Introduzione al corso
A.A. 2017/2018
Nella seconda parte del corso (maggiori dettagli saranno forniti all’inizio della quinta
unità didattica)
Business Game online: attività di gruppo con simulazione di decisioni d’impresa on
line (max 20 squadre da 3-5 partecipanti) - 3 punti per le prime 3 squadre in
classifica, 2 per le squadre dal 4° al 12° posto, 1 punto per le altre
Studio di casi aziendali: attività di gruppo (3-5 partecipanti) con studio sul campo di
una impresa quotata con riferimento a una funzione aziendale (marketing, finanza,
produzione) e redazione di un report – valutazione del report con 0-3 punti
Attenzione! In ogni caso ogni studente non potrà cumulare al voto d’esame più di 4
punti
Per coloro che non raggiungono il 17 (in genere identificati con la sigla
NA - Non Ammesso - sui fogli che riportano gli esiti della prova scritta) è
possibile visionare la prova scritta e discuterla con un docente della
commissione durante lo svolgimento delle prove orali degli studenti
ammessi.
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Introduzione
Economia e Gestione delle Imprese
Impresa, industria
Stakeholder
Micro- e macro-ambiente
Cos’è un processo?
Tipi di processi
Le teorie comportamentiste
La teoria dell’agenzia
La resource-based view
Approccio macro-economico
Industria 1
Industria 3
Industria 2
Industria 4
Sistema
economico
Trascendenti
Prestigio
Finalità-Valori
Potere
Materiali Profitto
Breve Lungo
Orizzonte temporale
Il valore è dato dal rapporto fra benefici (flussi di cassa) e costi (costo del
capitale) connessi a una data attività (business)
tangibili vs intangibili
COMPETENZE FUNZIONALI
Tacita A Esplicita
DA
Combinazione
Internalizzazione
Socializzazione
Attivata nell’impresa, tra imprese, tra impresa e clienti (se
collaborativi fonte di nuove conoscenze ad alto valore)
Sperimentazione
Selezione
Ritenzione e
replicazione
Routine
Non si apprende:
Per timore di perdita di controllo o potere;
Per appagamento - sottostima dei cambiamenti;
Per ansia - mancanza di tempo o di capacità;
Per Incertezza (mancanza vision e/o sensori).
Maggiore valore attuale (più acquisti, per più tempo, con minore
rischio di abbandono dei clienti e quindi minore rischio d’impresa)
Programmazione,
attuazione e controllo
Macro-ambiente
Economico Sociale
Ambiente settoriale
Clienti Fornitori
Politico
Impresa Fisico
Concorrenti Prodotti
(attuali e potenziali) sostitutivi
Tecnologico
Culturale
Demografico
Tecnologie
Capacità operative (specialistico-funzionali) e manageriali
(architetturali e integrative)
Competenze di marketing (capacità relazionali)
Relazioni con altre imprese
Adattamento vs Proattività
e di relazioni
Elementi strutturali
• numero e dimensione imprese • Integrazioni e reticolarizzazioni
• localizzazione e concentrazione • Tasso di sviluppo dell’innovazione
• Dom e DoM • Presenza di uno o più standard
• Barriere ed economie • Differenziabilità
Strategie Strategie
- Frammentazione delle catena del - Miglioramento continuo dei processi di
valore e specializzazione marketing
- Standardizzazione fasi/moduli - Strategie relazionali con clienti e
- Partnership / Reti (franchising)
fornitori
- Sistemi informativi di Marketing
- Internazionalizzazione e globalizzazione
- Tecnologie flessibili di produzione
- Focalizzazione - Market creation (sviluppo del mercato)
Corso di Economia e Gestione delle Imprese – Terza Unità Didattica
MODELLI STRUTTURALISTI
I fattori critici di successo: analisi del business e delle ragioni del successo
delle imprese – aree critiche e portafoglio risorse
Dimensioni utili per classificare le imprese sulla base della similarità dei
comportamenti:
Ata
Baglioni Hotels
Nazionale Bonaparte Hotels
Boscolo Hotels
RF Hotels
Starhotels
Turin I. Hotels
D E
Bettoja Sina
Regionale Monrif Villa d’Este
Framon H. Class Hotel
Gruppi di clienti
