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In copertina

Ecco il brav
Amanda Ripley, The Atlantic, Stati Uniti
Foto di Veronika Lukasova

È più importante il carisma o la professionalità?


La preparazione o il metodo? Da più di dieci anni
un’organizzazione statunitense cerca di
individuare le qualità di un bravo insegnante.
Con una missione: la formazione

I
l 25 agosto 2008 due bambini so- quinta delle altre scuole della zona che
no entrati in due diverse scuole partivano dalle stesse condizioni. Il primo
pubbliche della zona sudest di giorno di scuola, solo il 40 per cento degli
Washington. Erano entrambi alunni di Taylor era in grado di seguire una
afroamericani e frequentavano la lezione di matematica di quinta elementa-
quinta elementare. Sei mesi pri- re. Alla ine dell’anno, il 90 per cento aveva
ma non avevano superato l’esame di mate- raggiunto o superato quel livello. E il bam-
matica. bino della Plummer? Ha inito l’anno come
Il primo bambino è entrato nella Kim- l’aveva cominciato. Nella sua classe solo
ball elementary school, e precisamente un quarto degli alunni ha recuperato, an-
nell’aula di matematica di William Taylor, che se partivano dallo stesso livello della
una stanza tutta in ordine ma in cui non classe di Taylor.
funzionavano né gli orologi né le prese
elettriche. Il secondo bambino è entrato in
un’aula molto simile della Plummer ele-
Da sapere
mentary school, a circa un chilometro di ◆ Gli stipendi dei maestri con quindici anni
distanza. In tutti e due gli istituti, più di esperienza nella scuola primaria.
dell’80 per cento degli alunni ha diritto a Primi dieci paesi dell’Ocse e confronto
con l’Italia, 2007
un pasto gratis o a prezzo ridotto. I bambini
Dollari all’anno
vengono da un quartiere dove il 25 per cen-
Lussemburgo 68.720
to delle famiglie vive al di sotto della soglia
Corea 54.798
di povertà e quasi ogni settimana c’è un
Svizzera 54.339
omicidio.
Alla ine dell’anno scolastico, gli alunni Germania 53.345
hanno sostenuto il test unificato per le Irlanda 52.972
scuole pubbliche del distretto, un esame Giappone 48.742
non proprio perfetto per veriicare il loro Scozia 48.436
apprendimento, ma comunque abbastan- Inghilterra 44.507
za obiettivo. Il bambino che aveva frequen- Paesi Bassi 44.410
tato la classe di William Taylor ha ottenuto Australia 44.245
un punteggio molto più alto dell’anno pre- Media Ue* 39.610
cedente: prima era al di sotto della media, 39.007
Media Ocse
ma nel nuovo test l’ha superata. I punteggi 30.174
Italia
dei suoi compagni sono aumentati di 13
Fonte: Ocse. * Europa a 19
punti, dieci in più rispetto agli studenti di

