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Psicologia DELL Educazione

psicologia dell'educazione (Università telematica e-Campus)

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Set Domande

PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE PERCORSO


FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Generato il 03/02/2020 10:56:09


N° Domande Aperte 46
Scaricato da adrianne smith (adriannesmith4@gmail.com) N° Domande Chiuse 172
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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 002
01. Che cos'è la psicologia ingenua?

Indica la psicologia positiva

Indica la psicologia generale

L'insieme di tutte quelle conoscenze psicologiche derivanti dal "buon senso" e costruite a partire da conoscenze parziali e/o generiche esperienze passate

Indica genericamente tutte le psicologie che si sono sviluppate a partire dalla fine dell'ottocento fino all'avvento della neuroimmagine e della conoscenze di neuropsicologia

02. Tra gli errori di attribuzione o biases non ritroviamo?

L'errore del falso consenso

L'errore condizionale

L'errore fondamentale

L'errore di self-serving

03. A quale scopo gli individui utilizzano i processi di attribuzione causale?

Per individuare le responsabilità individuali nelle dinamiche di gruppo

Per supportare l'utilizzo del pensiero logico-scientifico

Nessuna delle altre alternative

Per trovare delle spiegazioni sia al proprio che all'altrui comportamento

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 003
01. Un bambino di 11-12 mesi è in grado di capire la differenza tra un bicchiere vuoto e un bicchiere pieno?

No, i bambini di 11-12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza poiché non hanno ancora chiara la funzione del bicchiere

Si, i bambini di 11-12 mesi sono perfettamente in grado di capirne la differenza. Inoltre, sono in grado di discriminare anche tra un bicchiere che contiene poco liquido e
uno che ne contiene molto preferendo quest'ultimo

No, i bambini di 11-12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza. Inoltre, non dimostrano di preferirne uno rispetto all'altro e cercano di bere da entrambi

Si, i bambini di 11-12 mesi sono perfettamente in grado di capirne la differenza

02. Quale dei seguenti non è un errore attribuzionale compiuto dall'adulto nell'osservare lo sviluppo infantile?

Interpretazione del solo resoconto verbale

Interpretazione del solo stato emotivo

Interpretazione dell'osservazione spontanea

Interpretazione per similarità

03. Perché l'utilizzo della parola meno rappresenta un problema per il bambino fino ai 4 anni?

Perché la parola meno è legata all'operazione matematica della sottrazione che fa riferimento alla reversibilità del pensiero non ancora presente prima dei 4 anni

Perché a differenza del termine più il bambino deve prendere in considerare la presenza di una qualità e allo stesso tempo negarne la presenza

Perché il bambino fatica a distaccarsi dalla tendenza accumulativa del suo pensiero infantile

Perché meno e più vengono capiti solo con l'inizio della scolarizzazione

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 004
01. Tra le caratteristiche del LAD (Language Acquisition Device) troviamo

Il fatto che sia appreso e specifico nel contesto

Il fatto che sia appreso e universale

Il fatto che sia innato e specifico per ogni lingua

Il fatto che sia innato, universale ed alla base dell'apprendimento di ogni lingua

02. L'approccio di Chomsky allo sviluppo linguistico è di tipo:

Interattivo-cognitivista

Ambientalista

Psicanalitico

Innatista

03. Secondo Gesell quale tra gli eventi elencati potrebbe alterare gli schemi maturazionali?

Basso status socio-economico della famiglia

Abilità cognitive borderline (QI compreso tra 70 e 85)

Denutrizione

Norme socio-culturali particolarmente ristrettive

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 005
01. Che idea di bambino, di sviluppo e di apprendimento caratterizza il comportamentismo?

Il bambino è visto come individuo che agisce sull'ambiente fisico; lo sviluppo è possibile grazie all'esperienza che il bambino fa dell'ambiente, esperienza che gli permette
di costruirsi delle "teorie" su come funziona il mondo questa corrente di pensiero è focalizzata soprattutto su ciò che il bambino può fare in relazione all'ambiente, piuttosto
che sull'influenza che l'ambiente può avere sul bambino

Il bambino è considerato un essere dotato di intelligenza; si sviluppa grazie all'interazione tra organismo e ambiente, l'apprendimento procede per progressive
autoregolazioni e regolazioni interattive con il caregiver, che si pone nella sua zona di sviluppo prossimale questa corrente di pensiero pone attenzione a ciò che il bambino
apprende culturalmente e in co-costruzione con l'ambiente

Il bambino è un essere pulsionale; si sviluppa passando attraverso stadi libidici, predefiniti in maniera innata nell'individuo e, in quanto tali, universali e costanti questa
corrente di pensiero pone attenzione soprattutto all'espressione genetica di "moduli" cerebrali, che hanno caratteristiche innate

Il bambino è considerato una tavoletta di cera e in quanto tale nel suo sviluppo è plasmabile, grazie ai rinforzi ambientali (modellamento) questa corrente di pensiero pone
attenzione unicamente ai comportamenti e all'influenza dell'ambiente sul bambino, disinteressandosi dei processi

02. Quale approccio teorico identifica la psicologia dello sviluppo con la psicologia dell'apprendimento?

Il comportamentismo

Il funzionalismo

Il costruttivismo

Il cognitivismo

03. Per condizionamento operante si intende:

Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi modifichino l'ambiente e vengano mantenuti dalle risposte che ricevono

Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano sollecitati dagli stimoli che li precedono

Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano frutto dell'osservazione di comportamenti compiuti da un altro individuo e delle relative
conseguenze sociali

Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti vengano appresi grazie all'intervento di una figura esterna che agisca nella zona di sviluppo prossimale

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 006
01. Nell'ottica dell'approccio costruttivista lo sviluppo cognitivo può essere definito come:

Una serie di trasformazioni, ciascuna delle quali riflette un migliore equilibrio tra individuo e ambiente

Una serie di trasformazioni determinate da stadi di sviluppo invarianti e culturalmente definiti

Una serie di trasformazioni che passano attraverso diversi sistemi rappresentazionali

Una serie di trasformazioni che attraverso cambiamenti solo quantitativi portano dal pensiero infantile al pensiero adulto

02. Riferendoti all'approccio costruttivista allo sviluppo cognitivo quale delle seguenti affermazioni è da ritenersi falsa.

Le credenze e le conoscenze infantili non derivano da una predisposizione naturale

Le credenze e le conoscenze infantili vanno incontro a modifiche sostanziali veloci ed improvvise

Le credenze e le conoscenze infantili non rispecchiano i dati dell'esperienza

Le credenze e le conoscenze infantili possono essere molto differenti da quelle dell'adulto e alle volte possono sembrare assurde e bizzarre

03. Per l'approccio organismico il concetto cardine della psicologia dello sviluppo è

Il condizionamento

L'equilibrio

Lo scaffolding

Il cambiamento

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 007
01. L'utilizzo di conoscenze legate all'implicito procedurale viene superato...

...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero riflessivo che gli consente di attribuire un senso e un significato esplicito a comportamenti ed eventi

...quando il bambino diviene in grado di distinguere tra mezzi e fini

...quando il bambino diviene in grado di regolare il suo stato emotivo e di comunicare con gli altri utilizzando un lessico emotivo appropriato

...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero logico che gli consente di distinguere tra causa e conseguenza aumentando la sua comprensione del mondo
che lo circonda

02. Cosa significa che Bruner sintetizza la visione della conoscenza secondo il pensiero di Piaget e di Vygotskij?

Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di cui gli individui si avvalgono a seconda delle loro necessità

Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di cui gli individui si avvalgono a seconda della fase dello sviluppo in cui si trovano

Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di pensiero che solo lavorando in modo sequenziale possono consentire agli individui di arrivare a
padroneggiare il mondo che li circonda

Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di processare le informazioni il cui utilizzo dipende dalla cultura di appartenenza del soggetto

03. Il pensiero paradigmatico che per Bruner si contrappone al pensiero narrativo

È una tipologia di pensiero che cerca di cogliere il significato degli eventi tramite la contestualizzazione poiché si tratta di un pensiero interpretativo che tiene conto sia del
fenomeno, culturalmente situato, sia della soggettività degli attori

È una tipologia di pensiero autistico

È una tipologia di pensiero che cerca le cause generali ed universali dei fenomeni

È una tipologia di pensiero che precede il pensiero ipotetico-deduttivo

04. Quando si parla di sviluppo cognitivo spesso si fa riferimento al pensiero di tre grandi autori: Piaget, Vygotskij e Bruner quali sono le differenze, se ve ne
sono, nell'idea che questi autori hanno del bambino?

