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I DIRITTI UMANI

Mai come in questo periodo i diritti umani sono stati repressi e sminuiti, quando
questo succede, vi si generano sempre delle situazioni di tensione sia all’interno
degli stati sia tra di essi, portando uno scompiglio generale che ha come causa il
malcontento popolare.

L’esempio principale e attuale di repressione dei diritti umani è la guerra in


Ucraina, all’inizio dell’estate, stando ai dati raccolti dal Corriere della sera nei
primi 100 giorni di guerra tra Russia e Ucraina sono morti oltre 4100 civili. Di
questi, più di 260 sono bambini. I feriti sono più di 5000, tra cui 420 bambini. I
rifugiati ucraini che hanno lasciato il Paese sono oltre 6,8 milioni, mentre gli
sfollati sono più di 8 milioni.

A tutte queste persone sono stati negati i diritti umani e a molti è stata negata
anche la vita.

Ma cosa sono i diritti umani?

Sono “diritti” perché sono cose che è permesso essere, fare o avere. Questi
diritti esistono per proteggerti da eventuali persone che vogliono danneggiarti o
farti del male. Ci aiutano inoltre ad andare d’accordo tra di noi e vivere in pace.

Da questa definizione si può capire che una volta che questi ultimi vengono
negati il risultato che otterremo sarà solo ed esclusivamente negativo.

Oltre alla situazione in Ucraina i diritti vengono negati anche in tutto il resto del
mondo alcuni esempi posso essere la corea del nord dove I cittadini nordcoreani
di norma non possono viaggiare liberamente all'interno del paese, ed è loro
proibito viaggiare all'estero. L'emigrazione e l'immigrazione sono strettamente
controllate. Solo le più alte autorità politiche posseggono o possono affittare
automobili, e il governo limita l'accesso al carburante.

O anche in Afghanistan, dove in alcune zone le donne e le bambine sono


costrette a fare una vita da schiave senza avere alcun accesso allo studio, al
divertimento e alla libertà per colpa del regime Talebano e dei suoi ideali.

Qualificarli come diritti significa che non dipendono dalla carità, dalla
benevolenza o dall’amore e nemmeno dall’arbitrio dello stato e/o dei governanti,
ma che spettano a ciascun individuo “di diritto” e che ogni stato è tenuto (o
dovrebbe essere tenuto) a garantire che tali diritti siano rispettati e goduti
effettivamente dai cittadini, approntando leggi o altri strumenti affinché gli
individui possano effettivamente esercitarli.

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