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vo maestro

Il maestro William Taylor


con gli alunni della scuola
Kimball, a Washington

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In copertina
La storia di questi due bambini, e di mi- I bravi insegnanti formazione di Teach for America. Ha il
lioni di altri come loro, conferma uno dei compito di trovare gli insegnanti migliori,
dati più sorprendenti emersi dalle ricerche sembravano studiarli e prepararne altri in grado di otte-
sull’istruzione statunitense negli ultimi instancabili nere gli stessi risultati.
dieci anni: gli insegnanti contano più di Farr è cresciuto in una famiglia di inse-
qualsiasi altra variabile, più degli istituti e e non si arrendevano gnanti del Texas. Nel 1993 si è laureato in
più dei programmi. Se lo studente di Taylor mai alla burocrazia ilosoia ed è stato accettato alla facoltà di
continuerà a imparare allo stesso ritmo an- legge di Yale, ma nessuna delle due cose lo
cora per qualche anno, raggiungerà risul- e alla mancanza interessava davvero. Perciò ha lasciato
tati simili a quelli dei suoi coetanei dei di fondi perdere gli studi per un po’ ed è entrato a
quartieri più ricchi. E se i due bambini do- far parte di Teach for America, che all’epo-
vessero mantenere gli stessi insegnanti per ca era ancora agli inizi. Dopo un mese di
tre anni, le loro vite potrebbero essere di- formazione Farr è finito a insegnare alla
verse per sempre: alle superiori il divario Donna high school della Rio Grande Val-
diventerebbe incolmabile. ley. Aveva più di trenta alunni, molti dei
quali igli di immigrati, che a volte spariva-
Obiettivi alti no per settimane perché i genitori si spo-
La scelta della scuola è sempre stata una stavano per lavorare ai raccolti. Parlando
delle principali preoccupazioni dei genito- con Farr di quel periodo ho l’impressione
ri ma, a livello statistico, la scelta del mae- di intervistare un reduce di guerra. “È sta-
stro conta molto di più. La qualità dell’in- to durissimo, ma ne sono molto orgoglio-
segnamento varia più all’interno di ogni ghi che non ottengono gli stessi risultati. so”, dice a voce bassa.
scuola che tra un istituto e l’altro. Nessuno Cosa fa di diverso? Farr insegnava inglese come prima e
però è ancora riuscito a stabilire in modo Da più di dieci anni Teach for America, seconda lingua. In Texas gli alunni devono
certo e obiettivo come dovrebbe essere un un’organizzazione non proit indipenden- superare un test uniicato d’inglese. Man
bravo insegnante. Sappiamo riconoscere e te, cerca di svelare questo mistero seguen- mano che il giorno dell’esame si avvicina-
apprezzare le sue doti, ma non siamo in do migliaia di bambini e cercando di capire va, Farr provava un misto di ansia e di fru-
grado di riprodurle. Oggi però gli studi sul- perché alcuni insegnanti riescono a farli strazione. Finché non arrivarono i risultati:
la qualità dell’insegnamento sono diven- progredire di tre livelli in un anno e altri no. il 76 per cento dei suoi studenti aveva su-
tati così importanti che non si possono più Teach for America recluta giovani laureati perato il test. Molti dei bocciati abbando-
ignorare. Nell’ultimo anno, il presidente disposti a insegnare per due anni nelle narono la scuola, anche se erano solo al
degli Stati Uniti Barack Obama e il suo se- scuole dei quartieri a basso reddito del pa- secondo anno. Il preside si congratulò con
gretario all’istruzione Arne Duncan hanno ese. Da anni formula e veriica ipotesi, ai- Farr, ma lui quella notte pianse: “Quei
accantonato le discussioni sul sistema sco- na i criteri per le assunzioni e le strategie di bambini non ce l’hanno fatta perché non
lastico che avevano caratterizzato l’era formazione. Nel tempo, ha costruito un sono stato abbastanza bravo”.
Bush per concentrarsi sulla qualità dell’in- laboratorio molto innovativo: nel 2009 cir- Passati due anni, Farr si è iscritto alla
segnamento. E lo hanno fatto usando l’ar- ca 500mila bambini, quasi tutti afroameri- facoltà di legge. È tornato a lavorare per
gomento più convincente: uno stanzia- cani o latinoamericani poveri, hanno avuto Teach for America nel 2001, come respon-
mento di miliardi di dollari. un insegnante formato da Teach for Ame- sabile della formazione. In quel periodo la
Grazie a questa decisione, Duncan di- rica. E l’organizzazione ha raccolto un’in- fondatrice dell’organizzazione, Wendy
spone di un budget che è più del doppio di credibile quantità di dati sui suoi 7.300 in- Kopp, cominciava a notare qualcosa di
quello che normalmente spetta a un mini- segnanti. I risultati sono sorprendenti. strano: molti dei suoi insegnanti facevano
stro dell’istruzione. E ha potuto investire Steven Farr è un uomo alto con la voce un buon lavoro, ma alcuni ottenevano ri-
4,3 miliardi di dollari in un programma che bassa e profonda. È il responsabile della sultati eccezionali. E nessuno capiva per-
ha chiamato Race to the top, corsa all’ec- ché.
cellenza. Più che una corsa è una marato- Farr doveva cercare di scoprirlo. A par-
na, ed è molto faticosa. L’obiettivo è cerca-
In Italia tire dal 2002, Teach for America ha comin-
re di individuare i bravi insegnanti, capire u In Italia le elementari seguivano due ciato a usare i risultati ottenuti dagli stu-
come lo sono diventati e formarne altri. modelli: classi a tempo pieno, 40 ore denti nei test per dividere gli insegnanti in
Ma per vincere questa maratona, gli stati settimanali e due insegnanti per ogni classe, tre categorie: quelli che in un anno porta-
dovranno fare i conti con le resistenze del oppure classi a modulo, 27/30 ore settimanali vano avanti i loro studenti di un anno e
mondo dell’istruzione: i sindacati della e tre insegnanti su due classi. Ai due o tre mezzo; quelli che completavano solo il
scuola sono sempre stati contrari all’idea maestri, che lavoravano anche in programma di un anno; e quelli che non
di valutare gli insegnanti sulla base dei ri- compresenza, si aiancavano i docenti di inivano neanche il programma di un anno.
inglese, religione e sostegno per bambini
sultati ottenuti dagli studenti nei test. Se- All’inizio era diicile raccogliere dati ai-
disabili.
condo questo tipo di valutazione, Taylor è dabili e molti insegnanti non rientravano
u I provvedimenti Moratti e Gelmini hanno
tra gli insegnanti di matematica migliori eliminato la distinzione tra i due modelli, i
in nessuna delle categorie. Inoltre i dati
del distretto. Taylor è simpatico, ma non è docenti di inglese e la compresenza. nudi e crudi non spiegavano perché un in-
un istrione. È preparato, ma insegna solo Il tempo di scuola è coperto spezzettando segnante funzionava meglio di un altro.
da tre anni. Tiene molto ai suoi alunni, ma l’orario tra maestri diversi che si succedono Così Farr decise di studiare personal-
questo si può dire anche di tanti suoi colle- in classe anche per pochissimo tempo. mente il lavoro degli insegnanti che secon-

