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MUSICA/REALTÀ
2012/03
99
INTERVENTI
SAGGI
41 Hanns-Werner Heister
Musica e psicoanalisi. Riflessioni dal punto di vista della
musicologia (I)
71 Franco Fabbri
I nodi della distribuzione. Una panoramica diacronica su un
tema cruciale per la discografia indipendente
89 Hugues Dufourt
Beethoven: ideologia e strategia del sublime
DOCUMENTI /RILETTURE
secondo cui “chi compone per pia- luogo di scambio di beni ed espe-
cere al prossimo e pensa al pub- rienze, è una realtà con cui bisogna
blico non è un vero artista”. Una fare i conti; piuttosto che rifugiarsi
cosa, tuttavia, è perseguire l’ideale nella torre d’avorio dei finanzia-
di una ricerca personale, in nome di menti pubblici, per evitare di essere
un imperativo etico che ci impone “contaminato” dagli aspetti più
di non cedere alle lusinghe del suc- perniciosi del mercato, un artista
cesso immediato; altra cosa è per- dovrebbe invece assumersi la
petuare atteggiamenti che risal- responsabilità etica di trovare un
gono all’epoca dello Sturm und concreto spazio d’azione nel conte-
Drang per trincerarsi dietro sto in cui si trova a operare. Che è
l’immagine dell’artista romantico – cosa ben diversa, ovviamente,
tanto geniale quanto incompreso – dall’intraprendere spregiudicate
e per rinviare a un ipotetico operazioni di marketing per realiz-
“futuro” la necessità di confrontarsi zare prodotti di facile consumo. La
con il proprio presente estetico. posta in gioco non è imparare a
La libertà individuale non si vendere delle merci, ma accettare
esaurisce nell’esercizio del libero l’idea che l’esercizio della propria
arbitrio o nel perseguimento dei attività creativa debba svolgersi
propri bisogni interiori, ma è anche all’interno di un campo di gioco tra
e soprattutto una responsabilità la domanda e l’offerta: l’offerta pro-
sociale: piuttosto che interpretare duce dei beni potenziali, che tutta-
questa responsabilità come una via si realizzano pienamente solo
forma di limitazione, dovremmo nel momento in cui la domanda li
invece sforzarci di considerarla acquisisce come beni propri.
come un’esigenza irrinunciabile. Per descrivere le dinamiche dei
Paradossalmente, questa linea di processi culturali nella società con-
condotta ci viene suggerita da un temporanea, il sociologo Zygmunt
economista convinto dell’assoluta Bauman ha coniato la metafora
necessità di un’economia di mer- della cultura come “cooperativa di
cato, come Amartya Sen; certo la consumatori”. Come il mercato,
sua idea di mercato è ben diversa anche la cultura è un campo aperto
da quella dominante e più radicata in cui si aggirano segni alla ricerca
nell’immaginario collettivo, che di significati e significati alla ricerca
condiziona la nostra quotidianità di segni. Per funzionare normal-
attraverso le oscure e imprevedibili mente, il mercato esige un conti-
oscillazioni della borsa e gli sbalzi nuo eccesso di offerta rispetto alla
dello spread. Sen immagina un richiesta; allo stesso modo, anche la
mercato in grado di soddisfare dinamica della cultura è caratteriz-
attese e bisogni etici, e non solo di zata da un eccesso di segni che solo
produrre ricchezza: un mercato, nell’atto del loro effettivo consumo
insomma, in cui il comportamento possono realizzarsi e acquistare
umano non sia guidato solo ed significato culturale. Questa pro-
esclusivamente dalla logica della spettiva implica un deciso ribalta-
“massimizzazione” dell’interesse mento dei modelli tradizionali,
personale. In ogni caso il mercato, tutti centrati sulla figura
nella sua accezione primaria di dell’autore: modelli in cui si pre-
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