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SAP Conversational AI

Esempio di implementazione di un chat-bot realizzato con il SAP Conversational AI


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Scopo del documento

Lo scopo di questo documento è documentare e presentare un piccolo progetto che fa uso di uno dei prodotti
più innovativi di SAP, ovvero il chatbot SAP Conversational AI.
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Introduzione al SAP CAI

L'interfaccia del chatbot SAP CAI è esposta al seguente


URL: https://cai.tools.sap/

E' possibile accedervi gratuitamente utilizzando una S-USER.


L'interfaccia user-friendly permette di generare un chat-bot
partendo da pochi semplici step. Non è necessario avere
conoscenze di programmazione in quanto il chatbot è low-
code, e non richiede quindi la scrittura di codice per il suo
funzionamento.

Il bot si basa sul concetto di "intento", ovvero una keyword


che definisce un azione che l'user vuole intraprendere.
L'azione è definita da parole chiave che l'utente può digitare,
e che il bot riconosce tramite il training.
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Reazione all'utente

Una volta che il bot riconosce l'intento dell'utente, esegue


l'azione collegata. L'obiettivo del nostro bot è quello di
cercare dei documenti all'interno di un database. I documenti
vengono identificati da dei "tag" che li descrivono.

Nel nostro caso, il bot è stato addestrato per riconoscere


parole come "pdf" e "documento", per poi inizializzare la
routine di ricerca dei documenti.
Nell'immagine a destra, definiamo il trigger, ovvero le
condizioni che si devono verificare affinché parta un'azione.
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Comunicazione con l'utente

Il bot può dialogare, interrogare servizi, reindirizzare la


conversazione su altre azioni o mostrare messaggi più
complessi come liste e schermate di selezione. Nel caso della
ricerca del documento, il bot risponde con un messaggio che
indica all'utente cosa fare, per poi attendere l'input.
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Comunicazione col il mondo esterno.

Il bot può anche interfacciarsi ed interrogare servizi esterni


come API esposte sulla Business Technology Platform o
altrove. Questa architettura lo rende quindi estremamente
flessibile ed integrabile con una miriade di applicazioni in
modo sicuro, utilizzando gli ultimi standard per la
comunicazione e l'autenticazione.

Nell'immagine a destra, viene evidenziata la chiamata al


nostro database documentale, deployato su un ambiente
Business Technology Platform, basata sull'input dell'utente e
quindi dinamica.
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Risultato finale

Il bot generato è integrabile facilmente con applicazioni Fiori


UI5 e il Launchpad. E' anche possibile integrarlo in una
qualsiasi applicazione HTML o usare il bot come pagina web-
standalone.

Il bot supporta anche la brandizzazione tramite tema o


configurazione manuale del suo aspetto, dove è possibile
modificare il logo, colore delle risposte, dello sfondo e
quant'altro.

Nell'immagine, il bot dialoga con l'utente, riconosce il suo


intento, risponde in maniera appropriata ed interroga il
database per mostrare il documento fittizio "SIM Aziendale".
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Schema architetturale

A destra la spiegazione dell'architettura usata per realizzare la


PoC. Alla base troviamo la Business Technology Platform, che
si occupa di esporre l'interfaccia grafica realizzata in Fiori ed
esporre il database. L'interfaccia Fiori richiama esternamente il
chatbot CAI, che a sua volta interroga un servizio di
middleware realizzato in Node.JS (sempre esposto su BTP) per
la formattazione del messaggio di risposta proveniente dal
middleware. Senza il middleware, il bot non è in grado di
trasformare la risposta del database in una lista selezionabile
dall'utente.
Grazie per l’attenzione

Davide Scarano

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