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do Teach for America ottenevano i risulta-
ti migliori. Assisteva alle lezioni, leggeva i L’opinione
programmi e discuteva i metodi. Andava a
trovarli almeno quattro volte all’anno per
sapere cosa stavano facendo e in che modo Un altro mondo
i corsi di formazione li avevano aiutati.
Emerse subito uno schema preciso. Pri-
ma di tutto, i bravi insegnanti issavano Tullio De Mauro per Internazionale
obiettivi molto alti per i loro studenti. E
cercavano continuamente di migliorare il Negli Stati Uniti l’istruzione Per noi italiani il mondo dell’istruzione
loro metodo. Per esempio, quando Farr obbligatoria è sempre stata statunitense è molto lontano. Negli
chiamava gli insegnanti che ottenevano Stati Uniti da decenni, almeno dal rap-
risultati eccezionali e gli chiedeva se pote-
una priorità. In Italia invece la porto di David Gardner del 1983, A na-
va andarli a trovare, riceveva spesso la situazione è deprimente tion at risk, l’istruzione è oggetto di at-
stessa risposta: “Ma certo, venga. Però de- tenzioni e cure costanti da parte dei

N
vo avvertirla che sto rivoluzionando lo el 1995 il ministero dell’istru- presidenti (perino del grigio Bush jr),
schema delle lezioni e modiicherò il labo- zione italiano decise di orga- del senato e del congresso. È il mondo
ratorio di lettura, perché secondo me po- nizzare un forum sulle qualità di una nazione che crede e lavora alla
trebbe funzionare meglio”. A forza di sen- necessarie e desiderabili per chi voleva priorità dell’istruzione obbligatoria dal
tirsi dire la stessa cosa da alcuni insegnanti insegnare. La sbobinatura di quell’in- seicento, da quando i padri pellegrini
e non da altri, Farr formulò un’ipotesi: “I contro apparve poi negli Annali della arrivarono nella baia del Massachu-
bravi insegnanti rivedono continuamente pubblica istruzione del 1996. Non setts. Una nazione che ama e apprezza
le loro strategie”. c’erano teorici e studiosi di pedagogia. la sua scuola, le sue università e la ri-
I migliori avevano altre quattro caratte- C’erano invece alcune brave insegnanti cerca, a cui le industrie e le banche de-
ristiche in comune: erano contenti di coin- e giornalisti e studiosi di varia specia- volvono grandi somme.
volgere gli studenti e le famiglie nel pro- lizzazione accomunati dall’interesse Leggendo l’articolo dell’Atlantic
cesso d’insegnamento, mantenevano la per la scuola e l’apprendimento, come emergono dettagli signiicativi: una
concentrazione per essere sicuri che tutto Andrea Casalegno, Anna Ferraris, Ma- maestra elementare non eccelsa, con
quello che facevano contribuisse all’ap- ria Giovanna Garroni. Ragionammo a ventitré anni di carriera, guadagna
prendimento, programmavano tutto con lungo e alla ine ci ritrovammo con un 80mila dollari all’anno, molto più di un
un obiettivo preciso e lavoravano a ritroso elenco di qualità che, nell’insieme, professore ordinario delle nostre uni-
a partire dal risultato che volevano ottene- sembravano quelle di un o una leader. versità; gli addottorati nelle otto uni-
re. Sembravano instancabili e non si arren- Qualcuno si mise a ridere. Un leader versità più antiche, esclusive e snob del
devano mai alla burocrazia e alla mancan- accetterà mai di lavorare nelle condi- nordest, Boston, Cornell, Harvard e le
za di fondi. zioni di stipendio e di stima sociale de- altre della Ivy League, corrono a candi-
Ma quando Farr raccontò agli altri inse- gli insegnanti italiani? darsi agli esami di Teach for America.
gnanti quello che aveva scoperto sui più È un mondo lontano, o meglio lon-
bravi, venne sommerso da domande con- Il leader in cattedra tani siamo noi: dagli Stati Uniti e da
crete. “Va bene, va bene, ma in pratica che Per il resto però, a ripensarci oggi, forse molti altri paesi che si stanno impe-
fanno? Come programmano le lezioni?”. non eravamo molto fuori strada. Tea- gnando sempre più nell’istruzione, dal
Così, Farr e i suoi colleghi hanno compilato ching as leadership è il titolo del libro di Venezuela alla Finlandia, dalla Francia
delle liste di cose da fare collegate ai criteri Steven Farr di cui si parla nell’articolo a Dubai. E tuttavia interessa anche a
che avevano individuato. Per esempio, per di queste pagine. Farr non ha lavorato noi individuare le caratteristiche che
essere sicuri che i ragazzi stanno imparan- da solo, ma ha raccolto le esperienze di fanno un bravo insegnante: issare
do, i bravi maestri controllano spesso che Teach for America, l’organizzazione obiettivi d’apprendimento alti; metter-
abbiano capito: tutti i bambini stanno se- che da quasi vent’anni osserva e cerca si in discussione e rivedere di continuo
guendo quello che dici? Chiedere “avete di deinire le qualità dei bravi inse- le strategie per raggiungerli; cercare e
domande da fare?” non basta, è un classico gnanti. O almeno di quelli che risulta- coinvolgere le famiglie; concentrarsi
errore dei principianti. Non sempre gli stu- no migliori in base ai risultati dei per- per esser sicuri che un compito è perti-
denti sono i migliori giudici di quello che corsi di apprendimento dei loro alunni. nente all’apprendimento; far lavorare
stanno imparando. La conclusione di Farr è: insegna bene in piccoli gruppi gli allievi, che tra loro
“Gli insegnanti migliori sanno che le chi sa esercitare una leadership, chi ha si spiegano e spiegano meglio le cose;
strategie eicaci non sono né misteriose una personalità da leader. immaginare come si farà domani la le-
né magiche. La personalità e la simpatia Subito dopo la pubblicazione del li- zione; sofrire come uno scacco perso-
non c’entrano niente”, dice Farr in Tea- bro di Farr, il candidato governatore nale l’insuccesso di un alunno, e però
ching as leadership, il libro che ha scritto con del Tennessee, Bill Haslam, non ha non scoraggiarsi mai, neanche nelle
i suoi colleghi. Farr non pretende che il suo perso tempo a procurarselo, ha pro- nostre deprimenti gravi condizioni. u
modello sia l’unico possibile. Ma è convin- mosso un dibattito pubblico sul tema e
to che possa migliorare molto le tecniche lo ha inserito nella sua campagna elet- Tullio De Mauro è un linguista italia-
di insegnamento. I risultati ottenuti inora torale. Potrebbe succedere in Italia? no. È stato ministro dell’istruzione.
sembrano dargli ragione: secondo un rap-

