prodotti ortofrutticoli
minimamente processati
1. Conservazione refrigerata
2. Interazioni tra patogeni e microflora epifita
3. Produzione di batteriocine da parte di Leuconostoc contro Listeria
monocytogenes
4. Influenza dei tessuti vegetali
5. Le operazioni di pelatura e taglio portano i microrganismi
direttamente a contatto con i tessuti vegetali danneggiati (quindi
cambiamenti di pH, rilascio di nutrienti e sostanze antimicrobiche)
6. pH acido contro Listeria monocytogenes
7. Sostanze antimicrobiche come, ad esempio, estratti di aglio e cipolla
Prevenzione delle contaminazioni microbiche nei prodotti
ortofrutticoli minimamente trattati
4) Radiazioni: 2kGy
Atmosfera modificata per la conservazione dei prodotti
ortofrutticoli minimamente trattati
Sottovuoto
Atmosfera modificata
PRODOTTI DELLA V GAMMA
Lavaggio
Cottura
Taglio
Centrifuga
Dosatura e confezionamento
I prodotti di V gamma in aggiunta alle operazioni di lavaggio,
2-nonanone
2,5 -10ml
Diversi oli essenziali come gli oli estratti da aglio, cannella, timo, origano, agrumi e
chiodi garofano, basilico, coriandolo, alloro, rosmarino, zenzero e menta hanno
mostrato una significativa attività antimicrobica nei confronti di batteri e muffe
responsabili dello spoilage della frutta e dei vegetali. Il meccanismo d’azione può
essere:
- Causare alterazioni alla parete cellulare
- Causare danni alla membrana citoplasmatica e alle proteine di membrana
- Causare la perdita di componenti cellulari
- Esaurimento dei siti attivi della forza proton-motrice
- Inattivazione di enzimi essenziali
- Disturbo della funzionalità dei processi genetici
Insilati
La parola silo deriva dal greco “siri” che significa “fossa” scavata
nel terreno per conservare i vegetali allo stato semi-fresco
• stadio di maturazione
Terreno agrario
Foraggio
Foraggio insilato
Feci dell’animale – Foraggio
Latte
Formaggio
Gonfiore tardivo in formaggi a lunga maturazione
Condizioni ambientali che favoriscono lo sviluppo di
batteri lattici:
• presenza di carboidrati facilmente fermentescibili
• rapidità di acidificazione