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La belle Époque
Da cento anni, dalla ne dell’era napoleonica, l’Europa non era teatro di una guerra
con nentale.
L’ultima guerra fra due potenze europee si era combattuta nel 1870: l’esercito
prussiano, in due mesi, aveva scon o l’esercito francese e occupato Parigi. Il
cancellieri O o Von Bismarck proclamò la nascita dell’impero tedesco a Versailles il
18 Gennaio 1871.
Altre guerre avevano coinvolto gli Stati europei, ma fuori dal continente (nel
1898 la Spagna perse le sue colonie in America e nel Paci co in seguito alla
guerra con gli Stati Uniti; fra il 1899 ed il 1902 l’Inghilterra fu coinvolta nella
guerra contri i boeri in Sud Africa nel 1904 la Russia fu scon tta dal Giappone,
nel 1911 l’Italia aveva scon tto l’impero ottomano e ottenuto la Libia, ecc).
La lunga pace dell’Europa aveva fatto nascere la speranza che la modernità
trionfante della civiltà europea , guidata dalla ducia nella ragione e dalla fede
nel progresso, sarebbe giunta un giorno a scon ggere de ni vamente la barbarie
della guerra…
14 Aprile 1900, a Parigi: una grande esposizione universale il cui tema dominante fu
l’ele ricità, che simboleggiava la vi oria del progresso sulle tenebre e l’avvento di
un’umanità illuminata e paci ca.
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Riarmo navale tedesco, voluto dall’imperatore Guglielmo II (che nel 1890 aveva
allontanato il cancelliere O o von Bismarck, principale fautore del cosidde o
«concerto europeo») per contrastare la superiorità inglese nel mare del Nord
Diffusione dei nazionalismi
Tra il 1870 e il 1914 i governi dei principali sta (Germania, Francia, Russia,
Austria) organizzarono la mobilitazione e l’armamento di grandi quan tà di
coscri : nascono i moderni eserci di massa
Crisi dell’Impero austro-ungarico, con la pressione esercitata dalle diverse etnie
che lo componevano
1908: l’Austria si anne e la Bosnia-Erzegovina aggravando le tensioni sui
Balcani con la Serbia e con la Russia (che difendeva gli slavi ortodossi)
il 28 Giugno1914 a Sarajevo (Bosnia) Gavrilo Princip, studente bosniaco
animato dal nazionalismo serbo uccide l’arciduca, Francesco Ferdinando
(nipote di Francesco Giuseppe ed erede al trono d’Austria) e la moglie So a
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CAUSE DELLO
SCOPPIO DELLA
GUERRA
La Gran Bretagna aveva il più vasto impero coloniale della storia, sul quale «Non tramontava mai il sole», mentre
la Francia possedeva gran parte dell’Africa centro-occidentale e della penisola indocinese in Asia: entrambe
erano decise a difendere ed incrementare i loro imperi coloniali.
L’impero russo si estendeva dall’Europa orientale al Paci co e, dopo la scon a subita per opera del Giappone, le sue
mire si orientavano verso la penisola balcanica, rivaleggiando con l’Austria-Ungheria, che non aveva colonie ed era
decisa ad estendere il suo dominio sui Balcani.
Germania ed Italia potenze di recente formazione, avevano possedimen coloniali che non ritenevano adegua alle
loro ambizioni ed al loro rango di grandi potenze.
Accelerazione della corsa agli armamen , accompagnata dall’invenzione o dal perfezionamento di armi sempre più
micidiali, come le mitragliatrici con potenza di fuoco no a 500 colpi al minuto e l’ar glieria pesante, cos tuita da
mortai, obici e cannoni di grosso calibro e a lunga gi ata. (Alcune di queste armi erano già state sperimentate nella
guerra russo-giapponese, nella guerra di Libia e nelle due guerre balcaniche).
Dopo l’Intesa fra Francia, Russia ed Inghilterra, la Germania si sen accerchiata ed esposta al rischio di essere
aggredita su due fronti; fra gli esponenti del militarismo prussiano si fa strada l’idea di una «guerra preventiva»
per liberare la Germania dalla minaccia di essere schiacciata da un a acco congiunto di Francia e Russia.
I tre anni precedenti lo scoppio della guerra furono anni di agitazioni sociali e di lo e sindacali (anche in seguito
alle crisi economiche degli anni 1907 e 1913):
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La polveriera d’Europa
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LO SCOPPIO DELLA GUERRA
23 Luglio 1914: ul matum dell’Austria alla Serbia
28 luglio: l ’Austria dichiara guerra alla Serbia
Sca a il sistema delle alleanze: mobilitazione russa; 1 Agosto la Germania
dichiara guerra alla Russia ed il 3 alla Francia; la Germania invade il
Lussemburgo ed il Belgio (paesi neutrali); il 4 Agosto l’Inghilterra dichiara
guerra alla Germania; il Giappone dichiara guerra alla Germania il 23
Agosto e ne a acca le isole sul Paci co
Fallimento della Seconda Internazionale (1889-1914): gli interessi
nazionali si mostrarono molto più for dei legami fra
lavoratori (patrio smo, fedeltà alla dinas a
e senso del dovere prevalsero
sull’internazionalismo e sul paci smo)
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Il capo dello Stato maggiore Alfred von Schlieffen aveva dato per scontata
l’eventualità di una guerra su due fronti (a causa dell’alleanza franco-russa)
e aveva predisposto un piano che mettesse fuori comba mento in poche
se mane la Francia per poi concentrare le forze tedesche contro la Russia. Le
truppe dovevano passare a raverso il Belgio, nonostante la sua neutralità, per
raggiungere la frontiera francese e dispiegarsi lungo i umi Mosa e Somme; da
qui l’ala destra doveva volgersi a sud, aggirare Parigi da occidente e
schiacciare l’esercito francese verso l’ala sinistra che avanzava verso
l’Alsazia-Lorena. Una grande tenaglia avrebbe così incastrato l’esercito
francese, che doveva essere scon tto in 40 giorni per poi risalire sui treni e
rivolgersi ad Oriente contro la Russia.
