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Sommario
SEZIONE I - INTRODUZIONE .................................................................................................... 3
1 INTRODUZIONE ................................................................................................................... 4
2 DESCRIZIONE DELL’AZIENDA ......................................................................................... 4
3 GRUPPO LAVORO HACCP ................................................................................................. 4
4 DESCRIZIONE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE IN USO ALL’ATTIVITA’ .. 5
4.1 LOCALI STOCCAGGIO DERRATE ............................................................................. 5
4.2 LOCALE LABORATORIO ............................................................................................ 6
4.3 LOCALE NEGOZIO E VENDITA ................................................................................. 7
5 DESCRIZIONE DEL FLUSSO E DELLE MODALITA’ PRODUTTTIVE ......................... 7
5.1 APPROVIGIONAMENTO DELLE MATERIE PRIME ................................................ 7
5.2 APPROVIGIONAMENTO IDRICO ............................................................................... 7
5.3 STOCCAGGIO, CONSERVAZIONE............................................................................. 8
5.4 MANIPOLAZIONE ......................................................................................................... 8
5.3.1 CONTROLLI PRE-OPERATIVI ...................................................................................... 9
5.3.2 REGOLE E CONTROLLI OPERATIVI.......................................................................... 9
5.3.3 GESTIONE DEGLI IMBALLI /MOCA ......................................................................... 10
5.5 COTTURA ..................................................................................................................... 10
5.6 VENDITA ...................................................................................................................... 11
5.7 INDIVIDUAZIONE DEI CCP ...................................................................................... 11
SEZIONE II – PIANO DI AUTOCONTROLLO ........................................................................ 12
1 DIAGRAMMA FLUSSO “PANIFICAZIONE” ................................................................... 13
2 DIAGRAMMA FLUSSO PIZZE E FOCACCE FARCITE ................................................. 14
3 DIAGRAMMA FLUSSO PASTICCERIA SECCA ............................................................. 15
4 PIANO DI AUTOCONTROLLO ......................................................................................... 16
SEZIONE III ................................................................................................................................. 18
1 IDONEITA’ SANITARIA DEGLI ADDETTI ..................................................................... 19
1.1 NORME SANITARIE ......................................................................................................... 19
1.2 PREVENZIONE SANITARIA ............................................................................................. 19
1.3 IGIENE DEL PERSONALE ............................................................................................... 20
1.3.1 DURANTE LA LAVORAZIONE ..................................................................................... 20
1.3.2 CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI ....................................................................... 21
2 PROCEDURE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA: GMP nella manipolazione degli
alimenti ......................................................................................................................................... 21
2.1 RACCOMANDAZIONI GENERALI: ................................................................................. 21
2.2 LAVORAZIONE DEI PRODOTTI CRUDI:....................................................................... 21
2.3 COTTURA: ........................................................................................................................ 21
2.4 SCONGELAMENTO: ........................................................................................................ 22
3 DOTAZIONE INDUMENTI E DPI PER I DIPENDENTI .................................................. 22
4 RINNOVO FORMAZIONE COME DA Reg. 852/2004 Allegato II, Capitolo XII ............ 23
SEZIONE IV - GESTIONE DELLE FORNITURE E DEI PRODOTTI NON IDONEI ............ 24
1 VALUTAZIONE E LISTA DEI FORNITORI ..................................................................... 25
2 LISTA FORNITORI.............................................................................................................. 26
SEZIONE V – PULIZIA E SANIFICAZIONE............................................................................ 28
Manuale di Autocontrollo rev. 1 del 14/11/2019
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“Panetteria”
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SEZIONE I - INTRODUZIONE
• DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’
• DESCRIZIONE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE
PRODUTTIVE
• DESCRIZIONE DEL FLUSSO E DELLE MODALITA’
PRODUTTIVE
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1 INTRODUZIONE
Scopo del manuale è la descrizione dei metodi applicati nell’azienda per il controllo dell’igiene
in tutto il processo produttivo al fine di garantire la salubrità degli alimenti prodotti e
somministrati, in ottemperanza alle disposizioni di legge. (L.283/62, D.P.R.327/80, Reg. CE
852/2004, D. Lgs. 193/2007 e DGR 1105/2013, , Reg. 1169/2011 e D. Lgs. 231/2017).
