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Laboratorio di analisi dei mercati

Lezione 1
Presentazione del corso

Sandra Notaro
sandra.notaro@unitn.it
Agenda: Presentazione del corso

■ Oggetto e obiettivi del corso


■ Prerequisiti/Propedeuticità/Organizzazione
■ Modalità didattiche e calendario
■ Frequenza
■ Materiale didattico
■ Valutazione
■ Team work: formazione dei gruppi
■ Report e presentazione del report
Laboratorio di analisi dei mercati

■ Luogo in cui si svolgono delle attività pratiche

■ Approccio applicativo alla comprensione di un


fenomeno – funzionamento di un mercato e scelte
delle imprese che vi operano – attraverso la raccolta,
l’elaborazione e l’analisi di dati

■ Analisi del mercato in gruppi di lavoro che devono


predisporre un rapporto scritto e presentarlo ad un
uditorio
Caratteristiche del corso

■ Lavoro non di routine (non meccanico)

■ Capacità di iniziativa, attenzione, riflessione e decisione

■ Sviluppo alcune competenze (‘soft skills’) molto richieste


Fabbisogno del mercato del lavoro
Fabbisogno del mercato del lavoro
Outcomes

■ Applicare conoscenze teoriche apprese nei


corsi di base all’analisi di un mercato
(fenomeno di interesse)

■ Comprendere l’andamento del mercato e le


performance di un’impresa che vi opera

■ Organizzare e discutere i risultati dell’analisi in


un report/documento scientifico

■ Presentare/argomentare criticamente i risultati


dell’analisi davanti a un uditorio

(Bloom, 1956)
Prerequisiti/propedeuticità/organizzazione
■ Prerequisiti (Corsi frequentati/Esami sostenuti)
✔ Introduzione all’economia
✔ Analisi dei dati e statistica
✔ Economia e misurazione aziendale
■ Propedeuticità (!)
✔ Test di accesso di Lingua, Matematica e certificazione informatica
■ Organizzazione
CdS Gruppi/Docenti Tutor per docente
Gruppo 1 Sandra Notaro 3
Economia e Management
Gruppo 2 Daniela Piazzalunga 3
Gestione Aziendale Gruppo 1 Maria Della Lucia 3
Gruppo 2 Oksana Tokarchuk 3
Amministrazione aziendale e
Gruppo 1 Nadia Laura von Jacobi 3
diritto
Economia e
Management_Inglese Gruppo 1 Matteo Ploner 2
Modalità didattiche

■ Docente
✔ Lezioni di natura metodologica
✔ Concetti teorici e metodologie fondamentali di acquisizione, analisi ed
elaborazione dati/informazioni

■ Tutor
✔ Applicazione in gruppi di lavoro di concetti e metodi, raccolta ed
elaborazione dei dati; predisposizione del rapporto e della presentazione

■ Docente e tutor
✔ Presentazione dei lavori/report di gruppo
✔ Sintesi, organizzazione e discussione critica dei risultati dell’analisi

■ Testimonianza aziendale
✔ Loacker S.p.A.
N. Data Giorno Ora Contenuti
1 20 Settembre Martedì 10,30-12,30 INTRODUZIONE
2 22 Settembre Giovedì 8,30-10,30 DATI E INFORMAZIONI
3 27 Settembre Martedì 10,30-12,30 MERCATO
4 29 Settembre Giovedì 8,30-10,30 DOMANDA
5 4 Ottobre Martedì 10,30-12,30 Lab. ANALISI DEL MERCATO
6 6 Ottobre Giovedì 8,30-10,30 Lab. ANALISI DOMANDA
7 11 Ottobre Martedì 10,30-12,30 Lab. ANALISI DOMANDA
8 13 Ottobre Giovedì 8,30-10,30 Lab. ANALISI DOMANDA
9 18 Ottobre Martedì 10,30-12,30 OFFERTA (Consegna report intermedio)
10 20 Ottobre Giovedì 8,30-10,30 OFFERTA

11 25 Ottobre Martedì 10,30-12,30 AZIENDA


12 27 Ottobre Giovedì 8,30-10,30 Lab. ANALISI OFFERTA

13 3 Novembre Giovedì 8,30-10,30 Lab. ANALISI OFFERTA


14 8 Novembre Martedì 10,30-12,30 PPT/DISCUSSIONE RICONSEGNA
15 10 Novembre Giovedì 8,30-10,30 Lab. ANALISI OFFERTA
16 15 Novembre Martedì 10,30-12,30 Lab. ANALISI OFFERTA/AZIENDA
17 17 Novembre Giovedì 8,30-10,30 Lab. AZIENDA E SCELTE DI MERCATO
18 22 Novembre Martedì 10,30-12,30 Lab. AZIENDA E SCELTE DI MERCATO
19 24 Novembre Giovedì 8,30-10,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
20 29 Novembre Martedì 10,30-12,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
21 1 Dicembre Giovedì 8,30-10,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
22 6 Dicembre Martedì 10,30-12,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
23 13 Dicembre Martedì 10,30-12,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
24 15 Dicembre Giovedì 8,30-10,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
Loacker S.p.A.

