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Istituto Formativo Ministeriale:

Codice: AOODGPER6833
Scuola Superiore Mediatori Linguistici
D.M. 23/09/13 G.U. 242 del 15/10/13
Ente Formazione D.D.G. n. 4380

01. I mass-media possono essere definiti strumenti di apprendimento informale?

No.

Si.

Quanto utilizzati in contesti di apprendimento strutturato.

In determinate condizioni.

02. Quale tra le seguenti può essere definita una caratteristica dell'apprendimento in età adulta?

Ha luogo in contesti strutturati.

Ricostruisce contenuti attraverso le emozioni.

L'apprendimento è il modo in cui l'adulto acquisisce, interpreta, organizza, modifica o assimila e costruisce significati.

Nessuna delle risposte.

01. Quale è stato il contributo della teoria psicoanalitica all'apprendimento esperienziale?

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure

attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta

02. Quale è stato il contributo della teoria culturale all'apprendimento esperienziale?

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure

attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

01. Quele tra le seguenti è una caratteristica del modello di Jarvis?

la presenza dell'educatore

il modello sociologico

un processo di trasformazione

la didattica inclusiva

02. Quale è stato il contributo della teoria costruttivista all'apprendimento esperienziale?

attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta

attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

01. Qule è il tratto saliente del modello di Usher, Bryant e Johnston?

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta

gli studiosi considerano l'esperienza come un testo che, nonostante il grande sforzo che richiede per essere letto e interpretato, non possa avere significati che siano da
assumersi come definitivi o durevoli.

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02. Quale è stato il contributo della teoria situazionale all'apprendimento esperienziale?

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

attenzione al rivelare i desideri inconsci e le paure

attenzione alla riflessione sull'esperienza concreta

03. Che cosa sono le critical practices nel modello di Usher, Bryant e Johnston?

nascono dal riconoscimento che l'esperienza non può essere assunta come un dato ineluttabile. L'attenzione è rivolta al cambiamento dei contesti sociali e di appartenenza
in cui la persona si muove, piuttosto che al tentativo di adattarvisi.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;

significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento, costituisce l'ambiente in cui si muove.

01. Come possiamo definire la riflessione sull'azione?

implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la qualità di quelle che verranno in seguito

è il processo che permette di tornare consapevolmente sull'esperienza vissuta.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;

02. Quale tra le seguenti definizioni è applicabile alla pratica riflessiva? attenzione

alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienzaattenzione

al rivelare i desideri inconsci e le paure

richiede un'interruzione intenzionale dell'azione che permetta al soggetto di prendere in considerazione la molteplicità delle prospettive che possono concorrere a definire
una situazione o un problema.

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

03. Quali tra le seguenti sono dimensioni peculiari della pratica riflessiva?

il modello sociologico.

la didattica inclusiva.

le credenze e le pratiche.

la presenza dell'educatore.

01. Che cosa può fare la ricerca educativa?

indica la particolare modalità di partecipazione della persona-che-apprende coinvolta nella pratica reale di un esperto.

costruire repertori di pratiche.

la partecipazione attiva.

una comunità di pratica

02. Quale tra le seguenti è una tipologia di ricerca rilessiva?

la ricerca per la costruzione del repertorio.

La ricerca-azione.

la ricerca quantitativa.

la ricerca qualitativa.

03. Che cosa contraddistingue la riflessione nel corso dell'azione da altri tipi di riflessione?

nessuno.

l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;

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significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento, costituisce l'ambiente in cui si muove.

il suo immediato significato per l'azione.