Per tutti questi autori il bambino è essenzialmente epistemico e logico

Per Piaget il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij e Bruner il bambino è culturale

Per Piaget e Bruner il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij il bambino è esclusivamente culturale

Per Piaget il bambino è epistemico e logico, per Vygotskij invece il bambino è culturale e infine per Bruner il bambino è rappresentazionale e narrativo

05. I principali teorici dello sviluppo cognitivo sono:

Vygotskij, Chomsky e Piaget

Piaget, Vygotskij e Chomsky

Piaget, Vygotskij e Bandura

Piaget, Vygotskij e Bruner

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Lezione 008
01. Quale relazione lega funzioni invarianti e strutture varianti secondo Piaget?

Le strutture varianti sono costruite attraverso le funzioni invarianti

Le funzioni invarianti sono costruite attraverso le strutture varianti

Funzioni invarianti e strutture varianti sono espressioni della tendenza psicologica all'organizzazione

Le funzioni invarianti precedono la comparsa delle strutture varianti

02. La metafora del giovane esploratore o scienziato fa riferimento al pensiero di:

Skinner

Vygotskij

Piaget

Chomsky

03. Nella teoria piagetiana, per accomodamento si intende

Una strategia non adattiva di soluzione dei problemi

La costruzione delle prime rappresentazioni mentali

Lo sviluppo delle funzioni cognitive in base all'eredità biologica

La modificazione degli schemi cognitivi in base agli stimoli esterni

04. Secondo Piaget lo sviluppo procede per stadi successivi che caratterizzano diversi e specifici periodi dell'età evolutiva nello specifico Piaget parla di:

(1) sensomotorio: dalla nascita a circa 1 anno, (2) preoperatorio: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio concreto: da 3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio formale: dai 10 anni
in avanti

(1) preoperatorio: dalla nascita circa 1 anno, (2) operatorio concreto: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio formale: da 3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio metacognitivo: dai
10 anni in avanti

(1) preoperatorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) operatorio concreto: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio formale: da 6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio metacognitivo:
dai 12 anni in avanti

(1) sensomotorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) preoperatorio: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio concreto: da 6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio formale: dai 12 anni in
avanti

05. Per Piaget l'intelligenza è:

Il potenziale di apprendimento

La capacità di adattarsi al proprio ambiente

L'insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi

La forma più elevata di adattamento biologico

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Lezione 009
01. Cosa distingue le cognizioni adulte dalle cognizioni infantili?

Il livello di coscienza: quelle infantili sono implicite mentre quelle adulte sono coscienti. I bambini non sanno di sapere mentre gli adulti possono richiamare alla mente le
loro rappresentazioni mentali quando ne hanno desiderio o necessità

Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono legate al solo pensiero logico, le rappresentazioni adulte sono invece possibili a livello astratto e
ipotetico

Il livello di coscienza: quelle infantili sono coscienti mentre quelle adulte sono implicite. I bambini non hanno ancora automatizzato le rappresentazioni del mondo, questo
crea una differenza con gli adulti che possono contare su processi automatizzati che garantiscono risposte coerenti all'ambiente senza che sia necessario l'intervento di un
controllo cosciente.

Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono solo dominio-specifiche, mentre quelle adulte sono dominio-generale

02. A quale età secondo Piaget il bambino riesce a rappresentarsi l'oggetto a trovarlo anche in seguito a spostamenti invisibili e soltanto inferiti?

Tra i 6 e i 12 mesi

Tra i 18 e i 24 mesi

Tra i 12 e i 18 mesi

Tra i 24 e i 36 mesi

03. L'acquisizione del concetto di permanenza d'oggetto secondo Piaget caratterizza:

Il passaggio tra stadio preoperatorio e stadio operatorio concreto

Il passaggio tra stadio operatorio concreto e stadio operatorio formale

Il passaggio tra stadio sensomotorio e stadio preoperatorio

Il passaggio tra stadio sensomotorio e stadio operatorio concreto

04. Che cosa distingue le reazioni circolari primarie dalle reazioni circolari secondarie, e queste ultime dalle reazioni circolari terziarie?

Le prime sono dirette verso una persona/oggetto, le seconde verso situazioni/eventi legati alle esperienze dirette del soggetto, le terze verso delle rappresentazioni mentali
delle prime due

Le prime sono dirette verso se stessi, le seconde verso le altre persone e le terze verso più persone contemporaneamente

Le prime sono dirette su se stessi, le seconde sul mondo esterno, le terze sono caratterizzate dall'applicazione sperimentale di schemi nuovi a situazioni e oggetti

Le prime sono dirette verso una persona /oggetto, le seconde verso due persone/oggetti, le terze verso tre o più persone/oggetti

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Lezione 010
01. "Leggi il seguente scambio di battute tra un adulto e un bambino: "Adulto: perché le nuvole si muovono? Bambino: perché vogliono andare a vedere posti
belli! "Secondo la teoria di Piaget questo tipo di risposta è tipica di un bambino che si trova nello stadio?"

Stadio preoperatorio

Stadio sensomotorio

Stadio operatorio concreto

Stadio operatorio formale

02. A quale età secondo Piaget il bambino diviene capace di imitare anche a distanza di tempo un modello?

A 18 mesi

A 24 mesi

A 6 mesi

A 12 mesi

03. Secondo Piaget quali tra i seguenti non è un comportamento che testimonia la presenza della funzione simbolica?

Il gioco simbolico

L'operazionalizzazione

L'imitazione differita

Il linguaggio

04. Nell'ambito della teoria di Piaget per operazione si intende:

Una forma interiorizzata di azioni precedentemente sperimentate sul mondo fisico e reversibili

L'azione manipolatoria che il bambino compie sulla realtà fisica per conoscere il mondo circostante

Una competenza innata del bambino che gli premette di appropriarsi dell'esperienza che fa nella realtà

L'immagine mentale che il bambino costruisce della realtà e che consente di immaginare l'oggetto

05. Tra gli ostacoli all'uso delle operazioni mentali nello stadio preoperatorio di Piaget non ritroviamo.

Ragionamento prelogico

L'egocentrismo

La rigidità di pensiero

L'ascetismo

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Lezione 011
01. Il compito delle tre montagne viene utilizzato da Piaget per indagare:

Il pensiero ipotetico-deduttivo

La seriazione

L'egocentrismo infantile

La percezione visiva

02. Nello stadio preoperatorio secondo Piaget:

Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)

Il bambino è capace di organizzare le conoscenze in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi

Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)

Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali

03. Il pensiero pre-operatorio è caratterizzato, secondo Piaget, da:

L'utilizzo di reazioni circolari

Egocentrismo, animismo, ragionamento rigido e pre-logico.

Reversibilità, animismo, finalismo, ragionamento rigido e pre-logico.

Scarso utilizzo dei simboli e dei sistemi di simboli, artificialismo, egocentrismo, realismo, schemi motori combinati.

04. Nella concezione stadiale di Piaget, il passaggio dal primo al secondo stadio di sviluppo è determinato:

Dall'interiorizzazione di forme culturali

Dal progressivo sviluppo della capacità di conoscere il mondo attraverso le azioni svolte su di esso (reazioni circolari primarie, secondarie e terziarie)

Dalla capacità di svolgere alcune operazioni mentali di tipo reversibile (che segnano la genesi del pensiero logico)

Dall'avvento dell'attività rappresentativa: utilizzo di simboli, parole, immagini che rappresentano altre cose

05. Egocentrismo, animismo, rigidità e ragionamento prelogico sono ostacoli alle forme di pensiero tipiche dell'adulto che caratterizzano:

Il bambino da 7 a 11 anni circa

Il bambino da 0 a 2 anni circa

Il bambino da 2 a 7 anni circa

Il bambino oltre gli 11 anni

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Lezione 012
01. Il pensiero operatorio concreto è caratterizzato da:

Capacità di formulare concretamente dei pensieri e di esprimerli con il linguaggio

Capacità di compiere operazioni mentali caratterizzate da reversibilità

Capacità di compiere operazioni concrete sulla realtà (manipolare la realtà e modificarla)

Capacità di formulare pensieri di tipo ipotetico-deduttivo

02. In quale stadio secondo Piaget il bambino acquisisce i principi di conservazione, seriazione e classificazione

Operatorio formale

Preoperatorio

Operatorio concreto

Sensomotorio

03. Secondo Piaget la transizione tra il secondo e il terzo stadio dello sviluppo cognitivo da quale acquisizione è caratterizzata?

