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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Facoltà di Ingegneria

Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale (7,5 CFU)


Allievi Meccanici

prof. Michele Meoli

1.1
Introduzione al Corso. Contabilità Esterna
INTRODUZIONE AL CORSO

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
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Obiettivi del corso

• Al centro del corso vi è l’impresa: mattone di base del sistema economico-


finanziario e motore primo del suo sviluppo qualitativo e quantitativo.

• Il corso si propone di fornire una lettura di base e a largo spettro


dell’impresa.

• EOA all’interno del piano di studi di Ingegneria Meccanica:


- è il primo corso di natura aziendale;
- Prevede dei completamenti facoltativi al terzo anno con i corsi di Sistemi
di Controllo di Gestione, di Gestione della produzione industriale e
Organizzazione della produzione industriale.

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Il programma del corso

• I. Contabilità esterna (30 ore) • III. Decisioni di breve e di lungo


– Introduzione all’impresa e periodo (30 ore)
struttura societaria – Tecniche alternative di
– Principi contabili e struttura valutazione degli investimenti
del Bilancio – Analisi di Break-even
– Tecnica della Partita Doppia – Budget e analisi degli
– Riclassificazione di bilancio scostamenti
– Analisi degli Indici – Elementi di strategia e di
organizzazione
• II. Contabilità interna (12 ore)
– Contabilità Esterna vs
Contabilità Industriale
– Classificazione dei costi
– Contabilità analitica come
supporto alle decisioni
aziendali

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Piano delle lezioni – 1/2

Economia e Organizzazione Aziendale (Meccanici) – prof. Michele Meoli


Giorno Orario N. ore Tot. ore Topic
Lunedì 15 settembre 2008 Sospesa
Martedì 16 settembre 2008 Sospesa
Lunedì 22 settembre 2008 08.30-12.30 4 4 Introduzione
Martedì 23 settembre 2008 08.30-10.30 2 6 Cont. Est.
Lunedì 29 settembre 2008 08.30-12.30 4 10 Cont. Est.
Martedì 30 settembre 2008 08.30-10.30 2 12 Cont. Est.
Lunedì 6 ottobre 2008 08.30-12.30 4 16 Cont. Est.
Martedì 7 ottobre 2008 08.30-10.30 2 18 Cont. Est.
Lunedì 13 ottobre 2008 08.30-12.30 4 22 Cont. Est.
Martedì 14 ottobre 2008 08.30-10.30 2 24 Cont. Est.
Lunedì 20 ottobre 2008 08.30-12.30 4 28 Cont. Est.
Martedì 21 ottobre 2008 08.30-10.30 2 30 Cont. Est.
1a prova: martedì 28 ottobre 2007 08.30-10.30

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Piano delle lezioni - 2/2

Giorno Orario N. ore Tot. ore Topic


Lunedì 3 novembre 2008 08.30-12.30 4 34 Cont. Int.
Martedì 4 novembre 2008 08.30-10.30 2 36 Cont. Int.
Lunedì 10 novembre 2008 08.30-12.30 4 40 Cont. Int.
Martedì 11 novembre 2008 08.30-10.30 2 42 Cont. Int.
Lunedì 17 novembre 2008 08.30-12.30 4 46 Decisioni
Martedì 18 novembre 2008 08.30-10.30 2 48 Decisioni
Lunedì 24 novembre 2008 08.30-12.30 4 52 Decisioni
Martedì 25 novembre 2008 08.30-10.30 2 54 Decisioni
Lunedì 1 dicembre 2008 08.30-12.30 4 58 Decisioni
Martedì 2 dicembre 2008 08.30-10.30 2 60 Decisioni
Lunedì 8 dicembre 2008 Sospesa
Martedì 9 dicembre 2008 08.30-10.30 2 62 Decisioni
Lunedì 15 dicembre 2008 08.30-12.30 4 66 Decisioni
Martedì 16 dicembre 2008 08.30-10.30 2 70 Decisioni
Lunedì 22 dicembre 2008 08.30-12.30 4 72 Decisioni
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Esami: date

• Prima prova in itinere: 28 ottobre 2008, ore 08.30-10.00

• Seconda prova in itinere e/o primo appello: dal 14/1 al 24/1/2009

• Secondo appello: dal 26/1 al 21/2/2009

• Appello straordinario: dal 30/3 al 30/4/2009

• Sessione estiva: dal 15/6 al 18/7/2009 (2 appelli)

• Sessione autunnale: dal 24/8 al 12/9/2008 (1 appello)

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Esami: Modalità

• L’esame consta di una prova scritta costituita da un esercizio numerico per


ogni unità del programma (3 esercizi). Ogni esercizio può essere corredato da
domande teoriche precise e puntuali.

• Se la prova scritta ha esito positivo può essere integrata da una prova orale sia
su richiesta dello studente, sia su richiesta del docente.

