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IL PAESE FERTILE
Paul Klee e la musica
LEO NA R D O
È forse il testo più caloroso e fraterno che un creatore abbia
mai scritto su un altro creatore.
L'ammirazione che Pierre Boulez provò per Paul Klee già
dal 1947 non è stata passeggera. La frequentazione dell'ope
ra e degli scritti del pittore non ha fatto che rinforzarla. Le
qualità che Pierre Boulez apprezza tanto in quest'ultimo - il
potere cli deduzione e l'immaginazione - sono anche le sue,
e l'incontro fra queste due personalità è già di per sé abba
stanza eccezionale. Ma ad accrescere l'interesse del libro, vi
è il fatto che a scriverlo sia stato un musicista, e un musicista
che si è sempre occupato della ricerca analitica, su un pitto
re che conosceva bene la musica e avrebbe potuto aspirare a
una carriera di strumentista.
Pierre Boulez vuole ignorare tutte le banalità enunciate a
proposito di Paul Klee sulla t r a s posizione letterale da una
Tr:nluzione di Guillemette Denis
tecnica a un'altra. Per lui si tratterebbe soltanto di un pas
© Éditions Gallimard, 1989
© 1989 Cosmoprs Genève I AOAc;r, Paris saggio aneddotico e fallito in panenza.
per la riproduzione delle opere di Paul Klee In compenso, egli dimostra quanto fecondo possa risulta
© 1989 Leonardo Editore s.r.l., Milano
Tirolo dell"opera originale re l'esame approfondito delle soluzioni teoriche possibili,
I .epa ys fertile
I edizione marzo 1990 qualunque sia il processo creatore.
ISRN 88-355-0066·4 Paul Klee conosceva perfettamente le forme musicali clas-
siche. Dalle regole che le governano egli ha potuto far scatu Dipingo un paesaggio un po'come la vista
rire un certo modo di concepire i problemi meramente pitto che si offre guardando dalle montagne
della Valle dci Re verso la terra fertile.
rici. A sua volta Pierre Boulez, panendo dall'opera e dalle La polifonia tra il fondo e l'atmosfera
lezioni di Paul Klee, sviluppa una riflessione circa la distri è stata mantenuta la piu tenue possibile.
Lettera a Lily Klee, 17 aprile1929
buzione e il ritmo dello spazio musicale. Non si tratta affat
to di una traduzione in un senso o nell'altro, ma piuttosto di
scambio, di corrispondenza o di osmosi.
Il primo testo in cui Pierre Boulez riscontra una parentela
con Paul Klee risale al 1955. Trent'anni dopo egli esprime la Ho visto per la prima volta alcuni quadri di Klee in
sua fedeltà e la sua predilezione per quest'opera nel corso di
una mostra che Christian Zervos aveva orga nizzato
tre manifestazioniz:
I ) una conferenza-dibattito tenuta il 21 novembre 1985
al Palais des Papes nel luglio-agosto 1947, in occa
al Musée national d'art moderne, in occasione della mostra sione del primo festival di Avignone. Klee era allora
"Paul Klee et la musique" ( l O ouobre J 9RJ - I" gennaio
per me soltanto un nome e, ricordo, i suoi quadri
1986) con la parrecipazione di Dominique Bom e di Ole
Henrik Mne; erano esposti in un angolo della sala fra altre opere
2) un'intervista concessa a Basilea al dottor Geelhaar del di grande formato che attiravano subito lo sguardo.
Kunstmuseum, pubblicata nel catalogo di una mostra orga
Eppure furono essi a colpirmi e a lasciarmi u n'im-
nizZata nell'aprile 1986, per celebrare gli ottant'anni di Paul
Sacher; pressione duratu ra , suscitando in me il desiderio di
piani. Lo sguardo si sposta in avanti e indietro, passa così chiaro sul processo della creazione. E non parlo
da un piano all'altro, osserva le coincidenze e le di solo dei pittori. Fra questi, Cézanne è il prototipo
vergenze. Ci si muove nella più perfetta contem pla- dell'a rtista peren nemente misterioso: nelle poche let
zione immobile. Poche opere sono altrettanto vicine a tere in cui parla dei propri quadri, lo fa con un voca
una polifonia. bola rio tutto suo, molto particola re e non mol to
Più tardi, circa trent'anni fa, Stockhausen mi regalo esauriente. li gran vantaggio di Klee è che non cerca
Das bildnerische denken, il libro che contiene le di spiega rsiz dice come ha fatto u na cosa e perché l'ha
lezioni di Klee al Bauhaus, dicendomi, se ricordo be fatta. Non si confessa e non svela il "mistero" del suo
ne: "Vedrà, Klee è il miglior professore di composi fare. Ben l u ngi dal presenta re una dichiarazione o
zione". Pensai che il suo entusiasmo fosse eccessivo, u na serie di dichia razioni, egli non pa rla mai di sé,
perché ritenevo di avere imparato adeguatamente la ma 'itudia davanti a noi e ci aiuta a studia re con lui.
composizione e avevo già composto, fra l'altro, I.e È il più intelligente, il più fecondo, il più creativo dei
tedesco, avevo studiato gli esempi e cerca to di rico Ho scoperto le opere pedagogiche di K lcc quando
struirne da solo la logica, impresa non sempre facile. ero ormai già ben avviato sulla mia traiettoria. Que
Più mi sforzavo di approfondire il libro, pi ù mi ren sta scoperta mi confortava nelle mie idee, le simbo
devo conto che Stockhausen aveva assoluta mente ra lizza va in maniera acuta e visiva.
gione. Fra gli esempi che decifravo pochi avevano Cosa ho trovato in Das bildnerische Denken che
qualche rapporto con la musica, spesso nessu no, ma potesse sedurre a tal punto un musicista e condurlo più
tutti mi suggerivano deduzioni utili per il mio lavoro. tardi a intendere diversa mente il fenomeno della
Da allora mi sono sempre più affezionato a Klee: è composizione?
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Questo rimanda al problema stesso del linguaggio. complessita del linguaggio, a coglierne innanzitutto il
Quando siamo coinvolti in u na tecnica e nel suo lin principio, a saperlo ridurre a principi estremamen te
guaggio, ci comportiamo da specialisti, possia mo di semplici;
venta re inca pacì d i cogliere schemi piu generali o, se 2) allo stesso tempo, ci insegna la forza della de
vi riusciamo, lo facciamo in termini molto specifici. duzione: trarre, pa rtendo da u n unico soggetto, co
Un m usicista che cerchi di fornire u na spiegazione la rolla ri m ulti pli, proliferanti. È assolu tamente insuffi
darà in termini m usicali ed essa risulterà incompren ciente soddisfarsi di una unica soluzione, bisogna ot
sibile all'interlocu tore che non sia familia riuato con tenere u na cascata, u n albero di corolla ri. Ed egli ne
tale linguaggio. Tutti i linguaggi tecnici possono pro dà dimostrazioni del t utto probanti.
durre questo scarto, questa incomprensione, ne fac Klee non si è subito definito come pittore. Sappia
ciamo ogni giorno l'esperienza. mo che ha esitato a l u ngo fra musica, letteratura e pittu
Niente di tutto questo con Klee. Egli non usa u n ra. In alcuni momenti di scoraggiamento si è ri volto
vocabola rio specialistico, il suo è talmente corrente, anche alla scultura: "A volte mi immaginavo capace di
gli esempi sono ta lmente generali e di una tal sempli disegna re, a volte capace di nulla. Durante il terzo
cità di hase che è possi bile rica va rne u na lezione ap inverno sentii che sicura mente non avrei mai saputo
plica bile a qualsiasi a l tra tecnica. dipingere. Pensai alla scultu ra e cominciai a incidere.