04. Che cosa è quella che Schön chiama "la consapevolezza dei dilemmi"?

"quando una comunità di professionisti incorpora idee molteplici e contrastanti sulle strutture adatte alla costruzione di problemi e di ruoli"

ricostruisce contenuti attraverso le emozioni.

implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la qualità di quelle che verranno in seguito

attenzione alla partecipazione a comunità di pratica

01. Su quale aspetto si soffertmano Lave e Wenger nella definizione di apprendimento situato?

il modello sociologico

la presenza dell'educatore

la didattica inclusiva

sulle forme di partecipazione sociale che forniscono il contesto

02. Che cosa è la partecipazione periferica legittima?

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;

indica la particolare modalità di partecipazione della persona-che-apprende coinvolta nella pratica reale di un esperto.

implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la qualità di quelle che verranno in seguito

01. La comunità di pratica nasce:

su iniziativa del management

spontaneamente

può solo essere costruita da un formatore

se progettata in modo accurato

02. E' possibile progettare una comunità di pratica se non esiste un network preesistente?

solo in azienda

solo nella scuola

si a deterimante condizioni

no

03. Che cosa si intende con partecipazione all'intrno della comunità di pratica?

essere partecipanti attivi nelle pratiche di comunità sociali e nella costruzione di identità

non è applicabile

legittimare chi non fa parte della comunità

essere partecipanti attivi della comunità per differenziarsi dai partecipanti passivi

04. Una pratica è il frutto di una negoziazione tra:

esperti e soggetti esterni alla comunità

tutti gli esperti del campo

la metafisica della relatà e il pensiero

aspetti materiali e immateriali

05. Per avere una comunità di pratica è sufficiente associare il concetto di pratica e quello di comunità?

a volte

si

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no

dipende dal contesto

01. Quale definizione di Comunità di pratica è corretta?

è il processo che permette di tornare consapevolmente sull'esperienza vissuta.

nascono dal riconoscimento che l'esperienza non può essere assunta come un dato ineluttabile. L'attenzione è rivolta al cambiamento dei contesti sociali e di appartenenza
in cui la persona si muove, piuttosto che al tentativo di adattarvisi.

gruppi di persone che condividono un interesse, un insieme di problemi, una passione rispetto a una tematica e che approfondiscono la loro conoscenza ed esperienza in
quest'area mediante interazioni continue

richiede un'interruzione intenzionale dell'azione che permetta al soggetto di prendere in considerazione la molteplicità delle prospettive che possono concorrere a definire
una situazione o un problema.

02. Che cosa è l'impegno reciproco?

essere partecipanti attivi nelle pratiche di comunità sociali e nella costruzione di identità

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

Una CdP necessita di mantenere nel tempo intense relazioni di impegno reciproco, organizzato intorno ai compiti da svolgere

indica la particolare modalità di partecipazione della persona-che-apprende coinvolta nella pratica reale di un esperto.

01. Coltivare la Comunità di pratica significa:

dirigere l'apprendimento

richiede un'interruzione intenzionale dell'azione che permetta al soggetto di prendere in considerazione la molteplicità delle prospettive che possono concorrere a definire
una situazione o un problema.

stimolare la riflessione

la presenza dell'educatore

02. Come può essere definito l'impegno condiviso in una comunità di pratica?

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine, parole, strumenti, modi di operare, storie, gesti, simboli, azioni o concetti che la comunità ha prodotto o
adottato

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

le credenze e le pratiche.

03. Come può essere definita l'impresa comune in una comunità di pratica?

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

il suo immediato significato per l'azione.

le credenze e le pratiche.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

01. Che cosa significa aprire un dialogo tra prospettive interne ed esterne alla comunità di pratica?

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità

02. Che cosa significa sviluppare spazi di comunità sia pubblici che privati?

Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano ruoli specifici.

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità

La dimensione pubblica e quella privata sono strettamente correlate, la loro efficace gestione è la chiave per il successo della comunità.

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Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità

03. Che cosa significa progettare l'evoluzione di una comunità di pratica?

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

le credenze e le pratiche.

04. Che cosa significa favorire differenti livelli di partecipazione in una comunità di pratica?

Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità

Gli elementi di progettazione dovrebbero porsi come dei catalizzatori per un'evoluzione naturale della comunità

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità

Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano ruoli specifici.

