Sei sulla pagina 1di 4

COMUNICAZIONE VISIVA

martedì 22 febbraio 2022 12:03

IMMAGINE => è UN LINGUAGGIO (intenzione, regole)


FOTOGRAFIA => scrittura di luce
visivo, tutti i tipi di immagine non distinti al loro interno. L'immagine ha assunto un ruolo fondamentale, si comunica per i mmagini.
IMMAGINI FOTOGRAFICHE => prese dalla realtà non prodotte dall'immaginazione dell'uomo. POST FOTOGRAFIA => si riferisce all'er a della multimedialità e della connessione
propria della digitalizzazione. Usi della fotografia, nuovi fenomeni (fake news, meme).

1) SOMIGLIANZA; a chi assomiglia?


Prima impressione nell'osservare un'immagine: molti meccanismi sono divenuti automatici
• 1839, anno ufficiale adottata per la fotografia. In quest'anno l'accademia di Francia, a Parigi, attribuisce il brevetto di questa invenzione a Louis Jacque Mandè Daguerre.
Inizialmente il rapporto con questa invenzione fu un'ammirazione magica a questa nuova scoperta. La prima raccolta di immagini si chiama the pencil of nature, anche definito
l'autoritratto della natura. (dagherrotipo)
• Lo scatto di una foto veniva elaborato in venti minuti, inizialmente la fotografia era una arte borghese e consisteva in un rito scandito da passaggi ben scanditi, ed in questa
nuova classe sociale che la fotografia trova la massima espansione. Dal dipinto si passa al ritratto fotografico. Il modo in cui si fa fotografare il borghese è in base a modelli
iconografici codificati dalla pittura, nelle medesime pose dei ritratti pittorici. L'obbiettivo è che venga restituita un immagine rappresentativa della classe sociale. Il fatto di
mantenere la posa per venti minuti lo dimostra bene la prima immagine della storia, scattata a parigi dove si nota solo una persona che si fa lucidare le scarpe. Inoltre gli occhi
e in particolare il bulbo oculare è impossibile mantenere fermo per troppo tempo e causava un effetto curioso e distorto al risultato finale. Per questo motivo il viso risultava in
modo serio. Esistevano degli appoggi appositi per i soggetti ritratti.
• Posare significa stare immobili ma la mente continua a muoversi.
• Il modello (borghese) fino agli inizi dell'800 trova nella fotografia lo strumento di liberazione, fin quando subordinata all'aristocrazia seguivano il modello aristocratico dei ritratti
ma mediante la fotografia. Nuovo modello borghese che comincia a disegnare la propria immagine che diventa modello per tutta la classe sociale. Modello sia sociale che
morale. C'è sempre una posa in ogni fotografia. Inquadrature => potenza stessa dell'immagine.
• Con l'avanzamento tecnologico della macchina fotografica, la stessa si diffonde tra fotografi ambulanti. I lavoratori che lavorano posano con strumenti di lavoro, un aspetto
importante che permette di contestualizzare l'immagine, al contrario viene decontestualizzata quando presenta la caratteristica fondamentale lo sfondo bianco per evidenziare
ciò che si riprende. Decontestualizzare vuol dire isolare ma in un determinato modo.
• REALISMO 800centesco (Courbet ha teorizzato il realismo francese). Regolarmente il realismo è una corrente ricorrente, ciò perché è cambiata la realtà => preoccupazione di
fronte ad un cambiamento si chiedono cos'è la realtà adesso.
• La diminuzione del tempo di posa si inizia a pensare di essere in grado di cogliere la verità ossia la spontaneità e l'autenticità. Sono comunque qualche secondo di
elaborazione, nel corso della storia ciò che all'inizio si presenta in maniera dilatata ora si restringe sempre più.
• La fotografia è un tempo. La convinzione realistica dell'epoca si traduce nella fiducia della spontaneità dell'immagine.
• Doppia morale del borghese => a livello di immagine pubblica e privata le posture variano.
• Nadar, fotografo che ha ospitato nel suo atelier la prima mostra degli impressionisti. Temperamento artistico. Somiglianza interiore/intima nella fotografia (FISIOGNOMICA=>
disciplina che schedò le espressioni), per catturare ciò non lo metti in posa il personaggio, entri in empatia con lo stesso. In questa maniera il fotografo deve cogliere
quell'aspetto per essere tale.
• IMPRESSIONISMO vedere altri aspetti. La risposta in pittura ai cambiamenti introdotti dalla fotografia. La rappresentazione/mimesi della realtà avviene nella fotografia mentre
il pittore apporta un significato soggettivo alla rappresentazione, vedendo le cose, piuttosto che guardandole.
• Disderi, fotografo francese, inventa un procedimento nuovo: dividere una lastra fotografica in più parti (formato tessera), oltre al vantaggio di avere più fotografie si dividono
anche i costi. La stampa risulta più piccola e dunque più maneggevole. Nascono nuovi usi dell'immagine fotografica. L'uso finale dello scatto cambia l'immagine stessa. La
diversità delle posture e l'immagine una dopo l'altra per automatismo rappresenta una raffigurazione di un racconto.
• La foto dentro la foto, dal momento in cui si realizza che la fotografia invecchia.
• Pose trasgressive al modello, come le attrici che rappresentavano sia loro stesse che il personaggio che interpretavano. Ciò rappresenta un problema perché gli attori vengano
identificati nello stesso ruolo. E non solo gli attori ma tutte le persone che lavorano nel mondo dello spettacolo e di conseguenza le persone iniziano a capire che è possibile
costruirsi una maschera/personaggio.
• COLONIALISMO la borghesia si arricchisce nel periodo dello sfruttamento delle colonie. I territori e le persone abitanti nelle colonie vengono sfruttati. Sentimento esotico=> 1)
vedere il territorio al di fuori/diverso dal nostro, natura come concetto che cambia 2) libertà di agire e di comportamenti ritenuti fuori legge o comunque trasgressivi. Le donne
colonizzatrici venivano rappresentate semi-nude o con la sigaretta e soprattutto in orizzontale. Il principio base della pornografia: mostro ma non tutto, accendo solo il desiderio.
Cosi come i colonizzatori venivano rappresentati in posizioni umilianti. RAPPRESENTAZIONE ORIZZONTALE => modalità per restituire l'aspetto di essere succube.
Esasperazione "scientifica" del colonialismo si unisce alla fisionomia pretendendo di diventare una disciplina scientifica a se stante basata sulla misurazione. Da qui scaturisce
l'ideologia delle razze.
• Medium=> insieme di regole che comportano conseguenze. Problematiche riguardo la fotografia:
Fotografia come medium borghese;
• Le fotografie velano un ideologia
• Fisionomica; foto come mezzo efficace di studi scientifici in particolare per le espressioni facciali. (A. Tounachon, fratello di Nadar).
• DIDASCALIA => interpretabilità dell'immagine
• Gli studi impostati in maniera scientifica trovano un applicazione determinante (documento di identità). La somiglianza diventa una prova dal punto di vista giuridico.
• Alphonse Bertillon, effettua una schedatura per la segnalazione descrittiva scomponendo parti del viso e confrontandole.
• Anni 20/30 del 900, August Sander si era costruito uno schema di come poteva essere classificata l'umanità in base a variabili socio-demografiche.
• Colonialismo => "altro" inteso anche come altro interno (freak), fuori dall'ordinarietà.
• La fotografia rende visibili certe questioni che non erano accettate nella società fino all'800 (corpi sproporzionati), e cosi facendo mostra immagini nuove in quanto mette in
risalto ciò che veniva nascosto. L'immagine è basata su modelli e categorie mediatiche, estetiche e culturali che incidono sulla percezione dell'immagine. Le mostruosità
risiedono nel corpo e nella mente (malati di mente), questi ultimi iniziano ad essere studiati. Esemplare sono le ISTERICHE, studiate a Parigi in particolar modo dal fotografo
Charcot. L'immagine diventa centro dell'allargamento degli studi psichici e anatomici. (CULTURA VISUALE)
• 1896, RAGGI X. Ludwig Zehnder, radiografia di un corpo umano. Onde che attraversano determinate sostanze. Fenomeno luminoso rivoluzionario.
• 1986, L'aura di un'anima sensibile, Baraduc. Idea di un energia unica pervasiva (ectoplasmi, fantasmi, spiriti).