In altre parole, Klee riduce gli elementi dell'imma Solo in musica non ho mai conosciuto esita- zioni"'.
ginazione a un tale grado di semplicit:ì da insegnarci Klee non è l'unico ad avere mostrato tali incertez-
due cose: ze. Vi è sicuramente nell'essere u mano qualcosa che
I ) a ridurre gli clementi di cui disponiamo in lo rende esitante. Qualcuno che all'inizio voleva di
qualsiasi linguaggio al loro princi pio essenziale, os ventare musicista ha poi scelto la letteratu ra. E siano
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pittori, scrittori o musicisti, certi artisti giungono di pittura. Nel 190I ha "detto definitivamente addio
piuttosto tardi a definirsi. Qualcuno sa già giovanis alla letterat u ra e alla musica".
simo che cosa vuol fare e magari si brucia presto; u n Tornato a Berna nel 1902, suonò di nuovo come
altro aspetta la maturità per realizza re le prime opere primo violino nell'orchestra municipale e la seguì nei
e continua a lavorare fino a tarda età. Ma la longevi suoi sposta menti, orchestra che non credo sia mai
tà di una carriera non dipende affatto dal momento stata in grado di suonare Wagner nella formazione
Ci sono talenti che si ma nifestano subito, persona tedesca si doveva praticare spesso una certa riduzio
lità che si scoprono presto, e altre no. Debussy, per ne dell'organico. li panorama che la città poteva of
esempio, pu r sapendo di voler essere m usicista, si è frire era molto rist retto e non era possibile avvicinar
rivelato piuttosto ta rdi e le sue prime opere originali si a un repertorio nuovo. Le rappresentzioni di ope
sono state scritte verso i ventotto-trent'anni. Ravd , re alle quali Klee poteva assistere erano senza dubbio
invece, era già Ravel a ventu n anni e ha subito trova di discrern qualità, ma niente di più. Nonostante tut
to il suo stile. to il suo genio, Klee non poteva scoprire opere che
E Klee? Nato nel 1879 a Berna (che non era, so non erano presenti e doveva costruire il suo universo
prattutto allora, u na capitale internazionale), respirò musicale partendo da quello che gli veniva offerto.
la cultura musicale di una città di provincia. Era na Se il suo paesaggio sinfonico fosse stato soltanto
to in u na famiglia di musicisti, comincicio a prendere quello dell'orchestra di Berna, sarebbe stato piutto
lezioni di violino a sette anni e a u ndici entrò a for sto limitato; ma ogni volta che ne aveva l'occasione,
parte, come sostituto, dell'orchestra municipale di Klee cercava di soddisfare la sua curiosità verso u n
Berna. A quasi vent'anni parte per Monaco, città dalla repertorio più contemporaneo. Così approfittò di
vita m usicale ricca e va ria , dove inizia gli studi u na trasferta dell'orchestra per spingersi fino a Zu ri-
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go dove Richard Strauss dirigeva una delle sue opere. richiede un livello strumentale elevato, ma piuttosto
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su Haydn o Mozart. Anche se Mozart esige delica-
Klee aveva già scoperto Strauss durante gli anni di
studio a Monaco, dove "ascolta un numero incredibi- t tezza d'interpretazione, è un autore più abbordabile
le di opere, di concerti, di canta nti e di direttori d'or- dal punto di vista tecnico. Questa scelta è indice di
chestra", come sottolinea il suo biografo e amico Will un fenomeno culturale: anche Einstein e Heisenberg
Grohmann. Il Dit1rio di Klce illustra estesamente qu:tl avevano una predilezione per Mozart e per la musica
Italia, egli è altrettanto assorbito dai concerti e dalle Non bisogna trascurare il fatto che in quegli anni
rappresentazion i d'opera che dalle visite ai m usei. non esisteva no i mezzi di riproduzione di cui dispo
Nel 1906 si stahilisce a Monaco, dopo aver sposa- niamo oggi e l'unica possibilità di conoscere a fondo
to una pianista conosciu ta du rante il suo primo sog- la musica era di suonarla in casa. Dopotutto, era cer-
giorno nella capitale bavarese. Con la moglie e gli to preferihile suonare le sinfonie di Bra hms in ridu-
amici si diletterà a fare musica in casa, a bitudine che 1.ioni per pianoforte a quattro mani che non sentirle
conserverà tutta la vita. Più tardi, a Weimar, quando affatto.
insegnerà al Bau haus, suonerà una volta la settima na Ma mentre il dilettante medio si ferma va a un cer-
in un quartetto. Impa rerà perfino a "leggere le parti to punto dell'evoluzione musicale, e probabilmente
della viola, per alternarsi più spesso nel quartetto trovava insopportabili composizioni come quelle di
d'archi". Richard Strauss, Klee, forte della sua intelligenza e
Nella Hausmusik (la m usica che si suona in casa ), immaginazione, seppe cogliere subito ciò che era
gli esecutori sono dilettanti che cercano di solito un nuovo e importante. Non è affatto vero che amò solo
repertorio facile da suonare. La loro scelta evidente- Mozart o Bach. Fin dal 1909, salutava Prlléas et M é-
mente non cadrà su Bra hms, la cui m usic:1 da camern lisande come "la più bella opera dopo la morte di
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Wagner". Nel 1913, subito dopo aver ascoltato il
manticismo.
epistolare.
pensava così. sono essere considerati due figure molto vicine. Se-
Una sorta di reciprocità, o addirittu ra d'influenza condo me, il Wagner più interessante non è il Wa-
fra due mondi , non avviene mai sullo 'itesso pia no. gner "gotico'', dallo stile piuttosto arretrato se con-
r:
Le opere di Wagner hanno ispirato suo malgrado la " fronta to alla letteratu ra dell'epoca: quando compone
peggiore pittu ra. Non parlo delle realizzazioni sccni- l'Anello, Baudelaire scrive I fiori del male; quando
che dei primi anni di Bayreuth: non si possono prcn- lavora al Parsifal, Rimbaud ha già chiuso la sua vita
dere come modello di trascrizione pittorica perché di poeta; nel 1837, quando Buchner scrive il \Voy-
obbedivano alle contingenze della rapprcsentazionc, zeck , è ancora alle prese con il Divieto d'amare. No
alla tecnica teatrale dell'epoca. A quanto pare Wa nostante la forza della sua drammaturgia, le fonti del
gner stesso era così poco soddisfatto delle scenogra- suo teatro non appartengono alla letteratura a lui
fie nelle quali i cantanti erano costretti a muoversi, contemporanea: questa è già orientata verso orizzonti
da rimproverarsi, lui che aveva inventato l'orchestra diversi, mentre lui è rimasto fedele all'ispirazione di
invisibile, di non aver immaginato una scena invisi- un'altra epoca. In compenso il suo pensiero musi
bile ... Tutta la pittu ra ispirata all'Anello, la mitolo cale, radicalmente proiettato nel futuro, ha forte-
gia nordica, la morte di Sigfrido, le figlie del Reno, mente influenzato il successivo corso della storia.
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Quando Wagner m uore, nel l88J, tutte le a rti han dalla corrispondenza di Berg non risulta che il com
no abbandonato per sempre i remoti lidi del primo positore conoscesse l'Ulisse. Due uomini che non eb-
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roma nticismo. bero nessun contatto seguirono, negli stessi anni, due
Nelle opere di Berg o di Mahler, il modo in cui si itinerari stretta mente paralleli.
sviluppano temi e motivi rivela una propensione alla Si potrebbe quasi dire che nell'evoluzione dei vari
narrazione, alla storia, al dramma raccontato, feno- mezzi espressivi esistono soluzioni determinate da
meni quasi sconosciuti alla musica sinfonica che da una predestinazione storica: osmosi più o meno co-
questo punto di vista ha limiti più ristretti e vincolan sciente che conferisce un profilo comune a una data
ti. Mahler, come Berg, ha spezzato questo schema epoca, grazie alla sotterranea coincidenza dei mezzi
formale per raggiungere una narrazione molto più li- utilizzati; una coincidenza che, anche se non è neccs-
bera, che si può accosta re alla tecnica di Proust o di sario e forse neanche possibile constatare sistemati-
Il Wozzeck che Berg trae da Biichner, per esempio, con una precisione stupefacente.
