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SCRITTO DA CARLO
CATEGORIA: TECNICHE DI BASE
PUBBLICATO: 30 MAGGIO 2017
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PRATICA/9-TECNICHE-DI-BASE/54-PIZZA-ROMANA-IN-TEGLIA-
TEORIA-E-TECNICA
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In queste ultime due settimane abbiamo lavorato per mettere a punto una ricetta, o
meglio un metodo, per preparare in casa la mitica pizza in teglia alla romana. Detta
anche focaccia romana, questa pizza in teglia è ottima sia con solo olio, sale in grani e
rosmarino, in questo caso nella capitale la si chiama pizza bianca, sia farcita.
Per essere buona, per essere la vera pizza in teglia romana è necessario che la pizza sia
molto lievitata, con alveoli grandi. La pasta è alta dal centimetro e mezzo ai due circa e
non ha una struttura panosa con alveoli piccoli ma poco impasto che quasi serve solo a
separare le bolle. In questo modo, in realtà, la pizza è leggerissima poiché la quantità di
impasto per fetta è davvero poco. L'impasto inoltre non deve essere gommoso ma
morbido e non friabile.
L'obiettivo è chiaro. Essendo complesso però è più semplice scomparto in obiettivi più
semplici:
Vediamo di capire perché le caratteristiche della pizza romana in teglia, che abbiamo
elencato all'inizio e che rappresentano il nostro SCOPO, implicano questi quattro
obiettivi.
Tenete presente che su prodotti simili ci sono grandi Chef che si sono costruiti un nome
e anche una piccola fortuna. Un'ottima pizza in teglia romana, con farcitura e
condimento di prima qualità, è venduta al dettaglio a quasi 30€/kg. Conoscere i segreti
di un prodotto del genere vi da la libertà di poterlo preparare come e quando volete
comodamente, o quasi, a casa vostra.
Dopo questa trattazione teorica vi rimando alla ricetta sintetica che ovviamente
ripropone nei passaggi alcuni degli aspetti pratici che abbiamo approfondito in questo
articolo.
Buona pizza.
SCRITTO DA CARLO
CATEGORIA: PIZZA
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PIZZE-E-FOCACCE/60-PIZZA-ROMANA-IN-TEGLIA-LA-RICETTA
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Vi proponiamo due versioni, una con pasta madre, e l'altra con lievito di birra
compresso. Entrambe prevedono una maturazione di circa 24 ore ed il tempo di
impastamento e puntatura. Regolate quindi per bene i vostri tempi e, nel caso di utilizzo
della pasta madre, calcolate anche il tempo necessario per almeno un rinfresco con
relativa fermentazione.
Ingredienti
(In alternativa) Lievito di
3g
birra
Sale fino 12 g
Olio E.V.O. (opzionale) 10 g
Farcitura q.b.
La semola di grano duro vi servirà per poter stendere l'impasto. Se ne usa una buona
quantità poiché l'impasto è molto appiccicoso.
Per la farcitura lasciamo spazio ai vostri gusti e alla vostra fantasia.
Procedimento
Per questo impasto utilizziamo la planetaria. Partiamo con il gancio, inserendo tutta la
farina e la pasta madre (o il lievito di birra sbriciolato) e quando il composto diventa
omogeneo, inserendo in tre o quattro volte circa i due terzi dell'acqua totale, inseriamo
la frusta a foglia per finire di incorporare i liquidi. L'impasto termina con il sale e se
volete aggiungerlo, io non lo metto, l'olio. L'olio a aggiunto alla fine e pochissimo alla
volta per non far cedere l'impasto.
La difficoltà di questa lavorazione sta tutta in questa fase di impastamento.
Preferiamo pertanto inserire qui accanto il video integrale d'esempio, anche se un po'
lungo, per permettervi di rendervi conto dei tempi di inserimento e soprattutto delle
velocità di impastamento. L'impastatrice utilizzata è una kenwood chef, un modello di
base. Ha un regolatore di velocità che va, in modo continuo, da MIN a 7, quindi con 8
livelli totali. Come potete vedere dal video, durante la seconda parte, quella con la
foglia, si inserisce l'acqua pochissimo alla volta. Ad ogni inserimento si riduce la
velocità, si versa l'acqua, e poi pian piano si aumenta la velocità per fare in modo che
l'acqua sia assorbita tutta, senza che l'impasto abbia modo di rilassarsi sul fondo della
ciotola o staccarsi dalla foglia. All'inizio, quando l'impasto è mediamente idratato, per
ottenere questo risultato oscilliamo tra la velocità 1 (quando si versa l'acua) e la velocità
4 (quando è tutta assorbita e siamo pronti a riabbassarla per il successivo inserimento).
Man mano che l'impasto viene idratato, queste velocità aumentano entrambe, ovvero la
velocità a cui si riduce per versare alla fine sarà 4 e quella a cui si arriva per incorporare
l'acqua sarà 7 (il massimo). L'impasto in tutto dura circa 15 minuti ed è importante non
eccedere per non salire troppo di temperatura o comunque superare la stabilità
dell'impasto poiché si rovinerebbe il glutine. Vi consiglio di guardare con attenzione il
video, fare caso all'acqua versata sul lato destro della ciotola e alla velocità di rotazione
in relazione anche ai tempi e alla consistenza dell'impasto.
Queste pieghe sono molto efficaci per rinforzare la maglia glutinica e chiuderel'impasto.
Terminate le pieghe, con l'aiuto di un tarocco, pirlate l'impasto in modo da formare una
pallina dalla superficie liscia.
Ottenuta la pallina, fatela riposare coperta con una ciotola per mezz'ora, poi ripetete sia
le pieghe che la pirlatura e lasciatela ancora riposare mezz'ora.
Finito il riposo date un ultimo giro di pieghe e pirlatura e mettete l'impasto in un
contenitore stretto, con il fondo leggermente oleato. Coprite con pellicola e mettetelo
nel frigorifero. L'impasto dovrebbe stare a circa 10-12°C (per noi la parte più calda del
frigo ovvero il ripiano in altro).
Se avete usato la pasta madre lasciate l'impasto per circa 15 ore, altrimenti per il lievito
di birra andranno bene 21-22 ore.
Nel caso di lievito di birra saltate questa fase e andate alla stesura. Nel caso di pasta
madre trasferite il contenitore in un ambiente caldo a 27-28°C (è importante non
superare queste temperature) e lasciatelo fino a quando l'impasto non ha raggiunto due
volte e mezzo il volume iniziale. Ci vorranno dalle 5 alle 7 ore in base alla forza del
vostro lievito.
Per la stesura in teglia, cospargete con abbontante semola il piano di lavoro. Fateci
cadere sopra il vostro impasto. Fate tutto con estrema delicatezza per non sgonfiare
l'impasto. Cospargetelo tutto di semola per non lasciare parti umide e appiccicose
scoperte. Delicatamente con le mani accarezzatelo per rimuovere la semola in eccesso.
Trasferite l'impasto sulla teglia precedentemente spennellata d'olio (un velo d'olio
invisibile).
Infornate nel ripiano centrale del forno. Dopo i primi 10-15 minuti di cottura aprite lo
sportello del forno per un paio di secondi per far uscire il vapore. Ripetete questa
operazione ogni 5 minuti fino a completa cottura della vostra pizza.
Se siete interessati alle ragioni che stanno dietro a questo procedimento leggete il nostro
post di approfondimento Pizza romana in teglia: teoria e tecnica.