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Bisogna già, come dire, dividere magari dal capoluogo di provincia questo che per il quartiere questo

scherzavo si trova la regione. Se sto gestendo delle attività di come dire, di tiro a livello nazionale e quindi
molto spesso il mio magazzino sono proprio suddiviso per zone perché è ovviamente la morte. La modalità
più classica è anche più vicina. Manda un punto di vista operativo alla gestione. Farà poi effettuare tutte le
altre intersezioni. Non ha nessun senso avere un'attività di allocazione vado, ma perché ovviamente non
avrebbe nessun senso. Quindi magazzino che. Abbiamo visto un po’ tutto il discorso legato alle scorte,
abbiamo visto un po’ con quale fino al Sofia gestiamo. Qualche modo un po’ l'organizzazione proprio del
nostro, del nostro luogo di lavoro, no, quindi come un po’ a seconda delle strutture o dell'infrastruttura che
mi trovo all'interno. Io abbia la possibilità anche di gestire organismo organizzativamente il nostro
magazzino. Quello di cui parliamo adesso è. Tutta l'attività. Si no, oggi, cioè stanzialmente. Che cosa? Ah da
un punto di vista tecnologico ci troviamo all'interno del nostro magazzino. Quindi? Ripartiamo sempre
talmente? Ma la nostra finita? Attività che svolgiamo all'interno del nostro magazzino, quindi questo
concetto di questo concetto di prelievo, che in qualche modo determina da talmente. L'attività di parole.
Magazzino a fronte di uneventuale vestito di prelievo o distinta di picking, che ci esattamente in qualche
modo che cosa andare a prelevarlo. Quindi è chiaro che la nostra visita di picking, che in qualche modo ci
siamo, abbiamo già visto, abbiamo detto essere sostanzialmente non solo un po’ di lista della spesa che
ogni ora per perché al mattino se lo stacchiamo mai? Piaciuto perché una volta al giorno penso che una
volta ogni tanto ci troveremo da qualche parte all'interno del nostro Magazzino, fare un po’team, gestire
proprio esattamente le nostre. Attività. E chiaro che il nostro progetto di picking, fortemente connesso alla
necessità di alimentare un processo produttivo nella nostra attività del mondo industriale di trasformazione
del nostro mondo commerciale, Eh, sostanzialmente una sorta di lista che deve andare a. Consentirci di
alzare a. Ad aggiungere tutta una serie di oggetti all'interno della delle nostre attività. Disposizione, punti
con i piedi agli scaffali, anni di espositori che noi troviamo e che gestiamo all'interno del nostro punto mail.
E chiaro che del mio, del mio supermercato, nostro stile di fisico uscirà una volta al giorno una volta ogni
due giorni. Dipende un pochettino dalla nostra gestione dei livelli di scorta e della dei livelli minimi in cui noi
vogliamo gestire un'altra azienda di questi oggetti all'interno degli scaffali e quindi vi uscirà una distinta che
in qualche modo va un po’ a Study in funzione anche delle attività. Scaffali che gestisco io che dice il collega,
proprio bravo a valutare un attimino tutto il discorso per sapere esattamente. A che cosa portare, dove
portarlo e. Modo relativamente abbastanza, come dire sempre genera sua interruzione, mentre invece la
nostra entità di picking mondo industriale anche ci sapesse la necessità, ma alcune volte di essere magari
magicamente, molto più se vogliamo rapida, veloce, perché la gestione della nostra diffida di picking nasce
proprio dalla necessità di. Alimentare uno strano processo alimenta il nostro processo produttivo. Quin.
Processo di picking che abbiamo detto essere. Una sorta di pezzo di calcio, se vogliamo, di vista della spesa
che mi ha detto proprio da qualche parte e a questo punto al secondo, proprio un po della nostra, del
modellino scelto nell'attività che abbiamo visto prima della del caffè e quindi mi andare a prelevare una
serie di oggetti in alternata, zona piuttosto che viene conto io a tutti i luoghi dove magari in altro materiale.
Questo che so che in quella colonna esattamente ci trovo sempre quel codice oppure già direttamente sulla
nostra lista di Testing compare anche l'indicazione della finale dell'arcella, in cui esattamente andare a
prendere l'oggetto che serve alla nonna.