è articolato in quindici scene, ciascuna polarizzata su Le corrispondenze fra pit tori e musicisti sembrano
un fenomeno specifico: forma sonata, forma rondò, emergere sopratcutto nel ventesimo secolo.
invenzione su una nota , invenzione su un accordo. In Esempio celebre è il parallelo fra Stravinsky e Pi-
modo analogo, ogni capitolo dell'U lisst' è incentrato casso. Benché i due artisti non abbiano mai iniziato una
su un'idea, esalta una forma di linguaggio, è costrui collaborazione sistematica, tutti ricordano Pul- ci11ella
to su una sola tecnica. È interessante constata re come un modello di collaborazione teatrale, così come
quanto i due innovatori, i due creatori, fossero vici- la copertina di Ragtime è l'esem pio di una perfett:l
ni, pur ignorando i rispettivi lavoriz in m usica Joyce simbiosi. Nell'immagine così viva e possente lasciata
amava soltanto la canzone irlandese e il bekanto; dai Balletti russi, i loro due nomi sono indis-
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solubilmente legati. E questo benché molti celebri e quella di Mondrian. I due artisti vivevano in mondi
balletti di Stravinskij: Renard , ta sagra della prima- totalmente diversi ed è quasi sicuro che non si siano
esplicitamente da Delacroix può essere paragonato a elementi dell'invenzione. Senza essersi mai incontra-
prendenti appaiono le affinità fra l'opera di Webern lare predilezione per i compositori contemporaneiz
24 2.S
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l'abbiamo visto seguirne con attenzione i primi con l'attenzione che riservava ai qua rtetti di Mozart sa
certi, ma senza mantenere ra pporti personali con lo rebbe un esercizio inutile. Perché rim proverargli di
ro. Tornava sempre a Bach e a Moza rt: i suoi anni di aver conservato l'impronta dell'educazione musicale
formazione aveva no definito un profilo al quale è ri ricevuta in gioventi1? Si può tenere la mente vigile,
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masto fedele. La musica è per lui un punto di riferi- seguire da vicino l'evol uzione dci propri tempi, ma
mento radicato nelle emozioni, riflessioni ed espe f'. non si possono dimenticare gli anni e le circosta nze
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rienze della giovcnti1. Avendo scelto di essere pittore, che ci hanno forma ti.
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Tanto pii'.1 che nel caso di Klee si trattava di una
evolve nella pittu ra e non nell01 m usica. Ma dalla frc-
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quentazione della m usica ha saputo t ra rre conclusio l reazione generale in Germa nia come in Francia, co-
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ni molto fru tt uose: cosa che i più non riescono a fa m une alla generazione degli anni Venti. li roma ntici-
re. Non ha avuto to di Bach e di Mozart una visione smo era stato ri pudiato; si scoprivano opere di Mo
servile, eia epigono; ha analinato i metodi, il pensie- za rt fino a quell'epoca trascur01te, come Così fan tutte;
ro, i meni di scrittu ra propri di questi compositori , le opere di Stravinskij, di Hindemith, perfino quelle
dando luogo a una sort a d i tra nsusrn nziazionc che di Schonberg erano scritte in uno spirito neo
costituisce l'originalità del suo percorso e gli conferi classico. Klcc non ha fatto che sposare i propri tem-
sce una rara validità. piz per origi nale che sia, un artista è sempre parte in
Neppure Kandinski j, che pu re è stato così vicino tegrante dell'epoca in cui vive. Si era saturi delle
all'universo artistico di Schiinberg, riuscì mai a legar grandi masse orchestrali, degli sfoghi di un indivi
si al pensiero m usicale in termini di assolut01 profon dualismo forsennato, degli oscillogrammi psicologici
dit:ì e necessità. e anche psicopatici; preoccu pava ben piu l'elabora
Immaginare le soluzioni cui avrebbe potuto giun zione formale che sorge dalle debolezze sentimentali,
gere Klee ascolta ndo La sava della primavera con la ricerca di un'oggettività dell'espressione che si sa-
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rebbe voluta perfetta. Klee non è sfuggito a questa denti; il Wcbern che non ha ancora adottato la serie
tendenza globale. di dodici note e usa uno stile libero, ma già molto
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Ciò nonostante la sua indipcndenza di spirito è "' controllato.
sempre stata totale, e un costante sense of humour lo Mentre Klee delinea le superfici con testure di pie-
ha preservato dall'eccesso. Benché non sembri possi coli punti di varia densità, Webern fa la stessa cosa
bile un parallelo tra il percorso di Klee e quello di un in musica. Egli, per esprimere la durata di una nota,
musicista specifico a lui contemporaneo, si può co non la tiene, ma la fa apparire mediante note stacca
munque notare che la facezia in alcuni suoi disegni te più o meno ravvicinate, e cioè più o meno rapide o
evoca certe opere di Stravinskij. r lente.
L'ordine del contro-Do, per esempio, può essere r In mondi completamente diversi, l'uno per occu-
confrontato al Seco'1do pezw per q11artetto d'mchi
di Stravinski j, che è degli anni 1913-14. Per me, il la-
to umoristico e manierista di questo Klee è mol to vi-
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pa re lo spa1.io, l'altro per occupa re il tem po, ha n no
entrambi trovato la soluzione dei piccoli impulsiz co-
Ma se consideriamo il periodo caratterizzato dal Milhaud o Picasso e Stravinskij, i cui itinerari si so-
l'insegnamento al Bauhaus, con le sue forme più geo vrappongono.
metriche, la divisione dello spazio, le superfici costel Nelle lezioni al Bauhaus, non c'è nessun riferimento
ai nomi dei m usicisti contem poranei di cui Klee
late da piccoli punti, sembra imporsi il confronto aveva ascoltato le opere. Troviamo soltanto un eser-
con il Webern degli Opus 15, 16, 17 di poco antece-
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Quando Klee parla di ritmo ai suoi allievi non im-
piega questo termine in modo vago, ma si riferisce a
strutture ben definite. Nelle sue lezioni, come nei ti-
toli delle sue opere, attinge varie volte al lessico mu-
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plastica è già molto di più. La simultaneità fra più te- '•;"{
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mi indipendenti costituisce una realtà che non esiste ...A
unicamente in musica - benché tutti gli aspetti tipici
di una realtà siano validi in una sola occasione -, ma
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Klee è unico nel suo modo di avvicina re una tecni-
ca diversa dalla propria e di farne scaturire un punto
di vista originale e fecondo. Taie approccio struttu
rale, che potrebbe essere terri bilmente arido e pedan-
te, è invece pieno di poesia e d'inventiva, di umori
smo e di spirito.
Alcuni dipinti o disegni di Klee hanno un legame
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con Klee: tutti i suoi strumenti e i loro interpreti non rente dal colore.
so no fatti per essere sentiti. Il musicista può essere È vero che si può trovare un certo parallelismo
ten tato, è stato tentato di dare una forma concreta nelle organizzazioni. Penso per esempio a un concet
alle fantasie. Ma credo che Klee, Kafka o Proust non to elementare, quello dell'abbellimento in musica.
ap partengano alla realtà. Sono nati dalla realtà, Principio della variazione è dedurre da una linea me
ma se ne allontanano al punto che ogni trascrizione lodica semplice e dai contorni limitati alcuni elemen
non può che essere grossolana. È altrettanto ti che sorgono da poli precisi, le girano attorno e l'or
impossibile vedere sia i quadri di Elstir sia il muro nano arricchendola, dandole più senso, prolungan
giallo di Ver meer al momento della morte di done il tempo e lo spazio. Tra la linea melodica stes
Bergottc, e nessun ingegnere potrebbe costruire o sa e il suo ampliamento o abbellimento, appaiono re
mettere in moto la macchina della Colonia penale. lazioni che possono essere sottolineate nel campo
A rischio di sentirci frustrati, dobbiamo definitiva melodico, e anche in quello armonico. Se, per esem
mente rinunciare al tentativo, piuttosto deludente e pio, una linea melodica originale è sottolineata da
infruttuoso, di voler a ogni costo trasferire un'inven una serie determinata di accordi, e quest'ultima si
zione poetica nel mondo reale. trova sotto la linea melodica abbellita, sarà molto
La vista e l'udito usano linguaggi diversi e i princi più facile reperire la linea complessa in relazione al
pi acustici non sono affatto quelli del colore. Tutti i modello semplice.