Tecnologia
Funzione d’uso
Multi-uso
Disinfettante
Sgrassante
Famiglie HORECA P.A. Gruppi di clienti
Tecnologia Detersivo liquido
Detersivo in polvere
Pastiglie
S W O T
Strengths Weaknesses Opportunities Threats
Risorse e capacità L’assenza di Situazioni esterne Cambiamenti
che possono essere determinate risorse che possono nell’ambiente
usate come base per e capacità può facilitare nuove esterne che possono
creare vantaggio ostacolare il occasioni di profitto recare danni alle
competitivo raggiugimento degli e crescita performance
obiettivi
Future
Strategie Growth
Complessive Value
(corporate)
Strategie
Competitive
(business)
Strategie Funzionali
Risorse Assets
Marketing Produzione R&S Finanza
Umane
-in-Place
Leadership di
Intero mercato Differenziazione
costo
Ambito
competitivo
Un particolare
Focalizzazione
segmento
concorrenza
risorse
Diagnosi:
opportunità/
minacce
Diagnosi:
punti di forza/
debolezza
Analisi dell’impresa
Esterno Interno
Demand Pull Technology Push
Radicali Incrementali
- Effetti immediati e dirompenti - Effetti diluiti nel tempo
- Discontinue - Continue
- Elevati investimenti - Investimenti organizzativi
- Specializzazione risorse - Focus sui processi
- Elevato rischio - Rischio contenuto
- Protezione delle informazioni - Tipica di settori maturi o
- Tipica di settori emergenti consolidati
• Maggiore competitività
• Rinnovamento portafoglio prodotti
• Valorizzazione risorse / competenze e relazioni
• Sviluppo ricavi e margini
• Rigenerazione vantaggio competitivo
• Valorizzazione e sfruttamento capacità produttive e
operative
• Rivitalizzazione ciclo di vita
L’appropriabilità
La redditività dell’innovazione
Elementi da considerare
- Il timing: valutare l’eventuale stagionalità dei prodotti e il rischio di
cannibalizzazione dei prodotti esistenti
- Il licensing e la compatibilità: la compatibilità con beni complementari già
esistenti aumenta la diffusione della nuova tecnologia, così come la
concessione in licenza
- La distribuzione: individuare i canali di vendita più opportuni chiarendo
quanti e quali sono i clienti
- La comunicazione: sono fondamentali nella fase di lancio pubblicità,
promozioni e relazioni esterne
- Il pricing: penetrazione vs. scrematura
Corso di Economia e Gestione delle Imprese – Quarta Unità Didattica
PROTEGGERE I RISULTATI
DELLA RICERCA
• Brevetti: attribuiscono un diritto esclusivo a produrre, utilizzare,
vendere, importare una determinata invenzione in un territorio e
per un periodo ben determinati e consentono di impedire ad
altri di produrre, vendere o utilizzare l'invenzione senza
autorizzazione.
• Diritti d’autore: assegnano i diritti esclusivi di produzione,
pubblicazione o vendita ai creatori di lavori artistici, letterari,
drammatici o musicali, per esempio articoli, libri, disegni, carte
geografiche, fotografie e composizioni musicali
• Marchi registrati: ovvero parole, simboli o altri disegni utilizzati
per distinguere i prodotti o servizi forniti da un’impresa
• Segreti industriali: offrono una tutela legale meno definita. La
loro protezione riguarda principalmente formule chimiche,
ricette e processi industriali
Corso di Economia e Gestione delle Imprese – Quarta Unità Didattica
LA GESTIONE STRATEGICA
DELL'INNOVAZIONE
Analisi economica
Test commerciale
• Approccio analitico:
budgeting dei costi progetto per progetto
• Approccio sintetico:
% utili o delle vendite
Benchmarking o imitazione
Negoziazione
• Sviluppo
e commercializzazione nelle grandi imprese
(management-science)
Domanda
Grandi imprese
Imprese specializzate
nella manifattura
Attenzione! Ogni studente non potrà cumulare al voto d’esame più di 4 punti
(includendo tutti quelli conquistati durante l’intero corso)
Prova scritta:
• 4 domande multiple-choice;
• 6 domande (aperte per la prima parte e aperte/esercizi per la
seconda parte).