05. Che cosa significa concentrarsi sul valore in una comunità di pratica?

Valorizzare economicamente la c.d.p.

Creare occasioni per incoraggiare i membri a esplicitare il valore attribuito alla comunità nel corso del suo sviluppo.

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità

Fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano ruoli specifici.

01. Cosa può innescare un dilemma disorientate?

la partecipazione attiva.

un processo di trasformazione.

una comunità di pratica

indica la particolare modalità di partecipazione della persona-che-apprende coinvolta nella pratica reale di un esperto.

01. Nella teoria trasformativa l'apprendimento rappresenta la capacità di:

Ricordare, validare e agire.

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

Creare occasioni per incoraggiare i membri a esplicitare il valore attribuito alla comunità nel corso del suo sviluppo.

02. Come possiamo schematizzare l'apprendimento nella teoria trasformativa?

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

Capacità di esplicitare, schematizzare, interiorizzare.

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

la ricerca per la costruzione del repertorio.

03. In che cosa consiste il principio di continuità dell'esperienza secondo Dewey?

implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la qualità di quelle che verranno in seguito

l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;

significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento, costituisce l'ambiente in cui si muove.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

04. Come ha inizio il processo di apprendimento secondo Jervis?

in modo casuale.

Quando si è alle prese con un'esperienza la cui elaborazione non possa essere automaticamente accomodata o assimilata

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in modo volontario.

all'interno dell'aula.

05. Che cosa è uno schema di significato nella teoria trasformativa?

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

Capacità di esplicitare, schematizzare, interiorizzare.

la ricerca per la costruzione del repertorio.

E' costituito da aspettative abituali e da regole implicite che supportano il processo d'interpretazione.

06. Quale tra i seguenti è un termine chiave della pratica trasformativa?

"comunità"

"partecipazione periferica"

"prospettiva di significato"

"prossimità"

01. La trasformazione delle prospettive comporta?

le credenze e le pratiche.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

un senso rafforzato del Sé.

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

02. Quali sono le tipologie di prospettive di significato individuate da Mezirow?

epistemologiche, sociolinguistiche e psicologiche

nessuna di queste

di natura formale e informale

storiche e politiche

03. Quale è Il contributo di Wildemeersch e Leirman alla prospettiva trasfrormativa?

la presenza dell'educatore

il mondo della vita auto-dimostrato, minacciato, trasformato.

la didattica inclusiva

il modello sociologico

04. Quali tra le seguenti sono fasi del processo di trasformazione delle prospettive di significato?

la pratica.

la partecipazione periferica.

la pianificazione di un corso d'azione.

la partecipazione attiva.

01. Che cosa è una distorsione socioculturale?

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

coinvolgono i sistemi di credenze che gli adulti assumono come scontati e si riferiscono alle relazioni sociali e di potere

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

un senso rafforzato del Sé.

02. Che cosa è una distorsione epistemologica?

un senso rafforzato del Sé.

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una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

03. Che cosa è una distorsione psicologica?

un senso rafforzato del Sé.

producono modi di sentire e agire che causano dolore, perché risultano incoerenti con il concetto di Sé e il profilo che l'adulto vuole darsi

coinvolgono i sistemi di credenze che gli adulti assumono come scontati e si riferiscono alle relazioni sociali e di potere

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

01. Quale è il rapporto tra riflessione e trasformazione secondo Mezirow?

un senso rafforzato del Sé.

è proprio il processo di riflessione retroattiva sugli apprendimenti che l'adulto ha maturato a permettere di giustificarne la validità in circostanze inedite.

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

02. Come può essere definita in sintesi la teoria trasformativa?

essere partecipanti attivi nelle pratiche di comunità sociali e nella costruzione di identità

indica la particolare modalità di partecipazione della persona-che-apprende coinvolta nella pratica reale di un esperto.

attenzione alla comprensione delle norme sociali dominanti e strutturanti l'esperienza

considera la riflessione critica come l'esperienza di apprendimento più significativa dell'adultità.