Ultima lezione addetto al magazzino


La scortabilità di magazzino , dove abbiamo visto tutti i nostri effetti all’interno delle nostre esistenze
contabili, ci sono movimenti automatici e descrizioni di limiti di ingresso, emissioni di documenti di vendita,
versamenti di produzione. Tutta una serie di attività che automaticamente vanno a generare righe di
movimento all’interno della nostra scheda di magazzino di ogni singolo componente della nostra azienda.
Abbiamo evidenziato che permane un semi-automatismo nel passaggio delle esistenze dal magazzino
generale a quello dell’area transitoria, dell’officina nel momento in cui attraverso i nostri limiti dobbiamo
portare il materiale dal magazzino generale alla nostra posizione. In qualche modo la gestione delle nostre
esistenze contabili è esattamente uno dei nostri obiettivi primari, altrimenti il nostro sistema rimane solo
un disegno tra la quantità di prodotti immagazzinata all’interno dei nostri luoghi e quello cheviene
segnalato dal nostro sistema informatico. La sfida è quella di riuscire a governare tutta una serie di
situazioni e circostanze che non dipendono da noi lavoratori, ma che dobbiamo tenere sotto controllo.
Valorizzazione esistenze contabili all’interno del magazzino , lifo, fifo,( First in first, out, prodotti deperibili,
prodotto entra per prima, il primo che esce, lifo,ultimo ingresso, prima uscita , Last in, first out, lo stock
viene sistemato in modo facilmente accessibile, in modo da non doverlo spostare più volte. Questo
metodo viene utilizzato per i prodotti non deperibili e che non hanno una perdita di valore. Analizziamo ora
come si determinano esattamente le quantità di merce in magazzino.
I materiali che entrano all’interno della movimentazione dei nostri magazzini generano una sorta di
storicità necessaria per confrontare la stessa tipologia di informazioni nella storia del magazzino al fine di
certificare tutto quel materiale che è stato prelevato, registrato, spostato consumato. Questa descrizione è
rilevante dal punto di vista economico per comprendere il motivo delle rimanenze, materiali di scorta.
Il materiale acquistato o prodotto in eccedenza, quindi prodotto in più rispetto a quello che sono le
richieste, tutto questo può appesantire o valorizzare troppo dal punto di vista contabile il magazzino.
(Esercitazione)
Che cosa si intende per valorizzazione del magazzino? All’interno dei nostri luoghi, magazzino generale,
magazzino produzione, magazzino prodotti finiti. All’interno di queste strutture non ci sono solo fisicamente
dei pezzi, come ad esempio; staffe piastre bulloni, hanno un valore economico in termini di contanti per
l’azienda in quanto ha acquistato materialmente la merce. Gli oggetti subiscono una trasformazione,
all’interno della nostra azienda i prodotti sono diventati dei semilavorati. Per quello che concerne tutto ciò
che entra all’interno dell’azienda, la valorizzazione dei carichi relativamente alle componenti di acquisto ai
costi dei materiali, vengono valorizzati al costo di acquisto, oppure all’interno del processo di produzione, al
costo di produzione. Tutto ciò che entra nel nostro magazzino generale e nel nostro magazzino officina dal
punto di vista degli ingressi viene valorizzata nel seguente modo: per esempio un bullone costa 0,02€
all’interno dell’azienda ne compro 10 pezzi, avrò un valore economico di magazzino pari a 20 centesimi. Un
altro esempio, compro 100 staffe al costo di 1,00€, procedo a registrare il mio documento in ingresso
all’interno del ricevimento materiali, nel momento in cui diveniamo detentori dei 100 pezzi di staffe al
costo di un euro, avremo il magazzino che ha un valore di € 100,00. Per quanto riguarda l’uscita, quindi lo
scarico del nostro magazzino, la valorizzazioneè un po’ più articolato. Vi sono 4 metodologie usate per
valorizzare i carichi e gli scarichi: metodo costo effettivo, costo medio ponderato, metodo lifo, metodo fifo.
Tenendo conto che il costo effettivo è scomparso, in qualche modo sta scomparendo il concetto di costo
medio ponderato, il metodo lifo e Fifo sono la stessa metodologia con cui si gestiscono gli
immagazzinamenti dei materiali all’interno dell’azienda.