• Si ricorda che per essere ammessi all’esame, bisogna essersi iscritti online
all’appello ed avere la possibilità di registrare l’esame nello stesso appello
(maturato propedeuticità, essere iscritti fuori corso nelle sessioni straordinarie,
e così via). Non sono ammesse eccezioni.

• E’ prevista una prova intermedia sulla prima unità del corso (2 esercizi). Il
superamento delle prova permette di svolgere il primo appello in forma
ridotta (la “seconda prova intermedia”, che consta di 2 esercizi).

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Indicazioni generali su come seguire il corso

• Orario delle lezioni:


– Lunedì: 08:45 – 10.15 … 10:45 – 12.15
– Mercoledì: 08.45 – 10:15
• Intervenire a lezione: chiedere spiegazioni, esprimere opinioni…
• Disponibilità per colloqui: in ordine di preferenza:
– Nelle pause lezione;
– In orario di ricevimento: lunedì, dalle 14.00 alle 16.00 (avvisare sempre via mail!);
– Su appuntamento.
• Materiale online:
– Le dispense delle lezioni saranno pubblicate in formato pdf sul sito non appena
disponibili (consultare: www.unibg.it > Didattica > Indice Insegnamenti > 218455
Economia ed Organizzazione Aziendale – Allievi Meccanici – 7,5 CFU)
– I frequentanti possono utilizzare gli appunti per preparare le prove intermedie con
pieno profitto;
– lo studio di un buon libro (o anche più di uno..) è comunque consigliato, e ritenuto
necessario per i non frequentanti;
• Consiglio: seguire le lezioni, rivedere il materiale, svolgere attentamente 5 o 6 temi
d’esame.
• Disclaimer: la frequenza delle lezioni è del tutto facoltativa e non dà luogo ad alcun
merito in sede d’esame.

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Testi di riferimento

• Parte I:
Il bilancio. Strumento di analisi per la gestione 3/ed , Robert. N. Anthony, Leslie K.
Breitner, Diego M. Macrì, Mc Graw-Hill Libri Italia, maggio 2004.
• Parte II:
Sistemi di controllo - Analisi economiche per le decisioni aziendali, Robert N. Anthony,
David F. Hawkins, Diego M. Macrì, Kenneth A. Merchant, Mc Graw-Hill Libri Italia,
ottobre 2001.
• Parte III:
Principi di finanza aziendale 4/ed, Richard A. Brealey, Stewart C. Myers, Sandro Sandri,
Curatore edizione italiana: Sandro Sandri, Marco Bigelli, Mc Graw-Hill Libri Italia,
settembre 2003.
• Eserciziario:
Bertoni Fabio, Vismara Silvio, 2002, “Economia Aziendale: teoria e applicazioni”,
Edizioni CLUP, Milano (seconda edizione nel 2003).
• Altri testi:
Gestire le risorse d’impresa. G. Giudici. Ed CLUP.
L’impresa, sistemi di governo, valutazione e controllo. G. Azzone e U. Bertelè. Ed. ETAS.

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Contatti

• e-mail
– prof. Michele Meoli: michele.meoli@unibg.it
– ing. Stefano Pedrini: stefano.pedrini@unibg.it

• ricevimento
– prof. Michele Meoli: lunedì 14:00-16:00 (appuntamento via e-mail):
contenuto del corso, informazioni generali;
– ing. Stefano Pedrini: su appuntamento: parte del programma di
competenza;
– segreteria studenti : aspetti amministrativi (piani degli studi, date e
iscrizioni esami, modalità di laurea, Erasmus, etc.)

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L’IMPRESA NEL CONTESTO ECONOMICO

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Economia ed Economia Aziendale

• Economia:
– E’ la scienza che studia i modi in cui gli individui e le aggregazioni sociali (ad
esempio le società) compiono le scelte di impiego di risorse scarse per produrre e
scambiare beni e servizi;
• Oggetto di studio:
– Sono le attività economiche, cioè le i processi svolti per soddisfare i bisogni delle
persone:
• Produzione;
• Consumo;
• Scambio.
• Prospettive di studio:
– Macroeconomia: andamento globale sistema economico (es.: PIL, consumi, etc.)
– Microeconomia: scelte dei singoli attori (es.: legge della domanda e dell’offerta)
– Economia Industriale: analisi dei settori di un sistema produttivo;
– Economia Aziendale:
• pone il fuoco sull’impresa e sui modi di governo;
• studia diversi soggetti e i loro ruoli;
• processi decisionali e organizzazione del lavoro.

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Il sistema economico

• Definizione:
– Per sistema economico si intende un insieme di persone, organizzazioni e
istituzioni che interagiscono tra loro al fine di soddisfare bisogni
individuali e collettivi mediante l'utilizzo delle risorse disponibili;

• Diverse forme di sistema economico: storicamente sono prevalse tre forme di


sistema economico:
– il sistema capitalista (o ad economia di mercato);
– il sistema collettivista (o ad economia pianificata);
– il sistema misto (o ad economia mista).