03. Come viene definita la riflessione da Mezirow?

coinvolgono i sistemi di credenze che gli adulti assumono come scontati e si riferiscono alle relazioni sociali e di potere

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

un senso rafforzato del Sé.

è definita come una valutazione del come e del perché si pensa, si senta e si agisca.

01. Che cosa sono gli schemi di significato nella teoria trasformativa?

strutture generali di aspettativa, regole implicite per interpretare le situazioni.

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

è un set di risorse condivise dalla comunità che include routine, parole, strumenti, modi di operare, storie, gesti, simboli, azioni o concetti che la comunità ha prodotto o
adottato

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

02. Che cosa sono gli: "Habits of mind"?

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

modi di vedere il mondo basati sul nostro background, esperienza, cultura e personalità.

considera la riflessione critica come l'esperienza di apprendimento più significativa dell'adultità.

producono modi di sentire e agire che causano dolore, perché risultano incoerenti con il concetto di Sé e il profilo che l'adulto vuole darsi

03. In che cosa consiste il principio di interazione dell'esperienza?

implica che ogni esperienza assorbe qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e, allo stesso tempo, modifica in qualche modo la qualità di quelle che verranno in seguito

tutto ciò che può genuinamente definirsi educazione avviene attraverso l'esperienza;

l'esperienza per essere considerata tale deve manifestare i principi di continuità e interazione;

significa che l'esperienza è tale a causa di una transazione che avviene tra l'individuo e ciò che, in un dato momento, costituisce l'ambiente in cui si muove.

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01. Che cosa è un dilemma disorientante?

gruppi di persone che condividono un interesse, un insieme di problemi, una passione rispetto a una tematica e che approfondiscono la loro conoscenza ed esperienza in
quest'area mediante interazioni continue

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità.

una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.

Che cosa può fare l'educatore in ottica trasformativa?

fare in modo che i membri della comunità, siano centrali (core), attivi (active) o periferici (peripheral) e ricoprano ruoli specifici.

riorientare continuamente i propri riferimenti concettuali e i quadri di sapere acquisiti, i modelli di pensiero e gli approcci conoscitivi sedimentati, per meglio "adattarsi" e
comprendere i contesti che incontra .

la partecipazione periferica.

ricordare, validare e agire.

01. Che cosa significa fare ricerca educativa in un contesto di azione?

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità.

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.

orientare le pratiche educative in senso riflessivo e con una sensibilità narrativa

01. Che cosa è la memoria autobiografica in ottica educativa?

consolida e strutttura l'esperienza.

modi di vedere il mondo basati sul nostro background, esperienza, cultura e personalità.

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

02. Come possiamo definire il "Sé oggetto di ricordo" ?

Il confronto con l'esterno può favorire una migliore comprensione del potenziale della comunità.

orientare le pratiche educative in senso riflessivo e con una sensibilità narrativa

è un fenomeno socialmente costruito grazie al saper attribuire un ordine sequenziale alle proprie esperienze di vita.

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del

01. Quale è il primo passo per definire un progetto di ricerca empirica?

il modello sociologico

la didattica inclusiva

la presenza dell'educatore

identificare il problema di ricerca.

02. Come possiamo definire la ricerca empirica in ambito educativo?

E' costituito da aspettative abituali e da regole implicite che supportano il processo d'interpretazione.

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

una visione distorta dell'approccio alla conoscenza.

è una successione di operazioni per produrre risposte a domande sulla realtà.

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01. Chi può determinare il problema di ricerca?

i soggetti coinvolti nella ricerca.il MIUR.

un bando.

il ricercatore o un committente.

02. Quale delle seguenti affermazioni è congruente con il concetto di apprendimento situato?

la didattica inclusiva

si tratta di una pratica sociale

il modello sociologico

la presenza dell'educatore

03. Quali tra i seguenti aspetti afferiscono alla tattica del progetto di ricerca?

la didattica inclusiva.

l'approccio metodologico.

il campione di riferimento.

gli assunti epistemologici.