■ Thomas Oberrauch
Responsabile Market Intelligence & Strategy

■ Mercoledì 16 Novembre, ore 13:00-15:00

■ Auditorium Palazzo Prodi


Dipartimento di Lettere e Filosofia
Impegno in termini orari
■ 1 CFU = 25 ore di lavoro; 8 CFU = 200 ore di lavoro
■ 200 – 48 (ore di lezione e in aula informatica) =
152 ore di lavoro extra-aula
✔ Lavoro sui dati
✔ Scrittura del rapporto
✔ Preparazione della presentazione
✔ Studio per esame individuale

■ Il corso dura 12 settimane:


✔ 10 ore extra-aula alla settimana (120 ore) +
✔ 32 ore di lavoro (4 giorni pieni) alla fine del corso
✔ 8 ore extra-aula alla settimana (96 ore) +
✔ 56 ore di lavoro (7 giorni pieni) alla fine del corso
Materiale didattico: Moodle Didattica Online

■ Manuale del corso a cura dei docenti


✔ Aspetti organizzativi
✔ Metodologia di analisi dei dati
✔ Indicazioni per la scrittura del rapporto
✔ Glossario, formulario

■ Template Report

■ Slide delle lezioni metodologiche

Ricerche bibliografiche ad hoc a cura dei gruppi di lavoro


https://didatticaonline.unitn.it/dol/user/index.php?id=34895
Regole del corso

■ Frequenza obbligatoria
✔ Iscrizione al corso su DidatticaOnline entro 23/09
https://comunitaonline.unitn.it/UNITN.aspx
✔ Raccolta firme a lezione
✔ Massimo 4 assenze (oltre le 4 assenze non è possibile essere
valutati e si deve rifrequentare il corso)

■ Conoscenza approfondita e uso del manuale


✔ Base di partenza per ulteriori approfondimenti da parte dei gruppi di
lavoro
■ Partecipazione attiva (gruppi di lavoro)

■ Attività extra-lezioni di laboratorio


Valutazione: Studenti Frequentanti
Valutazioni Voto in trentesimi Peso %

Report intermedio 0-1 punti


Valutazione
collettiva Report 50%

Presentazione lavoro di gruppo 10%

Valutazione individuale Esame scritto 40%

Media pesata dei voti della valutazione individuale e collettiva


Valutazione finale Voto Report * 0.5 + Voto Presentazione report * 0.1 + Voto Esame
scritto * 0.4 + Consegna intermedia report (0-1)
Valutazione: Studenti non frequentanti

Valutazione Peso %

Report individuale
Assegnazione da parte del docente di un paese/impresa 50%
diversi da quelli analizzati dai gruppi di studenti frequentanti

Presentazione
10%
Presentazione/discussione del report individuale

Esame scritto
40%
Come per i frequentanti (contenuti e date d’appello)

Media pesata dei voti :


Voto Report * 0.5 + Voto Presentazione Report * 0.1 + Voto Scritto * 0.4
Criteri di valutazione del report Punteggio

1. Capacità di scrittura 5

Il rapporto ha una struttura e un ordine logico chiari, è curato nella forma sia dal punto di
vista dell'impaginazione (margini, carattere, numerazione sezioni,...) che dal punto di vista
linguistico (ortografia, punteggiatura, tempi dei verbi).

2. Presentazione dei dati 5

Le tabelle e i grafici sono numerati e contengono tutte le informazioni necessarie alla loro
comprensione (titolo, eventuale legenda, etichette assi, unità di misura).
Il testo contiene riferimenti chiari a tutti i grafici e le tabelle.
3. Elaborazione dei dati 10

Il rapporto riporta elaborazioni dei dati elementari (rapporti di composizione, numeri indice,
tassi di variazione,...) che sono corrette e adeguate al bisogno informativo cui rispondono.
Il testo presenta correttamente il contenuto informativo delle elaborazioni utilizzate.
4. Interpretazione delle informazioni 10

Il rapporto presenta la rilevanza quantitativa dei fenomeni (analisi statica) attraverso


appropriati confronti (con altri periodi, con altri paesi o settori economici), fornisce informazioni
sugli andamenti di medio-lungo termine e su specifiche variazioni annuali (analisi dinamica).
Si identificano correttamente i fenomeni da descrivere (cosa succede) e le loro spiegazioni
(perché succede), distinguendo i fenomeni relativi alla domanda e all'offerta di mercato.
Semplici correlazioni sono distinte da possibili nessi causali.
Esame scritto individuale

