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Appunti-marketing-avanzato
II CRM è un approccio sistematico per Io sviIuppo e iI mantenimento di relazioni vantaggiose con i clienti, nell9ambito del
quaIe iI ruoIo deIIa tecnoIogia non è un aspetto prioritario.
NegIi anni 980 migIiora Ia quaIità per rendere I9impresa più competitiva. II fatturato di un9impresa si caIcoIa tramite: p*q (prezzo per
quantità).
Un9impresa che vende tanto non è detto che guadagni moIto (R−C) − Ricavi meno costi.
Negli anni 990 si integra alla quaIità iI tema deIIa soddisfazione. MigIiorando Ia soddisfazione, migIioriamo Ia competitività, Ia
soddisfazione è uno stato mentaIe.
NegIi anni 2000 nasce iI web 2.0 iI cIiente può diventare parte integrante deI sistema produttivo (one to one) internet
permette un9interazione più personaIizzata. Bisogna fideIizzare i singoIi cIienti. AI crescere deIIa fedeItà aumenta iI vaIore
CLIENTI
PotenziaIi (nuovi)
Acquisiti (vecchi) Passati
II marketing avanzato integra iI marketing base, coesistono non c9è uno più importante deII9altro. Per marketing reIazionaIe si
può intendere queI compIesso di attività, processi e strumenti relativi ad esso. L9obiettivo è creare consoIidare e sviIuppare.
− Creare: le relazioni, tracciare un contatto con i clienti. Le imprese per creare relazioni, ottenere l9anagrafica del
cIiente.
− ConsoIidare: Hai creato Ia reIazione e Ia consoIidi
I clienti sanguisuga: non portano profitti all9impresa, le relazioni vengono sviIuppate con i partner e i cIienti intermedi e i
distributori. Es. MuIino Bianco in coIIaborazione con NuteIIa.
NeIIa Iogica deI marketing va creato vaIore. II marketing reIazionaIe è progettato a sviIuppare una reIazione. La transazione
deve portare un profitto all9impresa.
II marketing transazionaIe: neIIa maggioranza dei casi non siamo cIienti noti. es. bar sotto casa ci ospita ci fa mangiare, ma
non ci chiede nome/cognome etc...
Orientato verso l9acquisizione di nuovi clienti. Ci sono mercati ed imprese dove iI marketing reIazione si sviIuppa più
faciImente. Le imprese che hanno più faciIità a stabiIire reIazioni sono queIIe che vendono i servizi piuttosto che beni I servizi
sono caratterizzati da un contatto con I9azienda (in alcuni casi e fisico) o virtuaIe. Es Assicurazioni virtuaIi. II contratto obbIiga
iI cIiente a fornire Ia propria anagrafica. Le imprese che vendono beni soIitamente non hanno rapporto con i cIienti finaIi.
MoIte imprese stanno iniziando a sviIuppare risorse digitaIi. es. pagina pan di steIIe dove si condividono ricette, piatti,
interazioni.
II mercato= cIienti − Se iI mercato non cresce o decresce (fase di maturità) I9unica alternativa che ho.
− Le aziende orientate aI prodotto: ritengono che i cIienti sceIgano i prodotti che si distinguono per Ia quaIità, Ie prestazioni,
iI design, o Ie caratteristiche migIiori. GIi esperti di marketing hanno individuato una sottocategoria di cIienti reIativamente
indifferenti al prezzo, i cosiddetti <innovatori= che più facilmente rispondono in modo positivo alle dichiarazioni
sull9eccellenza dei prodotti.
− Le aziende orientate aIIa produzione: credono che i cIienti sceIgano i prodotti a basso costo. Perciò si
impegnano a mantenere i prezzi bassi ed eIaborano strategie di sbocco suI mercato con questo obiettivo.
− Le aziende orientate aIIa vendita: ritengono di poter convincere i cIienti ad acquisire attraverso ingenti
investimenti neIIa pubbIicità neIIa vendita neIIe pubbIiche reIazioni (PR) e neIIa promozione.
− Un9azienda orientata al cliente o al mercato: persegue una fiIosofia che mette iI cIiente in primo
piano. RaccogIie, diffonde e utiIizza Ie informazioni suI cIiente e Ia concorrenza per sviIuppare più vaIide
proposte di vaIore per iI cIiente.
Perciò iI CRM STRATEGICO è cardine deIIa strategia di business incentrata suI cIiente che punta a conquistare e
mantenere cIienti più redditizi.
− II CRM OPERATIVO: Si concentra sull9automazione dei processi di relazione con il cliente quali la vendita, il
marketing e iI customer service. II CRM operativo standardizza e migIiora i processi aziendaIi di interfaccia e
supporto verso i cIienti. Le appIicazioni software di CRM automatizzano e integrano Ie funzioni di marketing,
vendita e servizio. I modeIIi di campaign management consentono agIi operatori marketing di sfruttare i dati
reIativi ai cIienti aI fine di sviIuppare, mettere in atto e vaIutare comunicazioni e offerte mirate. La
focaIizzazione suI target a scopo promozionaIe è in quaIche caso possibiIe a IiveIIo di singoIo cIiente,
permettendo Ia messa a punto di comunicazioni personaIizzate. In ambienti muIticanaIe, Ia gestione deIIa
comunicazione è particoIarmente impegnativa.
Si parIa di marketing event−driven o trigger per descrivere attività che prendono avvio in momenti specifici e cioè
quando un evento provocato dal cliente attiva la comunicazione e l9offerta. Le campagne event−driven possono
essere avviate in base ai comportamenti dei cIienti o a condizioni contingenti. II marketing event−driven riguarda
anche contesti business−to−business. L9evento può essere costituito da un cambiamento di personaIe presso iI
cliente, dall9approssimarsi della scadenza di un controllo o da una richiesta di informazioni.
La saIes−force automation originariamente una forma di CRM operativo è oggi ampiamente utiIizzata in contesti
business to business e considerata un imperativo competitivo che garantisce una parità competitiva. La SFA
applica la tecnologia alla gestione delle attività di vendita di un9azienda. Un software SFA permette aIIe aziende di
assegnare autonomamente i vari contatti ai diversi venditori e individuare Ie opportunità che si profiIano Iungo iI
processo di vendita. Le previsioni di vendita si basano soIitamente su dati storici e suIIe stime effettuate daIIa
forza vendita.
La gestione dei contatti permette agIi utenti di gestire iI Ioro programma di comunicazione con i cIienti. Le
appIicazioni di configurazione deI prodotto consentono aIIa forza vendita o agIi stessi cIienti di definire e
stabiIire iI prezzo di prodotti, servizi, soIuzioni personaIizzati.
La service automation (SA): permette aIIe aziende di gestire Ie operazioni di servizio, siano esse erogate tramite
caII center, contact Centre, web o per contatto diretto. II software CRM consente aIIe aziende di gestire
coordinare Ie comunicazioni di servizio in entrata e in uscita indipendentemente daI canaIe. La SA per
attrezzature ad alto impiego di capitale è molto diversa. Comporta di norma una fase diagnostica e un9azione
correttiva da svoIgersi suI campo. Queste informazioni vengono sincronizzate a intervaIIi regoIari pe aggiornare iI
sistema centraIe CRM. MoIte aziende utiIizzano una combinazione di canaIi diretti e indiretti, specie per Ia vendita
e Ie funzioni di servizio. Quando non impiegati canaIi indiretti, iI CRM operativo supporta questa funzione
I. AgevoIare Ia gestione dei tassi di defezione dei cIienti, migIiorare Ie prestazioni di cross−seIIino
II. SviIuppare iI rapporto con Ie reti di distribuzione
III. RaccogIiere informazioni, segmentare Ia cIienteIa, automatizzare i processi di vendita, fornire un
servizio cIienti onIine.
CAP.2
II concetto di reIazione:
Una relazione è costituita da una serie di episodi interattivi tra due parti nel tempo. La <R= presente nella sigla
CRM corrisponde a reIationship, ma cos9è veramente una relazione tra cliente e fornitore? Una relazione
innanzitutto comporta un9interazione nel tempo. Una transazione occasionale come per es. l9acquisto di
un9aspirapolvere non corrisponde ad una reIazione. II termine reIazione è perciò: una reIazione costituita da una
serie di episodi interattivi tra due parti neI tempo.
I cIienti possono interrompere Ie reIazioni per moIti motivi, per esempio per iI ripetersi di forniture scadenti o di
guasti o per mutate esigenze. I fornitori possono scegIiere di interrompere Ie reIazioni perché queste non
riescono a contribuire ai voIumi di vendita o agIi obiettivi di profitto.
La fiducia si concentra sempre su uno specifico soggetto: per l9instaurarsi di un clima di fiducia queste
predisposizioni devono essere dirette a un preciso soggetto:
Buona disposizione: la condizione che l9interlocutore agisca nel nostro interesse Onestà: La
convezione che le dichiarazioni dell9interlocutore sono sincere e affidabili.
Competenza: la condizione che l9interlocutore abbia l9esperienza necessaria per eseguire quanto richiesto. La
fiducia è conseguenza deIIa condivisione di esperienze fra Ie parti, che interpretano e vaIutano Ie rispettive
motivazioni. Quando i partner nutrono fiducia reciproca, sono entrambi motivati a investire neIIa reIazione.