Tempo: 45 minuti
Benefici
Valore per il cliente =
Sacrifici
Costi
Costi monetari opportunità
Costi di
Costi di ricerca
Costi psicologici apprendimento
PROCESSI STRATEGICI
SEGMENTAZIONE DELLA POSIZIONAMENTO DIFFERENZIAZIONE
DOMANDA E TARGETING COMPETITIVO-PERCETTIVO DELL’OFFERTA
identificazione di gruppi di definizione della posizione cognitiva definizione del sistema d’offerta
consumatori con preferenze e che si aspira a detenere nelle da offrire al/i target,
motivazioni simili da “attaccare” percezioni dei consumatori distinguendolo dai competitor
PROCESSI OPERATIVI
PRODOTTO PREZZO COMUNICAZIONE DISTRIBUZIONE
(Approccio strutturalista)
- domanda attuale e potenziale
- quota di mercato
- elasticità della domanda
• ANALISI QUALITATIVA DELLA DOMANDA
(Approccio comportamentista)
- consumer behavior
- customer behavior
La domanda di mercato, o domanda primaria, consiste nel volume totali degli acquisti
di un dato prodotto, posti determinati confini spazio-temporali.
La domanda dell’impresa, o domanda secondaria, coincide con la quota di domanda
primaria rappresentata dalle vendite dell’impresa stessa, con riguardo al medesimo
prodotto in esame, considerando i confini spazio-temporali determinati.
In termini analitici:
Vendite A
QA
Vendite TOTALI
dove:
• QA è la quota di mercato dell’impresa “A”
• VenditeA sono le vendite dell’impresa “A” (domanda secondaria servita da “A”)
• VenditeTOTALI sono le vendite totali nel settore (domanda primaria)
Domanda di
mercato (Y)
Potenziale di mercato
Gap di potenziale
Domanda attuale
Domanda minima
q / q
p / p
In termini analitici, esprime la relazione che lega le quantità vendute del
prodotto “x” al prezzo dello stesso prodotto.
L’elasticità della domanda al prezzo ha tipicamente segno negativo.
In caso di prodotti indifferenziati la domanda sarà caratterizzata da una forte
elasticità (es., - 10), mentre per i prodotti che forniscono valore in forme
distintive si avrà una domanda anelastica (es., - 0.01).
Sistema motivante
Sistema percettivo
Sistema valutativo
Fedeltà comportamentale
Valore nel tempo
(monadico)
Fedeltà mentale
Valore equità
(diadico) Lealtà
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Quinta Unità Didattica
SEGMENTAZIONE DELLA
DOMANDA
I presupposti fondamentali della segmentazione della domanda
sono:
• l’eterogeneità della domanda, cui consegue una differente
elasticità di risposta agli stimoli di marketing (prezzi, prodotti,
servizi distributivi e comunicazione)
• la capacità dell’impresa di differenziare la sua offerta, al fine
di rendersi preferibile dai clienti
Mercato di
One-to-One
massa
Target
Offerta dell’impresa
Salutisti
Igienisti
Socievoli
Trasgressivi
Protesici
Le mappe di posizionamento
Leggerezza
Elevata
Tylenol
Lenta Rapida
Efficacia
Bayer Bufferin
Marche private di
aspirina
Anacin
Exceprin
Bassa
• Differenziazione orizzontale
• Differenziazione verticale
• Differenziazione trasversale
tempo
introduzione sviluppo maturità declino
Le 4 P
• Prodotto
• Prezzo
• Comunicazione
• Distribuzione
Alta
Costruire
Media
Mantenere
Bassa
Mietere
Il communication mix
- Pubblicità
- Promozione
- Pubbliche relazioni
- Vendita diretta
- Direct & Interactive & Social Media Marketing
Grossista
Dettagliante Dettagliante
Distribuzione
intensiva
Distribuzione
selettiva
Distribuzione
esclusiva
MANAGER
ASSET AZIONISTI
FINANZIARIO
AZIENDALI E CREDITORI
Quanto investire?
Come investire?
Come finanziare?