Il campo d’applicazione del manuale riguarda tutte le operazioni che si svolgono nell’azienda,
dal ricevimento delle materie prime alla somministrazione. Il significato dei termini più comuni è
riportato nel glossario, secondo le definizioni utilizzate dall’O.M.S. nel Codex Alimentarius.
2 DESCRIZIONE DELL’AZIENDA
L’azienda svolge l’attività di laboratorio artigianale e vendita di prodotti di panificazione e di
prodotti secchi di pasticceria; è attiva dalle ore 7:15 alle ore 12:30 e dalle ore 16:00 alle ore
19:00 circa dal lunedì al sabato, con chiusura nella giornata di domenica .
L’attività è a conduzione famigliare, il personale occupato è composto dal titolare addetto alla
preparazione, dalla moglie responsabile di negozio e da una dipendente.
L’azienda secondo il Reg. 852/2004, ai fini di perseguire l’obiettivo della sicurezza alimentare,
provvede all’opportuna formazione ed aggiornamento periodico degli addetti.
L’azienda è in possesso di regolare Autorizzazione Sanitaria (Autorizzazione Sanitaria ASL di
Cremona/Crema).
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Gli ambienti sono collocati al piano terra di un edificio di recente ristrutturazione; presentano
condizioni strutturali idonee e sono mantenuti secondo le regole di buona prassi igienica
rispondenti ai requisiti previsti dal DPR 327/80, dal Reg. CE 852/2004 e dal D.Lgs 193/2007.
E’ poi presente un deposito derrate alimentari cui si accede dalla zona cortilizia esterna di 32,80
mq circa.
Gli imballaggi vuoti, in carta, plastica, vetro eccetera vengono conferiti al servizio pubblico di
raccolta tramite gli appositi cassonetti specializzati.
Anche i prodotti che hanno superato la data limite di utilizzo vengono eliminati tramite il sevizio
pubblico di raccolta.
I locali adibiti allo stoccaggio delle derrate sono costituiti da magazzino vero e proprio al quale
si accede dalla zona cortilizia esterna e da un locale retrostante il negozio.
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Nel primo deposito è presente un pozzetto per lo stoccaggio di prodotti dolciari surgelati quali
croissants e brioches, bancali per lo stoccaggio delle farine e dei semilavorati e una scaffalatura
per lo stoccaggio di materiale da consumo.
Nel locale retrostante il negozio invece sono presenti dei mobili pensili per lo stoccaggio dei
prodotti per la pulizia e degli scaffali per lo stoccaggio di prodotti non deperibili che possono
essere utilizzati come ingredienti nella preparazione di pizze o che direttamente destinati alla
vendita. In questo locale viene anche tenuta una pesa, un forno elettrico ventilato e una piccola
impastatrice Kenwood per la preparazione di prodotti dolciari; la stessa quando viene utilizzata
viene spostata nel laboratorio di preparazione.
In questo locale è anche presente un lavabo di servizio
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− n. 1 pesa
− n. 1 armadio frigorifero refrigerato per i prodotti deperibili venduti quali, latte, burro,
yogurt, affettati, insalata pronta per l’uso e simili
− espositori verticali con ceste per il pane
− espositore a T ambiente per pizze, focacce e prodotti di pasticceria secca
− mensole per esposizione e vendita di prodotti non deperibili
L’attività di preparazione è svolta in relazione alle offerte presentate ai clienti anche in base alle
stagioni e alle ricorrenze festive e religiose.
Le preparazioni di panetteria e affini sono principalmente espresse e di giornata.
Le preparazioni di pasticceria vengono invece realizzate in relazione al flusso delle vendite, alle
ricorrenze e alle prenotazioni e possono eventualmente costituire scorta.
L’acquisto delle materie prime è affidato a fornitori qualificati sulla base dell’esperienza e dei
dati storici acquisiti. La selezione dei fornitori è stata operata valutando le qualità organolettiche
dei prodotti forniti, le modalità del servizio e in particolare all’attenzione durante il trasporto e al
rapporto qualità prezzo.