Il costo medio ponderato non è tendenzialmente più utilizzato, in quanto è stato sostituito dal lifo che è il
metodo più utilizzato nel settore meccanico industriale, mentre il metodo Fifo, è la classica valorizzazione di
magazzino legata al mondo alimentare.
Il concetto del costo medio ponderato si può definire nel seguente modo, gli scarichi di magazzino vengono
calcolati attraverso una media aritmetica, considerando tutti i materiali e i dati che sono stati caricati, senza
aver descrizione dei dati nel momento in cui sono entrati nella linea di produzione, ma il costo viene
inserito tra tutti gli scarichi effettuati nel periodo. Questo metodo non viene più utilizzato, in quanto i prezzi
dei prodotti sia in campo meccanico industriale che alimentare, hanno delle evoluzioni di crescita, quindi la
crescita del magazzino, non corrisponderebbe all’effettivo valore economico dello stesso. Al fine di
valorizzare ulteriormente questo concetto facciamo un esempio; un’azienda dolciaria di Milano ha
un’oscillazione di prezzo ogni 3 -4 giorni relativa alle materie prime, ad esempio glucosio, hanno delle
variazioni economiche di acquisto delle materie prime decisamente elevato con frequenze di variazioni che
mutano repentinamente, quindi qualsiasi elemento che verrebbe caricato o scaricato, non avrebbe una
valorizzazione consona del nostro magazzino, a causa delle continue oscillazioni, infatti calcolando le medie
effettuate in un determinato periodo, non riuscirebbe a contemplare le variazioni nel tempo che si sono
succedute. Metodo Fifo una serie di materiali che entrano all’interno del mio magazzino e che dal punto di
vista del carico vengono valorizzati al loro costo di acquisto, esempio prodotto P1 che entra nel nostro
magazzino, con altri prodotti P,1,P2,P3, per ultimo abbiamo il nostro P4 , il quale viene posto in cima alla
nostra fila. Questa tipologia è il metodo classico utilizzato per gestire i prodotti all’interno di un’azienda di
trasformazione meccanica e industriale., in quanto l’ultimo prodotto P4 è magazzino è il primo ad uscire dal
nostro magazzino, e quello in fondo che verrà fuori sarà il nostro prodotto (P1 nel momento in cui sarà il
suo turno. In questo modo i prezzi di valorizzazione di carico e scarico, avranno il seguente ordine, prima
calcolerò il valore dell’ultimo prodotto( P4) sino ad arrivare al calcolo del valore del prodotto P1, in quanto
questo è stato l’ordine di entrata all’interno del magazzino. Da una parte entrano e il primo che entra è
l’ultimo della nostra colonna della nostra fila, l’ultimo che entra è quello che rappresenta l’apice della
nostra fila ed è il primo che esce. Se considero il prezzo inferiore del prodotto P4 che ho pagato un mese
fa, tendenzialmente il valore del mio magazzino sarà più basso, se invece il valore del prodotto P4 sarà più
elevato di P1 il valore del mio magazzino sarà tendenzialmente più alto, in quanto la rilevanza economica
delle uscite viene eseguita in base alla concezione che il prodotto P4 e l’ultimo che è entrato, ma è il primo
che esce. Questa metodologia risulta essere ancora utilizzata nel settore di trasformazione meccanico
industriale, in quanto fino ad un anno e mezzo fa al di là dei costi delle materie prime ( alte o basse) non
esistevano delle grandi oscillazioni economiche relative alle imposte delle materie prime, esempio se P1
che era entrato nella linea di produzione per primo aveva un costo di € 5,00 ed un altro prodotto era
entrato nello stesso luogo dopo tre mesi aveva più o meno lo stesso valore, non vi era una grande
differenza di costo tra P1 e P4, Il magazzino non aveva grossi terremoti economici. Attualmente invece le
materie prime sono costantemente in crescita, significa che il valore dei nostri magazzini varia
notevolmente in un breve arco di tempo, ciò non è legato solo al numero di pezzi, ma alla valorizzazione
economica delle materie prime che in tre mesi è decisamente aumentata. Ciò significa che se tre mesi ho
pagato un oggetto ad un determinato prezzo e lo stesso oggetto che compro dopo tre mesi è aumentato
significa che il mio magazzino ha un valore economico più alto, viceversa se l’oggetto che acquisto dopo tre
mesi possiede un valore inferiore, il mio magazzino ha un rilevanza economica più bassa( 33,15)
Costo staffa 5,00€, acquistati 100 pezzi nel mese di gennaio, valore magazzino € 500,00, come valore di
entrata, stesso valore di uscita, in quanto sono i primi pezzi in nostro possesso che non hanno variazioni
rilevanti. Nel mese di marzo scopriamo che il nostro fornitore modifica il prezzo di vendita in quanto è
stato rilevato un incremento di 6€ al pezzo e il valore di magazzino è di 600,00 € a causa del costo delle
materie prime.