2) MORTE E GUERRA;
• Rappresentazione della morte nella fotografia. Effetto fortemente realistico.
• 1885, Victor Hugo sul letto di morte di Nadar. Il corpo è illuminato da dietro, come se il corpo emanasse luce per sottolineare la personalità della persona fotografata, come per
ritrarre l'anima del morto.
• Prima della fotografia vi erano due tipi di immagine di morto
○ Calco con il gesso (per le persone famose), impronta del volto
○ Dipinto
• La fotografia è lo stesso un calco (della luce).
• Immagine della sacra sindone, oggetto particolare impronta chimica tra oggetto e supporto non è effettivamente una fotografia ma è come se lo fosse. Esistono immagini che
sono sacre e dunque il rapporto con esse sono speciali.
• La fotografia è sia un'icona che un indice (distinzione semiotica); distinzione basata tra rapporto segno e referente.
ICONA: la stessa parola può essere caricata di diversi significati ma in questo ambito è quel segno che ha con il referente un rapporto di somiglianza. Le immagini sono icone
per eccellenza.
INDICE: tipo di segno che ha con il referente un rapporto di causa-effetto. Il referente lascia il segno (impronta, orma). Gli indici sono veritieri.
SIMBOLO: tipo di segno che ha con il referente un rapporto puramente convenzionale.
La fotografia ha la caratteristica di entrambe i primi due segni. Lascia l'impronta luminosa. Fiducia all'immagine fotografica che è oggettiva.
Dal punto di vista dell'osservatore nel momento in cui si osserva un indice si passa direttamente al PROCESSO (processualità: corrente interpretativa delle immagini) da cui
deduco il suo significato.
La sacra sindone: immagine di vittima di violenza brutale.
• VIOLENZA/ GUERRA
Pop art: meccanismo analitico il cui rapporto è rivelatore di diverse questioni.
I reporter di guerra scattano immagini di campo dopo lo scontro, senza soggetti morti. L'immagine si costruisce perché è sempre un ritaglio dello spazio e del tempo. La
fotografia taglia.
Prima e vera foto di violenza: felice beato, 1862.
teoria degli spettri => popolazioni primitive non volevano essere fotografate perché pensavano catturasse uno spettro. Il taglio è un taglio effettivo.
Weegee=> fotografo di cronaca nera con l'ambizione di essere il primo ad arrivare sulla scena, anche per cogliere l'arma fumante, il più possibile vicino all'evento. Shoot =>
scatto/sparo.
Robert Capa => fotografo più famoso in questo ambito, la guerra civile spagnola, ispiratore della figura della finestra sul cortile di Hitchcock. Efficacia dell'immagine che
potrebbe essere costruita ma rende comunque come realtà. (futuro anteriore => istante, immagine di ciò che sarà dopo). Famoso anche per immagini di un'altra guerra: lo
sbarco in Normandia (1944). Le sue foto sono mosse, sfocate, non oggettive (non documentare, non informative) bensì autentiche e in più si aggiunge l'aspetto dell'