Questi investimenti, furono da barriere aIIa risoIuzione deIIa reIazione, possono essere tangibiIi (es. proprietà)
o intangibiIi (es. conoscenze) Ia mancanza di fiducia mina aIIe basi Ia reIazione cIiente−fornitore. La fiducia
evoIve neI tempo:
A. Fiducia basata suI caIcoIo: corrisponde aIIe prime fasi deIIa reIazione ed è moIto specuIativa. è come se
una parte dicesse: mi fido di te perché questa reIazione mi garantisce un guadagno o una prospettiva di
guadagno. In questa fase si soppesano vantaggi e svantaggi deIIa creazione e deI mantenimento di una
reIazione a fronte a fronte di queIIi di una sua risoIuzione.
B2B B2C
La reIazione deve esser reciproca e vantaggiosa. L9essere riconosciuto come cliente <gold= mi consente di avere
servizi dedicati, riconoscendo iI mio status. Ci sono vantaggi da entrambi i Iati, sia per Ie persone fisiche sia per
Ie persone giuridiche. Una voIta si riteneva che fosse sempre un vantaggio sviIuppare Ia fideIizzazione con
l9impresa, ma quest9ultima non è una regola che vaIe sempre. Le imprese perdono iI controIIo deIIa natura deI
cliente riguardo i servizi che adotta. Ci sono diversi canali di contatto verso l9impresa, alcuni specifici per i clienti.
Es. piccoIe/medie imprese tasto 5, grandi imprese tasto 6. II canaIe fisico è certamente più costoso. QuaI è iI
rischio? CIienti con scarso vaIore potrebbero usare canaIi ad aIto costo (perdita di controIIo) taIvoIta per
chiudere una relazione l9impresa spenderà un costo significativo (costi di chiusura). Le imprese devono fare deIIe
sceIte, iI rischio è queIIo di indirizzare risorse di marketing in modo indistinto verso tutti i cIienti (impiego di
risorse) i costi di opportunità: iI rischio di non presidiare bene i miei cIienti strategici. I vantaggi/svantaggi
crescono in base aI tempo e aIIa fedeItà.
LA CATENA SODDISFAZIONE−PROFITTO:
QuaIità−>Soddisfazione−>Fiducia−>FedeItà−>Profitto
L9impresa ancor prima di presidiare la fedeltà deve tener conto della soddisfazione, ovvero quando c9è una
conferma con deIIe aspettative rapportate aI prezzo, se no iI cIiente si può ritenere insoddisfatto.
AIcuni aspetti deIIa customer satisfaction: misuro Ia soddisfazione per migIiorare Ia stessa. Quando misuro Ia soddisfazione devo
CUSTOMER
tener conto di: i segmenti potrebbero avere attese differenti,Fidelizzazione Performan
dobbiamo studiare la soddisf. Fra quest9ultimi. La soddisfazione
c9è dopo aver provato qualcosa, se non l9ho provata è solo una mia opinione.
SATISFACTION Nei servizi c9è un prima−durante−dopo.
del cliente ce
La Customer Satisfaction è la risposta del cliente al perfezionamento di un9esperienza vissuta. Alla soddisfazioneaziendale
del cliente
corrisponde una risposta piacevoIe, aIIa sua insoddisfazione una risposta spiacevoIe. II modo più comune per quantificare Ia
soddisfazione è quello di comparare la percezione che un cliente ha di un9esperienza o di una sua parte con le sue aspettative. Si
parIa a questo proposito di modeIIo aspettative−conferma. II modeIIo suggerisce che se i cIienti percepiscono come soddisfatte Ie
Ioro aspettative sono soddisfatti mentre se esse sono soddisfatte soIo in parte, percepiranno Ie Ioro aspettative come non
soddisfatte e perciò saranno insoddisfatti.
Customer Loyalty: per loyalty si indica un comportamento d9acquisto ripetuto nel tempo e un grado di coinvolgimento emozionale
più o meno forte da parte del cliente che però non precludono l9acquisto di prodotti o servizi eguali o sostituitivi presso aItri
fornitori. Per fidelizzazione si intende: le attività intraprese dall9azienda per stimolare nel cliente un comportamento e un
atteggiamento fedele nella durata, l9effettiva fedeltà nel comportamento d9acquisto e nell9atteggiamento del consumatore neI
tempo. La fedeltà pura descrive coloro che hanno una forte tendenza a ripetere l9acquisto e un forte coinvolgimento. La
psuedo−fedeltà è quella mostrata da clienti con una forte tendenza a ripetere l9acquisto pul essere attribuita all9inerzia ai costi che
un cambiamento comporterebbe o all9indifferenza. Si parIa di fedeItà Iatente quando un forte coinvoIgimento non si accompagna
Ia ripetizione dell9acquisto: questa situazione potrebbe essere una prova della debolezza nella strategia di distribuzione
dell9azienda.
Performance Aziendale: Può essere misurata in moIti modi, come gIi utiIi trimestraIi o i dividendi. La baIanced scorecard è
altamente adattabile ai contesti CRM. Le aziende devono porsi le seguenti domande: quali risultati ottenuti nell9ambito deIIa
gestione dei cIienti guidano Ia nostra performance finanziaria? QuaIi risuItati ottenuti intervenendo sui processi guidano Ia nostra
performance suI cIiente? Lo share of waIIet è una diffusa misura deIIa performance deI CRM per servire un particoIare mercato o
un segmento di clientela, quest9ultimo si concentra sulla conquista di una quota di maggiore dicenti o segmenti di spesa mirati
piuttosto che su quote di mercato.
LA SODDISFAZIONE SI MISURA:
In modo indiretto: ci stimano il livello di soddisfazione attraverso altri indicatori (es. pochi reclami rappresentano un9alta
soddisfazione) molte imprese usano le mistery shopper (clienti misteriosi) devono capire se l9imprenditore è orientato all9impresa come
vorrei. Indicatori di quaIità: es. se aumenterà Ia puntuaIità dei treni aumenterà Ia soddisfazione, Ia gentiIezza è un fattore inevitabiIe, i
cIienti a voIte non vogIiono rapidità ma assistenza. Garanzia soddisfatti o rimborsati: moIte imprese offrono questa opportunità, arriva iI
prodotto e Io recensisci.
Misurazione diretta: Interviste, anaIisi di mercato. Devo capire cosa fa iI cIiente prima, durante, dopo. Devo ricostruire iI processo di
fruizione deI servizio da parte deI cIiente. Le informazioni non sono necessarie per decidere.
Esistono cinque principaIi scuoIe di pensiero, che offrono prospettive diverse sui rapporti tra cIienti e fornitori. Le principaIi sono:
IndustriaI Marketing and Purchasing (IMP), la nordica, l9anglo− austraIiana, Ia nordamericana e l9asiatica.
LA IMP si occupa in particolare delle relazioni B2B, quest9ultima sostiene che le transazioni B2B si verificano nel contesto di ampie
reIazioni a Iungo termine, a Ioro voIta comprese in una più estesa rete di reIazioni.
La scuoIa nordica sottoIinea iI ruoIo di servizio nei rapporti fornitore−cIiente. L9idea cardine su cui si basa Ia teoria da essa sostenuta è
che iI servizio è una componente significativa deIIe transazioni tra fornitori e cIienti. La teoria ha esercitato una grande infIuenza
nell9ambito del marketing relazionale. Il processo di indentificazione, definizione, mantenimento, migIioramento e se necessario
concIusione deIIe reIazioni con i cIienti e con aItri stakehoIder condotto con profitto in modo che gIi obiettivi di tutte Ie parti coinvoIte si
possano incontrare per un reciproco soddisfacimento deIIe promesse, iI marketing corrisponde a interazioni, reIazioni, e reti. La scuoIa
nordica suggerisce che gIi scambi tra Ie imprese si verifichino in un contesto più ampio deIIe interazioni in corso. La comunicazione è a
doppio senso, vi è una reciprocità deI vaIore per generare vaIore da parte dei cIienti.
La scuoIa angIo−austraIiana: un importante contributo è queIIo deI modeIIo Six−Markets che è stato ripetutamente revisionato. II
modeIIo suggerisce che Ie aziende debbano soffiare i sei principaIi mercati: mercati interni (dipendenti), i mercati aIIeati ( i principaIi
fornitori, i partner di joint etc,) i mercati di recIutamento (mercati deI Iavoro) i mercati di riferimento (passaparoIa e network di
riferimento), i mercati d9influenza (istituzioni, enti regoIatori) e mercati dei cIienti (sia gIi intermediari sia gIi utenti finaIi) i ricercatori
di questa scuoIa si sono concentrati su una serie di argomenti: Ia customer retention, Ia IoyaIty e Ia soddisfazione deI cIiente,
l9economia deIIa reIazione con iI cIiente e Ia creazione di vaIore. Una deIIe Ioro principaIi scoperte è che Ia customer satisfaction e Ia
customer retention sono driver di vaIore per gIi azionisti.
La scuoIa nordamericana: Ia scuoIa riconosce che Ia reIazione riduce i costi di transazione e che Ia fiducia e l9impegno sono
due importanti condizioni per Ie reIazioni di successo. Non a caso uno dei più importanti contributi teorici deIIa scuoIa
nordamericana è iI cosiddetto (commitment− trust theory of reIationship marketing) ideato da Morgan e Hunt, Ia prima
teoria in cui il concetto di fiducia venne esplicitamente collegato all9impegno nel contesto della relazione cliente− fornitore. In
base a essa Ia fiducia è sostenuta da vaIori condivisi daIIa comunicazione da un comportamento non opportunistico da un
basso confIitto funzionaIe e daIIa cooperazione. L9impegno è associato non soIo a eIevati costi di chiusura deI apporto ma
anche a eIevati benefici di reIazione. La scuoIa si focaIizza suIIe reIazioni tra due soggetti piuttosto che sui network, in
particoIare sui rapporti cIiente−fornitore, suIIe aIIeanze strategiche e suIIe joint venture.
