Come avrai notato Marco e Giulia usano molte parole cosiddette riempitive. Sono parole che
servono a riempire una frase, per dare più profondità al significato. Fai attenzione però, usare troppi
riempitivi può essere segno di insicurezza e non bisogna mai usarne troppi in ambiti lavorativi o di
business.
Che dire – Insomma – In conclusione – Ecco – Diciamo che – Allora – Tutto sommato – Guarda
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Giulia: Si dai, mi farebbe piacere.
Sono quelle parole o gruppi di parole che si usano all’inizio di una frase, generalmente quando ci
viene fatta una domanda a cui non sappiamo dare una risposta immediata. Ce ne sono alcuni più
formali, ad esempio:
DUNQUE
ONESTAMENTE
MI FACCIA PENSARE
FAMMI PENSARE
BEH
SENTI
GUARDA
SAI
MAH
Ad esempio:
– Cosa facciamo questo fine settimana?
– Fammi pensare… potremmo andare al mare!
– Sai, mi sembra un’ottima idea!
– Dunque, se prendiamo il treno delle 10.30 dovremmo arrivare per pranzo!
MEDIANI
Nella seconda categoria abbiamo i riempitivi che si usano nel mezzo della frase, quando ci
sfugge una parola o vogliamo prendere tempo per pensare a cosa dire. Tra quelli che sono sia
formali che informali abbiamo:
PRATICAMENTE
ONESTAMENTE
SOSTANZIALMENTE
NEL SENSO
PER INTENDERCI
TUTTO SOMMATO
Invece, per le situazioni informali possiamo usare:
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DICIAMO
CHE SO IO
CIOÈ
SAI
Come vedi, puoi usare “sai” sia come iniziatore che come mediano!
Ad esempio:
Sono arrivato alla festa e praticamente non c’era più nessuno! Nel senso… c’era qualcuno, però
sai poca gente, e tutto sommato non era molto divertente! E poi cioè, a me non piace neanche
ballare!
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FINALIZZATORI
Come ultima categoria abbiamo i finalizzatori, che si usano alla fine di una frase o più in
generale di un discorso. Li usiamo per far capire all’altra persona con cui stiamo parlando che il
discorso è concluso, e non abbiamo più nulla da dire. Per contesti formali e informali possiamo
usare:
INSOMMA
IN CONCLUSIONE
E QUANT’ALTRO (quest’ultimo in particolare per concludere un elenco)
Mentre per i contesti solo informali abbiamo:
OK
CHE DIRE
BENE
VABBÈ
Per esempio:
– Siamo andati in montagna ed è piovuto tutto il tempo. Vabbè, che dire: un’esperienza da
dimenticare.
– Insomma, vi siete rovinati le vacanze!
Inoltre, come avrai capito, molti riempitivi si possono combinare tra loro formando lunghe
catene di riempitivi!
Ad esempio:
Sì, cioè, insomma, è vero che non ho fatto i compiti, però onestamente, sai… Vabbè, diciamo che
non ho avuto tempo!
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Esercizi