tentativi di paragone in materia sono stati confusi, Per spiegare questo concetto Klee traccia una li
approssimativi o ridotti a equazioni inconsistenti. nea, poi la abbellisce: l'avvolge in volute più o meno
Esistono frequenze acustiche e frequenze visive, ma distanti, più o meno marcate, con tratti che vanno dal
non per questo seguono le stesse leggi. Il momento più sottile al più spesso. li suo disegno è la tra-
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scrizione fedele di una linea melodica, ed è la compa- la finezza degli intervalli, il ritorno di alcuni di essi, i
razione che voleva stabilire. Così, guardando una loro rapporti con l'armonia e cioè tutto quello che
partitura si può immaginare che una linea melodica costituisce il valore della linea melodica. Ci vogliono
sia l'equivalente di una linea disegnata. Intendo pa r ben altri criteri, e ci sono dimensioni del tutto inac-
lare della linea ottenuta collegando tra loro le note cessibili alla rappresentazione visiva, che nessun di-
geometrici e dimenticandone il significato proprio. li principio che dobbiamo cogliere dagli esempi di
Niente impedisce di traccia re l'equivalente grafico Klee è che esistono una linea principale e delle linee
della melodia per clarinetto nel movimento lemo del secondarie; bisogna cercare di comprendere come
Quintetto per clarinetto di Moza rt, il musicista senza queste linee secondarie si organizzino geometrica
dubbio più vicino alla sensibilità di Klee. Ma rispetto mente rispetto alla linea principale.
alla musica, questa riduzione dà un risultato più che Klee è sempre molto pragmatico e le sue osserva
sommario. zioni sono fatte con grande acume e nei termini più
Klee ha peraltro tentato una trascrizione di questo chiari. Così. dopo aver spiegato cos'è una linea ab
tipo con una delle sonate per violino di Bach. Si trat bellita rispetto alla linea semplice che le ha dato ori
ta in questo caso di una trasposizione grafica lette gine, aggiunge: "Immaginate l'andatura di un uomo
rale. accom pagnato dal suo cane che passeggia libera men
Ma l'interesse di una linea melodica non è di per- te al suo fianco!". Ecco... Ma quanti sono in grado
mettere una trascrizione più o meno bella a vedersi. di passare dalla passeggiata del cane all'idea molto
Al contra rio, una bella curva tradotta in note potrà più generale e astratta dell'abbellimento? Ogni cosa,
diventare una linea melodica delle più banali. L'oc- anche la più banale, incomincia così sotto i nostri oc
chio è incapace di apprezzare, seguendo una curva,
.•, chi ad acquistare una vita nuova.
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Gli scritti pedagogici di Klee comprendono un ca
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-. mento italiano, egli dà una definizione realistica ,
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che si avvicendano e s'intersecano. Per illustrare le una tal forza si può referire un equivalente nella mu-
deformazioni che l'occhio può far subire alla pro- sica , sopratt utto nella musica orchestrale. Vediamo,
spettiva, ha consigliato l'esercizio seguente: davanti per esempio, i Pezzi per orchestra op. 16 di Schon
all'oggetto di cui si vuole rappresenta re la proiezione berg, o il secondo movimento di La mer di Debussy,
sulla carta, disporre in posizione verticale all'altezza intitolato Jeux de vagues. Queste opere presentano
dell'occhio una lamina di vetro. Disegnare poi a una certa realtà musicale, dovuta alla scrittura, alla
grandi linee su di essa l'oggetto da rappresentare. Fa- tematica, allo sviluppo dci temi, all'a rmonia, eccete
cendo girare la lamina , si otterra nno va ri tipi di de ra; ma questa realtà musicale, quest'oggetto musica
formazioni ottiche. Questo fenomeno era stato uti- le è visto attraverso diverse prospettive sonore che
lizzato nel passato per alcune pitture manieriste. saranno sviluppate da diversi gruppi di strumentiz un
Klee, per il quale "eseguire un disegno esatto dal gruppo accentuerà il rilievo della linea melodica, un
punto di vista della prospettiva non ha valore in sé: altro darà un tessuto acustico a tutta l'armonia. E si
tutti sono capaci di farlo", sviluppa le possibilità di produ rranno cambiamenti di prospettiva a seconda
questo fenomeno, ne fa un principio di costruzione, del ruolo svolto dal tempo.
studia le tensioni che agiscono tra coppie di superfici Si possono così trovare m Debussy schemi su
e ottiene una rappresentazione congiunta dello spa un'armonia che si svolgono con una velocità espressa
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zio e del movimento: "Compito fondamentale del in semicrome, e altri che si svolgono con una velocità
l'artista è creare il movimento basandosi sulla legge, leggermente inferiore espressa in terzine. Questi
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no vincoli di durata. Non verrebbe in mente a nessu-
sica, la percezione del tempo, del modulo, è tutt'al sempre parziale. La sintesi non può farsi che dopo,
che, oltretutto, non si ripete. Davanti allo spazio Klee insiste molto sul fenomeno della composizio
rappresentato dal quadro, anche diviso come quello ne, cioè sulla combinazione degli elementi fra loro.
di una scacchiera , la visione è all'inizio globale. La Questo suo insegna mento, credo, viene in buona
visione divisa che segue permetterà di apprezzare an parte dalla tradizione germanica il cui punto forte, il
cora di più lo spazio globale. In musica succede tutto cui genio potremmo dire, è la preoccupazione della
il contra rio; si apprezza l'istante o per lo meno il rap continuità e della derivazione tematica , che si può ri
porto r ra un isra nte e un altro; si può allora misu ra re scontrare anche nei compositori minori . Esiste nei
quel che avverrà se la pu lsazione è regolare o, retro grandi modelli come Bach e Mozart, per i quali Klee
spettiva mente, quel che è avven u to se si è presa co aveva una predilezione particolare. Più di un'opera
scienza della pulsazione e del fatto che essa ci ha por sua , l'abbiamo visto, ha un titolo ispirato diretta
t ato da un punto a un altro. Solo alla fine dell'opera mente alla m usica e, in presenza della sua Fuga in
si ottiene una visione globale, ma sempre virtuale. La rosso, non possiamo fare a meno di pensare a Bach.
visione globale del quadro, invece, è reale, mentre la Ma bisogna diffidare dai paragoni troppo letterali.
sua visione divisa è quasi virtuale, poiché si è costret Certo, abbiamo visto la parola fuga scritta sotto un
In musica l'elemento tempo, il modulo di tempo, L'Ulisse era ispirato allo schema della fuga. Il
parla immediata mente ai sensi ed è percepito nell'i musicista rimane sempre un po'scettico, e ha le sue
stante. La ricostruzione dell'opera nella sua globalità buone ragioniz la fuga è una forma molto
è una ricostruzione immaginaria. Non si ha mai una vincolante, dai princi pi nettamente definiti.