COMUNICAZIONE VISIVA Pagina 1


sbarco in Normandia (1944). Le sue foto sono mosse, sfocate, non oggettive (non documentare, non informative) bensì autentiche e in più si aggiunge l'aspetto dell'
immersività, essere nella scena. Nelle immagini mosse il tempo si dilata è come se ci fosse movimento.
Immagini dei campi di concentramento dove qualsiasi caratteristica del nostro oggetto è portato al limite. Sono immagini completamente nuove.
Les Miller => fotografa di reportage. Queste categorie che si danno per acquisite e scontate, portate al limite si spostano sempre più in la. Altro grande evento scattato sono le
due bombe atomiche. Immagini completamente inimmaginabili. La bomba atomica come grande flash, esplosione enorme che ha scattato e distrutto tutto ciò che aveva
intorno. Concetto di autodistruzione del genere umano.
Guerre del Vietnam; prima guerra mediatizzata, fotografi e reporter seguivano l'esercito e riprendevano tutto quanto. Mediatizzata significa che in termini di immagini veniva
documentata giorno per giorno.
-immagine televisiva, diffusione di immagini in movimento rispetto a immagini ferme. Nasce qui un confronto tra immagine fissa e in movimento.
Assuefazione=>grado di attenzione , commozione e partecipazione cala fino all'abitudine dell'osservazione di tale immagini. I media per ricatturare l'attenzione
dell'osservatore devono trovare sempre nuove modalità, come aumentare la dose visiva, comunicativa, informativa.
L'immagine ferma ritrova una sua potenza iconica, efficacia visiva dell'immagine capace di trattenere l'attenzione, capace di farti capire delle cose.
Invenzione simbolica della fotografia: non restituisce più la realtà della guerra ma calca di significato alcune situazioni che si presentano come dipinto quasi con posizioni che
rimandano anche a delle iconografie religiose. Da qui anche le immagini a colori.
Guerra del golfo (1990-91) immagini prese da lontano di notte ma introducono una nuova estetica.
GUNTHERT; famoso caso di Abu Grahib. Con scandalo di Abu Ghraib si intende una serie di violazioni dei diritti umani commesse contro detenuti nella prigione di Abu Ghraib
in Iraq da parte di personale dell'Esercito degli Stati Uniti e della Central Intelligence Agency, durante gli eventi della guerra in Iraq iniziata nel marzo 2003. Strane foto scattate
in una prigione militare per presenti terroristi islamici, immagini di torture mostruose. Immagini che hanno fatto la storia. Ricostruisce il fenomeno in modo dettagliato. Articoli di
denuncia, a partire da questo momento le immagini e le notizie dilagano. Da documenti si sono trasformate in icone, immagini che possiedono una tale notorietà e
autorevolezza visiva ricercate. Le fotografie sono file digitali a bassa definizione spediti dai militari ad amici o parenti scattate con il cellulare. L'immagine digitale per sua
manipolabilità non aveva mai avuto credibilità. Le immagini sono considerate veritiere per il contesto in cui sono inserite. Prima di essere diffuse sono state usate come prove in
un processo. Sono le prime immagini digitali ad essere considerate veritiere.
I processi sono importanti perché mostrano i meccanismi mediante i quali mostrano come un'immagine diventi efficace e celebre. Alcune delle immagini hanno una potenza
iconografica senza filtri, anche una sola immagine può rimandare ad un periodo storico preciso.
"tutti giornalisti?" rivista francese nella cui copertina vi è un immagine emblematica di una nuova circolazione delle immagini che sbaraglia la professionalità.
Attentati alla metropolitana di Londra (7 Luglio 2015). Dopo l'evento la BBC cerca materiale di chi era presente all'incidente. Problema generazionale. La diffusione delle
immagini sono avvenute per l'intervento di alcuni di questi amici che si sono presi il tempo di elaborare queste immagini e diffonderle.
Creative commons (licenza e impostazione personale);
▪ Il passaggio dell'analogico al digitale segna anche il passaggio dal momento di produzione a livello di professionalità e tecnica alla trasmissibilità, la diffusione è
diventata più importante del prodotto stesso.
La bassa risoluzione, i flash che bruciano l'immagine sono la garanzia della veridicità e della spontaneità. E dunque è l'effetto che hanno.
Ultimi sviluppi della rappresentazione della guerra sono come quelle satellitari. Le immagini satellitari sono ultra digitali, sono sgranate perché è voluto ed è stato calcolato in
modo tale da non vedere un singolo individuo, per facilitarle l'attacco.
Ultimo aspetto è la guerra chirurgica, o guerra dei droni. In questo caso non c'è il fattore umano.
Il medium è il messaggio, non trasmette soltanto l'informazione in modo neutrale. Questo per specificare che non è semplicemente uno strumento ma possiede determinate
caratteristiche. Trasmette se stesso: il suo modo di trasmettere è il primo messaggio che struttura il nostro pensiero. Ciò significa che determina il tuo modo di pensare. I mezzi
di comunicazione di massa non hanno la possibilità di informare in senso piatto ma arrivano prima.
1.recuperare l'espressività dell'arte. L'espressività prevale sull'informazione.
Il fotoreporter non aveva accesso alla documentazione dunque passa dopo. Tracce: l'immagine di qualcosa che è passato. Le altre tracce su un altro piano della guerra sono le
ferite, le cicatrici sul terreno cosi come quelle sul corpo come dimostrare l'effetto totale della guerra che colpisce sia il pianeta che l'individuo. Inoltre si richiama in immagine
tutta la storia della rappresentazione della guerra.
• Kent Nich, accanto all'immagine della distruzione della guerra accompagna con le fototessere delle vittime;
Paolo Ventura; attua una modificazione post moderna in quanto rompe la separazione tra realtà e finzione. Ricostruisce l'immagine in studio.
• Joan Fontcuberta, ha inventato l'immagine fatta di immagini che si inseriscono al posto dei pixel con un programma che in base al colore ricostruisca l'immagine complessiva.
Le immagini sono prese da google scrivendo delle parole chiave riguardo l'argomento che si vuole trattare.