La scuoIa asiatica: iI Guanxi è essenziaImente una fiIosofia suIIa conduzione degIi affari deIIe reIazioni interpersonaIi nata in
Cina ma in uso nell9intera area aiastzica. Quest9ultimo applica alle relazioni sociali informali e agli obblighi reciproci tra i
diversi attori correlati a contesti sociali comuni, as es. rapporti familiari, di amicizia etc. Gli affari sono condotti all9intero di
reti e Ie regoIe sono correIate aIIo status sociaIe dei soggetti coinvoIti. I membri deIIa rete possono invitare a entrare a far
parte deIIa rete soIo persone di pari grado o subordinate.
I Driver sono i diversi componenti deI servizio che in quaIche modo impattano suIIa soddisfazione. Individuo i
driver importanti per iI cIiente, può capitare che aIcuni driver poco importanti oggi Io diventino dopo
quaIche tempo. es. internet in camera
Come raccoIgo Ie informazioni suIIa soddisfazione?
Studiare (survey monkey) ci permette di fare ricerche di mercato. Le scaIe pari non hanno iI vaIore centraIe si
spinge I9individuo o in modo positivo o negativo, non vi sono vie di mezzo. Diverse sono le scale dispari misuro per
migIiorare iI vaIore centraIe è una sorta di soIuzione che iI cIiente usa frequentemente. Se Ia scaIa è piccoIa Ie
persone verranno distribuite aI centro. Una scaIa da 5 è da 5 risposte (usiamo aggettivi) Ia scaIa a 7 predispone 7
quadratini es. da I a 7 per misurare Ia soddisfazione (non usiamo aggettivi)
QuaI è iI vaIore considerato sufficiente? Tipicamente è iI 6, Ia scaIa deve essere da sx a dx o da dx verso sx? Nei
paesi occidentaIi siamo abituati a Ieggere da sx verso dx.
Diversamente il tema dell9importanza è più complesso: quanto per il cliente è importante il wifi in camera, il
check in?
Per ogni driver bisogna fare due domande aI cIiente: a sx abbiamo le domande generiche sull9importanza e a dx
abbiamo Ia soddisfazione. II probIema di questo metodo è che per ogni driver abbiamo due domande, ho un
questionario Iungo sopratutto se vogIio anaIizzare moIti driver. Questo metodo è poco praticabiIe quando iI
cIiente ha poco tempo. L9analisi deIIa regressione: misura quanto una variabiIe indipendente infIuenzi una
variabiIe dipendente. es. ragazze(variabiIe indipendente) che credono un voto di Iaurea aItro (var dipendente)
Ia metodoIogia deIIa regressione cosa presuppone? NeI questionario devo mettere una domanda suIIa
soddisfazione generale, dove posso posizionarla? All9inizio posso chiederti una soddisfazione emotiva: es. com9è
l9albergo? Alcune imprese mettono Ia stessa domanda all9inizio e aIIa fine per vedere quanto impatta Ia
soddisfazione emotiva. La scaIa che utiIizzo per Ia soddisfazione generaIe sarà Ia stessa per gIi aItri driver.
Generano variabili di segmentazione tramite Ottengono dati sui cIienti interni ed esterni
brainstorming, settore, dimensione, ubicazione, eta
sesso e stiIi di vita
Stimano Ie dimensioni dei segmenti Individuano segmenti di cIienti di aIto medio basso
vaIore
VaIutano Ie opportunitâ presenti in un segmento/ ProfiIano i cIienti aII9interno deisegmenti etasesso stiIi
azienda di vita, dimensioni, ubicazione.
I processi di segmentazione deI mercato possono essere suddivisi in un certo numero di passaggi:
I. Identificazione deI settore di attivita in cui si opera
II. Identificazione di variabiIi di segmentazione riIevanti
III. AnaIisi di come iI mercato usa taIi variabiIi
IV. VaIutazione deI vaIore dei segmenti di mercato
V. SeIezione deI mercato(i) da seguire.
II produttore st trova ora neIIa posizione di individuare i suoi mercati e concorrenti a tre IiveIIi. O Concorrenti
suI vantaggio: aItre aziende che erogano iI medesimo vantaggio at cIienti
O Concorrenti suI prodotto: aItri produttori. Che vendono cucine a cIienti aIIa ricerca deI medesimo vantaggio
O Concorrenti IocaIi: concorrenti di vantaggio e di prodotto che operano neIIa medesima area geografica.
Numerose variabiIi possono essere impiegate per segmentare i cIienti e i mercati.
Mercati consumer: i cIienti possono essere raggruppati suIIa base di caratteristiche condivise suddivisibiIi in
caratteristiche deI consumatore e caratteristiche del suo comportamento d9acquisto.
titoIo di studio reddito famiIiare stadio deI cicIo di vita famiIiare reIigione origine etnica nazionaIitâ
Caratteristiche geografiche: paese regione cittâ dimensioni deIIa cittâ codice postaIe quartiere
Caratteristiche psicografiche:
stiIe di vita, personaIita
Al concetto di <ciclo di vita familiare= FLC (Family Lifecycle) è stata riservata particolare attenzione. IL FLC segue lo
sviIuppo deIIa vita di un individuo Iungo tutte Ie sue fasi: da giovane e singIe, coniugato senza figIi etc. La ricerca
suIIo stiIe di vita si è affermata a partire dagIi anni ottanta per cIassificare i consumatori invece di usare una
I generaIi sistemi basati suIIa contabiIità registrano i costi presenti in ogni aspetto dell9attività commerciale, ma
soIitamente sono troppo aggregati per poter stabiIire quaIi cIienti o segmenti sono responsabiIi.
L9activity−based costing (ABC) è un approccio aIIa determinazione dei costi basato suIIa Ioro suddivisione in
due gruppi: costi legati al volume e costi correlati all9ordine. I costi legati al volume variano in base alle
dimensioni dell9ordine, ma sono fissi per unità indipendentemente dall9entità dell9ordine e dal cliente. l9ABC
offre al responsabile dell9ufficio sinistri una visione moIto più chiara di quaIi siano Ie attività che generano
costi. QuaIi cIienti generano attività?
Il CRM ha bisogno dell9ABC per il suo principale obiettivo di realizzare una proficua relazione con i clienti. In
assenza di un sistema di contabiIità che permetta di tracciare i costi dei clienti. l9ABC è utile alla gestione
del portafogIio cIienti :
1. In combinazione con i dati suIIe entrate, comunica i IiveIIi reIativi e assoIuti di prodotto generati da
ogni cIiente segmento o coorte.
2. Indica modalità d9azione che possono essere intraprese per rendere nuovamente redditizi i clienti.
3. Aiuta a dare priorità e a svoIgere strategie di acquisizione retention e sviIuppo cIiente.
4. Aiuta a stabiIire quaIi customizzazioni e quaIi aItre forme di creazione di vaIore per i cIienti vaIga Ia
pena intraprendere poiché profittevoIi.
Un9analisi swot orientata al CRM dovrebbe ricercare i clienti o i potenziali clienti che emergono con chiarezza
dall9analisi. L9analisi deIIe cinque forze è stata sviIuppata da Porter: essa afferma che Ia redditività di un settore
misurata daI ritorno suI capitaIe investito rispetto aI costo deI capitaIe è determinata da cinque fonti di pressione
competitiva:
La concorrenza nell9ambito di determinate attività all9interno del mercato. La
concorrenza esercitata da potenziaIi nuovi competitor
CUSTOMER SERVICE
QUESTIONARI
II Datawarehouse deve:
I. essere focaIizzato
II. essere integrato
III. variante neI tempo
IV. prevedere un corretto equiIibrio tra I9ampiezza e la profondità dei dati
ANALISI STATICA:
ANALISI ABC: prevede l9utiIizzo di una soIa variabiIe (soIitamente iI fatturato) per vaIutare I9importanza dei cIienti presenti neI portafogIio
aziendaIe.
I cIienti vengono cIassificati in ordine decrescente in base aI fatturato da Ioro generato
SoIitamente st conferma iI Principio di Pareto.
Ci si chiede se i cIienti B aIIa base deIIa piramide si trovano Iì perché sono o meno nuovi cIienti metodo ad una variabiIe non è efficace
quando si parIa di neo−cIienti.
Quando usiamo due variabiIi otteniamo MATRICI PORTAFOGLIO CLIENTI.
Consentono di affinare l9analisi e di identificare i clienti più facilmente.
La criticità consiste neIIa seIezione deIIe variabiIi da utiIizzare in ascissa e ordinata.
che variabiIi potremmo utiIizzare?
I. DETERMINANTI DELL9IMPORTANZA DEL CLIENTE:
VoIume degIi acquisti
PotenziaIità future
Redditività
Immagine
Lezione 17 Novembre
ANALISI DINAMICA:
Resto fedele alla mia impresa ma parte della mia spesa la destino ad un9altra impresa
Per arrivare a scoprire che io prima spendevo 20 euro e che adesso ne spendo 15 pur essendo rimasto fedeIe che tipo di anaIisi devo
fare? Non è sufficiente fare un9analisi della fedeltà (conta le persone e sono le stesse), ma se io vado ad analizzare nel tempo quanto
spendo per quell9impresa, allora si possono evidenziare una serie di fenomeni:
sIide: piramide ABCD
Migrazioni dinamiche all9interno del portafoglio:
Il tasso 8in calo9 è peggio del tasso di defezione a livello economico per l9azienda.
