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PIRANDELLO. GENIO DEL NOVECENTO/ 4


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Il fu Mattia Pascal, cioè il dramma
dell'uomo in attesa Iscriviti alla newsletter

CULTURA 23-11-2014

Sant’Ilario di Poitiers
Giovanni 13 Gennaio 2021
Fighera Dopo aver toccato le riflessioni di Pirandello in L’umorismo e Arte e scienza, ci
dedicheremo nelle prossime settimane alla presentazione dei romanzi. A cominciare
da quello più importante, Il fu Mattia Pascal, pubblicato in rivista nel 1904 in un
momento molto particolare della vita dello scrittore. IL SANTO DEL GIORNO
a cura di Ermes Dovico

L'esorcismo di Emily Rose


Comanda persino agli spiriti impuri e gli
obbediscono (Mc 1, 27)

SCHEGGE DI VANGELO
a cura di Don Stefano Bimbi

Autore molto prolifico, Pirandello ci ha lasciato una sterminata produzione, dai sette
romanzi alle novelle (duecentoquarantuno pubblicate in quindici tomi in vita e altre
quindici edite postume), dalle poesie della giovinezza al teatro (ben 43 opere Puntata 08-01-2021 - I …
confluite nella raccolta Maschere nude). Vastissimo è anche il materiale in cui lo
scrittore approfondisce il suo pensiero sulla poetica, sul teatro, sulla vita, costituito
da saggi, da articoli di giornale o da trascrizioni dei suoi interventi pubblici. Dopo
aver toccato le riflessioni di Pirandello in L’umorismo e Arte e scienza, ci
dedicheremo nelle prossime settimane alla presentazione dei romanzi: L'esclusa, Il
turno, Il fu Mattia Pascal, Suo marito, I vecchi e i giovani, Quaderni di Serafino
Gubbio operatore, Uno, nessuno e centomila.

Partiremo dal romanzo più importante, Il fu Mattia Pascal, pubblicato in rivista


nel 1904 in un momento molto particolare della vita dello scrittore, l’anno successivo
al grave dissesto finanziario che subisce la società del padre di Pirandello cui
consegue l’irreparabile trauma psichico della moglie Antonietta Portulano. Già
umbratile e cupa di carattere, la donna inizierà a manifestare segni di squilibrio
(paranoie, gravi attacchi di gelosia, …). Sono anni centrali per gli sviluppi successivi
della cultura: L’interpretazione dei sogni di Freud è del 1900, la relatività ristretta di
Einstein viene presentata nel 1905 (l’annus mirabilis). Negli stessi anni Pirandello
prefigura l’avvento di un nuovo paradigma culturale nel Novecento, quello che il
cardinale Ratzinger avrebbe chiamato un secolo più tardi nel 2005 nella Missa pro
romano Pontefice eligendo «dittatura del relativismo culturale». In maniera
espressionistica e paradigmatica Mattia Pascal rappresenta la condizione
esistenziale tragicomica ovvero umoristica di ogni uomo. Per questo nel 1908
Pirandello dedicherà il saggio L’umorismo proprio alla buona anima del protagonista
del romanzo.

Ecco in sintesi la strana vicenda. Stanco della monotona vita che conduce tra
l’impolverata biblioteca e il carcere domestico, il protagonista si allontana da
Miragno, immaginario paesino della Liguria. Si reca a Montecarlo a giocare al casinò
e vince una cospicua somma di denaro. Mentre sta per ritornare a casa, già sul
treno, rimane attonito a una notizia letta sul giornale. La moglie e la suocera lo
hanno riconosciuto nel cadavere di un uomo annegato. La rabbia e la stizza lasciano ALL'INFERNO CON DAN…
subito il posto alla speranza di poter ricominciare una nuova vita. Libero, senza più
legami, con una coscienza rifatta «vergine e trasparente», assunto il nome di
Adriano Meis, ben presto si rende conto della tirannia di quella libertà girovaga,
solitaria e muta, del «senso penoso di precarietà che tien sospesa l’anima di chi
viaggia» e che non gli fa amare il letto su cui dorme. Si sente sempre e comunque
«un forestiere della vita». Passati alcuni mesi, Adriano decide, infine, di fermarsi a
Roma, ove prende in affitto una stanza. Le sue giornate sono segnate dalle
conversazioni con il logorroico Anselmo Paleari, padrone dell’appartamento e
appassionato di filosofia, e dall’amicizia con la sua figlia Adriana, una donnina
tranquilla e religiosa. Nata per il Paradiso. La …