3) TEMPO;
Il tempo immobilizza: immobilità necessaria del modello. Il tema è quello della posa, ossia la questione di restare immobili che costringe ad assumere un'unica espressione e
mantenerla per un determinato periodo di tempo. Dunque l'espressione che risulta dei soggetti scattati è un espressione imbronciata. Inoltre tutti si ritrovano nella stessa
posizione che risulta la più utile a stare fermi. Questa rigidità dell'immagine si rompe man mano che il tempo di esposizione diminuisce.
La spontaneità del gesto è costruita in ogni caso. La discrepanza temporale. La fotografia ha messo l'uomo dinnanzi una riflessione sul tempo. Le fotografie sono sempre
immagine di un istante sicuramente passato. Nell'immagine fotografia si hanno sempre due temporalità intrecciate.
FUTURO ANTERIORE => ossimoro di due idee opposte (passato/futuro), anche in fotografia esiste.
Il tempo grazie alla fotografia è diventato argomento di nuova riflessione: dalla seconda metà dell'800 si inizia a riflettere sui suoi caratteri principali.
• IMPRESSIONISMO; nella fotografia è più affidabile rispetto alla pittura. Anche per la sua istantaneità perché è l'immagine del presente. IMPRESSIONE=> risultante di questa
dimensione temporale per la pittura inarrestabile in cui si chiamano in causa nuovi strumenti tra cui il più importante la memoria ricostruendo l'effetto di quel preciso momento.
L'argomento dell'impressionismo è la luce che è lo stesso argomento della fotografia. La luce è ciò che rende visibile.
• Differenza sequenza/serie. Ogni pluralità di immagini viene interpretata in modo temporale.
• Thomas John Bernardo, dalla foto si capiscono i meccanismi della pubblicità. Nel tempo entrano una serie di fattori come quello della aspettativa su cui si costruisce la nostra
immaginazione.
• Cronofotografia: fotografi che hanno concepito la scommessa di restituirmi lo svolgimento temporale di un azione o della realtà stessa. E quindi hanno inventato delle sequenze
fotografiche.
• Ci sono due modi di concepire il tempo:
1)misurabile; insieme di attimi uguali che si susseguono
2)vissuto; in pittura complicato da restituire mentre la fotografia introduce questa dimensione in più.
Memoria come dimensione del tempo ma non scientifico.
• FUTURISMO; nuovo modo di raffigurare il movimento e dunque il tempo. Il tempo è concepito come continuità dello spazio.
• L'immagine è sempre un immagine del passato. Arget fotografava le cose in via di sparizione.
• SURREALISMO; altra dimensione della realtà. La fotografia è un intreccio temporale, contiene più tempi. Rispetto alla discrepanza temporale che c'era tra nord e sud,
accentuata all'epoca. Nelle spedizioni al sud per studiare in divario temporale vengono spediti i primi fotografi. Nello stesso istante ci sono tempi diversi a seconda dello spazio.
• Nasce una generazione di fotografi di momenti speciali. Salomon scattava foto a insaputa per ottenere immagini spontanee e veritiere in modo tale che i soggetti non siano
consapevoli dello scatto e quindi non posano.
• Weegee nel tema del tempo che si intreccia con quello dello spazio cosi come Capa.
• Donna con occhiali, Lory. Lo sguardo che attraversa il tempo. Il tempo di realizzazione è un tempo significativo e significante.
• Nel momento in cui l'elaborazione della fotografia diminuisce è alla portata di tutti. Alcuni artisti hanno cercato di recuperare il tempo di sedimentazione dell'immagine, in quanto
qualità. Tutto contribuisce a dare significato alle cose.
• Bresson, istante decisivo => acme di un'azione, il punto culminante. Scegliere l'istante per scattare la foto, assieme all'inquadratura (dove e quando). Questo istante è
decisivo nella comprensione di ciò che è rappresentato. L'immagine del salto, una delle più famose, è il momento in cui è sospeso nell'azione. Oltre che decisivo è significante.
Si tratta di aspettare l'istante decisivo, ossia mettere in asse cuore, occhi e mente. Perché il tempo si allinea a quest'asse. Per questo motivo l'istante decisivo assume
significato. In questo istante tutte sembra disporsi in una geometria perfetta. Il fotografo coglie il momento in cui la realtà significa.
• Le linee della mia mano, è catturata una coincidenza. Le coincidenze scatenano un senso inatteso, anche paradossale. Robert Frank è un altro famoso fotografo, origine
svizzera. Gira gli Stati Uniti negli anni 50 del 900 e conduce un progetto per ritrarre gli americani.
• Parata 1955, immagine che sostituisce l'America reale, quella della gente comune. La bandiera che copre la donna affacciata, assistono a qualcosa per vedere un evento
significativo per la comunità, il significato è proprio lo sventolamento della bandiera. È un momento decisivo in un altro aspetto ma comunque un istante unico. L'attenzione del
fotografo rivela che è parte della scena e non solo spettatore.
• Post seconda guerra mondiale in Italia fiorisce il NEOREALISMO; ritratti di gente comune per restituire l'effettiva realtà, senza pregiudizi ideologici, senza schema mentale,
ritrarla in modo oggettivo. Barzacchi mostra come la realtà è affetta dal caso che possiede un suo significato: ognuno ne ha uno, non sono uniti da un unico significato. La
fotografia può cogliere questo mentre l'occhio no.
• Lo sguardo sulla realtà si sofferma anche sul lavoro. Es. le mondine di E. Pasquali. Nella foto sembra che stiano danzando. Oppure le facce dei minatori nella fotografia di F.
Patellani, che mostra la condizione dei minatori.
• Cogliere il significato della realtà solo se mi accosto a questa realtà senza che il pensiero del fotografo interferisca con l'immagine.
• W Eugene Smith, altro tipo di neorealismo la cui convinzione è quella che le immagini vengano costruite purché la loro immagine possa apparire più efficace. Il fotografo
reinventa la foto-narrazione, servizio fotografico in cui le immagini sono accompagnate con brevi didascalie che raccontano una storia attraverso una sequenza di immagini.
Qui il tempo diventa anch'esso narrativo. Tempo TRA le immagini. Tempo che nasce nella separazione delle immagini. Le immagini vengono disposte nello spazio in modo tale
che possa cambiare il rapporto tra un immagine ed un' altra.
• W Klein, utilizza lo zoom producendo degli effetti.
• N Jerry, stanza. Le varie parti dell'immagine sono separate ma raccontano una storia. È un fotomontaggio. È una scena simbolicamente ricostruita.
• D Michals, restituire un significato simbolico. Costruzione di mini racconti in loop. L'immagine è una trasformazione.
• Mario Cresci , ha raggiunto la notorietà con un reportage a Matera. La persona ritratta si muove, come se la faccia si cancellasse e diventasse trasparente. Caratteristica
peculiare della fotografia.

