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Arco Trionfale (Tipo I 17 Di Augusto) Di Santa Maria Maggiore
Arco Trionfale (Tipo I 17 Di Augusto) Di Santa Maria Maggiore
La Basilica
• Realizzata in stile Paleocristiano-
Barocco
Descrizione:
Strettamente correlati ai mosaici della navata centrale sono quelli che decorano
l’Arco Trionfale unico elemento superstite dell’ abside di V sec. Nel corso del
“Terzo Concilio Ecumenico” avvenuto ad Efeso nel 430 d.C., Maria fu
riconosciuta Madre di Dio; Theokotos. A memoria di ciò Papa Sisto III nel 431
fece realizzare il mosaico dell’ Arco Trionfale.
• L’ Arco Trionfale è caratterizzato dal rapido susseguirsi di 4 registri
orizzontali proprio dell’ arte bizantina, sui quali viene rappresentata l’
infanzia di Gesù tramite racconti derivanti dai Vangeli Apocrifi
• Ciò porta ad una serie di interventi atti a rendere concreta tale ascesa del Papa e cioè
la massiccia costruzione di chiese, non più nella periferia della città ma dentro le mura e
a ridosso del Foro.
• Per volontà di papa Sisto III, viene costruita sull’Esquilino, la Basilica di Santa Maria
Maggiore, dedicata alla Vergine e in stretta relazione alle decisioni prese ai Concili di
Efeso di Tessalonica riguardo alla natura della Madonna che, condannando le tesi
eretiche del vescovo Nestorio (Patriarca, arcivescovo, teologo e Dottore della Chiesa
Assira), veniva dichiarata Theotokos (Madre di Dio) e Vergine prima, durante e dopo il
parto.
• Le connotazioni d’ambiente sono irrilevanti e la quasi monocromia del fondo non suggerisce
mai un vero e proprio spazio.
• Tali caratteristiche collegano questi mosaici alla corrente plebea dell’arte romana, quella
che meglio si presta a schematizzare i racconti, la più elementare e facilmente
comprensibile dai fedeli di ogni livello sociale.
• all’arte plebea è invece destinata l’ubicazione più importante, cioè la parete di fronte
all'ingresso, quella verso cui svolge lo sguardo chi entra nella basilica
Primo Registro
• Il primo registro narra il dogma di Maria come viene rivelato, al popolo ebraico.
• Maria è vestita come una principessa romana, siede su un piccolo trono e dipana, col
fuso sotto il braccio, la matassa di porpora destinata a tessere il velo del Tempio. La
colomba dello Spirito Santo e l’arcangelo Gabriele che le porta l’annuncio, volteggiano
su di lei. Tre angeli la circondano, l’assistono e sembrano parlarle.
• Il quarto angelo, insieme al quinto portano invece l’annuncio a Giuseppe. Alle spalle
della Sacra Famiglia compaiono due abitazioni simbolo che non abitino nella stessa
dimora.
• Nella sezione di destra si individuano i quattro animali per i sacrafici ed Simeone che
riconosce Cristo. La Sacra Famiglia è isolata visivamente da tre angeli. All’estrema
destra vi è l’angelo che apparirà in sogno a Giuseppe per suggerirgli la fuga in Egitto.
Secondo Registro
• Il secondo registro narra la rivelazione della divinità di Gesù ai pagani.
• A sinistra l’Adorazione dei Magi, che rappresentano i primi non ebrei che si inchinano
dinanzi al Figlio di Dio, precursori dei popoli che accoglieranno il Vangelo.
• Gesù è rappresentato come un bambino già cresciuto seduto su di un alto trono, dietro il
quale brilla una stella e quattro angeli si ergono a corona.
• A destra un’altra scena, pensata in stretta relazione con la prima è quella dell’episodio
apocrifo riguardante Afrodisio, governatore della città egiziana di Sotine, che si fa incontro
al Cristo durante la fuga in Egitto, riconoscendone la divinità.
• Di nuovo la Famiglia del Signore è raffigurata staccata dal contesto grazie alla presenza di
quattro angeli.
Terzo Registro
• Il terzo registro, in opposizione tematica ai due precedenti, rappresenta il rifiuto della
divinità di Gesù.
• Sia a destra che a sinistra troneggia il re Erode, vestito come un imperatore romano, su
trono gemmato, con un diadema e un nimbo, circondato dai suoi soldati.
• Seguono dal lato sinistro i soldati che sottraggono i fanciulli alle madri di Betlemme per
ucciderli, e dall’altro, gli scribi consultati per sapere quale luogo le Scritture indichino
per la nascita del Messia, ma, in parallelo ai soldati, increduli.
• Seguono infine nel mosaico di sinistra le madri che ancora tengono in braccio i
bambini, che stanno per essere uccisi ed, in quello di destra, i Magi che arriveranno fino
a Betlemme.
Quarto Registro
• Il quarto registro ritrae le due città di Betlemme e Gerusalemme, che accolgono il
gregge degli eletti, simboleggiato da sei pecore per parte.
• Le due città sono la città della nascita di Gesù e quella della sua Pasqua.
• Proprio il Natale (Dio che si fa uomo) e la Pasqua (Cristo che offre la vita e il Padre
che gli ridona la vita nella resurrezione) esprimono insieme tutta la novità della fede
cristiana.
• Il catino absidale originario, che un tempo era contiguo all’arco trionfale, presentava la
raffigurazione della Vergine tra santi
Rosi Niccolò
Flavio Caucci Molara