04. Quale sono le fasi di lavoro sui dati di una ricerca empirica?

raccolta e trasmissione.

raccolta, elaborazione e analisi.

ricerca e comunicazione.

modifica e integrazione.

05. Su quali piani si sviluppa il percorso di formulazione degli obiettivi di ricerca?

modifica e integrazione.

ricerca e comunicazione.

raccolta e trasmissione.

rispetto agli scopi e rispetto alla teoria.

01. Come si configura la ricerca nell'ambito dei sistemi educativi?

analisi a campione.

analisi statistica.

come pratica euristica e come dispositivo di formazione.

data mining.

02. La cultura organizzativa risulta importante per comprendere:

la didattica inclusiva

i significati condivisi.

la presenza dell'educatore

il modello sociologico

A cosa attiene il paradigma costruzionista?

teoria generata dal fenomeno.ancoraggio al senso comune.

la ricerca de-costruisce e ri-costruisce la realtà. approccio idiografico e contingente.

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01. A cosa attiene il paradigma formalista?

Esistenza di una teroria di riferimento. approccio idiografico e contingente. ancoraggio al senso comune.

teoria generata dal fenomeno.

02. Quale è il terzo assunto della ricerca qualitativa?

Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativa

nessuno di questi.

Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.

ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.

03. A cosa attiene il paradigma ermeneutico?

approccio idiografico e contingente.

la ricerca de-costruisce e ri-costruisce la realtà.

ancoraggio al senso comune.

la realtà è frutto di interpretazione.

04. Quale è il secondo assunto della ricerca qualitativa?

Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativa

Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.

ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.

nessuno di questi.

05. Quale è il primo assunto della ricerca qualitativa?

Paradigmi, teorie, metodi, tecniche e strumenti della ricerca qualitativa

ricerca per paradigmi, ricerca per problemi.

Processo di ricerca: elementi, metodo, teoria della tecnica.

nessuno di questi.

01. Che cosa è uno strumento nell'ambito della ricerca didattica?

Dispositivo operativo + tecniche atti a generare le conoscenze identificate negli obiettivi.

teoria generata dal fenomeno.

ancoraggio al senso comune.

approccio idiografico e contingente.

02. Che cosa è uno strumento situato nell'ambito della ricerca didattica?

Dispositivo operativo + tecniche atti a generare le conoscenze identificate negli obiettivi.

approccio idiografico e contingente.

nessuno di questi.

Strumento + condizioni di attuazione.

03. Che cosa è il campo relazionale nell'ambito della ricerca didattica?

la relazione tra ricercatore e oggetto della ricerca.

la relazione tra ricercatore e docente..

la relazione tra ricercatore, soggetto e oggetto della ricerca.

nessuno di questi.

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04. Che cosa è uno strumento nella ricerca educativa

01. Come può essere definita la progettazione educativa?

orientare le pratiche educative in senso riflessivo e con una sensibilità narrativa

un insieme concatenato di attività orientate al conseguimento di un risultato che in genere coincide con un obiettivo definito in anticipo.

è un fenomeno socialmente costruito grazie al saper attribuire un ordine sequenziale alle proprie esperienze di vita.

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

01. Quale è lo scopo della valutazione?

progettazione. nessuno di questi.

definizione degli obiettivi.

è uno strumento di apprendimento e di cambiamento.

02. Quale tra i seguenti è un approccio attraverso cui analizzare e organizzare le esperienze di apprendimento

nessuno di questi.

progettazione.

approccio centrato sulla condivisione di conoscenze.

definizione degli obiettivi.