COMUNICAZIONE VISIVA Pagina 2


peculiare della fotografia.
• INCONSCIO OTTICO => come se la macchina avesse a sua volta un inconscio. Cresci ha fatto si che questo mosso nell'immagine acquistasse significato. Altra questione è
quella della memoria.
• Ferdinando Scianna, fotografo che nel bambino scattato vede già tratti del destino.
• PENSIERO METAFOTOGRAFICO/METARAPPRESENTAZIONE; raffigurazione della rappresentazione, trasforma la realtà in riflessione sulla fotografia stessa. Il linguaggio
ha la capacità di rispecchiare se stesso.
• Le immagini vanno interpretate come discorsi sull'immagine fotografica. È un arte concettuale.
• Douglas, serie sul tempo e spazio e altri elementi basilari per la definizione di un immagine. Queste serie fotografiche sono sempre accompagnate da un foglio che esprime il
concetto, tanto importante da essere firmato da un notaio per attestarne l'autenticità. Senza questo testo non si capirebbe l'intenzione del fotografo.
• C Boltanski
• CASUALITA'=> contrario di causalità. Serendipità è un altro modo di intendere la casualità. Ci sono due modi di intenderlo:
-errore
-felice casualità
• Nuovi programmi delle applicazione di post produzione permettono di fare nuovi fotomontaggi: specialità di J Pehleim , ha preso più immagini collassando il tempo in un'unica
immagine.