Dall'acquisizione della funzione simbolica

Dall'acquisizione della conservazione

Dall'acquisizione del pensiero trasduttivo

Dall'acquisizione del pensiero ipotetico-deduttivo

04. Nello stadio operatorio concreto, secondo Piaget

Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)

Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)

Il bambino è capace di organizzare le conoscenze in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi

Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali

05. "Leggi la seguente descrizione: "A un bambino vengono presentate due palline di plastilina della stessa dimensione e gli si chiede in quale delle due ci sia più
plastilina. Quando gli è chiaro che le due palline sono uguali si procede a creare un cilindro lungo e stretto utilizzando una delle due palline. Al termine
dell'operazione gli si chiede nuovamente in quale delle due ci sia più plastilina. "Di cosa si tratta?"

Una prova di classificazione

Una prova di seriazione

Una prova di conservazione

Una prova di pianificazione

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Lezione 013
01. Gli adolescenti hanno sviluppato delle capacità cognitive che gli consentono di

Riconoscere se la persona con cui interagiscono sta mentendo (intelligenza emotiva)

Attribuire validità ai principi morali sulla base dell'autorità che li ha sanciti e dalla forza con cui vengono fatti rispettare (morale eteronoma)

Fare ipotesi e deduzioni (pensiero operatorio formale)

Superare la crisi che Erickson definisce di "generatività-stagnazione", attraverso forme di produttività e creatività (compiti di sviluppo)

02. Il pensiero ipotetico-deduttivo, tipico del pensiero formale, è caratterizzato da:

Operazioni logiche che individuano conseguenze appropriate basandosi su premesse che riguardano contenuti precedentemente sperimentati in modo concreto

Operazioni concrete messe in atto in modo sperimentale sul reale, che definisce la relazione premesse conseguenze attraverso un processo di prove ed errori

Operazioni trasduttive che permettono al bambino un pensiero di tipo postconvenzionale

Operazioni logiche che sulla base di premesse ipotetiche individuano le conseguenze appropriate

03. Perché lo stadio di sviluppo così come è inteso nell'accezione di Piaget non può più essere considerato un approccio teorico valido ed utilizzabile?

Perché non è condivisibile l'idea che alcune acquisizioni ne preparino altre

Perché lo sviluppo non procede per salti qualitativi che si ripropongono in tutti gli individui

Perché non è possibile ritrovare una sequenzialità nello sviluppo

Perché gli stadi sono strutture globali e dotate di coerenza interna

04. All'interno delle critiche al lavoro di Piaget qual è una delle possibili interpretazioni del fallimento delle prove di conservazione da parte dei bambini?

Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché pensa che se gli viene chiesto nuovamente di rispondere probabilmente la mia prima risposta
era sbagliata

Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa della permanenza di una certa rigidità di pensiero

Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché ingannato dalla percezione visiva ancora immatura

Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa di un comportamento oppositivo tipico di questa fascia d'età

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Lezione 014
01. Secondo Vygotskij lo sviluppo cognitivo così come il linguaggio

A differenza del linguaggio deve passare dall'intramentale all'intermentale

Così come il linguaggio deve passare dall'intermentale all'intramentale

A differenza del linguaggio deve passare dall'intermentale all'intramentale

Così come il linguaggio deve passare dall'intramentale all'intermentale

02. Per Vygotskij l'intelligenza è:

La forma più elevata di adattamento biologico

Il potenziale di apprendimento

Insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi

La capacità di adattarsi al proprio ambiente

03. Il modello che fa da cornice alla teoria vygotskijana dello sviluppo cognitivo:

È definita psicoanalisi e si occupa di analizzare la vita intrapsichica dell'individuo

È definito comportamentismo e prevede che l'individuo apprenda attraverso un meccanismo di associazione stimolo-risposta

È definito costruttivismo sociale e ipotizza che lo sviluppo cognitivo derivi da una partecipazione attiva in un ambiente sociale

È definito costruttivismo prevede che l'individuo sia attivo esploratore dell'ambiente fisico

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Lezione 015
01. Cos'è la zona di sviluppo prossimale?

È il tempo che il bambino impiega ad apprendere una nuova conoscenza, quando sostenuto da un tutor (ad es. Il genitore o l'insegnante o un compagno più esperto)

È la distanza tra il livello effettivo e il livello potenziale (sostenuto da una guida) di sviluppo

È lo spazio che intercorre tra il bambino e il suo caregiver

La distanza tra il livello di conoscenza attuale e quello della conoscenza passata

02. All'interno dello studio dello sviluppo cognitivo cosa rappresenta lo scaffolding?

Il processo grazie al quale gli adulti offrono aiuto al bambino nella soluzioni dei problemi, adattando i loro interventi alle sue capacità

La capacità di rappresentarsi e di condividere con l'interlocutore le conoscenze sul mondo e sulla persona

Il processo mentale grazie al quale l'individuo incorpora nuove esperienze relazionali nelle proprie rappresentazioni mentali

La caratteristica centrale che definisce lo stile di attaccamento sicuro, per cui il bambino sa di poter contare sulla madre e per questo può allontanarsi con sicurezza da lei
per esplorare l'ambiente

03. Secondo Vygotskij, l'individuo che apprende:

È inizialmente eteroregolato e passa con il tempo e l'esperienza ad un processo di tipo autoregolato

È inizialmente autoregolato e passa con il tempo e l'esperienza ad un processo di tipo eteroregolato

A seconda del modello di apprendimento può essere inizialmente autoregolato o eteroregolato

Mantiene sempre e solo un'autoregolazione perché il processo di apprendimento è una funzione intrapersonale

04. La metafora del giovane apprendista fa riferimento al pensiero di:

Vygotskij

Piaget

Skinner

Bruner

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


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Lezione 016
01. Quale delle seguenti non è una critica mossa alla teoria di Vygotskij?

Non ha sviluppato una teoria realmente evolutiva

Ha dato troppa importanza agli aspetti emotivi dello sviluppo

Non ha considerato l'influenza dei processi che sottostanno all'apprendimento (come le capacità percettive, attentive, mnemoniche..) Variano con l'età e influenzano
l'interazione con gli altri

Ha considerato maggiormente l'adulto e le influenze socio-culturale, piuttosto che il bambino e il suo apporto soggettivo allo sviluppo

02. Quale delle seguenti non è una fase di progressione attraverso la zona di sviluppo prossimale?

La prestazione è controllata dal bambino

La prestazione è pianificata

La prestazione è controllata dall'adulto/esperto

La prestazione è automatizzata

03. Qual è la miglior definizione del concetto di tutoring efficace riferendosi al contributo di Rogoff

Procedura grazie alla quale gli adulti aiutano i bambini ad acquisire varie conoscenze mediante la collaborazione in situazioni di problem-solving e in una vasta gamma di
interazioni casuali e informali

Procedura grazie alla quale, in un gruppo di pari, il più esperto fornisce indicazioni affinché il novizio possa adeguatamente partecipare in un contesto di apprendimento
strutturato

Procedura grazie alla quale l'adulto fornisce al bambino tutte le informazioni necessarie e sufficienti ad essere un membro attivo della sua comunità di apprendimento

Procedura grazie alla quale i bambini acquisiscono attraverso attività pratiche standardizzate i principi del sapere necessari per la loro corretta evoluzione