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In copertina
porto interno di Teach for America, nel
2007 il 24 per cento degli insegnanti
Alla ine quello che bagno alza la mano con il pugno chiuso, se
vuole fare una domanda la alza con il pal-
dell’organizzazione aveva portato avanti i conta è mo aperto. “In questo modo capisco quello
suoi studenti di almeno un anno e mezzo.
Nel 2009 la percentuale era passata al 44.
l’atteggiamento che vuole prima ancora di chiederglielo”,
spiega Taylor. C’è perino un gesto per in-
William Taylor, l’insegnante di mate- mentale dicare che è una giornataccia e il bambino
matica di Washington, non fa parte di
Teach for America. Ha frequentato le scuo-
dell’insegnante, la sua non ha voglia di partecipare: basta che ap-
poggi la testa sul banco. Chiedo a Taylor se
le pubbliche della città e poi ha seguito il determinazione a i suoi allievi lo fanno spesso. “Non ho mai
solito percorso: ha studiato pedagogia
all’università e ha ottenuto l’abilitazione.
risolvere i problemi visto un bambino appoggiare la testa sul
banco”, dice senza esitazione. “In tre an-
Ma ha molte cose in comune con gli inse- ni?”, chiedo io. “Già”.
gnanti che Farr considera più bravi. Dopo le divisioni, è il momento del bin-
go delle moltiplicazioni. Taylor legge una
Il bingo delle moltiplicazioni domanda, per esempio “20 diviso 5”, e i
Ogni lunedì gli studenti di Taylor arrivano bambini scorrono le loro cartelle alla ricer-
in classe e cominciano a lavorare in silen- ca del 4. Una ragazzina trema letteralmen-
zio al “quesito del giorno”, che trovano te dall’eccitazione. Un’altra stringe le mani
scritto sulla lavagna. Sono divisi in quattro come se stesse pregando.
gruppi, ognuno dei quali ha un leader, che Dopo una decina di domande, un bam-
Taylor sceglie mese per mese. L’insegnan- bino minuscolo dice con una voce minu-
te entra e dice buongiorno. “Buongiorno!”, tutti capiscono”, dice Taylor. Lui ha impa- scola: “Bingo!”. Mentre si alza per andare
rispondono in coro i bambini. Taylor porta rato quel sistema l’anno scorso da uno dei a ritirare il premio (una matita), gli altri si
una sciarpa, un cardigan a strisce bianche suoi alunni. disperano. “Accidenti!”, esclama una bam-
e nere, un paio di occhialini di Dolce e Gab- Taylor usa un metodo molto elementa- bina. “Non te la prendere”, dice Taylor sor-
bana, e ha l’aria stanca. Durante i ine set- re che alcuni esperti chiamano “Io faccio, ridendo. “È solo un gioco”. Prima di andar-
timana studia per il master in amministra- noi facciamo, tu fai”. Spiega un problema sene, tutti gli alunni compilano un “modu-
zione didattica. Ha un auricolare bluetooth alla lavagna. Poi la classe ne risolve un al- lo d’uscita”, che di solito è la soluzione di
in un orecchio e un orecchino nell’altro. tro nello stesso modo. Alla ine, ogni bam- un problema, così Taylor ha un’altra possi-
Dopo pochi minuti, Taylor annuncia bino ne risolve uno individualmente. Nel bilità di controllare i loro progressi, e i
che è il momento dell’aritmetica mentale. momento comune della lezione, Taylor suoi.
I bambini mettono via le penne e prendono chiede a qualche bambino di contribuire Quando parlo con lui dopo la lezione,
lo schedario arancione e i pennarelli che alla soluzione del problema. Ma lo fa estra- noto che Taylor tende a riformulare le mie
hanno sul banco. Taylor comincia a girare endo da un barattolo una molletta da buca- domande per adattarle al suo modo di la-
