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Non solo parolacce

Trovate, tra le espressioni della lista, quella che non corrisponde alla definizione qui sotto

Conoscete qualche “parolaccia” in italiano? Avete mai sentito un italiano usarne qualcuna? E
voi, ne avete mai usata qualcuna? In quali situazioni?

q Le battute del dialogo che ascolterete contengono delle espressioni volgari. Sapete
riconoscerne qualcune?

q Riascoltate il dialogo e rispondete alle domande:


1. Chi sono i personaggi?
2. Perchè vengono usate le espressioni volgari?

q Nel dialogo viene usata un’espressione volgare tipicamente milanese. Qual è? Se


necessario riascoltate.

La parolaccia
Le battute del dialogo che hai ascoltato si trovano in una scena del film Il trucido e lo sbirro,
ispirata al celebre ristorante romano La parolaccia, conosciuto per il servizio atipico a base di
parolacce e insulti verso i clienti. In un’atmosfera giocosa e ridanciana, i camerieri recitano il
ruolo dei “romani” volgari e indisponenti, trattando a male parole e clienti, tirandoglia
addosso i piatti e i tovaglioli e facendo battute pesanti e pieni di doppi sensi.
Per saperne di più

« A stronzo, ammazza quanto sei brutto, che te porto? »


(Accoglienza tipica del locale)

Cencio La parolaccia è un ristorante tipico romano della zona di Trastevere.


Situato in zona Trastevere, oltre che per gli abbondanti piatti tipici romani che
offre (anche se non molto ricercati e a prezzi sostenuti, rispetto alla media dei
locali circostanti) è famoso per gli insulti, improperi e parolacce (da qui il nome
del locale) verso i clienti fatti dal personale di servizio e dall'animatore (l'unico
locale dove il cliente non ha MAI ragione).
Il cameriere condisce ogni piatto con qualche apprezzamento non proprio
sottile (si va anche su offese pesanti dal punto di vista morale, fisico, sessuale
ed etico) e anche l'animazione (con tanto di chitarra e fisarmonica) fa la sua:
stornelli vernacolari romani adattati e appesantiti in base al pubblico presente
ai tavoli; meglio non rispondere e prenderla con ironia, onde evitare di
diventare veri e propri bersagli di sberleffo e risa.
Imperterrita rimane la sfida tra camerieri e clienti (vinta sempre dai primi) al maggior insulto: lo staff ha
una tale preparazione che per un insulto lanciato loro ne han no tre di risposta.
L'ambiente goliardico ha decretato il successo del locale: è
ormai indispensabile la prenotazione.
L'arredamento è molto simile ad un'osteria (tavoli di legno
e tovaglie semplici), le porzioni sono abbondanti e tutte
della cucina tipica romana (abbacchio scottadito, carciofi
alla giudia, amatriciana, carbonara, penne all'arrabbiata e
altre ancora); il menù è fisso e il costo è medio-alto, intorno
ai 50 euro a testa (esclusa la mancia semi-obbligatoria per
gli animatori; la spesa media nelle trattorie tipiche
circostanti è di circa 20 euro).
Grazie alla sua particolarità La parolaccia ha ispirato ristoranti citati in vari film comici come Simpatici e
antipatici e Fracchia la belva umana (dove è ribattezzato in "Da Sergio e Bruno gli incivili").
È stato dedicato uno stornello a questo ristorante speciale, "Trattoria della Parolaccia", dove con parole
semplici e aria scanzonata si capisce il clima goliardico e giocoso del locale.

Divieto di parolacce": cartello stradale in Australia.


Leggete i testi sotto e scegliete le affermazioni giuste
Analisi lessicale
Senza guardare i due testi, collegate ogni verbo di sinistra alle parole di destra e ricostruite le
espressioni. Poi scrivetele nella terza colonna.

Nelle frasi qui sotto, estratte dai due testi, le espressioni che avete ricostruito nell’esercizio
anteriore sono state sostituite con altre di significato opposto. Correggete le frasi sostituendo
le espressioni cambiate con quelle giuste.

Qui sotto avete una lista di alcuni verbi ( all’infinito) usati nei due testi dell’attività 2. In 4
verbi il significato è stato scambiato. Trovateli e rimetteteli al posto giusto
Completate il cruciverba

Inserite nella tabella le parole del cruciverba corrispondenti al numero. Poi completate l’altra
colonna con il verbo o il sostantivo corrispondente come nell’esempio

Ascoltare

qAscoltate la prima parte del dialogo e cercate di capire dove sono i due e che rapporto c’è
tra loro. Poi provate a rispondere alla domanda che sentirete alla fine del brano.

qOra ascoltate tutto il dialogo e cercate di capire quali opinioni hanno i due: in cosa sono
d’accordo e in cosa no?

E voi? Con chi dei due siete più d’accordo? Perché?


Analisi grammaticale
Osservate queste due battute tratte dal dialogo e cercate di capire cosa significano

Lei – Non ce la faccio più

Lui – Con chi ce l’hai oggi?

Che tipo di verbi sono quelli evidenziati?


evidenziati

Rimettete in ordine le varie parti del testo qui sotto e avrete la risposta.

In italiano esistono ...

qRiascoltate il dialogo e scrivete per ogni verbo pronominale l’esatta espressione


pronunciata dai due, come nell’esempio.
1. (Non) farcela (più): Non ce la faccio più
2. avercela: ____________________________________
3. dirne (di tutti i colori) ____________________________________
4. andarsene: ____________________________________
5. entrarci: ____________________________________
6. prendersela: ____________________________________
7. passarci (sopra): ____________________________________
8. sentirsela: ____________________________________
9. uscirsene: ____________________________________
10. buttarla (sul tragico): ____________________________________
11. legarsela (al dito): ____________________________________
12. farla finita: ____________________________________

Trovate, per ogni verbo pronominale dell’esercizio anteriore, il significato giusto, come
nell’esempio.
(nº _____ ) andare via, uscire
(nº _____ ) avere la forza, il coraggio di affrontare una situazione difficile
(nº _____ ) avere relazione con qualcuno o qualcosa
(nº _____ ) criticare duramente qualcuno o qualcosa
(nº _____ ) non dimenticare un’offesa subita, in attesa che arrivi il momento di vendicarsi
(nº _____ ) dire qualcosa in modo imprevisto e inopportuno
(nº __2
2__ ) eseere offesi, arrabbiati ( con qualcuno)
(nº _____ ) drammatizzare
(nº _____ ) non dare importanza a qualcosa
(nº _____ ) offendersi, arrabbiarsi
(nº _____ ) non riuscire a sopportare qualcosa
(nº _____ ) smettere, interrompere di fare o dire qualcosa.

Scegliete la regola giusta.

Nella coniugazione di un verbo pronominale:

☺ i pronomi riflessivi e le particelle pronominali (“ci”, “ne”, “la”, “le”) cambiano


in base alla persona a cui si riferiscono.

☺ i pronomi riflessivi cambiano in base alla persona a cui si riferiscono mentre


le particelle pronominali (“ci”, “ne”, “la”, “le”) rimangono invariate.

☺ il pronome riflessivo “si” rimane invariato, mentre le particelle pronominali


(“ci”, “ne”, “la”, “le”) cambiano in base alla persona a cui si riferiscono.

Completate il dialogo con i pronomi e le particelle ci e ne.


ne
Attenzione : i pronomi e le particelle da inserire possono essere anche doppi!
Sostituisci i verbi sottolineati nel testo con i pronominali della lista A che hanno significato
espressioni
equivalente e inserisci negli spazi _ _ _ _ _ _ _ _ le espressioni della lista B:

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