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 017
01. Nello studio dello sviluppo cognitivo uno dei maggiori contributi è stato dato da Bruner, uno studioso dello sviluppo recentemente scomparso. Il pensiero di
questo autore si differenzia da quello di Piaget e di Vygotskij per l'accento posto su capacità infantili differenti. Nello specifico Bruner ritiene che per acquisire
un pensiero maturo il bambino debba necessariamente passare attraverso

La capacità di narrare e mentalizzare, che si sviluppa intorno agli 8 anni

Tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica

Uno stadio di sviluppo psicosessuale, caratterizzato da invidia per il genitore del proprio sesso e attrazione per il genitore del sesso opposto

Alcune fasi che lo porteranno a codificare le informazioni provenienti dall'ambiente, similmente a un computer

02. In che senso si può dire che Vygotskij aderisce al pensiero del razionalismo illuministico?

Riconoscendo l'importanza dell'astrazione: ai suoi livelli di sviluppo intellettivo più alto l'individuo diviene in grado di occuparsi di questioni filosofico-esistenziali

Riconoscendo l'importanza dell'eterogeneità del funzionamento mentale: i passaggi precedenti dello sviluppo del pensiero non vengono abbandonati, ma sono conservati e
ritornare ad essi significa regredire

Riconoscendo l'importanza dell'influenza sociale: nel passaggio dalla realtà intrapersonale a quella interpersonale l'individuo costruisce il suo sviluppo intellettuale

Riconoscendo l'importanza dell'equilibrio del funzionamento mentale: le acquisizioni fatte dal bambino devono tendere a garantire l'equilibrio del sistema razionale

03. Nel definire la direzione dello sviluppo possiamo affermare che

Per Piaget lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'interiorizzazione

Per Piaget lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'esteriorizzazione

Per Piaget e Vygotskij lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione

Per Piaget e Vygotskij lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione

04. Parlando di Piaget e Vygotskij e delle loro teorie si può dire che

Entrambi gli autori accolgono la posizione del soggettivismo

Entrambi gli autori accolgono la posizione dell'oggettivismo

Piaget accoglie la posizione dell'oggettivismo, mentre Vygotskij quella del soggettivismo

Entrambi gli autori rifiutano sia l'oggettivismo che il soggettivismo delle teorie psicologiche

05. L'approccio allo sviluppo cognitivo di Piaget e Vygotskij, all'interno di quale quadro concettuale di riferimento si collocano?

Comportamentismo

Approccio ecologico

Organicismo

Psicologia culturale

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 018
01. Quale tra le seguenti affermazioni sulla rappresentazione esecutiva teorizzata da Bruner è falsa

È caratterizzata da programmi motori in cui c'è rappresentazione dello scopo e degli atti da compiere per raggiungere lo scopo

È la forma di rappresentazione esclusiva nel primo anno di vita e viene abbandonata in età adulta

È la prima forma di rappresentazione individuata

Permette di codificare la realtà attraverso l'azione

02. Quali sono per Bruner le tre forme di rappresentazione?

Esecutiva, iconica, simbolica

Metaforica, evocativa, pratica

Linguistica, grafica, procedurale

Narrativa, descrittiva, espressiva

03. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:

Codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche; codifiche iconiche

Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche

Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche

Codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche; codifiche simboliche

04. Secondo Bruner, per arrivare ad acquisire un pensiero maturo, il bambino passa attraverso alcune forme di rappresentazione:

Rappresentazione pre-cognitiva (ovvero una rappresentazione emotiva), sub-simbolica (basata su rappresentazioni per immagini) e simbolizzata (utilizzo del linguaggio)

Rappresentazione esecutiva (la realtà è codificata attraverso l'azione), iconica (si basa sull'immagine) e simbolica (utilizzo di sistemi simbolici come linguaggio, musica,
numeri)

Rappresentazione egocentrica e rappresentazione sociale (il passaggio dall'una all'altra avviene grazie all'attività di interiorizzazione)

Rappresentazione intenzionale (comprensione che le proprie azioni influenzano l'altro), preverbale (emozioni e intenzioni si integrano nella comprensione della realtà) e
simbolica (simbolizzazione di pensieri ed emozioni attraverso le parole)

05. Secondo Bruner il superamento della rappresentazione di tipo iconico in favore di una rappresentazione di tipo simbolico è alla base della capacità:

Tipiche della ToM (teoria della mente) in cui l'inferenza gioca un ruolo fondamentale nel permettere al bambino di interpretare il mondo interno dell'altro

Tipiche di una visione della realtà che va al di là dell'informazione data e consente di formulare inferenze e aspettative

Tipiche delle stereotipizzazioni che avvengono a seguito dell'acquisizione da parte del bambino della capacità di categorizzazione e seriazione

Tipiche dell'età adulta di utilizzare e contestualizzare simboli e procedure (come la gestione della valuta monetaria, i cartelli stradali, le indicazioni di tossicità o
pericolosità) indispensabili per poter intessere rapporti all'interno della cultura/società di appartenenza

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 019
01. Con il suo lavoro Bruner

Ha identificato la zona di sviluppo prossimale

Ha proposto che, nel processo di acquisizione del pensiero maturo, il bambino passi attraverso tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica

Ha messo in luce le componenti innate dell'attaccamento

Ha evidenziato il ruolo della categorizzazione nello sviluppo cognitivo

02. Il linguaggio per Bruner è:

Una forma di immaginazione, tipica della rappresentazione iconica (che si sviluppa dopo la rappresentazione esecutiva)

Una forma di rappresentazione del mondo e in quanto tale è parte integrante del pensiero

Una forma di comunicazione e in quanto tale precede la capacità di pensiero

Una forma di pensiero rivolto a se stessi, cioè egocentrico

03. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:

Codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche; codifiche iconiche

Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche

Codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche; codifiche simboliche

Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche

04. Nella fase di rappresentazione esecutiva, secondo Bruner:

La realtà è codificata attraverso le immagini visive, uditive, olfattive o tattili

La realtà è codificata attraverso segni convenzionali che consentono il ragionamento astratto

La realtà è codificata attraverso l'interiorizzazione dell'azione compiuta sull'oggetto reale

La realtà è codificata attraverso forme di pensiero complesso che collegano gli schemi d'azione e le rappresentazioni percettive

05. Per Bruner l'intelligenza è:

La forma più elevata di adattamento biologico

La capacità di adattarsi al proprio ambiente

Il potenziale di apprendimento

L'insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 020
01. Che cos'è il compito di vera credenza?

Un paradigma per la valutazione della teoria della mente

Un paradigma per la valutazione dell'attaccamento

Un paradigma per la valutazione dello sviluppo emotivo

Un paradigma per la valutazione dello sviluppo morale

02. All'interno dello studio della teoria della mente...

Lo scaffolding riveste un ruolo fondamentale

L'animismo riveste un ruolo fondamentale

Gli stati mentali considerati fondamentale per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze

Gli stati mentali considerati fondamentali per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze e i loro desideri

03. Nella teoria della mente

Le credenze e i desideri causano sia le azioni che le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono

Le credenze causano le azioni e i desideri causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono

I desideri causano le azioni e le credenze causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono

Non viene considerata adattiva la capacità del bambino di comprendere che le azioni possono essere determinate da credenze erronee

04. La teoria della mente si riferisce alla capacità di attribuire agli altri desideri, credenze e intenzioni. Ad oggi, la maggior parte degli studiosi concorda
nell'affermare che la presenza di una teoria della mente si possa collocare intorno ai:

3-4 anni

5-6 anni

2 anni

6 anni

05. "Leggi il seguente dialogo: Giulia: Mamma, voglio il gelato Mamma: No, prima devi finire di mangiare quello che hai nel Piatto Giulia: ma io lo voglio,
adesso vado a prenderlo Può essere considerato un esempio di:"

Artificialismo

Animismo

Pensiero trasduttivo

Psicologia del desiderio

06. "Leggi il seguente dialogo: Mamma: Andrea, hai fatto male a Luca! Perché l'hai fatto? Andrea: Perché Luca è cattivo, voleva rompere il mio trenino
Mamma: Pensi che Luca l'abbia fatto apposta? Andre: Sì, penso che Luca è cattivo Può essere considerato un esempio di:"

Psicologia del desiderio

Psicologia del desiderio/credenza

Animismo

Pensiero trasduttivo

07. A quale età un bambino è generalmente in grado di risolvere un compito di falsa credenza di II ordine?

6-7 anni

8-9 anni

2-3 anni

4-5 anni

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

08. Quali tra le seguenti non è una funzione della teoria della mente?

Funzione emotiva

Funzione sociale

Funzione protettiva

Funzione comunicativa

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 021
01. Per poter superare un compito di credenza di II ordine quale capacità deve avere il bambino?

Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con
l'interpretazione dell'altro.

Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal
proprio

Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la
credenza degli altri.

Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico

02. "Leggi il seguente protocollo:1. Al bambino si racconta la storia di John e Mary che giocano insieme nel parco2. Lì vedono un carretto dei gelati3. Mentre
Mary va a casa a prendere il denaro per comprare il gelato John vede il carretto spostarsi verso la chiesa4. Anche Mary, però, viene a conoscenza, all'insaputa di
John che il gelataio si è spostato Dove pensa John che Mary sia andata a comprare il gelato? Di che cosa di tratta?"

Un compito di falsa credenza di I ordine

Un compito di falsa credenza di II ordine

Una strange situation

Un compito di vera credenza

03. "Leggi il seguente protocollo:1. Il bambino, insieme a un amico, viene condotto in una stanza con la promessa che il ricercatore mostrerà loro il contenuto di
una scatola2. All'amico, però, viene anche detto di aspettare il suo turno fuori dalla porta3. All'interno della stanza viene mostrata al bambino una scatola di
Smarties4. Si chiede al bambino che cosa pensa che ci sia nella scatola5. Il bambino risponde Smarties6. A questo punto gli si mostra che in realtà si sbaglia e che
la scatola contiene una matita7. Entra il suo amico a cui verrà mostrata la scatola. il bambino deve dire cosa si aspetta che l'amico pensi ci sia nella scatola. Di che
cosa di tratta?"

Un compito di falsa credenza di II ordine

Un compito di falsa credenza di I ordine

Un compito di vera credenza

Una strange situation

04. "Leggi il seguente protocollo:1. Sally e Anne sono due bambole, hanno l'una un cestino e l'altra una scatola.2. Sally ha in mano una palla, la ripone nel suo
cestino3. Sally se ne va via per fare una passeggiata.4. Anna prende la palla dal cestino e la mette nella sua scatola.5. Poi Sally torna e vuole giocare con la sua
palla. Sally dove andrà a cercare la sua palla? Di che cosa di tratta?"

Un compito di falsa credenza di II ordine

Una strange situation

Un compito di vera credenza

Un compito di falsa credenza di I ordine

05. "Leggi il seguente protocollo: Viene narrata la storia di un personaggio che desidera giocare con il proprio gattino. Ma il gatto non si trova in casa: può essere
sia in cucina che in giardino. Si informa il bambino che il protagonista crede che sia in giardino. Quindi gli viene chiesto dove il personaggio cercherà il gattino. Di
che cosa di tratta?"

Un compito di falsa credenza di II ordine

Un compito di falsa credenza di I ordine

Un compito di vera credenza

Una strange situation

06. "Leggi il seguente protocollo:1. Maxi, in presenza della madre, ripone un pezzo di cioccolata in un determinato armadio della cucina e in seguito si allontana
per giocare2. Durante la sua assenza la mamma, per cucinare, prende il cioccolato dall'armadio dove era stato riposto e lascia la parte rimanente in un altro
armadietto3. Poi la madre si allontana dalla scena4. A questo punto Maxi ritorna in cucina5. Non ha assistito allo spostamento (inatteso) della cioccolata e quindi
ignora la nuova collocazione Maxi dove cercherà la cioccolata? Di che cosa di tratta?"

Un compito di vera credenza

Un compito di falsa credenza di II ordine

Una strange situation

Un compito di falsa credenza di I ordine

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

07. Per poter superare un compito di credenza di I ordine quale capacità deve avere il bambino?

Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con
l'interpretazione dell'altro.

Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico

Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la
credenza degli altri.

Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal
proprio

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 022
01. La risposta fisiologica del disgusto è caratterizzata da:

Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica

Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica

Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica

Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante

02. La risposta fisiologica della gioia è caratterizzata da:

Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica

Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante

Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica

Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare

03. La risposta fisiologica della paura è caratterizzata da:

Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso

Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante

Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica

Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica

04. La risposta fisiologica della rabbia è caratterizzata da:

Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante

Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso

Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica

Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica

05. A quale età indicativamente si può presumere che il bambino passa da reazioni emotive ad emozioni vere e proprie con valenza comunicativa?

4-5mesi

Dopo i 12 mesi

7-8 mesi

2-3 mesi

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 023
01. La risposta fisiologica della tristezza è caratterizzata da:

Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica

Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare

Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante

Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica

02. La risposta fisiologica della sorpresa è caratterizzata da:

Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica

Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare

Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica

Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante

03. All'interno della teoria della differenziazione l'ansia è in relazione con il sistema circospezione - paura. A che età compare secondo questa teoria dello
sviluppo emotivo?

Periodo scolare (circa 5-6 anni)

A 2 anni

A 12-13 mesi

A 6 mesi

04. Quale tra le seguenti non è un'abilità legata con la possibilità di provare un'emozione?

L'acquisizione di consapevolezza di sé e degli altri

La capacità di anticipare gli eventi

La presenza di intenzionalità

La presenza di una teoria della mente

05. Secondo Darwin quali sono le due funzioni principali delle emozioni?

Permettere all'individuo di scaricare tensione (ad es. Attraverso le manifestazioni di pianto, etc.) E consentire la riorganizzazione della vita psichica dell'individuo

Fornire indizi sulla sicurezza o il pericolo di una situazione e intimidire i potenziali nemici

Preparare l'individuo all'azione e comunicare agli individui della stessa specie informazioni sul proprio stato interno

Comunicare informazioni sullo stato emotivo interno e consentire la definizione del comportamento socialmente più adeguato

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 024
01. Quale delle seguenti non è una strategia di autoregolazione?

L'utilizzo di oggetti transizionali

L'evitamento fisico

La concettualizzazione

La rievocazione

02. Quale caratteristica non possiedono le emozioni fondamentali o "di base"?

Preparano l'individuo all'azione (per la sopravvivenza)

Dipendono nella loro espressione dalle regole del gruppo sociale

Sono invarianti nella loro espressione lungo tutto il ciclo di vita

Hanno una base biologica e innata

03. Quali delle seguenti abilità non è considerata un'abilità indispensabile per essere considerati emotivamente competenti?

Utilizzare comportamenti prosociali

Controllare l'espressione delle proprie emozioni

La consapevolezza del proprio stato emotivo

Riconoscere le emozioni nelle altre persone

04. Quale tra le seguenti teorie sullo sviluppo emotivo non è mai stata formulata in psicologia?

Alla nascita siamo in uno stato di eccitazione indifferenziata, a partire dal quale si articoleranno le diverse emozioni (teoria della differenziazione emotiva)

Alla nascita siamo capaci di produrre già alcune emozioni fondamentali e differenziate tra loro, che hanno un fine adattivo e organizzativo per il piccolo (teoria
differenziale delle emozioni)

Alla nascita sono presenti tutte le emozioni fondamentali, che non risultano subordinate allo sviluppo cognitivo e che hanno lo scopo di regolare il rapporto tra organismo e
ambiente (approccio funzionalista)

Alla nascita, grazie a un dispositivo innato (biologico) per l'acquisizione emotiva, possediamo una sorta di "grammatica universale" delle emozioni, che caratterizza tutte le
culture; nel tempo il bambino scoprirà le regole delle emozioni. L'adulto non ha un ruolo nell'insegnare la competenza emotiva, poiché tutto è governato biologicamente
(approccio innatista)

05. La comprensione delle emozioni durante il periodo prescolare

È ancora assente e si svilupperà solamente nel periodo scolare con la comparsa delle emozioni autocoscienti

È già pienamente funzionante in quanto si basa sulla presenza della teoria della mente che compare intorno ai 2 anni

È limitata alla polarità gioia - tristezza

È legata allo comprensione del fatto che le emozioni sono legate ai desideri e alle credenze di un individuo

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 025
01. I bambini con attaccamento insicuro disorganizzato (pattern D)

Non sono in grado di organizzare una strategia unitaria di comportamento ed emette segnali inadeguati a mantenere e strutturare il legame con la madre

Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti

Non hanno rappresentazioni mentali di sé e degli altri

Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti

02. La teoria dell'attaccamento è stata formulata da

Bowlby

Koehler

Atkinson

Tolman

03. Il comportamento di attaccamento

Si manifesta in situazioni di pericolo

È considerato un aspetto patologico nello sviluppo delle capacità relazionali

Avviene solo nei primi cinque anni di vita del bambino

Si manifesta in situazioni di serenità e tranquillità

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Lezione 026
01. Il bambino mantiene profonda attenzione sui giochi presenti nella stanza, non guarda la madre quando è presente in assenza della madre e persino in
presenza di un'estranea non si agita, ma riesce a continuare a giocare tranquillo questi comportamenti, osservati durante la strange situation, ci possono far
pensare a...