■ 10 domande, strutturate per punti e a risposta


breve (aperta o chiusa)
✔ domande teoriche e metodologiche su dati e
informazioni, mercato, domanda, offerta e impresa
✔ 3 punti complessivi per ogni domanda
✔ 1 ora di tempo
✔ serve la calcolatrice
■ Esame cartaceo
Valutazione

■ Il superamento dell’esame richiede una valutazione sufficiente/positiva


delle tre componenti: report, presentazione, esame scritto individuale

■ Il voto positivo ‘separato’ di report ed esame individuale (18-30) NON


può essere rifiutato:
✔ Se si vuole rifiutare, bisogna rifiutare il voto complessivo e sostenere
l’esame come non frequentante (nuovo esame scritto e consegna report
individuale)
✔ In alternativa si può rifrequentare il corso

■ Lo studente può ritirarsi durante l'esame scritto individuale e risostenere


l'esame in uno degli appelli successivi, fino a settembre 2023

■ Se lo scritto individuale fosse NON sufficiente è possibile risostenerlo


in uno degli appelli successivi, fino a settembre 2023
✔ Oltre la sessione autunnale 2023, è necessario rifrequentare il corso (A.A.
2023_2024) o dare l’esame da non frequentante
Recapiti/Comunicazioni/Ricevimento

■ Recapiti
✔ Dipartimento di Economia e Management, IV piano
email: sandra.notaro@unitn.it
telefono: 0461 282158
■ Comunicazioni via e-mail
✔ Effettiva necessità, verifica preventiva della presenza online delle
informazioni da richiedere (sito del corso su Didattica OnLine e
pagina web del dipartimento), chiarezza, sintesi e firma
■ Ricevimento
✔ Martedì 17-18, previa richiesta via e-mail
✔ tutte le informazioni saranno fornite sulla pagina del corso
(Didattica OnLine / Moodle)
Caso di studio

Il mercato degli sweet snack in [Paesi europei] e performace dell’impresa


X su quel mercato

Paese Domanda di ricerca_Esempio


Italia Si analizzi l’andamento del mercato degli sweet snack in Italia
nell’ultimo decennio, illustrando le principali dinamiche e quali
fenomeni possono averlo influenzato dal lato della domanda e
dell’offerta. Delineare le strategie di Barilla Italia all’interno del quadro
competitivo nazionale
Formazione gruppi di lavoro

■ Formazione libera dei gruppi di soli studenti frequentanti.


■ Gruppi di 5 studenti
■ Segnalazione da parte degli studenti/gruppi dei componenti di
ogni gruppo
✔ Link in Moodle ad un foglio excel modificabile
✔ Compilazione del file con:
• Numero del gruppo (da utilizzare nelle comunicazioni con
docente e tutor)
• Cognome e nome dei componenti di ogni gruppo (primo
il rappresentante e poi in ordine alfabetico), matricola,
email
Gruppi di lavoro

◼ Gli studenti frequentanti che non risultano parte di


alcun gruppo al 27/09 saranno assegnati d’ufficio dal
docente a:
✓ Gruppi con meno di 5 studenti
✓ Nuovi gruppi
Gruppi di lavoro

■ Ad ogni gruppo si assegna:


✔ Un tutor di riferimento e un’aula in cui si svolgono le lezioni di
laboratorio
✔ Una domanda di ricerca relativa all’andamento del mercato di
sweet snacks in un paese europeo e alle
strategie/performance di un’impresa che opera su quel
mercato
✔ La composizione dei gruppi, tutor e aula, il paese che ciascun
gruppo dovrà analizzare e la domanda di ricerca sono
consultabili nella cartella Manuale e altro materiale disponibile
su DOL dopo la formazione dei gruppi
■ Ogni gruppo identifica – e comunica al tutor – un suo
rappresentante (consegna report intermedio, report finale e ppt)
Lavorare in gruppo

■ Condividere e organizzare in maniera autonoma un


percorso di ricerca (divisione dei compiti e coordinamento):
✔ Tradurre la domanda di ricerca in una scaletta ordinata
di attività di analisi
✔ Rispondere alla domanda di ricerca attraverso
l’identificazione, l’estrazione, l’elaborazione e
l’interpretazione di dati appropriati
✔ Organizzare i risultati dell’analisi in un report
✔ Sintetizzare, presentare e discutere criticamente i
risultati dell’analisi davanti a un uditorio
Scadenze e date importanti

Data Cosa Informazioni

23 Settembre Iscrizione al corso Moodle

Formazione gruppi e assegnazione dei


DOL_Folder Manuale e altro materiale
27-29 Settembre gruppi a tutor/Aula paese/domanda di
Email tempestiva al docente se Non Freq.
ricerca
Upload file WORD da DOL (Consegna
18 Ottobre Consegna Report intermedio
Compito) da parte del rappresentante