La scorta di generi deperibili è esigua.
I generi non deperibili e i surgelati possono essere acquistati in quantità tali da costituire scorta;
in ogni caso la merce deperibile viene generalmente consumata entro la settimana. La gestione
delle derrate stoccate avviene con metodo FIFO.
L’acquisto è dunque affidato a fornitori, che a seguito di un ordine giornaliero o settimanale
provvedono alla consegna della merce sia deperibile che non deperibile.
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L’approvvigionamento idrico è garantito tramite l’allaccio ad acquedotto che eroga per legge
acqua potabile come regolamentato dalla normativa nazionale vigente.
E’ cura dell’ente erogatore informare tempestivamente l’utente nel caso in cui, a seguito di
controlli interni o ufficiali, l’acqua non debba più considerarsi potabile.
In questo caso in assenza di un apporto idrico sicuro, si provvederà ad attivare una forma di
approvvigionamento di tipo alternativo in funzione delle necessità contingenti.
La conservazione delle materie prime avviene nel laboratorio e nel magazzino su idonea
scaffalatura per la merce non deperibile e mediamente deperibile, nel congelatore e nei
frigoriferi a seconda della tipologia della merci e alle caratteristiche di conservazione delle
stesse per la merce deperibile.
Le temperature di stoccaggio della merce deperibile sono controllate visivamente su base
giornaliera e la T deve essere inferiore a + 4 °C per i prodotti stoccati in frigorifero e – 18 °C per
i prodotti stoccati nel congelatore. Qualora vi siano variazioni rispetto a quanto stabilito, viene
verificata la T della merce (si accettano variazioni di T di + 2°C) e il suo stato visivo e solo dopo
attenta ispezione viene valutato se la merce può essere immediatamente utilizzata o se deve
essere eliminata.
5.4 MANIPOLAZIONE
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L’operatore addetto alla loro manipolazione, ha particolare cura e attenzione di lavarsi le mani
prima di toccare altri alimenti al fine di evitare possibili contaminazioni crociate.
Il tonno in scatola viene principalmente rivenduto ma può essere utilizzato anche come
ingrediente di guarnizione delle pizze. Per tutelare il consumatore dall’eventuale sindrome
sgombroide gli operatori osservano le seguenti operazioni:
a) predilezione per l’acquisto di piccole confezioni che possano essere rapidamente
utilizzate
b) controllo scrupoloso del TMC prima dell’apertura delle stesse
c) apertura e utilizzo immediato del prodotto
d) un’eventuale eccedenza viene rapidamente rimossa dalla confezione originaria, riposta in
un contenitore di vetro, etichettata ( lotto e giorno di apertura) e posta in frigorifero tra 0
e 4°C e utilizzata entro 24 ore
e) il documento commerciale relativo all’acquisto permette l’identificazione del lotto di
fornitura
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E’ necessario verificare l’idoneità al contatto con alimenti di tutti i materiali utilizzati all’interno
dell’attività (dagli utensili, ai contenitori) per evitare l’utilizzo di materiali pericolosi che
possono diventare loro stessi fonte di contaminazione per gli alimenti tramite cessione di
sostanze allergizzanti e/o tossiche.
Pertanto tutti i materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA) impiegati
presso l’attività, devono rispondere ai requisiti richiesti dalla normativa europea e nazionale
vigente.
Gli utensili, i contenitori e i sacchetti destinati alla vendita sono di materiale idoneo, acciaio o
plastica dotata del simbolo indicante l’idoneità al contatto con alimenti ( bicchiere e forchetta).
5.5 COTTURA
I prodotti finiti o i semilavorati sia cotti che crudi che necessitano di raffreddamento per essere
successivamente manipolati, o perché consumati in differita o perché trattasi di semilavorati da
conservare per un utilizzo in un tempo successivo, devono essere rapidamente raffreddati.
Al termine del ciclo i semilavorati devono essere conservati in opportuni recipienti con
coperchio o protetti da pellicola e riposti in frigorifero.
Il termine massimo di conservazione è di 3 giorni.