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Se dico: una fuga comporta obbliga toriamente un
tuzione dei temi e delle figure sia sul pia no della com
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musicale del termine, ma piuttosto ritrova re sulla te fluenzato, dal punto di vista grafico. E infatti in certe
la un certo tipo di ritorni, ripetizioni e variazioni che sue opere troviamo una specie di mimetismo della
sono alla base del linguaggio fugato. Non si può an grafia musicale, ma non necessariamente basata !iU
dare olt re. Bisogna distinguere il vocabolario musi un soggetto musicale, essendo Klee capace di trasfe
cale letterale, tecnico, professionale, da quello di un rire questo grafismo e di applicarlo a tutt'altra cosa.
pittore, anche se il pittore in questione conosceva Penso al Giardino nella pianura , a Pirla , a lmmagit1e
molto bene la musica. della scrittura delle piante acquatiche , o a Rinfresco in
Voglio dire che il termine fuga non riveste una un giardino della zona calda , dove utilizza banali teste
grande importanza fin quando non si sia stabilito co di note, teste nere con la coda o legature, per
me Klee ne interpreta la forma e quali pensa siano i trasformarle in piante. Nello stesso modo, nella serie
suoi elementi fondamentaliz una figura principale e di quadri intitolata Le città , la simmetria, più che un
una figura secondaria che s'inseguono l'un l'altra in paesaggio u rbano con il riflesso nell'acqua , evoca un
diverse configurazioni, culminanti in combinazioni rigo musicale con le linee disegnate dalle note distri
molto serrate. E poiché non abbiamo alcun interesse buite sotto e sopra.
a tornare alla fuga originale, dobbiamo guardare la Nella Fuga in rosso esiste, è vero, un'orizzontalità
pittura secondo quella che chiamerei la sua propria dell'immagine in analogia con la dimensione oriz
esernzione della fuga; possiamo allora trarre dalla zontale della sovrapposizione delle voci nella fuga.
sua analisi e dalla sua "esecuzione" conclusioni che Ma si tratta tutt'al più di un'analogia. Il contrappun
sono molto lontane dalla descrizione accademica to è controllato dall'armonia e questo controllo è
della fuga. verticale, ma la sua natura rimanda a nozioni essen
Dalla giovinezza all'età matura, Klee non smise di zialmente orizzontali, a un sistema di linee orizzon
leggere partiture. E questo non può non averlo in- tali che si moltiplicano, crescono e derivano le une
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dalle altre e si riuniscono. I soggetti e controsoggetti
possono essere rappresentati, per esempio, da seg
menti sovrapposti di cui si può rovesciare il rappor
to. Utili1.zando la scrittura in contrappunto ribalta-
bile, si mette in azione tutto un gioco di strette sim-
metrie. Se - dall'alto al basso - si è prima avuta la
sovrapposizione delle linee A B C, seguirà poi la so-
vrapposizione B C A, eccetera. Queste permutazioni
verticali di linee orizzontali possono visualizzarsi
molto facilmente.
Per il musicista vi è un ra pporto molto pericoloso,
se non sottile, tra l'occhio e l'orecchio. Non sto par
lando dell'occhio in quanto ispirazione, ma dell'oc
chio che guarda la partitura che si va creando. Una
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come, nella scrittura, a volte abbia la tendenza ad cale, Klee non fa che dare una trascrizione puramen
andare al di là delle possibilità uditive della musica , te visiva della sua apparenza. Ne prende i segni e li
affascinato com'è dal bell'aspetto ottico della parti utilizza un po' come si potrebbe fare con i caratteri
tura. E abbiamo conosciuto, non tanto tem po fa, la cinesi per la loro qualità estetica, non per il loro si
moda delle pa rtiture visive, canovacci per ogni sorta gnificato proprio. Il musicista può ammira re come
di improvvisazione. Alcuni musicisti si sentivano li l'immaginazione del pittore abbia preso possesso dei
berati da ogni costrizione convemionale e tradizio simboli della sua scrittura che, quanto più sono sce-
nale. Ma se l'occhio provava a volte piacere, il risul vri di ogni significato, tanto più sono esposti per loro
tato dimostrava che l'orecchio era rimasto fuori, e stessi e appaiono in tutta la loro seduzione visiva.
che la corrispondenza tra il visto e il sentito deve fon Ma proprio questa scissione tra segno e significato lo
darsi su basi più solide. porterà a riflettere sulla validità e la specificità della
Questo fenomeno non è peraltro proprio della mu sua scrittu ra.
sica contemporanea. Si può trova re la stessa impor- Come abbiamo detto, non è nuovo il problema del
tanza del grafismo nella m usica dal Medioevo fino al compositore che, scrivendo, letteralmente, la sua
sedicesimo secolo. Tutte le astuzie ottiche furono a b- partitu ra , può essere sedotto da costruzioni e combi-
bandonate in gran parte nel diciassettesimo secolo, nazioni che appaiono felici sulla carta. Anche in un
ma la loro tradizione era molto viva e sopravviveva sistema altamente controllato come la rigorosa scrit·
ancora alla fine del Barocco, nella prima metà del di tura canonica, l'occhio apprezza una simmetria che
ciottesimo secolo. Si pensi alle partiture deli'Ars no· l'orecchio non può cogliere. E, ieri come oggi, il m u
va, costruite su criteri numerici difficili da decifrare e sicista si trova sempre davanti allo stesso dilemma:
che ci sfuggono i n parte ancora adesso. quello della confusione tra spazio e tempo.
In tutte le opere in cui s'ispira alla scrittura musi· Impossi bile non citare la famosa frase di Wagner
100 101
nel Parsifal: "Der Raum wird hier zur Zeit" (lo spa-
zio qui diventa tempo). Le due nozioni sono parago-
nabili? Basta cambiare pa rametro per trarre le stesse
conclusioni in musica e in pittu ra ?
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sa. Non sto parlando dello spazio reale sul palcosce no essere funzioni pa rticola rmente affini , ma anche
nico, legato a una particola re configu razione della estrema mente diverse.
sala, ancorché tale nozione possa avere la sua impor Però, tra il modello che Klee può darci, indiretta
ta nza per chiarire la testu ra dell'opera e seconda rc le mente con le sue opere o più direttamente con le sue
direzioni implicate dalla partitura. Ma se entria mo lezioni, e ciò che po5siamo trarne per la musica vi è
all'interno della partitu ra, l'equivalente dello spazio un completo processo di riconversione assolutamen
pittorico può essere definito dal registro: acuto, me te nece5sa rio. Per un musicista, non è indispensabile
dio, grave; denso, rarefa tto; con piccoli intervalli, conoscere la pa rte avuta dalla musica nel processo
con intervalli più grandi; con intervalli uguali o disu creativo di Klee, ma è importante sapere che le sue
guali; registro simmet rico, con un centro definito, o deduzioni nel campo visivo possono essere tradotte
del tutto asimmetrico. i n un mondo di suoni, a condizione di 5itua re la cor
Da questo punto di vista, alcuni disegni di Klee rispondenza fra i due piani a un livello strutturale
possono essere tradotti con un'equiv:1lenza dei regi molto elaborato.
stri. E lo spazio delle altezze. per un musicista , è Per esempio, i suoi disegni di città con riflessi, sim
quasi visivo. metrie o partizioni, mi hanno insegnato molto sullo
110 111
sviluppo organico di un'architettu ra sonora, che pos
che scrittura.
112 113
Il gesto legato all'architettura non potrebbe sosti-
tuire il pensiero e la scrittura: gesto e scrittu ra devo-
pittura e della m usica, le nozioni di spazio e di tempo zio di una mostra per tornare a vederla alla fine della
Già quando si tratta di un'opera di musica classica che non sentendo un'opera musicale in un'unica au·
non gli è possibile glohalilza rla nel tempo e a ogni Percib le forme della m usica classica come la sona·
ista nte. I punti di ri ferimento di cui può disporre so· ta erano, per chi le conosceva un po', un mezzo per
bile: fanno appello a una memoria ret roattiva che fa funzione di promemoria.
scattare una cerrn globalizzazione virtuale e permet· La forma classica, fondata su uno schema ri petiti
tono una ricostruzione provvisoria che si annulla o si vo, è simile all'a rchitett ura classica. Senza vedere tut-
modifica a ogni nuovo punto di riferi mento. L'udito· ta la cost ruzione, si puo prevedere che cosa resta an
re procede cosi di ricostruzione in ricostruzione; la cora nascosto. Lo spazio e le proporzioni tra vari
conoscenza approfondita dell'opera facilita la conti corpi di un edificio si possono leggere grazie al ritmo
n uit;\ delle sporadiche ricostruzioni. dei colonnati; è evidente che non si contano le colon-
La maggior difficoltà per chi ascolta la musica con· ne, ma se ne fa una stima con un solo colpo d'occhio.