2) DALLO SPECCHIO AL SELFIE


• 1500 venezia, esperti nella lavorazione dello specchio. Unico e altro modo di avere un immagine di se oltre alla pittura. Particolare strumento che diventa il modello della
rappresentazione oggettiva della realtà, a differenza della pittura non manipola e non falsifica la realtà.
-IMMAGINE OGGETTIVA (MECCANICA), allo specchio
-IMMAGINE COSTRUITA (AD ARTE)
Nella pittura della seconda metà del 500 e gli inizi del 600, iniziano gli inganni percettivi.
Lo specchio nel suo fine non inganna ma l'uso che si può adottare lo porta ad agire. A seconda di come lo tieni riflette una cosa diversa.
• Esempi nella pittura Tiziano, Venere allo specchio e Veronese, sempre venere allo specchio. In questo caso lo specchio diventa immagine dell'esaltazione della bellezza,
incarnata nel nudo femminile.
• Anche la pittura come lo specchio riflette la bellezza e la definisce in quanto tale. Lo specchio è una realtà aumentata.
• Lo specchio non più piatto ma convesso che ottengono risultati opposti. Nel convesso si coglie più spazio perché assorbe più luce.
• Van Eyek nei coniugi Armolfini posiziona lo specchio sullo sfondo che riprende la schiena dei due personaggi e il resto della stanza, e in qesta parte della stanza c'è il pittore
stesso che si ritrae nel dipinto, Passaggio determinate è la scritta che rappresenta la firma ma in questo caso non immagine in quanto fatta ma come testimone della presenza
dell'artista stesso.
• Nel 600 il periodo barocco apporta un collasso di elementi che portano a sperimentare gli specchi alternando le due dimensioni del dentro e fuori.
• Clementina Hawarden e lo studio del vero, in pittura non si era notato questo effetto in fotografia invece è stato attuato più volte.
• L'immagine nello specchio non rispecchia la realtà, ma è uno specchio rivelatore, che mostra qualcosa al di la della realtà ma un sentimento interiore.
• Lo specchio riflette non i volti delle due persone ma il teschio.
• In "la ragazza che si riflette.." rivela due aspetti della ragazza. Un aspetto meta-linguistico è la luce che entra nella finestra intercetta un immagine e la proietta sullo sfondo.
• Manet riprende il riflesso dello spettatore futuro nel "Bar alle Folies" trasformando tutta la tela in uno specchio.
Il silenzio. Specchio simbolista e autonomo. Nessuno si riflette, è il volto dello specchio stesso. È un silenzio simbolico.
• Molti degli specchi non sono puramente strumentali. Altra superfice specchiante all'origine era l'acqua. Dali raffigura nella Metamorfosi di Narciso raffigura il mito del
narcisismo. Moltiplica l'effetto specchiante non sono verticalmente ma anche orizzontalmente.
• In cigni che riflettono elefanti il cigno riflettendosi prende le sembianze di un elefante.
• Lo specchio oltre a raddoppiare la nostra immagine raddoppia anche il nostro sguardo.
• Nel caso di Paul Delvaux lo specchio è finto oppure un ambiguità in quanto appare come cornice vuota. Cosi come nel la nascita del giorno riflette una particolare parte del
corpo.
• Lo specchio è anche una domanda sul rapporto della continuità. Nell'autoritratto di F. Henri è evidente la realtà virtuale dello specchio.
• Specchio a cerniera: stessa persona moltiplicata (ritratto multiplo)
• Henri con una serie di specchi crea una tridimensionalità spaziale, una circolarità oppure si confondono gli spazi.
• Autoritratti nella fotografia. Isle Bing, con l'uso di due specchi riprende la sua immagine in due aspetti.
• L'angolatura permette di vedere l'immagine.
• Il Sarto, Pietro Donzelli.
• Il primo autoritratto di Warhol fu scattato nella photomatic, una speciale macchina fotografica che contiene la realtà che si vuole fotografare.
• M.Pistoletto porta al culmine questo aspetto con il Squadro specchiante.
• Verifiche di Ugo Mulas, l'autoritratto della fotografia. Il fotografo appare soltanto nello specchio con il volto o in ombra.
• M.Snow, Authorization. Crea un autorizzazione tra autore e procedimento fotografico come dichiarazione dell'autore ma solo grazie allo strumento fotografico.
• D.Appelt
• Guardare la realtà al di la dell'obbiettivo mentre quando stampiamo l'immagine guardiamo l'immagine riflessa come lo specchio.
• Autoscatto
• Arte come forma di dipendenza estetica => rapporto individuo con l'arte che si sente vittima della dipendenza. La consapevolezza della dipendenza fino a diventarne una
vittima soecifica come si possono produrre immagini artistiche a partire da questa dipendenza. Si creano e si legano diversi nodi tematici.
• Le immagini delle donne si sono trasformate in stereotipo, un immagine costruita della donna.
• I "riflessogrammi"; la storia dello specchio equivale alla storia della visione, della coscienza e della conoscenza:
-Lewis Mumford: introspezione moderna
Urbanista che ha messo a fuoco l'introspezione moderna. È lo specchio che ha permesso all'uomo di guardarsi dentro. Vedendosi da fuori si ha anche la percezione di come
mi guardano da fuori. La ricostruzione si fa quando è cambiata.
-Jacques Lacan: lo stadio dello specchio (riconoscimento e illusione-alienazione)
Psicanalista, lo ha chiamato lo stadio dello specchio. Il bambino riconosce l'immagine specchiata come la propria immagine, fase in cui si accorge di essere, intorno ai 6 mesi ,
inizia a pensare. L'immagine del nostro corpo per averla intera è necessario guardarsi allo specchio. Per riconoscersi bisogna passare per un illusione e un alienazione. E
quindi dipendo dall'immagine riflessa nello specchio. Ha evidenziato che quando ci specchiamo entriamo una dialettica tra il mostrarsi e nascondersi. Dare l'immagine che
vorresti dare nascondendo parti che non vorresti mostrare. Questa dialettica esiste costantemente. In questa dialettica inoltre possiamo confonderci pensando che qualcosa sia
meglio rispetto ad un altro. La dialettica dunque è una dinamica tra rapporti.
-Ronald Barthes: intermittenza, dialettica tra mostrarsi e nascondersi
Questo meccanismo di dialettica è un lavoro di intermittenza.
• Rapporto animali-specchio, Fonctuberta usa i pappagalli come esempio. Non riconoscendosi a questi vengono accompagnati degli specchi per far si che credano che siano in
compagnia di altri.
• La ragione per cui usiamo tanto lo specchio