Il rendimento
Il valore dei loro diritti
dipende dal
dipende dalla
posizionamento
capacità di sostenere
nei mercati vantaggi competitivi
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
FUNZIONE FINANZIARIA
PROCESSI ANALITICI
ANALISI
• delle caratteristiche del sistema finanziario
• della natura del fabbisogno finanziario
• delle caratteristiche strutturali dell’impresa e
del settore in cui opera
PROCESSI STRATEGICI
DECISIONI – SVILUPPO DELL’IMPRESA
Scelte d’investimento e di finanziamento – Vincoli finanziari alla crescita
(ottimizzare il rischio finanziario; minimizzare il costo del capitale;
massimizzare il rendimento dell’investimento)
PROCESSI OPERATIVI
POLITICHE
• gestione della tesoreria (flussi di liquidità)
• predisposizione di un efficace e omogeneo sistema informativo di guida e controllo finanziario
• ottimizzazione del capitale circolante, assicurando omogeneità di indirizzo nella gestione del credito
ai clienti e del debito verso i fornitori
INTENSITÀ DI CAPITALE
FABBISOGNO
FINANZIARIO
COPERTURE
FINANZIARIE
CAPITALE DI RISCHIO
INDEBITAMENTO
AUTOFINANZIAMENTO
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
FUNZIONE FINANZIARIA
Stato Patrimoniale
Fabbisogno finanziario
(Equity)
Investimenti
Attivo
Capitale di terzi
(Debito)
Debiti
Kd x (1 - t)
finanziari
Attivo WACC
Mezzi
Propri Ke
D CN
Kd 1 t
Weighted Average
WACC Ke
Cost of Capital D CN D CN
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
SCELTA DELLE FONTI
DI FINANZIAMENTO
Ci sono varie fonti di finanziamento che offrono all’imprenditore
scelte alternative e complementari di finanziamento
Leva Finanziaria
RN RO i D 1 t c
RN
RO i D 1 tc
E E
RO TA D
ROE i 1 tc
E TA E
TA D
ROE ROI i 1 tc
E E
(D E) D
ROE ROI i 1 tc
E E
D D
ROE ROI ROI i 1 tc
E E
D
ROE ROI ROI i 1 t c
E
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
LEVA FINANZIARIA
Roi – i < 0
D/E
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
LA REDDITIVITÀ: RELAZIONE TRA
ROE,ROI E STRUTTURA FINANZIARIA
IMPRESA A Stato Patrimoniale
Impieghi 3.000 Capitale Netto (Equity) 2.000
Indebitamento 1.000
IMPRESA B
Un indicatore rilevante:
Annual Debt Service Coverage Ratio (ADSCR)
dove:
il flusso di cassa operativo è liquidità generata dalle attività
caratteristiche dell’impresa in ogni esercizio; e
il servizio del debito è la somma tra la quota interessi e la quota
capitale da versare ai finanziatori
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
OBIETTIVI DELL’ANALISI DI
BILANCIO
I bilanci, di per sé, non rappresentano uno specchio ottimale delle
dinamiche gestionali e dei loro risultati
si riflette nel
GESTIONE BILANCIO
metodologie di analisi
INTERPRETAZIONI INFORMAZIONI
Bilancio d’esercizio
Riclassificazione CE
Riclassificazione SP
- Criterio Costo del venduto (COGS)
- Criterio della liquidità/esigibilità
- Criterio del Valore Aggiunto (VA)
- Criterio della pertinenza gestionale
- Criterio del Margine di Contribuzione
Attività Passività
Fonti
Impieghi
Definizione
Nell’ambito dei processi di sviluppo aziendale un investimento consiste nel
rinunciare a benefici immediati in funzione di potenziali maggiori benefici
futuri.
Figura A Figura B
F F
t t
dove:
F(t) sono i flussi di cassa, coerenti con il costo opportunità del capitale
N rappresenta il numero di periodi nei quali i flussi sono prodotti
k è il costo del capitale, coerente con i flussi di cassa
Tasso: WACC
Tasso: kE(L)
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Sesta Unità Didattica
IL VALORE ATTUALE
Rappresentazione grafica
F
F3
F2
F1
Fo
Attualizzazione
F1 F2 F3 F4 F5 F6
VAN F0
(1 k ) (1 k ) (1 k ) (1 k ) (1 k ) (1 k )
2 3 4 5 6
dove:
Ft : flussi di cassa, coerenti con il costo opportunità del capitale
F0: esborso iniziale
k: costo del capitale, coerente con i flussi
Flussi di Cassa t
t 0 (1 Tir)t 0
n
Regola decisionale:
accettare i progetti con TIR superiore al costo del capitale (Wacc)
PRODUZIONE SNELLA:
è il sistema produttivo che mira a rendere tendenzialmente
sincrone l’offerta dei beni e la domanda di mercato.