• Gli attori del sistema economico:


– Individui e famiglie (consumo);
– Imprese (produzione e consumo intermedio);
– Aziende di P.A. (beni e servizi particolari).

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L’impresa

• Definizione:
– Istituto (società umana a carattere stabile) economico e sociale che realizza
attività di produzione di beni e/o servizi attraverso lo scambio con il
mercato e l’impiego di fattori che vengono remunerati attraverso i risultati
dell’attività economica stessa;

• L’impresa nel sistema economico:


– Aggrega risorse diverse per quantità e tipologia (gerarchia e
specializzazione);
– Opera in ambito limitato:
• specializzazione orizzontale (solo alcuni beni e servizi, nozione di
settore);
• specializzazione verticale (solo su parte del ciclo produttivo, mercati
intermedi);
– Concorrenza nei mercati finali e intermedi.

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I soggetti nell’impresa

• Classificazione:
– Imprenditore, soci, azionisti (shareholders): esprimono il governo
dell’impresa;
– Amministratori (management): esprimono la gestione;
– Stakeholders:
• Prestatori di lavoro;
• Finanziatori (es. banche);
• Clienti;
• Fornitori;
• Stato;
• Comunità sociale (locale e globale).

• Soggetti, risorse (fattori), rendimento):


– L’impresa si mantiene nel tempo solo se è in grado di remunerare le risorse
– Trend correnti:
• Aumento della delega di governo (capitalismo manageriale);
• Crescita del peso degli stakeholders vs. shareholders.

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Gli obiettivi dell’impresa

• Profitto: remunerazione del capitale proprio (soci);


– Ricavi (scambio con il mercato) - Costi (remunerazione dei fattori);
– Profitto normale ed extraprofitto (premio per il rischio e l'organizzazione
dei fattori);
– ROE: profitto/capitale proprio (non tutto il capitale investito).

• Teoria classica: max profitto (R-C; ottica breve termine);

• Teoria del valore: max valore dell’impresa;


– Impresa come oggetto di scambio;
– Valore = Integrale dei profitti nel lungo termine;
– Valore riassume le prospettive di crescita, posizione competitiva, ecc.;
– Sintesi degli interessi di shareholder e stakeholders.

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L’impresa e il mercato: ruolo e posizione

• Un’impresa è un sistema complesso di organizzazione del lavoro:

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L’impresa e il mercato: le interazioni

• L’impresa è coinvolta in processi di scambio sui seguenti mercati:


– Mercato di sbocco: (Vendita);

– Mercato di approvvigionamento materie prime e componenti: (Acquisti)

– Mercato del lavoro: (selezione e reclutamento, relazioni sindacali)

– Mercato finanziario: (Credito, Debito);

– Mercato delle tecnologie: (investimenti in impianti e macchinari, brevetti e


licenze)

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Le forme giuridiche

• Perché venga riconosciuta all’esterno è necessario che abbia una propria identità
giuridica, ossia un contratto che definisca i diritti e gli obblighi della società verso terzi.

• Le norme che regolano le attività economiche differiscono, in modo anche significativo,


tra nazione e nazione. Si possono tuttavia identificare due macrofamiglie del diritto
commerciale:
– Sistemi “civil law” (es. Italia, Francia, Germania…): basati su codici e derivanti dal
diritto Romano e, soprattutto per quanto riguarda il diritto commerciale, dai codici
Napoleonici;
– Sistemi “common law” (es. Stati Uniti, Inghilterra, Australia…): basati su precedenti
e derivanti dal diritto Inglese;

• In Italia, il codice civile prevede diverse classi (forme giuridiche) che l’impresa può
assumere, tra le quali:
– Società di persone:
comprende tutte quelle aziende nelle quali esista almeno un socio illimitatamente
responsabile dell’operato dell’impresa;
– Società di capitali:
comprende tutte quelle aziende nelle quali esista almeno un socio limitatamente
responsabile dell’operato dell’impresa.

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Il Bilancio di Esercizio – Società

• Le tre tipologie di società di persone sono:


– S.s. (società semplici):
non possono svolgere attività imprenditoriali.
– S.n.c. (società in nome collettivo):
tutti i soci sono responsabili in maniera illimitata.
– S.a.s. (società in accomandita semplice ):
presentano due categorie di soci: gli accomandatari, che rispondono in maniera
illimitata e gli accomandanti che sono invece responsabili limitatamente al capitale
investito.

• Le tre tipologie di società di capitali sono:


– S.r.l. (società a responsabilità limitata):
tutti i soci sono responsabili limitatamente al capitale investito, per essere costituita
necessita di un capitale minimo di 10.000 €;
– S.p.A. (società per azioni):
tutti i soci sono responsabili limitatamente al capitale investito, per essere costituita
necessita di un capitale minimo di 100.000 €;
– S.a.p.A. (società in accomandita per azioni).