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5.6 VENDITA
In base alla tipologia produttiva, i punti critici sono potenzialmente individuabili nelle fasi di
produzione che prevede: manipolazione, cottura e somministrazione. Il controllo su questi punti
critici si effettua con frequenza stabilita in relazione alla gravità e alla probabilità “rischio”, che
il pericolo individuato si manifesti.
Il monitoraggio della fase critica è attuato attraverso il controllo visivo o strumentale (con
termometro) ed è registrato secondo le modalità riportate nella tabella piano di autocontrollo, alla
voce“controllo“e“registrazione”.
La verifica della validità del piano si effettua con la valutazione delle schede di controllo in
relazione ai risultati positivi o negativi registrati. I risultati negativi, che comportano il
superamento dei limiti critici, danno luogo alle azioni correttive descritte in tabella.
Le fasi produttive, i pericoli, le misure preventive e correttive, i limiti e il monitoraggio dei punti
critici e le modalità di verifica sono riportate nella tabella “PIANO DI AUTOCONTROLLO”.
I prodotti impiegati in relazione alle attività svolte possono essere classificate come segue:
STATO DI AGGIORNAMENTO
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• DIAGRAMMA DI FLUSSO
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RICEVIMENTO
MATERIE PRIME
STOCCAGGIO
PREPARAZIONE BIGA
( farina 00, acqua e lievito)
MISCELAZIONE E
IMPASTAMENTO
PRIMA LIEVITAZIONE
17°C PER 20 H
CON AGGIUNTA
IMPASTAMENTO
(aggiunta di acqua, sale,
malto in polvere)
FORMATURA
SECONDA
LIEVITAZIONE
17-20 °C il tempo è relativo
alla pezzatura
COTTURA
200°C PER 15-20’
ESPOSIZIONE E
VENDITA
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ACQUISTO
MATERIE PRIME
STOCCAGGIO
DOSAGGIO
INGREDIENTI
IMPASTAMENTO
PRIMA FARCITURA
LIEVITAZIONE
PRECOTTURA
COMPLETAMENTO
FARCITURA
COTTURA
FARCITURA
ESPOSIZIONE E
VENDITA
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ACQUISTO
MATERIE PRIME
STOCCAGGIO:
DOSAGGIO
INGREDIENTI
IMPASTAMENTO
FORMATURA
COTTURA
ESPOSIZIONE E
VENDITA
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4 PIANO DI AUTOCONTROLLO
LIMITI MISURE
FASE PERICOLO MISURE PREVENTIVE CONTROLLO REGISTRAZIONE
CRITICI CORRETTIVE
Contaminazione, Rispetto di: Verifica visiva in
proliferazione Controllo di: fornitore, T° condizioni di continuo e
ACQUISTO
microbica, danni merce, fornitura, integrità controllo a Rifiuto prodotti non Registrazione
RICEVIMENTO
meccanici alle stato confezioni, confezioni, T° di campione con conformi o eventuale non
MERCI
merci, etichettatura e TMC, trasporto (Legge e frequenza mensile destinazione ad conformità
contaminazione aspetto della merce non GMP), mancanza di della temperatura altro utilizzo (scheda n° 1)
(GMP)
accidentale da confezionata alterazioni visibili e della merce in
sostanze estranee odore anomalo consegna
Intervento di
Conservazione alla T°
manutenzione e
STOCCAGGIO: richiesta dalle
trasferimento
A T° AMBIENTE Microbiologico, caratteristiche
derrate in
chimico, dell’alimento, Controllo Registrazione
attrezzatura
A T° fisico, da condizioni T° secondo Legge e giornaliero della T° eventuale non
funzionante.
