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RIZAVideo Corsi

RIZAVideo Corsi

Lezione 2
Lezione 2

Cosa la scatena

Q uando veniamo sorpresi da un


attacco d’ansia, ci sembra che non
esista altro e che da un momento
all’altro possiamo soccombere... Così non
Ma questa è solo una maschera che ti sei
messo, e l’ansia arriva per spazzarla via.
L’ansia ti ricorda che tu in realtà non sei
come vorresti apparire, che il profilo a cui
abbiamo neanche il tempo per renderci vorresti assomigliare non corrisponde al
conto che, a ben guardare, dietro l’ansia destino per cui sei nato. In te vive
ci sono tanti nostri atteggiamenti mentali un’identità diversa, più profonda,
sbagliati, che la alimentano e la rafforzano. sconosciuta. C’è dell’altro dentro di te, che
non ha nome, che non conosci, eppure è una
Chi soffre d’ansia è troppo preso dalla presenza che ti accompagna sempre.
convinzione di dover essere sempre Questa figura sconosciuta è in grado di
perfetto; si sforza di assumere produrre azioni terapeutiche e di indicarti
comportamenti che ritiene “giusti” e, di tutte le soluzioni per i tuoi disagi.
conseguenza, si controlla di continuo. Ha in Invece quando c’è un problema affettivo, o
mente un personaggio tipo a cui vorrebbe di lavoro, oppure con i figli, passi il tempo a
assomigliare, ha un modello di riferimento rimuginare e a chiedere pareri.
ideale, ma inadatto a se stesso. Allora Non ascoltare chi ti vuole dare consigli, non
l’anima, ovvero il nostro mondo interno, dare retta al mondo esterno, ascolta invece
genera in lui l’ansia, perché non accetta che la voce del tuo nucleo profondo, che emerge
interpreti quel personaggio che non quando metti a tacere il chiacchiericcio dei
corrisponde alla sua vera natura. L’anima si pensieri.
ribella quando ci appiccichiamo addosso Tu non sei quello che credi di essere o di
un’identità fasulla. dover diventare. Ti sforzi di apparire in un
Quindi l’ansia arriva perché reciti una certo modo, ma non conosci la tua vera
parte non tua e il ruolo artificioso che ti sei identità. Infatti tutte le notti, durante il
dato è diventato troppo invadente, ha sonno, quell’identità che tu hai interpretato
occupato tutta la tua vita. Continui a durante il giorno sparisce. Non sai più chi
ripeterti: «Io devo essere in questo modo, sei. Entri in un mondo diverso; e spesso nei
devo essere in quell’altro, devo essere forte, sogni emergono dal profondo di te dei
devo farcela…». frammenti di un altro modo di essere.

Vincere l’Ansia - Raffaele Morelli Lezione 2


Lezione 2

L’eSeRCizio
I sogni infatti sono molto più veritieri della isolati in un luogo
realtà, non obbediscono alla razionalità e tranquillo. A questo punto
sono fatti di immagini spontanee che mettiti in una posizione
parlano il linguaggio della nostra anima, comoda (seduto, sdraiato,
dell’essere sconosciuto che ci abita. come preferisci) e
Anche durante il giorno, cerca allora di rilassati. Chiudi gli occhi
liberarti dell’identità fittizia che ti sei e dì a te stesso: «in me c’è
imposto; rimuovi quelle identificazioni che un essere sconosciuto, una
sono all’origine dell’ansia e che ostacolano presenza senza nome».
la tua realizzazione. Per farlo, durante la Prova a immaginarlo: è un
giornata ripeti più volte a te stesso: «Io personaggio di cui non vedi
sono nessuno, sono senza nome». È un il volto, misterioso, uno
rituale antichissimo. straniero… Trovalo dentro
Nell’Odissea l’incontro/scontro di Ulisse di te e digli: «Conducimi
con il ciclope si basa proprio su questa tu, portami dove devo
frase: «Io sono nessuno». andare». Mano a mano che ti
Non avere un nome vuol dire non avere cali nell’esercizio, senti
un’identità riconoscibile, non esistere come l’ansia che comincia a
un personaggio definito. Essere quindi tanti svanire e al suo posto provi
personaggi diversi, portatori di un’energia una grande calma interiore e
vitale nascente, fluida, senza costrizioni. un senso di profonda
sicurezza; hai la certezza
che una soluzione arriverà…
Quando ti affidi allo
sconosciuto, ti senti
sparire nel nulla, senti
che non sei veramente più
nessuno… Percepisci a fondo
questa sensazione… e poi
lentamente riapri gli occhi.
il senso di questo esercizio
è di affidarsi al nulla, che
è l’energia più antica e più
terapeutica che esista.

Vincere l’Ansia - Raffaele Morelli Lezione 2

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