Discussione collettiva dei report


8 Novembre Aula 2A
intermedi

16 Novembre
Testimonianza Aziendale Auditorium, Palazzo Prodi, Lettere
(13:00-15:00)

22 Dicembre Upload file word e pdf da DOL (Consegna


Consegna Report finale
(o prima) Compito) da parte del rappresentante

Gennaio e
Scritto individuale Portare la calcolatrice!
Febbraio 2022
Agenda

■ Scadenze report in progress e finale


■ Plagio
■ Il report: aspetti critici da considerare
■ Esempi: errori e proposte corrette
Scadenze

■ Report in progress
✔ Consegna: entro il 18/10/2022
✔ Upload via DOL (consegna compito) da parte del
rappresentante del gruppo

■ Report finale
✔ Consegna: entro il 22/12/2022
✔ Upload via DOL (consegna compito) da parte del
rappresentante del gruppo
Il report:
aspetti critici da considerare
Il report

■ Documento che presenta secondo un ordine logico e in maniera


sintetica, informativa e critica il fenomeno analizzato e i risultati
dell’analisi

■ Ogni manoscritto scientifico (tesi, relazione, articolo, libro) è un


prodotto tecnico che va progettato con lo stesso rigore della
ricerca che lo ha preceduto
✔ Se manca una pianificazione strategica risulta inefficace
Aspetti critici da considerare

■ Editing

■ Frontespizio

■ Indice/Struttura

■ Contenuti

■ Stile

■ Figure e Tabelle

■ Riferimenti bibliografici

Template del report disponibile sulla DOL del Corso


1. Editing
■ Impostazione della pagina
✔ Margini: Inferiore, Superiore, Destro e Sinistro 2,5 cm
✔ Carattere: Times New Roman, corpo 12, tondo
✔ Interlinea: 1,5, giustificato
■ Titolo paragrafi e sotto paragrafi
✔ Paragrafi: Times New Roman, corpo 12, neretto, allineamento a
sinistra, 2 capoversi vuoti sopra
✔ Sottoparagrafi: Times New Roman, corpo testo 12, italico,
allineamento a sinistra, 2 capoversi vuoti
✔ Numero pagina: Times New Roman, corpo testo 11, centrato

■ Note (a piè di pagina)


✔ Times New Roman, corpo 10, tondo e giustificato, interlinea singola,
numerate progressivamente dalla nota n. 1
■ Riferimenti bibliografici
✔ Times New Roman, corpo 12, interlinea singola, prima riga sporgente
1 cm
2. Frontespizio

■ Il frontespizio del report deve contenere:

✔ (Logo Unitn), Università, Dipartimento, Corso, A.A.


✔ Docente e tutor
✔ Titolo del report
✔ Numero del gruppo
✔ Indicazione dei componenti il gruppo in ordine alfabetico
3. Indice

■ Ogni documento scientifico (report finale o


consegna intermedia) deve presentare un indice
che esprime l’ordine logico dei contenuti

■ I titoli dei paragrafi devono essere brevi ed


esplicativi

■ I paragrafi e i sotto-paragrafi devono essere


numerati (formattazione)
Indice del
report:
esempio
corretto
Indice del report: esempi non corretti

Manca la
numerazione
e la struttura
dei paragrafi

I paragrafi
non sono
numerati e i
titoli
riportano
solo il nome
delle variabili
analizzate
Struttura

■ Introduzione (1 pagina)
✔ Cosa si analizza e perché, obiettivi, domande/ipotesi di ricerca,
metodo e fonti (dataset utilizzati)
■ Articolazione logica dell’analisi (risultati) (10/11 pagine)
✔ Analisi del mercato (3 pagine)
✔ Analisi della domanda (3 pagine)
✔ Analisi dell’offerta (3 pagine)
✔ Analisi dell’azienda (2 pagine)
■ Conclusioni (1 pagina)
✔ Discussione e interpretazione dei risultati alla luce delle
domande/ipotesi di ricerca. Eventuali domande aperte
= 12 pagine (max. 5.000 parole)
+ frontespizio (titolo, ID, componenti del gruppo)
+ indice
+ tabelle, grafici, eventuali appendici
+ riferimenti bibliografici
4. Contenuti

■ Data la struttura/indice del lavoro, selezionare le informazioni


da riportare in ogni paragrafo/sotto-paragrafo e decidere quali
strumenti utilizzare a supporto della chiarezza ed efficacia
dell’esposizione
✔ Quali informazioni sono importanti e quali no?
✔ Grafici o tabelle? Che tipo di grafico? ecc.