REFRIGERATA contaminazione microclimatiche secondo GMP, di conservazione. conformità
Allontanamento
accidentale con GMP, manutenzione rispetto TMC e data Verifica visiva Manutenzione area e
prodotti
A T° sostanze impianti frigoriferi, scadenza della merce pulizia e tracce attrezzature
non conformi,
NEGATIVA estranee, vettori rotazione prodotti, infestanti. (schede n°1,2)
intervento di
animali protezione prodotti. Pulizia
disinfestazione,
(GMP) attrezzature e locali, difesa
ripristino corretta
da infestanti e roditori
pulizia
Educazione
Corretta prassi igienica sanitaria degli
nelle procedure, addetti, modifica Controllo visivo e
Verifica visiva in
formazione degli addetti, protocollo pulizia e registrazione non
DOSAGGIO Igiene del personale e continuo
Proliferazione protezione dei prodotti in manutenzione conformità
INGREDIENTI/ delle attrezzature, delle procedure e
ricontaminazione fase di scongelamento da piccole attrezzature,
IMPASTAMENTO/ rispetto delle comportamento
microbica crociata, farsi a T° fra 0 e +4°C e allontanamento Registrazione degli
FORMATURA procedure di addetti, della
fisico e chimico con utilizzo entro le 24 ore prodotto non interventi di
(GMP) preparazione pulizia, protezione
successive. Pulizia idoneo, utilizzo dei manutenzione
alimenti
attrezzature e ambiente prodotti scongelati (scheda n°1, 2)
secondo protocollo nelle 24 ore
successive.
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LIMITI MISURE
FASE PERICOLO MISURE PREVENTIVE CONTROLLO REGISTRAZIONE
CRITICI CORRETTIVE
Prolungare i tempi
di lievitazione, Controllo visivo e
Igiene del personale e Verifica T° con predisporre registrazione non
Proliferazione T° e tempi di lievitazione
delle attrezzature, termometro e intervento di conformità
LIEVITAZIONE ricontaminazione secondo GMP e i dati
rispetto delle controllo visivo per manutenzione delle Registrazione degli
(GMP) microbica crociata, storici acqusiti,
procedure di lievitazione attrezzature, interventi di
fisico e chimico addestramento personale
lievitazione impasto eliminazione dei manutenzione
prodotti non (scheda n°1, 2)
conformi.
Correggere
l’esposizione al
calore e prolungare Controllo visivo e
Verifica T° con
T° e tempi di cottura i tempi di cottura, registrazione non
termometro e
Sopravvivenza secondo GMP e secondo le predisporre conformità
COTTURA T°>75°C al cuore del controllo visivo per
microbica indicazioni della scheda intervento di Registrazione degli
(CCP) prodotto rispetto GMP mutamento
persistenza tossine tecnica dell’attrezzatura, manutenzione delle interventi di
caratteristiche
addestramento personale attrezzature, manutenzione
organolettiche
eliminazione dei (scheda n°1, 2)
prodotti non
conformi.
Idonee condizioni
igieniche locali,
attrezzature e
Ripristino corrette Controllo visivo e
Conservazione in personale, controllo
Proliferazione, condizioni di registrazione non
ALLESTIMENTO frigorifero dei prodotti T° di conservazione e
ricontaminazione pulizia e conformità
ESPOSITORI, deperibili sino momento T° ambiente, non
microbica da manutenzione, Registrazione degli
SCAFFALI E dell’utilizzo, conservare a Controllo visivo in
oggetti e da addestramento interventi di
VENDITA rispetto procedure di temperatura continuo delle
presenza personale manutenzione
PRODOTTI GMP da parte del ambiente per più procedure
di corpi estranei conservazione delle In caso di ritiro
personale, accurata di 30 minuti, riporre
fisico preparazioni nelle prodotto, compilare
(GMP) pulizia di ambiente e in
condizioni le rispettive schede
attrezzature frigorifero fra 0 e
opportune (scheda n°1,2,3,4,5)
+4°C
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SEZIONE III
• IL PERSONALE
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Il responsabile dell’industria alimentare deve assicurare il controllo igienico degli addetti e il loro
addestramento in materia di igiene alimentare.
Il responsabile dell’autocontrollo dovrà periodicamente compilare e tenere a disposizione una
scheda di sorveglianza inerente il corretto comportamento igienico sanitario degli operatori
addetti alla manipolazione e vendita dei generi alimentari.
Inoltre, la dotazione necessaria allo svolgimento dei compiti assegnati viene opportunamente
annotata.