Se invece sempre a maggio sarà il nostro ufficio acquisti che dirà al fornitore che le materie prime stanno
diminuendo il valore di magazzino si abbassa ed io sono in grado di pagare il valore economico della staffa
di cui stavamo parlando e la pago al massimo € 4,00, avendo io acquistato 100 pezzi nel mese di marzo, il
valore del mio magazzino equivale a € 400,00. Per effetto del concetto del Lifo io vado a prelevare ed
utilizzare l’ultimo che mi è entrato all’interno del mio magazzino in uscita, il valore economico è valorizzato
a 400 pezzi anziché a 500,00 pezzi com’era a Gennaio. In realtà questo è solo un esempio per comprendere
il funzionamento ma i valori non scendono, questo è un vero problema in quanto le materie prime
continuano ad aumentare costantemente, oltre alla difficoltà di reperirle sul mercato. Tendenzialmente i
nostri magazzini valgono di più a parità di stessi materiali, come quantità in esistenza dall’anno scorso a
quest’anno, proprio per effetto dell’acquisto di oggetti che sono diventati più cari li ho pagati di più rispetti
a quelli che mi sono entrati l’anno prima. Economicamente il mio magazino viene valorizzato in modo puù
alto. Riprendendo in considerazione il concetto di Lifo l’attività della gestione del prelievo, la valorizzazione
contabile segue esattamente la nostra modalità di prelievo all’interno del magazzino. Più propriamente è
una scelta aziendale valorizzare il magazzino secondo il metodo Lifo o Fifo. Nella prassi nel mondo
industriale metalmeccanico viene utilizzato il Lifo, in quanto nel tempo i costi delle materie prime non
aumentavano in modo così importante o rapido, oggi non è la stessa modalità in quanto anche il mondoi
industriale soffre di queste variazioni durante l’anno di notevole importanza. Invece il metodo Fifo, classica
metodologia del mondo alimentare , il primo prodotto che entra in magazzino è il primo che esce. Il valore
eeconomico dipende dal costo di P1 e da quanto ho pagato P4 che mi arriva per ultimo nel magazzino. Il
mondo alimentare è fortemente influenzato dalla capacità di gestire le scadenze alimentari, il prodotto che
entra per primo, deve uscire per primo, in quanto vi è la deperibilità. Se non cambiano i prezzi del nostro
materiale, uno sull’altro più o meno i metodi di equivalgono, non c’è grossa differenza tra la media
ponderata tra il metodo Lifo e il metodo Fifo, qualora i prezzi rimanessero costanti per tutti, purtroppo non
è così, quindi con il metodo lifo i prezzi crescono ed in qualche modo il mio valore è inferiore, rispetto al
metodo fifo, perché i prezzi più alti io li pago per ultimo, sono i primi che mi escono, quello che rimane nel
magazzino ha un valore minore, mentr con il metodo fifo, il fatto che i prezzi aumentino , in quanto i beni
che mi escono per primo sono quelli che ho pagato di più, ed è anche il primo che entra. Il valore
economico è esattamente in contrapposizione tra il metodo lifo e fifo. Alla chiusura mensile c’è una
valorizzazione economica di quanto c’è rimasto nel nostro magazzino dopo che abbiamo spedito la merce.