01. Che cosa è il curricolo come documento?

la progettazione educativo-didattica elaborata per uno specifico gruppo di alunni in una situazione determinata.

un modo personale, ma oggettivabile di programmare il lavoro dell'insegnante.

un documento programmatico con programmi di insegnamento, libri di testo dettagliati, fino a direttive globali o raccolte in temi

documento di carattere normativo riguardante i contenuti e i metodi di insegnamento

02. Che cosa si intende per programmazione?

il modello sociologico

la progettazione educativo-didattica elaborata per uno specifico gruppo di alunni in una situazione determinata.

la didattica inclusiva

documento di carattere normativo riguardante i contenuti e i metodi di insegnamento

03. Quale è la prima fase del processo educativo?

definizione degli obiettivi.

progettazione.

valutazione.

esplorazione del problema.

01. Quali obiettivi ha l'apprendimento cooperativo?

definizione degli obiettivi.

costruire relazioni positive tra gli studenti.valutazione.

progettazione.

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Istituto Formativo Ministeriale:
Codice: AOODGPER6833
Scuola Superiore Mediatori Linguistici
D.M. 23/09/13 G.U. 242 del 15/10/13
Ente Formazione D.D.G. n. 4380

02. Quali obiettivi ha l'apprendimento cooperativo?

progettazione.

nessuno di questi.

migliorare il rendimento di tutti gli studenti, anche quelli più in difficoltà.

definizione degli obiettivi.

01. Come possiamo classificare gli obiettivi della didattica cooperativa?

nessuno di questi.

obiettivi didattici e riguardanti le abilità sociali.

sintetici e di dettaglio.

didattici e strutturati.

02. Per programmare gli obiettivi in termini di abilità interpersonale l'insegnante può:

nessuno di questi.

definire un piano.

usare il curricolo.

stilare una lista delle abilità sociali.

03. Quale tra i seguenti strumenti può essere usato per spiegare i ruoli in una lezione cooperativa?

nessuno di questi.

la disposizione dell'aula.

i ruoli assegnati

un diagramma di flusso.

01. A cosa servono i ruoli nella didattica collaborativa?

nessuno di questi.

progettare.

definire degli obiettivi.

I ruoli definiscono ciò che gli altri membri del gruppo si aspettano da uno studente.

02. Quale è il primo passo nell'assegnazione dei ruoli nella didattica cooperativa?

non assegnare da subito ruoli definiti.

assegnare da subito i ruoli agli studenti.

nessuno di questi.

definire i ruoli in relazione agli studenti piùcapaci.

03. Che cosa sono i compiti in una lezione cooperativa?

il risultato di un processo collettivo di negoziazione che riflette tutta la complessità dell'impegno reciproco

Servono a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro

modi di vedere il mondo basati sul nostro background, esperienza, cultura e personalità.

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

01. Quale sono tra le seguenti le ragioni per organizzare l'aula nella didattica cooperativa?

non fare confusione.

definire un piano.

definire gli spazi a disposizione di ciascuno studente.

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La disposizione dello spazio e degli arredi dell'aula mostra simbolicamente quali sono i comportamenti che vengono considerati appropriati.

02. Quanto influisce la distribuzione dei materiali nella didattica coopertiva?

abbastanza.

Molto.

solo in alcuni casi è importante.

per nulla.

03. Descrivi il riolo dell'organizzazione dell'aula nella didattica cooperativa.

01. Che ruolo hanno le abilità sociali nella didattica cooperativa?

la capacità di interagire produttivamente con gli altri.

la disposizione dell'aula.

serve a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro

nessuno di questi.

02. Che cosa è l'interdipendenza positiva in una lezione cooperativa?

serve a spiegare agli studenti che cosa devono sapere cosa ci si aspetta da loro

consiste nello stabilire tra gli studenti dei rapporti tali per cui nessuno possa riuscire individualmente se non con il successo dell'intero gruppo

la disposizione dell'aula.

i ruoli assegnati

01. Come possiamo chiudere una lezione cooperativa?

ritornando ai rispettivi posti. l'insegnante riassume il lavoro svolto. con l'intervento dell'insegnante.

attraverso un processo attivo da parte degli studenti.

02. Quale è l'essenza della lezione cooperativa?

i ruoli assegnati

nessuno di questi.

gli studenti lavorano insieme durante la lezione per svolgere il compito assegnato.

la disposizione dell'aula.