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• Non indossare anelli orologio, bracciali collane ecc. perché possono favorire la presenza
dei microbi o cadere negli alimenti
• Proteggere adeguatamente tagli e ferite
• Utilizzare un copricapo che contenga tutta la capigliatura
• Indossare abbigliamento e scarpe da lavoro puliti e cambiare il grembiule ogni volta che
appare sporco e almeno ogni giorno
• Fare uso di mascherina in caso di raffreddore o mal di gola e quando effettua lavorazioni
particolari che ne indichino l’opportunità (p. es. preparazioni a base di uova )
• Non fumare, assaggiare il cibo con le dita, parlare, tossire, starnutire sugli alimenti
• Utilizzare correttamente l’armadietto individuale e mantenere in ordine lo spogliatoio
• Rispettare scrupolosamente le procedure impartite dal responsabile dell’Autocontrollo
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2.3 COTTURA:
• La cottura deve essere effettuata in modo tale da preservare al massimo il valore nutritivo
degli alimenti
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• La cottura serve a rendere commestibile e salubre l’alimento. Per questo motivo tempi e
temperature devono essere adeguati al tipo e dimensione della preparazione da cuocere
2.4 SCONGELAMENTO:
Porre il prodotto a scongelare in frigorifero nelle 24 ore precedenti l’utilizzo
• Utilizzare entro le 24 ore successive allo scongelamento
• Non ricongelare il prodotto
• Non scongelare a temperatura ambiente per non permettere l’eventuale crescita di
microrganismi presenti nell’alimento
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SCADENZIARIO
DATA DI
COGNOME NOME QUALIFICA SCADENZA RINNOVO SCADENZA RINNOVO
NASCITA
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I motivi di contestazione e il reso della merce sono sempre registrati sulle apposite schede.
Se in seguito al controllo un prodotto risulta non idoneo, questo viene identificato con un
cartellino e collocati in apposita area o scaffalatura, in attesa di essere reso al fornitore.
La merce viene ritenuta conforme e dunque acquistata e /o accettata solo al superamento dei
seguenti controlli:
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2 LISTA FORNITORI
SOCIETA’ DATA
TIPOLOGIA DI PRODOTTO
INSERIMENTO INDIRIZZO TEL.
FORNITO
FORNITORE
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Data …………………….
Al fine di poterVi inserire tra i nostri fornitori qualificati di prodotti alimentari, Vi richiediamo la
documentazione attestante la Vostra ottemperanza ai dettami dell’attuale normativa in materia di
igiene e sicurezza alimentare cogente.
Distinti saluti
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Le buone condizioni igieniche si ottengono creando una situazione sfavorevole allo sviluppo dei
microbi (tenere asciutto, tenere pulito, controllare la temperatura) o al loro ingresso per mezzo
degli abituali vettori (insetti, animali, polvere, personale etc).
E’ quindi intuibile la necessità di eseguire in corretta successione di tutti quegli interventi che
hanno lo scopo di rimuovere lo sporco visibile e non visibile e ridurre la presenza dei germi da
ambiente, superfici e attrezzature. Le operazioni che servono a tale scopo sono: pulizia e
detersione, cui segue per ottenere una completa sanificazione, la disinfezione.
Per pulizia s’intende la rimozione meccanica dello sporco visibile e dei residui delle lavorazioni
(farina, briciole, incrostazioni, etc) dalle superfici, ottenuta con l’utilizzo di scope, aspirapolvere
e strofinacci.
La detersione si ottiene utilizzando sostanze chimiche (detergenti) diluite in acqua, che facilitano
la rimozione della polvere e dei residui organici (grasso, proteine, ecc.) adesi alle superfici.
• sgrassanti (sostanze alcaline che costituiscono la quasi totalità dei detersivi) per superfici,
stoviglie, pentolame, strumenti vari, ecc.
• prodotti abrasivi (contenenti sali minerali) per la rimozione di sporco fortemente adeso su
forni, lavelli, stoviglie
• saponi per la pulizia della persona e per il lavaggio delle mani
La disinfezione si ottiene con l’uso di sostanze chimiche in grado di uccidere i microbi, o con
mezzi fisici (calore umido o secco).
