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IL PRINCIPE DI MACHIAVELLI

INTRODUZIONE
Il Principe è un vero e proprio manuale su come il principe possa mantenere il potere. E’ un trattato in cui
Machiavelli (che riteneva il principato la forma migliore di governo specialmente in Italia) spiega come un
principe debba fare per mantenere e gestire il potere perché per lui è più difficile mantenere il potere che
conquistarlo.

Machiavelli è storicista, lo storicismo si fonda su due principi:

-REALISMO POLITICO, qual è la forma di governo più attuabile (non la più bella!) e più duratura che si
potrebbe introdurre nell’Italia del ‘500?
-OGGETTIVITA’, per capire quale modello è realizzabile io non devo studiare il passato come mi piacerebbe
che esso fosse stato, ma per quello che è stato.

Studiando la politica del passato con oggettività e ricercando tra le sue forme di governo quella realizzabile
per il ‘500 dell’Italia, Machiavelli individua nel Principato la risposta.

La fortuna (concetto chiave per Machiavelli) ha fatto sì che tu sia un principe ma ora la domanda è, come
mantenerlo?

LE PARTI IN CUI E’ DIVISIBILE IL TESTO


1- Come puoi aver ottenuto la carica di Principe

2- Come mantenere il potere

COME MANTENERE IL POTERE


1- GOVERNARE BENE

Molti sovrani cadono perché governano male. Questo concetto può valere per un buon allenatore, un buon
insegnante, un buon amministratore…

Un principe non dev’essere corrotto, non deve fare i propri interessi perché questo è il primo modo per
perdere il potere, deve fare anzi l’interesse del principato.

Governare bene significa (per Machiavelli) governare per il bene dello Stato:
se questo prevede l’andare contro una parte dei cittadini, se fatto per il bene dello Stato VA fatto. Ragion di
STATO, non Ragion dei cittadini [non è democratico]: per Machiavelli lo Stato è un BENE SUPERIORE.

Inoltre, per Machiavelli il principe dev’essere colto, istruito e ben formato ( v. Lorenzo de’ Medici) e deve
usare la sua istruzione per l’interesse dello Stato.

2- IL PRINCIPE DEV’ESSERE ASTUTO COME UNA VOLPE E FORTE COME UN LEONE

L’astuzia è la intelligenza, lungimiranza del principe, che va accompagnata dalla forza: l’astuzia senza la
forza non è nulla e la forza senza l’astuzia ancor meno.

Devi prepararti alla guerra ma devi sempre essere astuto diplomatico e ragionevole.

La guerra è l’avvenimento che più di tutti provoca la caduta del principato: quando un Re perde una guerra,
spesso la conseguenza è la perdita del potere.
La guerra va dunque evitata (è scorretto pensare che Machiavelli sia un guerrafondaio) dice dunque di
valutare in maniera accurata se farla o no.

3- QUANDO LA GUERRA ARRIVA, DEVI ESSERE PRONTO A COMBATTERLA

Ma qual è la guerra giusta?

La guerra preventiva , attaccare preventivamente chi ti vuol attaccare: se sai che truppe si stanno
preparando per attaccarti, tu devi attaccare per primo per coglierli impreparati e vincere la guerra. (v. Roma
come si difendeva, con i barbari alle porte li attaccò per difendersi).

Ma per fare la guerra preventiva, bisogna avere l’attacco più FORTE e dunque ci rifacciamo al secondo
punto: ASTUZIA (Guerra preventiva) e FORZA (Avere l’esercito migliore).

Tutto questo dev’essere ovviamente fatto in vista della possibilità dell’avvenire d’una guerra e perciò è la
preparazione stessa alla guerra.

4- LE ALLEANZE

Per vincere una guerra con le conseguenze più ottimali, è meglio combatterla da solo.

Se io ho bisogno di molte alleanze in guerra, nel dopoguerra sarà molto più difficile governare in quanto le
alleanze vorranno qualcosa in cambio.

>Alleati > Dipendenza da essi.

IMPERO ROMANO --- Forte --- aveva bisogno di pochi alleati.

USA --- Forti --- hanno bisogno di pochi alleati.

Tuttavia, se devi scegliere alleati, sceglili in maniera accurata: se scelgo un alleato assetato di potere, dopo
ne dovrò soddisfare la bramosia di potere e gloria.

5- I MAGNATI

Nel principe vi sono delle riflessioni sul rapporto che deve avere il principe con i magnati.

Dice “Stai attento perché se i magnati ti appoggiano, vorranno influenzare il tuo governo scegli dunque i
magnati giusti, i finanziatori giusti però anche il meno possibile. Fai si che siano essi ad avere bisogno di te e
non tu di loro”: puoi sfruttare i magnati ma con oculatezza perché rischi di perdere indipendenza perché chi
ti appoggia vorrà sempre qualcosa in cambio, renditi dunque conto se sei in grado di riuscire a soddisfare i
loro interessi senza perdere la ragion di Stato.

6- SEPARARE LA MORALE DALLA POLITICA

Nel compiere le azioni politiche, il Principe non deve usare il parametro della morale, deve saper separare
le scelte politiche dalla morale e dunque se “qualunque” (tra virgolette, perché il mezzo può essere
immorale ma non deve creare malcontento altrimenti infrangiamo il primo punto) mezzo può servire,
bisogna utilizzarlo.

7- LA RELIGIONE

Machiavelli non la mette al centro del governo del principe, separa la sfera politica da quella religiosa. (il
suo pensiero è laico)
“Se la religione serve al principe per il mantenimento del potere, il buon principe saprà farne buon uso ma
dev’essere lui a guidare la religione e non essere guidato dalla stessa”

MACHIAVELLISMO

Le teorie di Machiavelli portate allo stremo, senza alcuna moralità e prive di giudizio critico.

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