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La società semplice

• Caratteristiche:
– Costituita con atto non pubblico;
– Ciascun socio opera a nome della società ed è responsabile solidalmente ed
illimitatamente dei debiti che essa contrae;
– Non può svolgere attività commerciale;
– Non ha autonomia patrimoniale;

• Vantaggi:
– Semplicità di costituzione;

• Svantaggi:
– Limitazione sulle attività economiche che possono essere svolte;
– Responsabilità illimitata;
– Potere disgiunto dei soci.

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La società in nome collettivo

• Caratteristiche:
– Ragione sociale contenente il nome di almeno uno dei soci;
– Responsabilità illimitata;
– Il potere esecutivo gestito per mezzo di deleghe;
– Autonomia patrimoniale;

• Vantaggi:
– Semplicità e basso costo di costituzione;

• Svantaggi:
– Responsabilità illimitata.

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Società a responsabilità limitata

• Caratteristiche:
– Responsabilità limitata al capitale sottoscritto (capitale minimo 10.000 Euro);
– Capitale sociale diviso in quote (tipicamente, ma non obbligatoriamente,
proporzionali ai conferimenti);

• Organi amministrativi:
– Assemblea dei soci;
– Consiglio di amministrazione/amministratore unico;

• Vantaggi:
– Costituzione e gestione meno costose di una S.p.a. (nonché minor capitale minimo);
– Organi sociali simili a quelli di una S.p.a.;
– Responsabilità limitata;

• Svantaggi:
– Non può svolgere alcune attività economiche riservate alle S.p.a. (soprattutto nei
settori finanziari);
– Maggiori oneri amministrativi rispetto ad una società di persone.

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La società per azioni (1/3)

• Caratteristiche:
– E’ una forma giuridica che si presta ad attività economiche di differenti
dimensioni;
– Godendo di personalità giuridica garantisce la responsabilità limitata dei
soci;
– Rispetto a una Srl le quote di capitale sociale sono più facilmente cedibili e
commerciabili;

• Costituzione:
– Redazione atto costitutivo in cui sono contenute tutte le info che
contraddistinguono un’impresa (denominazione, ragione sociale,
indirizzo, attività, obiettivi);
– Statuto (norme che regolano il funzionamento della società);
– Versamento del capitale (minimo 100.000€, almeno il 25% all’atto della
costituzione).

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La società per azioni (2/3)

• Gli organi principali:


– Assemblea degli Azionisti (potere deliberativo):
• Assemblea Ordinaria: Si tiene almeno una volta all’anno; Nomina o revoca del
mandato degli amministratori; Approvazione del bilancio; Determinazione
dell’ammontare dei dividendi;
• Assemblea Straordinaria: Viene convocata per motivi particolari senza una
scadenza prefissata (modifiche dello statuto, operazioni di finanza
straordinaria, liquidazione della società);

– Consiglio di Amministrazione (potere esecutivo):


• La responsabilità della gestione d’impresa può essere assegnata o ad un singolo
individuo (AD) o ad un insieme di persone (comitato esecutivo);
• E’ responsabile della stesura del bilancio;
• Al suo interno possono formarsi comitati;

– Collegio dei Sindaci (potere di controllo):


• E’ formato da 3 o cinque persone nominate dalla società;
• I suoi compiti consistono nel verificare la correttezza delle scritture contabili e il
rispetto della legge e dello statuto.

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La società per azioni (3/3)

• Le azioni:
– Diversi concetti di valore:
• Valore nominale (valore di emissione alla costituzione della società);
• Valore di mercato;
• Valore di emissione.
– Diritti degli azionisti:
• Patrimoniali: diritto al dividendo, diritto alla liquidazione, diritto d’opzione;
• Amministrativi: partecipazione alle assemblee, voto alle assemblee.
– Tipologie:
• Azioni ordinarie: Diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie;
Diritto agli utili; Diritto di opzione in caso di aumenti di capitale; Diritto di
recesso;
• Azioni di risparmio: Nessun diritto di voto; Priorità nella distribuzione degli
utili;
• Azioni privilegiate ed azioni di godimento;

• I gruppi di società:
– Insieme di società con partecipazioni incrociate;
– Concetto di impresa controllata (direttamente o indirettamente);
– Impresa collegata (20% se non quotata, altrimenti 10%).

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Società in accomandita (semplice e per azioni)

• Caratteristiche:
– Soci distinti in:
• Soci accomandanti: non possono amministrare la società ma godono di
responsabilità limitata;
• Soci accomandatari: amministrano l’impresa ma hanno responsabilità
illimitata;
– Altre caratteristiche analoghe a quelle:
• Di una S.n.c. per le Società in accomandita semplice;
• Di una S.p.a. per le Società in accomandita per azioni.

• Vantaggi:
– Responsabilità limitata per i soci accomandanti;
– Semplicità di costituzione e gestione;

• Svantaggi:
– Difficoltà nel monitorare i soci accomandatari.