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Le attrezzature meccaniche che entrano in contatto con gli alimenti sono accuratamente lavate
dopo ogni utilizzo e sanificate al termine di ogni giornata lavorativa.
Per l’asciugatura delle superfici lavabili e per asciugare le mani durante la fase di lavorazione si
utilizza carta mono uso.
Le operazioni di pulizia degli ambienti si svolgono secondo le seguenti fasi operative:
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ESPOSIZIONE E
VENDITA
rimuovere la polvere lavare
Pavimenti
con detergente 2 volte al dì
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Un’insidia grave per la conservazione degli alimenti è costituita dagli insetti, le cui larve possono
alterare fino a distruggere completamente le derrate alimentari.
La presenza di larve di insetti negli alimenti, oltre a renderli inutilizzabili, può essere la causa
della trasmissione di alcune gravi malattie.
Le blatte (scarafaggi) sono gli insetti che con maggiore probabilità infestano magazzini e depositi
e locali di produzione degli alimenti creando situazioni di pericolo igienico grave. Sono insetti
con caratteristiche particolari: rifuggono la luce, preferiscono vivere in luoghi caldi, amano
l’umidità, mangiano di tutto e sono diffusi praticamente ovunque.
La femmina della blatta depone preferibilmente le sue uova tra i rifiuti di sostanze organiche;
pertanto, un ambiente di lavorazione o un deposito sporco e una gestione disattenta dell’igiene
creano automaticamente le condizioni ideali per lo sviluppo di questo insetto.
La lotta agli scarafaggi inizia, quindi, prima ancora della disinfestazione con sostanze aggressive,
con un’ accurata pulizia che elimini sistematicamente dall’ambiente i residui delle sostanze
alimentari. Nei casi in cui è necessario adottare sostanze chimiche specifiche è bene tenere
presente che questo intervento deve essere protratto per un periodo sufficiente ad eliminare
qualsiasi possibilità di riproduzione degli insetti. Una disinfestazione efficace non è quindi mai
breve. Le sostanze più usate hanno un effetto tossico molto elevato dovuto ai componenti (esteri
fosforici e carbammati) in grado di colpire questo insetto particolarmente resistente grazie alla
sua struttura coriacea. L’impiego di questi presidi deve essere effettuato nei periodi di chiusura
dell’attività, da personale specializzato e nel rispetto rigoroso delle disposizioni per il loro uso.
Soprattutto è essenziale evitare ogni possibile contaminazione degli alimenti con questi prodotti
che sono molto tossici anche per l’uomo.
In via preliminare è necessario individuare i luoghi di maggiore infestazione e le eventuali vie
d’ingresso degli insetti: queste vie d’accesso possono essere opportunamente sigillate con
reticelle metalliche a maglia molto fine o sigillando fori e fessure anche attorno al passaggio di
fili o tubazioni.
La mosca è l’altro insetto che tende ad infestare i locali adibiti alla conservazione e preparazione
di alimenti.
Il pericolo è legato, alla deposizione delle feci sulle superfici e anche sulla cute dell’uomo.
Le feci della mosca possono contenere diversi microrganismi pericolosi fra cui salmonella, con
grave rischio di contaminazione dei prodotti alimentari.
Le mosche possono essere combattute con gli stessi criteri degli scarafaggi ma il loro ritorno è
assai più facile se non vengono predisposti accorgimenti specifici come ad esempio, zanzariere
alle finestre, insettifughi al piretro e mantenendo chiusi i contenitori per i rifiuti.
I roditori (topi e ratti) sono il terzo grande nemico dell’igiene nella ristorazione.
Ne esistono di varie specie, si adattano ai diversi ambienti con particolare facilità.
I roditori costituiscono un grave pericolo per la salute dell’uomo essendo in grado di
trasmettergli molte malattie infettive.
I sistemi di lotta ai roditori (topi e ratti) sono numerosi ma spesso inefficaci, per la resistenza
crescente che il loro organismo presenta alle diverse forme di veleni.
E’ evidente che i rifiuti e i depositi degli alimenti attirano i topi in cerca di cibo.