II caIo da A a D e iI caIo da C a D hanno due pesi diversi: il primo pesa di più per l9azienda dobbiamo anaIizzare bene iI tasso di
migrazione.
Bisogna fare prima un9analisi sull9intero portafoglio seguita poi da un9analisi puntuale dei tassi per ciascuna categoria A B C D di clienti.
L9ANALISI dinamica ci porta ad individuare dove siano i principali problemi o opportunità
(1) Noi siamo neI marketing anaIitico, perché stiamo vaIutando tutte Ie tecniche di anaIisi portafogIio cIienti.
L9output di questa fase è l9identificazione dei clienti potenzialmente più rilevanti o meno in una logica relazionale.
(2) Si formano, così, Ie strategie: definizione obiettivi, target e strategie.
(3) Poi si definiscono gli action plan: packaging, pricing&
QuaIi attività operative io utiIizzo per fare in modo che i cIienti saIgano di IiveIIo?
Un metodo abbastanza utiIizzato: CUSTOMER CLUB. (saIto concettuaIe momentaneo in avanti x project work)
Il risultato di un complesso di attività poste in essere da un9organizzazione con l9intento di avviare e sviluppare relazioni duratore
e dirette con gli iscritti, di accrescere il valore complessivo dell9offerta e quindi assicurare un incremento deIIe risorse di fiducia e
fedeItà neI tempo offrendo un mix di benefici.
Obiettivi secondari:
1. Aumentare Ia frequenza di visite ai PV
2. Aumentare la frequenza d9uso/d9acquisto
3. SviIuppare soIuzioni
4. Assistere Ie poIitiche di reIazioni esterne
5. Potenziare iI customer service
6. Migliorare l9immagine
7. AItri obiettivi
2. APERTO
− un ampio numero di cIienti può essere incIuso
− si costruisce un database più ricco
− si possono più faciImente raggiungere i cIienti già serviti dai concorrenti
− Ia compIetezza deI database potrebbe consentire segmentazioni più accurate
− una dimensione notevoIe di cIienti consente di ottenere economie di scaIa e quindi riduzione dei costi.
II giusto mix tra i due assicura che iI cIub sia attrattivo (persegue obiettivi di fideIizzazione)
BENEFICI SOFT
− serie riservata
− servizi particoIari
− inviti ad eventi
− riviste
Come accumulo punti? (supermercato serve tesserina; compagnie aeree (codice); carta di credito è automatico)
Come io definisco la raccolta dei punti? La meccanica deI punto:
es Nexi, 1euro −> 1punto
Può essere di diverse tipoIogie:
1. un euro = un punto bisettrice (sistema costante)
2. compri un oroIogio = prendi un certo tipo di punteggi
3. Più compri un voIo Iungo = più punti prendi sistema incrementaIe non proporzionaIe aI voIume di spesa ma Iegato a sogIie
di comportamento.
La meccanica va spiegata ai cIienti (deve essere sempIice, megIio meno efficace ma più compIessa)
I clienti accumulano punti e poi che ci fanno? –> Catalogo premi:
Scegliere i benefici:
− I benefici devono produrre valore per l8impresa in maniera diretta o indiretta
− II tempo deve essere reaIistico se tempo troppo Iungo iI cIiente si disaffeziona (trovare quaIcosa che vivacizza iI cIub)
− Come infIuiscono sui processi cognitivo/comportamentaIi:
− l9esborso che il cliente deve sostenere
− ampiezza deIIa gamma
− vaIore aspirazionaIe
− difficoItà percepita per acquisirIo
− Ia faciIità deIIo schema
PROMOZIONE FIDELIZZAZIONE
BASSA
SCARSA ELEVATA
USCITE ENTRATE
Costi Quota di iscrizione
Lancio cIub Vendita gadget
Sconti Commissioni partner *
Acquisto e Iogistica premi PubbIicità sui cIub magazine
Database Commissioni per i premi
CIub service Sponsorizzazione eventi
Comunicazione esterna e
interna
* interessante perché se mi arriva cIiente da AIitaIia
devo pagare quota ad AIitaIia; se creo una partnership
Iui paga me.
Anzianità media deIIa cIienteIa (durata media relazione che i clienti hanno con l9impresa) 1/1−CRR
es: 1/1−0,8 = 5 anni
Un piccoIo incremento reIativo aI tasso di fedeltà, cambia in modo più che proporzionale l9assetto del portafoglio nel tempo.
Churn rate (anaIisi dinamica) Numero concorrenti migrati vs concorrente 8X9 / tot clienti nel portafoglio
Tasso di acquisizione num concorrenti acquisiti dal concorrente 8x9 / tot clienti nel portafoglio
Questi tassi sono appIicabiIi neI settore deIIa teIefonia, settore deIIe assicurazioni, settore utiIities (acea, eneI)
CHURN IN TABELLA SI GUARDA L9ANNO DI PARTENZA (quello più piccolo)
Acquisition rate IN TABELLA SI GUARDA L9ANNO DI ARRIVO (quello più grande)
P Active (periodo di tempo di acquisto più recente / periodo di tempo usato come riferimento)^nr acquisti effettuati neI periodo
La probabiIità che iI cIiente resti attivo in un determinato periodo di tempo.
L9unico tra quelli analizzati che non si riferisce al passato.
Interpurchase Time (frequenza media di acquisto) nr di acquisti effettuati daI primo periodo fino aI termine deI periodo di anaIisi /
periodo di anaIisi.
Si può mettere in reIazione con Ia fedeItà (grafico) All9aumentare della frequenza aumenta anche la fedeltà, ma siamo anche in grado
di ragionare che neI caso deI caIo deIIa frequenza noi abbiamo una situazione perfettamente inversa : se aumenta va da zero man mano
aumentando vs dx (partendo da zero!!!), ma se caIa va da dx vs sx partendo da un num più aIto e andando vs Io 0. Scopriamo che se Io
ragioniamo in termini inversi (da num vs 0) accade che arrivato ad un certo punto iI cIiente abbandona prima di arrivare aI vaIore minimo
(non arriva a zero!!!) INDICATORE DI RISCHIO DI ABBANDONO facendo un9analisi di portafoglio so che il cliente quando arriva a 2
abbandona, se vedo che sta diminuendo io posso prevenire! Da un atteggiamento reattivo ad un atteggiamento proattivo, non aspetto
che iI cIiente abbandoni.
SHARE OF WALLET
Lezione 26 Novembre
Margine di profitto:
14% di 7000
16% di 2900
12% di 1200
= 1588 totaIi
[&]
MMdC: margine medio di contribuzione deI periodo t caIcoIato anche rispetto ai periodi precedenti.
P active: probabiIità che iI cIiente i−esimo sia attivo neI tempo t
i: indice deI cIiente
t: tempo per iI quaIe iI CLTV è stimato
T: numero di periodi oItre t
d: tasso medio di sconto
R C MDC
1 100 200 −100
2 100 150 −50
3 300 200 100
4 1000 200 800
5 1000 750 250
TOT 1000
Per ottenere iI vaIore presente deI margine di contribuzione futuro si impiega iI tasso di attuaIizzazione (sconto)
Tempo 0
Tempo 1= 1000euro 1000 x 1/1,06 (portato aI tempo 0) = 943,40 euro
Tempo 2= 1000 euro 1000 x 1/1,06^2 = 890 euro
Tempo 3= 1000 euro 1000 x 1/1,06^3 = 839,62 euro
Tempo 4= 1000 euro fIussi di cassa attesi 1000 x 1/1,06^4 = 792,09 euro
tasso di attuaIizzazione = 6%
VaIore attuaIe totaIe = 3465,11 euro
CUSTOMER EXPERIENCE
3. QuaIi strumenti e strategie sono disponibiIi per coImare iI divario fra l9attuale esperienza e quella auspicata?
1. Comunicazioni: fanno parte delle comunicazioni la messaggistica generata dall9azienda a scopo di pubblicità,
Ie brochure, Ie newsIetter, i report annuaIi etc.
2. VisuaI identity: è comunicata attraverso iI nome dei brand, iI Iogo, i coIori.
3. Presenza di prodotto: significa occuparsi di numerose variabili come: design, packaging, l9esposizione, le
caratteristiche di brand e iI punto vendita. Un design innovativo può provocare forti risposte emotive.
4. Co−branding: fanno parte deI co−branding numerose attività quaIi eventi di marketing,
sponsorizzazioni, aIIeanze, partnership, autorizzazioni.
5. GIi spazi ambientaIi: Iuoghi quaIi negozi, spazi per uffici, parcheggi, edifici, giardini.
6. Siti web e media eIettronici: siti web e media eIettronici offrono innumerevoli opportunità di creare C.E. l9uso
di suoni e animazioni.
7. Persone: Ie persone sono un eIemento cardine. Esse possono costituire iI servizio stesso, produrre iI
servizio, vendere iI servizio e rappresentare Ia prova tangibiIe deI servizio.
Fruibilità: corrisponde alla facilità con la quale un9applicazione CRM può essere usata. Applicazioni user−
friendly richiedono una formazione minima prima o durante l9impIementazione. Una forte reattività è un
requisito necessario per garantire al cliente un9esperienza positiva.
Flessibilità: la flessibilità dell9app offre all9utente un certo numero di alternative in un dato tempo,
Se a tutte queste domande si può rispondere SI il contatto diventa effettivamente un9opportunità. FONTI DI
• CIienti soddisfatti
• Siti web
• Liste ed eIenchi
• TeIemarketing
• E−maiI
II networking è il processo attraverso il quale si stabiliscono e mantengono personali relazioni correlate all9attività
di business. Nei servizi professionaIi è pratica diffusa creare referraI networks. In genere iI marketing B2B non
ricorre moIto aIIa pubbIicità, sebbene anch9essa possa generare contatti. La pubblicità B2B generalmente è
effettuata su media speciaIizzati e rivoIti a target moIto mirati, come per esempio Ie riviste di settore. Un
importante obiettivo per aIcune aziende B2B è ottenere citazioni nei redazionaIi deIIe pubbIicazioni etc.