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Dimensioni dell’impresa (1/2)

1. Dimensione economica:
Cos’è un’impresa e come si misura il suo andamento?
– contabilità esterna -> Bilancio
– contabilità interna o industriale -> Costing e Budgeting
– investimenti -> Analisi e criteri

2. Dimensione organizzativa:
Come è possibile organizzare un’impresa affinché raggiunga gli obiettivi ?
– Modelli

3. Dimensione strategica:
Come si garantisce lo sviluppo nel tempo di un’impresa?

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Dimensioni dell’impresa (2/2)

• Il modello d’impresa:

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IL BILANCIO D’ESERCIZIO

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AA 2008 / 2009 pagina 31 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – Contabilità esterna

• La contabilità è un metodo di raccolta, aggregazione e di analisi, in termini


monetari, di un insieme di informazioni che riguardano una società. Le
scritture contabili vengono raggruppate in un documento denominato
“bilancio”.

• Il bilancio offre una descrizione ad uso pubblico dell’impresa. E’ quindi di


interesse per i fornitori, per i clienti e per i finanziatori della società oltre che,
naturalmente, per gli stessi azionisti.

• La redazione del bilancio è regolata dal codice civile e dalle direttive


comunitarie. Per questa ragione si parla di bilancio civilistico. Gli schemi da
rispettare sono contenuti negli articoli 2423 e seguenti del codice civile.

• Oltre al bilancio civilistico, le imprese che appartengono ad un gruppo sono


tenute alla redazione di un bilancio che dia una rappresentazione complessiva
dell’insieme delle imprese e che viene denominato bilancio consolidato.

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Il Bilancio di Esercizio – Le informazioni ottenibili dall’esame del bilancio

• Informazioni sulle performance economiche dell’azienda in un certo periodo


(dal Conto Economico)

• Informazioni circa le risorse impiegate da un’azienda e i diritti su di esse


vantati, nonché i possibili effetti di future transazioni su tali risorse e diritti
(dallo Stato Patrimoniale)

• Informazioni utili per formulare previsioni circa l’entità e la collocazione


temporale dei futuri incassi ed esborsi (dal Rendiconto Finanziario)

• Informazioni utili agli attuali (e potenziali) investitori e ai creditori per


consentire loro di effettuare razionali decisioni di investimento e di
concessione del credito

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Il Bilancio di Esercizio – Criteri per la stesura di un bilancio

1. Attinenza
Il bilancio non deve contenere informazioni che non riguardano in modo
diretto l’azienda presa in considerazione

2. Oggettività/neutralità
Il bilancio, pur in presenza di scelte discrezionali, deve essere redatto in
assenza di pregiudizi e opinioni personali

3. Applicabilità
La redazione del bilancio non deve comportare uno sforzo smisurato in
termini di costi

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Il Bilancio di Esercizio – Principi per la stesura di un bilancio (1/2)

1. Misura monetaria
Ogni informazione deve assumere veste monetaria.

2. Entità aziendale
L’azienda va considerata come entità a sé stante, circoscritta, astratta, separata dai suoi
azionisti.

3. Azienda funzionante
Deve riferirsi ad un’azienda effettivamente in funzione

4. Costo
Ogni acquisto effettuato dall’impresa deve essere contabilizzato al costo effettivamente
sostenuto anche se differisce dal valore di mercato. Il trascorrere del tempo può
modificare il valore di una particolare posta; le variazioni di valore che si apportano per
tenere conto di ciò vanno opportunamente segnalate in bilancio (ammortamenti,
rivalutazioni, etc.)

5. Bilanciamento
In ogni istante deve essere preservata l’identità tra il capitale investito e le fonti di
finanziamento

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Il Bilancio di Esercizio – Principi per la stesura di un bilancio (2/2)

6. Prudenza
In ogni situazione di incertezza sul valore di un bene, di un ricavo o di un costo è
opportuno effettuare la scelta che minimizzi l’utile della società.

7. Competenza
Ispira la compilazione del conto economico e va richiamata tutte le volte in cui esistono
spese (costi) o incassi (ricavi) relativi a più di un esercizio. Ad esempio per un affitto
pagato anticipatamente per la copertura di quattro anni, il costo va ripartito fra
l’esercizio corrente e i tre anni successivi (sotto forma di “costi anticipati”).

8. Realizzazione
I ricavi e i costi vanno contabilizzati solo a transazione effettuata e non semplicemente
concordata.

9. Coerenza
Vi deve essere continuità nei criteri di redazione dei bilanci rispetto ai precedenti
esercizi.

10. Realismo
Il bilancio è una rappresentazione aziendale, omette quindi molti aspetti, monetari e
non.

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Il Bilancio di Esercizio – Gli elementi costitutivi di un bilancio

• Il bilancio, così come regolamentato nell’art. 2424 del Codice Civile dal
D.L.127/91, che si ispira a sua volta alle Direttive IV e VII della Commissione
Europea, si compone di diversi documenti:
a) lo Stato Patrimoniale;
b) il Conto Economico;
c) la Nota Integrativa.