temporanea consiste nell'orientarsi. Obbligato a segui Certe architetture contem poranee sono più difficili
re un percorso determinato, l'uditore rima rrà disorien· da leggere, perché cambiano secondo il punto di vi
tato se ascolta un brano solo una volta. E se lo ascolta sta e perché mutuano alcune caraneristiche dalla
una seconda volta, ma due anni dopo per esempio, sa· scultura. Come nella musica classica consente di va·
rà ancora disorientato perché il potere di associazione lu ta re il tem po, così in architettu ra la pulsazione rit
è stato annullato dalla distanza temporale. mica consente di valuta re lo spazio: questa capacità
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re la nostra ma niera di concepire il processo di tore e più - è auspica bile -cresce la padronanza del
composizione, una molla che non sarebbe forse mestiere a discapito del resto; anche perché ci si co-
mai scattata se fossimo rimasti nel nostro campo struisce, sia pure inconsciamente, una biblioteca di
professionale. La distanza può stimolare l'immagi- procedimenti, un insieme di strumenti che consento-
nazione verso una via più produttiva e condurre a no di scrivere con maggiore facilità e abilità. Ma ec-
soluzioni mai contem plate prima. (Cosi in lettera- co, però, che una soluzione originale, una scoperta
tura: Hoffman, li gatto M urr, Joyce, Ulisse, Bii spontanea, può essere solo uno scherzo della memo-
chner, Woyzeck, Proust, li tempo ritrovato, Kaf- ria, proprio quando la memoria non dovrebbe essere
Un'altra riflessione mi viene in mente quando pen non riducibile a reminiscenze inconsce.
so alle lezioni del Bau haus: a volte è necessario, per Ecco perché a volte è necessa rio e utile scava re dal-
aprire nuovi territori, che l'approccio teorico avven l'altra parte del tunnel e provare a mettere in gioco
ga con elementi ridottissimi. Si ritiene in genere mol- elementi fuori contesto, fare qualche abbozzo senza
to pericolosa l'idea che la creatività possa essere sti- scopo preciso e vedere che cosa ne vien fuori. Ci si
molata dalla teoria e si crede invece che un approccio puo calare in una situazione in cui i legami con il
teorico soffochi ogni forma d'ispirazione. Non sa proprio passato siano quasi spezzati e in cui si è co
rebbe meno paradossale dire che solo i problemi dif stretti per forza a inventare soluzioni n uove e impre-
ficili da risolvere possono eccitare la creatività. Sono viste. Si tratta dunque di un'interazione fra immagi
Ciò nonostante non tutto può essere opera della forza verso la realtà di un'opera.
memoria. Più si va avanti nella carriera di composi- possono dividere cosi semplicemente. Anzi, sono at-
122 123
llJ.a.. tività inseparabili, e se, quando si compone, si deve a
volte prendere qualche distanza , ciascuna rimane lo
tanto debole, è semplicemente assente. Sono oggetti una propria costruzione. Klee lo ha dimostrato:
devitalizzati, che quasi chiunque avrebbe potuto fab quanto l'osservanza stretta della geometria può esse
mia convinzione è confermata dalla riconoscibilità quando si creano dei principi per fonda re un univer
della sua impronta: la linea non è linea perfetta, ma so di suoniz bisogna allo stesso tempo scoprire la tra
un'approssimazione della linea; la mano non gareg sgressione e usarla deliberatamente per distruggere le
gia con il regolo, ma produce una sua deviazione, rigidità del sistema e creare una sorta d'imperfezione
una sua distorsione; il cerchio non è il cerchio perfet di goffaggine, ta nto necessaria per produrre la vi ta.
to, ma 1111 cerchio, un cerchio tracciato a mano, per il Occorrono disciplina e rigore nei fondamenti, e
quale ha rifiutato il compasso, un cerchio tra cento l'anarchia deve costantemente combattere la discipli
altri, che possiede la meravigliosa autonomia di una na. Da questa lotta nasce la poesia, una poesia fon
sua devianza. Si ha insieme la geometria e la devia data sul dinamismo e la trasformazione; una poesia
zione dalla geometria, il principio e la trasgressione che porta l'irrazionalità in un mondo che richiede
del principio. Ecco qual è per me la più importante una struttura solida; una poesia che trascende il con
lezione di Klee, ed è ancora più notevole se si pensa flitto tra ordine e caos.
all'ambiente piuttosto austero. rigoroso, geometrico È noto che l'eccesso di ordine è senza interesse;
del Bauhaus. Egli conserva una zona di insubordina quando possiamo prevedere troppo facilmente gli
zione. eventi, l'attenzione cade; lo stesso avviene con il caos
Non si può inventare senza un certa dose di logica per ragioni opposte. Che cosa occorre dunque per
e di coerenza nelle deduzioni. Ma non si deve mai es- ottenere allo stesso tempo continuità e varietà?
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129
Klee ci dà una meravigliosa lezione su questo pro Egli corregge le soluzioni fornite dai suoi allievi a
blema. Egli possiede uno straordinario potere di de- un problema che aveva dato da risolvere: "La combi-
duzione. Quando si è un giova ne compositore senza nazione di elementi a struttura solida e di elementi a
esperienza si è capaci di numerosi impulsi. Questi struttu ra fluida in vista della formazione di un tut-
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danno vita a idee musicali che possono essere molto - .·- to", e cioè il problema stesso della composizione.
buone, molto caratterizzate. Ma una vol ta annotate, Uno studente aveva scelto due forme geometriche
non si sa più come collegarle, come sta bilire i passag molto sempliciz la retta e il cerchio. Klee riprende
gi, come sviluppa rle. A volte, troppo ricche e ingom questi due elementi e dimost ra in che modo corri-
branti, sono difficilissime da manipolare. Come divi- spondano bene alle strutture proposte. Poi commen-
derle in unità piu piccole e più maneggevoli , come ri- ta la soluzione data dall'allievo per combinarli. Que-
durle a componenti più neutre che possa no permeare st'ultimo si era limitato a porre il cerchio sulla retta ,
tutto il testo, come far prolifera re l'idea originale nel una soluzione erronea per Klec perché, non metten-
lo stesso momento i n cu i la si riduce? Ecco tutto il do gli clementi in opposizione, non approda a una
problema. E si dev'essere capaci non solo di deriva re composizione, ma tutt'al più a una semplice fusione.
e di scegliere fra i possibili sviluppi, ma di avere suffi- Nemmeno la ripetizione del motivo così ottenuto,
dente immaginazione per ma ntenere l'impulso in che pub evocare "una lampada montata su un piede,
Per lavoro di com posizione intendo appunto que un orologio", può costituire una soluzione, e Klee
sto, e se ne trovano l'esposizione e la dimostrazione spiega che anzi è il modello stesso della non composi-
nelle lezioni del Ba u haus. Una di esse è, per me, un zione con un paragone insieme semplicissimo e mol-
esempio significativo di questa eccezionale facoltà di to realistico: immaginare bacchette di vari spessori
deduzione possed uta da Klee. su cui sono poste delle scatole di conserva. Né le bac-
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chette né le scatole sono modificate. I due elementi 1) li cerchio è più forte della retta; essa sarà tra-
sono semplicememe sovrapposti e il risultato non sformata appena entra nel cerchio, e tornerà alla sua
presenta alcun interesse, né una caratteristica inven- forma primitiva quando uscirà da questa zona peri
tiva. colosa. licerchio non cambia.
