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SUGGERIMENTI
PER UNA CHAT
DI SUCCESSO
INTRODUZIONE
I pazienti vogliono scegliere come contattare la tua azienda.
Quando stanno navigando sul tuo sito, la chat è il canale più immediato, rapido ed
efficace per richiedere informazioni, soprattutto quando non hanno una sola domanda
specifica o non possono attendere il tempo necessario a una risposta via e-mail.
Gli utenti amano la chat perché non richiede la piena attenzione (si può fare qualcos’altro
e consente di mettersi in contatto con un’azienda direttamente sullo stesso canale che si
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Secondo il report Customer Service Benchmark di eDigital Research del 2013, la chat ha un grado di soddisfazione del 73% rispetto al 61% dell’e-mail e al 44% del telefono.
Prima di mettere in pista la chat:
FAI UN PROGETTO
Le aziende decidono spesso sull’onda dell’entusiasmo
di attivare la chat sottostimando l’impatto che questo
nuovo canale avrà sull’organizzazione aziendale e
sull’esperienza dei loro clienti.
“Simula lo scenario:
offrirai un’esperienza
migliore”
01. Analizza la natura delle richieste
dei clienti
Quali sono le motivazioni per cui i pazienti si mettono in contatto
con il tuo studio? La chat avrà l’obiettivo di supportare il potenziale
paziente nel processo di prenotazione, oppure
fornire assistenza a chi è già cliente?
L’obiettivo dell’assistenza in chat deve essere la soddisfazione del paziente che si riflette
nella fedeltà allo studio sul lungo periodo.
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Dopo tutto, il 60% delle interazioni con le aziende oggi inizia online e la chat è la porta d’accesso.
Il cliente identifica l’azienda nell’operatore (di chat o telefonico) e concentra su di lui la sua
frustrazione o la sua gratitudine nei confronti del brand.
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Global State of multichannel customer service Microsoft, 2016.
05. Predisponi le risorse di base
Una volta definiti gli obiettivi della chat e le persone coinvolte,
è bene predisporre tutte le risorse di cui gli operatori potrebbero
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aver bisogno durante le interazioni: guide e manuali, numeri
di telefono e indirizzi e-mail di altri studi di riferimento ecc.
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Inoltre uno dei vantaggi della chat è la condivisione di file, quindi 3
gli operatori dovrebbero avere a disposizione modulistica, cataloghi
e schede tecniche da inviare agli utenti in chat.
Infine predisponi un elenco di link diretti da fornire al paziente per
approfondimenti.
Inoltre, un errore che molti operatori fanno è scrivere messaggi come “Verifico, attenda un
attimo” quando hanno bisogno di tempo per verificare dei dati all’interno del CRM o per
confrontarsi con altri colleghi. Capita spesso che l’attimo si trasformi in un’attesa di 5-10
minuti in cui l’utente non riceve alcun riscontro!
Quando sono necessari dei tempi tecnici per fornire una risposta alla persona che ci ha
contattato, è buona norma quantificare prima di tutto il tempo necessario, magari
“esagerando” di qualche minuto: ad esempio, “se attende 5 minuti verifico subito” è una
buona soluzione che oltre a fornire un limite al tempo dell’attesa, trasmette una sensazione
di dinamicità dell’operatore che si attiva immediatamente.
Se poi l’operatore riesce a rispondere prima del tempo stimato, la soddisfazione del cliente
sarà ancora più alta.
La regola “underpromise, overdeliver” ovvero “prometti di meno, dai di più” è un
accorgimento davvero molto utile per dare l’impressione di offrire del valore aggiunto.
Ecco un’altra astuzia per valorizzare il tempo di attesa e allo stesso tempo gratificare il
proprio lavoro: passati i minuti necessari, se anziché dire “mi scusi per l’attesa” - come
spesso facciamo tutti! - l’operatore userà l’espressione “GRAZIE per l’attesa”, otterrà un
duplice obiettivo: da un lato spostare l’attenzione da se stesso (“MI scusi”) all’interlocutore
e dall’altro eviterà di usare una frase di scuse dalla sfumatura negativa.
In questo modo sicuramente il cliente lascerà una valutazione positiva nel questionario
di soddisfazione post-chat.
La chat supera tutto questo: con un’occhiata veloce allo storico dei
messaggi scambiati, l’operatore può far presente all’utente che è già a
conoscenza dei fatti e risparmiare noiose ripetizioni. Inoltre, nel caso in cui il
cliente abbia effettuato il login nel sito e i suoi dati siano trasmessi
all’interno del codice, si può conoscere il suo ID cliente e altre informazioni
utili a personalizzare il supporto.
• nello stesso tempo, evitare il linguaggio degli SMS o della messaggistica istantanea,
ovvero le abbreviazioni del tipo “cmq”…