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Buono, economico
Rachel Laudan, Jacobin Magazine, Stati Uniti
Foto di Carl Warner
E, come storica, non posso accettare la all’uso di suggestive dicotomie: fresco e na- zione corporea; la frutta (a parte i datteri e
visione passatista propagandata dal luddi- turale contro trattato e conservato; locale l’uva, che raramente si trovavano fuori dai
smo culinario, la separazione netta tra bene contro globale; lento contro veloce; artigia- paesi caldi) era così aspra da essere imman-
e male, tra un luminoso passato rurale e un nale e tradizionale contro urbano e indu- giabile, e le verdure fresche erano amare.
grigio presente industriale. Il mio entusia- striale; sano contro contaminato e grasso. Anche oggi, quando lo troviamo sul serio, il
smo per la saggezza culinaria dei luddisti Ma la storia dimostra che i luddisti inverto- cibo naturale a volte ci sorprende: quando il
non riguarda la loro visione della storia, co- no i termini. cuoco francese Jacques Pepin serviva ai
sì come un entusiasmante discorso politico Che il cibo debba essere fresco e natura- suoi amici dei polli davvero ruspanti, loro
non mi basta per considerare l’oratore un le è diventato un articolo di fede. Ed è abba- criticavano sempre “la carne dura e il sapo-
dotto studioso. stanza sconvolgente scoprire che si tratta di re forte”. Il cibo naturale era anche inaida-
La favola del paradiso perduto che rac- un credo piuttosto recente. In passato, non bile. Il pesce cominciava subito a puzzare. Il
contano i luddisti è più una pia illusione che tutto quello che era naturale era buono. La latte diventava acido, le uova marcivano. In
il frutto di ricerche d’archivio. Non deve la carne fresca era dura e maleodorante; il lat- tutto il mondo alle stagioni dell’abbondan-
sua credibilità a studi approfonditi, ma te era tiepido ed era chiaramente un’escre- za seguivano quelle della fame. Faceva
Tradizioni fasulle
I piatti che chiamiamo tradizionali, e presu-
miamo siano di origine contadina, in realtà
sono stati inventati per gli aristocratici delle
città. Questo vale per le lasagne, il pollo
konna di Delhi, il maiale mooshu della Cina
imperiale, le verdure ripiene e il baklava ot-
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sa o adulterato con foglie e cortecce per far- iancheggiatori della resistenza, fun- Pellagra e miseria
lo durare di più o contaminato con semi di zionari di fondi sovrani che sottraggo- Ma quelle fragole costano al pianeta e
canapa e papavero ha signiicato che per no terre a chi le coltiva da sempre. E ai suoi poveri molto più di quanto le
cinquecento anni i poveri d’Europa sono poi le ong che sostengono i ribelli, ma paghiamo al supermercato, e se la piz-
stati drogati e soggetti ad allucinazioni. anche quelle che promuovono piani di za recapitata da uno sfruttato su due
sviluppo rurale che rovinano la vita (e ruote ci salva la serata è solo perché la
I ricchi e i poveri la dieta) di chi il presunto sviluppo lo dura lotta per uno stipendio ci ha così
Senza dubbio molti dei nostri antenati era- subisce. Alla ine irrompono le masse tanto rovinato la giornata da non la-
no quasi sempre ubriachi, considerato che coscritte dei braccianti-migranti e sciarci la forza di portarla a casa da so-
preferivano il vino e la birra all’acqua, ma lo quelle degli impoveriti consumatori li, quella pizza. E soprattutto: a render-
facevano per un buon motivo. Nelle città, occidentali. La posta in gioco? Conti- ci più sani e più forti non è il cibo mo-
l’acqua inquinata provocava malattie inte- nuare a sfamare i due terzi della popo- derno, ma lo sviluppo sociale che ci ha
stinali. Spesso il pane conteneva gesso, che lazione mondiale con l’agricoltura con- permesso una dieta ricca e variata. Co-
ne aumentava il volume, il pepe era adulte- tadina, oppure consegnare questo me la pellagra non era causata dal mais
rato dalla sporcizia dei pavimenti dei ma- enorme mercato alle corporation del ci- ma dalla miseria che ne era l’unico
gazzini, e le salsicce erano riempite di tutte bo e dell’agribusiness. condimento, allo stesso modo le ma-
le porcherie enumerate da Upton Sinclair Rachel Laudan, che concentra il lattie da cibo spazzatura degli statuni-
nel romanzo La giungla. Perino i libri di cu- suo sguardo sulla tovaglia a scacchi di tensi poveri dimostrano che il cibo in-
cina più famosi consigliavano di usare acido una inta osteria rurale, sembra non dustriale – se associato a un basso red-
solforico concentrato per rendere più inten- accorgersi della battaglia in corso. Ne dito e quindi a una dieta ripetitiva – in-
so il colore delle marmellate. percepisce il rumore, ma lo scambia tossica, invece di fortiicare.
Il latte, sospettato di difondere la scar- per quello di una vivace discussione i- Non è il cibo a determinare la sto-
lattina, il tifo e la difterite, oltre che la tuber- losoica sul concetto di naturale e sul ria, ci dice Gramsci, ma sono la storia
colosi, è stato saggiamente evitato ino al progresso. Certo, i ricettari patinati che e le trasformazioni sociali a modiica-
novecento avanzato, quando negli Stati si rifanno al tempo immaginario delle re l’alimentazione. E cioè, pensando al
Uniti e in Europa furono introdotte rigorose torte di Nonna Papera e le evocative (e futuro: non sarà il cibo industriale a far
norme igieniche. Mia madre trovava insetti banali) dicotomie di Slow food sono vincere la battaglia agli afamati e agli
nella farina; mia zia sosteneva che se i ver- obiettivi polemici in troppo comodi. sfruttati (anche perché spesso quel ci-
mi potevano sopravvivere mangiando il suo Laudan colpisce senza pietà, ma anche bo è prodotto dagli stessi che li espro-
prosciutto fatto in casa, poteva farlo anche senza misura. È lei, la studiosa, che do- priano), ma non sarà nemmeno il cibo
la sua famiglia. Per quanto poi riguarda il vrebbe sapere che quando si parla di slow e intamente tradizionale, che
fatto che le vecchie diete fossero ben bilan- cibo “naturale” e “tradizionale” non si spesso sconina nella monocoltura
ciate, anche qui dobbiamo distinguere tra intende crudo, selvatico, bacche-e-ra- della tipicità. Sarà, e può essere, solo la
ricchi e poveri. I ricchi, con le loro tavole im- dici, ma semplicemente un po’ meno resistenza che i più deboli opporranno
bandite e le pance prominenti, sofrivano di soisticato, standardizzato, industria- al furto di terre, di ricchezza e di auto-
molte delle malattie dovute agli eccessi. lizzato. Laudan, invece, vuole vincere determinazione. u
Nel settimo secolo l’imperatore del Mughal facile, ma ottiene una vittoria solo re-
Jahangir morì a causa del consumo smoda- torica. Sulla sostanza è elusiva più dei Wolf Bukowski è un blogger. Ha scrit-
to di cibo, oppio e alcol. Nell’Inghilterra nostalgici del bel tempo andato, e to La danza delle mozzarelle. Slow
georgiana, il famoso medico George Chey- mentre si compiace a inanellare le tap- food, Eataly, Coop e la loro narrazione
ne, che pesava più di duecento chili, doveva pe di una ricostruzione storica di co- (Alegre 2015).
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