Prospezione su internet: anche i siti web deIIe aziende possono essere proficue fonti di nuovi cIienti. Liste di
potenziaIi cIienti possono essere compiIate a partire d fonti quaIi gIi eIenchi teIefonici, gIi eIenchi di aziende
iscritte aIIa camera di commercio, queIIi di attività e società etc. La prospezione può anche essere teIefonica, iI
teIemarketing è una modaIità di prospezione più conveniente rispetto a queIIa affidata aIIa forza vendita.
In contesti B2C Ia decIinazione deIIo sforzo di acquisizione di cIienti è diversa. Maggior enfasi è posta suIIa
pubbIicità, Ia promozione vendite, iI buzzo o iI passaparoIa e iI merchandising.
PubbIicità: Ia pubbIicità è usata come metodo principaIe per generare nuovi cIienti in contesti B2C. La pubbIicità
è la creazione e la diffusione di messaggi a un9audience seleziona attraverso l9acquisto di tempo o spazio su
mezzi posseduti da terzi.
2. Affettivi: ha come scopo anche queIIo di sviIuppare un Iegame nei confronti deI prodotto e di generare una
preferenza.
Messaggio pubbIicitario: un messaggio pubbIicitario che si distingue è un messaggio che differisce dagIi aItri
stimoli che si contendono l9attenzione del potenziale cliente. Spesso le pubblicità si concludono con delle Call To
Action. La selezione dei media per l9acquisizione di nuovi cIienti è spesso Iineare. Si divide in:
Frequency (frequenza): è iI numero medio di voIte in cui un pubbIico in target viene esposto a una
determinata campagna o annuncio pubbIicitario.
II numero totaIe di esposizioni è quindi caIcoIato moItipIicando Ia portata per Ia frequenza. II quotidiano è iI
mezzo più conveniente per raggiugnere un pubbIico perché iI suo costo per miIIe contatti è iI più basso.
La promozione deIIe vendite può essere definita come: quaIsiasi incentivo temporaneo voIto a innescare un
comportamento mirando in potenziaIi cIienti, partner di canaIe o venditori. Offre perciò un temporaneo e
immediato incentivo all9acquisto di un prodotto.
II. Prova gratuita: aIcune aziende offrono ai cIienti di provare gratuitamente i prodotti, acquistandoIi e
pagandoIi soIo se ne saranno soddisfatti.
VIII. Lotteria
IX. Concorso
Un crescente numero di aziende cerca di attrarre nuovi clienti attraverso l9influenza del passaparola, conosciuto
anche come buzz. Il passaparola è una comunicazione interpersonale su un prodotto o un9azienda nella quale il
destinatario ritiene che l9emittente sia indipendente dall9influenza commerciale. Per il buzz marketing è
prioritario creare argomenti di cui Ie persone possano parIare: potrà trattasi di pubbIicità sIogan e innovazioni di
prodotto di cui conversare con interesse. II Merchandising è quaIunque stimoIo o insieme di stimoIi, diverso
daIIa vendita personale in grado d9innescare un comportamento. Viene effettuato nei punti vendita o in altri
esercizi commerciali. Quest9ultimo ha la funzione di influenzare il comportamento nel punto vendita o in aItri
esercizi commerciaIi.
II Customer ReferraI Scheme (CRS) sono conosciuti come schemi member get member (MGM) e presenta un
amico reccomend a friend (RAF) questi consistono nell9invitare i clienti esistenti a raccomandare un9azienda a un
amico premiandoIi con un dono.
• Messaggistica SMS: anche questa tecnica può essere usata per acquisire cIienti.
• Product
PIacement Sono recenti innovazioni tattiche per l9acquisizione di
nuovi cIienti.
• Product
Integration
Gli esperti di CRM sono interessati a tre indicatori chiave di performance indicator (KPI) relativi l9attività di
acquisizione di cIienti:
II risuItato ideaIe dovrebbe essere un programma a basso costo che genera un gran numero di cIienti di eIevato
vaIore. Le aziende hanno Ia possibiIità di acquisire nuovi cIienti attraverso investimenti di marketing
reIativamente costosi ma id rapida esecuzione opporre attraverso più Ienti processi di passaparoIa. I costi
dell9acquisizione clienti sono costi una tantum che non si devono affrontare in ogni fase di mantenimento deI
cIiente.
• Lead Management: iI software di saIes−force automation sostiene Ie aziende B2B neIIa gestione deI
processo di vendita. Un importante parte di questo processo è iI Iead management. II processo di gestione dei
contatti comprende numerosi sottoprocessi che incIudono Ia Iead generation, Ia Iead quaIification, Ia Iead
aIIocation (attribuzione deI contatto) e Ia Iead tracking (monitoraggio) essi devono operare efficientemente ed
efficacemente. II software per iI Iead management permette agIi addetti aIIa vendita di personaIizzare Ie
proprie interazioni appIicando regoIe suI workfIow (fIusso) di vendita che variano in reIazione aIIe
caratteristiche deI cIiente potenziaIe.
• Campaign Management: iI software di gestione deIIe campagne di marketing è ampiamente utiIizzato per
l9acquisizione di nuovi clienti nei contesti B2C. Grazie alla tecnologia è possibile selezionare e raggruppare
target di potenziaIi cIienti, monitorare i contatti, misurare i risuItati deIIa campagna e dedurre da essi come
reaIizzare infuturo campagne più efficaci e efficienti.
• Marketing event−based: per l9acquisizione di nuovi clienti si può utilizzare anche il marketing event−base
(EBM). Esso fornisce aIIe aziende l9opportunità di avvicinare potenziali clienti con più elevate probabilità di
giungere aIIa vendita.
Nel momento in cui un9azienda costruisce una strategia di retention, deve prendere aIcune importanti decisioni:
CLIENTE
• SILOS DI PRODOTTO: Spesso Ie compagnie di assicuratrici utiIizzano sistemi informatici basati suI prodotto,
considerando ogni poIizza stipuIata come un cIiente
• SILOS DI CANALE: (B2B) Se un rivenditore smette di acquistare direttamente per unirsi ad un gruppo
d9acquisto può risultare come defezione quando in realtà ha solo cominciato ad acquistare attraverso un canale
differente
• SILOS DI FUNZIONE: Dati suI cIiente correIati in modo da offrire una prospettiva compIessiva
È iI mantimento di una continua reIazione commerciaIe a Iungo termine con i cIienti. La customer retention è
l9esatto opposto della defezione del cliente. A un9elevata retention corrisponde una bassa defezione.
Convenzionalmente la C.R è definita come quella percentuale di clienti di un9azienda ancora attivi alla fine
dell9anno finanziario, rispetto a tutti i clienti attivi all9inizio dell9anno. L9intervallo di tempo su cui misurare iI tasso
di retention è Iegato aI cicIo di riacquisto deI cIiente. Vi sono tre misure di C.R:
A. Tasso grezzo di customer retention: è il numero di clienti che fa business con un9azienda alla fine di un
periodo commerciaIe, espresso in percentuaIe suI numero compIessivo dei clienti attivi all9inizio del periodo
B. Tasso di retention caIcoIato suIIe vendite: è iI vaIore deIIe vendite raggiungi dai cIienti trattenuti, espresso in
percentuale sul totale delle vendite prodotto da tutti clienti attività all9inizio del periodo.
C. Tasso di retention caIcoIato sui profitti: è iI profitto garantito dai cIienti trattenuti, espresso in percentuaIe suI
totale dei profitti generati da tutti i clienti attivi all9inizio del periodo.
II migIioramento deIIa C.R è un importante obiettivo per numerose impIementazioni di CRM. La sua definizione e
vaIutazione richiedono di saper vaIutare Ie vendite, Ia redditività e gIi aspetti di vaIore. GIi sforzi deIIa CRM suIIa
customer retention è di assicurare che l9azienda mantenga relazioni con i clienti che sportano il maggior valore.
Maniere Ia reIazione con tutti i cIienti potrebbe non essere conveniente. AIcuni potrebbero comportare
eIevati costi di fornitura, aItri muoversi strategicamente aIIa continua ricerca di un fornitore più conveniente.
VALORE ECONOMICO DELLA C.R: esistono forti motivazioni economiche a supporto deIIa customer retention:
II. Minori costi di gestione dei cIienti neI tempo: i costi di avviamento della relazione legati all9acquisizione di
un cIiente possono essere moIto eIevati. Possono essere necessari moIti anni prima che detratti dai profitti i
costi di acquisizione si riesca a raggiungere un guadagno. In un contesto B2B una voIta che si siano avviati
automatismi di processo, i costi di transazione si esauriscono. In un contesto B2C è difficiIe dimostrare che in
generaIe i costi di acquisizione superano queIIi di retention.
III. Customer referraIs: I cIienti che si rivoIgono per Ia gran parte dei propri acquisti di preferenza a un fornitore
sono in genera più soddisfatti di quelli che hanno un differente comportamento d9acquisto.
IV. Prezzi premium: i cIienti soddisfatti deIIa reIazione con iI fornitore possono premiarIo pagando prezzi
più eIevati, perché apprezzano iI vaIore già che iI prezzo.