Si basa su due principi:
• Just in time
• Controllo di qualità
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Settima Unità Didattica
CONFRONTO TRA LE
MODALITÀ DI PRODUZIONE
Qualità/Conformità/Flessibilità:
• proporre sempre prodotti innovativi
• rendere un prodotto superiore rispetto a quello dei concorrenti
(performance), grazie ad affidabilità dei processi e qualità costante
• rendere capace il Sistema Produttivo di adattarsi alle esigenze dell’ambiente
circostante (flessibilità)
• garantire la qualità del prodotto
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Settima Unità Didattica
RISORSE:
I FATTORI DELLA PRODUZIONE
• Terra e risorse naturali (fattori primari)
• Capitale
- Immobilizzazioni materiali
- Immobilizzazioni immateriali
• Lavoro
Le 4 M:
Mezzi di produzione, Materiali, Manodopera,
Moneta
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Settima Unità Didattica
IL PROCESSO DECISIONALE
NELLA FUNZIONE PRODUZIONE
• Che cosa produrre?
• Come produrre e con quali mezzi?
• Dove produrre?
Progettazione del sistema di produzione (come, con quali mezzi,
dove) in cui si decidono: la capacità produttiva, il layout e la
tecnologia degli impianti, l’organizzazione delle risorse fisiche e
umane
• Quanto produrre?
• Quando produrre?
Gestione Operativa (quando e quanto) in cui una volta avviato il
processo produttivo, iniziano le attività di pianificazione,
programmazione, controllo, la gestione dei materiali e della
qualità
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Settima Unità Didattica
COME E CON QUALI MEZZI?
Manodopera o Impianti?
• Labour intensive
- Manodopera Specializzata
- Manodopera Flessibile
• Capital intensive
Mix di prodotti
Alti volumi, Altissimi Obiettivi critici del
Flusso Bassi volumi, Note
Unico pochi modelli volumi, modelli management
molti modelli
principali standard
Produzioni
Frammentario Job shop Affidabilità, scheduling artigianali,
esemplari unici
Produzioni di
massa
Discontinuo o Personalizzazione, evitare
A lotti differenziate, flussi
continuo colli di bottiglia
complessi e
intrecciati
Condizionato Forte
da ritmi Qualità, varietà, sufficiente interdipendenza
Linea
manodopera flessibilità delle fasi, alti costi
o impianti fissi
Massima
Standardizzazione, prezzi
Rigido Flusso continuo
bassi
automazione e
meccanizzazione
Matrice prodotto-processo Fonte: Schmenner (1990)
• Flessibilità/Versatilità
• Elasticità
• Dimensionamento
• Localizzazione
• Decentramento
Valutazioni su:
• Convenienza economica
• Flessibilità operativa
Impianti e processi
• Processi continui
o bilanciamenti
o colli di bottiglia
• Processi intermittenti
o coordinamento dei tempi di lavorazione
• Processi misti
• Per prodotto
• A posto fisso
Macchina 5
Reparto 1 Macchina 4 Reparto 3
Macchina 1 Macchina 8
Macchina 6 Macchina 7
Macchina 2
Macchina 3 Macchina 9
Macchina 2
Macchina 1
Prodotto
Macchina 4 (postazione fissa; Macchina 3
esempio: navi, aerei,
palazzi)
Macchina 5 Macchina 6
• Modelli manageriali
• Tecniche di gestione
coordinamento marketing
distribuzione
acquisti produzione
fisica
scorte scorte
fornitori fabbricazione clienti
Logistica integrata
Alto
Materiali collo di bottiglia Materiali strategici
(PARTNERSHIP OPERATIVE (PARTNERSHIP
- INTEGRAZIONE STRATEGICHE E
Rischio VERTICALE) OPERATIVE)
approvvigionamento
A tempo fisso
Tecniche NON vincolate
all’andamento
della domanda
A quantità fissa
Quanto ordinare?
Obiettivi:
• Ordinare il minimo indispensabile per non avere rotture di
stock
• Ordinare ogni volta volumi sufficienti a reintegrare le scorte
Come si procede?
D Q
CTS D prezzo Co i% V
Q 2
dove:
Co = costo unitario di emissione D = domanda annua prevista Q = lotto d’acquisto
i% = costo mantenimento in % sul valore di magazzino V = valore unitario del bene a scorta
2 Co D 2 Co D
EOQ EOQ
Oppure, con costo di
mantenimento (CM) in
i% V valore assoluto CM
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Settima Unità Didattica
QUANDO ORDINARE?