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E’ anche utile individuare le entrate attraverso le quali i topi si insinuano nei locali e procedere
alla loro chiusura.
2 PREVENZIONE
La prevenzione contro gli insetti e i roditori si attua attraverso:
Il monitoraggio degli infestanti è molto utile per rilevarne la presenza e i focolai d’infestazione.
Si attua eventualmente con trappole alimentari o a ferormoni, bande adesive, o ricercando le
tracce della presenza degli infestanti con l’osservazione visiva.
Il controllo è affidato al titolare della struttura che localizza le trappole per i roditori sull’apposita
planimetria, mantiene le schede tecniche e di sicurezza dei prodotti utilizzati e nel caso di attacco
registra lo stesso sulla scheda di non conformità ( scheda n°1).
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1 RINTRACCIABILITA’
Nel caso pervenga segnalazione da parte dell’Autorità preposta o da un fornitore che un prodotto
alimentare che potrebbe essere detenuto presso l’esercizio non risulta conforme ai requisiti di
sicurezza ( o si abbia comunque sospetto che potrebbe non risultare conforme a detti requisiti),
si provvederà immediatamente:
1) A verificare l’effettiva presenza della merce presso l’esercizio accertando l’eventuale
corrispondenza dei dati che caratterizzano i prodotti detenuti ( in particolare il lotto di
appartenenza e TMC o data di scadenza) a quanto oggetto di segnalazione
2) Ad accantonare la merce oggetto di segnalazione- se rinvenuta presso l’esercizio- in
uno spazio dedicato del deposito ( oppure, nel caso di prodotti deperibili, in una delle
apparecchiature frigorifere disponibili) apponendo un opportuno cartello che riporta la
dicitura “ Merce non in vendita – Ritirata dal mercato”. La merce di cui trattasi dovrà
intendersi posta a disposizione del fornitore per l’eventuale ritiro o dell’Autorità
competente (ATS)
Nel caso in cui sussista fondato motivo- sulla base di criteri derivanti dalla propria esperienza o a
seguito di segnalazione da parte dei consumatori – che uno dei prodotti alimentari
commercializzato presso l’esercizio possa essere ritenuto non conforme ai requisiti di sicurezza-
si provvederà a dare tempestiva comunicazione all’Autorità competente e se del caso al
fornitore.
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“Panetteria”
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“Panetteria”
Per verificare l’efficacia delle operazioni di pulizia e sanificazione e dunque la validità dei
metodi adottati, è previsto un controllo periodico da parte di un laboratorio esterno, e in dettaglio
n. 1 volta/anno rispetto a
Qualora i risultati ottenuti risultassero superiori ai limiti indicati, la validazione non si riterrebbe
efficace e le procedure di manipolazione, trasformazione così come il piano delle attività di
pulizia verrebbero riviste.
Inoltre 1 volta/5 anni si conduce l’analisi microbiologica dell’acqua fornita dal pubblico
acquedotto e utilizzata in laboratorio per le preparazioni realizzate.
I parametri analizzati sono:
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• PIANO DI AUTOCONTROLLO
• PLANIMETRIA
• ELENCO DEI FORNITORI AGGIORNATO
• SCHEDE DI CONTROLLO COMPILATE CON LA FREQUENZA INDICATA
• DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI
Le schede vanno compilate con la frequenza indicata e archiviate dal responsabile dell’
autocontrollo; per un periodo corrispondente alla vita delle attrezzature e degli impianti, quelle di
registrazione degli interventi di manutenzione, per un anno le restanti.
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Scheda n°1
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Data chiusura non conformità ____________________
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Scheda n° 2
SCHEDA MANUTENZIONE
SCHEDA MANUTENZIONE
ATTREZZATURA
ZONA
MESE (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11) (12)
ANNO_____
TIPO INTERVENTO
DATA DITTA ESECUTRICE
Descrizione
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Scheda n° 3
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Data chiusura non conformità ____________________
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Scheda n° 4
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Data chiusura non conformità ____________________
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Scheda n° 5
Lotto:
Fornitore:
Confezione:
Data di scadenza:
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