per la classe facendo domande a voce alta. to a cui è attaccato un nome. Così la scelta vorare. Quando gli chiedo se il primo anno
“Quanto fa 45 diviso 5?”. I bambini devono è sempre casuale e i bambini più timidi non è stato diicile, risponde: “Il rapporto con
fare il calcolo a mente, scrivere la risposta si innervosiscono. i bambini non è stato diicile. La diicoltà
su un cartoncino e alzarlo. Con una rapida Quando gli alunni si riuniscono per la- stava nello spiegare le cose in modo com-
occhiata, Taylor controlla se tutti hanno vorare in gruppo, nella classe si alza un leg- prensibile. A volte immagini come si svol-
dato la risposta giusta. Poi chiede: “Quan- gero brusio, ma per quanto mi sforzi non gerà una lezione, la fai, e alla ine ti accorgi
to fa?”. E tutti i bambini dicono: “Nove!”. riesco a sentire nessuno che non stia par- che nessuno ha capito niente”. Come tutti
Quando danno la risposta giusta, gridano lando di matematica. Un bambino si china gli insegnanti di Washington con cui ho
sottovoce “Sì!”, e alzano il pugno in aria. Se sul banco per aiutare il compagno a risol- parlato, Taylor si lamenta della scarsa par-
qualcuno sbaglia il risultato, non subisce vere un problema. “Quanto devi aggiunge- tecipazione dei genitori. “All’ora di ricevi-
l’umiliazione di dirlo da solo ad alta voce, re a 8 per arrivare a 16?”, dice, e aspetta. mento, con una classe di 28 o 30 alunni, sei
ma Taylor sa che quel bambino deve essere “Otto”, dice l’altro bambino. “Allora”, re- fortunato se vedi sei o sette genitori”, dice.
seguito con più attenzione o lavorare di più plica il primo, “quanto fa 16 meno otto?”. Ma quando gli chiedo quanto questo inlu-
con il capogruppo. Ha imparato che quan- Le attività si susseguono rapidamente, isca sul suo lavoro, risponde: “In realtà non
do parlano tra loro, i bambini usano un lin- secondo una routine che i bambini cono- molto. Signiica che devo essere io a chia-
guaggio più comprensibile. scono a memoria, così non si perde tempo. mare i genitori, e non solo per dare brutte
“Ora proviamo con una domanda più In Teaching as leadership, Farr racconta di notizie”. Durante la prima settimana di
diicile”, dice Taylor. “Quanto fa 120 per aver visto coreograie simili in altre classi scuola, Taylor chiama i genitori di tutti gli
3?”. I cartoncini arancione scendono, poi che raggiungono buoni risultati. “La routi- studenti e gli dà il suo numero di cellulare.
risalgono. “Ooh, ooh, ooh!”, dice una bam- ne è così radicata che in teoria l’insegnante
bina, incapace di contenersi. “‘Ooh’? È non deve dire nulla. Nei casi migliori, la Tenere duro
questa la risposta?”, dice Taylor. Poi va alla conferma che il metodo funziona è che i Alcuni insegnanti che ho intervistato non
lavagna per spiegare un nuovo modo di fa- ragazzi continuano a seguirla anche in sua hanno fatto altro che lamentarsi. “Con tut-
re le divisioni. È un metodo ingegnoso che assenza”. ti i test, le relazioni sul comportamento
richiede un po’ più di tempo ma è molto più Sulla parete di fondo, Taylor ha attacca- degli studenti e le statistiche, ogni anno
facile degli altri, e che non avevo mai visto to dei cartelli che indicano vari segni con- diventa più diicile”, mi ha detto un’inse-
usare. “Se usi il metodo tradizionale, non venzionali. Se un bambino deve andare in gnante di quarta della Kimball, la stessa

