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LA CITTA’ MALEDETTA

Titolo
“La città maledetta” che fa parte della saga “Gord il miserabile”

Titolo originale
“Gord the Rogue – City of Hawks”

Autore:
Ernest Gary Gygax (nato nel 1938 a Chicago).
Gygax è autore, insieme a Dave Arneson, del celebre gioco di ruolo “Dungeons & Dragons”.
Fondò con Don Kaye la TSR (Tactical Studies Rules), con la quale, in seguito, pubblicherà D&D.
Gygax lasciò la TSR negli anni ottanta per disaccordi con gli altri azionisti, nella seconda metà di
quegli anni scrisse la saga “Gord the Rogue” di cui questo libro fa parte.
Nel 1999 realizzò un nuovo gdr, “Lejendary Adventure”, basato sul concetto di creare regole
semplici.

Editore e prezzo di copertina


L’unica edizione italiana è stata nel 1990 da parte delle Edizioni E. Elle S.r.l. – Trieste. Il libro
pubblicato costava £ 10000. Il libro faceva parte di una collana chiamata libro Fantasy. Negli
Stati Uniti ci sono stati problemi di copyright tra Gygax e la TSR, per cui è difficile trovarne delle
copie. Si consiglia l’acquisto delle vecchie pubblicazioni tramite internet.

Trama
In una notte buia due persone fuggono con un bambino, cercando di metterlo al sicuro dai nemici
che li vorrebbero morti. Quando giungono a Falcovia (Greyhawk), la città più grande del Flanaess,
il bimbo viene affidato ad un mago; l’intervento di alcuni demoni fa perdere, però, le sue tracce. Il
bambino è il collegamento con una chiave, che ha il potere di risvegliare Tharizdun, una divinità
malvagia.
Il bambino cresce nei bassifondi di Falcovia con il nome di Gord. La sua esistenza è messa
perennemente in pericolo dalle avversità della vita: viene descritta una larga panoramica sulle
azioni che un semplice bambino deve compiere solo per poter sopravvivere.
Gord è continuamente osservato dalla Corporazione della Bilancia, che lo controlla e lo protegge
per poterlo usare contro il male che si sta diffondendo. Il desiderio di conoscere la propria identità
lo spinge a cercare le tracce del proprio passato. Viene così a conoscenza di un’eredità che gli
spetterebbe, nove zaffiri neri. Cercando di rubare questi gioielli da una setta demoniaca viene
sbalzato su un altro piano, il Regno delle Ombre.
Molti problemi si presentano a Gord (il recupero degli zaffiri, il ritorno sul proprio piano, ecc.), così
complessi da parere insormontabili. Vi lascio il piacere di scoprire come riuscirà a risolverli,
leggendovi il libro!

Commento finale
Il libro è stato presentato in Italia come il primo del ciclo “Gord il miserabile” e sono un altro libro
della saga è stato pubblicato in Italia, “Il mare della morte”.
In verità ne esistono altri in inglese. L’ordine esatto non è sicuro, perché in internet (dove ho
recuperato le fonti) vi sono notizie discordanti.
Elencherò ora i vari volumi:
- Saga of Old City (1985)
- Artifact of Evil (1986)
- City of Hawks (1987)
- Night Arrant (1987)
- Sea of Death (1987)
- Come Endless Darkness (1988)
- Dance of Demons (1988)

Il libro è sostanzialmente diviso in due parti: la prima metà in cui si narra la crescita di Gord, la
seconda in cui si esplora il piano delle ombre. In entrambe le parti, sono descritte molto bene sia le
descrizioni fisiche dei luoghi e dei personaggi, sia la caratterizzazione di Gord.
Il protagonista ha la caratteristica di non essere un tipico eroe. E’ sempre invischiato in questioni
molto importanti, di cui non è altro che una pedina. Nonostante ciò le sue azioni risulteranno
fondamentali per il destino dell’universo. Questo rende il romanzo molto più realistico di qualsiasi
altro, perchè di solito i racconti epici vengono conditi con azioni inverosimili per un normale essere
umano.
Straordinaria è la prima parte, in cui vengono raccontate le difficoltà con cui ogni orfano è costretto
a scontrarsi. Le tristi e complicate vicende che capitano a Gord, riescono a procurargli un carisma
tale da farci affezionare il lettore. Più difficile è la seconda parte, in cui si viaggia per il piano delle
ombre: pur se fatta bene, la descrizione di un luogo così innaturale (composto solo dalle tonalità del
grigio, con il suolo che si muove sotto i piedi, ecc.) rende la comprensione più complicata.
Anche se è solo un libro facente parte di un ciclo, la storia non viene lasciata in sospeso per essere
ripresa in quello successivo, e quindi può essere letto senza problemi.
La traduzione è fatta molto male. Si potranno trovare termini come pianeta al posto di piano, stella
del mattino al posto di morning star, e la cosa più aberrante (almeno per me) è dare il nome
Falcovia alla città di Greyhawk (tutto si svolge su Oerth, mondo sul quale si svolgono le vicende
dell’ambientazione per D&D chiamata Greyhawk).

La scacchiera.
Alla fine del libro viene descritta una variante del gioco degli scacchi “I Grandi Scacchi”. La
scacchiera è formata da 10 caselle in altezza e 11 in larghezza, con 2 caselle aggiuntive chiamate
cittadelle, che prolungano sulla destra la seconda fila di ciascun giocatore. All’inizio si sistemano 3
file di pezzi con davanti quelli più deboli (i pedoni).
Viene descritto un pezzo fondamentale in questo gioco, la giraffa. A differenza del cavallo (che si
muove di una casella laterale e di una diagonale) o del cammello (che si muove di due caselle
laterali e di una diagonale) la giraffa ha un movimento più complicato: nella prima fase della mossa
deve avanzare di tre spazi in linea retta e uno in diagonale, poi può restare dov’è o continuare di uno
spazio sulla stessa riga o colonna, però sempre nella stessa direzione in cui si era spostata all’inizio
prima del movimento diagonale. Non può, però, aggirare altre pedine, come fanno il cavallo ed il
cammello. Grazie a queste capacità, la giraffa può influire su gran parte della scacchiera.
A questo punto vi chiederete perché questa spiegazione, nel libro gli indovini riescono a leggere gli
avvenimenti che stanno capitando nel presente guardando un’immensa scacchiera sulla quale stanno
giocando pedine di molte fazioni diverse che si muovono contemporaneamente e che possono
sparire nel nulla oppure cambiare colore inaspettatamente. Presto Gord diverrà un pezzo verde
molto importante (il colore indica la Corporazione della Bilancia), forse proprio una giraffa.
In definitiva, consiglio questo libro a tutti. Gli appassionati di fantasy ci troveranno, inoltre, molti
elementi che possono dare spunto alle proprie campagne.

Voto 8/10

Drauen Ghor

drauen.ghor@gmail.com

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