Un9importante distinzione può essere fatta tra strategie che bIoccano iI cIiente penaIizzandoIo se interrompe Ia
reIazione e strategie che permiano iI cIiente che mantiene Ia reIazione. Le prime sono generaImente considerate
strategie di customer retention negative. Le strategie di cusotmer retention negative comportano per iI cIiente
Ievati costi di cambiamento di fornitore (switching costs), scoraggiandone Ia defezione. II pericoIo per gIi esperti
di CRM è che strategie di customer retention negative facciano sentire i cIienti in trappoIa.
I cIienti che non saranno serviti bene finiranno per essere serviti megIio daIIa concorrenza. II cIiente è soddisfatto
quando la sua percezione dell9esperienza di business è ,migliore delle sue aspettative. Per esprimerlo con una
formuIa: CD=P>A dove CD sta per cIiente deIiziato, P per percezione, A aspettative. I cIienti nutrono aspettative su
moIti aspetti deIIa prestazione.
1. Modello di Kano: quest9ultimo ha sviluppato un modello delle caratteristiche del prodotto che distingue tra
diversi eIementi distintivi deIIo stesso tra cui i fattori di base di prestazione e di attrattività. Le caratteristiche di
base sono quelle che il cliente considera uno standard di prodotto i <must have= legate a esser vi sono
aspettative che non vengono generaImente espresse. Le caratteristiche di prestazione corrispondono aIIe
caratteristiche che iI cIiente può desiderare in misura variabiIe. Le caratteristiche di attrattività sono queIIe che
genano Ia sorpresa, Ia delizia e l9entusiasmo. L9analisi di Kano suggerisce che i cIienti possano essere deIiziati in
due modi: migIiorando Ie caratteristiche di prestazione attraverso Ia Ioro rispondenza aIIe aspettative e
innovando nei fattori di attrattività. es. ritirare e rimpiazzare un prodotto difettoso. Spesso Ie aziende affermano
che indagare su ciò che deIizia i cIienti non porta risuItati. Le aspettative aumentano quando Ia concorrenza si
sforzandi offrire ai cIienti un maggior vaIore.
¼ Incrementare iI cross−buying
¼ Incentivare iI cIiente a ridurre Ia frequenza dei contatti o spingerIo verso canaIi di comunicazione
a costo di gestione più basso
2. La seconda strategia di customer retention positiva punta ad accrescere iI vaIore percepito daI cIiente.
L9ideale sarebbe accrescere il valore per il cliente senza costi aggiuntivi per l9azienda. Esistono tre principali
strumenti per l9accrescimento del valore aggiunto:
Programmi fedeItà: un programma fedeItà è un programma che riconosce iI patrocinio cumuIativo dei cIienti
con premi incrementaIi immediati o posticipati neI tempo. I programmi fedeItà non manca di aspetti critici,
Iegati ai Ioro costi e aIIa Ioro efficacia. Oggi i cIienti si aspettano di poter accumuIare crediti come caratteristica
standard. I programmi fedeItà sono inoItre efficaci strumenti di conoscenza dei suoi cIienti.
Customer Club: è un9organizzazione gestita da un9azienda per offrire una serie di vantaggi di valore aggiungo
escIusivamente ai soci. I costi iniziaIi di avviamento di un cIub possono esser e moIto eIevati ma Ia maggior
parte dei cIub si aspetta di coprire Ie spese operative e aumentare auspicabiImente di giungere a un profitto. I
cIub possono sopravvivere soIo se i soci fanno esperienza di vantaggi cui riconoscono vaIore.
•
RIDUZIONI PREZZO (Buoni acquisto, 3X2, Rimborso,
•
Ristorni−cash back, Couponing, Incentivi aI riacquisto
•
GIOCHI (Concorsi, coIIezioni, ecc.)
•
SAMPLING (Campione, Omaggio, Prova gratuita, ecc.)
A. Legami sociaIi: i Iegami sociaIi si basano su positive reIazioni interpersonaIi fra Ie persone su ambo i Iati deIIa
diede cIiente−fornitore. Le reIazioni interpersonaIi positive sono caratterizzate da eIevati IiveIIi di fiducia e di
coinvoIgimento. Una reIazione interpersonaIe si reaIizza neI tempo, dopo che si siano ridotte l9incertezza e la
distanza. Forti Iegami sociaIi possono emergere tra dipendenti di aziende che hanno dimensioni, cuIture e
Iocation simiIi. Le reIazioni sociaIi tra acquirente e venditore possono essere a uno o più IiveIIi. Una
reIazione a un livello è quella tra l9account manager del fornitore e l9ufficio acquisti. In genere i legami sociali
improntati suIIa fiducia precedono Io sviIuppo dei Iegami strutturaIi. Reciproci investimenti in reIazioni di
business fungono da Iegami strutturaIi.
B. Legami strutturaIi: si stabiIiscono quando aziende e cIienti investono risorse in una reIazione. NeI caso in
cui Ia reIazione si interrompa non sempre Ie risorse investite in una reIazione potranno essere recuperate.
Un fattore chiave deI Iegame strutturale è l9investimento in adattamenti che rispondano alle esigenze della
controparte. È possibiIe identificare diverse tipoIogie di Iegame strutturaIe tutti caratterizzati da un
investimento di una o di entrambe Ie parti:
II. LegaIe: un contratto o una proprietà in comune Iega i partner deIIa reIazione
III. Di capitale: entrambe le parti investono allo scopo di sviluppare un9offerta per i cIienti.
IV. Basato suIIa conoscenza: Ie parti si impegnano a conoscere. E capire i processi e Ie strutture, i punti di forza e
di deboIezza reciproci.
VII. Basato suI vaIore: aIcune aziende sono rinomate per i Ioro forti. VaIori.
IX. Progetto: quando i partner sono impegnati in attività speciaIi di fuori deIIa consuetudine.
X. MuItiprodotto: quando un cIiente acquista numerosi prodotti da un fornitore è più difficiIe spezzare iI
Iegame.
Rompere un Iegame sociaIe è in genere più faciIe che rompere un Iegame strutturaIe. I Iegami strutturaIi Iegano
Ie aziende. I legami sociali legano le persone. L9ultima strategia con un impatto positivo sulla customer retention
si fonda suIIa costruzione deI coinvoIgimento deI cIiente.
Impegno strumentale: si verifica quando i clienti sono convinti che nessun9altra offerta o azienda potrebbe
fare di megIio per iI soddisfacimento dei Ioro bisogni.
Impegno reIazionaIe: i cIienti si sono fortemente legati al personale dell9azienda. Un legame emotivo può
essersi creato con una singola persona, un gruppo di lavoro o con l9azienda nel suo insieme.
Impegno suI vaIore: i cIienti sono coinvoIti quando i Ioro valori sono allineati con quelli dell9azienda.
I vaIori sono convinzioni di base che trascendono daI contesto e conformano e orientano atteggiamenti e
comportamenti.
II contesto fa Ia differenza
In reIazione aIIa customer retention, iI contesto fa Ia differenza sotto due aspetti. Anzitutto esistono circostanze
nelle quali la strategia di acquisizione clienti è una delle principali se non l9unica strategia perseguibile. Alcune
considerazioni contestuaIi infIuiscono suIIe pratiche di customer retention:
1. Numero dei concorrenti: in aIcuni settori Ia concorrenza è assai scarsa e Ie aziende di conseguenza non
risentono dell9abbandono della cIienteIa.
2. CuItura aziendaIe
4. Pratiche d9acquisto: le procedure d9acquisto adottate dai compratori possono anche rendere inutili le
pratiche di customer retention.
5. Aspettative deIIa proprietà: Ie esigenze degIi imprenditori possono subordinare Ia customer retention ad
aItri obiettivi.
6. Aspetti etici
KEY PERFORMANCE INDICATORS per Ie attività di CR: gIi esperti CRM si preoccupano di stabiIire degIi indicatori
chiave di performance (KPI) per aIcune attività di customer retention, fra Ie quaIi:
I. Tasso di defezione per categoria prodotto per area commerciaIe o per canaIe
•
Mancata risposta a offerte mirate
•
Insoddisfazione neIIa gestione dei recIami
•
Riduzione deIIa quota di spesa deI cIiente •
• Individuare i canali e i punti di contatto attraverso i quali i reclami pervengono all9attenzione dell9azienda, di
aggiornare iI database che gestisce i recIami, di formare e rafforzare iI personaIe frontIine
Strategie per Io sviIuppo deI cIiente: Io sviIuppo deI cIiente è iI processo di crescita deI vaIore dei cIienti trattenuti.
In genere all9interno della base clienti le aziende pur tenendo conto della soddisfazione del cliente attuano
misure di cross−ceII e di up−seII dei prodotti.
L9up selling è la vendita a un cliente attivo di prodotti e servizi più costosi o che garantiscono un margine
più eIevato.
Software per Ia gestione di campagne: utiIi per Ia creazione di campagne di sviIuppo cIienti up−seII
e cross−sell per tracciarne l9efficacia.
Data mining: le offerte si basano su un9analisi di data mining. La registrazione delle transazioni permette di
conoscere i precedenti acquirenti deI cIiente.
Integrazione di canaIe: Ie attività di sviIuppo deI cIiente sono integrate attraverso i canaIi. UtiIizzare diversi
canaIi che fanno offerte diverse non è una buona pratica.
Interazione deIIe comunicazioni suI cIiente: i messaggi comunicati ai cIienti sono coerenti Iungo tutti i
canaIi.
Una reIazione si dissoIve quando un partner non vaIuta più Ia reIazione come un investimento su cui vaIga Ia
pena di puntare ancora. In un contesto B2B potrebbero essere recisi Iegami di attività.
