Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Caravaggio Deposizione
Caravaggio Deposizione
Stile
Lo stile è monumentale e composto alla stregua di un altorilievo antico. Le fonti affermano che il
Caravaggio non disegnava ma dipingeva direttamente a colore copiando dal vero: i frequenti
ripensamenti in corso d’opera. L’impianto compositivo veniva sommariamente fissato con delle
incisioni eseguite a mano libera direttamente sulla preparazione della tela. Si era riscontrato in quei
tempi che certi colori, quali l’azzurro, il verde o il bianco, acquistavano maggior potenza e splendore
se applicati su uno strato rossastro. Caravaggio iniziava a dipingere con pennellate rapide e sciolte
ma al tempo stesso forti e piene, già a livello di abbozzo, la pittura appare così definita e studiata in
ogni particolare.
Linguaggio
Il segno, pur essendo semplice, è chiarissimo e conforme all’iconografia tradizionale del sepolcro e
della resurrezione. Le tonalità del dipinto vanno dal caldo arancione della veste maschile all'incarnato
chiaro. Il contrasto tra luce e ombra diviene profondo e drammatico, modellando plasticamente
l’insieme compatto dei personaggi.Le figure emergono dal fondo cupo grazie ad una forte luce
laterale, che pone in evidenza soltanto alcune parti. Il contrasto tra luce e ombra è uno strumento
utilizzato dall’artista per rappresentare la luce divina che indica la verità. Caravaggio vuole anche
celebrare i poveri e gli umili, mostrare come il saro si riveli porprio tra i sofferenti e i peccatori.
Iconologia
La deposizione di Cristo nel sepolcro è una variante della rappresentazione tradizionale della
deposizione dalla croce. Fin dall'età gotica esprime la fine di una grande speranza.
Biografia
Michelangelo Merisi, nato a Milano da famiglia proveniente da Caravaggio, dopo l’apprendistato a
Milano presso Simone Peterzano, si trasferì a Roma intorno al 1592. Qui iniziò a lavorare nella
bottega del Cavalier d’Arpino dove dipinse nature morte e scene di genere con figure adolescenti
come il Ragazzo con canestra di frutta o il Ragazzo morso dal ramarro. L’anno successivo entrò al
servizio del cardinale Francesco Maria del Monte. In fuga da Roma per aver ucciso un uomo in una
rissa giunse a Napoli nel 1607. Nel 1608 si trasferì a Malta e divenne cavaliere dell’Ordine. Fuggì
nuovamente a seguito di un litigio. Sulla via del ritorno a Roma, sbarcò a Porto Ercole, dove,
ammalato e delirante, morì il 18 luglio 1610.
Profilo artistico-culturale Caravaggio si inserisce nella pittura barocca del ‘600. Rivoluziona la pittura
introducendo un crudo realismo ma soprattutto forti contrasti tra luce e ombra. In molti suoi dipinti
le figure emergono da una profonda oscurità, come abbagliate da fasci di luce. Il “Caravaggismo” si
diffuse in Europa, creando una serie di opere inconfondibilmente legate all’arte barocca.
Aderenza ad una scuola - Caravaggio è un artista barocco, che riflette le principali esigenze
dell’epoca: la teatralità e il realismo.
Situazione storico-artistica Il dipinto fu realizzato negli ultimi anni di permanenza a Roma
Durante un restauro, sul retro della tela, fu rinvenuta una scritta di mano certamente caravaggesca
che diceva: "Ne Iacobus videat neque de hoc loquetur", tradotto in italiano "che Iacopo non veda
[quest'opera] e non parli di ciò". Si è a lungo discusso sul significato misterioso di questa
proposizione, che peraltro termina con un segno molto lungo che sembra quasi una striscia di
sangue, che probabilmente vuol rilevare l'estrema importanza del comando per l'autore della frase.