Ai nostri clienti., ciò significa che continuando ad aumentare il costo delle materie prime i costi saranno
elevati, perché non ci sono dei prodotti in magazzino che abbiamo pagato solo un euro che abbiamo
venduto per cercare di abbassare il valore economico del magazzino. Quest’ultimo viene valorizzato di puù
in quanto i prodotti costano maggiormente, i pezzi che abbiamo nella struttura sono arrivati da più tempo,
in quanto gli ultimi che sono arrivati sono stati i primi ad uscire, in questo caso tendenzialmente il nostro
magazzino, potrebbe valere meno.Esempio fragole 10 cassette prezzo € 10,00 valore magazzino € 100,00 se
non le vendo, accade che la merce ha sempre quel prezzo, provocando l’aumento del valore del mio
magazzino e il prezzo delle materie prime subisce molte variazioni, alla chiusura contabile il mese
successivo mi sono rimaste 5 cassette di fragole che ho pagato € 0,90, io avevo un valore di magazzino pari
a € 45,00, più alto per effetto che attualmente ho pagato di più le materie prime, rispetto al mese
precedente. Il valore del magazzino aumenta in quanto di fondo esiste un aumento di prezzi di acquisto
delle materie prime dei componenti, ed anche se non c’è richiesta il prezzo aumento allo stesso modo, ed
ovviamente io che vendo al mio cliente il prodotto finito, non sempre riesco a farmi riconoscere lo stesso
aumento di prezzo che io ho avuto nei confronti del mio cliente. Ciò significa che da una parte ho dei
componenti che pago di più e nel mondo industriale metalmeccanico non riesco a riproporre nello stesso
modo la variazione al mio cliente, in tal modo si riduce notevolmente l’utile dell’azienda, per tale motivo c’è
una continua lotta alle rifduzioni di esistenze di magazzino, in quanto si cerca di tenere sempre meno
materiale, dato che continua ad aumentare, se io ho troppo materiale di scorta da un mese ad un altro,
quel valore economico è sempre in costante crescita e vi sono degli oggetti che io pago sempre di più. Da
un mese all’altro a parità di esistenza di materiale, il mio magazzino vale maggiormente iin quanto è salito il
costo di alcuni pezzi che ho acquistato. Chiuso il mese di marzo con 100 pezzi di scorta, li avevo pagati un
euro, avevo 100€ di valorizzazione economica di magazzino, oltre questi 100 pezzi che avevo ne ho
comprati 200 che mi servivano per questo mese, però li ho pagato € 2,00 anziché € 1,00, la mia spesa totale
è di € 400,00. Quello che io vendo con Lifo è quello che ho pagato di più, ( 2,00) quindi il mio guadagno è
minore, se non cambio il prezzo di vendita. Il mio valore di magazzino se mi sono rimasti 100 pezzi e di 100
euro. Qualora mi aumentano i valori il mio Lifo, vale di meno, invece il fifo, vale molto di più, perché vado a
marginalizzare i ricavi e usare il prodotto che ho pagato di più ed è il primo che deve uscire. Non si trova
mai un equilibrio tra il ricavo che i clienti mi conferiscono e il guadagno che ho relativamente al
magazzino, considerando il mio prodotto finito, tutto ciò è frutto del mercato economico. Per risolvere la
questione, dovrei avere un magazzino quasi a zero, pochissimo impegno dei materiali che sono fermi e
vendere oggetti che pago sempre meno, di conseguenza compensare meno anche i fornitori, ciò non è
semplice. Questo è il motivo per cui i supermercati vendono sottocosto, meglio ricavare il costo dei prodotti
e non avere il magazzino pieno, la problematica, si basa sull’oscillazione dei prezzi, devo aumentare i prezzi
in un certo arco temporale e il cliente comunque accetta, perché sono minimi al livello industriale è più
difficile acquistare prodotti. Dato che i prezzi sono ripetitivi la soluzione migliore è ridurre il più possibile le
esistenze di magazzino. Il meccanismo dello stoccaggio energetico avviene attraverso la conservazione di
gas all’interno di cisterne e dato che i prezzi continueranno ad aumentare e fanno scorte di materiale oggi
ad un certo prezzo, in quanto domani salirà, io venderò quello che compro oggi ad un prezzo più alto, ma
quello che mi rimane ricaverò un prezzo più basso. Questo meccanismo crea la scorta speculativa, oggi
comprò tanto materiale e domani guadagnerò molto, vendendo il prodotto a prezzi peggiori di oggi. Nel
settore del gas e dell’energia elettrica, invece la situazione è diversa, in quanto questi prodotti non si
deteriorano e vi è senpre una maggiore richiesta, tant’è che si può anche decidere il prezzo di vendita, tutto
questo meccanismo è frutto del mercato libero. NB: L’approvvigionamento della corrente elettrica è simile,
ma non uguale al funzionamento del settore alimentare, in quanto quest’ultimo comparto è caratterizzato
da una struttura contenente degli scaffali. Relativamente all’industria energetica il ricavo aumenterà, in
quanto lo stoccaggio è maggiore, cosìccome la domanda, evidenziando la necessità nell’acquisto. Chi fa il
mercato sono quelle aziende che hanno una grande capacità di acquisto, determinano il prezzo e
detengono il monopolio, nel momento in cui accade qualcosa di grave sugli approvvigionamenti, coloro che
acquistano la risorsa energetica richiedono il risarcimento del danno e le società petrolifere americane
come ad esempio Shell possedevano il monopolio del petrolio. In Italia Nonostante negli Stati uniti fossero
presenti sette società queste ultime erano “consorziate” associazione dell’auto e quindi non esisteva una
concorrenza vera e propria, in quanto sempre queste aziende decidevano il prezzo di mercato.
