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Matteo Silvestri 4G

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Autore: J. R.R. Tolkien
Titolo: Il signore degli anelli, Il ritorno del re (libro terzo e ultimo)
Epoca in cui vissuto lautore: prima met del novecento
Genere letterario: Romanzo fantasy
Descrizione di un personaggio ritenuto significativo: Gandalf il grigio portatore di uno dei tre
anelli elfici, a capo della compagnia che viaggia con lo scopo di distruggere lanello, ma durante il
cammino muore apparentemente a seguito di uno scontro nelle profondit di Moria, tuttavia, ritorna
pi potente di prima, sostituendo Saruman, a causa del suo tradimento, come stregone bianco.Viene
descritto come un saggio, dai lunghi capelli e dalla folta barba bianca. un personaggio
fondamentale e di grande importanza, infatti, con la sua saggezza riesce a dare consigli lungimiranti
alla compagnia, inoltre un grande condottiero, infatti organizza la difesa degli eserciti nelle varie
battaglie contro il nemico. Alla fine del romanzo partir, come tutti i portatori degli anelli verso
Valinor.
Ambiente ed epoca in cui si svolge la vicenda: La vicenda si svolge nella Terra di Mezzo, mondo
immaginario creato da Tolkin, le vicende nellultimo libro si svolgono soprattutto a Gondor, dove si
trova la citt di Minas Tirith, e Mordor, dimora del male dove si innalza il Monte Fato, vulcano le
cui sole fiamme possono distruggere lanello. Lepoca la fine della terza era durante lanno 3019
(1419 secondo il calendario della contea).
Breve riassunto della trama:
Gandalf e Pipino, dopo la separazione della
compagnia, arrivano a Minas Tirith, citt
imponente che per colpa del sovraintendente
Denethor sta vivendo un periodo di decadenza.
Intanto le armate nemiche invadono la citt ma
due schiere di alleati, capitanati una da re
Thoden, e laltra da Aragorn, lelfo Legolas e il
nano Gimli, raggiungono il campo di battaglia
vincendo lo scontro. Finito il combattimento si
decide di marciare contro Mordor per distrarre
Sauron ed evitare che si accorga di Sam e Frodo
che si stanno recando nella dimora del male per
distruggere l'anello. Nel frattempo i due hobbit
travestiti da orchetti, raggiungono il monte Fato,
dove Frodo non ha la forza di gettare lanello, e
mentre se lo sta infilando compare Gollum che
rubandoglielo, inciampa finendo nel cratere del
vulcano con lanello del potere. In questo modo
viene distrutto, e con esso tutte le potenze del
male. Aragorn divent re di Minas Tirith e sposa
Arwen, gli Hobbit tornano alla Contea dove
Saruman ne ha preso il possesso degradandola,
ma riusciranno a sconfiggerlo facilmente
riportando la contea al suo vecchio splendore.
Infine Frodo e tutti i portatori degli anelli
partiranno per Valinor, la terra eterna.
Argomenti e problemi principali trattati: come molti libri fantasy il problema principale che si
trova, in tutta la durata del romanzo, la continua lotta tra il bene e il male.
Infatti, il compito di Frodo quello di distruggere lanello del potere, creato da Sauron insieme ad
altri anelli: tre anelli per i re degli Elfi, sette per i nani e nove per gli umani. Lanello che lhobbit
deve distruggere in grado di comandare tutti gli altri, e conferisce grandi poteri se indossato, e
accentua le doti delle persone, ecco perch il fardello viene affidato a Frodo, in quanto era lunico
con un animo puro e nobile, e lanello avrebbe difficilmente corroso il suo essere. Infatti il potente
cimelio corrode le anime, e inasprisce i suoi portatori. Anche i nove uomini portatori di anelli pi
deboli caddero nel potere di Sauron diventando suoi schiavi, assumendo le sembianze di spiriti
malvagi senza un corpo chiamati Nazgl.
Il romanzo di Tolkien mette in evidenza la fragilit delluomo, infatti, Frodo, nel momento in cui
deve gettare lanello nelle fiamme del Monte Fato cambia decisione, non riesce a staccarsi dal
potente oggetto, e vuole tenerselo per s, come era successo anche a tutti i predecessori, come lo
stesso Smigol, che viene completamente degradato sia fisicamente che spiritualmente dallavidit
di poter tenere per se stesso lanello. Problema presentato nei libri precedenti, era che con la
distruzione dellanello sarebbero andati perduti anche gli altri anelli, che conferivano poteri ai
singoli portatori e alle loro popolazioni, infatti gli Elfi, grazie alla loro esistenza vivevano in una
regione rigogliosa dove esisteva uneterna primavere, e loro stessi erano immortali, ora, pur di
distruggere il male che era impregnato nel mondo, rinunciano alla loro natura e alla potenza degli
anelli.