Adriano Meis prende sempre più coscienza dell’inconsistenza della sua


libertà, tanto che scrive nelle sue memorie: «La mia libertà, che a principio m’era
parsa senza limiti, […] avrebbe potuto chiamarsi solitudine e noja, e […] mi
condannava a una terribile pena: quella della compagnia di me stesso; mi ero allora
accostato agli altri; ma il proponimento di guardarmi bene dal riallacciare, foss’anche
debolissimamente, le fila recise, a che era valso? Ecco: s’erano riallacciate da sé,
quelle fila». Adriano Meis ha potuto conservare l’illusione di vivere finché è rimasto
chiuso in se stesso e ha visto vivere gli altri. Quando, però, prova ad accostarsi alla
vita, percepisce che è un morto che non può neppure dichiarare il proprio amore.
Ora che ama Adriana, si rende conto che, neanche se morto all’anagrafe, può
liberarsi della moglie. Per la legge non esiste. Non solo non può amare, ma non può
neppure denunciare un furto subito. Per questo si sente «peggio che morto» perché
«i morti non debbono più morire» mentre lui è «ancora vivo per la morte e morto per
la vita».

Un’ombra che ha un cuore, ma non può amare, ha soldi, ma chiunque può


rubarglieli. La sua vita è tutta intrisa di menzogna tanto che si sente soffocare
«dalla nausea, dall’ira, dall’odio» per se stesso. Così, medita di fuggire da quella
casa e di restare solo, «più lontano che mai dagli uomini» per «paura di ricader nei
lacci della vita». Adriano ha un primo impeto suicida, ma poi, come per una
ribellione interna, come per una reviviscenza dell’odio nei confronti della moglie
Romilda e della suocera, reagisce e decide di vendicarsi ritornando a Miragno e
rivelando che non è morto. Ora, mentre progetta il ritorno, diventa cosciente
dell’inganno e dell’illusione di poter fuggire dal proprio passato e si chiede: «Come EDITORIALI
mi ero illuso che potesse vivere un tronco reciso dalle sue radici? […] Mi ero stimato democratico e il lockdown
felice […] con la cappa di piombo della menzogna addosso[…]. Ora avrei avuto di del sistema
di Stefano Fontana
nuovo la moglie addosso […] e quella suocera […], ma non le avevo forse avute
addosso anche da morto?». L'INTERVENTO DI MIOZZO
10-01-2021
Ritornato al paese, in principio nessuno lo riconosce con l’eccezione del La religione del lockdown
parroco don Eligio. L’amara scoperta del secondo matrimonio della moglie con messa in dubbio anche nel
l’amico di infanzia Pomino e della nascita di un figlio lo persuade a non rivendicare il Cts
di Ruben Razzante
posto perduto all’interno della società civile. D’ora innanzi, su consiglio di Don Eligio,
scriverà la sua storia in una sorta di memoriale privato e si recherà di tanto in tanto DISOBBEDIENZA CIVILE
sulla sua tomba a portare i fiori, rivelando a quanti lo incontrano di essere il «fu 13-01-2021

Mattia Pascal». #IoApro, opposizione


pragmatica e anti-
In questa storia bizzarra Mattia Pascal è diventato «un altro uomo, sì, ma a ideologica
patto di non far nulla. E che uomo dunque? Un’ombra di uomo». Il tema dell’ombra di Eugenio Capozzi