Nel settore automobilistico non vi sono costruttori di auto che partono da zero, sono frutti di “inglobamenti
aziendali” e vi è un apparente riduzione di industrie sul mercato, grazie ad una selezione di mercato.
Costruire una macchina su misura risulta non convieniente per il mercato di settore Il concetto di TESLA Ilon
Mask avendo un’ingente quantità di denaro, ha deciso di investire sulle auto elettriche, ricaverà molto
denaro.
Finora abbiamo parlato delle metodologie economiche con cui i nostri colleghi amministrativi attraverso il
sistema informatico, in funzione della registrazione dei dati del reparto ricevimento materiali avrà generato
uno storico degli acquisti dei prodotti che i versamenti hanno generato, di attività di accostamenti, di
trasformazione di materiale dell’officina dei nostri documenti di vendita che avrà generato uno storico
legato alle attività di uscita dei nostri materiali i relativo al valore economico, tutto questo processo viene
attuato per evitare che il magazzino diventi economicamente difficile da gestire. Il meccanismo contabile, in
quanto abbiamo già verificato la modalità di uscita dei numeri si fondano sull’assunto che le esistenze di
magazzino corrispondo al valore coimplessivo monetario del magazzino,sia che svolgiamo l’attività di Lifo
oppure di Fifo, se mi recassi nel mio magazzino generale e facessi l’inventario e scoprissi che ho € 150,00 di
materiale invenduto oppure questo importo è solo di uscita, la contabilità non è adeguata, anche dal
punnto di vista fiscale, non siamo in regole con le dichiarazioni, in quanto dichiariamo un utilizzo di capitale
pari a € 100,000, invece e di € 150,000, così anche in possitivo, quadagno 100,000 ne dichiaro € 80,000 e
pago meno tasse, comunque non sono in regola e l’obiettivo di tenere sotto controllo il magazzino non è
stato centrato. Molto spesso nel momento in cui devo vendere la mia azienda posso sovrastimare il mio
magazzino ma sto dando dei numeri che non corrispondono alla realtà e sono a rischio controllo
dell’Agenzia dell’Entrate. Le aziende sanno quali sono i limiti di allarme fiscale, e se devono cercare di
giocare sporco, si attengono a quei limiti, per evitare che qualcuno se ne accorga. Ci sono altri fattori che
provocano il mancato raggiungimento dell’obiettivo , ossia di mantenere una contabilità corretta di
magazzino, l’unica soluzione è ridurre le nostre scorte di magazzino, inteso come prodotti che rimangono,
dopo che abbiamo gestito saldato e venduto la merce ai nostri clienti.