• A questi documenti fondamentali si aggiungono eventualmente:


d) il Rendiconto Finanziario;
e) la Relazione sulla Gestione redatta dagli amministratori;
f) la Relazione dei Sindaci;
g) la Relazione di certificazione da parte di una società esterna di auditing.

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AA 2008 / 2009 pagina 37 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – Gli elementi costitutivi di un bilancio

• Stato Patrimoniale
E’ un riepilogo del patrimonio dell’impresa, dei suoi beni e di chi ha fornito il
capitale. Si suddivide in attività e passività, intese anche come impieghi e fonti
finanziarie. Tutte le grandezze presenti in questa voce forniscono una visione
statica della società nel momento in cui viene chiuso il bilancio (normalmente
il 31/12). Esprime “grandezze di stock”.

• Conto Economico
Indica come l’impresa impiega le sue risorse e come le remunera. Esprime una
visione dinamica della società tramite “grandezze di flusso”, suddivise in
ricavi e costi; dalla loro differenza si ottiene il reddito d’esercizio che è il
principale elemento di raccordo fra Stato Patrimoniale e Conto Economico.

• Nota Integrativa
Integra con ulteriori informazioni i dati contenuti nello Stato Patrimoniale e
nel Conto Economico (che sono di carattere strettamente quantitativo),
fornendo utili chiavi di lettura del bilancio.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 38 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – L’equazione fondamentale del bilancio (1/2)

• Le attività sono risorse economiche possedute dall’azienda e dalle quali ci si


attende un beneficio futuro.
• Le passività sono obblighi (debiti) nei confronti di terzi.
Le passività sono fonti di finanziamento
Le passività sono diritti dei creditori nei confronti delle attività.

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Il Bilancio di Esercizio – Lo Stato Patrimoniale

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AA 2008 / 2009 pagina 40 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – L’equazione fondamentale del bilancio (2/2)

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 41 Facoltà di Ingegneria
Visione d’insieme dello Stato Patrimoniale

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Il Bilancio di Esercizio – Schema dell’Attivo (Impieghi) (Codice civile art. 2424)

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

B) Immobilizzazioni
I) Immateriali
II) Materiali
III) Finanziarie

C) Attivo circolante
I) Rimanenze
II) Crediti commerciali
III) Attività finanziarie non costituenti immobilizzazioni
IV) Disponibilità liquide

D) Ratei e risconti attivi

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AA 2008 / 2009 pagina 43 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – Schema del Passivo (Fonti) (Codice civile art. 2424)

A) Patrimonio netto
I) Capitale sociale
II, III, IV, V, VI, VII) Riserve
VIII, IX) Utili (perdite)

B) Fondi per rischi e oneri

C) Trattamento di fine rapporto (TFR)

D) Debiti
1,2) Obbligazioni
3) Debiti verso banche
4,5) Debiti verso altri finanziatori e acconti
6,7) Debiti verso fornitori e titoli di credito
8,9,10) Altri debiti (controllate/collegate/controllanti)
11) Debiti tributari
12) Debiti verso istituti di previdenza
13) Altri debiti

E) Ratei e risconti passivi


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AA 2008 / 2009 pagina 44 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – Il Conto Economico

• Mentre lo Stato Patrimoniale rappresenta ciò che l’azienda possiede, il Conto


Economico esprime cosa l’azienda ottiene da quello che ha. Esso è costituito
da tutti i costi e da tutti i ricavi effettuati nel corso dell’esercizio.

• Una direttiva comunitaria, recepita dal Codice Civile, impone uno schema di
classificazione ed aggregazione delle voci. Tale schema rispecchia una
suddivisione dell’impresa per gestioni:
– Gestione caratteristica: comprende costi e ricavi direttamente legati
all’attività tipica dell’impresa;
– Gestione non caratteristica: comprende costi e ricavi non direttamente
legati all’attività tipica dell’impresa;
– Gestione finanziaria: include le poste di natura finanziaria;
– Gestione straordinaria: riguarda eventi che generano costi e/o ricavi non
periodicamente ripetibili;
– Gestione fiscale: comprende gli obblighi di natura fiscale a cui è
sottoposta l’impresa che gravano sul reddito di esercizio (ad esempio
IRPEG e IRAP, ma non ICI).

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Visione d’insieme del Conto Economico

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Il Bilancio di Esercizio – Schema di Conto Economico (Codice civile art. 2425) (1/2)

A) Valore della produzione


1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati
3) Variazione lavori in corso di ordinazione
4) Incrementi di immobilizzi per lavori interni
5) Altri ricavi

B) Costi della produzione


6) Acquisti di materie prime
7) Servizi
8) Godimento di beni di terzi
9) Costi per il personale
10) Ammortamenti e svalutazioni
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime
12) Accantonamenti per rischi
13) Altri accantonamenti
14) Oneri diversi di gestione

(A)–(B) + Costi non Cash (10) = MOL (Margine Operativo Lordo o EBITDA)
(A)–(B)=MON (Margine Operativo Netto o Risultato Operativo o EBIT)

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Il Bilancio di Esercizio – Schema di Conto Economico (Codice civile art. 2425) (2/2)