Un attaccamento sicuro

Un buon sviluppo della teoria della mente

Una scarsa capacità di auto-eco-organizzazione

Un attaccamento insicuro-evitante

02. I bambini con attaccamento insicuro evitante (pattern A)

Non hanno rappresentazioni mentali di sé e degli altri

Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti

Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti

Sviluppano sicuramente sintomi depressivi

03. Bowlby afferma che la socializzazione è:

Un derivato da bisogni fisiologici

Una competenza matura

Una motivazione primaria

Un bisogno secondario

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Lezione 027
01. Cos'è la strange situation?

È un'applicazione della teoria di Bowlby in contesti educativi (quali l'asilo nido o la scuola dell'infanzia)

È una tecnica che consente di vedere su uno schermo sia il volto del bambino piccolo sia quello della madre, per analizzare la loro interazione

È una procedura osservativa standardizzata per valutare lo stile di attaccamento

È una procedura sperimentale che consente di studiare le reazioni del bambino all'immobilità del volto materno, che simula la depressione

02. Cosa intende Bowlby con il termine "attaccamento"?

La vicinanza fisica ed emotiva, che si realizza nei contesti frequentati dal bambino, tra il bambino e le sue figure di accudimento durante i primi anni di vita

Il rapporto che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, se quest'ultimo costituisce una "base sicura" (che consente l'equilibrio tra vicinanza ed esplorazione)

Il legame del bambino con la madre (o altra figura con la stessa funzione), che emerge subito dopo la soddisfazione dei bisogni primari/fisiologici (fame, sete, sonno)

Il legame che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, che si sviluppa pienamente verso la fine del primo anno di vita

03. Cosa sono i Modelli Operativi Interni (MOI)?

Sono immagini mentali che si sviluppano in età scolare e consentono di svolgere calcoli matematici senza supporti visivi, ma in maniera astratta

Sono modelli che si esprimono nel legame con la madre, valutabili verso la fine del primo anno di vita tramite apposite procedure sperimentali osservative

Sono rappresentazioni mentali di sé e della figura di attaccamento, che si sviluppano intorno ai 18 mesi, basati su modelli ripetuti di esperienze relazionali con la madre

Sono modelli mentali che si creano nei primi mesi di vita, grazie al principio di regolazione attesa, di rottura e riparazione e dei momenti affettivi intensi

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 028
01. Cosa misura il paradigma sperimentale noto come Strange Situation?

Gli stili di attaccamento a 1 anno

La presenza della teoria della mente a 4 anni

I modelli operativi interni a 5-6 anni

Il riferimento sociale a 9-12 mesi

02. Durante la procedura sperimentale di valutazione dell'attaccamento vengono osservati questi comportamenti: il bambino in presenza della madre e
dell'estranea preferisce interagire con la madre ed esplorare l'ambiente circostante; quando la madre si allontana può esprimere segni di sconforto e quando
ritorna ricerca attivamente la vicinanza fisica della madre. Quale tipo di attaccamento caratterizza questo bambino?

Attaccamento insicuro ambivalente

Attaccamento insicuro evitante

Attaccamento sicuro

Assenza di attaccamento

03. Il pattern C relativo all'attaccamento insicuro ansioso ambivalente

Caratterizza quei bambini che durante il primo anno di vita hanno sperimentato un rapporto con una figura di attaccamento insensibile ai loro segnali e rifiutante sul piano
del contatto fisico, anche in circostanze stressanti

Caratterizza quei bambini che non sono in grado di organizzare una strategia comportamentale unitaria e sono incapaci di comportamenti coerenti verso la figura di
attaccamento

Caratterizza quei bambini che durante la separazione dalla madre esprimono evidenti segni di stress, disagio e angoscia che non vengono placati nemmeno con il ritorno
della madre

Caratterizza quei bambini che sembrano spendere un quantitativo di tempo equivalente nei comportamenti esplorativi e in quelli di attaccamento

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 029
01. Marco, durante la procedura classica di valutazione dell'attaccamento, quando è con la mamma tende a non esplorare l'ambiente ed è tutto impegnato a
cercare la sua vicinanza. Quando la mamma esce dalla stanza, marco appare inconsolabile e piange disperato. Al suo rientro marco mostra rabbia verso la mamma
avvicinandosi a lei e picchiandola con la mano.

Attaccamento disorganizzato

Attaccamento sicuro

Attaccamento insicuro ambivalente

Assenza di attaccamento

02. Quando nella strange situation viene osservato l'effetto "base sicura", cosa si intende?

La possibilità di individuare nell'esperimento una "base-line", su cui confrontare i dati raccolti

La capacità della mamma di rispecchiare le emozioni del figlio e sostenerlo nella regolazione emotiva

La capacità del bambino di far fronte a una situazione relazionale stressante

La capacità del bambino di esplorare l'ambiente, anche in assenza della figura di riferimento

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 030
01. Secondo Erikson, il periodo adolescenziale è caratterizzato:

Dalla capacità di cogliere le azioni come dirette a uno scopo

Da atteggiamenti di fiducia, alternati ad atteggiamento di sfiducia (verso sé e verso l'altro)

Da una fase transitoria di autoregolazione, caratterizzata da modalità aggressive verso sé e/o verso gli altri

Dalla crisi dell'identità - confusione/dispersione dell'identità

02. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età del gioco (stadio 3)?

Industriosità vs Senso di inferiorità

Spirito di iniziativa vs senso di colpa

Fiducia fondamentale vs Sfiducia

Integrità dell'Io vs Disperazione

03. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza la prima infanzia (stadio 2)?

Generatività vs Stagnazione

Industriosità vs Senso di inferiorità

Autonomia vs Vergogna e dubbio

Intimità vs Isolamento

04. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età neonatale (stadio 1)?

Identità vs Dispersione

Integrità dell'Io vs Disperazione

Spirito di iniziativa vs senso di colpa

Fiducia fondamentale vs Sfiducia

05. Secondo la teoria di Erikson ogni età è caratterizzata da specifiche crisi psicosociali. Secondo questo autore intorno ai 65 anni possiamo assistere

Alla ricerca di un nuovo senso di identità (col rischio della dispersione dell'identità)

Al superamento delle posizioni precedenti e al raggiungimento di una serenità intellettuale (col rischio di una inversione di tendenza che porti a negare la propria fase di
vita in favore di atteggiamenti adolescenziali)

All'acquisizione dell'io integrato (col rischio della disperazione)

Alla possibilità di muoversi autonomamente e in maniera intraprendente (col rischio che la moralità blocchi l'iniziativa)

06. La prima età adulta secondo il modello di Erikson è caratterizzata

Dalla presa in considerazione delle perdite (di persone e lavorative) e della morte, con l'accettazione di ciò che è stata la prima infanzia e la propria vita in generale

Da cambiamenti fisici importanti e da contraddizioni come la voglia di indipendenza e il bisogno di sicurezza dato dalla famiglia di origine

Dall'affrontare la sfida dell'integrità dell'Io

Da sfide come raggiungere l'intimità e conseguire successi professionali

07. Quale delle seguenti affermazioni sul modello di Erikson può essere ritenuta corretta?

È focalizzata sull'identità della persona nel ciclo di vita, intesa come "mito personale"

Identifica degli stadi di vita sovrapponibili agli stadi psicosessuali dello sviluppo individuati da Freud

Individua le crisi psicosociali tipiche di ogni stadio di sviluppo della vita

Riguarda le transizioni che caratterizzano la vita adulta

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

08. Il modello di Erikson può essere interpretato come un tentativo di coniugare

La psicologia della Gestalt, l'antropologia e l'etologia

La psicologia cognitiva, la sociologia e l'antropologia

Il comportamentismo, la psicoanalisi e la sociologia

La psicoanalisi, la sociologia e l'antropologia

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Set Domande: PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE


PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 031
01. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età anziana (stadio 8)?