■ In ogni paragrafo
✔ Curare l’ordine logico del paragrafo e i collegamenti tra
capoversi (a)
✔ Curare i collegamenti/rimandi del testo principale a tabelle e
figure, eventuali note e riferimenti bibliografici (b)
Paragrafo e capoversi

■ Il paragrafo si sviluppa attraverso una serie di capoversi


■ Il capoverso è l’unità di testo che presenta un’idea (un fenomeno),
cioè un’intera unità d’informazione.
■ Un paragrafo presenta tanti capoversi quante sono le idee della
scaletta.
■ Ogni capoverso si apre con una frase chiave che riassume l’idea/il
contenuto principale, che viene poi argomentata.
■ L’ordine logico (del paragrafo e del capoverso)
✔ Dal generale al particolare
✔ Coerenza tra le parti
✔ Sequenza logica di grafici e tabelle
■ L’ordine logico si riflette nella sequenza dei capoversi. Esempio:
Capoverso

■ I capoversi forniscono “ritmo” al testo


✔ Ogni capoverso deve avere un’apertura
(frase chiave), uno sviluppo e una chiusura
(che apre al capoverso successivo)
5. Stile
■ Ricorrere sempre alla forma impersonale e mai usare la prima
persona singolare/plurale
✔ «Il report riporta l’analisi dei mercato degli snack dolci…» e non
«abbiamo analizzato il mercato degli snack dolci…»

■ Chiarezza espositiva
✔ Capoversi non troppo lunghi né troppo brevi
✔ Citare le fonti
✔ Non utilizzare sinonimi inappropriati per termini/concetti chiave
✔ Evitare traduzioni arbitrarie dall’inglese

■ Limitare/evitare considerazioni personali o perentorie e


argomentarle con il supporto di una solida bibliografia/base
dati/informazioni da fonti ufficiali
6. Figure e tabelle

■ Figure e Tabelle devono essere citate nel testo in corrispondenza


delle argomentazioni ad esse riferite e collocate dopo il rimando
nel testo

■ Elementi necessari:
✔ Numerazione sequenziale nel testo completo o per
capitolo/paragrafo (Figura 1, Figura 2, Figura 3, …Figura 1.1, 2.1, il
primo numero si riferisce al capitolo, il secondo alla figura)
✔ Titolo che spieghi chiaramente cosa viene rappresentato (fuori
dall’area del grafico) – Time New Roman 10
✔ Fonte ed eventuali note in calce a figura/Tabella
✔ Eventuale legenda che spieghi a cosa si riferiscono le serie (se ve ne
sono più di una)
✔ Etichette degli assi che indichino cosa è rappresentato sugli assi
(valori, percentuali, unità di misura) nel caso in cui questo non sia
evidente dal titolo
Elementi di un grafico

Grafico 2.4: Confronto andamento volumi di snack dolci e PIL reale in Francia,
dal 2007 al 2016 con indice a base fissa (2007=100)
110

108

106

104

102

Indice

100 Titolo
98
■ Etichette assi
96

94 ■ Legenda
92
■ Fonte
90
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Anni

Volumi PIL Reale

Fonte: ns. elaborazioni su dati Euromonitor


Riscontri 1/2

■ Tabelle/grafici non numerati, numerazione non coerente


con la numerazione del paragrafo, nel grafico o sotto il
grafico
■ Mancanza del titolo, titolo del grafico inserito all’interno
dell’area del grafico, titolo in calce al grafico
■ Titolo poco esaustivo o troppo lungo
Riscontri 2/2

■ Grafici poco esplicativi/troppo congestionati


✔ La legenda usata anche quando è presente una sola
serie
✔ Unità di misura delle scale di valori troppo piccola e
posizioni decimali eccessive/inutili
✔ Denominazione degli assi ridondante
■ Fonte del dato non citata o incompleta (link alla fonte)
7. Riferimenti bibliografici (stile APA)

■ Nel testo (riferimenti brevi)


✔ La fonte si indica tra parentesi con il sistema (Autore, anno)
«Come dimostrato da alcuni studi (Rossi, 2014; …), …»
«Come mostrato da Rossi (2014), …»
✔ Due autori:
(Autore & Autore, anno) (Go & Trunfio, 2011)
✔ Tre o più autori:
(Primo autore et al., anno) (et al. in corsivo) (Go et al., 2015)
✔ Lista di autori:
ordine d’anno crescente e riferimenti separati da punto e
virgola (CSES 2009; European Commission, 2010; Sacco,
2012)
7. Riferimenti bibliografici

■ In bibliografia (calce)
✔ Tutti i riferimenti presenti nel testo (testo principale, note,
grafici e tabelle) e solo i riferimenti presenti nel testo
✔ Elencati senza numerazione (o punti elenco)
✔ Ordine alfabetico secondo il cognome dell’autore.
✔ Per più opere dello stesso autore, ordine cronologico di
pubblicazione (dalla più vecchia alla più recente)
✔ Indicazione di a, b, c dopo l’anno per contributi dello stesso
autore/ stessi autori pubblicate nello stesso anno (2013a,
2013b)
APA Style

https://libguides.murdoch.edu.au/APA/entries
APA Style
Esempi

■ Articoli
Schultz, M., & De Chernatony, L. (2002). The challenges of Corporate
Branding. Corporate Reputation Review, 5(2/3), 105–112.