IL LIVELLO DI RIORDINO
Quantità tA = Tempo medio di
approvvigionamento
tc = Tasso medio
Q’
di consumo (unità/tempo)
Q LR = tA x tc + SS
Livello di
riordino
(LR)
Scorta di
Sicurezza
t1 tA t2 Tempo
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Settima Unità Didattica
JUST IN TIME (JIT)
Obiettivo:
Produrre e consegnare il prodotto necessario nella quantità
necessaria al momento necessario; la produzione si realizza
con la logica “pull” mediante la quale gli ordini vengono
tirati in base all’andamento della domanda.
Il metodo JIT è considerato una filosofia di gestione
aziendale tendente al miglioramento dell’efficienza
attraverso:
• la diminuzione continua degli sprechi
• il miglioramento continuo dei processi esistenti
e
CF
Fatturato be (valore)
Mdc%
CV
Area di
Perdita CF
Qbe Quantità
CV
Area di
Perdita
CF
Ms
Qbe Q*
CV unitario 20 100
CF stabilimento 5000
VARIABILITÀ RN
Struttura
Rischio finanziario
finanziaria
VARIABILITÀ RO
Impresa A Impresa B
prezzo 100 100
quantità 90 90
ricavi 9000 9000
CVu 50 60
CVT 4500 5400
CF 3000 2000
RO 1500 1600
BEP 60 50
MS 0,333 0,444
% RO Considerando che:
LO
%Q RO (P * Q) - (CVu x Q) - CF
Segue che:
(RO1 – RO0) [Q1 * (P - CVu) - CF] – [Q0 * (P - CVu) - CF]
[Q0 * (P - CVu) - CF]
LO RO0 LO
(Q1 – Q0) (Q1 – Q0)
Q0 Q0
[(Q1 – Q0) * (P - CVu)]
[Q0 * (P - CVu) - CF]
P - CVu Q0
LO LO
(Q1 – Q0) P - CVu Q0 CF
Q0
Quindi: Se CF = 0, LO = 1 (i.e., senza costi fissi, la % di variazione nel RO (EBIT) è uguale
alla % di variazione nel fatturato).
Inserendo CF nella struttura dei costi aziendali, le variazioni % nel RO saranno maggiori
rispetto a variazioni % nel fatturato
Corso di Economia e Gestione delle Imprese - Ottava Unità Didattica
IL GRADO DI LEVA OPERATIVA
1
GLO
MS
Perché due imprese simili, che operano a uno stesso volume, possono avere un
diverso grado di leva operativa?
La risposta è nella struttura dei costi: l’incidenza relativa dei costi fissi e dei costi
variabili sui complessivi costi aziendali
Le imprese con molti costi fissi e pochi costi variabili hanno un alto grado di leva
operativa e sono quindi più sensibili a variazioni dei ricavi
(€ x 1000) Impresa A Impresa B
€ % € %
Ricavi 600.000 100% 600.000 100%
Costi variabili 180.000 30% 420.000 70%
Margine di contribuzione 420.000 70% 180.000 30%
Costi fissi 350.000 58% 105.000 18%
Risultato netto 70.000 12% 75.000 13%
BUDGET
Quantificazione economico-
finanziaria degli obiettivi e delle
politiche
Budget Budget degli Budget
operativi investimenti finanziari
MISURAZIONE E CONTROLLO
DELLE PERFORMANCE
Motivare/Responsabilizzare Favorire il
i manager e i lavoratori miglioramento delle
attività operative e
Valutare le performance delle condizioni di
di periodo efficacia ed efficienza
Economico-Finanziaria
Come dovremmo Obiettivi
presentarci ai nostri Misure
azionisti e Target
finanziatori? Iniziative
Apprendimento e Crescita
Come possiamo Obiettivi
migliorare i nostri Misure
Target
processi?
Iniziative
Fonte: Kaplan, R., Norton, D., Using the Balanced Scorecard as a Strategic Management
System, Harvard Business Review, gennaio-febbraio 1996.
Quota di mercato
Prospettiva del
cliente
Customer Satisfaction Customer Loyalty
Business Business
Funding
model Plan
Start up
Business Idea
b) FUNZIONE ESTERNA