L'esempio mi ha colpito, e leggendo certe compo- 2) La retta usa la sua massima forza di penetra
sizioni penso sia un pericolo da evita re: disporre bac zione; il cerchio sarà fortemente modificato, confor-
chette sotto scatole di conserva. memente alla forza della retta e alla sua direzione. li
cosa visibile, manifesta. La retta è penetrata in un na adotta una forma influenzata dall'avversaria.
cerchio ostile, ne è stata trasformata, ma alla fine ne li cerchio non è più cerchio, la retta non è più ret
uscirà intatta. Klee spiega che si tratta di un vero ta, si è ottenuto un risultato valido.
principio organico. È organico perché le due forme Dopo questo studio che può sembrare estrema-
iniziali si sono confrontate e una è stata modificata mente arido e teorico, Klee trasfigura l'esercizio sco-
Egli esamina allora le possibili relazioni tra due sia: Physiognomischer Blitz , lampo fisionomico, che
elementi semplici ma eterogenei come il cerchio e la io tradurrei volentieri con Lampo che attraversa tm
retta, le figure della lotta fra il carattere fluido e il ca viso. li problema è dimenticato, l'invenzione ne ha
rattere solido, nonché le loro forze implicite, e in che tratto profitto, dandogli una trasposizione realista-
modo immaginarne l'incontro, l'antagonismo o la irrealista. li risultato otten uto è insieme imprevedibi
132 133
me il simbolo stesso del pensiero e dell'immaginazio estremamente brucale, sommaria, prima che l'atto
ne di Klee. incominciz una grancassa che batte un certo nu mero
colarmente importante nella composizione: si creano è la sola cosa che si sente, e invade la scena che se-
delle figure musicali appunto perché siano modifica gue, molti plicato in tutte le sue dimensioni. Cosl co
te l'una dall'alt ra . È un principio tra l'alt ro utilizza to me nel film La signora di Shanghai i due protagonisti
in maniera fonda menta le dai grandi compositori ger si riflettono a un certo punto in un'infinità di spec
manici. Ne t roviamo nel Wozuck due esempi molto chi , in questa scena del Wozzeck la figura ritmica si
facilmente comprensi bili. riflette ovunque, in tutti gli specchi del linguaggio. Si
Nel terzo atto, la scena dell'annegamento è co· tratta anche qui di un principio attivo, poiché il rit
struita su un accordo. Esso entra i n tutte le compo mo, semplice segnale che nell'esposizione è inerte e
nent i del linguaggio. Ora un accordo scivola lungo staccato, moltiplicandosi da rà direttività alla scena
una certa linea melodica , tenendovisi costantemente che invade e le procu rerà un impulso eccezionale. È
pa rallelo, ora lo stesso accordo è statico, diviso, hen pili straordinario dedurre tutta una scena da un
frantu mato in unità simili a punti luminosi isolati solo principio che non accumulare dati in cui non è
che si accendono alternativamente per segnalare la pili possibile ritrovarsi. La ricchezza, in tal caso, vie-
loro presenza. È un principio che invade tutti gli al ne dal fatto che una cellula è stata elevata alla sua
Quest'esempio ricorda abbasta nza da vicino il cer- Ecco che cosa mi ha fatto capire la pedagogia di
chio e la retta di Klee. Klee. Imparare a ded urre, ma anche a ridurre i fono-
\Vozuck. Un ritmo princi pale compare in maniera Qui sta tutto il genio di Klee: partire da una pro-
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144 Alhan Brrit. U'o:ud1. Panitura J•orçh..m;1, PI'· 4.10 ,. 46.l 14.S
blematica semplicissima e arrivare a una poetica di Tutti questi ricordi che sembrano torna re spontanea
notevole forza che la assorbe completamente. In altri mente e sem:a sforzo danno l'impressione di possede
termini, il suo principio di base è essenziale, ma la re una fertile immaginazione. Pensiamo: "La mia im
sua immaginazione poetica, lungi dall'essere impove maginazione è tanto meravigliosa mente ricca che
rita dalla ri'1essione su un problema tecnico, non tutto ne scaturisce senza sforzo e senza intenzione!".
rer me è la più grande delle lezioniz non temere di d'immaginazione si avvale esclusivamente di cose
ridu rre a volte i fenomeni dell'immaginazione a pro memorizza te, appena rinfrescate; per me, la vera im
blemi elementari, in qualche modo "geometrizzati" . maginazione non ha niente a che fare con questo
poetica ad acquisire ricchezze che non avrebbe nean Tentare un approccio meno superficiale -"Ecco il
che sospettato se semplicemente si fosse dato libero problema , mi sembra che si presenti in questi terrni
corso all'immagimuione. È forse un punto di vista ni, devo allontanarlo dal contesto che mi è familia
molto personale, ma provo una diffidenza irreprimi re" -aiuta ad afferrare meglio una situazione data , a
bile quando sento dire che l'immaginazione provve t rasforma rla, a trarne ded u1ioni inaspettate, a riflet
è lasciata senza controllo, non fa altro che appog confronto l'immaginazione uscirà infinitamente più
giarsi sulla memoria. forte perché avrà saputo misurarsi con la sua stessa
o viste, un po' come i ru minanti rigu rgitano l'erba. È Klee non è stato uno di quei pedagoghi chiusi nella
forse masticata, ma non è digerita né trasformata. solita routine che ritornano sempre sui propri passi.
146 147
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In lui la pedagogia è valsa ad arricchire l'invenzione. vedere e di fare al punto che sarebbe improbabile e
La profondità del suo metodo viene dal fatto che non arrischiato prevedere la loro successiva evoluzione.
può generare routine perché riscopre a ogni momen Certo, non tutti i cerritori sono esplorati con la stessa
to la realtà, una realtà in costa nte rinnovamento; la ostinazione e in modo cosl felice; ma dallo scudio re-
scopre per analizzarla. Le analisi di Klee differiscono trospettivo della sua produzione globale si trae una
a seconda dei momenti della sua immaginazione e ne grande certezza, una sicureu:a assoluta , mentre sus-
rivelano la potenza. sistemo gli interrogativi essenziali. Di certo il proble
Si è potuto osservarlo nel nostro secolo: ci sono ma è affrontato con coerenza, la ded uzione funziona
geni di cui lodiamo il costa nte rinnovarsi e altri di cui con estremo acume, e solo i veri problemi sono isola
diffidiamo di più perché sono artisti della perseve- l i e risolti. Non si abbandona un processo produttivo
ra nza. Ma spesso abbiamo confuso rinnovamento senza esigere da sé le risposte: se non tutte, almeno le
con dispersione e perseveranza con monomania. risposte essenziali che permettono di creare con con
Non è facile, in effetti , navig:tre fra questi due scogliz tin uità. Se vi è apparenza di rottu ra, sussiste il lega
il catalogo che cambia secondo la stagione non è una me profondo che rende la rottura necessaria, invece
soluzione soddisfacente così come non lo è la chiusu- di relegarla nell'aneddoto e nella falsa apparenza.
ra ostinata in un tem po definitivamente fisso. Rin no l.':•rtista cosl impegnato in se stesso non è forse quel
varsi? Sì, ma secondo un'evoluzione organica che lo che realizza di più e meglio?
ve. La musica come la pittura dà pochi esempi di una Cos'ha di tipico il punto di visca di Klee quando
continuità che conservi evoluzione e diversità: Klee è osserva la natura (il germoglio di una pianta la for
uno di questi rari casi in cui pensiero e invenzione in ma di una foglia, eccecera)? Egli non la guarda per ri
vestigano senza sosta e trasform:mo il loro modo di produrla, ma per capirne le struttu re e i meccanismi.
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Non crea gli eventi che accadono davanti ai suoi oc frecce. Possiamo così percepire chiaramente che l'ac
chi, non suscita le nuvole, le nuvole ci sono già. E qua è l'organo principale.