Altro tema fondamentale la rinascita, ormai la Terra di Mezzo, era logorata dal male, le forze del
male avevano preso il soppravvento su molte citt, e lalbero bianco, simbolo della citt di Minas
Tirith si era seccato. Solo con la sconfitta di Sauron, il male, Aragon riesce a trovare un albero da
sostituire, e questo crescer rigoglioso e con frutti, il bene trionfer in tutta la Terra di Mezzo,
anche nella Contea, la terra degli Hobbit, dove al loro ritorno, trovano insediato ancora il malvagio
Saruman con facilit verr facilmente sconfitto.
Episodi pi significativi: Durante la battaglia di Minas Tirith, Faramir il figlio del sovraintendente
Denethor, viene ferito, e il padre che ormai ha perso completamente il senno, credendolo morto,
prepara un rogo per il figlio Faramir e per lui stesso. Ma nel frattempo nel campo di battaglia le
forze nemiche si fanno sempre pi potenti, e partecipano alla battaglia anche i terribili Nazgl con i
loro destrieri alati. Tuttavia un cavaliere riesce a sconfiggere lo schiavo dellanello anche se nessun
uomo vivente potrebbe ucciderlo, infatti sotto lelmo da soldato si nasconde una donna, cos il
cavaliere oscuro, preso da grande stupore si distrae e owyn ne approfitta per colpire il suo
destriero, e nello stesso momento lhobbit Merry lo uccide mortalmente. Ma nel frattempo lo stesso
re Thoden muore in battaglia, e quando tutto sembra perduto Aragorn arriva in loro aiuto. Faramir,
viene salvato da Pipino e Gandalf, e scoprono che Denethor era impazzito a causa di un contatto
con Sauron tramite un palantr (una sfera che permette di comunicare con chi ne possiede unaltra)
e si suicida.
Il romanzo finisce con Frodo che parte per le terre immortali insieme a molti portatori degli anelli,
tra cui Gandalf, Gimli il nano e alcuni elfi, inoltre con lui parte anche Bilbo, zio di frodo, portatore
dellanello del potere per molti anni. Infatti la potenza dellanello aveva segnato lanima di
entrambi, provocando effetti negativi nelle loro anime, ecco perch, nonostante fossero mortali
concesso a loro di viaggiare per Valinor, dove avrebbero potuto trovare la pace che nella Terra di
Mezzo non sarebbero riusciti a conquistare.
Citazioni interessanti:
Ricordiamoci che un traditore pu tradire se stesso e compiere del bene che non intende fare. A
volte pu accadere. Questa frase detta da Gandalf poco dopo linizio del terzo libro, e
rappresenta una sorta di profezia, infatti, proprio quando Frodo sar con Sam al Monte Fato, e non
avr la forza di gettare lanello, comparir Gollum (che aveva promesso fedelt alla compagnia),
che volendo rubare lanello allHobbit per tenerselo cade nelle fiamme portandoselo con s, senza
la presenza di Gollum, lanello non sarebbe mai stato distrutto.
Un'altra frase particolarmente bella, sempre annunciata da Gandalf, : [] Andate in pace! Non
dir: non piangete, perch non tutte le lacrime sono un male questa viene pronunciata nel
momento in cuoi i tre Hobbit Sam, Pipino e Merry devono dire addio a Frodo. I quattro amici sono
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sempre stati insieme, soprattutto Merry amico fedele di Frodo, che lha sempre servito in ogni
occasione.
Stile e linguaggio: gli avvenimenti si svolgono in ordine cronologico, sono presenti molte sequenze
descrittive, e il linguaggio in alcuni parti del romanzo risulta difficile, ed necessario una rilettura
della frase per una migliore comprensione.
Difficolt della lettura: Non ho trovato particolari difficolt nella lettura, anche se la forte
concentrazione di nomi pu creare confusioni, infatti lo stesso personaggio pu anche essere
chiamato con nomi diversi come Aragorn chiamato anche Dnadan, Re Elessar, Grampasso, Estel,
Erede di Isildur o Gemma Elfica.
I nterpretazione e giudizio personale: Il ritorno del re e tutta la trilogia del Signore degli anelli,
sono romanzi spettacolari. Sicuramente rappresentano le fondamenta del Fantasy, consiglio la
lettura a tutti gli amanti del genere, e a chi ama descrizioni accurate e dettagliate, lo sconsiglio a chi
si avvicina per la prima volta a questo genere, in quanto il numero di pagine (1220) e le narrazioni
molto lente possono bloccare il lettore inesperto.
Nelle appendici, sono descritti gli alberi genealogici dei personaggi, le lingue e i calendari delle
diverse popolazioni e gli annali dei re e governatori della terra di mezzo, lo scrittore non si
limitato a creare un romanzo, ma ha creato un mondo, in perfetto equilibrio, ha dato un nome a
ogni cosa, dalle persone alle piante, Tolkien non ha lasciato nulla al caso, cosicch il lettore si
convince pienamente dellesistenza di questa terra. Molti sono scrittori di fantasy, ma pochi hanno
raggiunto la fama, per me, un buon libro di questo genere deve davvero convincerti che il mondo
surreale su cui si ambienta la vicenda possa esistere, e Tolkien ci riuscito brillantemente.

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