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scuola dove insegna Taylor. “Facciamo più
lavoro di quello che dovremmo. Non ci la-
sciano il tempo per essere creativi”.
Questa maestra, che ha 23 anni di espe-
rienza e ormai guadagna più di 80mila dol-
lari all’anno (poco meno di 60mila euro), è
una persona gentile e ha una classe pulita e
ordinata. Ha comprato lei stessa le lavagne
bianche, l’orologio e il lettore di dvd. Ma, a
diferenza di Taylor, non ha grandi aspet-
tative. “I bambini dei quartieri nordocci-
dentali vanno in vacanza in Francia o in
crociera. I genitori li fanno viaggiare, par-
lano con loro e li portano in biblioteca”,
dice. “I genitori dei nostri ragazzi invece
non hanno i mezzi per aiutarli”.
All’inizio dell’anno scolastico il 66 per
cento dei suoi alunni aveva una capacità di
lettura uguale o superiore a quella richiesta
in terza elementare. Dopo un anno passato
con lei, solo il 44 per cento aveva raggiunto
il livello di quarta e nessuno lo aveva supe-
rato. I suoi studenti avevano un punteggio
più basso rispetto ai loro coetanei di altre
scuole dei quartieri poveri del distretto.
Per anni la colpa dell’incapacità di appren-
dere è stata attribuita ai bambini e al loro
ambiente familiare. Oggi con i dati che
stanno emergendo da classi come quella di
William Taylor, è più difficile sostenere
questa tesi. La povertà, ovviamente, inlu-
isce molto. Ma in tutto il paese ci sono inse-
gnanti che riescono a far progredire i bam-
bini poveri mentre nella classe accanto
non succede nulla. “Alla ine quello che
conta è l’atteggiamento mentale dell’inse-
gnante, la sua determinazione a risolvere i
problemi”, dice Timothy Daly, presidente
del New teacher project, un’altra organiz-
zazione che aiuta le scuole a reclutare bravi
insegnanti.
Dopo un anno o due di insegnamento,
si capisce subito chi è bravo e chi no. Ma
nessuno viene mai licenziato. I presidi non
esprimono quasi mai valutazioni negative
sui docenti, anche se i risultati che otten-
gono sono scarsi. In teoria, le scuole do-
vrebbero assumere insegnanti migliori in
dall’inizio. Ma non è facile sceglierli. Co-
me si fa a capire chi ha l’atteggiamento
mentale giusto?
Quando ha cominciato la sua attività,
Teach for America selezionava i candidati
in base a dodici criteri (tra cui per esempio
la tenacia e le capacità comunicative), in-
dividuati dopo aver parlato con gli esperti
del settore. Gli aspiranti docenti dovevano
anche compilare un questionario con do-
mande a risposta aperta del tipo: “Cos’è il
vento?”. A partire dal 2000, l’organizza-
Matematica mentale nella classe del maestro Taylor zione ha cominciato a riesaminare i suoi