Klee non vede una nuvola unicamente come oggetto Da qui nella produzione di Klee iniziò un periodo
poetico dove perdersi e sogna re: la osserva come di quad ri con frecce, nei quali vediamo materializ
struttu ra mobile, senza posa rinnovata, senza pos;l zarsi una funzione dina mica.
ridefinita. Analizzando in questo modo una realtà, concct
Vi è in lui una grande capacità di creare sviluppi tu;ilizzando con le frecce un universo dove entrano in
organici e di reinventare così una natura che gli è gioco determinate forze, la freccia diventa a sua vol
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dividuale puramente linea re'', soggettiva , irregolare,
una "proporzione portante", come quella dell'uomo,
proposta come esem pio:
"Per quel che riguarda la natura delle proporzioni
portanti, mi risulta difficile inculcarvi freddamente
cose tanto fortemente vive. Non posso che definirle a
seconda della loro natura. Posso dire che la propor-
zione dell'uomo, come possiamo viverla nell'atto
carnale, è una proporzione porta nte di questo tipo.
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a un laboratorio di farmacia. Non esitava a innovare della creazione e non risparmiava il tempo per otte-
e utilizzava le tecniche più audaci di cui conserva va nere ciò che cercava; a volte passava un mese a modi-
spesso una traccia scritta. Per esem pio, nel 1918, no- ficarlo con vari procedimenti. Ne risulta un fondo
ta a proposito di Giardino zoologico: "Passato alla straordinariamente sviluppato e insieme amorfo, vo
pietra pomice, con acqua e un vecchio colore a olio glio dire senza direzionalità. Non si sa bene come
molto secco ( pastoso ), poi incollato. Sul fondo, di- guardarlo, ci sono mille modi di gua rdarlo, come
pinto ad acquerello o a tem pera. Infine, ricoperto lo fossimo di fronte a una nu vola improvvisamente fis
stra to di colore con vernice all'olio di lino". sata la cui mobilità non sia più nell'oggetto, ma nello
fugio, diet ro cui è descri tt a con cura la tecnica impie- Quando si guarda una nuvola, lo sguardo sposa e
gata per il fondo e per l'ela borazione dell'opera: segue la mobilità della n u vola; ma davanti a un fon-
162 163
164 OtSCrizionc 1lclla t«nka dd Rif11flÌr> Rif1111io, 191
.0 165
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co. Quando il pianoforte non suona abbastanza for- di Klee, perché non avevo a disposizione gli strumen
te o non suona affatto, il fondo scompa re. È un'in ti adeguati. Avvertivo l'esistenza di legge e vincoli,
venzione che ho tratto direttamente dalla pittu ra di della volontà di afferrare l'universo in una rete insie-
Klee. me precisa e modellabile. Quando ebbi accesso all'a-
Negli anni 1951-52 ho scritto Stmllure per due nalisi, fu insieme una conferma, una rivelazione e un
pianoforti (il mio primo libro}. Avevo appena termi incoraggiamento. li mio procedimento ne ottenne la
nato la prima di queste Strutture , quando vidi ripro miglior prova di validità.
dotto in un volume - in bianco e nero se ricordo be- Ho saputo dopo, da un libro di Grohmann, che
ne - quell'acquerello di Klee intitolato Monumento al esisteva un secondo acquerello: M on11mento nel pae
limite del paese fertile. Fui colpito dal rigore, dalla se fertile. Grohmann dimostra come nella superficie
severità di questa pa rtizione dello spazio in sezioni di queste opere, dipinte dopo un viaggio in Egitto,
pressappoco uguali, che veniva però leggermente va "Klee disponga orizzontalmente delle strisce colorate
riata da un'invenzione sottile, ricca , benché ridotta a di larghezza variabile. Ra ramente vanno da un bor
un minimo di dispersione grazie a una disciplina visi- do all'altro, ma sono tagliate da verticali o diagonali
bile. Mentre in altri quad ri la disciplina è completa- secondo le necessità della forma che nasce, mentre
mente assorbita, in questo mi appariva messa voluta l'organizzazione orizzontale del quadro è neutraliz-
mente in evidenza: ciò corrispondeva perfettamente zata fi no a un certo punto dall'organizzazione ascen-
alle questioni che mi interessavano a quell'epoca. dente. Un altro sistema di strisce generalmente più
Al momento, però, non analizzai formalmente larghe e di altro colore costituisce un'armatura di
l'acquerello. Poco dopo scoprii nelle lezioni del Bau- forme che in un primo momento non sembra espri
haus l'analisi delle proporzioni e dei metodi di svi mere altro che l'ordine nascosto dietro di questa, or-
luppo. Ma allora avevo soltanto intuito l'approccio dine di un'architettu ra o di un paesaggio".
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Quanto agli acquerelli originali, ho potuto vederli mettere m ordine. Scoprendo l'acquerello di Klee,
solo recentemente, in occasione della mostra ..Klee e guardandolo, vi ho trovato un approccio simile, teso
la musica", presentata nel 1985 al Musée national alla spersonalizzazione del creatore, al suo anonima
d'art moderne. Ole Henrik Moe, ideatore della mo to. li titolo Al limite del paese fertile sarebbe staco
stra , ne analizza i rapporti con la musica, scoprendo perfetto poiché l'escremo rigore dei procedimenti im
che "alcuni dei dipinti in strati suggeriscono senza piegati poteva portare alla sterilità. Puntando tutto
equivoco una differenziazione dei 'valori sonori' me sulla meccanica dei materiali si è votati al fallimento,
diante una loro divisione a metà. In questo modo perché il libero arbitrio, questa parte originaria del
viene introdotto un motivo ritmico o mobile". creatore, non ha più spazio per operare la sua magia.
Nel 1955 adottavo un titolo di Klee per un mio te Per me quest'esperienza è stata la più riduttiva , la più
sto dove tentavo di studiare le possibilità offerte al vicina allo zero, da cui un possibile adeguamento al
compositore dalla musica elettronica , confronta ndo titolo di Klee. Non l'ho adottato proprio per sottoli
quest'universo nuovo con l'universo strumentale. neare che non si trattava di un'illustrazione.
Ma non mi si è imposto per le Strutture. Né l'opera Quest'opera di Klee è rimasta per me un quadro
né il titolo mi sono stati di stimolo. Le Strutture rien simbolo. Se non si è riusciti a evitare lo scoglio del
trano nell'evoluzione del mio lavoro. Non ho scritto l'obbedienza a un desiderio di strutturazione senza
sotto l'ispirazione di Klee, ma l'ho incontrato dopo, poetica, se la strutturazione diventa troppo forte e
in una ricerca che prendeva le mosse da M odi di va- costringe la poetica all'inesistenza, ci troviamo in ef
lori e d'intensità di Messiaen. Avevo usato questo fetti al limite del paese f ertile, ma dalla pane della
materiale in maniera molto rigorosa: l'essenziale per sterilità. Se invece la struttura spinge l'immaginazio
me era lasciare che gli clementi si sviluppassero quasi ne a entrare in una nuova poetica, ci troviamo allora
senza l'intervento del compositore, che si limitava a nel paese fertile.
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Dipinti, acquerelli, diseni l7 4
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71 91 Ili Partiture musicali 96
rmpt'ltH'1I rfrlmJ f 1lmf'M (;M,Ju.z:mnt' tifi (t•s1allo ,,,/ f1•umo ,çmllura 1•0•11'1alr. 1912, Al I (61 ) .lnhann Sc-h.1'\U.an Rach. l',rzjr r•JrtJZioNr
(0'11.SUOI OUll/'•1'111, 19}.1.14 ,/,l/J ,.,,,,l/J:ion,. 1921, Sii P(..1'flt'•U<l1rrftbilsl <•'''°""'' f'l't Otl(iJNO
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/1rnm''1't'rt f't'' lii''""' Em11·ohnt'rn K ru1.dls1ufunR fm 8an1t dt'« Gt'slITnt"s Acquirrrllo, ptnna t in(hlo\lro Partitura nm•Ì<.11t. wol. 11. pp. 96.97
l1t,nr Suavin,lc.ii. 7,,. /''ll'
Al'.qutrrlln'u ..hv1enn A olm 'Cu c:uu An1urrrllt1 \u (;ltl.1 lnllrr' su ttl.1 di lino huau'"' ..:.utonr. (F.tlìtìnnt F.R 1177 drllr varinioni rn,.h
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