C) Proventi e Oneri Finanziari


15) Proventi da partecipazioni
16) Altri proventi finanziari
17) Interessi ed altri oneri finanziari

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie


18) Rivalutazioni di:
Partecipazioni
Immobilizzazioni finanziarie
Titoli iscritti nell’attivo circolante
19) Svalutazioni di:
Partecipazioni
Immobilizzazioni finanziarie
Titoli iscritti nell’attivo circolante

E) Proventi e Oneri Straordinari

MON+(C)+(D)+(E) = Utile prima delle imposte (lordo) o EBT


Utile lordo - Imposte = Utile Netto dell’esercizio (o perdita se <0)

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AA 2008 / 2009 pagina 48 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – La Nota Integrativa (Codice civile art. 2427)

• I documenti contabili del bilancio (Stato Patrimoniale e Conto Economico)


sono integrati dalla Nota Integrativa che ne favorisce l’intelligibilità
aggiungendo ulteriori informazioni e motivando le scelte effettuate. La Nota
Integrativa permette ai terzi di comprendere le modalità di formazione del
bilancio stesso.

• In particolare le sue funzioni si esplicano nei seguenti punti:


– funzione descrittiva: per le voci iscritte nei documenti contabili del
bilancio;
– funzione esplicativa: per le decisioni assunte in sede di valutazione;
– funzione informativa-integrativa: per quei dati che per la loro natura
qualitativa o extracontabile non possono far parte né del Conto
Economico, né dello Stato Patrimoniale.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 49 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – Il Bilancio Consolidato

• Molte società per azioni controllano altre società. La capogruppo e le società


controllate formano, nel loro insieme, un “gruppo”, ovvero un’entità
economica unitaria. Per tale entità sono redatti bilanci consolidati che risultano
dal consolidamento dei bilanci delle singole imprese e dalla successiva elisione
di tutti i rapporti intragruppo.

• Lo stato patrimoniale consolidato riporta tutte le attività di proprietà del


gruppo e tutti i diritti vantati da soggetti esterni al gruppo.

• Il conto economico consolidato riporta unicamente ricavi e costi derivanti da


transazioni con soggetti esterni al gruppo. Sono pertanto elisi i costi e i ricavi
intragruppo.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 50 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – La tecnica della Partita Doppia (1/2)

• Principio del Bilanciamento: in ogni momento deve essere preservata


l’uguaglianza fra risorse investite (impieghi) e denaro raccolto (fonti).

• Per soddisfare questo principio, la società deve registrare due volte ogni
operazione fatta: questa tecnica prende il nome di “Partita Doppia”.

• Poiché ogni movimento può coinvolgere lo Stato Patrimoniale e/o il Conto


Economico, si possono presentare:
– operazioni che portano ad una variazione del valore delle attività;
– operazioni che portano ad una variazione del valore delle passività;
– operazioni che portano ad una variazione del livello dei ricavi;
– operazioni che portano ad una variazione del livello dei costi.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 51 Facoltà di Ingegneria
Il Bilancio di Esercizio – La tecnica della Partita Doppia (2/2)

• Ad ognuna di queste voci verrà associato un mastrino, ossia una sorta di


contatore, che possiede due sezioni:

• Ogni operazione contabile ha sempre una doppia registrazione, una prima


deve stare in Dare, e una seconda in Avere;
• Per meglio comprendere il significato di questa tecnica, si tenga presente che
sia attivo e passivo dello Stato Patrimoniale sia costi e ricavi del Conto
Economico possono essere suddivisi in Dare ed Avere, secondo questa logica:
– un aumento delle attività va inserito nel Dare, una diminuzione nell’Avere;
– un aumento delle passività va inserito nell’Avere, una diminuzione nel
Dare;
– un aumento dei costi va inserito nel Dare;
– un aumento dei ricavi va inserito nell’Avere.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 52 Facoltà di Ingegneria
Partita doppia: l’utilizzo dei mastrini

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
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Classificazione delle operazioni (1/2)

• Le operazioni svolte possono riguardare solo lo Stato Patrimoniale o coinvolgere


C.E.;
1. transazioni che non modificano il totale dell’Attivo e del Passivo, ma che
implicano solo una diversa loro distribuzione; in questa categoria, a titolo
esemplificativo, rientrano queste operazioni:
• acquisto di un impianto produttivo, pronta cassa;
• acquisto e destinazione a magazzino di materie prime;
• incasso di crediti commerciali;
• estinzione di un rateo attivo;
• aumento di capitale gratuito, ovvero senza versamenti da parte di soci;

2. transazioni che modificano il totale dell’Attivo e quindi del Passivo, ma


senza alcun effetto sul Conto Economico; ad esempio:
• acquisto di un impianto produttivo, a credito;
• accensione di un prestito bancario;
• estinzione di un rateo passivo;
• rimborso di obbligazioni;

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Classificazione delle operazioni (2/2)