■ Libri
Kapferer, J.N. (1998). Strategic Brand Management. London, UK: Kogan
Page.

■ Capitoli
Capone, F., & Cinti, T. (2009). La creatività tra specializzazione e
diversificazione del territorio: i sistemi creativi in Italia. In Sedita, S.R. &
Paiola, M. (eds), Il management della creatività. Reti, comunità e territori
(pp. 201–217). Roma, I: Carrocci.
APA Style
Sitografia

■ Indirizzo del sito e breve descrizione del soggetto (impresa,


istituzione, individuo) a cui il sito si riferisce
■ Es. corretto:

■ Es. non corretto:


Editing finale

■ Controllare:
✔ Numerazione corretta dei paragrafi e titoli in
grassetto
✔ Paragrafi giustificati
✔ Titoli, fonti e legende di tabelle e grafici
✔ Citazione di tutti i grafici e tabelle nell’ordine di
numerazione
✔ Tabelle non spezzate tra una pagina e l’altra
✔ Bibliografia e sitografia corretta
✔ Indice corretto
Plagio
Plagio

■ Attribuzione al proprio ingegno di un’opera altrui, o di parti di essa


(Dizionario della Lingua Italiana Sabatini-Coletti)

■ Forme di plagio da evitare accuratamente


✔ “Copia&incolla” del lavoro
✔ Non citare un autore quando ci si riferisce ad un suo
contributo
✔ Traduzione di un testo in lingua straniera senza citare la fonte
originale

■ Software dedicati all’identificazione del plagio (Turnitin)

■ Sanzioni molto severe sono applicate nel caso di plagio da parte


degli studenti (e.g., Stanford’s Honor Code)
Plagio vs Buone pratiche

■ Segnalare/citare sempre i contributi presi da altri autori

■ Esempi utilizzati nella letteratura economica


✔ Kahneman e Tversky (1979) introducono il concetto di certainty effect e
mostrano come il peso attribuito agli eventi certi sia eccessivo rispetto a
quello attribuito agli eventi probabili
✔ I soggetti mostrano una tendenza a sopravvalutare gli eventi certi rispetto a
quelli probabili. Tale fenomeno è conosciuto come certainty effect
(Kahneman e Tversky, 1979)
✔ Il fenomeno del certainty effect viene così descritto da Kahneman e Tversky
(1979): “[...] people overweight outcomes that are considered certain,
relative to outcomes that are merely probable—a phenomenon which we
label the certainty effect” [p. 265]

■ In coda all’elaborato vanno tutte le fonti citate nel testo (e solo quelle
effettivamente presenti)
✔ Kahneman, D., & Tversky, A. (1979). Prospect Theory: An Analysis of
Decision under Risk. Econometrica, 47(2): 263–291.
Esempi:
Errori e proposte corrette
Esempio: Ordine logico errato

■ In un report è stato presentato l’andamento del PIL reale


nell’ultimo decennio per dare un’idea dell’andamento
dell’economia di un paese. A tale capoverso è stato fatto
seguire il seguente testo:
“Dai dati sulle percentuali di consumo per il settore dell’acqua
in bottiglia, abbiamo notato forti e accentuate differenze
percentuali rispetto al mondo”

■ Ordine seguito: ad una informazione di contesto (PIL reale)


seguono informazioni di dettaglio sulla composizione di un
settore e il confronto tra questa ultima informazione per un
paese e il resto del mondo


Esempio: Ordine logico corretto

■ Andamento del PIL nell’ultimo decennio (crescita


complessiva e specificità di alcuni anni)

■ Andamento del settore preso in considerazione (fatturato e


volumi complessivi), ed eventuale confronto con
l’andamento del PIL

■ Cambiamento dell’importanza delle diverse sotto-categorie


all’interno del settore (cambiamento della composizione
percentuale nel tempo)