03. In quale occasione si può usare metodo cooperativo a coppie?

definire i ruoli.

scrivere un testo.

definire degli obiettivi.

lavorare assieme.

01. Quale strumento consente di monitorere la lezione cooperativa?

scrivere un testo.

una scheda di osservazione formale.

lavorare assieme.

definire i ruoli.

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01. Come si effettua la sintesi per coppie nella lezione cooperativa?

attraverso un processo attivo da parte degli studenti.

ritornando ai rispettivi posti.

con l'intervento dell'insegnante.

entrambi i membri della coppia devono essere d'accordo su ciò che è stato scritto e tutti e due devono essere in grado di spiegarlo

01. Che cosa è la valutazione nella lezione cooperativa?

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

è la raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio.

è un giudizio di valore formulato sulla base dei dati disponibili.

Ha luogo in contesti strutturati.

02. Che cosa è la verifica nella lezione cooperativa?

è la raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio.

Ha luogo in contesti strutturati.

Ricostruisce contenuti attraverso le emozioni.

si tratta di una sfida ad una prospettiva consolidata che comporta dolore perché spesso si mettono in discussione valori profondamente radicati e il nostro stesso senso del
Sé.

03. Come si può monitorare la lezione cooperativa?

definire i ruoli.

scegliere alcuni osservatori.

definire degli obiettivi.

lavorare assieme.

01. quale tra i seguenti è un requisito della sommisistarzione di test in ambito cooperativo?

interrogazione.

definizione dei ruoli.

correzione in gruppo dei compiti a casa.

raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.

02. Quale tra i seguenti è un metodo di valutazione cooperativo?

definizione dei ruoli.

correzione in gruppo dei compiti a casa.

interrogazione.

attribuzione dei voti.

01. Chi ha la responsabilità della verifica nella lezione cooperativa?

congiuntamente insegnante e studenti.

l'insegnante.

non è applicabile.

gli studenti.

02. Che cosa significa attribuire giudizi nel lavoro in gruppo in una lezione cooperativa?

correzione in gruppo dei compiti a casa.

dare una valutazione personale sulle prestazioni dello studente.

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Istituto Formativo Ministeriale:
Codice: AOODGPER6833
Scuola Superiore Mediatori Linguistici
D.M. 23/09/13 G.U. 242 del 15/10/13
Ente Formazione D.D.G. n. 4380

raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.

interrogazione.

01. Come si può fornire un eedback individuale nella lezione cooperativa?

focalizzare il feedback sul comportamento e non sulle caratteristiche personali dello studente.

essere critici sulla performance dello studente.

evidenziare gli aspetti negativi.

nessuna di queste.

02. Che cosa devono fare gli stuenti dono la lezione cooperativa?

interrogazione.

riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.

raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.

correzione in gruppo dei compiti a casa.

01. Che cosa dovrebbe fare il gruppo dopo la riflessione sulla lezione cooperativa?

riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.

correzione in gruppo dei compiti a casa.

porsi obiettivi di miglioramento.

raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.

02. Come può il gruppo riflettere sulla lezione cooperativa?

rappresentare con un diagramma tutti i dati raccolti sull'interazione tra i membri del gruppo.

focalizzare il feedback sul comportamento e non sulle caratteristiche personali dello studente.

essere critici sulla performance dello studente.

evidenziare gli aspetti negativi

01. Cosa è possibile fare in una lezione cooperativa se la discussione degli studenti rimane sul vago?

porre domande specifiche che richiedano risposte dettagliate e concrete.

porsi obiettivi di miglioramento.

riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.

raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.

02. Che cosa è importante fare per gratificare gli studenti nella lezione cooperativa?

riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti.

gli sforzi individuali che contribuiscono al successo del gruppo devono essere riconosciuti, apprezzati e incoraggiati.

porsi obiettivi di miglioramento.

raggiungere un consenso su quali siano le risposte corrette e perché.

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