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*Note: Ha ancora genitori (Felmo e Tarla Tuc) e zii in vita, ma non è in buoni rapporti.
Motivo del viaggio: I tranelli di Baldovino, non passano inosservati a Backburgo, in diversi
vengono insospettiti, alcuni dicono che è un ciarlatano, altri affermano che i suoi poteri sono
reali.
Le storie si spargono e come al solito spesso vengono accresciute, così semplici trucchi con le
carte e oggetti che spariscono nel nulla, divengono un esempio di “antica e potente magia
elfica”. Alcuni noti e illustri personaggi della terra di mezzo cominciano a osservare
celatamente il mezz’uomo.
Non ci vuole molto tempo perché un gruppo di servi del nemico (umani dell’est)
s’insospettisca a inizi a dargli la cacci a causa dei suoi “presunti poteri”. Questo incubo ha
inizio una sera dopo un trucco di magia riuscito particolarmente bene.
Baldovino per poco non ci rimette la pelle (stava per essere catturato), riesce a fuggire per un
pelo e trova rifugio in un vecchio villaggio di cacciatori alle pendici di bosco Atro. Ha sempre
sospettato che qualcuno lo abbia aiutato durante la fuga.
Motivo di viaggio: I due trascorrono l’infanzia a Nardol (Gondor), il padre li cresce come
combattenti. Data la grande differenza delle attitudini tra i due, si viene a creare un certo astio
tra fratelli.
Il padre infine, non senza una punta di rancore, si convince che il figlio Henddor è inadatto alla
guerra, bensì più avvezzo agli studi. Decide di mandarlo a Minas Trith, dove sotto la guida di
Mastro Fendor, potrà condurre accurati studi e divenire un maestro di sapienza.
Dopo un periodo di circa 20 anni di studio, Hendor si trova a viaggiare nelle varie “corti” della
Terra di Mezzo. Infine, durante gli eventi che conducono alla morte del Drago Smaug, si trova a
Esgaroth.
Nella battaglia dei 5 eserciti: Seppur inetto come guerriero, si ritrova di punto in bianco sul
campo di battaglia (Come lui stesso afferma “Sono un Dunedain e per giunta di Gondor! I guai ci
inseguono, finiamo sempre in uno stramaledetto campo di battaglia!”).
Ironia della sorte, alla battaglia partecipa anche il fratello Daerdor, ormai rinomato cavaliere.
Diviene disperato, in tutto il marasma, le urla e il sangue, non riesce a trovare il fratello.
Si narra che durante la battaglia Henddor abbia soccorso e salvato la vita a più di 50 uomini,
infine trova il cadavere del fratello in mezzo a montagne di cadaveri, una lancia gli ha trafitto il
cuore.
L’unica cosa che gli resta da fare è raccontare al padre dell’accaduto, il quale viene colto dallo
strazio che lo porterà ad una tremenda depressione.