■ Eventuale confronto con altri paesi/mondo


Esempi. Paragrafi male impostati

L’inflazione, ossia l’aumento generalizzato del livello dei prezzi, è da sempre stata
uno dei “mali” dell’economia italiana. A partire dal 1973 fino ai primi anni ’80,
l’aumento dei prezzi ha raggiunto tassi molto elevati; i prezzi al consumo in numerosi
Paesi industrializzati sono cresciuti a un saggio medio annuo superiore al 10%, con
punte molto alte nei bienni 1974-‘75 e 1980-‘81, durante i quali, per esempio, l’Italia
e la Gran Bretagna hanno sperimentato tassi di crescita dei prezzi al consumo intorno
al 20% (Encicl. Garzanti, 2001). Da allora uno degli obiettivi principali del
Governo del nostro Paese è stato proprio quello di contenere l’inflazione entro
determinati livelli, obiettivo che è diventato via via sempre più pressante per il
semplice fatto che proprio il contenimento dell’inflazione entro determinati limiti era
uno dei parametri che avrebbe consentito l’ingresso nell’UE. Infatti, focalizzando
l’attenzione sugli anni ‘90 la riduzione dell’inflazione è stata progressiva sebbene si
sia registrata un’ultima grande impennata dell’inflazione nel biennio 1995-‘96, con un
indice che ha superato il 5%. Nel 1999, tuttavia, si è verificata una ripresa delle
tensioni inflazionistiche. L’inflazione ha raggiunto il suo punto di minimo proprio
nei primi mesi del 1999, poi ha ripreso a crescere attestandosi circa sul 2,5% nei primi
mesi del 2000 (grafico n° 2).
Esempi. Paragrafi male impostati

L’inflazione, ossia l’aumento generalizzato del livello dei prezzi, è da sempre


stata uno dei “mali” dell’economia italiana.
A partire dal 1973 fino ai primi anni ’80, l’aumento dei prezzi ha raggiunto tassi
molto elevati.
I prezzi al consumo in numerosi Paesi industrializzati sono cresciuti a un saggio
medio annuo superiore al 10%, con punte molto alte nei bienni 1974-‘75 e 1980-
’81.
Durante questi anni l’Italia e la Gran Bretagna hanno sperimentato tassi di crescita
dei prezzi al consumo intorno al 20% (Encicl. Garzanti, 2001).
Da allora uno degli obiettivi principali del Governo del nostro Paese è stato
proprio quello di contenere l’inflazione entro determinati livelli.
Tale obiettivo è diventato via via sempre più pressante per il semplice fatto che
proprio il contenimento dell’inflazione entro determinati limiti era uno dei
parametri che avrebbe consentito l’ingresso nell’UE.
Infatti, focalizzando l’attenzione sugli anni ‘90 la riduzione dell’inflazione è stata
progressiva sebbene si sia registrata un’ultima grande impennata dell’inflazione
nel biennio 1995-‘96, con un indice che ha superato il 5%.

Esempio. Paragrafi impostati correttamente

L’inflazione, ossia l’aumento generalizzato del livello dei prezzi, è da sempre stata uno
dei “mali” dell’economia italiana. A partire dal 1973 fino ai primi anni ’80, l’aumento
dei prezzi ha raggiunto tassi molto elevati; i prezzi al consumo in numerosi Paesi
industrializzati sono cresciuti a un saggio medio annuo superiore al 10%, con punte molto
alte nei bienni 1974-‘75 e 1980-‘81, durante i quali, per esempio, l’Italia e la Gran
Bretagna hanno sperimentato tassi di crescita dei prezzi al consumo intorno al 20%
(Encicl. Garzanti, 2001).
Da allora uno degli obiettivi principali del Governo del nostro Paese è stato proprio
quello di contenere l’inflazione entro determinati livelli, obiettivo che è diventato via via
sempre più pressante per il semplice fatto che proprio il contenimento dell’inflazione
entro determinati limiti era uno dei parametri che avrebbe consentito l’ingresso nell’UE.
Infatti, focalizzando l’attenzione sugli anni ‘90 la riduzione dell’inflazione è stata
progressiva sebbene si sia registrata un’ultima grande impennata dell’inflazione nel
biennio 1995-‘96, con un indice che ha superato il 5%.
Nel 1999, tuttavia, si è verificata una ripresa delle tensioni inflazionistiche. L’inflazione
ha raggiunto il suo punto di minimo proprio nei primi mesi del 1999, poi ha ripreso a
crescere attestandosi circa sul 2,5% nei primi mesi del 2000 (grafico n° 2).
Esempi. Citazione non corretta dei grafici

“le bibite gasate hanno visto una sensibile decrescita nei


volumi venduti (grafico 2.4 e 2.5).”

https://ed.ted.com/lessons/how-to-spot-a-misleading-graph-lea-gaslowitz
Esempi. Grafici non corretti_I

■ Es.1: cosa è rappresentato nel seguente grafico? A cosa si


riferiscono i numeri sull’asse verticale? E’ necessaria la
legenda? Qual è la fonte dei dati?
Esempi. Grafici non corretti_II

■ Es.2: Il titolo del seguente grafico è esauriente? Sono


quote riferite ai volumi o ai valori? E’ corretto il modo di
scrivere numerazione e titolo e di riportare la fonte?
Esempi. Grafici non corretti_III

■ Es.3: Il titolo del seguente grafico è esauriente? Qual è


l’unità di misura dell’asse verticale? E’ corretto il modo di
scrivere numerazione, titolo e fonte?
Esempi. Grafici corretti_I
Esempi. Tabelle non corrette_I