è ripreso dalla Meravigliosa storia di Peter Schlemihl di Adalbert von Chamisso DOPO L'INTERVISTA AL TG5
(1814) in cui lo scrittore tedesco racconta di un personaggio che ha venduto la sua 12-01-2021
ombra al diavolo in cambio della ricchezza. In maniera analoga Pirandello scrive la Il Papa e i vaccini
storia di un uomo che ha pensato di poter abbandonare la sua «ombra» impiegatizia
e di piccolo borghese. L’esito delle due vicende è per certi versi analogo: solitudine e
angoscia. Nel romanzo compaiono diverse figure che rappresentano un possibile Storie di giovani santi in…
alter ego di Mattia Pascal: l’uomo di mezza età che si suicida davvero a Montecarlo
dopo aver perso al gioco; Adriano Meis, libero da vincoli e coercizioni sociali, ma
inesistente all’anagrafe; Anselmo Paleari, un Amleto in panni borghesi, un vero e
proprio filosofo a cui è affidata l’esposizione delle questioni culturali ed estetiche più
interessanti dell’intera opera; l’amata Adriana che ha quella fede di cui Adriano è
sprovvisto. Questi personaggi rappresentano in un certo senso il flusso delle forme e
del pensiero, le aspirazioni ideali di Mattia Pascal. Questi vorrebbe essere un
filosofo, distaccato dalla vita, ma la vita finisce sempre per coinvolgerlo. Vorrebbe Gli attacchi, spesso scomposti e irrispettosi,
avere la fede di Adriana, ma tratta l’acquasantiera come un portacenere. Medita un verso Don Leonesi, “reo” di aver difeso la vita
vero suicidio a Roma, ma solo l’odio per la suocera lo induce a ritornare a Miragno. nascente, dimostrano come nel nostro Paese
esista una cultura anticristiana. Le sue parole
contro l’aborto sono in linea con il Catechismo e
Qual è il «sugo della storia», quale frutto se ne può ricavare? Don Eligio noi, fedeli, lo ringraziamo per aver avuto il
risponde al riguardo: «Intanto, questo, […] che fuori della legge e fuori di quelle coraggio di pronunciarle
particolarità, liete o triste che sieno, per cui noi siamo noi […] non è possibile LETTERE IN REDAZIONE
vivere». Mattia Pascal, però, replica che ora lui non è rientrato «né nella legge né
nelle particolarità», non ha più moglie e ora non sa proprio più chi sia. Il filosofo
Benedetto Croce vede nelle parole pronunciate dal parroco il pensiero proprio di
Pirandello. Forse, invece, è proprio nelle parole di Mattia che si deve riconoscere la
posizione più vera di Pirandello di fronte all’uomo: una domanda in attesa di
risposta, quella stessa domanda che ha spinto Mattia Pascal a viaggiare, a cercare
di rifarsi un’altra vita, meno lacerata e divisa. Nell’«Avvertenza agli scrupoli della
fantasia», quando parla dell’uomo, l’autore fa riferimento al «gioco delle parti», a
«quello che vorremmo o dovremmo essere», a «quello che agli altri pare che
siamo», mentre in realtà «quello che siamo, non lo sappiamo, fino a un certo punto,
neanche noi stessi».

La prossima volta vedremo alcuni momenti del romanzo che sono davvero
presaghi della cultura che si sarebbe imposta nel Novecento. Si metterà a tema
anche l’esistenza dell’anima. Insomma, scopriremo Il fu Mattia Pascal inedito, quello
meno conosciuto, lontano dai clichés e dagli stereotipi con cui sono state sovente
etichettate le opere di Pirandello.

La Nuova Bussola Quotidi…


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5 ore fa

++ SI A #LETTRICI E #ACCOLITE...ORA IL
#DIACONATO E' IN #PERICOLO ++
La decisione del #Papa, attraverso il motu
proprio Spiritus Domini, di modificare il
Cultura canone 230, apre anche alle donne #Lettorato
e #Accolitato. Ministeri che nei secoli sono
stati sempre conferiti solo a maschi perché,
come gli altri antichi ordini minori, emanano
dal #Diaconato. Così anche quest’ultimo, rotto
il legame con la tradizione, potrà essere
attaccato.
di Luisella Scrosati ---> https://lanuovabq.it/
…/si-a-lettrici-e-accolite-ora-il-diac…

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@lanuovaBQ

++ SI A #LETTRICI E #ACCOLITE...ORA IL
#DIACONATO E' IN #PERICOLO ++ La decisione del
#Papa, attraverso il motu proprio Spiritus Domini, di
modificare il canone 230, apre anche alle donne
#Lettorato e #Accolitato. Ministeri che...

di Luisella Scrosati --> lanuovabq.it/it/si-a-lettri…

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13-01-2021

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