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In copertina
giudizi. Cosa avevano in comune tra loro
gli insegnanti migliori nel momento in cui
Gli insegnanti denti. Quest’anno Teach for America mi
ha permesso di assistere a quella parte del
si presentavano al colloquio? contenti della propria processo di selezione chiamata “Lezione
Una volta costruito, il modello di sele-
zione basato sugli esiti inali ha dato risul-
vita hanno il 43 per campione”, in cui ognuno tiene una lezio-
ne agli altri candidati per cinque minuti.
tati inattesi. “Quando ho cominciato a fare cento di probabilità in Solo metà di quelli che presentano la do-
questo lavoro avevo la testa piena di teo-
rie”, racconta Monique Ayotte-Hoeltzel,
più di fare bene il loro manda arriva a questa fase.
Oggi il gruppo è formato da tre uomini
che all’epoca coordinava le selezioni. “ma lavoro rispetto ai e due donne, tutti all’ultimo anno di uni-
ho dovuto abbandonare molte delle mie
certezze”. Sulla base della sua esperienza
colleghi insoddisfatti versità o appena laureati. Quando arriva il
suo turno, si alza una ragazza. Ha i capelli
di insegnamento nel delta del Mississippi, biondi ricci, indossa un completo blu scuro
Ayotte-Hoeltzel era convinta, per esem- e si chiama Abigail. Ci informa che terrà
pio, che le persone che avevano già inse- una lezione di spagnolo di quinta elemen-
gnato nei quartieri poveri avessero mag- tare. Attacca al muro un cartello che ha
giori probabilità di successo. Ma si sbaglia- preparato. Poi scrive il suo obiettivo sulla
va. Dall’analisi dei dati è risultato che non lavagna: insegnare i giorni della settimana.
c’era nessuna relazione tra le due cose. Krzysztof Kosmicki, uno dei direttori del
Per anni, Teach for America ha usato programma Teach for America, fa partire il
come criterio di selezione quello che chia- cronometro. A me sembra che l’obiettivo
mava “apprendimento continuo”. Farr e i di Abigail sia troppo limitato (soprattutto
suoi colleghi avevano notato che i bravi in- passato, soprattutto se sono misurabili, so- rispetto a quello di un altro candidato che
segnanti rilettevano sul loro modo di lavo- no il mezzo migliore per prevedere quelli ha tenuto una lezione sui “cinque fluidi
rare e, se lo ritenevano necessario, lo mo- futuri. I candidati che sono andati partico- corporei con cui si trasmette l’aids”). Chie-
dificavano. Le persone più consapevoli, larmente bene all’università tendono a de alla classe di ripetere i giorni della setti-
insomma, sembravano una buona scelta. ottenere molti successi anche quando in- mana. “Lo so che è diicile ricordarli”, di-
Ma nel 2003 il personale addetto alle sele- segnano. E i due strumenti di misurazione ce. Quindi gli insegna una canzoncina che
zioni ha scoperto che neanche la tendenza migliori sono la media dei voti e “l’attitudi- li aiuta a memorizzarli, e gliela fa cantare
all’autocritica contava molto. O meglio, ne alla leadership”, cioè l’aver gestito qual- due volte. “Se non sento tutte le vostre vo-
cercare di prevedere chi era pronto a fare cosa che ha prodotto risultati tangibili. ci, la canteremo di nuovo ino a quando
autocritica era inutile. Una garanzia di suc- La preparazione conta, ma non in tutti i non le sentirò”. Quando chiede qual è il
cesso era invece la tenacia, non solo come casi. Alcuni studi condotti sugli insegnanti giorno della settimana, Kosmicki dà la ri-
atteggiamento mentale ma come elemen- di matematica delle superiori hanno dimo- sposta sbagliata. Chiede a un altro candi-
to del curriculum. strato che chi ha una laurea in quella mate- dato di correggerlo, lui lo fa, e il tempo è
Durante la fase dei colloqui, Teach for ria ottiene risultati migliori. Più in genera- scaduto.
America chiede ai candidati di parlare del- le, le persone che hanno frequentato un L’ultimo candidato ad afrontare la pro-
le diicoltà della loro vita, e giudica la loro ateneo prestigioso hanno più probabilità di va è un ragazzo che chiamerò Michael. Fi-
tenacia dalle risposte. Gli autori di uno stu- essere ottimi insegnanti. Un master in pe- no a quel momento è stato molto tranquil-
dio pubblicato sul Journal of positive psy- dagogia, invece, non serve a molto. lo, ma quando comincia a insegnare si
chology a novembre del 2009 hanno esa- Le credenziali migliori sono quelle me- anima. Il suo obiettivo è insegnare l’ordine
minato 390 educatori di Teach for America no speciiche, come la tenacia, appunto. delle operazioni in un problema di mate-
prima e dopo un anno di insegnamento. L’estate scorsa, da un’analisi interna di matica. “Buongiorno, ragazzi!”, esordisce
Quelli che all’inizio avevano un punteggio Teach for America è emerso che la media arrivando. Quando qualcuno dà la risposta
alto per la “grinta” – deinita come un mi- dei voti di un candidato durante l’intero giusta dice “Correctomundo!”. Sembra
sto di tenacia e di passione per gli obiettivi corso universitario non è un buon elemen- sicuro di sé. Chiede un volontario per svol-
a lungo termine, misurata con l’aiuto di un to di valutazione quanto la sua media degli gere una parte del problema alla lavagna, e
breve test a scelta multipla – avevano il 31 ultimi due anni. In altre parole, se uno stu- un altro candidato si fa avanti. Kosmicki gli
per cento di probabilità in più rispetto agli dente comincia con voti mediocri e poi mi- chiede di spiegare di nuovo gli esponenti, e
altri di far migliorare gli studenti. In teoria, gliora, quella curva di crescita è più impor- lui lo fa. Tempo scaduto.
le persone grintose sono instancabili e tante di una media del 30. Più tardi, chiedo a Kosmicki quali sono
s’impegnano di più. Ma c’era una caratte- state le sue impressioni. Gli è piaciuta la
ristica decisiva: gli insegnanti contenti del- Tempo scaduto lezione di Abigail, ma non quella di Micha-
la loro vita avevano il 43 per cento di proba- L’anno scorso, Teach for America ha esa- el. A lui non interessano le cose che io ho
bilità in più di fare bene il loro lavoro ri- minato 35mila candidati per selezionare notato di più: il carisma, l’obiettivo ambi-
spetto ai colleghi meno soddisfatti. Secon- 4.100 nuovi insegnanti. Lo staf sceglie le zioso della lezione, il carattere estroverso.
do lo studio, “insegnanti di questo tipo persone da assumere quasi esclusivamen- Quello che conta di più, almeno per Teach
stabiliscono rapporti migliori con gli allie- te sulla base di un modello computerizza- for America, è meno visibile: si era prepa-
vi, a cui comunicano anche il loro zelo e il to: inserisce trenta dati di un certo candi- rato? Ha raggiunto l’obiettivo in cinque
loro entusiasmo”. dato e il computer elabora il risultato. Il minuti? “La prova di Abigail è stata otti-
In generale, tuttavia, lo staf di Teach modello cambia ogni anno, a seconda di ma”, dice Kosmicki. “Era chiaro che si era
for America ha scoperto che i risultati del quello che emerge dai dati dei nuovi stu- preparata. Gli studenti avevano già impa-