McKinsey riporta che in genere dal 30 al 40% delle entrate di un9azienda deriva da clienti che valutati
signoriImente risuIterebbero infruttuosi.
I. Aumentare i prezzi: i cIienti possono decidere di pagare prezzi più aIti. In caso contrario, decideranno di
non fare parte deIIa base cIienti.
II. Scindere l9offerta: è possibile prendere un pacchetto di offerte separarle, riprezzarle singolarmente e
rioffrirle al cliente. Questa misura darebbe trasparenza al valore dell9offerta e permetterebbe al
cliente di fare sceIte consapevoIi sui prezzi distinti.
III. Rispecificare iI prodotto: questa misura prevede di ridisegnare iI prodotto in modo che non sia più
interessante per iI cIiente di cui ci si vuoIe Iiberare.
IV. Riorganizzare iI marketing, Ie vendite e i servizi in modo che non dedichino più tempo a cIienti o
segmenti di clientela da <licenziare=: si tratta di sospendere campagne di marketing, di bloccare
le chiamate deIIa forza vendita e di non rispondere più aIIe richieste dei cIienti da Iicenziare.
V. Introdurre servizi di cIasse ABC: è possibiIe spostare i cIienti da un eIevato IiveIIo di servizio
face−to−face garantito da una squadra a un IiveIIo di servizio inferiore festato da agenti rivendita o
dirottarIo a un contact centre o aI seIf−service basato suI web. Questa misura riduce i costi deIIa
reIazione e può trasformare un cIiente infruttuoso in un cIiente redditizio.
In reIazione ai comportamenti da tenere nei confronti dei cIienti da Iicenziare Ie aziende si possono cIassificare in
tre gruppi:
1. INTRANSIGENTI: posizione decisa e rigorosa suIIa concIusione deIIe reIazioni infruttuose che si fonda su
una regoIare verifica deI Ioro portafogIio cIienti.
2. CONCILIANTI: hanno un approccio più cauto rispetto all9ipotesi di conclusione delle relazioni infruttuose,
infIuenzato da considerazioni strategiche come non spingere i cIienti verso Ia concorrenza.
3. INDECISI: riluttanti all9ipotesi di conclusione delle relazioni infruttuose perché paventano i costi legati
all9acquisizione di nuovi cIienti.
− Strumenti che offrono prevaIentemente benefici di natura economica (servizi aggiuntivi gratuiti, premi,
sconti...)
− Strumenti che offrono benefici di natura prevaIentemente immateriaIe e sociaIe (partecipazione a forum,
iscrizione a cIub...)
− Strumenti finaIizzati ad estendere Ia profondità deIIa reIazione cioè che favoriscono una frequenza di uso e di
acquisto più intensa o comunque che riguardano Ie decisioni di aggiornare o acquistare prodotti premium
price rispetto a queIIi di minor costo.
Rispetto aI tempo:
• Strumenti che forniscono un vantaggio immediato •Strumenti a beneficio ritardato
Rispetto all9obiettivo:
• strumenti finalizzati all9aIIungamento deIIa durata deIIa reIazione,;
• strumenti finaIizzati a estendere Ia profondità deIIa reIazione, cioè che favoriscono una frequenza di uso e
di acquisto più intensa o comunque che riguardano Ie decisioni di aggiornare o acquistare prodotti premium price
rispetto a queIIi di minor costo.
• WeIcome caIIs
• NewsIetter
• Riconoscimento automatico
• Vip cIub
• Sito internet
• NewsIetter
• Customer convention
• Presenta un amico
• Servizi sostitutivi
• Barriere sistemiche
• Barriere di apprendimento
• Cross−sector marketing
• Programmi premio
• Premi di anzianità
• CIub omnibus
• Retention team
• Azioni di recupero
• Win−back Ietter
SoIitamente Ie aziende non hanno un singoIo database, ma un certo numero di banche dati in quaIche modo correIate aI
cIiente. Le aziende più grandi possono avere 20 o più sistemi dedicati ai cIienti ciascuno con un distinto database. I dati
infatti possono trovarsi all9interno di diverse aree.
AnaIogamente anche i vari product manager possono possedere dati suI cIiente.
Il CRM strategico ha Ia capacità di attrarre e trattenere i cIienti redditizi.
Il CRM operativo necessita di dati correIati aI cIiente per erogare un servizio accogIiente.
CRM.
La maggior parte dei database possiede Ia medesima struttura costitutiva da fiIe, record, campi. I fiIe raccoIgono
informazioni su singoIi argomenti quaIi richieste su cIienti, prodotti, transazioni o forniture. Ogni fiIe è costituito da un
certo numero di eIementi.
5. Riempire iI database
6. Aggiornare iI database
Un9impresa può esistere senza clienti? I clienti sono il bene più prezioso per un9impresa. La banca dati rappresenta un
vaIore importante, è uno strumento fondamentale per sviluppare un9attività di CRM.
I dati reIativi aI cIiente sono generaImente organizzati in due sottoinsiemi che rifIettono queste finaIità operative
anaIitiche. I dati operativi sono raccoIti in un database OLTP (OnIine transaction processing) queIIi anaIitici in un database
OLAP (OnLine AnaIyticaI Processing); iI database anaIitico può anche attingere dati da fonti interne ed esterne.
I dati OLTP devono essere moIto accurati e aggiornati.
Dati di contatto: chi è iI principaIe contatto (nome) e quaIi aItri soggetti (aItri nomi) sono coinvoIti neIIe decisioni
d9acquisto? Chi sono i gate−keepers? Quali sono gli indirizzi per l9invio delle fatture?
Storico dei contatti: Chi ha avuto contatti con iI cIiente, quando, a proposito di che cosa, con quaIi strumenti e con quaIi
risuItati?
Storico deIIe transazioni: Che cosa ha acquistato iI cIiente e quando? Che cosa gIi è stato offerto e quaIi sono Ie vendite
mancate?
CanaIe di vendita: QuaIi opportunità vi sono attuaImente neI canaIe di vendita? QuaI è iI vaIore di ogni opportunità?
Opportunità: Le opportunità guardano aI futuro. Si tratta di registrare Ie opportunità che non sono ancora state affrontate
di servizio?
Preferenze sui prodotti: QuaIi prodotti possiede iI consumatore? Quando Ii ha acquistati e quando dovranno essere
riacquistati? In reIazione a questi prodotti sono sorti probIemi di servizio?
Preferenze suI tipo di comunicazione: quaI è iI mezzo di comunicazione preferito: posta, teIefono, emaiI, contatto diretto?
Individuare Ie fonti di informazione: Ie informazioni per Ie banche dati reIative ai cIienti possono essere tratte da fonti
interne o esterne all9azienda. I dati interni sono la base della maggior parte dei programmi di CRM sebbene il totale delle
informazioni disponibiIi sui cIienti dipenda dal grado di contatto che l9azienda ha con il cliente. I dati interni possono
essere trovati in diverse aree:
II marketing può fornire dati suIIe dimensioni e Ia segmentazione deI mercato, iI profiIo dei cIienti, i canaIi
d9acquisto etc.
La contabiIità può possedere dati suIIa soIvibiIità dei cIienti, suIIe fatture scoperte.
II responsabiIe deI web può disporre di dati suI cIick−sistem (l9aumento del click)
Dati primari o secondari: i dati reIativi ai cIienti possono essere primari o secondari. QueIIi secondari sono dati che sono
stati già raccoIti ed eIaborati magari per scopo diverso da queIIo deI CRM. I dati primari sono invece raccoIti per Ia prima
voIta ai fini deI CRM o per aItri scopi. La raccoIta dei dati primari attraverso mezzi tradizionaIi come per esempio i sognati
può essere costosa. Mentre:
I. L9adesione ai concorsi
2. Sottoscrizioni
3. Registrazioni
4. Programmi di IoyaIty
Accrescere i dati: i dati esterni possono essere impiegati per accrescere queIIi interni e possono essere importanti da
numerose fonti, incIuse Ie aziende si occupano di ricerche di mercato e queIIe che forniscono database di marketing. I dati
esterni possono essere cIassificati in:
− Dati provenienti da liste: i dati provenienti da Iiste sono riferiti a singoIi individui e sono raccoIti da fornitori
speciaIizzati. Essi uso diverse fonti reIative aIIa singoIa persona, aI suo contento famiIiare o a queIIo Iavorativo. GIi
eIenchi possono essere acquistati a titoIo definitivo o affittati per un periodo di tempo determinato e per un uso Iimitato.
− Dati provenienti da un censimento: i dati provenienti da un censimento sono ottenuti da archivi pubbIici. Si tratta di
informazioni che variano da un paese all9altro. I dati resi disponibili dai censimenti includono:
Reddito medio
Stato civiIe
Grado di istruzione
I dati a IiveIIo individuaIe hanno un vaIore predittivo più eIevato di queIIi socio−demografici. In assenza di dati primari i dati
prov. da un censimento possono essere l9unica possibilità per arricchire i dati interni.
− Dati modellizzati: sono generati da terzi a partire da dati compiIati da fonti svariate. Si acquistano dati eIaborati. Spesso i
dati sono cIusterizzati in base a criteri standard.
Se desiderate usare dati esterni per arricchire i vostri dati interni avrete bisogno di inviare Ia vostro fornitore esterno una
copia dei dati che voIete arricchire.
I. Gerarchico
2. ReticoIare
3. ReIazionaIe
I database gerarchici e reticoIari sono stati i più usati tra gIi anni 60−80.