3) CORPO
RITRATTO dal punto di vista della restituzione dell'immagine del corpo. Il primo ruolo che la fotografia ha avuto riguardo al l'immagine del corpo è stato quello di supporto alla pittura. Questo vale in
particolare per il nudo, fortemente codificato e femminile. I fotografi studiano l'iconografia e la ripropongono in album fot ografici. Invece di guardare la figura in funzione di qualcosa la guardata in
se stessa. Si inizia a parlare di nudo artistico. STEREOSCOPIA: due fotografie che rappresentano l punto di vista dei nostri occhi. Voyerismo: frustrazione rispetto alle altre funzioni. Cura del corpo e
fondazione delle prime palestre. Forma di narcisismo dell'immagine del proprio corpo. In ambito maschile quando soggetto e og getto corrispondono scattano i fenomeni di identificazione.
Il ritratto nonostante non sia il volto, che non è più indispensabile. Passaggio ulteriore che specifica come anche altre par ti del corpo esprimono personalità e dunque possono definirsi ritratto. La
fotografia non può essere astratta per definizione: si inventa uno sguardo astratto. Le forme non sono esclusive di un sogget to ma sono ciò che lega i vari soggetti per analogia.
Dettaglio; aspetto unico della fotografia di andare vicino. Prima della fotografia nessuno poneva attenzione al dettaglio.
SURREALISMO: questione di sguardo, come io guardo la realtà. Il surrealismo è uno strumento visivo per osservare al suo inter no la realtà. È l'uomo che proietta il significato nella realtà. Il tipico
modo di espressione del surrealismo era la scrittura automatica senza ripensarci due volte evitando cosi il controllo della r azionalità. Con la pittura e la fotografia il percorso per attingere al
subconscio è più complicato. La fotografia necessariamente riprende la realtà.
1. Tecniche
2. Modo di rappresentare la realtà associandola a qualcos'altro che faccia scattare delle immagini mentali inaspettate; e che dunque faccia associare l'immagine ad altro.
Assi simbolici della fotografia surrealista
=> donna diventa uomo
=> uomo diventa animale
Nella fotografia il surrealismo propone una prospettiva di vista diversa. È il primo movimento che esplicitamente ha detto di guardare la realtà in modo differente. Un altro aspetto ricorrente della
fotografia surrealista è il ravvicinamento o il dettaglio. Lo stesso si fa mediante procedimenti di illuminazione. Secondo am bito è l'invenzione di nuovi procedimenti.
Tematiche riscoperte dal surrealismo oltre a quelle sessuali sono quelle del mimetismo. Man Rey ne è un esponente, nelle sue opera sembra che lo spazio diventa vivo e prende possesso del corpo
rappresentato attuando il rovesciamento dei concetti oltre che delle immagini. Un'altra tecnica è quella di utilizzare degli acidi che corrodono la tela della fotografia. Sovrapposizioni, l'immagine da

COMUNICAZIONE VISIVA Pagina 3


rappresentato attuando il rovesciamento dei concetti oltre che delle immagini. Un'altra tecnica è quella di utilizzare degli acidi che corrodono la tela della fotografia. Sovrapposizioni, l'immagine da
visiva suggerisce il tatto, procedimento sinestesico, ossia il passaggio da un senso ad un altro.
Altro aspetto del surrealismo è la distorsione del corpo
Tema della bambola smembrata, ogni parte viene trattata separatamente. Il corpo della bambola viene smontato e poi ricreato p er accostamenti dandoo vita a dei corpi surrealisti. La non
familiarità del corpo conferisce un perturbamento nella persona (termine tedesco)= ciò che pur essendo familiare appare come estraneo.
➢ Le prime pubblicità adottano le forme surrealiste. La comunicazione si appropria di giochi di finzione di realtà distorta, certe immagini rimandano non alla realtà a alla logica
⚫ Anni 50, l'istante decisivo si ripercuote anche sul corpo. La concezione dell'essere umano come momento decisivo della natura . Attenzione accentuata all'essere umano che pone i fotografia
allo studio della quotidianità delle persone. Cambia lo sguardo del fotografo. Senza specchi e senza bambole il corpo si pres enta distorto, in contrasto, in movimento.
⚫ Anni 60, ulteriore cambio. Periodo della pop art. diffusione dello street photographer.
⚫ Anni 80 e 90 si creano nuove situazioni. Le grandi metropoli presentano periferie dove la vita si svolge in un modo alternati vo. In particolare nella provincia americana nascono nuovi
comportamenti. I giovani in particolar modo si trovano persi e non si rispecchiano nella cultura americana. Larry Clark è mol to attento su questi comportamenti (tribu). Nasce un approccio di
spontaneità dominante che rappresentano in maniera estremamente cruda ma allo stesso tempo la si fa passare come normalità. T emi come sessualità e droga erano tabu. Nasce una nuova
iconografia e un nuovo modo di fotografare. Un'altra esponente di questo periodo è Nan Goldin, che a differenza di Clark, si collegano temi di musica, spettacolo, camp oltre ai soliti di sesso e
droga. Camp => sopra le righe. Il meccanismo dello spettacolo giocato in maniera diversa. Viene sdoganato il mondo dell'omose ssualità, del travestimento. Non c'è una denuncia ne
rivendicazione. Ciò ha una ripercussione sulla pubblicità e sulla comunicazione. La comunicazione è esplicita, un discorso di retto.
H1

1. POSTFOTOGRAFIA
La fotografia che viene dopo. Un modo per segnare un effettivo cambiamento epocale. In questo caso è rappresentato dalla foto grafia digitale e tutte le tecnologie riflesse sulla
produzione e sull'uso della fotografia. Consiste nella pratica di quei artisti che non scattano le immagini fotografiche mate rialmente ma che operano con immagini già esistenti, a
volte manipolandole e trasformandole anche grazie alla post produzione.
• I Le Minh, riprende la fotografia di Bresson eliminando il soggetto cosi come la figura retrostante. Sussistono due immagini: quella di origine e l'altra. In questo caso oltre a
vedere ciò che è presente vedo quello che è assente. Nell'immagine viene a mancare la presenza umana.
• Lo straniamento induce a riflettere sull'immagine.
• I riflessogrammi sono fotografie allo specchio fatte nell'era digitale. Il cambiamento dall'analogico al digitale. Ciò ha cambiato la situazione stessa della società in cui viviamo.
• Fonctuberta sottolinea l'aspetto positivo. L'analisi è spezzata in due insiemi.