Industriosità vs Senso di inferiorità

Intimità vs Isolamento

Fiducia fondamentale vs Sfiducia

Integrità dell'Io vs Disperazione

02. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'età scolare (stadio 4)?

Fiducia fondamentale vs Sfiducia

Industriosità vs Senso di inferiorità

Intimità vs Isolamento

Spirito di iniziativa vs senso di colpa

03. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza l'adolescenza (stadio 5)?

Autonomia vs Vergogna e dubbio

Intimità vs Isolamento

Integrità dell'Io vs Disperazione

Identità vs Dispersione

04. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza il giovane adulto (stadio 6)?

Intimità vs Isolamento

Generatività vs Stagnazione

Integrità dell'Io vs Disperazione

Fiducia fondamentale vs Sfiducia

05. Nel modello di Erikson qual è la crisi psicosociale che caratterizza la maturità (stadio 7)?

Generatività vs Stagnazione

Integrità dell'Io vs Disperazione

Autonomia vs Vergogna e dubbio

Spirito di iniziativa vs senso di colpa

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 032
01. A cosa fa riferimento l'apprendimento per i comportamentisti?

Viene ricondotto ai processi mnestici e di recupero

Viene ricondotto a processi emotivi, cognitivi, mnestici ed attentivi

Viene ricondotto ai processi di apprendimento imitativo e modeling

Viene ricondotto ai processi di condizionamento classico e condizionamento operante

02. In un contesto scolastico assistiamo a un bambino che osserva ripetutamente una sua insegnante lodare con una certa frequenza un suo compagno di classe
perché svolge molto bene i compiti a casa. Con il tempo il bambino sembra cercare di comportarsi allo stesso modo. Cosa è avvenuto?

Condizionamento operante

Metacognizione

Effetto Rosenthal

Apprendimento osservativo

03. Quale cambiamento interessa la psicologia dell'educazione all'inizio del XX secolo?

Ha iniziato ad occuparsi dell'apprendimento imitativo, dei comportamenti modellanti e della figura educativa

Ha iniziato ad occuparsi della relazioni tra apprendimento, processi per il suo conseguimento e contesti di istruzione

Ha iniziato a dare importanza alle relazione tra apprendimento e memoria di lavoro

Ha iniziato a studiare il condizionamento operante

04. Per HIP si intende:

Human Inside Psyche

Human Information Progression

Human Information Processing

Human Inside Processing

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 033
01. La memoria dichiarativa

Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non consapevole

Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente

Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona

Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata ed è organizzata in modo tassonomico e associativo

02. Per l'approccio HIP all'apprendimento sono centrali i processi di

Attenzione e memoria

Elaborazione dell'informazione e di memoria

Condizionamento e memoria

Attenzione selettiva e attenzione finalizzata

03. Secondo Atkinson e Shiffrin quale dei magazzini di memoria consente all'individuo di selezionare le informazioni da trattenere in memoria?

Memoria a lungo termine

Memoria a breve termine

Registro sensoriale

Memoria di lavoro

04. La memoria episodica:

Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non consapevole

Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata ed è organizzata in modo tassonomico e associativo

Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente

Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona

05. Quale tra i seguenti magazzini non fa parte del modello di memoria di lavoro proposto da Baddley:

Ciclo fonologico

Registro mnestico

Taccuino visuospaziale

Buffer episodico

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Lezione 034
01. Per memoria implicita si intende:

Una memoria inconsapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni automatizzate

Una memoria inconsapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni complesse

Una memoria consapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni automatizzate

Una memoria consapevole di fatti ed esperienze basata su operazioni complesse

02. Quale tra le seguenti non è una modifica della memoria che avviene nei bambini con il progredire dell'età?

Si riducono i tempi necessari al bambino per riattivare il ricordo

Diviene sempre meno dipendente dal contesto

I tempi di permanenza in memoria divengono più lunghi

Si riduce lo span

03. Per HIP l'elaborazione dell'informazione avviene attraverso quattro fasi

Immissione dati (input) - abbandono o conservazione - elaborazione - generazione di risposte (output)

Attenzione selettiva - immissione dati (input) - abbandono o conservazione - generazione di risposte (output)

Immissione dati (input) - abbandono o conservazione - valutazione - generazione di risposte (output)

Attenzione selettiva - immissione dati (input) - elaborazione - generazione di risposte (output)

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Lezione 035
01. Quali caratteristiche dell'interazione adulto-bambino utilizzate in famiglia secondo la ricerca non sono collegate alle competenze cognitive del bambino?

Status sociale del padre

Incoraggiamento a delegare

Traduzione del compito in termini intellegibili e interessanti da parte della madre

Delega progressiva della responsabilità di esecuzione

02. La metamemoria è caratterizza dall'insieme dalle conoscenze che il soggetto possiede su

Sulle caratteristiche del compito, sulle procedure e sulle strategie da utilizzare

Se stesso, sulle caratteristiche del compito e sulle strategie da utilizzare

Sulle caratteristiche del compito, sulle procedure e sui metodi valutativi

Se stesso, sulle caratteristiche del compito e sui metodi valutativi

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 036
01. Quale tra le seguenti non è una definizione di metacognizione

La metacognizione rappresenta la conoscenza del funzionamento cognitivo proprio e altrui

La metacognizione è l'insieme dei meccanismi di regolazione e controllo del funzionamento cognitivo

La metacognizione rappresenta la conoscenza che un individuo ha del proprio funzionamento cognitivo e dei processi di controllo che mette in atto nell'esecuzione di un
compito

La metacognizione rappresenta la consapevolezza circa tutto ciò che già si sa su un determinato argomento

02. Secondo Borkowski e Muthukrishna non basta conoscere molte strategie, bisogna saperle utilizzare in modo flessibile e coerente con:

Caratteristiche personali - caratteristiche metacognitive - condizioni ambientali

Caratteristiche personali - caratteristiche del compito - condizioni ambientali

Caratteristiche attribuzionali - caratteristiche metacognitive - condizioni ambientali

Caratteristiche attribuzionali - caratteristiche del compito - condizioni ambientali

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Lezione 037
01. L'apprendimento autoregolato:

Definisce in modo esplicito i compiti che l'individuo deve svolgere per apprendere al meglio

Prevede un insieme di procedure che possono essere applicate in tutti i contesti per ottenere il massimo profitto

Comprende componenti cognitive, metacognitive, affettivo-motivazionali e comportamentali

Riguarda esclusivamente le componenti "fredde" dell'apprendimento, ovvero cognizione e metacognizione

02. Secondo Brown, la metacognizione è:

L'insieme delle strategie che l'individuo mette in atto per risolvere il compito

La consapevolezza del valore della valutazione cognitiva nella regolazione emozionale

L'insieme dei meccanismi di regolazione e controllo del funzionamento cognitivo

La consapevolezza delle proprie motivazioni ed emozioni

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Lezione 038
01. L'intelligenza è:

Una abilità cognitiva modificabile

Una abilità cognitiva generale

Una abilità cognitiva unitaria

Una abilità cognitiva geneticamente determinata

02. Riferendosi al modello di Zimmerman (2008) quale delle seguenti non è una fase dell'autoregolazione?

Fase di performance

Fase strategica

Fase di autoriflessione

Fase previsionale

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 039
01. La concezione innatista e quella costruttivista:

Sono la misura della tipologia di intelligenza che contraddistingue ogni individuo

Sono gli estremi di un continuum all'interno del quale si collocano le concezioni personali sull'intelligenza

Consentono di definire in modo assoluto e definitivo la collocazione di ciascun individuo rispetto all'intelligenza

Sono due concezioni antitetiche relative all'intelligenza e ogni individuo deve consapevolmente scegliere in quale collocarsi

02. Come definisce Wechsler (1896-1981) l'intelligenza?

Come la capacità di adeguare il pensiero alle richieste dell'ambiente

Come la capacità psicofisica di discriminazione sensoriale dell'individuo

Come un'abilità cognitiva geneticamente determinata

Come la capacità globale di agire in modo propositivo riferendosi in generale alla personalità nella sua totalità

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PERCORSO FORMATIVO DOCENTI (D.M. 616)

Lezione 040
01. Secondo la teoria triarchica dell'intelligenza di Sternberg esistono tre sub teorie

Sub teoria componenziale - sub teoria esperienziale - sub teoria contestuale

Sub teoria differenziale - sub teoria esperienziale - sub teoria contestuale

Sub teoria componenziale - sub teoria emozionale - sub teoria contestuale

Sub teoria differenziale - sub teoria emozionale - sub teoria contestuale

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Lezione 041
01. Quale tra le seguenti affermazioni sugli stili cognitivi è falsa

Ognuno di noi utilizza contemporaneamente più stili e, a seconda delle situazioni, preferisce stili diversi

È compito dell'insegnante far lavorare il ragazzo in modo tale che utilizzi esclusivamente i suoi stili cognitivi preferenziali

Conoscere i diversi stili cognitivi favorisce una maggior consapevolezza sul loro utilizzo e sulla loro adeguatezza a ciascun compito specifico

Non esiste uno stile migliore ma a seconda del tipo di compito e del contesto, è opportuno privilegiarne uno rispetto ad un altro

02. Individuare l'affermazione che si riferisce allo stile cognitivo analitico:

Parto da un'ipotesi generale e cerco di confermarla o confutarla

Quando osservo, studio... mi soffermo sui particolari

Procedo a piccoli passi, prendo in considerazione tutte le variabili in gioco

Quando osservo, studio...mi soffermo sugli aspetti d'insieme

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Lezione 042
01. Per stile cognitivo si intende:

Una tendenza relativamente stabile che porta l'individuo ad attribuire in modo corretto i vissuti emotivi a seguito di un evento ansiogeno

Una predisposizione che porta a preferire certe modalità di apprendimento

Una tendenza stabile ad attribuire le cause di successi e fallimenti

Una predisposizione all'uso di strategie adeguate

02. Individuare l'affermazione che si riferisce allo stile cognitivo riflessivo:

Quando mi confronto con un compito sono interessato a svolgerlo nel minor tempo possibile

Quando mi confronto con un compito penso bene prima di agire per non commettere errori

Quando osservo, studio...mi soffermo sugli aspetti d'insieme

Quando osservo, studio... mi soffermo sui particolari

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Lezione 043
01. Quale delle seguenti descrizioni non può essere considerata una definizione di gruppo?

Un gruppo esiste quando i suoi membri condividono la percezione di un destino comune

Un gruppo esiste quando due o più individui si percepiscono come membri di una medesima e specifica categoria sociale

Un gruppo esiste quando due o più individui condividono una stessa realtà sociale, culturale o economica, ma anche territoriale-organizzativa.

Un gruppo esiste quando due o più individui si definiscono come membri del gruppo ed è ritrovabile il riconoscimento dell'esistenza del gruppo da parte di almeno una
persona estranea

02. Quale dei seguenti non è un orientamento legato alla partecipazione alla vita di gruppo?

Orientamento al compito

Orientamento personale

Orientamento all'empatia

Orientamento al comando

03. Cosa si intende con l'espressione leader informale?

Un leader con una leadership permissiva

Un leader con una leadership democratica

Un leader che emerge spontaneamente dal gruppo e ne assume la leadership

Un leader nominato da un'autorità ed imposto al gruppo

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Lezione 044
01. Quale tra le seguenti risposte riporta correttamente le tre aree delle categorie d'interazione di Bales?

Area socio-emozionale a risposta empatica - Area socio-emozionale a risposta nevrotica - Area socio-emozionale a risposta psicotica

Area socio-emozionale a risposta prosocial - Area dei compiti a risposta neutra - Area socio-emozionale a risposta aggressiva

Area socio-emozionale a risposta positiva - Area dei compiti a risposta neutra - Area socio-emozionale a risposta negativa

Area socio-emozionale a risposta affettiva - Area dei compiti a risposta neutra - Area socio-emozionale a risposta distanziante

02. Quali tra le seguenti è una caratteristica della leadership democratica?

Completa libertà del gruppo relativamente alla suddivisione e alle modalità di esecuzione dei compiti

La partecipazione al gruppo da parte del leader è modesta e in larga misura limitata ad azioni dimostrative

Condivisione degli obiettivi a breve, medio e lungo termine

Interventi diretti e critiche e lodi basati su caratteristiche personali degli individui

03. In caso di carente regolazione emotiva da parte dell'insegnante quali sono le emozioni negative per l'insegnate?

Gioia e sorpresa

Disgusto e disprezzo

Paura, vergogna e senso di colpa

Rabbia e tristezza

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Lezione 045
01. In caso di carente regolazione emotiva da parte dell'insegnante quali sono le emozioni negative per lo studente?

Paura, vergogna e senso di colpa

Rabbia e tristezza

Disgusto e disprezzo

Gioia e sorpresa

02. Quale tra le seguenti risposte non è legata al burnout dell'insegnate?

Regolazione emotiva

Soddisfazione sentimentale

Concezione dell'intelligenza

Ricerca di supporto

03. Quando si parla di competenza emotiva degli insegnati a quali abilità ci si riferisce?

All'abilità o meno posseduta dall'insegnante di creare un clima positivo all'interno della classe

Conoscenza delle emozioni, conoscenza delle cause delle emozioni e capacità di regolazione delle emozioni

All'abilità o meno posseduta dall'insegnante di riconoscere le vere emozioni provate dagli studenti

Conoscenza delle basi fisiologiche delle emozioni, conoscenza delle principali teorie sulle emozioni e abilità di mascheramento

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Lezione 046
01. Quale delle seguenti è l'approccio alla comunicazione scuola-famiglia promosso da Bartolomeo (2004)?

Approccio direttivo alla comunicazione

Approccio competente alla comunicazione

Approccio genitoriale alla comunicazione

Approccio permissivo alla comunicazione

02. Quale delle seguenti risposte identifica i quattro sistemi proposti da Urie Brofenbrenner per leggere lo sviluppo e l'adattamento in modo sistemico?

Microsistema - Sferosistema - Plurisistema - Macrosistema

Microsistema - Mesosistema - Esosistema - Macrosistema

Nanosistema - Microsistema - Macrosistema - Megasistema

Nanosistema - Microsistema - Esosistema - Mesosistema

03. L'approccio ecologico di Urie Brofenbrenner (1979) sostiene che:

L'intelligenza si costruisce in rapporto con l'ambiente, il quale a sua volta è mediato dal temperamento

È importante rispettare la natura, per far crescere al meglio i bambini

La situazione ambientale da cui è influenzato il bambino è costituita da quello che definisce come "mesosistema"

È importante includere il contesto nello studio del bambino

04. Secondo Tuckman (1965) quali sono le fasi di costruzione di un gruppo?

Formazione - Strutturazione - Conflitto - Prestazione - Aggiornamento

Definizione - Strutturazione - Aggiornamento

Formazione - Conflitto - Strutturazione - Prestazione - Aggiornamento

Incontro - Conflitto - Definizione

05. Quale dei seguenti non è un percorso per una scuola interculturale?

Accoglienza dell'altro

Conoscenza reciproca

Co-costruzione

Identificazione con l'altro

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Lezione 047
01. Quale tra i seguenti non è una tipologia di cyberbullismo?

Flaming

Rivelazione

Sostituzione d'identità

Scaffolding

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