Es.2: cosa è rappresentato nelle seguenti tabelle? A cosa


si riferiscono i numeri riportati? E’ corretto il modo in
cui sono riportate le informazioni (fonte, lingua, unità
di misura)?
Esempi. Tabelle non corrette_II
Esempi. Tabelle corrette
Presentazione

■ Calendario delle presentazioni


■ Caratteristiche di un ppt efficace
■ Struttura del ppt
■ Cose da fare e da evitare
■ Suggerimenti
■ Errori tipici
Organizzazione delle presentazioni

■ Lista di gruppi/presentazioni per le ultime 6 lezioni del corso

19 24 Novembre Giovedì 8,30-10,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori


20 29 Novembre Martedì 10,30-12,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
21 1 Dicembre Giovedì 8,30-10,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
22 6 Dicembre Martedì 10,30-12,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
23 13 Dicembre Martedì 10,30-12,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori
24 15 Dicembre Giovedì 8,30-10,30 PRESENTAZIONE LAVORI DI GRUPPO / Laboratori

■ 3 presentazioni per ogni giornata in presenza del docente e di un tutor


■ presentazione da parte di 4 membri del gruppo indicati dal docente in
occasione della presentazione, il 5 membro risponde alle domande
■ 15 minuti di tempo per ogni gruppo + 10 min per la discussione
■ numero massimo di slide 12
■ domande rivolte dal gruppo discussant e dai membri dell’altro gruppo al
gruppo che presenta
■ scadenza per l’invio via email del ppt al tutor e al docente
Caratteristiche di un ppt efficace
Struttura della Presentazione

■ Titolo della presentazione + nome delle persone


che hanno scritto il report e lo presentano
■ Panoramica dei contenuti della presentazione
■ Principali fenomeni rilevati nell’analisi (secondo un
ordine logico chiaro) -> selezione dei grafici più
significativi
■ Relazioni tra i diversi fenomeni
■ Conclusioni ed eventuali problemi/domande aperte
Cose da fare e da evitare
descrizione da fare da evitare
obiettivo della dare l’idea che il report/paper è ben fatto presentare un riassunto di
presentazione e racconta una «storia» interessante TUTTO quello che è stato fatto
formato e usare caratteri grandi e non più di 12 preparare una presentazione
pianificazione slides; focalizzarsi sui risultati principali troppo lunga (magari c’è più
tempo); usare caratteri troppo
piccoli; riempire troppo le slides
interazione rivolgersi al pubblico; inserire eventuali fare un monologo guardando lo
con l’uditorio domande per stimolare la partecipazione schermo
introduzione focalizzarsi sulla parte innovativa del concentrarsi esclusivamente sulle
proprio lavoro e su quanto si è imparato; motivazioni della ricerca; essere
mostrare esempi concreti troppo astratti/scolastici
metodologia illustrare come i metodi utilizzati siano descrivere nel dettaglio la
coerenti con gli obiettivi; giustificare le costruzione degli indici
proprie scelte
risultati presentare i risultati principali e descrivere nel dettaglio le tabelle
spiegarne le possibili implicazioni e le cifre
conclusioni riassumere in modo generale quello che rivedere ciascun risultato nel
si è imparato dettaglio
Suggerimenti

■ Contenuto:
✔ illustrare risultati chiave e tendenze, non dati dettagliati
(poche informazioni, chiare)
✔ spezzare concetti/fenomeni complessi in più diapositive semplici
✔ usare il numero minimo di parole per titoli
✔ una slide di introduzione/conclusione
■ Colori/Font:
✔ usare testo chiaro su fondo scuro o viceversa
✔ accertarsi che le diapositive siano leggibili usando font e grandezza
adeguati
✔ usare grassetto/diversi colori al posto di font «speciali»
■ Grafici/Tabelle: valutare il mezzo più efficace
✔ per le tabelle: limitare numero di righe/colonne; evidenziare i dati su
cui si vuole richiamare l’attenzione
✔ per i grafici: grafici colorati sono efficaci se sono ben visibili; occorre
lasciare un tempo adeguato (min 30’’) per la visualizzazione
Errori tipici

■ Andare troppo veloce:


✔ Chi vi ascolta non conosce l’argomento quanto voi!

■ Farsi distrarre dalla platea

■ Guardare le slides anziché la platea

■ Ostruire la visuale della platea sulle slides

■ Usare un tono di voce troppo basso o troppo alto

■ Usare un tono di voce monocorde


✔ Esprimete il vostro entusiasmo!
Gestire la presentazione

■ Evitare di gesticolare o muoversi eccessivamente

■ Quando si risponde ad un commento/critica:


✔ Essere educati nella risposta
✔ Non temporeggiare
✔ Ammettere di non sapere la risposta
✔ «È un’osservazione molto interessante alla quale non
avevo pensato ma sulla quale rifletterò...»

■ Se non capite la domanda domandate gentilmente di


spiegarla meglio

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