1. Analisi dei tipi di riflessogrammi, definiti in base ai loro usi che sono a loro volta specificati in base alla destinazione a cui sono volti
a. BLOG PERSONALI; fase intermedia tra privato e pubblico. Corrisponde al diario prima dell'era digitale. Lo scopo è quello di ottenere un feedback; immagine realizzata in
funzione di un uso, ha un preciso scopo. Il cambiamento su cui insiste di più è il legame della foto con la memoria.
b. SOCIAL; diventa pubblico. Con questa finalità so di essere esposto ad un pubblico formato da soggetti che non conosco. Lo scopo in questo caso è sempre la
condivisione ma aperta. Entrano in gioco altri aspetti di interazione sociale. Sui social si cerca di mostrare la parte migliore di se. Entra anche in gioco la seduzione, e
questo meccanismo finisce per creare all'interno dello spazio pubblico, si crea automaticamente uno spazio intermedio della tribu, gruppo coeso che condivide. Il
passaggio al digitale è il passaggio dal personale al condiviso. Tribu è la costruzione di un gruppo di persone che condividono diverse cose. All'interno del gruppo per
segnale l'appartenenza che diventano veri e propri rituali per dichiarare l'appartenenza. I rituali schematizzano i comportamenti, per dimostrare che condivido i valori di
questo gruppo mi adatto.
c. PORTALI SPECIALIZZATI; portale a cui si aderisce per una competizione, nel quale scatta il confronto che fa scattare i meccanismi. Per questo scatta la ricerca fine a se
stessa.
d. RELAZIONI SENTIMENTALI E/O SESSUALI; atteggiamento giocoso e non seduzione. Non è pornografia fine a se stessa.
2. Isolare le funzioni,
a. Utilità;
b. Celebrazione; il dispositivo fotografico è entrato nella celebrazione come inseparabile;
c. Sperimentale; usare la fotografia per fini sperimentali, con il digitale.
d. Introspezione; il digitale ha introdotto una concezione utilitaristica per vedere come ci si comporta con il pubblico;
e. Seduzione; in un senso allargato, risultare simpatico. Dal desiderio di conquistare affetto a quello di conquistare una posizione di potere.
f. Esibizione;
g. Erotica; riflessogramma nell'esibizione di contenuto erotico. La diffusione di questa usanza ha declassato la vera e propria pornografia, che risultava lontano dalla realtà.
h. Trasgressione; sintetizza la volontà propositiva della trasgre per dimostrare di voler essere libero.
Nel cambiamento indotto dal passaggio dall'analogico al digitale si dirige nella separazione degli aspetti (privato/pubblico, produttor/consumatore)
E quindi un uso di libertà del dispositivo fotografico e lo dice passando la ricostruzione storica che definisce processo di secolarizzazione dell'immagine.
Si fotografa qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Non esiste più la fotografia con il momento decisivo, ma si fa e si moltipl ica.
Il tempo è tutto livellato sul presente, l'uso è quasi sempre immediato. È sempre tutto unidimensionale, non esiste passato e non esiste futuro.
Fotografiamo per mantenerci nel presente, per sentirci nel momento che vogliamo ricordare. Il cambiamento sta nel voler essere presenti. ("nostalgia del presente"). Il lato
positivo resta nel fatto che siamo noi gli autori e i padroni delle nostre immagini, e questo per le donne è la prima volta i n quanto è sempre stata raffigurata e interpretata dall'uomo.
Le postfemministe fanno dei riflessogrammi parodia di quelli porno.
Saltano i parametri estetici e l'errore. Inizialmente gli errori venivano scartati mentre ora le avanguardie hanno imparato a d usare gli errori in funzione espressiva.

IL SELFIE
Fonctuberta ha individuato nello spot della Samsung del 2006 la sintesi dell'evoluzione fotografica. Concezione della differe nza della fotografia istantanea e del tempo. La scena si
trasforma da ciò che è soggetto a ciò che diventa poi sfondo. Il primo selfie si considera effettuato da E. Munch, figlio di un padre malato di mente, era ossessionato dalla paura di
essere come il padre. Nel 1908 Munch gira la fotocamera per fotografarsi e lo chiama autoritratto come Marat. Qualche anno do po un selfie più consapevole lo troviamo nella
fotografia della Bryon Company nel 1920. l'idea di autofotografarsi scattano degli automatismi umani. La macchina fotografic a viene allontanata dall'occhio e voltata, e quindi non lo
separa più dalla realtà. Si ha un ribaltamento della concezione fotografica. l'invenzione dell'autoscatto rende ancora più ev idente i passaggi. Anche in questo caso esiste una
discrepanza temporale, progettare la scena pre scatto. Il termine selfie è attestato a partire dal 2002. i volti nel selfie s ono contestualizzati, il contesto è parte integrante del selfie.
Dall'altro lato porta ad un paradosso dell'impoverimento del contesto stesso. Il carattere multidimensionale della comunicazi one si appiattisce. I fenomeni hanno sempre più facce.
Gli effetti estetici dell'uso dei selfie, l'uso immediato del selfie diventa esteticamente garanzia di autenticità. Lo si fa di proposito per dire che è più reale. Questo doppio aspetto del
carattere viene usato secondo due modalità: 1)in maniera espressiva 2)per falsificare la situazione. Nel 2012 è diventata di uso comune. Nel 2013 esce una serie di testi, in
particolare due articoli che specificano come la generazione dei selfie è narcisistica. Termine che nasce dalla psicologia pe r indicare una patologia del comportamento umano che
prende come oggetto di piacere se stessi. l'argomento viene ripreso dal time.
• Il selfie è una pratica giovanile caratteristica dello scarto generazionale;
• I selfie non sono ritenuti esteticamente belli (cambia i criteri estetici delle immagini)
Il selfie segna un cambiamento da un punto di vista storico-estetico ad un punto di vista sociologico: ciò che cambia è l'USO DELL'IMMAGINE (ontologia dell'immagine).
Gli americani rispetto agli europei hanno capito per primi che l'autore di scatti non è necessariamente il post fotografo a s cattare, danno importanza alla proprietà intellettuale.

COMUNICAZIONE VISIVA Pagina 4

Potrebbero piacerti anche