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IL FALLIMENTO DEL PIANO SCHLIEFFEN
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IL FALLIMENTO DEL PIANO SCHLIEFFEN
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L’ITALIA ENTRA
IN GUERRA
PATTO DI LONDRA: Salandra (capo del governo) e Sonnino (ministro degli esteri)
allacciarono rapporti segreti con le forze dell’Intesa ed in ne decisero, con il solo
avvallo del re, di accettarne le proposte e di rmare il 26 Aprile 1915 il pa o di Londra
con Francia, Inghilterra e Russia.
L’Italia, in caso di vi oria avrebbe o enuto: il Trentino, il Sud Tirolo (Alto Adige), la
Venezia Giulia, l’intera penisola istriana (eccetto Fiume) ed una parte della Dalmazia.
Nella concezione diploma ca di Sonnino, il Pa o di Londra non prevedeva la disgregazione
dell’impero asburgico, ma solo un suo ridimensionamento a vantaggio dell’Italia
nell’Adria co.
La volontà neutralista manifestata dal Parlamento italiano fu scavalcata dal re che
ri utò le dimissioni di Salandra.
Radiose giornate di Maggio: appoggio della popolazione, mobilitata dagli interven s .
Roma divenne teatro di manifestazioni contro Gioli e contro i parlamentari, accusa di
essere traditori della Patria.
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1915 – 1916: LA GRANDE STRAGE
Le forze austro-ungariche si dispongono sulle posizioni difensive
più favorevoli: lungo il ume Isonzo e sulle alture del Carso; il fronte
italiano si estendeva per circa 600 chilometri, dal Passo dello Stelvio
al ume Isonzo, e dalle Alpi carniche al golfo di Trieste.
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IL FRONTE ORIENTALE
La guerra sul fronte orientale fu combattuta su
una linea molto estesa, dal Bal co al Mar Nero.
Autunno ‘15: la Serbia viene invasa dagli Austriaci e
cancellata di fa o dal novero dei contenden .
La guerra per la prima volta investe in modo così devastante le popolazioni civili
Tragedia dei profughi (chi abitava in prossimità del fronte doveva abbandonare la propria abitazione e la
propria terra)
Durezza delle occupazioni militari dei territori conquista
Chi abitava in un paese diverso da quello di origine poteva venire percepito come nemico (con sca dei
beni o, addirittura, internamento)
Fin dall’inizio la guerra si estese anche ai possedimenti coloniali delle potenze europee che arruolarono
truppe indigene: i Francesi arruolarono soprattutto Algerini e senegalesi e gli Inglesi arruolarono circa
870.000 indiani
Imponente sviluppo delle industrie legate alla produzione bellica (industrie siderurgiche, meccaniche e
chimiche)
Intervento dello Stato in ambito economico (economia piani cata in contrasto con i principi del
liberismo)
Produzione agricola sottoposta a requisizioni e prezzi controllati
In Germania si parla addirittura di «socialismo di guerra» (sistema gestito da militari ed industriali)
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LA MOBILITAZIONE TOTALE E IL «FRONTE INTERNO»
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Sulle donne, oltre che sui vecchi e sui ragazzi, ricadde tutto il lavoro delle campagne.
Numerose donne lavorarono come impiegate, telefoniste, autiste di trasporti pubblici e, soprattutto,
come operaie nelle fabbriche di armi e munizioni.
Molte donne furono infermiere e ausiliarie nell’opera di assistenza, nella direzione di ospedali militari,
nella guida di ambulanze.
Ci furono anche giornaliste come corrisponden al fronte e donne che si nsero uomini per essere
arruolate.
In Russia, dopo la rivoluzione di Febbraio 1917, con l’a ermazione dell’uguaglianza fra i sessi, il governo
provvisorio fece organizzare ba aglioni femminili.
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LA MOBILITAZIONE
TOTALE: DONNE IN GUERRA
in Olanda, paese che non aveva partecipato alla guerra, il diritto di voto alle donne fu,
comunque concesso nel 1919
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6 Aprile 1917: entrata in guerra degli Sa Uni contro la Germania a causa della ripresa della
guerra so omarina indiscriminata da parte dei tedeschi contro tu e le navi dire e verso i paesi
dell’Intesa
Gli Stati Uniti entrarono in guerra non come alleati, ma come «potenza associata» all’Intesa
alla quale avevano già fornito aiuti economici e nanziari; il Presidente Wilson volle
sottolineare che gli Usa entravano in guerra senza interessi ed ambizioni di potenza, ma
unicamente per la causa della giustizia internazionale e per contribuire al bene
dell’umanità.
Il crollo del regime zarista fu il preludio della disgregazione dell’esercito russo
I tedeschi penetrarono in profondità nel territorio russo 6-7 Novembre ‘17: presa del potere
dei bolscevichi; Lenin si dichiara disponibile ad una «pace senza annessioni e senza indennità» e
rma l’armis zio con gli imperi centrali
Estate ‘17: accordo fra Serbi, Croati e Sloveni per la costituzione di uno Stato unitario del
sud (futura Jugoslavia)
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DISFATTA DI CAPORETTO
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1918: ULTIMO ANNO DI GUERRA
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1918: LA FINE DELLA GUERRA
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