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Spesso Taylor fa lavorare i bambini in gruppo

rato i giorni della settimana al terzo o quar- vorerebbero all’interno di un sistema già the top. Per averne diritto, gli stati devono
to minuto”. Kosmicki ha seguito quello che progettato per il successo. abolire qualsiasi impedimento legale a col-
stava facendo Abigail, ma ha osservato so- Quest’anno le scuole pubbliche di Wa- legare i risultati degli studenti agli inse-
prattutto le possibili reazioni degli allievi. shington hanno cominciato a usare un gnanti. Devono anche cominciare a distin-
La prossima estate, quelli che sono sta- nuovo metodo di valutazione per tutto il guere gli insegnanti che funzionano da
ti selezionati frequenteranno un corso di personale, dagli insegnanti ai custodi. Alla quelli che non funzionano, e tenerne conto
formazione di Teach for America. A quel ine dell’anno, a ciascuno viene dato un vo- al momento di assegnare cattedre, conce-
punto entreranno in gioco Steven Farr e i to, come agli studenti. Per gli insegnanti i dere aumenti e licenziare. E ogni anno gli
suoi colleghi. Per loro, il problema non è cui studenti sono sottoposti a un test inale stati devono rendere pubblico quale dei
tanto formare l’insegnante perfetto quan- unico, come William Taylor, metà del pun- loro programmi educativi ha prodotto gli
to individuare in tempo i punti deboli dei teggio si baserà sui progressi che hanno insegnanti e i presidi migliori. Se le autori-
candidati per correggerli durante la forma- fatto. Il resto dipenderà da cinque sedute tà statali e scolastiche, e i sindacati degli
zione. Farr è ogni anno più ottimista. di osservazione condotte dal preside, dal insegnanti, accetteranno la sida, Race to
“Quando vedo centinaia di persone che vicepreside e da un gruppo di ispettori. the top potrebbe cominciare a rendere più
ottengono dei risultati in un mondo in cui Durante l’anno, gli insegnanti segui- eicienti le scuole americane.
quasi tutti pensano che il successo sia im- ranno corsi di aggiornamento e quelli che La primavera prossima, quando l’am-
possibile, so che si può fare”, dice. rimarranno al di sotto di una certa soglia ministrazione Obama comincerà a distri-
Naturalmente, grazie alla sua fama, potranno essere licenziati. Il manuale di buire i fondi, William Taylor avrà quasi i-
Teach for America può attingere a un ricco applicazione del nuovo metodo somiglia a nito un altro anno alla Kimball. La mattina
serbatoio di laureati: durante l’anno scola- quello di Teach for America, e non è una del test unico preparerà per i suoi studenti
stico 2008-2009, l’11 per cento delle do- coincidenza. L’uomo che l’ha concepito, una colazione a base di uova, salsicce e
mande è arrivato da ex studenti dell’Ivy Jason Kamras, ha lavorato otto anni per toast, come fa sempre. Ma tra qualche an-
League. I grandi distretti scolastici a basso Teach for America nelle scuole dei quartie- no Taylor smetterà di insegnare. Vorrebbe
reddito non hanno mai tante domande, e ri a basso reddito della città. La stessa Mi- diventare preside. Dopo tre anni di inse-
la maggior parte dei candidati non è di alto chelle Rhee, che dirige il sistema delle gnamento, vorrebbe trasferire quello che
livello. Inoltre, molti non resistono a lungo. scuole pubbliche di Washington, è un’ex ha imparato a livello organizzativo. In que-
Ma se i distretti scolastici li assumessero, li allieva di Teach for America passata a diri- sto modo, dice, “non resterà tutto dentro
formassero e li ricompensassero in base ai gere il New teacher project. l’aula 204”. Come molti bravi insegnanti,
criteri individuati da Teach for America, Washington ha presentato domanda Taylor sa di non essere una rarità. O alme-
gli insegnanti non sarebbero frustrati. La- per ottenere i fondi del programma Race to no, sa che non dovrebbe esserlo. u bt

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