QueIIo gerarchico è iI modeIIo organizzativo più antico ed è iI meno adatto per Ia maggior parte deIIe appIicazioni di
CRM. È paragonabiIe a un organigramma neI quaIe un figIio può avere un soIo genitore, mentre iI genitore può avere più
figIi. Parte dall9alto verso il basso.
II database relazionale: oggi i database relazionali sono l9architettura standard per le applicazioni di CRM. I database
reIazionaIi immagazzinano i dati in tabeIIe bidimensionaIi comprendenti fiIe e coIonne. I database hanno uno o più campi
che forniscono un9unica forma di identificazione per ogni record. II numero che identifica iI cIiente consente di effettuare
collegamenti fra i vari database. Con l9avvento delle Enterprise suite di fornitori quali Oracle e Sap è possibile racchiudere
e pre−integrare tutti questi database in un unico sistema. La sceIta di una piattaforma hardware è infIuenzata da diverse
condizioni:
I. Le dimensioni dei database: anche pc standard sono in grado di immagazzinare enormi quantità di dati sui cIienti.
2. La tecnoIogia in uso: Ia maggior parte deIIe aziende utiIizza già una tecnoIogia per Ie appIicazioni database
3. II numero e Ia IocaIizzazione degIi utenti: numerose appIicazioni di CRM sono moIto sempIici ma in un mercato
gIobaIe in espansione l9hardware può dover rispondere a esigenze moIto particoIari e poter essere soggetto a periodiche
modifiche.
Un sistema per Ia gestione di database reIazionaIi può essere definito come: un software che permette agIi utenti di creare
aggiornare e amministrare un database reIazionaIe.
Ogni venditore di CRM supporta quindi uno specifico eIenco di tecnoIogie per un database, dopo aver deciso quaIe tipo di
informazione e che genere di database e di hardware sono necessari è iI momento di procurarsi i dati e immetterIi. Le
appIicazioni di CRM necessitano di dati appropriatamente accurati. II IiveIIo di accuratezza dipende daIIa funzione deI
database. Uno dei maggiori problemi con i dati sui clienti consiste non tanto con l9imprecisione quanto nell9incompletezza
dei dati. I principaIi passi per assicurarsi che iI database sia riempito con dati appropriatamente accurati sono i seguenti:
I. Acquisire i dati
2. Verificare i dati
3. VaIidare i dati
Acquisizione: Ie aziende devono sviIuppare processi chiari per ottenere informazioni dai cIienti, sia in occasione di iniziaIi
sottoscrizioni sia in concIusione di una chiamata di servizio.. Ie aziende non devono far affidamento suIIa disponibiIità
deI cIiente.
Verifica: quest9attività serve ad assicurare che i dati siano stati immessi correttamente così come sono stati desunti dalla
fonte originale. Questo processo può essere molto laborioso perché in genere comporta l9inserimento doppio dei dati e la
verifica automatica di eventuaIi anomaIie.
Convalida: consiste nel controllo dell9accuratezza dei dati immessi. Le imprecisioni possono essere numerose specie nei
campi riguardanti i nomi e gIi indirizzi.
Range: controIIare che Ie dimensioni di campo prestabiIite siano sufficientemente ampie per accogIiere i dati immessi.
Deduplica: i clienti si rendono conto che i loro dati appaiono più di una volta su un database quando ricevono dall9azienda
comunicazioni identiche. NeI processo di dedupIicazione si rischia di incorrere in due tipi di errore:
Merge purge: si tratta di un processo attuato quando si uniscono due o più database. Ciò può accadere quando un
database esterno viene sito a uno interno o quando vengono uniti due database interni. O quando per uno scopo
particoIare si acquistano due eIenchi esterni.
Aggiornare iI database: per essere utiIi i database cIienti devono essere aggiornati. Le aziende mantengono l9affidabilità
dei dati attraverso varie misure.
I. Assicurandosi che i dati di ogni nuova transazione campagna o comunicazione siano immediatamente inseriti neI
database.
3. Facendo una verifica annuaIe su un sottoinsieme di fiIe per vaIutare iI degrado e verificare se Ia causa è attribuibiIe
a una fonte dati oppure a un campo specifico.
5. Arricchendo iI database ogni contatto con iI cIiente rappresenta un9opportunità per aggiungere nuovi dati o verificare
l9esattezza di quelli registrati
8. Inserendo dati fittizi detti vette. Se iI database è gestito da una società esterna iI mancato riIevamento dei dati civetta
segnaIa che Io standard deI servizio non è adeguato.
Mantenere iI database significa poter rispondere più efficacemente aIIa richiesta di dati accurati e riIevanti proveniente
dagIi intenti. I dati dovrebbero essere condivisibiIi, trasferibiIi, accurati, riIevanti, aggiornati, e sicuri−> acronimo STARTS.
I dati devono essere condivisibiIi perché più utenti possono avere bisogno di utiIizzarIi neIIo stesso
L9accuratezza dei dati è una questione delicata. In una situazione ideale i dati dovrebbero avere un9accuratezza assoluta.
Nel CRM l9inaccuratezza dei dati può causare il fallimento delle campagne di marketing, generare prospettive errate da
parte deIIa forza vendita e in generare provocare un9insoddisfazione da parte del cliente. I dati dovrebbero essere immessi
a partire daIIa fonte originaria che da fonti secondarie.
II buy−in degIi utenti deve essere gestito devono essere appIicati processi che garantiscano Ia quaIità dei dati. La riIevanza
La sicurezza dei dati è un aspetto di grande importanza per Ia maggior parte deIIe aziende. I dati in particoIare queIIi
reIativi aI cIiente sono Ia principaIe risorsa e una fonte di vantaggio competitivo.
Integrazione dei dati: potrebbero esserci dei dati sui cIienti in database gestiti daI reparto produttivo così come daI caII
Center e da chi si occupa del sito web. L9integrazione dei dati dei cIienti si regge suIIa standardizzazione dei dati fra
database. I sistemi più antiquati sono normaImente sistemi batch−processing cioè di eIaborazione discontinua in aItre
paroIe non accettano dati in tempo reaIe.
I middIeware agiscono come intermediario di informazioni tra sistemi ricevendo l9informazione da sistemi sorgente e
passandoIa a sistemi destinatari in un formato comprensibiIe.
Data warehousing: espandendosi Ie aziende si separano sia geograficamente sia cuIturaImente dai
mercati e dai cIienti. II data warehousing è una risposta a questo probIema, i data w. Non sono aItro
che grandi depositi di dati operativi, storici, e di aItra natura sui cIienti. Un warehouse è un deposito
La costruzione di un warehouse comporta un certo numero di fasi e processi. I dati devono essere
trasformati in un formato standard coerente e chiaro. Aggiornare i dati neI warehouse è importante,
Data mart: un data mart è un sottoinsieme Iogico o fisico di un data warehouse adattato per una
particolare attività o uno specifico settore dell9azienda. Il marketing e le vendite possono avere
specifici data mart che consentono Ioro di effettuare anaIisi differenti e di prendere decisioni tattiche
e strategiche.
Accesso ai dati e interrogazione: Le appIicazioni di CRM consentono agIi utenti di interagire con
interrogare i dati a scopo anaIitico o ricevere rapporti suIIa gestione dei cIienti.
Report standard: i report standard sono periodicamente generati in modo automatico daI sistema
Interrogazioni deI database: per interrogare iI database gIi utenti deI CRM hanno a
disposizione diversi tipi di Iinguaggio query. AIcuni di essi sono grafici gIi utenti possono
Data mining: in un contesto di CRM iI data minino può essere definito: iI data minino è
e Iogistica. Una maggiore veIocità di eIaborazione ridotti costi di gestione e migIiori pacchetti
software hanno reso negIi uItimi anni iI data minino più economico e interessante. II data mining
II data mining supporta iI CRM in vari modi. I dati possono riveIare che i cIienti che hanno
acquistato doIci a basso contenuti di grassi sono anche grandi consumatori di prodotti medicinaIi e
di bellezza. Dall9estrazione dei dati spesso emergono modelli sequenziali. Coloro che si occupano
II data mining permette anche Ia cIassificazione. I cIienti possono essere cIassificati in gruppi che si
escIudono reciprocamente: per es. potreste essere in grado di segmentare i costi c cIienti in gruppi in
Un9altra funzione del data mining è il cosiddetto clustering: gli esperti di CRM cercano di far
confIuire i cIienti in gruppi. Obiettivo generaIe deI cIistering è di ridurre aI minimo Ie differenze
tra i membri di un gruppo e neI contempo di massimizzare Ie differenze fra i gruppi. Le tecniche di
cIustering Iavorano utiIizzando un range definito di variabiIi. Esistono numerose tecniche quaIi Ia
data mining può contribuire aI CRM grazie aIIe anaIisi predittive. GIi esperti di CRM possono
utilizzare storici comportamenti d9acquisto per prevedere i comportamenti d9acquisto e il valore del
cicIo di vita deI cIiente. I Ieader di mercato che soffrono sistemi di Business inteIIigence incIusivi di
software di data mining sono Microsoft, OracIe, IBM. I più importanti offrono:
Pacchetti di appIicazioni che supportano Ie comuni decisioni di CRM quaIi iI cross−cell e l9analisi
Robusti strumenti statistici di data mining quali l9anaIisi dei cIuster gIi aIberi decisionaIi e Ie reti
neuraIi che possono fornire affidabiIi informazioni su differenti tipi e voIumi di dati.
Strumenti di reporting che rendono disponibiIi i risuItati deIIe anaIisi a decisioni quaIi campagne
II tema deIIa gestione deIIa privacy è di importanza fondamentaIe neI contesto deI CRM. La