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Il protagonista dell'opera è Saul, il vecchio re di Israele, che alla vigilia della battaglia contro i

Filistei, incontra il fratello David che aveva cacciato per una gelosia di potere. Il suo
consigliere Abner, temendo di perdere il suo prestigio, insinua in Saul diffidenza nei confronti
del fratello, che sarebbe potuto rivelarsi un traditore. Dopo aver comandato di ucciderlo Saul
si rende conto dei suoi tragici errori e si dà la morte.

Saul é un personaggio nuovo nella tradizione tragica, in quanto rappresenta l'eroe scisso e
tormentato.

In una tragedia il conflitto è diviso in 2 personaggi: un limite e il protagonista. In Saul si va


oltre: il conflitto non è tra il personaggio e un antagonista esterno, ma è INTERIORIZZATO.
Un esempio di questo si trova nei versi 40-41 dell'atto primo, in cui Saul afferma: "

sempre; a me stesso incresco ognora, e altrui: brano in pace fare guerra, in guerra pace".La
tragedia si svolge tutta entro la psiche dell'eroe. Nella prima scena del secondo atto Saul in
un momento di abbandono confida al consigliere Abner di condurre una "vita orribile". È teso
al limite perché l’antagonista è Dio, ma Saul non ne ha certo. Saul comincia a pensare che
Dio non sia dalla parte sua e vede nelle sue sconfitte una conferma di un oscuro timore che
mano a mano diventa un’ossessione. Saul lo odia, ma sa bene che la sua ribellione è
destinata al fallimento. Dio non è un personaggio concreto ma è una proiezione del suo
animo. Alfieri precisa che non è importante che Dio esista o meno, quanto che Saul ne sia
convinto.

Il conflitto è tra potere e desiderio assoluto di libertà e affermazione di sé. Nella lacerazione
Saul oscilla tra un atteggiamento titanico di sfida e ribellione a Dio e un atteggiamento di
angoscia e inferiorità à continui ripensamenti. Tra gli altri nemici ci sono David, che ha dato
come marito alla figlia Nicol. David vede nel successo di David quello che è stato in gioventù
e che potrà mai essere à atteggiamento ambivalente di amore e odio.

Tutta la tragedia ha un unico personaggio e alla fine Saul non dialoga con gli altri, ma con
se stesso. Tutto è un grande monologo.

I CONFLITTI INTERIORI DI SAUL Pag.364

Abner è un suo consigliere che in realtà è ambizioso di prendere il potere. Non fa altro che
alimentare l’ira e la gelosia di Saul.

Saul è già in crisi ed è evidente per il tono nostalgico e pieno di rimpianto. Abner è un
personaggio ambiguo: apparentemente gli fa coraggio e lo distoglie dai presagi di morte.
Rivela la natura del suo turbamento:

· Perdita del vigore

· Ha come nemico Dio

Saul ha un rapporto di amore e odio con David, sente che lo sta tradendo + alter ego
giovanile. Abner, invidioso del successo di D, si da da fare per convogliare il suo odio contro
di lui.

Termini con cui si riferisce a Dio: lessico estremo (terribile, orror,

ritmo spezzatoe variato, non ci sono mai rime baciate.

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