RIZAVideo Corsi

RIZAVideo Corsi

Lezione 6
 Lezione 6
Cambia
prospettiva
A seconda di come guardiamo le cose, il
nostro destino può realizzarsi o meno.
Possiamo diventare ciò per cui siamo
nati, ciò che siamo nel profondo, oppure
essere assorbiti dal pensiero comune e
quindi perderci... Proprio allora arriva
l’ansia, per avvisarci che non stiamo
guardando le cose dal punto di vista
dell’inconscio...
Il nostro sguardo, infatti, non si limita a
registrare passivamente le cose, ma ha un
risvolto creativo. Mentre noi guardiamo,
proiettiamo una sorta di “luce” che emette
energia terapeutica. A chi mi chiede di
aiutarlo a capire un disagio, io rispondo che
non c’è niente da capire, bisogna solo
guardare! Guarda la tua tristezza, la tua
paura, la tua ansia. Guardare non vuol dire
commentare e non vuol dire spiegare.
Arriva l’ansia, la percepisco, la sento e ne
constato la presenza, la guardo. Allora
l’ansia può finalmente sentirsi accolta, può
sentirsi a casa...
Dunque, io posso guardare l’ansia in tanti
modi differenti: la posso vedere come
qualcosa di opprimente, come se esistesse
Vincere l’Ansia - Raffaele Morelli
solo lei, come se fosse il mio nemico.
Accade la stessa cosa che mi succede
quando restringo lo sguardo su un oggetto,
finisce che per me esiste solo quello...
Lo sguardo dell’ansioso è proprio così, uno
sguardo tutto concentrato sull’ansia.
Allora posso fare un esercizio di questo
tipo: guardo le pareti della stanza in cui mi
trovo e immagino che si allarghino sempre
più... Questi muri rappresentano i miei
limiti, la mia visuale ristretta. Ora, al
contrario, si allargano e mi trovo in uno
spazio ampio, sempre più ampio...
Se lo sguardo non è più concentrato su una
sola cosa, ma allarghiamo la visuale, ci
apriamo all’infinito. Spezziamo le sbarre in
cui ci eravamo autorinchiusi.
Lo sguardo d’insieme, “panoramico”, è
molto diverso da quello concentrato su un
dettaglio, che fa malattia, che fa ansia.
Puoi guardare il paesaggio con un
cannocchiale e allora vedi un tetto, un
masso, un albero... Oppure puoi allargare lo
sguardo su tutto il panorama e vedi le case,
le colline, i boschi, il cielo...
Questo è lo sguardo di insieme, lo sguardo
panoramico, lo sguardo della cura.
Lezione 6
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Quando c’è un problema, più ci pensi su,
più restringi lo sguardo su di esso e più lo
cronicizzi. Allarga la tua visuale, come se
salissi su una collina e guardassi ogni cosa
dall’alto. In questo modo l’ansia si scioglie
nella totalità.
Ti accorgi che hai allargato lo sguardo
quando noti dei particolari dell’ambiente
a cui non avevi mai fatto caso: la magnolia
nel giardino con i suoi fiori bianchi
e profumati, il balcone all’ultimo piano,
pieno di vasi di gerani. Questo sguardo
allargato possiede un’energia che dissolve
i disagi. Non vede solo la tua ansia, ma la
vede insieme alle piante, ai fiori, al mondo.
Incominci a sentire l’ansia come una
componente della vita naturale, la senti
come parte di un tutto in cui si disperde...
Siamo abitati da immagini antiche e
profonde, ma abbiamo perso il contatto con
loro. Per tornare a vederle devi aprire
l’occhio “sognante”, l’occhio capace di
guardare all’interno, che non si perde nella
superficie. È l’occhio dell’anima,
completamente disinteressato al giudizio,
all’approvazione o alla disapprovazione
degli altri. Lì c’è la cura dell’ansia, lì c’è
l’autoguarigione.
Vincere l’Ansia - Raffaele Morelli
L’eSeRCizio
È importante imparare a
osservare le immagini dentro
di noi, perché questo
significa attivare un
dialogo con noi stessi che è
la cura ideale per tutti i
disagi. Quindi abituati a
visualizzare al tuo interno
le emozioni che ti abitano,
come l’ansia. Mettiti comodo
e rilassati… Lascia in
disparte i pensieri, chiudi
gli occhi, rivolgi lo
sguardo dentro di te e cerca
di dare un volto alla tua
ansia. immagina che abbia il
viso di una donna e che ti
stia accanto.
Tu l’accarezzi, lei ti
accarezza. Ti accorgi che
per la prima volta stai
guardando l’ansia come una
compagna di viaggio, come
una sposa… L’ansia, che
finalmente hai voluto
guardare in volto, si è
trasformata in una donna
antica, è una presenza al
tuo interno… Quando riesci
a fare questo, sappi che ti
stai ricongiungendo con
quell’immagine misteriosa
che giace nel profondo di
te… È una dea antica, è la
“alma mater” per eccellenza,
che dà la vita e ci
sostiene…
osserva il suo volto
rassicurante e poi, pian
piano, riapri gli occhi.
Lezione 6