Il concetto di inventario presuppone una responsabilità gestionale dell’inventario di cui si occupano gli
impiegati amministrativa è una responsabilità operativa nel settore logistica Gli inventari sono di tipo
rotativo mensile, si usa nel settore commerciale industriale, il primo tipo di inventario è realizzato in 3
giorni soprattutto nel settore alimentare. L’elemento fondamentale è caratterizzato dal controllo dei beni di
classe A che costituiscono l’80%, che sarà più basso dal punto di vista di gestione, saranno al massimo il
20% dei codici di prodotti. L’inventario realizzato per 3 giorni viene previsto nel mese di novembre. La
pianificazione si concrettiza utilizzando lo strumento della mappatura aziendale per conoscere ogni
tipologia di magazzino. Per definire le responsabilità abbiamo bisogno delle squadre operative, ad esempio
se all’interno del nostro magazzino generale, operiamo con quattro squadre, formate da due persone l’una,
guida il carrello, l’altra svolge l’attività di conta e dell’acquisizione dei codici. All’interno delle aziende
vengono affittate delle bilance elettroniche per pesare i nostri oggetti. Ogni componente della squadra ha
la responsabilità del suo magazzino es. Officina, magazzino, ricambi e acquisti, attraverso l’acquisizione di
codici annessi, l’organizzazione dipende dall’attività svolta. I colleghi dei sistemi informatici ci mettono a
disposizione una serie di file, su cui gli adetti alla logistica operano con i lettori barcode. La procedura è la
seguente, andremo ad acquistare bollini bianchi, necessari per la gestione operativa, in quanto nei bollini
bianchi inseriamo le cifre dell’anno, dovendo procedere allo svolgimento dell’inventario, la data sarà 2022,
man mano che andiamo a pesare i contenitori, contare i pezzi delle scatole, quelle chiuse sono già date
come standard, non vengono riaperte, ma su ognuna di tutti gli imballi che devono essere inventariati,
applicheremo il bollino bianco, proprio per essere certi che li abbiamo già conteggiati e non commetteremo
l’errore di replicare il calcolo. I dati verranno immessi all’interno del file informatico in quanto, una volta
aver terminato tutti gli inventari, magazzino, generale, officina, prodotti finiti, qualità ecc. Tutte le
informazioni saranno i dati dell’inventario, in quanto saranno, stati prezzatti tutti i prodotti ed il file, verrà
messo a confronto, utilizzando, il codice e la quantità, con tutte le nostre esistenze contabili che sono ad
oggi legate alla nostra azienda, realizzando la lista delle differenze. Da un punto di vista operativo la
gestione verrà effettuata dalla logistica concentrando l’attenzione sulle grosse differenze, in più o in meno.
Effettuando una classificazione dei prodotti di classe A e si verifica se qualcuno a sparato due volte sul
codice, oppure se contabilmente risulta 100.000, ma operativamente risultano 30.000, in questo modo
scopro anche che in 3 giorni il mio magazzino ha un valore di 300.000. Senza il Barcode significa che ho
inventariato tutta una serie di codici, creo una lista con un foglio ed una matita e successivamente, li
inserisco sul file temporaneo che mi hanno generato i colleghi informatici e di nuovi si genera la lista delle
differenze che a metà mattina del terzo giorno dovremmo analizzare e metterli a confronto con i dati
dell’inventario, una volta aver passato il file in tutti gli uffici, ci aiuta a verificare se il bilancio che abbiamo
generato è corretto, quest’ultimo è costituito dai dati contabili generati sul sistema che devono essere
messi a confronto con i dati che abbiamo inventariato, tutta questa procedura serve per capire se
esattamente tutte le differenze che risultano da questa lista, corrispondono esattamente alla nostra realtà
produttiva. Anche in questo caso ci saranno dei grandi numeri, ad esempio se ho inventariato 19.999,00
dadi e ne avevo contabilmente 20.000 non è un problema, invece se in esistenza non ho alcuna staffa a
supporto filtro e contabilmente ne ho 100, mi interessa, devo capire quale è stato l’errore commesso nella
procedura. È necessario che l’inventario effettuato nei tre giorni, sia il più reale possibile, a tal fine bisogna
comprendere anche la corrispondenza dei prodotti e i bollini bianchi, ad esempio se nel magazzino generale
ho una scatola che contiene 100 pezzi di staffa a supporto filtro, su una pedana che non ho calcolato, dovrò
riaggiornare la lista delle differenze per vedere quali controlli devo effettuare. L’obiettivo è di aver ridotto
al 95% le analisi di queste differenze,alleore 15.00 del pomeriggio del terzo giorno. Una volta terminata
questa attività l’inventario è ufficialmente chiuso. Il responsabile amministrativo nella terza giornata di
inventario determinerà i nuovi valori, la procedura informatica renderà la lista delle differenze che prima
era temporanea ,definitiva ed esecutiva andando a generare nuove schede di magazzino per il mese di
gennaio con le relative esistenze iniziali e l’anno prossimo da questo foglio si inizierà a gestire i nostri
magazzini fisici e contabili

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