3. transazioni che modificano il totale dell’Attivo e quindi del Passivo, ed


hanno
• pure effetto sul Conto Economico; si tratta, per esempio, di:
• fatturazione di prodotti e/o servizi, pronta cassa o a credito;
• impiego di materie prime nel processo produttivo;
• ammortamenti delle immobilizzazioni;
• pagamento di interessi passivi su un prestito bancario;
• accantonamento al TFR;
• estinzione di un risconto passivo;
• svalutazione di titoli finanziari detenuti in portafoglio.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 55 Facoltà di Ingegneria
Esempi di operazioni da contabilizzare

• Esempi
– Movimenti che coinvolgono solo lo stato patrimoniale:
• ES 1: Acquisto di un impianto produttivo mediante pronta cassa (costo
100);
• ES 2: Acquisto di un impianto produttivo con pagamento al primo
gennaio dell’anno successivo.

– Movimenti che coinvolgono S.P. e C.E.;


• ES 3: Pagamento salari (costo del personale complessivo 100 di cui 20
accantonamento al Fondo TFR);
• ES 4. Vendita di un immobile pronta cassa, al valore 100 con valore
contabile netto pari ad 80.

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Esempio 1

• ES 1: Acquisto di un impianto produttivo mediante pronta cassa (costo 100):

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Esempio 2

• ES 2: Acquisto di un impianto produttivo con pagamento al primo gennaio


dell’anno successivo:

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Esempio 3

• ES 3: Pagamento salari (costo del personale complessivo 100 di cui 20 al fondo


per TFR):

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Esempio 4

• ES 4: Vendita di un immobile cassa al valore 100 con valore contabile di 80:

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Sommario della lezione

• Introduzione al Corso
– Contenuti
– Calendario e orari
– Testi
– Esami
– Riferimenti

• Il Bilancio di esercizio
– Introduzione all’impresa
– Società di persone e di capitali
– Dimensioni dell’impresa: economica, organizzativa, strategica
– Dimensione economica: il Bilancio

• Criteri, principi e Bilancio Civilistico


• Principio della Partita Doppia
Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
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Principali punti da ricordare (1/2)

• Il bilancio risponde a due quesiti principali:


1. Quale è stata la prestazione dell’azienda in un determinato periodo?
2. Qual è la sua “situazione” in un determinato momento?

• I rendiconti obbligatori che costituiscono il bilancio sono tre: lo Stato


Patrimoniale, il Conto Economico e la Nota Integrativa.

• Le attività sono le risorse, cioè le “cose di valore” che l’azienda possiede. Le


passività sono le fonti finanziarie messe a disposizione dai creditori.

• Il capitale netto è costituito dal capitale versato (che in una società per azioni è
rappresentato da azioni) e dalle riserve di utili, cioè dagli utili accumulati sin
dalla data di costituzione dell’azienda.

• Anche se denominato patrimonio netto, in realtà l’ammontare del capitale


netto non indica quanto valgano realmente sul mercato i diritti vantati dalla
proprietà sulle attività aziendali, cioè non indica il valore corrente di mercato,
né il valore delle azioni.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
AA 2008 / 2009 pagina 62 Facoltà di Ingegneria
Principali punti da ricordare (2/2)

• Il Conto Economico sintetizza i ricavi e i costi di un periodo. L’ultima riga


(Bottom Line), cioè il reddito netto, mostra l’incremento del capitale netto
risultante dalle operazioni di gestione svolte nel periodo al netto della
distribuzione di dividendi. L’utile netto è, a sua volta, un costo per l’impresa;
più precisamente è il “costo” dei suoi azionisti.

• Le riserve di utili non sono cassa, non sono cioè liquidità. Sono bensì una parte
dei diritti vantati dai detentori del capitale di rischio sulle attività aziendali.

• I dividendi sono distribuzione di cassa agli azionisti, ma non sono costi.

Economia e Organizzazione Aziendale 1.1 Introduzione al Corso. Contabilità Esterna Università degli Studi di Bergamo
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Glossario

• Totale Attivo (Totale Impieghi) = Capitale Investito = Immobilizzazioni + Capitale Circolante

• Totale Passivo (Totale fonti) = Passività + Capitale Netto = D (Debt o Mezzi di terzi) + E (Equity o
Mezzi propri)

• Attivo corrente (Capitale circolante) = Attivo a breve (“diventa” liquidità entro l’esercizio successivo)

• Passivo corrente = Passivo a breve (“si paga” entro l’esercizio successivo)

• Capitale Circolante Netto (CCN) = Attivo corrente – Passivo corrente

• Margine di Tesoreria = (Attivo corrente – Magazzino) – Passivo Corrente

• Margine di Struttura = Capitale Proprio – Immobilizzazioni

• Attivo immobilizzato = Immobilizzazioni

• Passivo consolidato = Passivo a medio-lungo

• Capitale proprio (Patrimonio netto) = Mezzi propri = Equity

• Capitale permanente = Capitale proprio + Passivo consolidato

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